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Pensando al passato (ma anche al presente)
Vorrei fare una riflessione, condividerla con voi perchè mi pare doveroso, soprattutto in questi ultimi tempi..
Tante volte ho sentito paragonare la lotta partigiana a guerra civile, e ci può stare, perchè effettivamente si era in guerra tra italiani; è vero altresì che purtroppo ci sono state parecchi epidodi, atroci nella loro crudezza, che hanno visto alcuni combattenti della Resistenza macchiarsi di crimini, ne siamo consapevoli. Purtroppo questi fatti sono accaduti, è giusto indagare e volerci veder chiaro; quello che invece non capisco, e non condivido proprio, è l'equiparazione dei combattenti repubblichini e partigiani. Pur essendo vero il fatto che a quei tempi era difficile capire "da che parte stare", e che la vita fosse già* abbastanza difficile (vuoi per la guerra totale, per i razionamenti, i bombardamenti), non si può negare che vi fosse una ragione dalla parte cosiddetta ribelle: la libertà*. Ragazzi, questa non è retorica, è vero che uomini e donne hanno imbracciato le armi, hanno combattuto per un'Italia nella quale, grazie a Dio (e anche a loro, oltrechè agli Alleati, che hanno sparso il loro sangue per scavarci dal nazifascismo), si possa esprimere la propria libertà* di parola, opinione e scritto, sanciti, guarda caso, dalla nostra Costituzione. Salò rappresentava il plenipotenziario del Reich nel nord Italia, un governo fantoccio; la crudeltà* che i repubblichini hanno mostrato per reprimere la popolazione è nota a tutti. Non voglio esser frainteso; ciascuno di noi rischia di essere influenzato dalle sue idee, inculcate o acquisite tramite l'informazione accumulata negli anni; dipendentemente da ciò che si vuole arrivare a dire si possono omettere fatti rilevanti. Credo anche però che la verità* storica, a volte tanto strumentalizzata, non può esser "violentata":
la Resistenza è stata uno dei movimenti di popolo più coinvologenti nella Storia, in tutta l'Europa occupata, perchè ha unito la gran parte della popolazione, nella lotta al dispotismo.
I valori fondamentali che ne sono scaturiti sono alla base della società* odierna: libertà* e democrazia, che purtroppo a volte paiono scontati, ma non lo erano per niente..
Ecco perchè non capisco l'apologia del fascismo e, soprattutto, del suo figlioccio, la repubblica di Salò; come tutti gli eventi storici è difficile "catalogare", questo era buono e questo era cattivo, ma la visione che si ha del regime repubblichino, ad oramai più di sessant'anni di distanza, non riflette alcuno dei valori sopra citati.
Ribadisco, non voglio omettere i fatti orribili accaduti, però vorrei che non si infangasse il nome dei partigiani, come tante volte ho sentito fare..
Disponibile ad una costruttiva discussione, porgo i miei saluti a tutti augurando
Buona Pasqua [00016009
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
f) aprire thread e/o post i cui toni siano provocatori o polemici, in quanto sicura causa di liti e/o polemiche personali tra utenti e/o trattare argomenti non idonei allo spirito del forum, ovvero contrari al buon gusto ed al pudore, o comunque in grado di offendere la sensibilità* di altri utenti
Forte del regolamento invito tutti a mantenere la discussione nei giusti binari!
Ovviamente la discussione verrà* monitorata da tutto lo staff!
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Ciao, visti i paletti che mette il buon Mulon faccio una premessa: faccio parte du un gruppetto di una quindicina di amici che da almeno una dozzina d'anni si dedica allo studio di questo periodo. Tra noi ci sono persone che appartengono a tutti gli schieramenti, dall'estrema sinistra all'estrema destra. Parecchi hanno anche scritto libri che hanno anche rotto con gli schemi conosciuti, sollevando localmente dei veri vespai.
Pur pensandola diversamente non abbiamo mai litigato tra di noi, anzi, argomentando certi fatti da persone sensate, nella maggior parte dei casi ci si trova d'accordo sulle conclusioni, sia che l'evento si voglia vedere da destra o da sinistra.
Detto questo voglio sfatare qualcuno dei miti che circolano dal 1945.
A nostro parere quella politica è stata la spinta per un numero minimo di persone,almeno inizialmente, mentre molto più pesanti sono state le conseguenze dei vari bandi di richiamo alle armi, la paura di trasferimenti forzosi per lavoro coatto in Germania e mano a mano le conseguenze delle rappresaglie tedesche.
Intervistando uno dei principali luogotenenti di "Mauri" mi ha detto testualmente: "se non mi avessero rotto le scatole, col cavolo che mi mettevo alla macchia" (veramente è stato un poco più esplicito). Eppure è diventato una delle principali spine nel fianco dei tedeschi, con episodi citati in tutti i libri sulla resistenza. Riuscì ad esempio a convincere un'intera compagnia di San Marco, forte di 180 uomini, a disertare passando con lui.
Non dimentichiamo poi i militari provenienti dal sud che non potevano attraversare le linee per tornare a casa e che forzatamente rimasero alla macchia.
Un'altro dei miti è l'aiuto della popolazione, specialmente i contadini o i valligiani. Ho sentito raccontare episodi di sfruttamento degli sbandati da parte dei contadini che poco hanno da invidiare ai racconti sulla schiavità* in America, tipo lavoro pesante e continuo in cambio di un tozzo di pane ed un buco sottoterra all'arrivo dei rastrellamenti.
Logicamente non voglio generalizzare, però se avete letto qualche libro storico, od anche soltanto i racconti di Fenoglio, tra le righe troverete accennati molti fatti interessanti
Una cosa che viene dimenticata sempre è un piccolo raffronto numerico tra resistenza e salò.
Sino ai primi di aprile 1945 i veri resistenti erano sessanta-settantamila in tutto il Nord Italia, i militati di Salò erano circa seicentomila. Seguendo il solito schema italiano di saltare sul carro del vincitore dopo il 25 di quel mese i partigiani erano milioni e nessuno aveva mai indossato la camicia nera.
Tornando al luogotenente di Mauri citato prima voglio riferirvi ciò che mi ha detto durante una delle tante interviste: "per tutto il tempo della lotta il mio gruppo era composto di una una sessantina di persone fidate.. ma quando dopo la fine dovetti preparare un elenco dei miei uomini mi fu rimandato indietro con un certo numero di nominativi aggiunto... alla fine eravamo in 370 e molti non sapevamo neppure chi fossero !!!!!"
"continua".... se non mi sparate prima
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Mi è piaciuto il modo pacato di esporre delle idee in cui credi e ti risponderò a modo mio volutamente in modo un poco strano e quasi provocatorio lasciando all'intelligenza di ognuno di noi il volere o non volere capire quello che dico.
I tedeschi erano tutti alti e biondi Falso
I fascisti erano tutti buoni Falso
I fascisti erano tutti cattivi Falso
I partigiani erano tutti buoni Falso
I partigiani erano tutti cattivi Falso
Fascisti e partigiani non erano strumentalizzati Falso
I tedeschi combattevano per toglierci la libertà* Falso
Gli alleati combattevano per la nostra libertà* Falso
Potrei andare avanti ma la cosa sarebbe noiosa, bastano questi e se capiamo questi e rimettiamo i piedi per terra potremo parlare di storia e non di altre cose. Nelle valutazioni poi vediamo di non dimenticare il rapporto Causa/Effetto che spesso viene bellamente dimenticato per favorire tesi di parte e gia che ci siamo aggiungiamo pure il fatto che nazismo fascismo e comunismo sono tutte dittature che sopprimono i diritti dei cittadini.
Attenzione che la libertà* e la democrazia sono cose diverse e che anche in democrazia può non esserci libertà* o può essere limitata in nome della democrazia stessa.
Potrete liberamente pensare chi sia io per permettermi di fare questi inviti e vi assicuro che lo metto in conto come vi assicuro che mi meraviglierei se non fosse fatto. Purtroppo la situazione non cambia, se non si accettano alcuni concetti si può solo parlare di politica non di storia.
Vi lascio con una simpaticissima frase di una persona che conoscevo e che aveva capito come girano le cose al mondo: Sono comunista ma se ci fosse il comunismo sarei al gulag.
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Citazione:
Originariamente Scritto da MULON
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L'ultima cosa che volevo fare era violare il regolamento, non voglio portare zizzania; ho espresso quello che penso, senza offendere nessuno, e se involontariamente l'ho fatto chiedo venia..
Il fatto è che sempre più miei coetanei dimostrano una brutta opinione del movimento della Resistenza; come giustamente osservato, molti passarono sul carro del vincitore, dimostrando codardia e propensione al "voltagabbanismo", ma l'idea di fondo era la ribellione alla ditttatura (hai assolutamente ragione andrea58, tutte le dittature portano oppressione, qualunque colore abbiano), e questa viene contestata e volutamente messa alla gogna.
Sono convinto che tra persone obiettive si possa parlare di questo argomento e correlati senza scatenare per forza dei gorghi di fraintendimenti e discussioni irragionevoli..
In ogni modo faccio comunque attenzione a non offendere la sensibilità* altrui, e (nuovamente) se l'ho fatto chiedo scusa, ma è quello che penso
p.s. per andrea58; hai ragione, libertà* e democrazia sono cose differenti.. fortunatamente, anche grazie ai resistenti e agli Alleati, possiamo ora usufruirne
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Tu non hai fatto niente di male.
Purtroppo sei iscritto da poco più di un mese e non conosci probabilmente le dinamiche e le problematiche che ci possono essere e che ci sono state su questo Forum.
Discussioni come questa che hai iniziato,visto che non è la prima della serie,hanno sempre portato a problemi.
Preventivamente ho messo le mani avanti e nel caso la discusione degeneri ci sarnno i provvedimenti del caso.
Tutto qua.
Fino ad ora va tutto bene,avanti così.
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Ciao, visto che non ho ancora sentito sibillare pallottole provo ad esporre ancora qualche risultanza delle ricerche effettuate.
Ho un buon amico che ha passato gli ottanta e che si è fatto quattordici mesi in montagna: secondo lui tutti quelli che non hanno subito almeno i rastrellamenti di novembre 44 non dovrebbero aver avuto la qualifica di partigiani, meno che mai tutti quelli nati come funghi dopo l'aprile 45, soprattutto i tanti che fino al giorno prima vestivano in grigioverde e che poi raccontarono di essersi arruolati nella repubblica per fare la spia, come si sente raccontare da molti personaggi che sono poi diventati influenti.
Quest'amico mi racconta di strani maneggi che avvenivano tra agricoltori e certi capi partigiani: gli agricoltori che disponevano di grano od altri beni destinati all'ammasso ne consegnavano una piccola parte ai partigiani, ricevndo in cambio una dichiarazione che il tutto era stato da loro sequestrato. In questo modo una buona parte del prodotto era reso disponibile per la borsa nera ad un prezzo dieci o venti volte superiore a quanto stabilito dall'ammasso, ed era assicurato anche il rimborso da parte governativa al termine della guerra. Inutile dire che anche questi profitti illeciti erano divisi tra proprietari e capi partigiani: attenzione ripeto capi partigiani, non movimento partigiano, che sarebbe stato ancora accettabile.
Per evitare di sentirmi dire che parlo male solo di una parte traffici simili avvenivano anche con la repubblica: si firmava il buono di requisizione di tot quintali di grano, poi si dichiarava che a causa di un attacco partigiano si era reso necessario abbandonarlo, in modo che l'agricoltore ne avesse la libera disponibilità* per la borsa nera, alle stesse condizioni di prima.
Giocando bene le proprie carte la stessa quantità* di merce poteva essere venduta sulla carta tre-quattro volte, con tre o quattro ricari diversi.
E non venitemi a dire che gli onesti erano da una sola parte! Il marcio c'è sempre stato e ci sarà* sempre da tutte le parti.
"continua"
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Grazie Picchio per aver postato questo argomento.
Interessante dibattito tra amici, dai toni giustamente pacati.
Grazie ad Andrea che mi ha risparmiato ore di pensieri per come
postare qualcosa di intelligente e leggibile senza esser frainteso.
Alla fine tutto il suo scritto a sommi capi rispecchia il mio pensare e quindi mi ha levato un sasso dalla scarpa che a fine giornata non è poco [264
Anche se mi piace la militaria tedesca e colleziono principalmente materiale SS mi piace essere uomo libero e quindi son contrario per dna a qualsiasi imposizione e/o dittatura totalitarista.
Mi sembra che già* il discutere in questo forum sia un lusso che i nostri vecchi neanche immaginavano. Altri tempi,altra cultura, altre situazioni che ora si chiamano storia.
Noi siamo ricchi di questo sistema che si chiama democrazia, si non sempre è giusto o equo ma sicuramente dà* a tutti modo di esprimersi magari attaccandosi alla solita solfa o retorica. Quella volta non si fiatava. Specialmente con i tedeschi a Trieste non c'era diritto di replica, o zitti o in Germania deportati. Guardate non scherzo a scrivere questo, è santo verbo dei vecchi che allora erano giovani e nessuno di parte ma solamente travolti dagli eventi.
Lo stesso episodio storico può essere visto e vissuto da vari lati o angolazioni ma una cosa per me è certa: che questa democrazia anche se spesso fà* acqua, forse anche è vecchietta ed un poco stanca, rimane sicuramente il minore dei mali.
Ultimo esempi domenica a Milano, non ho voglia di scrivere altro ma solamente metto in risalto che tutti hanno potuto manifestare.
Buona Pasqua a tutti...bianchi rossi neri gialli e viola.
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Scusami kanister non ti ho ringraziato per aver postato la tua esperienza ma come scritto a sta ora son cotto. [argh
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Citazione:
Originariamente Scritto da odilo
Grazie Picchio per aver postato questo argomento.
Interessante dibattito tra amici, dai toni giustamente pacati.
Grazie ad Andrea che mi ha risparmiato ore di pensieri per come
postare qualcosa di intelligente e leggibile senza esser frainteso.
Alla fine tutto il suo scritto a sommi capi rispecchia il mio pensare e quindi mi ha levato un sasso dalla scarpa che a fine giornata non è poco [264
Anche se mi piace la militaria tedesca e colleziono principalmente materiale SS mi piace essere uomo libero e quindi son contrario per dna a qualsiasi imposizione e/o dittatura totalitarista.
Mi sembra che già* il discutere in questo forum sia un lusso che i nostri vecchi neanche immaginavano. Altri tempi,altra cultura, altre situazioni che ora si chiamano storia.
Noi siamo ricchi di questo sistema che si chiama democrazia, si non sempre è giusto o equo ma sicuramente dà* a tutti modo di esprimersi magari attaccandosi alla solita solfa o retorica. Quella volta non si fiatava. Specialmente con i tedeschi a Trieste non c'era diritto di replica, o zitti o in Germania deportati. Guardate non scherzo a scrivere questo, è santo verbo dei vecchi che allora erano giovani e nessuno di parte ma solamente travolti dagli eventi.
Lo stesso episodio storico può essere visto e vissuto da vari lati o angolazioni ma una cosa per me è certa: che questa democrazia anche se spesso fà* acqua, forse anche è vecchietta ed un poco stanca, rimane sicuramente il minore dei mali.
Ultimo esempi domenica a Milano, non ho voglia di scrivere altro ma solamente metto in risalto che tutti hanno potuto manifestare.
Buona Pasqua a tutti...bianchi rossi neri gialli e viola.
a grandi linee il mio pensiero .
e aggiungo che dovremmo ringraziare chi , all' epoca , perse la vita per far si che noi potessimo permetterci di esprimere tutti indistintamente le nostre idee .
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
picchio rileggo volentieri i vari scritti e devo dare ragione alla misura " preventiva " di mulon. Purtroppo alle volte si viene fraintesi ( è successo anche a me ) e si rischia di creare un incendio, non sempre si riesce a trasmettere con lo scritto il propio pensiero, non sempre scrivere con il cuore paga e si rischia di rimanere male per delle cose che vengono travisate magari dall'ottuso di turno che scatena tempeste nella tazza....del cesso. [264
[17 [17 [17
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Ben scritto [146 io impalerei chi và* a profanare i cimiteri anzi li metterei a lavorare come bestie e dopo li impalerei.
Detto questo propio questo mese sono andato a fare un giro all'ex cimitero militare di Trieste.
Sono tutti là*. Inglesi, italiani, i marinai della Berenice, partigiani e
carabinieri,aviatori, partigiani russi a Trieste, irredentisti italiani fatti secchi dagli austriaci. Nè sono uscito più ricco dentro, più sereno ma soprattutto più felice propio di quella libertà* che noi abbiamo.
Bisognerebbe andare a scattare qualche foto ed aprire un topic, ci sono tombe dai nomi veramente interessanti. Sono là*. sono la nostra storia.
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Frammento di microstoria friulana adattabile ad altre realtà*.
Un'armata straniera mi invade, inviperita perchè si ritrova ad aver ricevuto coltellate alle spalle. Si scopre che nonostante guerra e miseria la vita può continuare, basta non turbare le operazioni dell'invasore, insomma prima o poi se ne andranno! L'invasore per essere sicuro di non avere fastidi fa una legge durissima, per ogni invasore ucciso, 10 miei paesani saranno fucilati o indirizzati verso una morte di stenti....non è detto che la applichi può succedere come no.... un gruppetto di paesani per un motivo a me ignoto si eclissa in montagna, sparano ed uccidono un paio di invasori...........Buonasera.
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Buonasera.
Vorrei contribuire con un mio pensiero.
Gli uomini che si fronteggiavano erano mossi da svariate motivazioni: una dittatura totalitaria, il sogno e la speranza di un futuro migliore, voler andare fino in fondo a qualcosa in cui si credeva ciecamente, l'avventurismo della gioventù, l'idea che si aveva del frangente storico che si viveva in prima persona, il desiderio di dimostrare qualcosa a sé stessi e a tutto il mondo, l'opportunismo che non era monopolio di un solo schieramento, ecc.
In definitiva erano solo uomini, con tutte le loro passioni e debolezze; adattando de Andrè, "siamo tutti coinvolti".
Perchè ho detto "siamo"? Noi quei giorni non li abbiamo vissuti sulla nostra pelle, sappiamo quello che ci hanno raccontato gli anziani, quello che abbiamo letto, quello che abbiamo visto nei film o specials televisivi; però se adesso possiamo formarci idee ed opinioni su questo ed altri argomenti lo dobbiamo anche e soprattutto a questo periodo tragico della nostra storia nazionale.
Ci è stata donata, pagandola col sangue dei morti di tutte le parti coinvolte, la libertà e la democrazia di cui usufruiamo ogni giorno, siano esse vecchie, malate o imperfette.
Auguri di Buona Pasqua a tutti
Plinio
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Citazione:
Originariamente Scritto da plinio
..Noi quei giorni non li abbiamo vissuti sulla nostra pelle, sappiamo quello che ci hanno raccontato gli anziani, quello che abbiamo letto, quello che abbiamo visto nei film o specials televisivi; però se adesso possiamo formarci idee ed opinioni su questo ed altri argomenti lo dobbiamo anche e soprattutto a questo periodo tragico della nostra storia nazionale..
...appunto, teniamoci le nostre idee ma soprattutto teniamole fuori dal forum e pensiamo a condividere e studiare la militaria per favore! [00060029
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Citazione:
Originariamente Scritto da plinio
Noi quei giorni non li abbiamo vissuti sulla nostra pelle, sappiamo quello che ci hanno raccontato gli anziani, quello che abbiamo letto, quello che abbiamo visto nei film o specials televisivi
Ti posso garantire che films e specials televisivi sono le cose meno adatte per farsi un' "idea". E a volte anche le testimonianze di vecchietti a meno che non riguardino eventi vissuti in prima persona, non vanno prese sempre come oro colato.
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Citazione:
Originariamente Scritto da herr x
Citazione:
Originariamente Scritto da plinio
..Noi quei giorni non li abbiamo vissuti sulla nostra pelle, sappiamo quello che ci hanno raccontato gli anziani, quello che abbiamo letto, quello che abbiamo visto nei film o specials televisivi; però se adesso possiamo formarci idee ed opinioni su questo ed altri argomenti lo dobbiamo anche e soprattutto a questo periodo tragico della nostra storia nazionale..
...appunto, teniamoci le nostre idee ma soprattutto
teniamole fuori dal forum e pensiamo a condividere e studiare la militaria per favore! [00060029
Straquoto Herr x!
[00016009
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Citazione:
Originariamente Scritto da spadon di san zuan in cuel
Citazione:
Originariamente Scritto da plinio
Noi quei giorni non li abbiamo vissuti sulla nostra pelle, sappiamo quello che ci hanno raccontato gli anziani, quello che abbiamo letto, quello che abbiamo visto nei film o specials televisivi
Ti posso garantire che films e specials televisivi sono le cose meno adatte per farsi un' "idea". E a volte anche le testimonianze di vecchietti a meno che non riguardino eventi vissuti in prima persona, non vanno prese sempre come oro colato.
Ciao, posso garantirvi che anche le testimonianze di prima mano lasciano molte volte a desiderare. Posso citarvi i ricordi di un partigiano che ho intervistato.
Mi raccontava (ed in questo caso il verbo raccontare è proprio il più adatto) che nei giorni della liberazione di Torino avevano catturato un "gerarca fascista", facendone nome e cognome, che era talmente malvisto dalla popolazione che quando fu il momento di fucilarlo partecipò insieme ad altri 600 ( non è un errore, seicento) partigiani al potone di esecuzione.
A parte l'assurdità* pratica di una tale notizia c'è solo da ricordare che questo generale dell'esercito venne reintegrato nel grado con diritto ad arretati e pensione nel 1954.
Quindi o i seicento non sapevano proprio sparare o la notizia è inventata.
Come fate a credere a delle "fiabe" del genere?
Un altro reduce invece dal fronte russo mi raccontava il terrore che gli incutevano i carri russi da"100 tonnellate". Capisco che se ti vengano addosso anche 10 tonnellate siano tante, però perchè esagerare?
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Infatti, l'epopea partigiana è permeata di agiografia, rivisitazioni moolto personali e vere e proprie falsità*. Il dopoguerra ha enfatizzato la resistenza come il primo novecento di De Amicis ha sovraccaricato il periodo risorgimentale relegandolo ad una dimensione epica, diciamo così "uno stato dell'affettività*".
Qualche anno fa in un osteria a pochi km da Udine, mi sono imbattuto in un uomo di paese, a sua detta suo padre ha combattuto con i partigiani titini in Jugoslavia mi raccontò degli aneddoti che vi posso lasciar immaginare. Dopodiche con uno sguardo attonito ed una punta di stupore e risentimento mi disse, forse cercando complicità*, che lo stato italiano non aveva concesso la pensione........gli ho riso in faccia......poi più pragmaticamente per evitare complicazioni gli ho detto: "forse doveva far domanda allo stato jugoslavo" e si è messo a ridere lui.
Questo per dire che per decenni ed anche adesso la parola "partigiano" rappresenta uno scudo di intoccabilità* dove ogni forma di autocelebrazione dalle targhe sui muri alle pensioni ed altro ancora è possibile, concesso, doveroso..... in altre parole...obbligatorio.
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Citazione:
Originariamente Scritto da spadon di san zuan in cuel
Citazione:
Originariamente Scritto da plinio
Noi quei giorni non li abbiamo vissuti sulla nostra pelle, sappiamo quello che ci hanno raccontato gli anziani, quello che abbiamo letto, quello che abbiamo visto nei film o specials televisivi
Ti posso garantire che films e specials televisivi sono le cose meno adatte per farsi un' "idea". E a volte anche le testimonianze di vecchietti a meno che non riguardino eventi vissuti in prima persona, non vanno prese sempre come oro colato.
Ciao, posso garantirvi che anche le testimonianze di prima mano lasciano molte volte a desiderare. Posso citarvi i ricordi di un partigiano che ho intervistato.
Mi raccontava (ed in questo caso il verbo raccontare è proprio il più adatto) che nei giorni della liberazione di Torino avevano catturato un "gerarca fascista", facendone nome e cognome, che era talmente malvisto dalla popolazione che quando fu il momento di fucilarlo partecipò insieme ad altri 600 ( non è un errore, seicento) partigiani al potone di esecuzione.
A parte l'assurdità* pratica di una tale notizia c'è solo da ricordare che questo generale dell'esercito venne reintegrato nel grado con diritto ad arretati e pensione nel 1954.
Quindi o i seicento non sapevano proprio sparare o la notizia è inventata.
Come fate a credere a delle "fiabe" del genere?
Un altro reduce invece dal fronte russo mi raccontava il terrore che gli incutevano i carri russi da"100 tonnellate". Capisco che se ti vengano addosso anche 10 tonnellate siano tante, però perchè esagerare?
Pensa che c'erano ex combattenti della prima guerra mondiale che giuravano di aver liberato un fantomatico "Ponte Trento-Trieste" .Questo per dire che con il tempo l'immaginzione e la retorica se ripetute per decenni possono diventare realtà*...Per il resto non posso fare altro che essere d'accordo con Picchio, Odilo e Andrea.
Ciao e Buona Pasqua a tutti da Franz
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Un saluto a Kanister e permettemi di raccontare:
Ho un nonno vivente che ha combattuto con il IX Corpus, prigioniero dopo l'8 settembre fuggì e venne ripreso dai tedeschi, mentre veniva portato in un bosco con una pala sulla spalla venne liberato dai partigiani...........
Ho un carissimo amico/reduce che aderi sedicenne alla rsi, combatte contro il X corpus e ricorda che in una Terra che era di fatto tedesca,il friuli, combattevano anche formazioni partigiane con l'ideale di mantenere italiane quelle terre.........
Sono probabilmente nato in quanto nel lontano '44 uno sconosciuto medico militare tedesco curò una bimba in fasce, mia madre, salvandola da una grave infezione, controllò per diversi giorni l'evolversi della malattia, allora non c'era la guardia medica ma solo Miseria..........
Ho trovato una medaglietta di un soldato americano, morto a 20 anni qui sulla gotica e sepolto ai falciani, ho rintracciato la sorella, vivente, gli restituirò la medaglietta......
Un universo, una microstoria che nel bene o nel male appartiene a tutti noi, ed è giusto tramandarla cercando i fatti e confrontandosi.
Chi non conosce Kanister e le persone di diverse idee che "orbitano" in quei luoghi potrebbero pensare che non sia possibile coniugare idee così "opposte"
li ho conosciuti e sono rimasto affascinato....
Spero, mentre visito delle meravigliose fortezze, magari con dei Ciceroni che ho già* avuto la fortuna di conoscere, di incontrare anche Dan e di parlare di questa insana passione che ci attrae come ferro sulla calamita.
Un saluto e spero di non aver annoiato [00016009
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Citazione:
Originariamente Scritto da Gotic Line Alarico
Un saluto a Kanister e permettemi di raccontare:
Ho un nonno vivente che ha combattuto con il IX Corpus, prigioniero dopo l'8 settembre fuggì e venne ripreso dai tedeschi, mentre veniva portato in un bosco con una pala sulla spalla venne liberato dai partigiani...........
Ho un carissimo amico/reduce che aderi sedicenne alla rsi, combatte contro il X corpus e ricorda che in una Terra che era di fatto tedesca,il friuli, combattevano anche formazioni partigiane con l'ideale di mantenere italiane quelle terre.........
Sono probabilmente nato in quanto nel lontano '44 uno sconosciuto medico militare tedesco curò una bimba in fasce, mia madre, salvandola da una grave infezione, controllò per diversi giorni l'evolversi della malattia, allora non c'era la guardia medica ma solo Miseria..........
Ho trovato una medaglietta di un soldato americano, morto a 20 anni qui sulla gotica e sepolto ai falciani, ho rintracciato la sorella, vivente, gli restituirò la medaglietta......
Un universo, una microstoria che nel bene o nel male appartiene a tutti noi, ed è giusto tramandarla cercando i fatti e confrontandosi.
Chi non conosce Kanister e le persone di diverse idee che "orbitano" in quei luoghi potrebbero pensare che non sia possibile coniugare idee così "opposte"
li ho conosciuti e sono rimasto affascinato....
Spero, mentre visito delle meravigliose fortezze, magari con dei Ciceroni che ho già* avuto la fortuna di conoscere, di incontrare anche Dan e di parlare di questa insana passione che ci attrae come ferro sulla calamita.
Un saluto e spero di non aver annoiato [00016009
ciao Gotic Line,
certamente non hai annoiato me, ed anzi condivido lo spirito di quello che hai scritto. Perchè hai riportato con un approccio neutrale degli aneddoti di guerra, come dovrebbe sempre esser fatto da chi ha una sana passione per la storia e non finalizza quest'ultima al suo credo politico. In guerra nessuno ha mai completamente ragione e l'avversario torto, anche se quasi sempre chi dallo scontro ne esce vincitore si arroga questo privilegio.
Bkg
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
Ciao Daniele, quando vuoi i ciceroni sono sempre pronti.... intando auguri di Buona Pasqua.
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
straquoto il tuo pensiero PICCHIOFANATICO!!!!!!!!!!!!!!!! [264
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Re: Pensando al passato (ma anche al presente)
E' vero, discussioni del genere (ahimè) potrebbero degenerare;
è un peccato, perchè penso che tanta parte delle varie "formae mentis" presenti nel tessuto sociale italiano, sia pur molto diversificato, siano figlie in qualche modo di quel travagliato periodo.. Pur rimanendo sui binari con cui ho tracciato il discorso sono convinto (come tanti hanno rilevato) che il solo parlarne sia sintomo di maturità* democratica, senza sopraffazione del pensiero "vincente" (pur pensando che sia un bene che la parte uscita vittoriosa sia stata quella che conosciamo..).
Ringrazio tutti per la costruttiva discussione, e chiudo qui i miei interventi rinnovando ancora una volta le mie scuse per l'inesperienza nelle possibili problematiche forumistiche derivanti da taluni argomenti "sensibili".
Ciao a tutti e ancora una felice Pasqua del Signore [257