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Ciao, questo è l'altro M1 che ho preso, provenienza USA, tipica ossidazione da soffitta o fienile.
La produzione dovrebbe essere 1943, ma il numero di lotto dentro non si legge più bene.
L'elmetto ha la tipica retina a maglie larghe dei "mezzi"; il liner è un Firestone a mio parere in ottimo stato e completo.
Soggoli del guscio originali con buckle ottonati.
Il grado ha una certa ossidazione, ma si sa su questi dipinti non si è mai sicuri, comunque per me è buono.
Ciao
Mario
L' elmetto è sicuramente bellissimo, ma non mi esprimo sulla barretta di grado, perchè potrebbe essere stata messa lì per rendere più appetitoso l' elmetto.
Sai, è difficile stabilirlo con certezza; ho visto elmetti con barre da tenente o capitano a detta di numerosi siti americani e forum inequivocabilmente buoni, ma con le barrette che non erano per niente ossidate.
Ciaooo [00016009
Fai una cosa... me lo spedisci e se non è buono ci penso io a smaltirlo come rifiuto... [00060034 [00060034 [00060034
Non me ne intendo,ma è davvero bello e credibile [264
A me l' unica cosa che lascia un po' dubbioso è che il bianco della barretta risulta ancora bianco splendente, tolti i punti di ossidazione. La barretta dovrebbe essere almeno leggermente ingiallita.
Si, infatti se vedi il bianco dell'insegna in quello della Navy, oltre ad avere i punti di ossidazione è ingiallito; però ripeto io ne ho visti molti genuini con il bianco che ....più bianco non si può!!
Per quanto riguarda la spedizione......quando riceverai l'elmetto vedi di fare almeno una "raccolta differenziata"............la retina con le retine, il guscio con i gusci, il liner con i liner etc....... [17 [17
Tornando seri, puoi fare delle foto della barretta in condizioni di luce e non in ombra come quella che hai messo? Così almeno vediamo il colore giusto della barretta, così da potere dare un giudizio più oculato?
certo, domani con un bel sole!!!!!
Ciao [264
[264
L'ingiallimento di un bianco dipende dalla qualita della vernice impiegata o meglio dalla qualità* e quantità* dei pigmenti contenuti. Nei bianchi è utilizzato il biossido di titanio che come tutti i prodotti ha vari gradi di purezza e qualità*. Naturalmente più e puro e più costa. L'esempio classico è dato dalle vernici murali il cui costo e la resa sono in genere commisurate a questo parametro.
Ma grande, Andrea!!! Abbiamo toccato il tuo ramo? La mia domanda ora è questa: in tempo di guerra è ipotizzabile l' uso di vernici scandenti, anzi, è pressoche sicuro che venisse anche usata una blandissima biacca. Bene, come è possibile che non sia ingiallito?
In tempo di guerra è come sempre: si usano prodotti scadenti come prodotti di prima qualità*.
Normalmente si pensa al periodo bellico come SOLO alla guerra.
Se prendete qualche rivista o giornale del tempo, anche italiani in pieno conflitto, ovvero di una nazione belligerante non ricca come gli Stati Uniti e anche più direttamente coinvolta, troverete, accanto alle notizie dal Fronte, pubblicità* di dopobarba, cappelli per signora, attrezzi per fare ginnastica, liquori di marca, pellicce e profumi, stoviglie, mobilio, e quant'altro potete immaginare come meno "belligerante" possibile.
Ciò significa che la vita andava comunque avanti e che l'offerta industriale come sempre doveva fare i conti con la concorrenza, anche qualitativa.
Non vedo quindi perché si debba pensare spesso a vernici come pastrocchi grossolani di infima qualità*.
Se lo fossero state come sarebbero potuti sopravvivere fino ad oggi moltissimi oggetti in condizioni perfette, anche in condizioni estreme.
Per esempio relitti di aerei ripescati sotto al mare con colori ancora ottimi. Tanto per fare un esempio, il celebre P40 di Piana delle Orme, ripescato dieci anni fa davanti Anzio, dove il bianco delle lettere sulla fusoliera, è ancora bianco.
Ma anche elmetti, che se non sottoposti a vita particolarmente stressante, sono tutt'oggi seminuovi (i "mint").
Quindi la barretta dell'elmetto di Mario, per me, ha tante probabilità* di essere d'epoca, quante di non esserlo; l'elmetto è bello, la barretta in definitiva è una decorazione non è di una raità* tale da valorizzare così tanto un pezzo e quindi pensare per forza ad una falsificazione, per cui, complimenti!
Vi ringrazio dei commenti; in fin dei conti sono le stesse domande che mi sono posto io quando l'ho preso; ripeto, ho visto moltissimi M1, su Forum, siti etc. musei e quanto altro, in condizioni di vernice delle insegne più che mint.
L'M1 che ho con i gradi da capitano e che ho postato qualche tempo fa, ha il guscio completamente ossidato e i gradi frontali sono effettivamente molto scoloriti, ma credo che quelli non fossero fatti con la vernice ma con le striscette di tela adesiva, che con il tempo, quando si sono staccate, hanno lasciato i resti dell'adesivo bianco.
Ma in questo caso si tratta di vernice quindi un altro discorso; quanti elmetti super genuini , magari tutti ossidati, hanno ancora le insegne originali in buono stato??
Vi ricordate quell'l'M1 della "Red Bull" trovato da scavo a 1 mt sotto terra, (quindi li da 60 anni) tutto ossidato e rugginito, con l'insegna rossa ancora con i colori vivi???
Come dice Piero quindi quello delle vernici (tranne in quei casi proprio lampanti), rimane comunque un argomento molto difficile da valutare esattamente e al 100%; ci si può solo basare su parametri più o meno codificati ai quali tutti facciamo riferimento quando si tratta di dare delle valutazioni; appena c'è qualche cosa che va fuori anche di pochissimo rispetto a tali parametri siamo sempre indotti a dire che "non è buona una insegna o una vernice".
In questi casi l'unica soluzione sarebbe una analisi accurata delle componenti della vernice ma che può essere fatta solo in laboratorio!!
Ciao, ho fatto altre foto alla luce del sole, magari si capisce meglio!
A proposito, avete fatto caso che la barretta è leggermente decentrata rispetto alla giuntura anteriore del rim???
Ciao
ciao mario, complimenti per l' elmo!
una domanda tecnica: come mai non presenta la barra verticale d' identificazione posteriore?anch' io in collezione ho un m1 con gradi da capitano sulla parte anteriore del guscio ma privo di quella posteriore e volevo capire il motivo.
grazie
marco
Non sempre veniva dipinta la barra verticale posteriore, anche perchè poteva essere un modo per il nemico di identificare l' Ufficiale con più facilità*, e quindi era un' esposizione ad ulteriori rischi. Anche parecchi NCO non avevano la barra orizzontale nella zona posteriore dell' elmetto. Niente di strano in quello, come non trovo strano il fatto che la barretta sia leggermente decentrata rispetto alla giuntura anteriore. La cosa che non mi piace è il colore. Anche in considerazione del fatto che in tempo di guerra si usavano vernici scadenti e biacca, ed anche in considerazione del fatto che ho visto elmetti sia in collezioni di Amici, sia in musei con le barre decisamente più ingiallite, il mio parere sulla barretta è negativo.
Ciao, quello che dici è in parte esatto, ma io ne ho visti altrettanti di buoni con vernici molto più bianche di questa!
Ripeto, è difficile, anche se viene più spontaneo dare un giudizio positivo su una insegna ingiallita.
[264
Per carità*, tutto può essere. Anche io ne ho visti con l' insegna anche più bianca, ma in quei casi si trattava di elmetti mint da paura, mentre in questo caso il bianco della barretta con le condizioni dell' elmetto stona un po'. Se risulta buona meglio ancora, perchè l' elmetto è bello e buono.
Da come si presenta, a me pare buono e attendibile.Resta sempre il fatto pero' che su distintivi
dipinti a mano sugli elmetti americani e' bene non essere mai categorici.L'unica analisi è quella
sulla vernice,difficile da realizzare per noi comuni collezionisti. [00016009 PaoloM
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Ciao Marpo e ben trovato, sei venuto a Latina il 6 e il 7?? Io sono stato solo il sabato, magari tu sei venuto di domenica!
Quoto in pieno la tua opinione sulle vernici degli M1........non rimane altro che farci regalare per Natale il "Piccolo chimico"!! [17
Ciao e a presto!
Felix
Sì, ma poi devi fare un reportage dove documenti i test fatti con tali attrezzature!!! [icon_246 [icon_246 [icon_246
A proposito, non so se esiste un argomento quì sul Forum che abbia trattato in particolare delle vernici usate nel periodo bellico e sui loro componenti.
Questo tanto per capire se un domani uno avesse la possibilità* di poter accertare in qualche modo il tipo di vernice e quindi l'età* della stessa.
Vorrei vedere quanti di noi, se ci fosse in commercio un qualche prodotto reagente da poter mettere sulle vernici che ci dia in tempo reale l'età* della stessa e i componenti, quanti di noi ripeto, avrebbero il coraggio di usarlo..................., pensa se ti ritrovi magari il 90% della collezione di elmetti verniciati con il risultato : "sola"!!!!!! [1334 [142 [142
Che fareste?????
Credo purtroppo non ti basterebbe il 'piccolo' chimico' perché ci vuole uno strumento
particolare che ti dice quanto e' vecchia la vernice e ti fa' l'analisi di questa secondo
i vari componenti,nelle loro percentuali.Occorre anche sapere cosa si usava 65 anni fa'
e cosa non si usava. Con questo sistema si puo' analizzare anche l'acciaio.Io l'ho fatto
fare per un amico che aveva una corazzetta per M.16 tedesco, in condizioni perfette,
risultata poi tarocca,perché dallo schema ottenuto (picchi, sinusoidi &c che poi vanno analizzati da un tecnico,)non risultava la presenza di nickel (sic!).Ciao [00016009 PaoloM
PS:dovevo venire a Latina, ma, sabato l'influenza mi ha bloccato. [142
Spero stia meglio ora!!!!
Comunque non ti sei perso nulla, tutto come il solito e i soliti.
Io ho trovato solo questi due M1 che ho postato e una piastrina tedesca della prima guerra da scavo trovata nelle Marne, molto bella, che ho voluto aggiungere a quella della seconda che trovai io tempo fa; per il resto nulla di interessante, tranne che i prezzi dei tedeschi sono alle stelle, ti chiedevano 1.500 euro per un M35 monodecal pure malandato!!!
Sono in aumento invece i banchi con i "relic" e i ritrovamenti da scavo, ma pure lì............ [15 [15
Ciao