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Allegati: 8
M1 Brasiliano
Argomento difficile.
Proveniente da un collezionista di Rio de Janeiro, presento questo elmetto fregiato col simbolo della FEB.
L'elmetto secondo il corrispondente brasiliano sarebbe appartenuto ad un veterano del 1° Reggimento di fanteria "Sampaio", facente parte del secondo contigente sbarcato in Italia nel settembre 1944 .
I Reggimenti di fanteria brasialiani inquadrati nella FEB erano tre: il 6° formato essenzialmenete da "paulistanos" (in seguito denominato Ipiranga), lo 11° (poi chiamato Tiradentes) formato invece da "mineiros", abitanti soprattutto di Sao Joao del Rei - Belo Horizonte e appunto il 1° "Sampaio" formato da "cariocas", appunto cittadini di Rio de Janeiro.
Secondo la testimonianza l'elmetto sarebbe stato decorato al rientro in Patria e usato in vari "desfiles de la Vitoria" susseguitesi nel 1945 e negli anni seguenti.
Osservandolo, l'elmetto è un normale M1 ganci fissi e giunzione anteriore, porta le classiche rotture da stress dell'acciaio della calotta tipiche di alcuni lotti di questi elmetti; dal numero di produzione, chiaramente visibile, cioè 784A, si evince che trattasi di produzione McCord ma, pur ganci fissi, non propriamente una prima produzione; secondo le tabelle sarebbe stato prodotto nel dicembre 1943, e cioè quando ufficialmente la produzione dei ganci fissi era già terminata (ottobre 1943), ma devo dire che non è l'unico esempio; proprio sabato scorso a Massa ho preso un altro ganci fissi che porta il numero 759A, quindi anch'esso prodotto dopo l'ottobre 1943.
L'elmetto è stato senz'altro riverniciato, con una vernice verde scura semilucida tipica degli elmetti brasiliani anni 40/60.
Lo scudetto appare però dipinto sulla vernice di base originale, e contornato dalla successiva verniciatura, della quale rimangono numerose tracce, anche se consunta anch'essa.
La mia ipotesi che il veterano stesso, viste le scadenti condizioni della vernice originale, abbia provveduto alla sovraverniciatura, lasciando però ben in vista lo stemma, ma ciò potrebbe essere avvenuto anche prima del rientro in Patria, in quanto l'elmetto è comunque vissuto, cosa che se fosse stato usato solo come cimelio reducistico forse sarebbe stato meno evidente.
Lo stemma è realizzato su un elmetto comunque non nuovo, ma ciò sarebbe logico, se è stato dipinto a guerra finita o quasi, e anche per il fatto che ai brasiliani non fu dato materiale nuovo, ma già usato e accantonato nei magazzini.
Inoltre lo stemma è realizzato con vernici resistentissime, ho fatto numerosi test che non sto a raccontare, il che giustificherebbe l'ottima conservazione.
L'elmetto è completo di liner, che però non è in buone condizioni (lo sto leggermente restaurando) e probabilmente è di produzione brasiliana, in quanto porta un marchietto che non ho mai visto fra gli americani.
Comunque apparentemente è identico ad un liner bellico USA, anche nel colore dei cinghiaggi.
Posto una foto del marchietto per curiosità .
Ecco qualche foto dell'elmetto.
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Re: M1 Brasiliano
Interessantissimo questo M1, Piesse!!! Stavo notando come il liner sia di produzione brasiliana e le dimensioni abbastanza marcate del fregio!!! [264
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Re: M1 Brasiliano
Il fregio sull'elmetto d'acciaio e' attendibile. Li facevano a mano, piu' grandi, piu' piccoli, doppi, singoli, al lato, di fronte ecc. nonché fregi di altra tipologia. Cio' che mi lascia perplesso e' il liner di fattura brasiliana!! [137 Le cronache riportano che i brasiliani partirono dal Brasile con le loro uniformi e il loro equipaggiamento base (no elmetti) bensi' bustine e cappelli da fatica (forse qualche ufficiale con l'adrian di fibra o di cartone), comunque elmetti ed equipaggiamento base americano, venne fornito sul suolo italiano, assieme alle armi leggere.
L'addestramento col materiale americano avvenne sempre in Italia e fu molto affrettato tant'è che non tutti sapevano sparare col Garand M.1 senza farsi saltare un paio di dita della mano destra nel caricare. E' riportato su vari libri.In ogni caso, ricevettero elmetti M.1 americani sia a ganci fissi che a ganci mobili.Il fatto che l'elmetto presenti un liner brasiliano,mi fa' pensare che il reduce se lo sia portato dall'Italia, magari senza liner americano, e ne abbia messo poi uno brasiliano. Da notare che l'elmetto americano M.1 in Brasile e' entrato nell'uso comune nei tardi anni '50 e negli anni '60 hanno cominciato a produrlo da loro(intendo i liners).Credo tutto sia possibile, ma non che in Italia il B.E.F. fosse dotato di liners fatti in Brasile perché all'epoca dell'impiego di questo corpo in Italia, non esisteva. [00016009 PaoloM
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Re: M1 Brasiliano
Quindi guscio ok, liner no? Ho capito giusto?
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Re: M1 Brasiliano
Del liner si e' visto solo il marchietto che e' inconfondibilmente brasiliano. Ma guarda che gia' cosi', senza liner, e' un pezzo notevole. Tra l'altro ricordo che tra i miei doppi dovrei avere un liner USA, semi completo col nome di un brasiliano che combatte' sulla Linea Gotica. Per cui semmai è solo questione di accordarsi...se di interesse. Vedra' Piero. [264 PaoloM
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Allegati: 9
Re: M1 Brasiliano
Non sono stato chiaro.
Ovviamente quel che conta a parer mio è il guscio.
Il liner è evidentemente stato aggiunto in seguito; ad un occhio non esperto non sembra avere niente che non va, sembra tranquillamente americano.
Ma tanto per complicarci la vita, vi posto le immagini di un altro M1 anch'esso proveniente dal Brasile, insieme a questo a dir la verità*, diciamo che per ammortizzare le spese di spedizione che costano più degli elmetti, ne ho presi due.
Anche questo è un ganci fissi, produzione McCord ottobre 1943 (lotto 708B), stesse crettature sul guscio, insomma anche lui, se pur senza fregi e sovradipinto, è un elmo riconducibile alla FEB, probabilmente riutilizzato; non ha fregi salvo il grado sul davanti; ha delle abrasioni sui lati che possono significare o l'abrasione del fregio, o la ricerca senza successo degli stessi, oppure soltanto una normale usura.
Fin qui l'elmetto.
Poi il liner; ritengo sia anch'esso di produzione brasiliana e la stessa ditta dell'altro, ancora marchio TM in un triangolo, ma con un logo diverso.
Liner analogo in tutto e per tutto a quelli bellici americani, ma la stranezza è che, dalla decorazione esterna, SEMBRA che sia stato addirittura usato dall'US Navy....piccolo mistero.....
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Re: M1 Brasiliano
In effetti il liner si direbbe proprio utilizzato dalla USN. Potrebbe essere stato costruito da un produttore americano che però non era presente ai tempi della WWII?
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Re: M1 Brasiliano
Allora, circa i liners credo abbiamo svelato l'arcano.T e N su entrambi i marchi sta per
'Helmet maker in Rio called "Trindade and Nelson" '. Sono sottoelmi entrambi fatti in
Brasile dalla stessa ditta, che apri' alla fine degli anni '50 e chiuse alla fine dei '60 per
difficolta' economiche. L'ho chiesto all'HelmNet di cui sono socio ed ho avuto questa
risposta.L'unica vera stranezza e' la presenza delle sigle dell'USN, improprie su quel
sottoelmo prettamente brasiliano.A questo nessuno ha saputo rispondere.
[00016009 PaoloM
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Re: M1 Brasiliano
Grandioso!!! Marpo, sei il Numero 1!!! [264
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Re: M1 Brasiliano
Interessante elmetto, complimenti piesse!
Ho una curiosità*, però: tu hai parlato di metodi per "verificare la resistenza delle vernici del fregio" dicendo però che non li stavi a raccontare...ora, capisco che possa non essere del tutto coerente col topic, ma qui riemerge la mia deformazione professionale, perciò ti chiedo, con la bava alla bocca, di parlarmi di questi test che hai effettuato.
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Re: M1 Brasiliano
Gran bel elmetto, sono interessato anch'io a questi test. [00016009
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Re: M1 Brasiliano
Citazione:
Originariamente Scritto da marpo
Allora, circa i liners credo abbiamo svelato l'arcano.T e N su entrambi i marchi sta per
'Helmet maker in Rio called "Trindade and Nelson" '. Sono sottoelmi entrambi fatti in
Brasile dalla stessa ditta, che apri' alla fine degli anni '50 e chiuse alla fine dei '60 per
difficolta' economiche. L'ho chiesto all'HelmNet di cui sono socio ed ho avuto questa
risposta.L'unica vera stranezza e' la presenza delle sigle dell'USN, improprie su quel
sottoelmo prettamente brasiliano.A questo nessuno ha saputo rispondere.
[00016009 PaoloM
A pensar male si fa peccato, però viene il dubbio che qualche volpone carioca abbia voluto pataccare un M1 USN con il liner che aveva disponibile. Fra l'altro il forellino frontale non ha l'occhiello metallico per cui può essere stato trapanato alla bisogna per spacciarlo come WWII.
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Re: M1 Brasiliano
Il grommet può anche essere saltato...
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Re: M1 Brasiliano
Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Il grommet può anche essere saltato...
E' vero, però se i liner made in Brazil sono degli anni 50-60 avrebbero potuto benissimo nascere senza il foro come i loro cugini USA.
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Re: M1 Brasiliano
Io so che i grommet vennero applicati anche nel primo dopoguerra, e poi magari i Brasiliani avevano canoni costruttivi che si basavano ancora sul modello di liner bellico.
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Allegati: 9
Re: M1 Brasiliano
Artu, posso anche essere d'accordo con te, in linea di massima.
Però, alcune precisazioni.
Credo che alle volte le modalità* di acquisizione di un pezzo possano anche far intuire le intenzioni e le convinzioni del venditore.
Come ho accennato, io ho trattato col corrispondente brasiliano l'elmetto col fregio, il primo postato.
Poi, visto che i prezzi per la spedizione sono piuttosto cari, cercando di diluire questa spesa su più pezzi, gli ho chiesto se aveva qualche altra cosa da cedere.
"Ho un altro M1 con l'insegna di "cabo" sotto la successiva verniciatura; è un ganci fissi, quindi possibile che sia un ex FEB; ha il liner ma penso postbellico, quanto meno riverniciato", mi ha detto pressapoco, accompagnando con due foto dell'elmetto nell'insieme e dell'interno.
Nessun accenno a US Navy. Richiesta per il pezzo, tradotto in euro, meno di 50,00 euro; cifra irrisoria, e non c'ho pensato certo su molto, non è certo quella scritta che ha valorizzato il pezzo.
Mi sono incuriosito quando ho visto il liner, naturalmente; un po' d'occhio e un po' d'esperienza mi fanno sembrare questa scritta, ancorché illogica su un liner brasiliano, però assolutamente credibile.
Il forellino a parer mio lascia il tempo che trova; l'altro liner, quello dell'elmetto fregiato, è anch'esso, come già* detto, di costruzione brasiliana, ha il suo forellino regolarmente guarnito con l'anellino di rame; può anche essere che secondo i periodi di produzione ci fossero, oppure no.
Questo in esame, osservandolo, mi sembra che non sia mai stato corredato di anello ma neanche mi sembra fatto successivamente con un trapano, cosa che lascerebbe evidenti segni sia sulla vernice che sul materiale dell'elmetto.
Posto una foto del liner brasiliano con tanto di anello.
Però mi è venuto un dubbio: la ditta Trindade e Nelson, che già* conoscevo e strano non abbia collegato subito alla sigla TN, era attiva già* negli anni 30 nella costruzione degli elmetti in fibra brasiliani, l'esempio che posto di seguito è eloquente, ed altri ne ho visti, quindi non sarà* che magari già* prima della fine della guerra ha cominciato a produrre i liner per gli M1? del resto questi due liner che ho in mano hanno i cinghiaggi che sembrano americani proprio di tipo bellico iniziale, colore kaki chiaro, e non verde scuro come tutte le produzioni postbelliche, anche dei vari cloni di M1.
Posto le foto dei due liner in questione.
Ho fatto un po' di ricerca ma non ho trovato niente, ne a favore né contro questa tesi.
Se così fosse, ipoteticamente, si può anche pensare che uno o più liner brasiliani siano finiti in mano a reparti USA, in conclusione stavano fianco a fianco e data la similitudine dei pezzi può essere plausibile.
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Re: M1 Brasiliano
Pezzi bellissimi ,discussione molto interessante.
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Re: M1 Brasiliano
Citazione:
Originariamente Scritto da Pfc._Guy_P._Rossi
Interessante elmetto, complimenti piesse!
Ho una curiosità*, però: tu hai parlato di metodi per "verificare la resistenza delle vernici del fregio" dicendo però che non li stavi a raccontare...ora, capisco che possa non essere del tutto coerente col topic, ma qui riemerge la mia deformazione professionale, perciò ti chiedo, con la bava alla bocca, di parlarmi di questi test che hai effettuato.
Dunque, niente di scientifico, ma solamente prove empiriche.
L'aspetto del fregio, opaco e rugoso, può far pensare anche a vernici a tempera o acqua, per cui inizio lentamente con acqua fredda, poi tiepida, poi calda, quindi anche un po' di sapone neutro.
Accertato nessun effetto negativo, provo con qualche goccia di diluente, prima blando, come acetone, poi sempre più aggressivi (nitro, trielina, ecc.) ovviamente su un cottonfioc e con molta attenzione; anche qui nessun danno.
Poi passo all'azione meccanica, sempre con mano leggera, naturalmente, con quegli straccetti verdi abrasivi, naturalmente bagnati, che mia moglie usa per pulire le pentole e devo riconoscere che anche con questi non si fa danno; per inciso sono ottimi a parer mio per rimuovere la ruggine superficiale che si crea sopra la vernice, perché in effetti non graffiano pur avendo una azione energica, infatti sono studiati per le pentole antiaderenti col fondo in teflon.
Dopo di che ho provato anche a scalfire con una punta di taglierino e devo dire che anche in questo caso la vernice non salta, se non facendo notevole forza e volontà* di danneggiare.
Visto l'aspetto non avrei assolutamente creduto in risultati del genere, perché queste prove ad esempio su un fregio italiano non le farei, e comunque mi hanno rassicurato sul fatto che il fregio si sia conservato bene, in relazione al resto dell'elmetto.
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Re: M1 Brasiliano
Penso anch'io che la spiegazione più plausibile sia che T&N producessero liner già in periodo bellico e che il liner USN sia stato poi recuperato dagli USA ripulendo i campi di battaglia e poi riciclato.
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Re: M1 Brasiliano
Citazione:
Originariamente Scritto da artu44
Penso anch'io che la spiegazione più plausibile sia che T&N producessero liner già in periodo bellico e che il liner USN sia stato poi recuperato dagli USA ripulendo i campi di battaglia e poi riciclato.
Ti ringrazio Artu, vuol dire che la mia tesi non è poi così campata in aria.
Tra l'altro leggevo poche fa che in effetti l'avanti-indietro Brasile-Europa di questi soldati è stato fatto anche su navi USA, quindi il contatto c'è stato.
Comunque c'è un'altra stranezza, ovvero che questo liner sia poi ritornato in Brasile, ma forse potrebbe essere spiegabile sempre nell'ambito di questi movimenti per mare.
Artù, visto che hai contatti brasiliani, vediamo se ci riesce sapere qualcosa di più.
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Re: M1 Brasiliano
Volentieri. Fra l'altro il mio amico di San Paolo (oddio, è di un anno più giovane di mio figlio) è un grosso esperto di M1 USA ed è uscito l'anno scorso un suo libro in materia. En passant, mi ha spedito una paio di settimane fa un paio di ghiotti pezzi, un cinturone Mills pre WWII e una fondina di transizione per lo S&W1937.
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Re: M1 Brasiliano
A me farebbe veramente piacere scoprire che il Brasile produceva sottoelmi M-1 gia'
prima dell'assegnazione di quelli americani in Italia nel 1944 o contemporaneamente, ma temo non sia cosi', infatti non e' riportato neanche su STEEL HELMETS OF THE BRAZILIAN ARMY
1932 – 2005 di Expedito Carlos Stephani Bastos, un ricercatore a soggetto militare dell'Universita' Federale di Juiz Fora. In ogni caso attendiamo pure i responsi dei vostri
esperti. A chi lo volesse potrei inviare l'articolo in questione, scritto in portoghese o in
inglese su messaggio privato con indirizzo email completo. Infatti e' in formato PdF e non
posso inviarlo in altro modo. [00016009 PaoloM
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Re: M1 Brasiliano
Paolo, ovviamente a me interessa quell'articolo.
Riguardo ai liner, facciamo solo ipotesi, per carità*.
Probabilmente ci hanno già* studiato i brasiliani e loro sanno le cose con precisione.
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Re: M1 Brasiliano
Scusate se sono il solito guasta feste ma a me pare non d'epoca...
scusate come è possibile che il fregio sia dipinto SOPRA le sverniciature della ruggine?? e sopratutto si vedono le crepe in rilievo che differenziano la parte dipinta da quella che è stata letteralmente mangiata dalla ruggine
SI vede PALESEMENTE che la pittura del bordo rosso, per fare un esempio, è posta ADDIRITTURA sopra la ruggine che ha scavato un evidente solco tra il primo strato di colore e l'acciaio stesso del guscio.
Scusate ma io non credo nell'autenticità* del pezzo ;)
PLEASE non prendetemi come UN SOBBILLATORE io do la mia opinione solo perche non amo le cose che sono MOLTO dubbiose e vedendo solo commenti positivi mi sembra strano che nessuno lo abbia notato...
oppure ho letto distrattamente e non mi sono accorto di altre ''critiche''
SCUSATE HO LETTO SOMMARIAMENTE IL PRIMO TOPIC PROPRIO DI PIESSE !
L'HAI SCRITTO TU STESSO
CHIEDO PERDOOOONO !
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Re: M1 Brasiliano
Citazione:
Lo stemma è realizzato su un elmetto comunque non nuovo, ma ciò sarebbe logico, se è stato dipinto a guerra finita o quasi, e anche per il fatto che ai brasiliani non fu dato materiale nuovo, ma già* usato e accantonato nei magazzini.
Questo è quanto ho detto nella presentazione di quest'elmetto.
Ovvio che lo scudetto è fatto su sgraffi e scrostature, non è stato fatto in fabbrica ma su un elmetto comunque operativo.
Poi, liberissimo di non credere.
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Re: M1 Brasiliano
hai ragione scusa l'ho scritto modificando il post precedente poco prima di leggere la tua risposta!
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Re: M1 Brasiliano
Rispondo a Marpo riguardo allo studio pubblicato in Brasile, da lui citato, e che gentilemente mi ha inviato.
Lo conoscevo già*, il titolo in inglese mi ha fuorviato perché lo conoscevo in portoghese.
E' vero che non se se parla, dei liner, ma dobbiamo dire che riguardo agli M1 usati in Brasile ci sono veramente pochissime notizie, poche righe e niente di nuovo; anche le foto a corredo dicono davvero poco.
Diciamo che soprattutto si parla di elmetti Paulisti del 1932, e anche lì tutto sommato in maniera abbastanza superficiale, dicendo né più né meno quello che sappiamo già*, con qualche omissione inoltre: per esempio non si parla del modello inglese a bordo ripiegato.
Quindi questo studio come ho già* detto è vero che non dice niente di positivo, ma neppure di negativo.
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Re: M1 Brasiliano
C'è un'altra cosa da tenere presente sulla partecipazione del F.E.B. in Italia.
Fino all'ultimo si pensava di porre i brasiliani sotto l'ègida inglese del Gen.Alexander.
In tal caso i brasiliani avrebbero vestito all'inglese, e sarebbero stati disposti nel
settore adriatico con l'8^ Armata. Si dette il caso che nello stesso periodo del
loro arrivo in Italia, vennero formati i Gruppi di Combattimento italiani, con un numero
notevole di truppe, che furono dislocati, tranne un gruppo di combattimento, in zona
britannica.Gli americani ovviamente puntarono ai brasiliani come supporto ad alcune
loro divisioni nel settore tirrenico che da tempo stavano soffrendo per innumerevoli
batoste. I brasiliani sicché passarono sotto l'ègida USA con equipaggiamenti ed armamenti
com'è noto americani. Alterne vicende,iniziali debacles, ma poi alla fine i brasiliani fecero
bene allo sfondamento della Linea Gotica. [00016009 PaoloM