E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Salve a tutti.
Possedevo una bella Steyr Hahn in collezione.
Come penso tutti sappiamo,all'arma che viene detenuta in collezione,viene proibita la detenzione del munizionamento relativo ed è impossibilita ad uscire dal luogo di detenzione...una specie di galera forzata.
Niente poligoni,niente mostre...etc.etc.
Visto lo speciale Status,dai la molla dell'elevatore ad un amico,dai la leva di scatto a quell'altro,via il pernetto della sicura,mi sono ritrovato [00060034 con la pistola non più funzionante.
Visto l'impossibilità* di trovarli,mi sono deciso per l'orrore:LA DISATTIVAZIONE.
Contatto l'unica azienda(o una tra le poche)effettivamente autorizzata per tale operazione.
Raggiunto l'accordo,tolgo l'arma dalla licenza di collezione e la porto al cimitero [142
Come d'accordo,l'arma mi viene consegnata a casa puntualmente dal corriere,disattivata,con tanto di certificato.
[15
Carrello bloccato,cane bloccato,grilletto bloccato,sicura bloccata,pioncino bloccato.Le modifiche esteticamente risultano essere invisibili,essendo state fatte dall'interno.
Unico neo,una lievissima cottura della brunitura dovuta al riscaldamento per saldatura.
Ho fato la rima [255 [255 [255 [255
Mi reco alla questura col mio certificato per la depenalizzazione dell'arma.Il funzionario mi ha guardato come se fossi impazzito,poi però,mi toglie l'arma dalla denuncia.
E' un simulacro ora,e la posso anche cedere a chi non ha nessun titolo di polizia.Anche ad un minorenne.Non è più arma ed in nessun modo lo potrà* ritornare.E' morta.
Ringraziandolo,attendo che mi ridia il certificato.Visto che ero sempre lì ad osservarlo,mi chiede gentilmente se ho bisogno di qualcos'altro.
Il cerficato,grazie,gli dico,e di rimando mi manda dal commisario capo.
Non stò ad elencarvi tutto quello che mi ha detto,peraltro con un comportamento molto corretto,ma il succo stà* che il certificato non serve,che le autorità* preposte per il controllo sanno benissimo qundo un'arma è disattivata,che i certificati nazionali o esteri sono tutti business,non servono,a patto chiaramente che l'arma sia perennemente ed irreversibilmente disattivata.
Mi dice,se lei ha un'arma disattivata con certificato,e poi lo smarrisce,la mettiamo in galera?
Il certificato semplicemente certifica,come certifica anche il controllo.
L'unico rischio in cui si incappa,è quello di un sequestro dell'arma per essere sottoposta a perizia,senza nessuna grana o imputazione a carico del proprietario,semprecchè la perizia dia buon esito,se l'agente che effetua il controllo non riuscisse a stabilirlo in loco.
Tirando le somme,tutta l'operazione mi è costata quasi 200 euro tra marche da bollo,certificati,operazione,spedizione,etc.etc. che avrei potuto benissimo risparmiare disattivandola io stesso,solo che non ne avrei avuto l'autorizzazione.
E il certificato l'ha tenuto la questura,per dimostrare come è logico,la disattivazione avvenuta.
Ora,stando al parere di taluni frequentatori del forum,detengo un'arma disattivata senza certificato e quindi sto allegramente ammettendo di violare la legge.
E' così?
Grazie e scusate la lungaggine
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Ciao, senza annoiare con tutte le disquisizioni che sono state fatte sulla necessità* del certificato ti voglio raccontare cosa può succedere ad un onesto cittadino che lo dimentichi a casa.
Ho un conoscente che, proprietario di una moto BMW R75 e di una Zundapp 750 ha pensato bene di completarle con una bella MG34, ovviamente disattivata. E' andato a diversi raduni in giro per il Nord Italia senza avere mai problemi, attirando sempre la curiosità* del pubblico e delle forze dell'ordine. .... finchè un giorno, in un paesette qui vicino ed a un raduno di serie "Z" un rappresentante delle forze dell'ordine, oltre ad ammirare la moto e la MG gli ha chiesto il certificato. Per combinazione lo aveva dimenticato a casa: conseguanza? La MG gli è stata momentaneamente sequestrata, lui è stato accompagnato in caserma come un delinquente, la moto l'ha dovuta abbandonare in un prato. Il tutto in attesa che qualche familiare, tornato a casa dalla spiaggia, riuscisse ad esibire il famigerato certificato. Dopo quasi una giornata di mal di fegato la faccenda si è risolta, però lui ha deciso di vendere la MG e di non partecipare più a raduni. E secondo te nessuno si era accorto che la MG era solo un ferro inoffensivo? Potresti spiegarlo tu a quel maresciallo tanto solerte che il certificato non è necessario?
A scanso equivoci la MG era stata disattivata dalla Jager allora in Loano, con certificazione del Banco di Prova di Gardone, come usava in quegli anni, non si trattava quindi di una azienda magari poco nota, che poteva lasciare adito a dubbi.
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Questo porta credito alla mia ventennale convinzione che ogni questura fà* "feudo" a sé.... [142
Anni fà* capitava anche con i permessi trasporto per le armi da gara, passavi una provincia ed eri onesto, in quella accanto delinquente, poi nella successiva di nuovo onesto... tipo lucetta dell'albero natalizio, ora sì, ora nò, ora sì, ora nò! [255
Tutto fà* capo alla preparazione professionale ed alla passione nel proprio lavoro...
[00016009
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Citazione:
E il certificato l'ha tenuto la questura,per dimostrare come è logico,la disattivazione avvenuta.
Ora,stando al parere di taluni frequentatori del forum,detengo un'arma disattivata senza certificato e quindi sto allegramente ammettendo di violare la legge.
E' così?
Ma non puoi fare una fotocopia e tenertela in casa, così risolvi ogni problema.
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Citazione:
Tirando le somme,tutta l'operazione mi è costata quasi 200 euro tra marche da bollo,certificati,operazione,spedizione,etc.etc. che avrei potuto benissimo risparmiare disattivandola io stesso,solo che non ne avrei avuto l'autorizzazione.
E il certificato l'ha tenuto la questura,per dimostrare come è logico,la disattivazione avvenuta.
Ora,stando al parere di taluni frequentatori del forum,detengo un'arma disattivata senza certificato e quindi sto allegramente ammettendo di violare la legge.
E' così?
Come dice Centerfire ogni Questura è una repubblica indipendente.
Comunque la legge è abbastanza chiara: l'arma disattivata deve essere accompagnata dal certificato che dimostri l'avvenuta disattivazione effettuata da un ente/persona autorizzata
nei dovuti modi.
Sicuramente potrai sempre dimostrare che tutto è stato fatto secondo i crismi ma...
se devi venderla a qualcuno? Se la stai trasportando e ti fermano per un controllo?
Possono anche "stabilire" che è disattivata ma da chi? Dove?
Come minimo perdi qualche ora [126
Poi scusami, il certificato era tuo ( a caro prezzo anche): non era più semplice farne una copia chiedendo gentilmente che il funzionario della Questura apponesse la dicitura " copia conforme all'originale"?
Tutto ciò IMHO ovviamente
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Se fossi in te ritornerei all'ufficio degli azzeccagarbigli con una stampata della circolare che trovi on line,
"...Tale certificazione dovra' sempre accompagnare l'arma, anche in caso di cessione. Copia conforme all'originale del certificato deve essere consegnata a cura dell'interessato alla questura competente..."
Potresti anche stamparti la pagina web del sito della Polizia di Stato che alla risposta di un utente dice:
Domanda n. 136: Avrei intenzione di acquistare alcune armi disattivate in libera vendita in Francia. I certificati di disattivazione forniti dal venditore estero, sono validi in Italia?
Risposta: Le modalità* per la disattivazione delle armi da fuoco sono state indicate nella circolare ministeriale nr. 557/B.50106.D.2002, del 20 settembre 2002, pubblicata sulla G.U. del 5 ottobre 2002. Tale disposizione, in materia di disattivazione, ha previsto che le operazioni tecniche necessarie per rendere un`arma da fuoco inerte in modo irreversibile, debbono essere compiute da soggetti titolari di una licenza di polizia per la fabbricazione o riparazione della tipologia di arma sulla quale si deve intervenire (da guerra o comune). Tali soggetti hanno l`obbligo di rilasciare all`acquirente una certificazione attestante le operazioni svolte, certificazione che dovrà* sempre accompagnare l`arma disattivata e copia della quale dovrà* essere consegnata alla questura del luogo ove il simulacro è detenuto. Ne consegue, quindi, che le uniche armi disattivate che possono liberamente circolare nel nostro Paese sono quelle regolarmente certificate in Italia, in quanto quelle inertizzate all`estero non possono essere, per ciò solo, accompagnate dalla certificazione di cui si è detto.
Data: 16-01-2006
Un consiglio, vai ed esigi una copia con un timbro loro: "Copia conforme all'originale" ed una bella firma con timbro del Dirigente.
Se non ti accontentano, richiedi la copia tramite raccomandata!!!!
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
confermo in toto,che ogni "pollaio,ha il suo gallo"(mi e' venuta sul momento),e quindi sempre meglio sapere le leggi e come gli gira in un determinato territorio.dunque secondo quanto descritto sul Mori,anche se lo sapevo,ma e' sempre meglio vederlo scritto,se trovo i resti di un moschetto interrato,completamente bloccato,chiaramente butterato dalla ruggine,me lo tengo in casa sensa problemi,giusto?io comunque sempre perche' ho avuto brutte esperienze,(domani mattina 4^udienza)se si puo' faccio la denucia di possesso anche per i cosiddetti simulacri d'arma,visto il concetto da pollaio,soprascritto.saluti
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
...quest'ultima soluzione mi sembra buona, [264 [264 se poi ci aggiungi alla denuncia che il certificato di disattivazione è stato trattenuto dal funzionario preposto, rimandi la palla in campo avversario e quindi tocca a loro eventualmente contraddirsi.
Tienici informato, ciao Sal
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Ho ritirato recentemente un'arma disattivata da un'armeria di quelle serie. L'unica raccomandazione che mi hanno fatto è stata riguardo al certificato con queste parole: Questo è il certificato di disattivazione ed è un' esemplare unico ed accompagna l'arma che ha passato tutte le trafile legali e che certifica che l'arma non è più un'arma. Non sono valide le copie ne le fotocopie. Io ti ho spiegato tutto ed adesso sai come regolarti.
Attenzione che quando mi vende un fucile vero non la fa tanto lunga. Mi sono spiegato?
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Citazione:
Originariamente Scritto da butiok
viene proibita la detenzione del munizionamento relativo ed è impossibilita ad uscire dal luogo di detenzione...una specie di galera forzata.
Mi potresti citare la norma che impone di non far uscire dal luogo di detenzione un'arma in collezione?
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Mi potresti citare la norma che impone di non far uscire dal luogo di detenzione un'arma in collezione?
Ciao, questa non fa parte delle imposizioni previste dalla legge ma di quelle lasciate al libero arbitrio del funzionario di turno. Logicamente e conseguantemente queste variano da questura a questura, secondo la "sensibilità*" di ogni responsabile.
Dato che sono mascherate quali "norme per la sicurezza" diventano perfettamente legali anche se in qualche caso sono assurde.
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Citazione:
Originariamente Scritto da butiok
viene proibita la detenzione del munizionamento relativo ed è impossibilita ad uscire dal luogo di detenzione...una specie di galera forzata.
Mi potresti citare la norma che impone di non far uscire dal luogo di detenzione un'arma in collezione?
E' scritto sulla licenza a chiare lettere. Quando mi sono informato mi è stato spiegato che si intende per vietarne l'uso non per impedirne i movimenti. Se fosse rotta e da portare in armeria sarebbe un discorso diverso. Questa logica illogica credo sia legata al fatto che le armi in collezione non figuravano sulla normale denuncia andando a cadere in una specie di zona grigia.
La logica sarebbe che "tutte" le armi fossero sulla normale denuncia con quelle in collezione inserite in una riga a parte.
Certo che con collezioni di 3 pezzi il lavoro è facile con quelle grandi no e gli errori di trascrizione si sprecherebbero.
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Se fosse rotta e da portare in armeria sarebbe un discorso diverso.
Ciao Andrea, non è permesso nemmeno farla usicre di casa per eventuali riparazioni: volevo infatti portarne una in armeria e per mia fortuna mi sono informato prima di farla uscire da casa.
Avrei dovuto presentare domanda specificando modalità* e tempi, attendere che con tutto comodo mi rispondessero, poi, a riparazione effettuata, ripresentare nuovamente domanda per riportarla in collezione.... alla fine ho lasciato perdere.
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Nella mia licenza è scritto:"E' vietato usare le armi in collezione per offesa e per difesa.", a parte sono le norme per la custodia, ma da come la vedo, visto che al poligono non offendo (se non verbalmente) e non mi difendo mai.....
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Citazione:
Originariamente Scritto da RubinSchmidt
Nella mia licenza è scritto:"E' vietato usare le armi in collezione per offesa e per difesa.", a parte sono le norme per la custodia, ma da come la vedo, visto che al poligono non offendo (se non verbalmente) e non mi difendo mai.....
Questo ragionamento non fà* una piega [icon_246 [icon_246 [icon_246
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Citazione:
Originariamente Scritto da butiok
viene proibita la detenzione del munizionamento relativo ed è impossibilita ad uscire dal luogo di detenzione...una specie di galera forzata.
Mi potresti citare la norma che impone di non far uscire dal luogo di detenzione un'arma in collezione?
E' scritto sulla licenza a chiare lettere. Quando mi sono informato mi è stato spiegato che si intende per vietarne l'uso non per impedirne i movimenti. Se fosse rotta e da portare in armeria sarebbe un discorso diverso. Questa logica illogica credo sia legata al fatto che le armi in collezione non figuravano sulla normale denuncia andando a cadere in una specie di zona grigia.
La logica sarebbe che "tutte" le armi fossero sulla normale denuncia con quelle in collezione inserite in una riga a parte.Certo che con collezioni di 3 pezzi il lavoro è facile con quelle grandi no e gli errori di trascrizione si sprecherebbero.
é quello che dalle mie parti si è sempre fatto...
Io ho l'elenco delle armi detenute normalmente (comuni, caccia, sportive ecc.) e in seguito quello delle armi in collezione, tutto sulla stessa denuncia...
Da voi non è così?
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Ciao Artmont, anche dalle mie parti la procedura è questa.
Per semplificarmi la vita ho preparato uno schema di denuncia con il computer, con già* elencate tutte le armi che ho, divise ta comuni, caccia, collezione, con tutti i calibri ed i numeri di matricola, il tutto ricontrollato sul computer mille volte.
Nonostante questo l'ultima volta è successo un mezzo guaio ugualmente: la stampante mi ha trasformato uno 0 in un C. Non ti dico cosa ho sudato per spiegare che non volevo imbrogliare nessuno e che la pistola era sempre la stessa....
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
Dalle mie solo recentemente e per la buona volontà* del maresciallo. Priima se uno aveva 100 pezzi in collezione ed uno comune in denuncia compariva solo quello in denuncia. Quello poi che viene fatto negli uffici preposti è da paura. Ogni volta che torna la licenza la ricontrollo perchè gli errori o le dimenticanze sono facili. Tanto poi sono io che vado nelle grane non loro.
Re: E' ora di sfatare....il certificato di disattivazione!
A proposito del -tema originario-, la DISATTIVAZIONE, suoi certiifcati e riconoscimenti,.. Chiedo:
Qualcuno ha notizia su nuove ed eventuali circa "l'allineamento" dell'Italia sulle ormai diffuse norme -europee- (!!!) relative ai criteri di disattivazione di un'arma?
Il problema è il solito e ben più che noto e trattato: dal 2002 -saldano tutto-, ti fanno spendere 100/150 Eu, ti impongono un -certificato italiano- e STOP.
Ovunque giri nel mondo le disattivate o inertizzate che dir si voglia, scarrellano, 'smanettano', -scattano.
Chiaro che le canne (salvo negli USA... ) sono un blocco di acciaio insolubile e percussori e masse sono segate via... ma almeno "il gioco" del -ta-clack- resta.
Non solo: in tutta Europa (forse salvo certe aree ex-patto di Varsavia..??) i vari certificati europei sono vicendevolmente riconosciuti e/o quanto meno non valgono un sequestro dell'oggetto o un rischio penale.
Diverse le "condizioni" * di detenzione e porto fuori casa: in alcune nazioni vanno 'denunciate' (con semplice deposito di 'notizia' alle FFOO) e se le porti fuori (tipo reenactment) dai anche in questo caso notizia o vale il "giustificato motivo" evidente (raduni, fiere.. ).
Il 'dramma italiano' stà* e resta nel -modus- tecnico dell'inertizzazione post 2002 (non a caso le inertizzate pre 2002 hanno costo molto più alti in quanto hanno le parti 'mobili'); ho sentito che l'Italia non ha partecipato alla commissione europea in merito ove si davano le indicazioni circa l'inertizzazione 'mobile' (e si lasciava appunto al singolo paese la forma 'conoscitiva' da parte delle polizie,.. come dicevo sopra: "condizioni" *).
L'assenza partecipatva a tale commissione europea ha automaticamente posto l'Italia all'auto regolamentazione in materia... e siamo a questi punti: discrezionalità* dei funzionari, catorci saldati in tutto e per tutto, forati ovunque si può, appesantiti, marchi rossi indelebili su bocche di volata ecc... (e costi assurdi !!).
Come mai, ad esempio, in Spagna, dove l'allarme terrorismo interno è purtroppo pressocchè ENDEMICO -!!!!!- (baschi...), l'inertizzazione ed addirittura la vendita e l'uso scenico di ex-armi (anche a salve e a raffica !!!!) è libero (ferme restando le dovute informative alle polizie) cosicchè spagnoli e 'ospiti' possono 'giocare' a ricostruire battaglie, per la gioia del pubblico e per la -libidine- degli appassionati?
Ritengo, interpretando senz'altro il desiderio ovvio di tutti gli appassionati, che 'mettersi' a regime europeo non solo ci 'farebbe contenti' ma incentiverebbe DI GRAN LUNGA IL MERCATO !!!!
Scusate la lunghezza e l'ovvietà* delle considerazioni ma, se qualche realtà* associativa importante si facesse 'latrice' di tali questioni, magari un giorno non lontano potremmo essere europei... almeno in questo.
(Se qualcuno ha notizie... )
Grazie e Ciao.