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Una storia italiana...
Da il GIORNALE DI VICENZA DI oggi 14 giugno 2006
" Ha contribuito al museo di Recoaro della "vita del soldato nella Grande Guerra"
Il recuperante sotto processo «La mia raccolta di 40 anni»
(i. t.) «Tutto il materiale che mi venne sequestrato quando fui arrestato nell`agosto 2004 non è ricaricabile, è inerte. Serve per coltivare la mia grande passione, non già* per fare chissà* che cosa. à? la mia raccolta di quarant`anni di ricerche sul Pasubio e sulle altre montagne della Grande Guerra. Non c`è nulla di illegale, perchè si tratta di ordigni inerti, che ho rimesso in sesto con tanto lavoro e pazienza. Vorrei che il tribunale comprendesse lo sforzo e lo studio che ci sta dietro».
Antonio Storti, 60 anni, di Recoaro, parla al termine dell`udienza che lo vede sul banco degli imputati. à? accanto al suo avvocato Lucio Zarantonello e al prof. Claudio Gattera, citato come testimone della difesa e riconvocato per l`udienza del 12 dicembre quando ci sarà* una grande rappresentazione in aula. Il presidente Giuseppe Perillo (giudici Giovanni Biondo e Stefano Furlani) ha deciso che vuole vedere bombe a manico tedesche, bombe ballerine, spolette e caricatori, il materiale bellico sequestrato perché vuole farsi spiegare pezzo per pezzo.
Del resto, l`avv. Zarantonello chiede il proscioglimento invocando un epilogo analogo nel processo contro un altro recuperante, Tullio Sanson. Quattro mesi fa l`appassionato di Torrebelvicino scrisse al nostro Giornale il suo stato d`animo per una vicenda che ha dimostrato non avesse nulla di giudiziario, ma unicamente di tipo storico-memorialistico. « à? il 26 gennaio 2004 quando i carabinieri di Valdagno eseguono una perquisizione nella mia abitazione e trovano la mia raccolta di residuati bellici della Prima guerra mondiale. à? l`inizio del calvario per il sottoscritto e per altri dieci collezionisti vicentini. Da quel giorno sono passati venti mesi, venti mesi di angosce e paure, speranze e illusioni, tormenti e domande». Poi la soluzione dell`incubo.
Anche per Storti la vicenda è analoga. Il suo nome compare nell`opuscolo che ricorda la bella iniziativa del comune di Recoaro per il museo della "vita del soldato nella Grande Guerra" perchè gli oggetti e i materiali raccolti nel museo sono «frutto di lunghe e pazienti ricerche in più di 30 anni nei teatri di guerra».
«Fa male essere in quest`aula di tribunale - spiega Storti - perché la molla che mi ha spinto ad agire è sempre stata quella della passione. Ho cominciato perchè entrambi i miei nonni non solo furono soldati nella Grande Guerra, ma tornarono a casa dopo quattro anni di guerra senza mai essete stati feriti, Quattro anni al fronte, quasi un miracolo. Sono cresciuto in questa sorta di mito della terza guerra risorgimentale, perciò mi fa davvero male dover rispondere di qualcosa di cui sento profondamente l`innocenza».
«In effetti - spiega il prof. Gattera - quando nel `99 istituimmo il museo a Recoaro, mi avvicinai ai recuperanti con un po` di diffidenza. Invece, ho trovato persone di grande passione, preparate, in grado di dare un loro apporto alla conoscenza di quale fosse la vita del soldato al fronte. à? una storia minore, che non sarà* quella della strategia militare, ma che ci aiuta a comprendere uno spaccato di vita importante».
Il museo di Recoaro in via Vittorio Emanuela 6, che racconta la dura vita della trincea, vale la pena di essere visitato perché offre prospettive interessanti per capire. L`apertura è il sabato dalle 16 alle 18 (per appuntamento si può telefonare allo 044576888).
Ieri mattina in aula, rispondendo anche alle domande del pm Angela Barbaglio, ha deposto il capitano dell`esercito Lorenzo Di Bella che ha spiegato la cura con la quale fosse detenuto il materiale. «à? tutta roba che non può essere caricata, perciò è inerte», ha sottolineato con forza Storti. «Spero che a dicembre questa brutta pagina si chiuda positivamente», conclude lasciando il tribunale con l`avv. Zarantonello. I giudici hanno fatto chiaramente intendere che vogliono capire."
http://www.ilgiornaledivicenza.it/ultim ... ca/Daa.htm
Saluti
Corrado
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una VERGOGNA italiana, e soprattutto vicentina, se mi posso permettere!
Permettemi di dire che è una cosa assurda, e sottolineo assurda che un Carabiniere, e ripeto un Carabiniere, ARRESTI una persona perchè "con le palline di piombo (shrpanel, per precisare) lei ci può fare una bomba"
oppure "dobbiamo sequestrarle questo proiettile, lei potrebbe riutilizzarlo ricaricandolo con la polvere pirica dei petardi". Sapete che proiettile?? un 305!!!!!!!!! che pesa 350 kili e l'unico cannone esistente è a Rovereto sulla piazza!!! questi Signori hanno chiamato una gru (non sto scherzando) per portare via questa potentissima "arma da guerra"!
ma rimando a diana armi pg 142 n421, tanto per gradire un esempio (di un caro amico) di uno dei tanti sfortunati caduti nell'operazione "bellica".
scusate lo sfogo (ma dopo esserci passato anche io) queste cose mi fanno veramente incazzare
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purtroppo bisogna sempre sperare di non capitare sotto le mani di questa gente cosi' al dentro delle leggi,che anche non sapendole,basterebbe un po' di buona creanza,per capire che certe cose sono innocue,e per di piu' consentite dalla legge,perche' quando una cosa non e' altro che un pezzo di ferro inerte,non significa nulla che abbia la forma di un'arma od altro.ma tanto e' inutile incazzarsi.Chi ci riesce a ficcarglielo in testa?saluti
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Al posto di premiare chi salvaguarda la storia di questo nostro amato Paese...
UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO AL SIGNOR STORTI!
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Sai che rischi con materiale da guerra inerte e magari anche fracico di 90 anni fa',pericolosissimo[:p]. Mentre se un artigiano ha un tornio ed un minimo di conoscienza... allora quello non e' pericoloso?! Facciamo sequestrare tutti i torni!!
...benvenuti in Italia!!
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e allora anche tutte le bottiglie di vetro e i distributori di benzina che sono potenziali molotov!
per non parlare delle pentole, pure quelle se dotate di coperchio potenziali mine anticarro e pure i tubi dell'acqua, potenziali bombe se tappate e saldate per bene!
che assurdità*!
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ricordatevi.io, x chi mi conosce,alcune volte sono sembrato esagerato,ma sono convinto che prima o poi,saranno vietate le posate metalliche ,e ci faranno usare solo quelle in plastica.Vi viene da ridere,scommetto.Speriamo di continuarci a riderci sopra,ma in italia se ne sono viste di molto piu' assurde.saluti
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Cari Amici, sò di essere una voce fuori dal coro e non
vogliatemene. Non voglio neppure entrare nel merito di
leggi risibili come quella sulla tutela del patrimonio della
Grande Guerra che vorrebbero che si denunciasse presso
il Comune di residenza un 909 o un Adrian [xx(] e neppure
sul considerare arma impropria un bossolo e poi lasciar
vendere bombe a mano su Internet. [xx(]
<font color="red">Diverso</font id="red"> però è quell'aspetto dei "recuperanti" che come
comuni cittadini, trovati i resti di un ordigno, lo maneg-
giano senza segnalarlo all'Autorità* competente.
Si può trattare di individui esperti con nozioni da arti-
ficere ma possono anche essere individui inesperti che
mettono a repentaglio la loro e l'altrui incolumità*.
Se si trova un ordigno o resti del suddetto è fatto obbligo
di legge di segnalarlo alle Forze dell'ordine e di non
manometterlo in alcun modo e la Legge giustamente non può e
non deve fare eccezioni.
Non trattatemi male per questa mia convinzione ma una sola vita
o mutilazione vale più di mille collezioni.
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sono daccordo con te marco,
ma, viviamo in un paese dove una baionetta arrugginita è una pericolossima arma da guerra, mentre il coltello da carne nella mia cucina, ben più affilato e più lungo, no!
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Certo REV. ma la baionetta basta denunciarla
e tenerla a casa, diverso il caso di chi la tiene
nell'auto fuori dalla discoteca, come peraltro una
roncola o un coltello da cucina.
Quanto alle munizioni basterebbe munirle di certificato
di disattivazione per commerciarle, sarebbero molto più
care ma almeno molti dilettanti non si improvviserebbero
artificeri per tirar su qualche centinaio di euro.
Personalmente tutti questi reperti mi piacciono moltis-
simo ma per principio non li acquisto su Ebay per non
alimentare "la corsa all'oro" degli scavatori.
E' una mia scelta, ma quando pago 20 euro una Sipe
mi rendo conto di che cosa ha rischiato lo scavatore?
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Anche io so di essere fuori dal coro, ma vorrei fare una precisazione.
Mentre le bottiglie di vetro sono state fatte per metterci i liquidi, i coltelli da cucina per appunto cucinare, o tagliare generi alimentari, ed i distributori di benzina a vendere la stessa per far andare le auto e le pentole etc. etc., non dimentichiamo che le baionette furono prodotte col fine ultimo di essere usate per ammazzare. Gli altri possono essere utilizzate "anche" per far del male (tipo un martello od un attizzatoio), le baionette hanno un solo uso.
Lo so che siamo collezionisti ed appassionati di storia, ma non è facile spiegare a chi non lo è il perché uno tiene in casa un oggetto simile.
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Credo comunque che il contributo storico indiscusso del
recuperante in questione che per 40 anni ha raccolto anche
ordigni costituisca anche 40 anni di violazione di legge
e di rischi per sè e per l'altrui persona.
Non mi pare cosa da poco.
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beh, indubbiamente è così. del resto non sono un recuperante e non detengo nessuna arma nella mia collezione. solo che da collezionista e soprattutto da amante appassionato della storia, mi sento un pò solidale nei confronti del signore di Vicenza che si potrà* certo incolpare di "ignoranza" o di "superficialità*", ma non certo di detenere quel materiale al fine di utilizzarlo per gli scopi a cui esso era, un secolo fa, destinato.
fabio
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ciao Marco, non sono d'accordo con te, secondo me non hai inquadrato bene il fuclro del discorso.
Il problema non è "il Carabiniere ti ha beccato con le bombe o i fucili o le baionette in macchina" e io voglio difendere il personaggio, ci mancherebbe, la legge è legge e va rispettata, da tutti. su questo non si discute.
il discorso è, tanto per fare un esempio:
è possibile che una signora settantenne venga condannata a 7 mesi perchè a casa le trovano 1 pacchetto del 91 e quattro colpi della glisenti? iddio solo lo sa come ci sono arrivate, magari le ha portate a casa andano a funghi o chissà* cosa altro. gliese sequestrino, le diano una multa, quello che vuoi, ma un processo penale per 3 marce cartucce di scavo, permettemi, è un controsenso. mi pare almeno, almeno, eccessivo.
Marco, non so se hai mai avuto il piacere di girare per i monti di Asiago o del Grappa, residuati di vario tipo ce ne sono ancora, molti, ed è giusto segnalarlo a chi di competenza.
Mi pare però almeno "discutibile" la tua affermazione "o resti del suddetto". se per ogni scheggia che si trova devo chiamare la Polizia, non sarebbero sufficenti 10 mila anni solo per ripulire Asiago.
Altro punto: dopo esserci passato pure io per questi dannati problemi causa gusci inerti etc, mi sono informato per denunciare tutti i pezzi della mia collezione. ebbene, ciò non è possibile, la motivazione è questa
-essendo inerti, non necessitano di alcuna autorizzazione per la detenzione-
quindi, anche su richiesta, non viene rilasciato nessun certificato di autorizzazione.
quando poi ti vengono i Carabinieri a casa (e vengano pure, non ho nulla da nascondere), vaglielo a spiegare che sono inerti. una marea di casini e 4200 euro (quattromiladuecento) per 80 pagine di perizia (del PM) con 115 foto con scritto inerte (foto) inerte (foto), 80 pagine.
Marco, se ogni residuato bellico che gira nel veneto o in friuli (dal guscio di bomba a mano, al bossolo, al rottame di baionetta) dovesse essere denunciato, il collezionista lo farebbe, ma di sicuro il nonno che usa il bossolo per portaombrelli o la zia che una una 91 accorciata per raccogliere la verdura nell'orto non lo farebbero mai.
cosa facciamo? gli arrestiamo tutti?
forse sarebbe ora di un po' di chiarezza e di uso del buon senso, come derubricare le baionette (possibile che ad un Carabiniere -esperienza personale- non capisca che una 91 di scavo con la lama spezzata due dita sopra il manico non la posso usare per ammazzare uno?)
o che il diaframma delle granate shrapnell non è "parte di arma da guerra"?
Col-Chabert, non importa la destinazione di nascita di un oggetto, l'importante sono le sue condizioni di conservazione e il "contesto".
una bomba senza spoletta, polvere e detonatore è un pezzo di ferro punto e stop, come un cacciavite lo posso usare sulla bicicletta o piantarlo in pancia a uno. che fosse un cacciavite non importa a nessuno, la cosa importante è che ho ammazzato una persona.
saluti
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Anche io mi sento in totale disaccordo sia con Marco che con Col Chaberton.E' vero,baionette e simili sono state create con un solo scopo ma di tutti i reati commessi con armi da taglio o armi improprie(vedi coltello da cucina ecc)quanti sono stati commessi con una baionetta???????Avete mai visto un tossico che rapina i passanti con una '91 pieghevole?????Ma daiiii!!!!!
Bombe a mano ecc possono essere ricaricati con la polvere pirica dei petardi ed usati come bombe.E' un ipotesi tirata per i capelli al massimo visto che un normale tubo da 1 pollice di diametro serve allo scopo tanto quanto uno spezzone a mano della prima.Allora io che faccio l'idraulico dovrei avere delle noie perche' in magazzino ho degli scarti di detto tubo e potrei anche utilizzarli come bombe!!!!
Mia moglie potrebbe costruirsi delle "spazzole"con delle scatole del the, dispone di parecchi pezzi visto che è una grandissima appassionata!!![:p][:p][:p]
Altro discorso per le forze dell'ordine.
Qui a Trieste non è infrequente il ritrovamento di ordigni,molti miei clienti ne trovano.All'inizio mi è stato detto che chiamavano gli artificeri ma che questi venivano solo se la bomba era grossa!!!!!!
Dovremmo metterci in testa tutti che sono ben altri i problemi di questa italietta,si risolvono solo i problemi che problemi non sono.
Ciao a tutti(e naturalmente senza nessun rancore con nessuno![;)])
Teo
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Bah..è un discorso alquanto complesso. Da un amico che lavora in questura mi era stato consigliato, qual'ora avessi portato a casa qualcosa di particolare di fare una semplice denuncia di possesso.
Poche parole dove sottoscrivevo che ero in possesso di determinati pezzi, logicamenti inerti, per un normale scopo di studio storico e successiva catalogazione del pezzo al fine di puro collezionismo. Stop.
per la cronaca non ho portato a casa nulla...
Saluti
Corrado
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Per stare tranquilli la denuncia si puo' fare,se uno ha delle conoscene.Ma se uno non ne ha?Si va a svegliare il cane che dorme?
Pero' non vedo perche' denunciare qualche cosa di inerte se è inerte!!!!!(in linea di principio)
Tra qualche anno cosa faremo,denunceremo anche quante mutande abbiamo in armadio[}:)][}:)]
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continuo col discorso di cui sopra che non ho potuto concludere causa "passaggio del 30 minuti"
è da notare inoltre, come ha scritto anche nembo, che non si ricorda reato commesso con una baionetta.
sul fatto della "poca legalità*" dei recuperanti purtroppo è un dato di fatto, ma posso assicurare che se non fosse stato per loro, il compianto Aldo Busato di Passarella (vedi libri di Marcuzzo) in primis, non avremmo neppure un decimo delle conoscenze in materia "artiglieria e affini 1gm" di quelle che abbiamo adesso. purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista), si tratta di una "specie in via di estinzione", visto che si tratta di persone ormai ottantenni che HANNO RISCHIATO LA VITA A RACCOGLIER FERRI PER SFAMARE MOGLIE E FIGLI FINO AGLI ANNI '60, piuttosto che emigrare.
ho avuto il piacere di conoscerne uno, beh, tutto quel che volete, ma delinquente no.
resta comunque il fatto che le varie forze di pubblica sicurezza prima di far evaquare mezzo paese per due sipe e un bossolo vanno a chieder lumi ai recuperanti.
ripeto, non mi sento di definirli delinquenti.
saluti
ps
è inutile qualsiasi denuncia, se il pezzo è inerte è inerte, ma vaglielo a spiegare durante una perquisizione a certi zucconi!
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Come al solito non mi sono spiegato.
Io sono, come voi, un collezionista e capisco perfettamente il "sapore" che ha una baionetta usata a Calatafimi o a Waterloo.
Semplicemente dicevo che per la stragrande maggioranza degli italiani, che non colleziona, è difficile capire il perché uno conservi questi oggetti.
Tutto qua.
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mah... osservazione discutibile...
il problema non è che deve capirlo la gente perchè e per cosa mi tengo gli elmi e le baionette a casa, ma un Carabiniere o un Polizziotto DEVE conoscere un MINIMO di legislazione in materia di armi, non agire sull'onda dell'emozione del tipo "eh l'ho beccato che ha 200 bombe!! lo arresto lo arresto! bombarolo terrorista!"
altrimenti che si informi da qualcuno più competente di lui prima di far ARRESTARE e sbattere sul giornale come delinquenti persone oneste.
se uno è un delinquente è una storia, se uno è un collezionista un altra.
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Chiedo: il fatto che viviamo in una zona dove opera il noto personaggio che IL GAZZETTINO ha sprannominato MONABOMBER, può essere una causa di questa malfidenza da parte delle forze dell'ordine oppure c'è altro???
buona cena
corrado
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Non posso che e3ssere d'accordo con davide sul discorso dei recuperanti ma sono un pochino perplesso sulla questione espressa da col chaberton.In linea di massima hai ragione,la conoscenza dei nostri giocattoli fuori dal nostro ambiente è vista con un pochino di sospetto(nel migliore dei casi!).Ma qui il problema è un altro:la legge italiana classifica come"ordigni bellici "anche dei pezzi di latta o ghisa che UNA VOLTA,anni fa,dopo avere subito irreversibili mutazioni e modifiche ecc,sono diventati dei rottami metallici!!!!!
L'assurdo è che le persone che non hanno nulla da nascondere vanno a finire nei guai mentre chi ha le mani e la coscienza sporca ha soltanto problemi relativi.
Quel maledetto unabomber utilizzava di tutto per costruire i suoi ordigni,non gusci di ballerine o di Carbone!!!
Lo so che quasi tutti gli appassionati sanno questo ma credo che un dialogo civile come questo,con molta pazienza,possa far vedere ai "visitatori" che qui nessuno ha niente da nascondere!E sono convinto che di "visitatori"ce ne siano parecchi!
Ciao a tutti
Teo
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Scusate ma ho inserito il post assieme ad ado e davide!
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CHIARISCO LA MIA UNICA OBBIEZIONE AL RECUPERANTE:
Parlo di ORDIGNI ESPLOSIVI:
1) Quando si scava, 9/10 di ordigno o 3/10
o l'ordigno intero detonante, nel fango pos-
sono ingannare chiunque.
2) La sola possibilità* che un cittadino
lo estragga, lo manipoli, se lo porti in
macchina e a casa in un centro abitato,
nella cantina sotto casa nostra,
è a mio giudizio terrificante.
3) Noi parliamo di pochi navigati recuperanti
ottantenni ma dimentichiamo le centinaia di
dilettanti armati anche di metaldetector.
Volete dirmi che se uno di questi scavando vede
affiorare parte di un potenziale ordigno si ferma
e chiama i CC?? Non parlo di schegge o bossoli
ma di ordigni che nulla ci dice che siano noti allo
scavatore.
4)E' vero che ciò che è inerte è inerte
ma lo si può giudicare solo estraendolo,
sempre che non sia tardi. E non dimentichiamo
che molti recuperanti si spingevano ad inertizzarli
con le loro mani.
5) Se negli anni 50 pochi nativi mantenevano la famiglia recuperando,
oggi noi alimentiamo lo scavo con la nostra passione ormai di massa.
Pensiamo davvero di non spingere improvvisati cercatori a rischiare
per delle collezioni?
6) Siamo sicuri che esistano solo abili recuperanti ottantenni
del vicentino quando ogni capodanno vediamo sfilare mutilati cui
da decenni si ripete che è pericoloso mettere insieme 50 petardi.
7)Per ogni Antonio Storti quanti idioti ci sono in
circolazione?
Ripeto: parlo di ORDIGNI ESPLOSIVI.
Nessuno si offenda, è un parere personale.
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NO! NO! NO! nembo sbagli!!!
questa sentenza tratta da earmi.it e simile a tante altre (mia compresa)
afferma in maniera inequivocabile che i rottami che noi raccogliamo sono pezzi di ferro. punto e stop. senza se e senza ma. (a patto ovviamente che siano inerti!)
Fortunatamente alla fine la vicenda si è chiusa in modo decente (però l'imputato dovrà* pagare migliaia di euro per perizie inutili), ma forse dobbiamo ringraziare gli errori della perizia Averna perché hanno consentito di affermare con una perizia collegiale di ufficio e con una sentenza (21-12-05, nr. 680/05, Tribunale di Trento, GUP dr. Giorgio Flaim) che involucri di bombe a mano, gusci di mine, cartucce innescate e bucate, sono oggetti di libera detenzione in quanto non riutilizzabili .
cito inoltre dalla mia perizia (perizia del PM) ciò che riporta il perito, circa bombe bossoli e affini
"le bombe a mano esaminate, appartengono al periodo della Prima Guerra Mondiale.
Sono inerti, poichè sono state private, artificialmente o per decorso del tempo della carica di scoppio e dei congegni di funzionamento
Esse, non possono altro che essere considerate involucri metallici inerti, oggetto di collezionismo. Un ripristino delle stesse, è scarsamente proficuo a causa del complesso e poco affidabile sistema di accensione, la difficoltà* per l'inserimento della miccia con relativo detonatore, ed inoltre per l'impossibilità* di rinvenire gli elementi costituenti, scomparsi immediatamente dopo la fine della guerra
le bombe da cannone, cannoncino e da mortaio esaminate, sono tutte prive della carica esplosiva e dei congegni d'innesco, quindi da ritenersi materiale inerte e oggetti da collezionismo. non è possibile il loro ripristino"
per Ado : unabomber ha sicuramente avuto un effetto su questa inutile caccia alle streghe in cui (soprattutto nel vicentino) molti sono per loro sfortuna incappati, buona spinta l'ha anche data l 11 settembre e tutto il marasma di attentato fobia che ne è seguito.
certo che fa specie dover giustificarsi per portapenne e vasi da fiori e vedere che su ebay si vendono manganelli, katane e baionette e nessuno fiata.
mah... misteri dell'italia
speriamo almeno che il "sacrificio" di relativamente pochi abbia aperto gli occhi a forze dell'ordine e magistratura sull'argomento.
ma credo sia una speranza vana
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Marco, concordo con te che ci siano tanti idioti in circolazione, o gente che vuole farsi male per ignoranza.
ma ti posso assicurar che se mai andrai a fare un giro con il metal prima o dopo la sipe o il 75 lo trovi, ne hanno usati milioni.
ti posso assicurare anche che di sicuro i CC non si scomodano per le sipe, ti dicono di segnalarla e provvederanno. passerà* il tempo, cadranno le foglie e la neve, tornerà* sotto e tutti felici e contenti. come dice nembo, di sicuro non lasciano sul ciglio della strada un 210, ma neanche smobilitano un paese per due sipe. è, per così dire, una questione di abitudine. chi va a funghi o a caccia ormai ci ha fatto il callo a sipe, 75 e affini, probabilmente può sembrare strano visto che a volte si vedono al telegiornale operazioni megalomani per granate di varia sorte, ma chi gira prealpi e dolomiti, non ci fa più caso.
poi, che ci sia l'incoscente che apre le granate con la fiamma ossidrica è un altro discorso.
un ultima cosa Marco: non ti preoccupare "moralmente" per chi vende fermacarte e compagnia su ebay, di sicuro non è gente che gioca al piccolo artificere. un consiglio "da collezionista": i prezzi ormai sono più bassi su ebay che ai mercatini.
ciao
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Davide,sono contento per due motivi.Il primo è che la tua vicenda sia finita piuttosto bene e la seconda è per la notizia che mi dai.
Ho letto solo in maiera superficiale il sito del giudice Mori e devo dire che rimango dubbioso ma colpito da queste notizie.
Non sono un leguleo ma credo che se tu stia sulle palle a qualcuno,i nostri rottami siano un ottimo pretesto per farti passare dei guai.
Certo resta il fatto che con gli esempi da te citati sembra che il nostro mondo si incammini verso "la luce"!!!!!!!
Sarebbe anche ora ormai,non vi sembra?!?
Teo
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ciao, i dubbi c'erano qualche anno fa vista la mancanza di procedimenti per questo genere di cose, poi visto il fiorire di grandi azioni di pubblica sicurezza delle nostre forze di polizia le sentenze sono arrivate, tutte di assoluzione o archiviazione per chi ha (come me) la coscienza pulita. oltre la mia, c'è anche quella di Sanson che ho citato post addietro di cui si parla anche su Diana Armi e quella che ho preso da Mori, che ha creato il precedente e su cui penso si basino tutte le altre.
neanche io sono un esperto di legge, ma dopo le negative esperienze mi sono comprato il testo su cui si basa la legislazione in tema di armi ed esplosivi (scritto da Mori) e me lo sono letto, e con buona pace di fior di periti ho sempre avuto la più ferrea certezza di essere dalla parte del giusto, come alla fine si è dimostrato.
certo che trovarsi i CC in casa alle sette del mattino è un esperienza che non posso consigliare a nessuno. per quello mi sono tanto incazzato, alla fine finiscono nella m***a quelli che non hanno ucciso una mosca in vita loro, poi ladri e spacciatori neanche li prendono e son già* fuori.
di sicuro stavo sulle balle a qualcuno, visto che questo gentiluomo mi ha mandato i CC a casa defindendomi un terrorista o giù di lì, certo gradirei sapere chi e perchè. certo fa incazzare che sia possibile che chiunque possa andare in giro a raccontare cose false su di te, farti passare degli anni di m***a, e restare impunito perchè coperto da segreto d'ufficio. questo fa decisamente incazzare.
secondo la legge italiana, io posso andare dai CC e dire loro che "penso", "credo" che tu faccia cose illecite (riferito ad armi o droga), ti perquisiscono la casa, se poi erano balle, tanti saluti e arrivederci. bello, molto bello. sopratutto giusto. questa è l'italia, paese dove liberano i boss della camorra perchè il fax non funziona e arrestano la vecchietta perchè con i funghi ha trovato "3 cartuce dela guera". quantomeno strano, direi.
luce se ne comincia a fare, ma deve cambiare la mentalità* delle forze dell'ordine, che (qualcuno mi spiegi perchè o regali loro un buon vocabolario) non conoscono la differenza tra collezionista e terrorista.
siamo in italia e più passa il tempo più mi rendo conto di quanto sia assurdo viverci
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Ciao a tutti
Solo questo e non aggiungo altro.[;)]
COLLEZIONISTA ASSOLTO
Il GUP Ancona: reperti bellici inoffensivi "Armi ? Inerti come bottiglie"
Una bomba molotov con ogni bottiglia. Citando una battuta in voga negli anni settanta il GUP Carlo Ancona ha spiegato perchè i reperti bellici trovati in montagna non possono essere considerati parti di arma. I motivi della sentenza con cui il giudice mercoledi ha assolto L.D. dall'accusa di violazione della legge sulle armi.
Il pronunciamento di Ancona è destinato ad avere peso anche in prospettiva futura visto che sono numerosi i procedimenti per collezionisti di reperti bellici finiti nei guai e potrebbero diventare adirittura molte decine se di aprisse un fascicolo per chiunque conservi a casa un vecchio bossolo della guerra. "Il materiale bellico rinvenuto presso l'imputato in sede di perquisizione - scrive il giudice - veniva immediatamente definito come "inerte" nella apposita relazione tecnica dei militari che lo avevano sequestrato. al riguardo basta esaminare le fotografie in atti per verificare che si tratta si semplici oggetti presenti in molti esercizi pubblici e case private delle zone di montagna del Trentino (come è notorio a chiunque abbia frequentato rifugi alpini della zona del Lagorai e dell'Adamello) e cioè bossoli di artiglieria di vario calibro, o semplici involucri di bombe a mano prive di innesco, detonatore ed esplosivo. L'accusa sostenuta dal PM M.C., sosteneva che vi era illecito penale in quanto gli oggetti in questione avrebbero potuto essere "ripristinati".
"Tale conclusione è contestata dalla consulenza della difesa non nel senso che si tratti di affermazione errata, ma perchè essa prova troppo: allo stesso modo anche un semplice tubo di metallo dovrebbe qualificarsi come parte di arma. Si tratta di un argomento con evidente fondatezza - scrive il GIP Ancona - A voler ragionare diversamente si farebbe involontario richiamo alla battuta che circolava in determinati ambienti oltre venti anni or sono, per cui una semplice bottiglia vuota avrebbe potuto identificarsi in una "bomba moltov" scarica, ma pronta al caricamento ed all'uso.
Quotidiano L'Adige - Venerdi 8 marzo 2002
Come in tutte le cose, basterebbe sempre piu spesso utilizzare il buon senso e di contraltare l'onestà* intellettuale dell'operatore.
Saluti cari [:D]
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è esattamente la sentenza che ha fatto da "apripista", bravo walzorzi che ha trovato tutto l'articolo.
ciao[:)]
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Ahh.. mi sono ricordato di un'altra vicenda che cito sinteticamente solo per l'aspetto comico.
Tre anni fà*, dalle mie parti su in Trentino un noto recuperante che il giorno del martedì grasso aveva alzato un pò troppo il gomito con i grappini ha pensato bene di partecipare alle manifestazioni carnevalistiche con una granata da 150 mm in spalla (era scarica) con la quale è andato in giro tutto il giorno. Non soddisfatto delle escursioni giornaliere la serà* verso la 1/2 notte si è recato in una nota discoteca, sempre con la granata in spalla e stufo della scarsa considerazione riservatagli ha pensato bene di sbatterla a terra in mezzo alla pista da ballo minacciando di fare saltare il locale. Intervenute le forze dell'ordine lo hanno finalmente prelevato insieme alla sua granata per fargli fare la notte in gabbia.
Concludo: è stato denunciato per schiammazzi pubblici e procurato allarme. Dopo qualche giorno, smaltita la sbornia è tornato a casa sempre con la sua granata che gli è stata poi restituita.
[:D][:D][:D][:D][:D]
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Ahahahah!!! Fossi io il legislatore vi rinchiuderei tutti in gabbia e butterei la chiave, compresi coloro che hanno a casa troppi fasci e svastiche su cappelli e elmi!
Almeno così resterebbe di più per me!
Alcune coniderazioni:
Le lame come si dice in gergo sono state declassate da armi da guerra a armi comuni e come tali si possono detenere previa denucia, è vero che non si sono mai risaputi fatti di delinquenza perseguiti con una vecchia lama o con un fucile a ripetizione ordinaria è vero però che ne sono stati fatti con pistole ed armi automatiche più o meno vecchie tant'è vero che a livello di detenzione la cosa è ben più limitata rispetto alle ex ordinanze canna lunga.
A mio vedere solo un cretino o un pazzo (e alcuni casi si sono verificati, anche se purtroppo il raptus non è ne quantificabile ne tantomeno temporizzabile, e qui bisognerebbe aprire una seconda parentesi di chi giudica se uno è valido a detenere o meno un' arma) possono utilizzare un' arma denunciata per compiere un delitto.
I ferri inerti sono considerati solo rottami di ferro e questo più volte comprovato dalla stessa Cassazione, tant' è che da innumerevoli depositi europei importiamo tali rottami per rifornire i nostri altoforni, nulla vieta che io compri dalla fonderia alcuni di questi residuati considerati rottami per le leggi sul commercio (ovviamente totalmente inertizzati)
Lo scopo per cui un pezzo di ferro venga forgiato o stampato per arrecare danno al prossimo in un primo utilizzo non ha alcun valore morale al fine di attribuirne la specifica in modo immutabile nel tempo, tenendo conto questo concetto si dovrebbe distruggere tutte le collezione di armi antiche tipo Stibbert di Firenze visto che le spade cinquecentesce furono realizzate offendere l'avversario in cruenti corpo a corpo.
Ribaltando il concetto anche il machete è studiato per tagliare frasche ed arbusti ma in Ruanda fu utilizzato per altri e ben più lugubri scopi, potremmo sempre distruggere tutti i machete del mondo, si ucciderebbero altrettanto velocemente con zappe , bastoni o addirittura sassi.
Il fatto poi che un determinato oggetto fu comcepito come ordigno o arma di certo non è imputabile alla mia volontà* ma alla volontà* di una determinata classe politica o condizione storica antecedente al mio interesse collezionistico, doveva lo Stato eventualmente prendersene cura se era così potenzialmente pericoloso!!! Vi ricordo con ciò che non sono detenibili gli equipaggiamenti tutt'ora in uso presso gli eserciti nazionali.
Le forze dell' ordine agiscono solo in base alle leggi in vigore, credo sarebbe il caso di cambiare alcune leggi che mostrano i segni del tempo, (vedi legge speciale sul terrorismo n°110) anche li sta comunque al cittadino scegliere i rappresentanti migliori che modernizzino la legislazione in materia e non solo quella!!
L'agire con buon senso dovrebbe accompagnare chiunque, sia il recuperante di turno ad evitare di armeggiare su vecchi ferri rugginosi sia chi dispone inutili perquisizioni che portano ad altre inutili denunce che portano ad altri inutili processi, alla fine nessuno ne esce bene in fatto di immagine pubblica. Sarebbe poi il caso di farsi un buon eseme di coscenza ed allontanare i buonismi e le ipocrisie varie, evidentemente (cosa non decisa da me non essendo il dio Marte) lo sviluppo tecnologico e sociale quasi sempre si è accompagnato a sanguinose guerre per cui nulla di più facile trovare una categoria di soggetti interessati allo studio della cosa, c'è chi lo fa sui libri c'è chi lo fa frequentando i campi di battaglia, in questo caso è inutile demonizzare tali appassionati sempre con quell' aria di sospetto che targa il collezionista come persona tarata e/o socialmente pericolosa, certo sarebbe bello amministrare una società* sviluppatasi in un' esostoria ove i nostri antenati pascolavano le greggi suonando il flauto di Pan, ma evidentemente la rivoluzione neolitica ha deciso su altre basi quali lo scontro tra fazioni e il facile profitto a discapito dei più deboli, allo stato attuale mi pare che le cose non siano migliorate di molto per cui trovo molto più pacifico raccogliere (ovviamente nel rispetto proprio e degli altri e delle leggi in materia) ed illustrare le inutilità* delle guerre che spendere centinaia di miliardi per acquistare aerei da combattimento, di cui ne farei sinceramente a meno a favore di maggiori servizi offerti alla colletività*!
Infine anche un mio ricordo al buon Aldo, la cui mitezza d'animo a molti dovrebbe insegnare, le capacità* e le conoscenze di Aldo sono state un punto di partenza basilare in questo campo, credo che chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo sa quali doti morali animavano la sua passione!
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Citazione:
Anche io mi sento in totale disaccordo sia con Marco che con Col Chaberton.
e il col. Fenestrelle dove sta???????[:D]
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Caro Lafitte mi dispiacerebbe aver lasciato
l'infondata impressione di voler offendere
o ancor meno demonizzare qualcuno, tu mi
conosci e lo sai:
1) Amo la Grande Guerra e TUTTI i suoi reperti
2) Ho simpatia e stima per i vecchi recuperanti
3) Voi direte che sono stato fortunato, ma ogni
volta che ho avuto a che fare con le Forze dell'Ordine
ho trovato uomini di buon senso che cercavano solo di
applicare leggi spesso nebulose e contradditorie.
Se entrano in una abitazione e vedono armi da fuoco e sciabole,
controllano la documentazione e via. Se entrano in una stanza
piena di bombe a mano, che cosa possono controllare?
Non è facoltà* di un semplice CC verificarne e dichiararne l`inerzia.
In questo caso non è facile agire neanche per loro.
4) Perché un 91 inerte deve possedere un documento di disattivazione
e una bomba a mano no? Non mi riferisco a cocci, schegge o bossoli,
ma sappiamo bene che si commerciano esemplari integri che
"qualcuno" ha disattivato...Chi?
5) Il fatto che in certe zone si vada a funghi camminando tra le sipe
non le rende più inoffensive.
6) Voglio solo dire che in tale materia è tutt`altro che facile legiferare
ed agire anche per le Istituzioni.
7) Non vogliatemene ma mi pare riduttivo vedere il tutto
come semplice ciecità* o ottusità* delle Istituzioni.
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C'entra poco con il post, però qui si parla di una bella storia di coloro che furono i recuperanti dell'immediato primo dopoguerra.
http://www.museoguerrabianca.it/rassegn ... 00Sor.html
Saluti
Corrado
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Marco, se entrano in una stanza piena di bombe penso che una persona dotata di buon senso possa chiedere cosa se ne fa uno e se sono inerti.
Qualsiasi collezionista di questo tipo di materiale conosce un minimo di legislazione in materia e non risulta difficile spiegare, testo di Mori alla mano, perchè e per come possono considerarsi inerti. Basterebbe che il CC di turno avesse l'umiltà* di ascoltare il suo interlocutore, senza tanti marasmi, processi alle streghe e migliaia di euro gettati al vento per nulla. assolutamente per nulla.
Ma purtroppo questo a tanti non interessa. L'importante è fare risultato, a fine anno mostrare che si sono fatti tot arresti e tot denunce e che si è prodotto. se poi si è rovinata la vita a qualcuno affari suoi. Purtroppo qui da me è funzionata così più d'una volta.
Un guscio di bomba, di qualsiasi sorte essa sia, non deve avere nessun tipo di certificato perchè la legge non lo prevede. è inerte, è un pezzo di ferro. punto e stop. vuoi perchè nel 75 nessuno collezionava sipe o perchè nessuno ci ha pensato o perchè è un fenomeno collezionistico di ristretto ma così è. non serve e anche su richiesta all'ufficio armi della questura non lo rilasciano. Al massimo puoi fare la solita dichiarazione al comune che detieni una collezione di pezzi della Grande Guerra. Alcune stazioni dei CC accettano dichiarazioni spontanee di cittadini che collezionano questo materiale, ma è una cosa del tutto informale, non è infatti regolata da nessuna norma.
e, pensandoci, non è neppure insensato come ragionamento. se è un pezzo di ferro, cosa me ne faccio di una carta che mi dice che è inerte? per la legge vale tanto quanto una pentola o una caffettiera o un tubo da acquedotto.
il fatto che in certe zone si trovino in continuazione residuati bellici di sicuro non li rende più inoffensivi, ma fa anche in maniera che il fenomeno venga "assorbito" dalla gente che non ci fa più caso.
a nessuno sulle nostre montagne verrebbe in mente di chiamare i CC perchè ha trovato due sipe in qualche sperduto canalone. le hai trovate? non toccarle e gira al largo. a nessuno verrebbe mai in mente di "bonificare" l'Altopiano, cosa peraltro obiettivamente impossibile. altro discorso è che si trovino scacando in un centro abitato, e qui risulta evidente la pericolosità*.
la legge in materia è alquanto nebuolosa, ma l'ottusità* di certi personaggi la supera ampiamente.
quando ebbi i miei problemi, riferii al maresciallo che si occupò della mia perquisizione che se mi avessero condannato per oggetti inerti avrei denunziato ogni persona del vicentino che aveva come portaombrelliil bossolo o aveva tre schegge sul caminetto. come posso io CC ignorante in materia sapere se è inerte? se l'hai fatto con me che ne ho 100, lo fai con lui che ne ha anche solo 1. se è bomba, è bomba, allora il c**o glielo fai anche a lui. così come ogni volta che andrò in montagna e troverò due bossoli del 91 o un mezzo 75 chiamerò i CC e pretenderò che lo mettano in sicurezza e si occupino tramite perizia o dopo aver chiamato gli artificieri della sua effettiva non pericolosità*.
dopo una settimana che lo facciamo in 10 che vanno in montagna, ci implorerete di smetterla o di lasciar perdere perchè risulta evidente che si tratta di ferri vecchi.
non seppe cosa rispondermi.
la legislazione è carente, ma il buon senso peggio
saluti
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Ahahah! Marco, si ho capito quello che intendevi!!! cercherò di porre risposta alle tue osservazioni !!
Punto 3: anche io ho avuto a che fare sempre con rappresentanti delle forze dell' ordine di buon senso e preparati, anche perchè spesso chi si occupa di questo settore è a sua volta un' appasionato e/o collezionista, il caso che ha fatto avvelenare il dente di Davide è diverso e con soggetti diversi che probabilmente della materia ci azzeccavano ben poco, come in tutti i campi, per esempio, un bidello non può insegnare filosofia platonica e un impiegato all'ufficio patenti non sa districarsi in una sezione antidroga ecc ecc.. ed è per questo che al controllo d'ufficio viene effettuata anche l'ispezione da parte degli artificieri con relativa deposizione di una perizia. Sta al buon senso di chi deve decidere applicare le leggi in materia che ci sono e non sono neppure così nebulose come sembra, il fatto è che spesso più di qualcuno agisce con malizia non applicando ma interpretando le leggi e le perizie. Ma questo è un problema superiore che riguarda l'educazione e lo studio che il singolo ha ricevuto, direi comunque mediocre dal '68 in poi!!!
Punto 4: il 91 necessita del certificato di disattivazione per vari motivi:
1) era un arma e segue la legislazione in materia
2) se era efficente era conservata in un deposito militare e quindi se l'arma non è più in carico o deve essere venduta efficente da un' armeria autorizzata o è di libera vendita se demilitarizzata da un banco di prova autorizzato che rilascia la carta con relativa certificazione.
Questo perchè in Italia non è previsto il rinvenimento di un' arma anche vecchia di 100 anni, se rinvenuta è presa in carica dall' autorità* competente che deve svolgere tutte le indagini del caso previo poi l'eventuale affidamento a chi di diritto, cioè come privato non posso detenere armi o ex armi rinvenute prive di certificazione.
3) l'arma di per se esteticamente è del tutto simile ad un'esemplare funzionante, quindi il certificato di disattivazione comprova che tale arma è del tutto inutilizzabile anche colorandogli la volata di rosso.
L'orgigno di per se invece non è demilitarizzato da un banco di prova perchè sono materiali non più in dotazione, a suo tempo esistevano gli arsenali che smontavano i vari calibri per poi ricaricarli se le artiglierie erano ancora in uso o accantonandoli come rottami di ferro e come tali venduti alle fonderie, da qui nasce il fatto che l'oggetto inerte è un rottame di ferro al pari degli altri, perchè è solo un contenitore con una deternimata forma che può far male a qualcuno solo se gli cade sui piedi.
Chi ha ddisattivato cosa è un' altro faccenda, il collezionista può recuperare ovunque determinati oggetti, in altre nazioni per assurdo non solo è libero tale tipo di collezionismo ma le ex ordinanze disattivate neppure sanno cosa siano visto che è libera la detenzione delle armi senza denuncia alcuna e acquistabili con solo il controllo dei documenti di identità*, non mi pare che in tali nazioni siano messi peggio di noi a livello di delinquenza comune od organizzata!
Detto ciò se io acquisto un' oggetto inerte il problema della disattivazione non è affare mio, tante sono le cause che possono determinare il fatto che l'oggetto sia inerte, l'incuria del tempo, la sua autodisattivazione come nel caso dei bicchiri degli scrhapnell, gli agenti atmosferici, fratture e perdite di accessori fondamentali che ne hanno determinato lo svotamento "naturale", il fatto che alcuni oggetti siano stati riutilizzati nel dopoguerra per altri usi, o come accessori di arredamento ecc ecc..
In ogni caso per assudo, armeggiare sul residuato nel luogo in cui è stato ritrovato di per se non costituisce reato, infatti nessuno ci vieta di buttarci sotto un treno in corsa o prendere a martellate la punta di un 305, altra cosa poi (e questa costituisce reato a tutti gli effetti) è il trasporto e la detenzione degli esplodendi o degli esplosivi, per questo bisogna fare sempre la segnalazione alle autorità* competenti in materia ed evitare la rimozione ed il trasporto dell'oggetto.
Giustamente come fa notare Davide un caricatore trovato in montagna attrae l'attenzione di pochi mentre una bomba da 500 libbre in mezzo a una stazione qualche problema in più lo crea!
In ogni caso la rimozione e la messa in sicurezza in entrambi i casi spetta alle autorità* competenti, sul fatto poi che si possono verificare degli incidenti anche con residuati molto vecchi rientra nel discorso del buon senso e in quello del perbuonismo a cui accennavo sopra! E' inutile negarcelo come si continua ad assistere a innumerevoli incidenti stradali va da se che se abbiamo accettato di fare una guerra 90 o 60 anni fa dobbiano farci anche carico di eventuali problemi che si trascineranno negli anni seguenti, fermo restante che impedire a chiunque di farsi male è umanamente impossibile (e ciò non dipende neppure dal legislatore di turno in quanto ognuno di noi per fortuna è ancora dotato di libero arbitrio) bisogna tener conto che ci sarà* sempre qualcuno a cui può succedere qualcosa, magari anche indirettamente cadendo da un sentiero o infilandosi in una galleria franosa per fotografare le vestigia di un tempo.
A tal modo ognuno di noi dovrebbe pensare ai milioni di "regali" che il nostro civilissimo stato ha fatto ai paesi in conflitto negli ultimi decenni, "regali" che continueranno ad essere letali ed invalidanti ben più dei residuati delle due ultime guerre in quanto realizzati con materiali per nulla deperibili e con elementi e sostanze stabili nel corso dei decenni!
Con ciò c'è anche da rire che fortunatamente negli ultimi due conflitti nessuno era in grado di utilizzare proiettili all'uranio impoverito ma se ciò fosse accaduto negli anni seguenti l' istituzione statale si sarebbe presa in carico gli onerosi costi di una bonifica totale? Non credo come non è successo per i residuati dei 2 conflitti mondiali!
Detto ciò punto 6: non è vero che non è facile legiferare le leggi ci sono basta applicarle, nel caso dei residuati gli oggetti devono essere APERTI ED ISPEZIONABILI, PRIVI DI OGNI COMPONENTE ESPLOSIVO O CATENA INCENDIVA. Basta non serve altro, non serve forarli (non perderebbero la loro efficacia se non inerti) e non serve riempirli di cemento perchè a quel punto nessuno saprebbe cosa c'è sotto, in altre nazioni invece è previsto il riempimento con resine o simili per certificarne l'inertizzazione.
Il pezzo vuotro in se non costituisce danno per nessuno in quanto manca anche l'organo di sparo e la carica propulsiva, la vetustità* degli elementi poi sono un deterrente da se!! (Nelle polveriere i proiettili rimanevano in carica 20 anni poi dovevano essere o distrutti o ricaricati con altre sostanze e si parla sempre di oggetti conservati nel migliore dei modi).
Quanto alle legislazione in materia di armi ed esplosivi esiste già* tutto da molto tempo, certo (ma come tutto in Italia) meriterebbe una revisione e un ammodernamento di determinate leggi in materia
punto 7: Non sei riduttivo, le istituzione sono sempre fatte da singoli, bisognerebbe far fede al buon senso dei singoli che spesso è fallace, come in ogni campo c'è chi fa bene il proprio mestiere e chi coglie l'occasione per inseguire altri fini, l'istituzione e la legge crea parità* di trattamento per tutti ma ogni singolo caso deve essere discusso e giudicato in modo oggettivo senza appellarsi a fedi o morali fuorvianti!!
A questo punto mi chiedo: è più pericoloso il collezionista di artiglieria o il venditore di petardi a fine anno, soprattutto pensando a chi potrebbero andare in mano? E' più esacrabile il collezionista di ferri arruginiti o il genitore che non si accorge del comportamento del figlio occupato in guerriglie metropolitane notturne o in faccende che sconfinano nell' illegalità*?
Ai posteri l'ardua sentenza!!
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Mi aggrego al pensiero di Marco, e a tale proposito cito qualche episodio, susseguitosi nell'arco degli ultimi 25 anni proprio in provincia di Vicenza:
Il più recente: anni '90 - Arcugnano (VI) un recuperante sbaglia qualcosa movimentando la sua collezione di residuati più o meno inerti. Risultato: uno dei suoi arti sfonda la finestra chiusa della cucina del vicino andando a depositarsi sopra i pensili. Il resto del corpo non si trova.
Altro, anni '80 - Alto vicentino - un'appassionato sbaglia qualcosa tentando di disinnescare una granata al fosforo: garage incendiato e corpo ridotto ad un sacchetto di pelle bruciacchiato.
Sempre anni '80 - Montagne del Vicentino, tentando di scaricare sul luogo del ritrovamento una granata da 350, scava all'istante una voragine di svariati metri. L'unico pezzo reperito è la fede nuziale.
Questo non è fortunatamente entrato in cronaca, ma mi è stato riferito da un testimone: un recuperante, incerto sul come disinnescare un proiettile di un tipo a lui sconosciuto, interpella un collega più esperto, il quale gli risponde inorridito "riporta immediatamente dove stava quella granata a gas !".
Non si scherza con la propria incolumità e con quella del prossimo: sappiamo tutti che nel vicentino i tantissimi proiettili inerti che fanno bella mostra di se' non erano per niente inerti al momento del ritrovamento e tantissima gente negli anni passati si è improvvisata artificiere, a moltissimi è andata bene, ad alcuni è andata decisamente male.
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Anche a luglio del 2004 morì un collezionista di San Donà* di Piave per uno scoppio di una bomba.
Corrado
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Citazione:
Originariamente Scritto da Lafitte
Infine anche un mio ricordo al buon Aldo, la cui mitezza d'animo a molti dovrebbe insegnare, le capacità* e le conoscenze di Aldo sono state un punto di partenza basilare in questo campo, credo che chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo sa quali doti morali animavano la sua passione!
si,
che la terra gli sia lieve
axel 1899