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Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
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Se interessa e non è già* stato postato, nei limiti di tempo, posso andare avanti..
Portando quest'estate(come spessp accade) la mia ragazza dai suoi parenti a Cherbourg..ho fatto qualche Km in più..(era felicissima [icon_246 )
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Il diario di Guerra del comandante in capo del fronte occidentale tedesco il 19 agosto 1942, porta questa laconica annotazione: " Ore 17,40, nesssun soldato britannico combatte più sul suolo del continente.
Entro poche ore dallo sbarco, infatti non esisteva più battaglione, compagnia, plotone in azione sulle spiaggie; rimanevano solo piccoli gruppi che agivano di loro iniziativa.
Il tentativo di occupare Dieppe si era arenato sulle secche ed esaurito sulle spiagge.
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
OTTIMO..Giarabub
si parla poco di Dieppe..
secondo me, fu una delle tappe fondamentali (anche se sfortunate) per la gestione logistica e strategica delle future operazioni anfibie..culminate nell' Overlord (d-day)..
insieme a Dunkerque (reimbarco in massa sotto pressione nemica) diede informazioni sulla necessità* di gestire le tempistiche, le modalità*, la "geografia" specifica dei luoghi da prendere d'assalto..nonchè la precisa connotazione delle truppe residenti e della loro tempistica di reazione..
ti seguo..
ps. ciao Luc
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Grazie Digjo, è vero se ne parla poco..piccolo aneddoto, pensa che quando ho trovato il memorial a dieppe, all'entrata il custode continuava a chiedermi: Canadian? alla mia risposta negativa, ha risposto d'istinto "Je suis désolé, mais ce ne sont pas les plages du débarquement en Normandie" [255
era stupefatto che fossi lì per "dieppe"..
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Dieppe, cittadina di pescatori sulle coste francesi della Manica (dipartimento della Seine-Maritime)
La decisione di dare inizio ad un'operazione che aprisse un nuovo fronte di guerra nella parte occidentale europea fu presa nei primi giorni di aprile del 1942 tra gli alti comandi del congiunto quartier generale alleato, presieduto dall'ammiraglio Lord Louis Mountabatten. Ben consci erano i generali alleati del fatto che la vittoria finale non sarebbe mai stata raggiunta senza l'apertura di quel secondo fronte in Europa.
In Gran Bretagna c'erano centinaia di migliaia di soldati, venuti dai paesi occupati dai tedeschi e dal Commonwealth, che non aspettavano altro di essere impiegati in combattimento.
E così, la direzione delle Operazioni combinate di Lord Mountbatten iniziò ad elaborare piani per poter impiegare questa gran quantità* di materiale umano. Si trattava per lo più di missioni speciali ad effetto limitato, come il raid di Saint Nazaire.
Roosevelt e Churchill insieme ai loro Stati Maggiori chiesero a Mountbatten un piano di attacco contro un grande porto nemico, alfine di soddisfare due esigenze: innanzitutto placare le insistenti pressioni di Stalin circa l'apertura del secondo fronte ad ovest,premeva per l'apertura di un nuovo fronte("farneticando" un pò, "desiderava" lo spostamente verso ovest di una quarantina di divisioni tedesche dal "suo fronte"...visto il dilagare dell'asse dopo le sue purghe negli alti comandi)
ma anche fare esperienza per una grande invasione del continente prevista per il 1943...ma non erano le uniche ragioni:
- situazione negativa in Africa e nel Pacifico;
- convogli tra USA ed UK, e tra questi e l'URSS, decimati dalle forze dell'Asse;
- mezzi insufficienti per condurre operazioni su larga scala.
Di conseguenza, orientamento a condurre piccoli assalti con reparti scelti
PIANIFICAZIONE DELL'OPERAZIONE:
- eseguita dal C.O.C. ("Combined Operations Command", Amm. Lord Louis Mountbatten).
OBIETTIVI DELL'OPERAZIONE:
- politico (per placare le insistenze di Stalin);
- militare (per saggiare le difese tedesche nel nord della Francia in vista di uno sbarco in grande stile).
PRESIDIO TEDESCO:
- 302^ Div. Fant. (Magg. Gen. Conrad Haase);
- Btr. ad est di Dieppe (loc. Berneval - 4/105 mm, 3/170 mm);
- Btr. ad ovest di Dieppe (loc. Vesterival - 6/150 mm);
- bunker e postazioni MG lungo il litorale.
FORZE INGLESI:
- Commando n.° 3 (circa 250 uomini, compresi alcuni Rangers USA e Fusiliers de Marine francesi) contro la Btr. di Berneval (spiagge "Gialla 1" e "Gialla 2");
- Commando n.° 4 (circa 250 uomini) contro la Btr. di Vesterival (spiagge "Arancio 1" ed "Arancio 2");
- "Essex Scottish" Rgt. e "Royal Hamilton" Rgt., sbarco di fronte a Dieppe (spiagge "Rossa" e "Bianca");
- "South Saskatchevan" Rgt. e "Queen's Own Cameron Highlanders" Rgt., sbarco ad ovest di Dieppe (spiaggia "Verde");
- XIV Tanks Bn. (carri "Churchill"), in appoggio allo sbarco di fronte a Dieppe;
- "Royal Canada" Rgt., sbarco a Le Puy (tra Berneval e Dieppe) contro una Btr. campale di medio calibro (spiaggia "Azzurra");
- "Mont Royal" Rgt. e Commando n.° 40 dei Royal Marines di riserva a bordo delle navi;
- circa 245 unità* navali di vario tipo.
Una volta al lavoro, prima della fine di maggio venne elaborato un piano per un'operazione in pieno giorno contro la cittadina normanna , che avrebbe dovuto impiegare elementi di due brigate di fanteria e un battaglione di carri armati. La sua posizione sembrava ideale per la creazione di una testa di ponte dato che non si trovava né troppo lontana dalla Germania né troppo vicino al difesissimo passo di Calais. Dopo accese discussioni sulle possibilità* di successo, venne deciso che il principale assalto sarebbe stato fatto frontalmente da due battaglioni sulle spiagge della stessa Dieppe. Per proteggere i fianchi dell'attacco sarebbero state catturate e tenute due teste di ponte ai lati della città*. Due battaglioni furono preposti a tale obiettivo.
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Ottimo argomento!!!Io sono stato a Dieppe nel 2006 e devo dire che guardando la tipologia della costa non c'è da stupirsi se i Canadesi non ce l'hanno fatta.Visitai anche un loro cimitero in mezzo alla campagna e non nascondo che mi scese qualche lacrima.
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
giustissimo..ho qualche foto recente che dimostra, appunto, le asperità* del luogo per un operzione simile(specie sulla spiaggia di puy)...ma fu scelta perchè il porto di Cherbourg, che sarebbe stato l'ideale, era troppo lontano dalle basi aeree e cosi all'inizio di aprile la scelta cadde su Dieppe: l'operazione contro il porto francese venne inizialmente denominata Rutter. Dieppe distava solo 108 chilometri dalle coste inglesi, possedeva una spiaggia seguita da una vasta spianata di circa un chilometro e mezzo
Per quanto riguarda il grosso delle truppe da utilizzare nell'operazione, dal momento che gli inglesi erano già* impegnati su troppi fronti di guerra, la scelta cadde sul contingente canadese perché ritenuto il più compatto e il più numeroso. Vennero fatte pressioni dallo stesso Primo ministro canadese Mackenzie King su Churchill, affinchè i canadesi partecipassero all'operazione al gran completo. I 7.499 ufficiali e soldati canadesi della 2a divisione canadese erano in Inghilterra da due anni e non avevano ancora avuto l'occasione di essere impegnati in combattimento.
Il generale John Hamilton Roberts, comandante della 2a divisione canadese, fu messo al comando delle forze terrestri dell'operazione Rutter.
Il vice-maresciallo Leight Mallory di quelle aeree ed il contrammirraglio Baillie-Groham di quelle navali; quest'ultimo venne sostituito in seguito da Hugues-Hallett.
Dei 2 battaglioni sopra citati,uno sarebbe sbarcato a Puys, un piccolo villaggio di pescatori a est di Dieppe(pochissimi km per la verità*), mentre l'altro a Pourville a ovest. Qui sarebbe dovuto sbarcare un secondo battaglione col compito di spingersi verso l'interno verso Arques-la-Bataille per catturare dei documenti segreti al quartiere divisionale tedesco, a una distanza di quattro miglia dalla spiaggia. Se la testa di ponte fosse stata mantenuta saldamente sarebbero arrivati in seguito altri rinforzi.
Le prime vere esercitazioni allo sbarco presero il via all'inizio di giugno, ed evidenziarono subito i problemi e le inesperienze degli alleati in fatto di operazioni anfibie.
La data di inizio dell'operazione, prevista per il 21 giugno fu spostata a luglio. Il 3 luglio, 200 imbarcazioni parteciparono ad una nuova esercitazione, chiamata in codice Klondike I, con tutte le truppe a bordo. Verso mezzogiorno i comandanti avvertirono che non si trattava di un'esercitazione, l'obiettivo era Dieppe.
Fondamentale per il successo del principale assalto era riuscire a ridurre al silenzio due batterie difensive tedesche di media artiglieria sulla costa, una a est di Puys, vicino al piccolo villaggio di Berneval, la seconda a ovest di Pourville, presso i villaggi di Vasterival e Varengeville. All'inizio fu proposto di assaltare tali posizioni con un attacco paracadutato, ma considerando i rischi troppo elevati per le difficoltà* di combinare un'azione dal cielo e dal mare, fu deciso di affidare tale compito alle due squadre di commando, nominati Numero 3 e Numero 4
come già* accennato in precedenza..l'intera operazione era comandata da un canadese, il Maggior Generale H.F. Roberts. La forza includeva, oltre ai commando e a 50 uomini del primo battaglione Ranger americano, aggregati per fare esperienza di guerra, 298 ufficiali e 4963 soldati dell'esercito canadese.
Dopo alcune posticipazioni, l'Operazione Giubileo, l'attacco a Dieppe, ebbe finalmente luogo il 19 agosto 1942. La notte precedente, 252 navi da sbarco cominciarono a muoversi, attraverso l'oscurità* della notte, verso il continente..
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
le stesse spiagge che con il ciottolato e la pendenza fecero si che i carri (quelli che sbarcarono) si arenassero imediatamente diventando ottimi bersagli..
in seguito si farà* tesoro di questo ..l'attenta analisi morfologica del terreno sarà* insieme ad innumerevoli altri fattori parte integrante dei piani di sbarco...
stai dando un ottima descrizione..continuo a seguire..
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
ottimo Digjo..nata male e concepita peggio, sorretta da una "frenesia" che trova riscontro nella descrizione di cui sopra...
difatti i guai iniziano quasi subito:
Ore 3,30: gli LSI, calano in mare i mezzi da sbarco,a circa otto miglia dalle coste francesi, salta il fattore sopresa quasi immediatamente... la flottiglia dei mezzi da sbarco che trasporta il Reggimento Reale del Canada( a Puys la difesa era assicurata da 120 uomini della Luftwaffe della 23a Schwere Funkmesskompanie (Oberleutnant Weber) e dal Flakuntergruppe Dieppe preposto alla difesa antiaerea.)è finita lontano dalla rotta prefissata e non riesce quindi a trovarsi nel punto preciso della spiaggia al momento giusto.
Alle 3,47 poi, la cannoniera che fa da battistrada al Commando n. 3 è finita in mezzo a un gruppo(5) di pescherecci tedeschi armati. Si scatena un fuoco d`inferno durante il quale l`unità* inglese ha la peggio: i 20 mezzi da sbarco che trasportano il Commando n. 3 si mettono in salvo disperdendosi...
piccola parentesi sulle difese costiere:le più importanti erano le grosse batterie di artilgieria costiera: la batteria 813 a Varengeville (capitano Schöler), la batteria 2/770 a Berneval, la batteria 8/302 a Neuville e la batteria 7/302 sopra Pourville.
Gli alleati attribuirono ad esse dei nomi in codice: Hess, Hindenburg, Bismark e Rommel. Queste batterie erano armate con cannoni da 150, 105, 75 e anche da 170mm (Berneval).
Erano l'obiettivo dei commandos inglesi che dovevano impedire che facessero fuoco sulle forze da sbarco.
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Delle 23 navi soltanto sette riuscirono a far sbarcare i loro uomini, le altre o vennero affondate o dovettero far ritorno in Inghilterra per i gravi danni subiti. Ma la conseguenza più grave di questo incidente, fu l'aver allertato le difese costiere tedesche. Il rumore delle esplosioni al largo della costa mise in allarme tutto il sistema difensivo sul litorale: in meno di dieci minuti dall'inizio dello scontro tutte le batterie sopracitate,erano pronte a fare fuoco sui mezzi, oramai, a vista.
Malgrado l'allarme dato , gli uomini del commando Numero 3, sbarcarono sulla spiaggia di Berneval, denominata in codice "Giallo 1", si trovarono subito sotto un intenso fuoco nemico. Il luogotenente Loustalot, del primo battaglione Ranger al seguito del commando, fu il primo americano ucciso in Europa nella seconda guerra mondiale. Gli altri uomini riuscirono in un primo tempo a farsi largo tra le gole che partivano dalla spiaggia verso l'interno ma una volta in direzione della batteria costiera vennero fermati dalle mitragliatrici e dai colpi dei mortai.
la missione dei commandos(4) guidati dal tenente colonello Lord Shimmy Lovat(...si è lui) venne portata a compimento. sbarcò a Sainte-Marguerite (in codice spiaggia Orange 2) sotto il fuoco di appoggio delle vedette di scorta..Alle 5.50 i commandos del Maggiore Mills Roberts attaccarono la batteria tedesca che aveva iniziato a fare fuoco in direzione della spiaggia; sparando con tutte le armi pesanti a loro disposizione, mortai e pezzi anticarro, riuscirono a ridurre al silenzio la batteria; un colpo di mortaio finì nel deposito munizioni provocando panico e confusione..piccoli successi iniziali..
Alle 6.10 con l'arrivo dei commandos di Lord Lovat venne sferrato l'assalto alla batteria da sud: dopo sanguinosi combattimenti corpo a corpo i difensori tedeschi vennero sopraffatti. I commandos inglesi fecero saltare le culatte dei sei pezzi della batteria per renderli inutilizzabili, dopodichè si ritirarono. La missione poteva dirsi compiuta: malgrado la pronta reazione tedesca e il sopraggiungere di nuovi reparti nemici, i commandos riuscirono a reimbarcarsi portando con sé anche i feriti.
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
A est di Dieppe, durante l'assalto dei commando, stava per sbarcare il Royal Regiment of Canada sulla spiaggia di Puys...e fu un suicidio di massa(durante la mia visita, c'è una foto emblematica di questa spiaggia, dove non si vede un sasso, solo corpi) In questo settore l'ostacolo principale era costituito dal muro frangiflutti che si ergeva a ridosso della battigia sul quale i tedeschi avevano costruito barriere e posto centinaia di metri di filo spinato. La brevissima spiaggia era poi dominata dall'alto da numerose casematte e fortini che rendevano quasi impossibile una penetrazione all'interno.
L'obiettivo dei canadesi era quello di neutralizzare la batteria Bismark, attestarsi sulla scogliera di Neuville e proteggere lo sbarco degli altri reparti sulla spiaggia di Dieppe.
Il successo di questa operazione richiedeva due fattori: il silenzio e l'oscurità*. Inutile dire che non si attuò nessuno dei due. Alle 5.05 quando i soldati sbarcarono sulla spiaggia furono accolti da un violento fuoco delle mitragliatrici e dei mortai tedeschi appostati sulla costa. Con l'intensificarsi della luce con il sopraggiungere dell'alba i tedeschi aggiustarono il loro tiro falciando le truppe nemiche...
Alle 6.30 l'operazione poteva dirsi tragicamente conclusa. Le truppe canadesi erano immobilizzate sul bagnasciuga dal fuoco nemico, senza possibilità* di avanzare o ritirarsi. L'unica soluzione per uscire da quell'inferno era arrendersi.
Su più di 550 soldati sbarcati, 231 erano morti e gli altri fatti tutti prigionieri. Mai in tutto il corso della guerra una unità* canadese subirà* tante perdite come a Puys: tutto in sole due ore.
Dalla parte opposta,a Pourville, le cose andarono un pò meglio i canadesi beneficiarono dell'effetto sorpresa: il South Saskatchewan Regiment e l'Own Cameron Highlanders of Canada incontrarono al momento dello sbarco una scarsa resistenza.
La prima compagnia del South Saskatchewan venne fermata a metà* strada dal suo obiettivo: la locale postazione tedesca e il radar Freya, situato sulla costa verso est. Verso le 7.00, quando arrivarono i reparti del Cameron Regiment, si portarono a sostegno delle tre compagnie del South Saskatchewan partite in direzione di Petit-Appeville per incontrarsi con i carri del Calgary Regiment sbarcati a Dieppe. Il mancato appoggio dei carri, bloccati dal fuoco tedesco sul bagnasciuga e l'intensificarsi della resistenza tedesca, non consentì ai canadesi di proseguire la loro marcia verso l'aereoporto di Saint-Aubin sur-Scie al di là* di Petit-Appeville.
Le truppe canadesi batterono dunque in ritirata subendo notevoli perdite sotto il massiccio fuoco dei reparti tedeschi posizionati sulle alture a est e ad ovest di Pourville.
A partire dalle 9.30 si scatenò l'inferno: i canadesi sotto il fuoco nemico tentavano di recuperare i feriti; grazie all'arrivo di una vagante retroguardia forte di un centinaio di uomini, una parte della truppe riuscì a raggiungere il mare e malgrado la bassa marea a risalire sulle imbarcazioni.
I soldati rimasti di retroguardia non furono così fortunati: finite le munizioni dovettero arrendersi per evitare di finire uccisi.
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Ciao Giarabub ottimo topic :P
Dieppe fu un massacro e sebbene l'incursione finì in modo tragico insegnò agli alleati molte cose che si rivelarono utilissime in seguito.
Nel seguirti con interesse mi permetto solo di postare questa cartina un pò più dettagliata che farà* meglio comprendere a cosa si trovarono di fronte.
[00016009
p.s. ciao Digjo
[attachment=0:127aigua]cartina 2.jpg[/attachment:127aigua]
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
inesauribile Cocis [264
a domani
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
sapevo di ritardi di pianificazione dell'operazione..addirittura fu spostata di un mese, ciò contribuì a far diminuire la sorpresa a sfavore dei canadesi..??
possibile che il convoglio di pescherecci armati tedeschi si trovò casualmente sulla rotta dei commando..ne riuscirono a passare pochissimi..
lo spostamento di Montogomery sul fronte africano fu opportuno o anche questo fattore provocò inconvenienti?..
molto belle anche le foto..Giarabub
e facilmente visibili le scarpate e la difficolta di movimento a terra..
bene..
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Citazione:
Originariamente Scritto da Giarabub
X Blaster, è questo?
Sì,è proprio questo.Scansionerò alcune foto e le aggiungerò al tuo topic se può fare piacere.
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Poveri Confratelli Canadesi! Ottimo argomento,interessantissimo Girabub! Non ne sapevo nulla!
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
è tutto gradito..
Digjo:gli uomini ammassati in inghilterra erano migliaia già* da 2 anni, e lo sapevano anche i tedeschi, distando solo 108 km dalle coste inglesi, era fortemente difesa la zona.
La prima modifica al piano fu dovuta al maresciallo dell'aria Sir Arthur Harris che si rifiutò di rischiare i suoi bombardieri su Dieppe: sarebbero stati inutilmente esposti alla caccia nemica, ma in questo modo le forze terrestri non avrebbero potuto contare sul bombardamento preventivo delle posizioni nemiche.
Il 3 luglio, 200 imbarcazioni parteciparono ad una nuova esercitazione, chiamata in codice Klondike I, con tutte le truppe a bordo. Verso mezzogiorno i comandanti avvertirono che non si trattava di un'esercitazione, l'obiettivo era Dieppe.
All'alba del giorno dopo, nello stupore generale, le coste di Dieppe non si vedevano; le navi erano ritornate all'isola di Wight. I paracadutisti e gli alianti non erano partiti a causa delle cattive condizione atmosferiche: l'operazione era stata rinviata sine die.
Il 12 luglio l'operazione venne ridenominata Jubilee: a differenza di Rutter era stato eliminato l'impiego dei paracadutisti e degli alianti, sostituiti dai commandos ed erano stati annullati i massici bombardamenti aerei che avrebbero potuto causare molte vittime civili.
La data X venne fissata per il 19 agosto: alle ore 4.50 i commandos dovevano sbarcare sulle spiagge di Dieppe ad est e ad ovest della città*, neutralizzare le batterie costiere tedesche per facilitare l'attacco frontale contro il porto. L'operazione Jubilee doveva durare 12 ore e si doveva concludere con il reimbarco del maggior numero delle forze superstiti.
Ho sempificato sui pescherecci, nel senso che si è stato casuale l'incontro, tra Berneval e Belleville incrociarono un convoglio tedesco proveniente da Boulogne-sur-mer: si trattava di cinque navi scortate da 3 cacciatorpediniere agli ordini dell'Oberleutnant Bögel.
montgomery, certo col suo "egocentrismo" forse me avrebbe fatti "uccidere" di più(perdona il sarcasmo)..ma Alexander gliraccomanda di tenere a ogni costo le posizioni di EI Alamein mentre viene preparata la controffensiva in Africa, impossibile spostarlo, col sennò di poi
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
si Giarabub..grazie..(le mie solo osservazioni)
in poche parole..copertura aerea semi inesistente..anche la copertura navale..
le navi che parteciparono all'operazione furono di dimensione limitata se non erro a livello di caccia, cmq sottodimensionate per una operazione da svolgersi in acque nemiche e sotto sorveglianza aerea nemica..in un tratto di mare sorvegliato ed armato
lo dimostra anche il fatto che il "commando" fu spazzato via dall'incontro (casuale), subito dopo aver forzato lo stretto, con il convoglio tedesco..pochi si salvarono, ma continuarono l'operazione..
come dicevi operazione nata di fretta e finita in tragedia..anche se di utile esperienza..(nel senso militare strategico)
la mia domanda su Montgomery era riferita al piano d'intervento originario..
Mountbatten subentrò in quanto abilissimo stratega di operazioni anfibie ad operazione già* iniziata..nelle tue fonti si diversificano i due modi di vedere l'operazione? o i due comandanti si danno solo un cambio temporale nella prosecuzione della stessa operazione?...in altre parole questa operazione nasce male per causa di "Monty", o la sua impostazione viene mal gestita da Mountbatten?..
sempre per parlarne..senza impegno..
e complimenti per il tutto che hai abilmente esposto.
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
domande lecitissime..avallando subito la tua affermazione sulla maggior esperienza di Mountbatten nelle operazioni "navali", quel che ne ho dedotto io, quindi personali dallo studio delle carte, l'obiettivo ultimo era saggiare le difese costiere per una futura e più decisa apertura di un secondo fronte, imbonire Stalin che premeva appunto per questa soluzione, raccolta informazioni, tenere "allenati" gli uomini inattivi da dankerque...ripeto la situazione in Africa in quel momento risultava essere drammatica, quindi si è ritenuta indispensabile la sua presenza a Qattara
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
qattara!.. e a giudicare dal testo a firma della tua finestra sai di cosa parli..eh?!
bene bene..
si concordo..con l'analisi..anche perchè perduta l'Africa(e la stavano perdendo)
non avrebbe avuto senso impegnarsi per un apertura di altro fronte europeo..la guerra (i pozzi, suez, etc etc) l'avrebbero perduta!
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Allegati: 2
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
a Puys come detto, la situazione si risolse in una mattanza, la prima nave che tentò di evacuare i sopravvissuti fu ripetutamente colpita e infine affondata. Più tentativi furono fatti quel giorno ma dei 27 ufficiali e 516 soldati partiti ne tornarono rispettivamente in Inghilterra soltanto 3 e 57. I tedeschi registrarono invece 2 morti e 9 feriti.
I soldati del Cameron(Pourville) giunti a riva trenta minuti più tardi si diressero al suono delle cornamuse sulla strada verso St.Aubin, per conquistare un aerodromo, e verso Arques-la-Bataille per catturare dei documenti segreti al quartiere divisionale tedesco. Il loro obiettivo doveva essere coadiuvato dalla cooperazione dei carri avanzanti da Dieppe, ma come vedremo l'attacco a Dieppe fallì e i Camerons dopo un inutile attesa dovettero mestamente ritirarsi verso la costa per essere evacuati. Qui a confronto delle altre spiagge l'evacuazione fu un successo, perché dei 1026 uomini sbarcati fecero ritorno in 625..
Alle 5.20 i due primi attacchi, preceduti da un bombardamento navale di dieci minuti, videro protagonisti il Royal Hamilton Light Infantry Regiment sulla parte ovest della spiaggia di Dieppe (in codice White) e l'Essex scottish a est sulla spiaggia Red.
Sessanta aerei Hurricane( diversamente dal seguente D-Day del 6 giugno 1944 non fu programmato alcun bombardamento su larga scala prima dell'attacco)
mitragliarono le case davanti alla spiaggia, mentre altri aerei colpivano la scogliera est. Tuttavia questi bombardamenti non scalfirono affatto le difese tedesche: durante tutta la fase di sbarco i canadesi si ritrovarono sotto il fuoco delle batterie tedesche. Quelli che riuscivano a raggiungere la spiaggia venivano falciati dal fuoco dei nidi delle mitragliatrici sulla costa.
La spiaggia principale di Dieppe forma un naturale anfiteatro delimitato da scogliere crivellate da grotte. I tedeschi le avevano convertite in postazioni di difesa che colpivano la spiaggia da entrambi i lati. Lungo il centro, tra le scogliere, c'era una linea di hotel e palazzi che erano stati fortificati dai tedeschi. A est c'era il porto, nel centro un'industria di tabacco e a ovest del lungomare un casinò camuffato e fortificato. La spiaggia ciottolosa era racchiusa da un muretto alto circa due metri e mezzo, rinforzato con del filo spinato.
I tiratori scelti tedeschi decimarono letteralmente i reparti canadesi dell'Essex Scottish: tutti i tentativi di raggiungere i muretti a difesa della spiaggia si tradussero in perdite elevatissime.
Sulla spiaggia White, i reparti del Royal Hamilton subirono la stessa sorte: tuttavia alcune unità* canadesi riuscirono a superare la spiaggia e ad infiltrarsi nel pianterreno del palazzo del Casinò. Tre piccoli gruppi riuscirono a spingersi nella città* in direzione della chiesa di Saint Rémy, ma dovettero ritirarsi rapidamente sotto la pressione di un contrattacco tedesco
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Allegati: 5
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Ottimo racconto Giarabub e belle foto.
Aggiungo una piccola considerazione su questa operazione che mi trova tra l'altro favorevole.
Dieppe è rimasta per moltissimi anni un mistero, perché si sono utilizzati per giudicarla, soltanto parametri militari, rifiutando un principio, invece che dovrebbe risultare ovvio: se la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, occorre ammettere che alcune operazioni possono avere esclusive matrici politiche, senza l`ombra di una giustificazione militare qualsiasi.
Dieppe rientra molto probabilmente in questa categoria.
Sul fronte orientale la pressione della Wehrmacht sulle truppe dell`Armata Rossa si fa sempre più opprimente e Stalin chiede a gran voce da tempo che gli alleati escano dalla staticità* in cui sembrano rinchiusi per aprire un nuovo fronte e alleggerire la situazione russa.
""L` operazione di Dieppe deve essere considerata una ricognizione in forze. E` stato uno scontro duro e selvaggio. Prima di intraprendere operazioni di sbarco su scala molto maggiore dovevamo raccogliere tutte le informazioni necessarie. A prescindere dal suo valore istruttivo, questa operazione ha dato luogo a una battaglia aerea il cui esito è stato molto soddisfacente ""
Chi parla così è il primo ministro britannico Churchill e il suo auditorio è la Camera dei Comuni e quel giorno è l`8 settembre 1942.
Questa operazione è stata in realtà* soltanto un costoso errore dettato dal bisogno di fare qualcosa a qualsiasi costo, una armata canadese è di stanza in Gran Bretagnia e non si prevede il suo impiego immediato, ma come si è detto Stalin non cessa di protestare e allora si promuove l`operazione come prova generale di una invasione del continente con una certa faciloneria da parte britannica.
L`azione costò in 8 ore di combattimento, 3.372 dei 5.000 canadesi impegnati nei combattimenti verranno uccisi, feriti o fatti prigionieri, mentre la RAF perderà* un centinaio di aerei (contro 48 denunciati dai tedeschi) e la marina britannica lamenterà* la perdita di 550 uomini, di un cacciatorpediniere e di numerosi mezzi da sbarco.
Jubilee si risolverà* in un massacro voluto in nome della "ragion di Stato"
Alcune immagini
[attachment=4:2sibk1wp]porto.jpg[/attachment:2sibk1wp]
[attachment=3:2sibk1wp]mezzi sbarco.jpg[/attachment:2sibk1wp]
[attachment=2:2sibk1wp]fuoco sbarramento.jpg[/attachment:2sibk1wp]
[attachment=1:2sibk1wp]fumo spiaggia.jpg[/attachment:2sibk1wp]
[attachment=0:2sibk1wp]mezzi sbarco.jpg[/attachment:2sibk1wp]
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Allegati: 3
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Contribuisco anche io con alcune foto scattate nel Cimitero di Dieppe...
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Allegati: 3
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
ragazzi sono "commosso" dal vostro contributo...
continua:
"sebbene tutti gli uomini avessero seguito I loro comandanti con prontezza, un reggimento d`assalto fu ridotto in pochi minuti a meno di due compagnie costrette sulla difensiva: qualsiasi movimento era impossibile. I soldati rimasero distesi a terra attendendo ordini dai comandanti."
Da tale disastro, (PUYS) nulla si seppe a bordo della nave commando Calpe. La fitta cortina fumogena stesa dagli aerie, dai cacciatorpediniere e dale motocannoniere, aggiunta al fumo e alle fiamme della battaglia che infuriava dale spiagge, coprì tutta la costa, diminuendo la visibiltà*, e fu all`incirca in quella fase che le condizioni del tempo peggiorarono. I messaggi frammentari pervenuti ai comandanti della spedizione erano non solo confuse, ma spesso privi di significato.
Un`ora dopo l`inizio dell`attacco la cannoniera Locust si lanciò con impeto per forzare le ostruzioni, dell`avamporto; dietro ad essa le motovedette Francesi con il commando Royal Marine attesero invano il segnale per seguirla.5 minuti dopo la Locust riapparve, respinta da una barriera di fuoco concentrato e diretto creato dale artiglierie della "Bismark".
I cannoni della cannoniera erano troppo leggeri, come lo erano quelli della Berkeley,appoggiati, dal calpe e dal Fernie che, manovrando ad elevate velocità* e pericolosamente vicino a terra, batterono il caposaldo con I loro cannoni da 102, ma senza risultato, perchè il volume del fuoco nemico aumentò costantemente.
Il tentative di occupare Dieppe si arenò sulle secche e si esaurì sulle spiagge. L`Essex Scottish e il Royal Hamilton, che stavano avvicinandosi a terra mentre la cortina funmogena si sollevava dal caposaldo orientale e si allontanava dal litorale, furono presi sotto un tiro incrociato e un susseguirsi di scoppi li close sui bassi fondali e sul greto; fu soltanto un miracolo se vi furono dei supersiti. Dopo 5 minuti dallo sbarco ongi speranza era perduta; l`Essex non avrebbe mai raggiunto od occupato la città*, e persino la scarpata sembrò a molti un obiettivo impossibile da raggiungere, mentre il royal non avrebbe mai rinforzato le truppe provenienti da Pourville per assalire la fattoria "les quattre vents" e neppure un carro armato sarebbe giunto in loro aiuto dale spiagge.
Le mitragliatrici leggere e pesanti tedesche, appoggiate dai 75 catturati ai Francesi e dagli 88, stavano sparando a zero su obiettivi allo scoperto.
Questi terribile fuoco d`infilata rese impossibile l`occupazione della spiaggia.
primi carri del Calgary Regiment furono sbarcati in ritardo alle 5.32, insieme alle compagnie del genio. La fanteria non beneficiò dunque del loro appoggio nei primi vitali minuti dello sbarco. Dei 50 carri disponibili solo 27 riuscirono a sbarcare in acqua: ciò non costituiva un problema dal momento che i carri Churchill erano stati dotati di speciali marmitte e prese d'aria per renderli anfibi.Gli Lct già* a 200 metri al largo, qundo la cortina iniziò ad alzarsi, con le rampe abbassate e i portelloni aperti, ricevettero un`accoglienza terribile. Dopo 10 minuti dal loro arrivo a terra, I gruppi d`assalto alle spiagge che cercavano di sbarcare dai malconci LCT furono annientati: una forza totale di 314 genieri canadesi, 9 ufficali e 180 uomini furono uccisi feriti.
Era stao deciso di far sbarcare 4 gruppi di carri Churcill nella prima ondata e nonostante l`intensità* del fuoco nemico, 17 carri giunsero a terra e 6 di essi raggiunsero L`Esplanade. 5 riuscirono a superare la scarpata, mentre il sesto salì gli scalini del casino: cadde in una fossa anticarro e il suo equipaggio fu ucciso. I risultati ottenuti furono minimi: un carro buttò giù una casa, e altri raggiunsero nuovamente la spiaggia dopo aver esaurito le munizioni. Tutti combatterono fino all`ultimo ma nessuno sopravvisse per raccontarlo; per l`intera giornata il carro sommerso del comandante fece sventolare la sua fiamma, appena sopra il pelo d`acqua, simbolo della disfatta.
Dei 24 LCT che presero parte all`azione, 10 riuscirono a sbarcare 28 carri, che andarono tutti perduti. 14 LCT ritornarono in Inghilterra, scortati da due caccia, che avevano completamente esaurito le munizioni.
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
mi è scappata un'h in Churchill [255
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
ti perdoniamo..
..complimenti!
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Allegati: 3
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
grazie Digjo
A causa delle gravi perdite subite dai reparti di collegamento di servizio sulla spiaggia, e dagli ufficiali comandanti, I reponsabili dell`operazione in mare rimasero completamente all`oscuro dello svolgimento degli eventi, e della gravità* delle perdite. Poco dopo le 6 il comandante della spedizione ordinò lo sbarco del btg di fucilieri Mont-Royal appartenente alle forze della riserva stazionanti a largo ma questa fù una mossa assurda. Gran parte di tale unità* sbarcò nel settore centrale e I soldati furono costretti a scavare qualche riparo nel greto e a combattere e morire dove erano inchiodati. Quando tutto orami era finito, 288 tra ufficiali e soldati, si arresero.
Alle 8 il comandante della forza da sbarco, ancora all`oscuro della situazione reale, decise di rinforzare la White Beach, con I commando del Royal Marine, che avevano abbandonato il loro impiego orginario. Pertanto, alle 8,30 I marines trasbordarono dale motovedette nei mezzi da sbarco e cominciarono ad avanzare sotto la cortina fumogena per protezione. Niente da fare, incontrarono il volume di fuoco più intenso e terrificante mai sviluppato in quell tragico mattino.
Essi non desistettero e, secondo le parole del rapporto ufficiale,, "con un coraggio veramente temerario procedettero verso terra, decisi, se la sorte voleva così, a ripetere a Dieppe ciò che I loro padri avevano compiuto a Zeebrugge".
Ma non doveva essere così. In un momento d`intuizione, mentre il mezzo d`assalto di testa giungeva in vista del nemico, il tenente J.P.Phillips, ufficiale comandante, percepì la vastità* della tragedia; senza esitazione, si infilò I guanti bianchi e, stando eretto sul piccolo ponte anteriore del natante, in piena vista del nemico e dei suoi uomini segnalò ai marines di tornare indietro. Sei LCT manovrarono per invertire la rotta ma il loro comandante sopravvisse non più di 20 secondo da quell`ordine, salvando però 200 uomini da morte sicura.
Alle 9,infine, fu presa la decisione di iniziare l`evacuazione. Elaborati I piani, che ad analisi successive si rilevarono ottimistici, si pensò di completare queta operazione nell`arco di tre ore ma furono tutti inutili perchè ormai era solo questione di cercare di salvare il maggior numero possible di sopravvissuti dalla spiaggia principale.
Gli equipaggi dei mezzi di recupero si prepararono per la prova finale.
Alle 10,22 I cacciatorpedinere rimanenti formarono una linea per seguire I mezzi di recupero, aiutati da un leggero vento da ovest verso terra. Ogni unità* che avesse armamento e munizione fù fatta avanzare per fornire un appoggio ravvicinato; ma anche così gli uomini che stavano combattendo disperatamente sulle spiagge dovettero affrontare atre tre ore di lotta per sopravvivere. Quest`ultima fase vide da parte della retroguardia atti di eroismo che si possono porre accanto alla migliore tradizione delle forze navali e terrestri della GB.
I caccia Calpe e Fernie percorsero una dozzina di volte il fronte della spiaggia, con I cannoni fiammeggianti;un colpo fortuito danneggià* il Berkeley,che venne poi affondato dagli inglesi. Era una situazione veramente tragica. Nonostante questo, nel primo pomeriggio del 19 agosto, I soldati ei mezzi navali, sopravvissuti al raid di Dieppe erano diretti verso casa, non troppo minacciati dal mare o dall`aria.
Passarono 6 giorni prima che fossero calcolate le perdite: secondo il calcolo finale I canadesi avevano perso 215 ufficiali e 3160 soldati; I fucilieri Mont-Royal furono l`unico dei 7 reparti canadesi di una certa entità* a riportare a casa il loro comandante.
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Allegati: 4
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
I commando persero 24 ufficiali e 233 uomini, e le perdite totali furono 494 ufficiali e 3890 soldati tra morti e disperse. Tutti I veicoli e l`equipaggiamento furono abbandonati sulla spiaggia (A questo proposito Hitler dirà*: "E' questa la prima volta in cui si ha la cortesia, da parte inglese, di attraversare il mare per offrire al nemico un campionario completo delle sue nuove armi")..
Le perdite in mare erano state gravi, sopratuttto fra il personale navale che manovrava I piccolo mezzi che facevano la spola continuamente conla spiaggia. La Royal Navy perse 81 ufficiali e 469 marinai, mente 34 unità*, compreso il Berkeley, non fecero ritorno.
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Allegati: 4
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Bilanci e polemiche
L'Operazione Jubilee fu effettivamente un disastro per le armi alleate. Servirà* tuttavia da lezione per il successivo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944.
Il bilancio catastrofico non deve però far dimenticare il sacrificio dei combattenti dell'una e dell'altra parte. I primi a riconoscere il valore ed il sacrificio dei soldati alleati furono proprio i tedeschi:
"I soldati nemici, quasi tutti canadesi, hanno dato prova di abilità* e di bravura, impegnandosi a combattere anche dove non era umanamente possibile...Non fu la mancanza di coraggio ma la concentrazione del fuoco difensivo della nostra artiglieria e delle nostre armi pesanti a impedire al nemico di guadagnare terreno..."
Dal rapporto redatto dal comando del LXXXI° Corpo d'Armata e della 302a divisione di fanteria tedesca.
Le perdite alleate erano state elevatissime: 1200 morti (di cui 913 canadesi), 1.600 feriti e più di 2.000 prigionieri. Anche la battaglia aerea era stata disastrosa: la Royal Air Force aveva perduto 107 aerei. I tedeschi solo una quarantina.
Tra la popolazione civile della regione, il bilancio fu di 48 morti ed un centinaio di feriti.
Le forze tedesche lamentavano 350 caduti e quasi 300 feriti. C`è da aggiungere che li difese tedesche non erano state seriamente impregnate. Essi si erano ben preparati a simili eventualità* e soltanto alle 8,25 il commando ovest ordinò l`allarme di primo grado. La 10° panzer e la divisione SS Adolf Hitler erano pronte ad intervenire, se necessario.I tedeschi furono abilissimi nel trasformare la vittoria di Dieppe in uno strumento di propaganda. All'indomani stesso dello sbarco, le autorità* germaniche proposero la concessione della croce di ferro a René Levausser, sindaco di Dieppe e dieci milioni di franchi per ricompensare gli abitanti per non aver partecipato ai combattimenti e fatto causa comune con gli alleati.
Il sindaco rifiutò la decorazione ed il compenso in denaro: chiese al loro posto la liberazione dei prigionieri di Dieppe dai campi di internamento tedeschi.
I tedeschi accolsero la richiesta e il sindaco presentò una lista con ben 1800 nomi. Il 12 settembre 1942, un primo convoglio di 984 prigionieri arrivò alla stazione di Dieppe accolto con entusiasmo dalla popolazione civile. Il 22 ottobre dello stesso anno, altri 281 soldati francesi fecero ritorno a casa. Il 15 maggio 1943, un terzo convoglio portò a 1.583 il numero totale di dieppesi liberati dalle autorità* germaniche.
Le cause della sconfitta non si possono spiegare solo con l'incidente e la conseguente battaglia navale al largo di Berneval. Le cause dello smacco alleato furono dovute soprattutto alla sottovalutazione delle forze avversarie, al mancato appoggio navale e aereo prima dello sbarco delle forze di terra.
Lo stesso Churchill, nelle sue memorie tenta di giustificare la sconfitta militare, addirittura con la "frenesia" dei canadesi a voler combattere a tutti i costi:
"le forze canadesi in Gran Bretagna, che costituivano il grosso delle truppe da sbarco, erano da tempo ansiose e impazienti di agire...Sebbene tutte le truppe e i commandos britannici, insieme con gli equipaggi dei mezzi da sbarco e delle loro unità* di scorta, abbiano dato prova di straordinario valore e spirito di sacrificio, e nonostante i numerosi episodi di eroismo, i risultati costituirono una delusione e le nostre perdite furono molto gravi. Dei 5.000 uomini della 2a divisione canadese, circa il 18% perse la vita, mentre quasi il 40% fu fatto prigioniero".
Dopo Dieppe, nei Comandi alleati non si parlò più di sbarchi in Europa fino al 1944, nonostante le insistenze di Stalin.
Ore 16: a Dieppe nessun segno dello scontro avvenuto la mattina davanti alla sua spiaggia, la vita vi scorre normale, i negozi sono aperti...
THE END
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Allegati: 8
Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
Ottimo Giarabub complimenti un bel racconto con tante belle foto interessanti [264
A complemento di quanto già* ben raccontato aggiungo una parte di quanto scrisse il "Corriere della sera" del 22 agosto 1942.
..............................alle 16 dunque la battaglia era conclusa e si poteva cominciare l`opera di rastrellamento dei prigionieri e dei feriti.
La spiaggia di Dieppe, quella stessa dove in tempo di pace si accalcavano di questa stagione i capanni e le tende dei bagnanti, presentava un aspetto terrificante, seminata come era di caduti, di carri armati, di armi di ogni tipo, di casse di munizioni, di oggetti d`equipaggiamento e di tutta quella infinita concerie di aggeggi che una truppa in fuga lascia dietro di se.
Allora anche la popolazione uscì dalle case e a poco a poco la vita della città* riprese così come riprende dopo un furioso uragano estivo.
Particolare significativo: durante tutta l`azione e benché l`intero quartiere del porto fosse stato per qualche ora occupato dagli inglesi, gli abitanti di Dieppe non pensarono neppure per un momento a parteggiare per gli ex alleati e, benché sollecitati da soldati degaullisti ad aprire le porte delle case, si guardarono bene dal farlo, lasciando che quelli se la sbrigassero per conto loro.
Di questo atteggiamento ha tenuto conto il governatore di Dieppe che stamane ha rivolto un elogio alla popolazione.
Concludendo si può dire che lo sbarco di Dieppe e il tentativo di invasione del continente costituiscono – dal punto di vista militare, una pazza e assurda avventura, resa però necessaria da considerazioni di ordine politico.
A quanto si è appreso dai prigionieri, essa era stata battezzata "impresa del giubileo", chissà* poi perché.
Renzo Segala.
Posto un po` di immagini inerenti appunto alla fine della battaglia.
[attachment=7:9lwhmrxj]carri spiaggia c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
[attachment=6:9lwhmrxj]tedesco con fucile c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
[attachment=5:9lwhmrxj]tedeschi battello c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
[attachment=4:9lwhmrxj]elmetti.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
[attachment=3:9lwhmrxj]treno c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
[attachment=2:9lwhmrxj]inglesi rientrati c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
[attachment=1:9lwhmrxj]inglesi in fila.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
[attachment=0:9lwhmrxj]geep c.jpg[/attachment:9lwhmrxj]
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Re: Operazione Jubilee: cronaca di un disastro !
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Queste unita' in addestramento:
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.C'era anche una piccola unita' americana di Rangers.
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Allegati: 1
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Allegati: 1
Rangers americani con l'elmetto M17A1:
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Allegati: 2
Questo marinaio della KM mostra meravigliato un machete inglese trovato sul bagnasciuga. PaoloM
Allegato 246808
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e' un pezzo raro quel tipo di machete?
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Allegati: 2
Direi di no. abbastanza facile trovarlo sul mercato italiano.Anche di fabbricazione indiana e canadese.PaoloM