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garand "il danese"
nel'50 anche i danesi adottarono questo eccezionale fucile.
questo e' uno springfield del 1943 a cui e' stata cambiata la canna, e direi che e' nuovo.
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Re: garand "il danese"
Stupendo, è praticamente nuovo. Complimenti [00016009
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Re: garand "il danese"
gemmello del mio springfield in 30-06
unica differenza oltre alla canna marchiata s-a 4-50 (credo arsenalizzata dagli usa prima delle consegne ai danesi) l'adesivo interno al calcio che riporta
G m/50 nr.100xxxx date
fkf--skitte ecc. ecc.
cosa vuol dire fkf, che se non sbaglio nei 308 è scritto anche sul receiver?
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Re: garand "il danese"
Molto bello, la baionetta col fodero così poi non l'avevo mai vita.
Spara bene per quanto è bello?
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Re: garand "il danese"
Citazione:
Originariamente Scritto da lizen
gemmello del mio springfield in 30-06
unica differenza oltre alla canna marchiata s-a 4-50 (credo arsenalizzata dagli usa prima delle consegne ai danesi) l'adesivo interno al calcio che riporta
G m/50 nr.100xxxx date
fkf--skitte ecc. ecc.
cosa vuol dire fkf, che se non sbaglio nei 308 è scritto anche sul receiver?
forsvarets kriegsmaterial forvaltning:amministrazione materiali per la difesa.
x andrea con le canne nuove sparano tutti bene.
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Re: garand "il danese"
Ci sono forti dubbi circa la fornitura di garand in 7,62 NATO all Danimarca
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Re: garand "il danese"
Bhe dato che l'Associazione Collezionisti Danese, il Ministero della Difesa e il Museo di Copenaghen hanno affermato che non sono mai esistiti sai com'è io mi fido di loro [17 Il problema è che non hanno ancora pubblicato nulla in lingua inglese a smentire tutta la problematica [142
saluti
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Re: garand "il danese"
Bello, molto bello!
Anche il mio è uno Sprigfield del 1943, con canna Danese di cui però non ricordo l'anno.....
Non ho la baionetta purtroppo [11 Ma ho la cinghia in canapa con timbrato le lettere "MTK" sovrastate dalla corona.
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Re: garand "il danese"
Ottimo fucile, complimenti!
ecco qualche info sui marchi danesi:
a) FKF sulle culatte sta per Forsvarets Krigsmaterial Forvaltning – Amministrazione del Materiale militare della Difesa
b) il marchio VAR sulle canne indica la produzione militare danese (Vaabenarsenalet – Arsenale militare).
c) le targhette adesive nella cassa possono recare i marchi HMAK (Hà¦rens Materielkommando, ovvero l`intendenza di artiglieria) o HTK (Haerens Teknisk Kommando, organismo che è succeduto al HMAK). La targhetta reca gli spazi per identificare il numero di matricola del fucile, il militare o istallazione responsabile dell`azzeramento, ed il numero di scatti in direzione ed elevazione necessari per l`azzeramento da combattimento (punto mirato e zona d`impatto sovrapposti a distanza 300 metri).
Con l'occasione, confermo che la DANIMARCA NON HA MAI ADOTTATO GARAND IN 7,62 mm NATO (o .308 Winchester che dir si voglia), tali fucili sono tutti risultato di assemblaggi commerciali successivi all'alienazione da parte del goevrno danese.
Ciao.
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Re: garand "il danese"
Citazione:
Originariamente Scritto da kilroy
Ottimo fucile, complimenti!
Con l'occasione, confermo che la DANIMARCA NON HA MAI ADOTTATO GARAND IN 7,62 mm NATO (o .308 Winchester che dir si voglia), tali fucili sono tutti risultato di assemblaggi commerciali successivi all'alienazione da parte del goevrno danese.
Ciao.
Vallo a far capire in giro!!! [205
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Re: garand "il danese"
Citazione:
Originariamente Scritto da RubinSchmidt
Vallo a far capire in giro!!! [205
Lo so, è dura :roll:
Credo che in parte l'errata convinzione nasca (perlomeno all'estero, tipo negli USA) dalla confusione esistente sui Garand "italiani":
in Italia sono stati utilizzati Garand convertiti in 7,62mm NATO => la Danimarca ha utilizzato Garand prodotti in Italia => la Danimarca ha utilizzato Garand in 7,62mm NATO.
Il sillogismo è parecchio zoppo, ma tant'è.
Ciao!
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Re: garand "il danese"
Nell'armeria dove ho comprato il mio, ce ne sono altri due, entrambi marcati "FKF" sulla culatta, e se non ricordo male, uno in calibro 30/06 e l'altro in .308...... [137
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Re: garand "il danese"
Citazione:
Originariamente Scritto da silent brother
Nell'armeria dove ho comprato il mio, ce ne sono altri due, entrambi marcati "FKF" sulla culatta, e se non ricordo male, uno in calibro 30/06 e l'altro in .308...... [137
Ricapitoliamo: i Garand con i marchi danesi sulla culatta furono costruiti dalla Breda e dalla Beretta nel 1954-1955 in calibro .30-06 (o meglio, 7,62x63 mm); la Danimarca comprò e ricevette in prestito dagli USA, sempre negli anni Cinquanta, altri 60.000 Garand circa.
Tutti i Garand delle forze armate danesi (sia di fabbricazione italiana che americana) sono stati radiati dal servizio a partire dalla metà* degli anni Novanta. Tali fucili erano tutti in calibro .30-06.
Negli anni scorsi, una nota ditta italiana ha utilizzato un certo numero di culatte provenienti da fucili "danesi" (sia italiane che americane) per riassemblare ex novo degli M1, parte in calibro .30-06, parte in calibro .308W. Nell'allestire tali ultimi Garand in calibro .308W, la ditta ha seguito il sistema adottato dall'Esercito Italiano negli anni Sessanta con i fucili "Tipo 2", scorciando l'arma di circa mezzo centimetro per adattarla al nuovo calibro (canna, cassa e asta di armamento accorciate, aggiunta di un tassello guida cartucce, tutto il resto idem al fucile in .30-06), utilizzando anche parti (soprattutto casse) di provenienza ex E.I.
Tali fucili riallestiti, tanto in .30-06 che in .308W, non hanno nulla a che vedere con i Garand utilizzati dalla Danimarca o dall'Italia in ambito militare, a parte il riutilizzo di pezzi. Ove abbiano calibro .30-06, si riconoscono comunque con facilità* dagli originali, perché sono stati rifiniti, montano canna e calciatura nuove, etc.
Sono fucili privi di valore collezionistico, ma offrono in genere prestazioni di tiro eccellenti!!!
Saluti.
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Re: garand "il danese"
Grazie Kilroy, chiara e interessante spiegazione! [264
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Re: garand "il danese"
...consentitemi di dissentire un attimo dalle affermazioni di Kil. il Concetto di collezionismo non necessariamente deve riferirsi al pezzo originale uscito dalla fabbrica con le caratteristiche di capitolato tecnico da contratto, anzi ritengo che anche le varianti per esigenze economiche di mercato, per adeguamenti tecnologici, per riadattamnenti di natura pratica ma pur sempre riferibili alle esigenze di un esercito debbano completare la panoplia collezionistica di un pezzo, anzi ne aumentano il valore storico a prescindere da quello economico.
Tutto questo non perchè posseggo sia un buon originale dell'arma in argomento ma anche una, buon tentativo della nostra industria armiera di stato di ridurne il calibro a 7,62. Ciao Sal
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Re: garand "il danese"
Savoia, sono d'accordo che tutto ciò che esiste può essere oggetto di collezione, dipende solo dall'intento e dall'interesse del collezionista. Preciso meglio il mio pensiero: volevo dire che i Garand commercialmente rimaneggiati dei quali si parlava non hanno valore alcuno dal punto di vista del collezionismo di armi militari.
Se invece uno vuole collezionare il Garand in tutte le sue possibili varianti esistenti, militari e civili, vecchie e nuove, allora certo anch'essi hanno il loro posto in panoplia, così come ci può stare un M1 di produzione commerciale della ditta Springfield Armory, Inc., di Geneseo, Ill.
Però è giusto chiarire che non si tratta in alcun modo di fucili con una storia alle spalle, a parte quella della loro recente messa in commercio per riassemblaggio di parti surplus o prodotte a nuovo.
Ciao!
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Allegati: 6
complice la pioggia mi sono rivisto qualche vecchio post,ho notato che il mio garand danese nell'originale calibro 30-06 ,per disguidi e' stato "trasformato" in 308,ho messo altri allegati per l'onor del vero.
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Allegati: 7
M1 rifle in 30-06
Buongiorno a tutti dopo aver esposto un enfield no.4 e dopo un periodo di assenza vorrei mostrarvi questa arma per condividere così con tutti il mio ultimo acquisto , in realtà è stato costruito a fine guerra dalla Beretta (quindi produzione italiana ) utilizzando macchinari per le parti exnovo e componenti bellici per il resto (mirini manetta otturatore , otturatore e gruppo scatto sono di produzione s.a. ) il suo impiego come L'enfield sarà prettamente venatorio , (la testa dellla presa di gas l'ho sostituita con una regolabile ) ecco qualche foto :
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Più che fine guerra ben dopo la guerra.
Rimane in ogni caso un bel ferro. Complimenti.
Max
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Citazione:
Originariamente Scritto da
maxtsn
Più che fine guerra ben dopo la guerra.
Concordo. Tra l'altro Beretta Roma, non Gardone.
Visto che lo vuoi usare a caccia come ti sei regolato per la limitazione dei colpi?
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Si in realtà mi sono espresso male io , faceva parte della partita di garand prodotti per l'esercito danese (sopra ho il marchio della corona fkf) quindi sicuramente prodotto anni dopo la fine della guerra con i macchinari whincester ceduti ... per quanto riguarda l uso caccia : questa arma era disponibile in due versioni la prima bancata a 8 colpi e classificata sportiva , la seconda bancata 5 colpi e classificata da caccia (anche se accoglie i pacchetti da 8 ) io comunque per uso venatorio mi sono preso 2 pacchetti modificati a 5 , l arma come suddetto era già classificata da caccia quindi non dovrei incorrere in provvedimenti (naturalmente la baionetta rimarrà in rastrelliera )
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Ho unito alla vecchia discussione così potrai recuperare qualche info in più.
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la baionetta e' una replica ,potresti portarla come coltello da caccia.
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Allegati: 4
Citazione:
Originariamente Scritto da
cipolletti vincenzo
la baionetta e' una replica ,potresti portarla come coltello da caccia.
La sua, in effetti era tutt'altra cosa!
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La baionetta in effetti è una replica della baionetta m1, (stessa forma) , avendo il filo su entrambi i lati e avendo l aggancio per l arma ho preferito denunciarla, a caccia porto la riproduzione del pugnale m3 (che ha la stessa forma di lama della baionetta m6 esposta da voi ma molto più facile da giustificare visto
cge non ha gli agganci per l arma come poi avrà la sua sorella m4) , per il resto a novembre vedremo se fa il suo lavoro per adesso in poligono è pur sempre un riassemblamento ma il suo dovere lo fa egregiamente ;)