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Vlasov-Il generale rinnegato
Il 15/12/1941 Hitler diede ordine di iniziare la seconda fase dell`attacco a Mosca, egli intendeva, infatti liquidare definitivamente questo problema e costituire il Reichskommissariat Moskowien con un suo ufficiale plenipotenziario insediato a Mosca.
Comandava i difensori della capitale russa un generale di 41 anni, nato da genitori contadini in una fattoria di Nishni Novgorod, che doveva diventare il protagonista di una delle vicende più sconcertanti della seconda guerra mondiale: Andrei Andreievic Vlasov, iscritto al partito comunista bolscevico dal 1930.
Vlasov era affiancato dal generale Rokossovski e per il suo coraggio e dinamismo fu citato all`ordine del giorno da Stalin, che volle personalmente decorarlo.
Al giovane ufficiale, già consigliere militare presso Ciang Kai Scek nel 1938/39, fu subito affidato, alcuni mesi dopo un altro compito impegnativo, la difesa di Leningrado accerchiata da gruppi corazzati tedeschi.
[attachment=4:1b80zna5]parla da solo.jpg[/attachment:1b80zna5]
Il generale Vlasov comandava la 2a Armata d`attacco, ma questa volta non ebbe fortuna, in primavera fu circondato e, dopo essere rimasto nascosto nelle foreste per diverse settimane, cadde in mano ad una pattuglia tedesca.
Finì in un campo di concentramento, ma vi rimase pochi mesi.
La sua vita era di fronte alla svolta più drammatica.
Vlasov era contrario alla dittatura di Stalin e, come tanti altri connazionali, desiderava la ricostruzione di una grande Russia democratica.
Non ne faceva mistero con nessuno e non ne fece nemmeno con i tedeschi che lo interrogavano. Le sue idee erano così utili per la causa hitleriana, che un gruppo di comandanti e di esponenti nazisti balenò l`idea di costituire intorno a lui un movimento di liberazione popolare.
Vlasov fu subito prelevato dal campo di concentramento e trasportato a Berlino-Dahlem, dove nel giugno 1942 gli fu messo a disposizione una specie di quartiere generale.
[attachment=3:1b80zna5]messa.jpg[/attachment:1b80zna5]
Rosemberg, Himmler e Ribbentrop tentavano un grande esperimento e volevano con l`aiuto di Vlasov, porre le basi per una nuova politica orientale.
Si mostrarono accondiscendenti e appoggiarono con entusiasmo il progetto del generale russo per una sua tournee nei territori occupati.
Senza che Hitler ne fosse a conoscenza, scortato da un gruppo di ufficiali della Wehrmacht, Vlasov si recò in Ucraina, nella Russia Bianca, nelle città e nei villaggi del nord e parlò alla gente esponendo i "Tredici punti" del suo movimento di liberazione.
I contadini, gli abitanti, i giovani e i vecchi erano sbalorditi, mai un generale sovietico si era espresso in termini così chiaro.
L`entusiasmo fu particolarmente rilevante tra i prigionieri dei campi di concentramento, che a migliaia inviarono a Vlasov la loro adesione scritta, tra gli altri anche il generale Shilenkov.
Vlasov aveva dichiarato ai tedeschi che era pronto a costituire un "esercito di liberazione" per rovesciare Stalin per ridare la libertà ai paesi baltici e per aiutare il rapido sviluppo della Russia.
Tutto stava procedendo nei migliori dei modi, gli aerei lanciarono nei territori ancora non occupati migliaia di volantini di propaganda e nel dicembre del 42 fu fondato ufficialmente il "Comitato di Smolensk" che diventò una specie di governo russo in esilio.
Quando però si tentò di dare inizio al reclutamento vero e proprio delle truppe, Hitler diede parere negativo e disse i popoli slavi erano Untermenschen (sottouomini) e non avevano alcun diritto ad interferire nelle azioni del Terzo Reich così Vlasov fu riportato in campo di concentramento dove rimase con altri generali fino al 1944. Solo nel luglio del 44 il nome di Vlasov ritornò in primo piano.
Himmler incaricò Gunter d`Alquen capo delle compagnie di propaganda delle SS, di escogitare un nuovo metodo per influire sul morale dei soldati sovietici e Gunter rilanciò l`idea di un "esercito russo di liberazione" composto di almeno 25 divisioni.
L`organico sarebbe stato costituito dai 3.000.000 di prigionieri rinchiusi nei campi di concentramento.
Tra l`altro, formazioni russe della forza di compagnie o di battaglioni erano già incorporati nella Wehrmacht e combattevano sul fronte occidentale e, a Mielau il 21 aprile 1943 era stata creata la prima Divisione di cosacchi.
Himmler accettò il progetto e fu data all`ex generale russo ampia libertà .
[attachment=2:1b80zna5]parla alla platea.jpg[/attachment:1b80zna5]
Il 14 novembre del 44, si tenne a Praga un raduno dei generali, ufficiali, sodati, medici, ingegneri e lavoratori che avevano deciso di liberare la loro patria.
Con metodi democratici si svolse l`elezione del Praesidium del Comitato d`azione e Vlasov fu insediato alla presidenza. Le richieste di arruolamento fioccavano a centinaia di migliaia, ma i tedeschi avevano ancora qualche dubbio e invece delle 25 divisioni, permisero l`allestimento di due sole unità la 1° e la 2° divisione composta ciascuna di 18.000 uomini.
I soldati di Vlasov indossavano l`uniforme della Wehrmacht, ma portavano sulla manica e sulle bandiere la croce azzurra di Sant`Andrea in campo bianco.
[attachment=1:1b80zna5]distintivi.jpg[/attachment:1b80zna5]
I reggimenti ebbero in dotazione i carri armati T-34, già appartenenti alla brigata Kaminski e Panzer leggeri tedeschi da ricognizione.
Quando il primo nucleo dell`esercito russo di liberazione fu quasi pronto per l`impiego, su tutti i fronti si delineò, inarrestabile, la sconfitta del nazismo e Vlasov comprese che il suo sogno stava volgendo alla fine.
Ormai con poche speranze ai primi di febbraio del 45 si trasferì con la sua 1a divisione a Beraun e 28km. da Praga in attesa degli avvenimenti.
[attachment=0:1b80zna5]rassegna truppa.jpg[/attachment:1b80zna5]
Ma invece degli ordini da parte della Wehrmacht, all`alba del 5 maggio giunse la notizia che le avanguardie corazzate della 3a armata americana di Eisenhower avevano già raggiunto il centro industriale di Smichow e si dirigevano verso Pilsen.
La popolazione di Praga insorse per ricevere gli americani.
La polizia tedesca era impotente.
Il Gauleiter Karl Hermann Frank non si diede per vinto e ordinò ai reparti della Wehrmacht e alle unità SS di reprimere la rivolta.
Nei vari quartieri della capitale, cominciò a scorrere il sangue.
Un gruppo di comunisti a bordo di un autocarro piombò alla stazione radio, eliminò in un feroce corpo a corpo il distaccamento delle SS e lanciò al mondo la notizia della rivolta.
Un gruppo di rivoltosi vestiti con le uniformi della Wehrmacht piombarono nel palazzo della banca Petschek, sede della Gestapo ed eliminarono i militi nazisti.
I combattimenti diventarono ovunque accaniti.
Vlasov giocò la sua ultima carta e all`alba del 6 maggio entrò a Praga a fianco degli insorti. La sera del 6 maggio la situazione a Praga era ormai chiara, i tedeschi non avevano più nessuna speranza.
Alle 21 un gruppo di poliziotti ceki informò Bujanischenko, che una pattuglia di americani era giunta a Praga e desiderava parlargli.
Bujanischenko e Vlasov respirarono e per la prima volta dopo tanto tempo sorrisero, era arrivata la salvezza.
Ma quando Bujanischenko si presentò con un interprete agli americani, la tragedia gli apparve subito spaventosa.
Le jeeps e le autoblindo raccolte nella piazza non erano le avanguardie di Eisenhower, ma solo una pattuglia di ricognizione.
Bujanischenko fu incaricato di mantenere l`ordine a Praga sino all`arrivo delle unità russe di Antonov.
I reparti di Eisenhower, secondo gli accordi, si erano fermati a Pilsen e la capitale cecoslovacca apparteneva alla zona assegnata ai russi.
Con la morte nel cuore Bujanischenko informò subito Vlasov.
La situazione era disperata, perché l`Armata Rossa era già nelle vicinanze.
Le ore seguenti furono piene di terrore. Gli ufficiali e sottufficiali radunarono tutti i soldati e all`alba del 7 maggio, la 1a Divisione di Vlasov era abbandonata al suo destino e iniziò la ritirata in direzione di Beraun.
Sei reggimenti riuscirono a traversare la linea di demarcazione e si consegnarono agli americani. La 2a Divisione del Generalmajor Saizew fu catturata dagli americani e messa in campo di concentramento.
Quello che accadde nei giorni successivi fu grave.
I 6 reggimenti della 1a Divisione di Bujanischenko, all`alba del 9 maggio furono accolti dagli americani in maniera amichevole, ma dirottati immediatamente verso alcuni villaggi della foresta boema.
Qualche giorno dopo la divisione venne circondata da unità corazzate americane.
Quando i combattimenti per Berlino ebbero termine, i russi si misero alla ricerca dei reparti di Vlasov.
Fu scovato malgrado le sue unità fossero sparpagliate in vari paesi.
Intanto diversi suoi ufficiali si erano consegnati all`Armata Rossa.
Fu bloccata la lunga fila di autocarri della colonna motorizzata di Vlasov.
Nella prima automobile di trovava il generale Bujanischenko, si sapeva che nella colonna si trovava anche Vlasov.
Furono subito perquisiti tutti gli autocarri e le automobili ma non venne trovata alcuna traccia del generale.
La situazione diventava critica.
I conducenti degli autocarri, secondo il metodo in uso nella Wehrmacht, scesero dal posto di guida e si misero in posizione di combattimento di fianco ai parafanghi delle vetture, attendendo ordini dai loro ufficiali. Improvvisamente l`autista del quarto autocarro fece un cenno; Vlasov si trovava sulla sua vettura.
Fu subito ispezionata, all`interno vi erano solo due donne molto spaventate e un rotolo di tappeto molto grosso, fu disfatto e si scoprì che dentro vi era il generale Vlasov.
Fu condotto al Quartier Generale russo e fu interrogato e identificato; si trattava proprio dell`ex generale del fronte di Leningrado.
Gli fu chiesto, se era pronto a dare l`ordine ai suoi soldati di arrendersi senza condizioni e di consegnarsi come prigionieri alle unità russe.
Vlasov chinò il capo e si fece dare della carta e vi scrisse un ordine, che fu battuto a macchina in 4 copie.
Un ufficiale si recò presso ogni unità e lesse l`ordine del "generale".
Al tramonto le colonne erano già in marcia, con feriti, gli ammalati e le provviste verso la zona occupata.
La tragedia dei soldati che volevano combattere Stalin e il bolscevismo non finì.
Molti ufficiali e soldati piuttosto di cadere in mano ai sovietici, si suicidarono nelle foreste o nella triste marcia verso la Cecoslovacchia già invasa dai russi.
Vlasov assieme ad altri 11 generali (tutti appartenenti all`Armata Rossa) fu trasportato a mosca e rinchiuso nella Lubjanka.
Nella primavera del 1946, Stalin ordinò contro di lui un processo segreto, che terminò con la condanna all`impiccagione di tutti gli imputati.
La sentenza fu eseguita all`alba del 1° agosto.
La tragedia dell`uomo che aveva fermato i tedeschi davanti a Mosca, si concluse con un breve annuncio per radio della Tass: "L`ex generale Andrei Andreievic Vlasov, traditore della patria, ha pagato per sempre i suoi crimini contro l`Unione Sovietica".
fine fonte cartaceo cocis49
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Ho riletto con interesse la stria di questo soldato,grazie Cocis [264
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Interessante, grazie per aver raccontato la storia di quest'uomo. [00016009
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
E' la prima volta che la sento questa incredibile storia,grazie Luciano per averla condivisa,e grazie per averlo fatto come sempre,PERFETTAMENTE [264
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Una storia molto interessante, bravo luciano [264
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Ho voluto raccontare questa storia perchè non molto conosciuta.
Grazie a tutti per averla gradita :P
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Una Storia di uomini molto interessante con un triste epilogo..
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
grazie mille, ho letto con molto interesse
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Grande thread, continuate cosi ragazzi. Ho alcune foto su vlassov inedite, se mi ricordo le posto.
Frank
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da franco.ricci
Grande thread, continuate cosi ragazzi. Ho alcune foto su vlassov inedite, se mi ricordo le posto.
Frank
Ottimo, vedi di ricordartene [264
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
certo che era alto eh!....comunque se la tattica dell'alto comando non sarebbe cambiata(costituzione delle 25 divisioni), oggi forse staremmo parlando della vittoria tedesca sui sovietici, anche se questa vittoria all'inizio fu possibile, ma non venne applicata
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Si potrebbe definire la politica tedesca ad est come "la politica delle occasioni mancate". Nel 42 le truppe russe prigioniere erano ancora ragionevolmente efficenti e disponibili al salto della barricata sotto la spinta nazionalistica. Un paio di milioni di soldati, anche non motivatissimi, avrebbe potuto fare la differenza. Ma forse è meglio così.
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Si potrebbe definire la politica tedesca ad est come "la politica delle occasioni mancate". Nel 42 le truppe russe prigioniere erano ancora ragionevolmente efficenti e disponibili al salto della barricata sotto la spinta nazionalistica. Un paio di milioni di soldati, anche non motivatissimi, avrebbe potuto fare la differenza. Ma forse è meglio così.
in quei milioni di soldati russi, ad occhio e croce c'erano almeno 1 milione che simpatizzavano o erano stalinisti, poi comunque non venivano trattati molto bene e dobbiamo dire che molti erano in condizioni pietose....e poi come mai dici "Ma forse è meglio così"?
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da Wilhelm Bittrich
Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Si potrebbe definire la politica tedesca ad est come "la politica delle occasioni mancate". Nel 42 le truppe russe prigioniere erano ancora ragionevolmente efficenti e disponibili al salto della barricata sotto la spinta nazionalistica. Un paio di milioni di soldati, anche non motivatissimi, avrebbe potuto fare la differenza. Ma forse è meglio così.
in quei milioni di soldati russi, ad occhio e croce c'erano almeno 1 milione che simpatizzavano o erano stalinisti, poi comunque non venivano trattati molto bene e dobbiamo dire che molti erano in condizioni pietose
....e poi come mai dici "Ma forse è meglio così"?
Perchè avere lo zio Adolfo vincitore come capo non credo sarebbe stato il massimo comunque la si voglia pensare. [icon_246 [icon_246
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Vlasov era antistalinista ma comunque "comunista" apparteneva alla frazione Bucharinista del partito,fin dall'inizio della sua cariera,fece la scelta di cambiare fronte in base al suo odio per Stalin e non perchè fosse diventato nazista,molti ufficiali russi (anche generali) appartenevano a frazioni Trotskiste-Buchariniste.
Le purghe degli anni trenta tese a "epurare" l'Armata Rossa da elementi non fidati trovano la loro ragione in questa dimostrazione esemplare di opportunismo,alla quale Trotskisti e Bucharinisti si confacettero, tradendo in realtà* il loro popolo,più che il P.C.U.S.
Diverso è il discorso cosacco:
Popolo ribelle e fiero della propria condizione di autonomia,aderì alla rivoluzione negli stratii più bassi della sua casta guerriera,gli altri furono da sempre contro il regime dei Soviet supportando il governo Kerenskji nella contro-rivoluzione "bianca"
tanto è vero che i loro Atamani diffidavano del P.O.A. e di Vlasov ricordando sempre un "distinguo" di non poco conto agli alleati tedeschi. Ciao!
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Il comportamento del generale(almeno per me) è un pò controversa.
All'inizio anche i tedeschi erano scettici, ma a loro serviva e faceva comodo.
Già* dal tempo delle purghe fu un fedele stalinista.
Come sapete partecipò alla difesa della capitale e di kiev.
Fu comandato di effettuare il tentativo di rompere l'assedio di Leningrado, ma fallì perdendo circa 15.000 uomini, a questo punto non è ben chiaro se passò al nemico a seguito solo della cattura o perchè ritenne di non essere stato sufficientemente aiutato o per tutte e due le cose.
Ovviamente queste mie considerazioni sono frutto delle non molte notizie scritte che ho su Vlasov.
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Il comportamento del generale(almeno per me) è un pò controversa.
All'inizio anche i tedeschi erano scettici, ma a loro serviva e faceva comodo.
Già* dal tempo delle purghe fu un fedele stalinista.
Come sapete partecipò alla difesa della capitale e di kiev.
Fu comandato di effettuare il tentativo di rompere l'assedio di Leningrado, ma fallì perdendo circa 15.000 uomini, a questo punto non è ben chiaro se passò al nemico a seguito solo della cattura o perchè ritenne di non essere stato sufficientemente aiutato o per tutte e due le cose.
Ovviamente queste mie considerazioni sono frutto delle non molte notizie scritte che ho su Vlasov.
Diciamo che non era un qualsiasi voltagabbana ed era comunque un personaggio carismatico, la sua defezione è indubbiamente avvolta nel mistero, mi pare di aver letto che ci fosse qualcosa sul piano personale che lo spinse ma non ricordo cosa.
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Si Andrea anch'io leggendo mi sono fatto l'idea che non fosse semplicemente un voltagabbana.
Le motivazioni reali per quanto ne so, non sono del tutto chiarite.
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Si Andrea anch'io leggendo mi sono fatto l'idea che non fosse semplicemente un voltagabbana.
Le motivazioni reali per quanto ne so, non sono del tutto chiarite.
Ne penso lo saranno mai.
Il fatto che Vlasov pensasse ad una Russia nazionale è socialista,in alternativa al ritorno dell'antico potere, è supportato da quanto riportato sopra, le dichiarazioni di Krassnoff e di Shkurò pubbliche e critiche nei confronti di V...determinano una contrapposizione di fondo sul concetto del "dopo"
V...era comunque uno slavo, mentre i cosacchi (almeno secondo gli ideologhi delle SS ) erano discendenti da antica stirpe nordica trasmigrate per vie fluviali in Russia.
Inoltre il concetto della destabilizzazione del potere Sovietico era da parte dei fuoriusciti ex comunisti sovietici perorato da anni, al punto che ci si auspicava una invasione nazzista o delle democrazie occidentali in grado di distruggerlo. ( cit. Trotzkj ) ad essa sarebbe seguita......ecc...ecc...
Fu Vlasov un uomo che come tanti cercò di cavalcare il suo tempo, ad alcuni andò bene ad altri male. Ciao!
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Si Mirco forse non lo sapremo mai.
Il suo "esercito" come si sa era formato da prigionieri russi i quali non sarebbero potuti mai rientrare in Russia in quanto erano considerati traditori e condannati a morte e quindi l'adesione al suo comitato fu massiccia.
Con questo non intendo sminuire le sue "buone intenzioni"
Comunque la sua fine sarebbe potuta essere diversa se gli americani non lo avessero in definitiva consegnato ormai sul finire della guerra ai russi quando si trovava tra Praga e Linz per non compromettere il rapporto con il potente alleato, quella stessa Praga che negli anni 60 ci fece assistere alla "Primavera di Praga"
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Beh....gli accordi erano chiari, però non tutti i "traditori" furono consegnati, così come non tutti i criminali di guerra furono processati e condannati, molti di loro furono " riciclati" e riportati ai posti di responsabilità* politico-amministrativi con una operazione di trasformismo opportunistico esemplare.....
Del resto è sempre così, il potere rimane potere sia sotto le "dittature" che sotto le "democrazie".
Ma poi...che c'entra Praga 68 ?
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da mirco
Beh....gli accordi erano chiari, però non tutti i "traditori" furono consegnati, così come non tutti i criminali di guerra furono processati e condannati, molti di loro furono " riciclati" e riportati ai posti di responsabilità* politico-amministrativi con una operazione di trasformismo opportunistico esemplare.....
Del resto è sempre così, il potere rimane potere sia sotto le "dittature" che sotto le "democrazie".
Ma poi...che c'entra Praga 68 ?
Per quanto riguarda Praga del 68 è vero non c'entra nulla è stata solo una mia associazione di idee andando OT.
Per quanto riguarda "traditori" "criminali di guerra" hai perfettamente ragione [264 .
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Un'unica correzione dell'ottimo post di Cocsi: ovviamente POA sta per Russkaja Ovobatiel'naja Armija, Esercito Russo di Liberazione, non Ucraino... peraltro, la posizione degli alti gerarchi nazisti, e di Hitler, sulla questione "slava" mi sembra sia stata non poco contraddittoria, dal momento che hanno impiegato truppe slovacche, croate, e persino SS ucraine, la Divisione Galizien, ovvero tutti reparti composti da slavi....
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Una delle cause della sua 'defezione' fu sicuramente lo stato miserevole in cui fu lasciata la sua seconda armata d'urto nelle paludi del Volchov, lasciata senza viveri e munizioni in balia del nemico. Il trattamento disumano da parte dei comandi sovietici verso la sua truppa era cosa risaputa, ma durante la battaglia del Volchov, Vlassov lo visse in prima persona.
Alfa2004
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da alfa2004
Una delle cause della sua 'defezione' fu sicuramente lo stato miserevole in cui fu lasciata la sua seconda armata d'urto nelle paludi del Volchov, lasciata senza viveri e munizioni in balia del nemico. Il trattamento disumano da parte dei comandi sovietici verso la sua truppa era cosa risaputa, ma durante la battaglia del Volchov, Vlassov lo visse in prima persona.
Alfa2004
Illazioni preconcette, l'armata era completamente circondata e l'esercito rosso era in crisi su tutto il fronte,non vi erano riserve adeguate a sostenere lo sfondamento,qualsiasi azione avrebbe comportato la perdita inutile di migliaia di uomini.
La seconda armata fece il suo dovere e si sacrificò fino in fondo,con alla testa i suoi generali.
La scelta di V.non è certo dettata da questo,prova ne è che egli si celò al nemico per diverso tempo,condizioni più radicali di tipo ideologico gli fecero prendere questa decisione,al contrario di tanti generali fortemente legati al partito ( vedi Karbiscev ) e di tanti soldati comunisti (il figlio di Stalin ne è un esempio) V. odiava il regime Bolscevico ed in particolare odiava Stalin.
Non era certamente l'unico,internamente all' Armata Rossa esisteva un movimento di opposizione (non del tutto debellato negli anni 30).
Differenze etniche e religiose ( in U.S. si parlavano 11 lingue diverse e vi erano almeno 3 congregazioni religiose importantissime ) fecero si che centinaia di migliaia di cittadini sovietici scegliessero l'alleanza e/o la sudditanza ai tedeschi,vedendoli più come una possibilità* di alternativa autonomista (cosacchi,ucraini,ceceni ecc...ecc...) che come nemici invasori.
Ma per tornare alla II° armata, essa era al limite,aveva perso il 70 % degli effettivi,rimanevano pochissimi carri,poca artiglieria,quasi niente munizionanmento.
Comunque lo S.M. sovietico tentò di incunearsi nella tenaglia della 18° armata tedesca,purtroppo senza riuscirvi. ciao!
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Io ho parlato di una delle cause, cioé della classica goccia che fece 'traboccare' la sua decisione. Restò nascosto molto tempo, però quando fu avvicinato dai responsabili tedeschi per il possibile arruolamento di volontari russi anticomunisti, accettò subito.
Alfa2004
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
"... Accettò subito ..." ma scusa, tu eri li in quel momento ?
Uno si nasconde per mesi,(coperto dai suoi uomini, il che ci dice che non erano entusiasti di diventare teutonici), si tritura il fegato cercando una via d'uscita, poi passano alcuni "esemplari della razza superiore" e lui alza la manina e dice "scusiii..."
Siamo seri...la decisione deve essere stata mooolto più sofferta.
Le sue intenzioni (credo) erano quelle di suscitare un grande movimento "antistaliniano" in tutta l' URSS.(a questo erano interessati i nazisti) per liberare la Russia e le altre regioni della federazione dal regime di Stalin,l'obbiettivo comune era questo,poi si sarebbe discusso (ingenuità*) degli assetti.
A lui si unirono alcuni generali ( Shilenkov e altri ) che non erano mai stati nazzisti e che no erano certo intenzionati a diventarlo. ciao!
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Vlassov era riuscito a scappare e si era rifugiato in un abitazione in una zona boscosa, fu solo dopo che usci e si diede "prigioniero", ciò che dice Antonio/Alfa e vero
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Scusa W.B. non capisco il senso e la tempistica del tuo post, puoi spiegarti meglio. Grazie!
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da mirco
Scusa W.B. non capisco il senso e la tempistica del tuo post, puoi spiegarti meglio. Grazie!
quello che voglio dirti e che Alfa ha ragione dicendo che Vlassov era nascosto, indeciso se continuare la guerra ai tedeschi o aiutarli, scelse la seconda, se trovo il tempo posterò un articolo riguardante Vlassov, l'ho letto dal libro che ho a casa, ecco perchè sono d'accordo con Alfa/Antonio
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
W.B. tutti gli storici, da ambo i fronti parlano di "fu fatto prigioniero non si diede prigioniero (cito l'enciclop.II° guerra M. mondadori, l'assedio di Leningrado D.Glantz,l'armata cosacca in Italia A.Carnier e altri, tralascio le fonti sovietiche) il fatto che poi si fosse sentito tradito è una emerita panzanata.
Il 20 maggio lo STAVKA approvò il piano di sfondamento per liberare la seconda armata, tentativo di sfondamento che venne ripetuto per tutta la prima parte di luglio contro ben due corpi d'armata tedeschi.
Stalin in persona ordinò a Meretskof di sfondare mandando addirittura Vasilevskj in suo aiuto.
Il 12 luglio Vlasov fu fatto prigioniero, e sicuramente era al corrrrrrrentissssimo dei tentativi fatti per liberarlo.
Questa è storia ragazzi non propaganda, risultante da opere di scrittori non certo filo-sovietici, avessi voluto avrei citato testi sovietici ben più discutibili.
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da mirco
W.B. tutti gli storici, da ambo i fronti parlano di "fu fatto prigioniero non si diede prigioniero (cito l'enciclop.II° guerra M. mondadori, l'assedio di Leningrado D.Glantz,l'armata cosacca in Italia A.Carnier e altri, tralascio le fonti sovietiche) il fatto che poi si fosse sentito tradito è una emerita panzanata.
Il 20 maggio lo STAVKA approvò il piano di sfondamento per liberare la seconda armata, tentativo di sfondamento che venne ripetuto per tutta la prima parte di luglio contro ben due corpi d'armata tedeschi.
Stalin in persona ordinò a Meretskof di sfondare mandando addirittura Vasilevskj in suo aiuto.
Il 12 luglio Vlasov fu fatto prigioniero, e sicuramente era al corrrrrrrentissssimo dei tentativi fatti per liberarlo.
Questa è storia ragazzi non propaganda, risultante da opere di scrittori non certo filo-sovietici, avessi voluto avrei citato testi sovietici ben più discutibili.
Credo però che il reale problema si incentri sul motivo che può spingere un personaggio di questo calibro a passare nel campo avverso. Qui non si tratta di un Ivan Denisovich spinto dalla fame ma di un pezzo grosso sopravvissuto alle purghe e che conosceva sicuramente gli umori del principale.Il fatto stesso di essere sopravvissuto alle purghe ne faceva un personaggio inseribile senza dubbio tra la nomenklatura dell'esercito se non del partito. Non poteva neanche dire di non conoscere il pensiero del nuovo principale sui "sottuomini", lo dichiarava a chiare lettere, percui sicuramente il travaglio deve essere stato pesante. Anche il periodo di costituzione delle formazioni non era più quello dell'inizio che vedeva i tedeschi vincitori ovunque. Inoltre essendo di grado elevato non poteva neanche ignorare la sorte di chi si metteva contro "Baffone" o contrastava le sue direttive di resistenza ad oltranza.
Non riesco a vederlo come un semplice traditore dato che non era nemmeno sottoposto a disagi fisici, continuo ad avere una vaga reminescenza di qualcosa di più personale nella decisione presa, ma non ricordo dove l'ho letto.
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Concordo Andrea,la questione è assai complessa...V. si portò molto bene nella difesa di Mosca,e altrettanto fece durante l'accerchiamento e la prigionia, evidentemente le sue simpatie Buchariniste non erano così manifeste da renderlo intressante per l' NKVD.
E' anche plausibile il fatto che all'inizio del conflitto sia stato determinato nella difesa dell'URSS.
Tuttavia il suo antistalinismo latente,ad un certo momento riemerse ( difficile dire quando e perchè ) costituì ben 25 divisioni per il R.O.A. creando i presupposti per una "resa dei conti" futura.....
Non bisogna però confondere il nuovo impegno con una sua adesione al nazional-socialismo, chi conosce un pò la mentalità* russa sa bene quanto questi siano dediti alla madre patria ( con tutto fosse stato commissario alle nazioni anche Stalin lo era ).
Hitler diffidava, ( tanto è vero che solo una delle suddette divisioni fu impiegata in pianta stabile e in fronti secondari ).
Diffidavano gli atamani cosacchi, esponenti dell'emigrazione del 19-20 che lo definivano "rosso"
probabilmente, ( secondo me ) il suo ideale era una Russia socialista, nazional-federativa con tendenze "democratiche" ( un po complesso come concetto )
Tradì il partito, tradì il popolo che subiva la distruzione della guerra, ma non penso che tradì se stesso e le sue convinzioni fondamentali. ciao!
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Sto seguendo con interesse, questa vostra disamina e senza nulla togliere a nessuno circa le motivazioni, resto convinto che i motivi reali non sono del tutto chiare almeno per me e sono altrettanto convinto che non fu un "semplice traditore".
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Ciao Cocis, Il concetto di "tradimento" è sempre soggettivo ( vedi gli irredentisti ) come il concetto di spia-agente segreto, sulla semantica della parola potremmo perderci per sempre....
Come ripeto (secondo me ) V. fu conseguente alle sue idee e al modo di concepire il futuro della Russia, idee che radicalmente erano presenti in lui fin dai tempi dell'iscrizione al PCUS.
Tradì invece il suo mandato di ufficiale e di comunista, provo a spiegarmi....
Quando una persona viene eletta ad una carica rappresentativa di responsabilità* di una collettività*, accetta un mandato, questo mandato gli impone la direzine di un progetto deciso da chi lo ha supportato e sostenuto.
Nulla gli vietava di negarsi alla guida di una armata "bolscevica" altri lo fecero, accettando quel ruolo egli riconosceva la legittimità* di chi lo destinava all'incarico.
La discrezione soggettiva,viene subordinata a quella collettiva (sono le tesi di difesa riconosciute anche dai presunti criminali di guerra)
Al momento in cui uno si riapproppria della individualità* decisionale e si "dissocia" nel bene o nel male è considerato "traditore"
Poi si può disquisire sulla opportunità* o meno, sulla legittimità* o meno, od altro; però si rischia di scivolare vuoi nella retorica banale,vuoi nel dibattito ideologico.
E non mi sembra questa la sede più opportuna...... ciao! Mirco.
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Sul termine traditore hai detto quello che in sostanza ritengo anch'io sia.
Comunque, non intendevo assolutamente disquisire su questo concetto, in quanto come giustamente fai notare questa non è la sede giusta [264
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
la storia di vlassof mi ha sempre interessato e ho sempre pensato forse sbagliando ,che se i tedeschi si fossero comportati diversamente con la popolazione nei territori sino ad allora ooccupati avrebbero avuto perlomeno retrovie più sicure e qualche rifornimento in più ma coi ma non si fà la storia ciao
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da mirco
"... Accettò subito ..." ma scusa, tu eri li in quel momento ?
Uno si nasconde per mesi,(coperto dai suoi uomini, il che ci dice che non erano entusiasti di diventare teutonici), si tritura il fegato cercando una via d'uscita, poi passano alcuni "esemplari della razza superiore" e lui alza la manina e dice "scusiii..."
Siamo seri...la decisione deve essere stata mooolto più sofferta.
Le sue intenzioni (credo) erano quelle di suscitare un grande movimento "antistaliniano" in tutta l' URSS.(a questo erano interessati i nazisti) per liberare la Russia e le altre regioni della federazione dal regime di Stalin,l'obbiettivo comune era questo,poi si sarebbe discusso (ingenuità*) degli assetti.
A lui si unirono alcuni generali ( Shilenkov e altri ) che non erano mai stati nazzisti e che no erano certo intenzionati a diventarlo. ciao!
Caro Mirko c'eri tu insieme a Vlassov per essere così sicuro delle tue convinzioni? Quali documenti hai consultato o quali testimoni hai interrogato. Io sono anni che studio il fenomeno dei volontari anticomunisti e non le ho tutte queste convinzioni.
Frank
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Beh...! anche io non sono un novellino.....comunque a parte le cose risapute... (l'armata cosacca in Italia-Carnier,Russia in guerra- Overy,l'assedio di Leningrado Glantz- l'URSS nella seconda guerra mondiale- ed.internazionali 5 vol. Milano, storia del PCUS ed Feltrinelli) ho citato solo le fonti occidentali.....ciao!
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Re: Vlasov-Il generale rinnegato
Citazione:
Originariamente Scritto da mirco
Beh...! anche io non sono un novellino.....comunque a parte le cose risapute... (l'armata cosacca in Italia-Carnier,Russia in guerra- Overy,l'assedio di Leningrado Glantz- l'URSS nella seconda guerra mondiale- ed.internazionali 5 vol. Milano, storia del PCUS ed Feltrinelli) ho citato solo le fonti occidentali.....ciao!
Tutte fonti secondarie quindi. Anch'io concordo che non si possono avere certezze sulla scelta di Vlassov. Dopodutto non fu il solo a 'disertare', lo fecero altre centinaia di migliaia di suoi connazionali....
Alfa