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Telefoni Militari
Buongiorno a tutti.
Mi sono iscritto al Forum pochi minuti or sono e saluto calorosamente tutti i partecipanti.
Da quasi cinquanta anni colleziono oggetti militari ma, nell'ultimo decennio, mi sono dedicato quasi esclusivamente alle apparecchiature telefoniche militari di tutto il mondo (In special modo mi occupo di telefonia tedesca e svizzera). Se c'è qualcuno interessato all'argomento, sono ben lieto di fornire tutte le mie "conoscienze" per eventuali identificazioni, consigli per la manutenzione o dubbi. Grazie per l'attenzione.
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[:D][:D]TI PORGO IL MIO PIU' CALOROSO
BENVENUTO, CARO JEAN BART [:D][:D]
Ne approfitto per una consulenza:
a livello tattico e logistico che
differenza c'era nella ww1 tra l'uso
del telegrafo e del telefono?
Scusa l'ignoranza ma me lo sono
sempre chiesto.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...23_1914_10.jpg
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Benvenuto nel Forum!!
Francesco
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Salve Jean Bart,
BENVENUTO! mostraci qualche chicca della tua collezione.
un saluto
Quex
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un benvenuto anche da perte mia
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Ringrazio Marco, Francesco, Quex e lo Squadrista per il "Benvenuto"!
Alla domanda di Marco circa l'uso del Telegrafo e del telefono nella Grande Guerra rispondo come segue.
Il telegrafo, nella dovuta accezione del termine quale apparato "scrivente" (sia pure in codice tipo MOrse), ebbe diffusuione ad alto livello, "Superiori Comandi", si potrebbe dire; sia per la complessità* e peso degli apparecchi non propriamente "campali", sia perchè imponevano personale discretamente qualificato.
Chiunque è in grado di ricevere o trasmettere una comunicazione telefonica, pochi quella telegrafica. Il problema maggiore, a quel tempo, era l'isolamento dei conduttori, sempre piuttosto precario, dati i materiali non troppo idonei; spesso costituiti da fili di acciaio e rame e rivestiti di doppio avvolgimento di cotone e carta oleati, raramente di gomma o catramati. Con questi conduttori è difficile realizzare linee campali (con il cavo poggiato sul terreno,"Fernfeldkabel", "assault wire" o "fil de combat"). Ove possibile si preferivano le linee aeree che evitavano dispersioni sul terreno (ed anche le intercettazioni). In ogni caso, il sistema preferito era quello denominato "misto", costituito da un solo conduttore "metallico" e da un "ritorno a terra" realizzato con un picchetto infisso nel terreno.
Gli apparecchi del tempo erano quasi tutti in grado di funzionare in due modi: come telefono convenzionale e come "telegrafo", in quanto dotati di un survoltore della corrente delle batterie denominato "Buzzer" in inglese, "Summer" in tedesco e "cicalino" o "ronzatore" in italiano. Questo semplice apparecchietto (basato sul principio del Rocchetto di Ruhmkorff), trasformava i 3 Volts della batteria in circa 20-25 Volts in corrente alternata. Un tasto tipo telegrafico consentiva di inviare sulla linea un treno di impulsi, sempre tramite codice Morse ma senza lasciare tracce su di una strscia di carta, ricezione in cuffia.
La "portata" dell'apparecchio, in questo modo, era notevolmente aumentata. Inglesi e Svizzeri, molto conservatori, ebbero in dotazione apparati muniti di ronzatore sin dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quasi tutte le altre nazioni lo abbandonarono dopo il 1918.
In conclusione si potrebbe dire che il telegrafo, sulla linea del fronte, era raramente impiegato a favore del telefono, sia pure in modalità* telegrafica.
Molto belli i due apparecchi austriaci: a sinistra l' "Ordonnance 1907" (o Sprachkassette 07) ed il piccolo centralino "Fernsprechstelle Modell 1916".
Farò in modo di inserire qualche fotografia di apparecchi rappresenativi di un'epoca che sta finendo, anzi, forse è già* finita.
Saluti a tutti
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Grazie mille Jean Bart. Spiegazione fantastica.
Aspetto con ansia le tue immagini. Non so se
hai visto che nella sezione ww1 italiana c'è un topic
sui telegrafi, magari ci puoi aiutare.
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Benvenuto Jean Bart, chi porta la propria esperienza è un tesoro per questo forum!
Aggiungo una piccola nota di colore sperando di non essere sgridato per off-topic:
Ho prestato servizio militare nell'82-83 e nonostante il mio incarico come Caporale Istruttore di Fanteria sono finito a fare Quadro Permanente alla SCUST - Scuola Specializzati Trasmissioni di San Giorgio a Cremano (NA).
Prima che mi collocassero stabilmente ho assistito a due o tre lezioni degli apprendisti trasmettitori a fine corso (tre mesi) ed erano delle tediosissime sedute di ricezione in MORSE e relativa compilazione degli appositi moduli prestampati... con le cuffie agli orecchi era un pigolio ininterrotto piuttosto soporifero ma i miei commilitoni scrivevano con diligenza!
Chissà* se anche nel mondo delle trasmissioni digitali criptate di oggi viene ancora insegnato questo linguaggio!
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Ciao Jean Bart
un caloroso benvenuto anche da parte mia e sopratutto una buona permanenza.
Una domanda: il tuo nik si riferisce alla famosa corazzata francese dell'operazione "catapult" nella seconda guerra mondiale oppure al famoso corsaro delle Fiandre al soldo di Luigi XIV (re Sole) che terrorizzava i mercantili inglesi in tutti i mari. [:D][:D][:D]
Scherzi a parte volevo congratularmi con te per il tuo affascinante e non comune settore collezionistico dove dimostri una grande competenza.
A tale proposito approfitto subito rispolverando e mettendo in evidenza un mio vecchio topic del mese di ottobre tuttora rimasto senza risposta:
http://www.milistory.net/forumtopic.asp?TOPIC_ID=493
Un caro saluto
Walter
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Per Marco:
So poco o nulla sui telegrafi, quel tanto che basta a conoscere i problemi di compatibilità* di impiego sulle linee telefoniche, mi spiace.
Per Centerfire:
Il Codice Morse, dopo anni ed annorum di onorato servizio, è stato posto in congedo poco tempo fa. Dopo aver salvato milioni (forse) di vite umane, se ne è andato in silenzio e con dignità*: nessuno se ne è accorto.
Per Walzorzi:
E` quasi certamente un telefono da campo Russo (dico "quasi" tanto per non sbilanciarmi troppo). Direi un "Ericsson". Intorno al 1880 la Ericsson svedese realizzò una fabbrica di apparecchi telefonici a San Pietroburgo. Durante la 1^GM la Russia impiegò due modelli di apparecchi campali costruiti dalla Ericsson: il mod. 1909 ed il mod. 1915 (il primo dotato di borsa di cuoio, il secondo di cassetta di legno).II microtelefono del mod. 09, a parte le scritte in caratteri cirillici, è identico a quello dell`austro-ungarico mod. 07, anch`esso derivato da produzione "Ericsson". Quello del Mod. 15, invece, assomoglia molto a quelli coevi civili.
L`esemplare in questione assomiglia abbastanza al modello 1915 "Ericsson-Russo" ma non è lui, non so dirti di più: è russo (ma potrebbe appartenere anche ad altra nazione impiegante l'alfabeto cirillico), è un Ericsson, databile primissimi decenni del ‘900. Dopo il 1917 molti telefoni da campo russi furono reimpiegati dall'Esercito Tedesco.
E` un discreto "pezzo", penalizzato fortemente dalla mancanza della cornetta, peccato veramente. Trovarne una è molto difficile, quasi impossibile.
Se riesci ad inviarmi un paio di fotografie dettagliate della targhetta con lo schema teorico e dell'interno dell'apparato potrei dire qualcosa di più
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Ho dimenticato............due cose:
1- sì, è giustissimo, Jean Bart fu corsaro e corazzata ma le due parole assomigliano all'inizio del mio cognome
2- SALUTI A TUTTI!
PS
.....sarà* la vecchiaia
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Un caloroso BENVENUTO anche da parte mia!!!
E siamo tutti ansiosi di vedere qualche chicca [:p][:p][:p][:p]
Un salutone! [:D][:D][:D][:D]
Denis
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Saluti a tutti.
Questo è il primo telefono da campagna adottato dall'Esercito Federale Svizzero, il "Feldtelephon 09" (F.Tf.09 del 1909). Dopo lunghi studi, iniziati nel 1888 con l'acquisto di vari apparati nazionali Hasler e Favarger, l'Esercito Svizzero commissionò alla Siemens & Halske di "Berlin Nonnendam" un apparecchio telefonico derivato dal modello civile 1908 della stessa S&H ed adattato secondo le esigenze nazionali.
Il "Feldtelephon 09" può essere considerato il primo telefono da campo svizzero "di serie". Successivamente il K.T.A. (Kriegtechnische Abteilung = Servizio Tecnico Militare)lo modificò per mantenerlo all'altezza dei tempi. Infatti l' F.Tf.09 prestò servizio dal 1909 al 1956, un periodo molto lungo ma non eccezionale per le apparecchiature elvetiche.
Ne esistono tre versioni:
1. Feldtelephon 09 mit Siemens Summer (Ronzatore tipo Siemens, questo illustrato)
2. Feldtelephon mit Albis Summer (Ronzatore Albiswerk- Zürich)
3. Feldtelephon mit Englischen Summer (Ronzatore tipo inglese)
Totale: 1834 esemplari costruiti. Si presume che il numero degli esemplari del primo tipo (sempre quello qui illustrato) non superi i 2-300 pezzi.
Questo reca la matricola numero 20.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...IM002376-a.JPG
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http://www.milistory.net/Public/data...IM002401-a.JPG
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Lo so, ci sarebbe da parlare un mese di 'sto coso ma......non c'è tempo né spazio.
I telefoni svizzeri sono la mia passione, diciamo che li ho quasi TUTTI dal 1909 al 1953, mi manca solo il modello per Artiglieria coetaneo a questo.
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Sempre 'sta testa balorda:
F614 (la "F" si vede male, ha perso il colore) non è il numero di matricola ma la sigla del reparto che lo aveva in dotazione.
La cassettina aggiuntiva con il magnete a manovella è una modifica primi anni '20 del K.T.A.
alla prossima...............
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"Il Primo e l`Ultimo"...........è il titolo di uno splendido libro scritto dal Generale della Luftwaffe Adolf Galland ma può servire anche per questo "post".
Il "Feldtelephon 09" fu il "primo", il "Tischtelefon 53" è l` "ultimo" (T.Tf.53, "Telefono da tavolo mod. 1953". Notare l`evoluzione della lingua: Telephon, nel tempo, diventa Telefon)
L`ultimo telefono militare "convenzionale" dell`Esercito Federale Svizzero, un piccolo capolavoro di elettromeccanica costruito dalla Albiswerk di Zurigo (Siemens Svizzera fino al 1922, poi "Telephonwerk Albisrieden", infine "Albiswerk"*).
Realizzato in 7394 esemplari fra il 1953 ed il 1960, è stato alienato quasi totalmente. Alcuni sono ancora in servizio (insieme a qualche Feldtelefon 50) prersso le Squadre Costruzioni Linee Campali del rinnovato "Esercito XXI" elvetico.
Accanto ad esso vediamo l`accessorio "Nummernzusatz" che consente al telefono il collegamento a Centrali a Selezione Automatica.
Una nota: tutti i miei amati "svizzerotti" sono perfettamente funzionanti, anche quelli quasi centenari.
Ari-saluti, spero di aver accontentato qualcuno, se non basta ce ne sono altri 160 da inserire............!!!
*Albisrieden era un sobborgo di Zurigo
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Bellissimi ed in splendide condizioni!
Una volta giunti nelle tue mani come provvedi per la pulizia ed il controllo funzionale?
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Belli, belli..... che dire altro.[:p]
Sei un grande [;)]
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Ehi!!! Bella e interessante collezione!![8)]
Quando capita di uscire dalle proprie stanze a fare un giretto, ecco le sorprese piacevoli.[:p]
Complimenti e posta ancora...magari qualche telefono "crucco"....[^][^][^]
Saluti BIGGET
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Buongiorno a tutti.
Con gli apparati svizzeri non ci sono problemi, sono tutti (o quasi) in perfette condizioni sia estetiche, sia funzionali. Facile, dirà* qualcuno, non hanno fatto la guerra.........
No! non è così: sono stati nelle mani di gente che li trattava più che bene e costantemente revisionati da personale molto competente.
I telefoni tedeschi la guerra l'hanno fatta, alcuni sono mal messi, altri perfetti; quelli italiani (purtroppo) sono spesso in cattive condizioni.
Per i restauri ci vuole pazienza, amore ed un poco di manualità*. Bisogna saper fare il falegname, cucire il cuoio, saldare a stagno.......
Per chi ama gli oggetti tedeschi (fra questi ci sono anch`io) ecco un telefono non comune, non è "raro", intendiamoci, ma non è il solito "Feldfernsprecher 33" (FF33).
A prima vista sembrerebbe un apparecchio "di ripiego", qualcosa costruito alla meno peggio per risparmiare tempo e materiali, ma non è del tutto vero.
L` OB 43 (Telefono da Fortezza Mod. 43)nasce da un ragionamento molto logico e razionale: "perché sprecare preziosi materiali per un telefono che non uscirà* mai da un bunker o da una fortezza?"
Non serve la cinghia di trasporto, non c`è bisogno di proteggerlo da umidità* o polvere.......
Ma per questo esiste già* il "Tischtelefon 38", potrebbe dire il solito interlocutore, è uno splendido telefono da ufficio! E' vero, ma il TF38 costa un sacco di soldi! Ben di più del telefono da campo!
La sigla "OB", "Orst Batterie" o "Orts (Batterie) Betrieb", indica che si tratta di un telefono funzionante a "Batteria Locale", per collegamenti "punto a punto" oppure attestato ad un Centralino a commutazione manuale, con operatore, per intenderci.
La data "43" è puramente indicativa; ne ho visti parecchi esemplari e ne possiedo tre, tutti indistintamente prodotti nel 1944 dalla "Mix & Genest", famosissima fabbrica di materiali telefonici. La ditta aveva le officine a Berlino e Stoccarda, negli anni `50, assieme ad altre, confluì nella "SEL", Standard Elektrik Lorenz.
Notare il punzone di accettazione "Waffenamt", il logo MG e la data 44. Ultima nota: è l'unico telefono tedesco privo della spina di collegamento apparato-cornetta (che io sappia); tutti i componenti sono derivati da produzione di serie.
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belli!
Dove possiamo documentarci sui vari materiali "da fortezza" elvetici? [:I]
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La Svizzera conta centinaia di fortezze, dai più semplici "caposaldi" alle più complesse fortificazioni. Recentemente, L'Esercito Svizzero è stato completamente ristrutturato (Esercito XXI) Sul sito:
www.vbs.admin.ch/vbs/de/home.html
è possibile trovare tutte le informazioni in merito. (Tedesco, Francese, Italiano. Non tutto il contenuto è tradotto in italiano)
Per quanto riguarda i "materiali da fortezza" c'è molto poco in giro in quanto, fino a ieri, erano informazioni classificate per la sicurezza nazionale. Alcune fortezze sono in vendita......le comperiamo?
Sui materiali delle trasmissioni elevetiche (telefoni e centralini) ho scritto un ponderoso tomo (frutto di cinque anni di lavoro) che non vedrà mai le stampe in quanto sono pochissimi gli interessati.
Se ci si accontenta delle comunicazioni telefoniche......non ho problemi a fornire tutte le informazioni necessarie.
saluti!
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Chiedo scusa, ecco l'indirizzo corretto:
www.vbs.admin.ch/internet/vbs/**/home.html
** = fr (francese), de (tedesco), it (italiano)
.......la vecchiaia!
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scusami.O sono io,o proprio non risponde.saluti
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Buongiorno a tutti.
Ecco (forse) l`unico pezzo della collezione che non sono riuscito ad identificare. Si tratta di un piccolo centralino campale (sei linee) la cui provenienza è ignota. Tutte le scritte (poche, a parte la targhetta con le istruzioni) sono in tedesco ma ciò non dimostra che sia tedesco poiché gli spinotti (Jacks) non sono compatibili con le apparecchiature germaniche. Il pezzo non è rarissimo, ogni tanto se ne vede uno e, sembra, esistere in due versioni: una con angolari di protezione ed una senza. Sui lati ci sono gli attacchi per la cinghia di trasporto, molto simili a quelli del telefono da campo tedesco "Feldfernsprecher 33".
La scritta sulla targhetta induce ad una riflessione:
Gebrauchsanleitung f. d. Kl. Schr. f. 6 Ltg. (i/Modell D)
Istruzioni sul funzionamento del centralino (Klappen Schrank) a 6 linee (i/modello D)
La lettera "i" minuscola identifica un aggettivo (tutti i sostantivi in tedesco si scrivono con la lettera iniziale maiuscola). Durante la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi apponevano una sigla d`identificazione sui materiali di preda bellica reimpiegati dalle FFAA. Esempio: la pistola semi-automatica polacca Radom-Wis mod. 35 era identificata come "Pistole Modell 35 (p)". La "p" minuscola è, in effetti, l`aggettivo "polnische".
Questo fatto potrebbe indurre a pensare a qualcosa costruito chissà* da chi e dove, adottato dall`Esercito Tedesco ma............."i" chi è?
Questa è solo una fantasiosa ipotesi ma non si sa nulla sull`apparato, nessuno, neppure i più competenti collezionisti, mi ha saputo dire niente: qualcuno lo conosce?
Le dimensioni sono molto contenute: larghezza 20 cm. La componentistica interna non riporta alcuna traccia di chi l`ha costruito, niente date o sigle di fabbrica.
Non so che dire per l'indirizzo del sito svizzero, da me funziona. Prova con un motore di ricerca digitando "DDPS".
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Citazione:
Originariamente Scritto da Jean Bart
La Svizzera conta centinaia di fortezze, dai più semplici "caposaldi" alle più complesse fortificazioni. Recentemente, L'Esercito Svizzero è stato completamente ristrutturato (Esercito XXI) Sul sito:
www.vbs.admin.ch/vbs/de/home.html
è possibile trovare tutte le informazioni in merito. (Tedesco, Francese, Italiano. Non tutto il contenuto è tradotto in italiano)
Per quanto riguarda i "materiali da fortezza" c'è molto poco in giro in quanto, fino a ieri, erano informazioni classificate per la sicurezza nazionale. Alcune fortezze sono in vendita......le comperiamo?
Sui materiali delle trasmissioni elevetiche (telefoni e centralini) ho scritto un ponderoso tomo (frutto di cinque anni di lavoro) che non vedrà mai le stampe in quanto sono pochissimi gli interessati.
Se ci si accontenta delle comunicazioni telefoniche......non ho problemi a fornire tutte le informazioni necessarie.
saluti!
Molte grazie, so che fortunatamente l'Esercito Svizzero ha potuto cedere alcune fortificazioni direttamente ad associazioni, evitando il decadimento e la dispersione di reperti interessanti. Quanto costerà un'opera di fanteria? [:D]
Un caro saluto.
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Re: Telefoni Militari
Rispolvero questo vechio topic, molto interessante.
Chissà* se qualcuno può integrarlo con altro materiale?
Magari con telefoni usati nel Vallo Alpino...
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Allegati: 1