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Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Ciao a tutti. Ogni tanto, circa 3 o 4 volte all'anno, mi piace recarmi a visitare un angolino remoto e solitario che si trova nell'estrema periferia a nord della mia città*, il cimitero militare austriaco costruito nel 1851 che raccoglie i caduti della guarnigione di Verona oltre a numerosi prigionieri austroungarici morti nei campi di concentramento del veronese durante la 1° G.M., e passare una mezzoretta di meditazione solitaria e raccoglimento lontano dal clamore e dalla pazza folla, passeggiando tra le lapidi di questo, che considero un luogo della memoria oggi ben tenuto ma assolutamente sconosciuto al 99,9% della popolazione cittadina, cosa piuttosto triste in sè ma che lo rende nello stesso tempo ricco di un fascino elitario unico. Mi piace pensare a queste persone che, in anni ormai remotissimi, hanno trovato sepoltura in questo campo, in una terra nella maggior parte dei casi lontana da quella di origine, e dove erano stati portati dalla sorte delle decisioni dell'apparato militare-burocratico, tutti accomunati dal servizio a quello che era allora un grande Impero multinazionale, servizio che molti avranno scelto e condiviso idealmente, e, come sempre succede in ogni epoca, molti altri avranno realisticamente scelto perchè era il modo migliore di guadagnarsi da vivere, o altri ancora semplicemente subito perchè non si poteva fare altrimenti... Mi piace pensare alle loro vite quotidiane, alla loro vita familiare, alle loro passioni e aspirazioni, nella realtà* di caserme e strutture militari dove vigeva una rigida disciplina e un senso della gerarchia oggi scomparso, con un profondo senso di lealtà* reciproca e cameratismo, dove si viveva del resto durante gli anni ordinari una tranquilla vita di guarnigione, intervallata tuttavia dal pericolo incombente della guerra contro le aspirazioni unitarie della dinastia sabauda, dal trauma recente dei moti del 1848-49, guerra che si concretizzerà* nel 1859 e poi nel 1866 quando le pur vittoriose forze militari asburgiche dovranno lasciare questa provincia a causa della sconfitta ad opera dei prussiani.
Oggi è molto difficile trovare notizie esaurienti su questo cimitero. Il luogo ha avuto una storia travagliata, con brevi periodi di splendore seguiti ad altri più lunghi di abbandono, incuria e saccheggio. Il cimitero nacque nel 1851, quando l'amministrazione del Regno Lombardo-Veneto decise di creare un luogo di sepoltura riservato al personale militare ma anche civile al suo servizio nella provincia di Verona, personale allora in forte crescita dopo la guerra del 1848-49 quando la guarnigione giunse a contare oltre 20.000 militari in tempo di pace, in una città* che contava circa 60.000 abitanti, e che stava diventando la capitale militare del Regno con il sorgere di nuove strutture militari e con i forti del Quadrilatero. Fino a quel momento i militari venivano sepolti in un settore riservato del cimitero monumentale costruito negli anni '30. Il cimitero si trovava allora in aperta campagna, lontano dalla cerchia delle mura e vicino a uno dei forti esterni, il Procolo, in territorio allora del comune del Chievo. Oggi la zona è diventata la linea di confine tra periferia cittadina di cui fa parte e la campagna circostante. Ai bordi di una strada veloce e di grande traffico, solo un po' ritirato verso l'interno, gli restano appena un po' di campi aperti circostanti, in anni recenti gli è stato costruito addosso un piccolo centro commerciale con qualche piccola, inutile polemica. Da un altra parte gli è vicino un autolavaggio. Negli anni tra il 1851 e il 1866 raccolse non solo chi moriva a Verona del personale militare e degli impiegati civili statali, ma anche i membri delle loro famiglie: ci sono lapidi di giovani mogli di ufficiali stroncate, come era allora tutt'altro che raro, da tisi e tubercolosi, e di bambini di pochi anni di vita.
Le lapidi sopravvissute di quel periodo riportano iscrizioni in buona parte in tedesco, ma anche in italiano, segno che buona parte del personale a Verona era composto da lombardi, veneti, friulani ecc. Sembrano mancare del tutto, o perlomeno non sono sopravvissute fino ad oggi, lapidi in ungherese, croato, ceco o altre lingue dell'Impero. Ci sono le sepolture dei caduti durante le campagne del 1859 e 1866, soprattutto di quelli che vennero raccolti feriti e morirono poi negli ospedali militari veronesi: non solo asburgici ma anche alcuni di parte piemontese-italiana.
Dopo il passaggio del Veneto all'Italia, nel 1867 viene abbandonato e viene spogliato in breve tempo dei cancelli, delle croci e di ogni ornamento. E' il primo triste periodo di abbandono. Nel 1881, col migliorare delle relazioni fra i 2 stati (nel 1882 arriverà* la Triplice Alleanza con l'Austria), viene restaurato e viene costruita una casetta per il custode. Restauro, costruzione della casa e pagamento dello stipendio del custode vengono finanziati direttamente da Vienna. Si arriva alla prima guerra mondiale, durante e dopo la quale vi vengono sepolti i prigionieri austro-ungarici trattenuti fino a tutto il 1919. Le tombe arrivano a 5.684.
Segue un altro periodo di totale abbandono e degrado che passa per la 2° G.M. e culmina nel dopoguerra fino agli anni '80 tra proposte di eliminazione completa del cimitero per far posto alle abitazioni, fino al restauro in grande stile e alla nuova sistemazione tra il 1986 e l'88 ad opera dei giovani Vigili del Fuoco Volontari dell'Alta Austria e della Croce Nera Austriaca per le onorificenze ai caduti, a cui seguiranno altri restauri periodici negli anni '90.
Oggi finalmente il cimitero è tenuto decorosamente, con l'interessamento del comune e una regolare costante manutenzione, da una decina d'anni è divenuto uno dei sacrari militari ufficiali della repubblica. Una volta all'anno vi si svolge una cerimonia con gli ambasciatori d'Austria e Ungheria e l'alzabandiera; per il resto dell'anno il cimitero è visitabile ma sempre assolutamente deserto, come posso testimoniare io che lo frequento dal 1991.
Nella sistemazione moderna, il cimitero ha una specie di altare centrale, le lapidi dei caduti del periodo 1915-1919 sono tutte uguali, croci squadrate e basse in marmo chiaro e ognuna segna la sepoltura collettiva dei resti di più soldati prigionieri, elencati semplicemente con nome e cognome. Diverse sono le lapidi originali del periodo ottocentesco, almeno quelle che sono arrivate fino ad oggi, con le loro suggestive iscrizioni e spesso con incisioni scolpite. Il cimitero ha oggi un'aria aristocratica, dovuta al semplice fatto che le croci di legno che segnavano le sepolture più umili di soldati di non elevato grado sono del tutto scomparse. Ci sono stato l'ultima volta pochi giorni fa e ho scattato un po' di foto, che qui presento. Ho notato che varie iscrizioni, già* restaurate anni, fa stanno nuovamente sbiadendo.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Me lo sono letto tutto d'un fiato e vorrei ringraziarti per aver condiviso con me (io parlo sempre a titolo personale ma penso che molti utenti del forum proveranno lo stesso sentimento) questa pagina di storia e questo posto splendido.
Ciao da franz
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Allegati: 1
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Uno dei caduti della Guerra del 1859 ha una tra le più belle e suggestive lapidi. Spiccano, sotto la dedica, l'incisione fedele dell'elmo da Dragone, versione da ufficiale, sopra una coppia di sciabole da cavalleria (chissà di che tipo?). La stele è sormontata anche qui dal motivo di elmo, corazza e spade medioevali, simboli di valore guerriero. La dedica recita:
DEM RITTMEISTER FRANZ MEI LIEUTNANT WILHELM VON DURING ROSENKRANTZ UND 18 MANN DES PRINZ EUGEN VON SAVOYEN 5 DRAGONER R.(EGIMENT) GEFALLEN AM 24 JUNI 1859 IN DER SCHLACHT BEI SOLFERINO VOM OFFIZIERS CORPS
Io la tradurrei così, ma ne sono molto dubbioso, se qualcuno avesse un'interpretazione migliore:
AL CAPITANO FRANZ MEI, (AL) TENENTE WILHELM VON DURING ROSENKRANTZ E (A) 18 UOMINI DEL REGGIMENTO 5° DRAGONI PRINCIPE EUGENIO DI SAVOIA CADUTI IL 24 GIUGNO 1859 NELLO SCONTRO A SOLFERINO DAL CORPO UFFICIALI
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Me lo sono letto tutto d'un fiato e vorrei ringraziarti per aver condiviso con me (io parlo sempre a titolo personale ma penso che molti utenti del forum proveranno lo stesso sentimento) questa pagina di storia e questo posto splendido.
Ciao da franz
Grazie a te per l'apprezzamento. E' un piacere condividere quel poco che so. Ciao
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Me lo sono letto tutto d'un fiato e vorrei ringraziarti per aver condiviso con me (io parlo sempre a titolo personale ma penso che molti utenti del forum proveranno lo stesso sentimento) questa pagina di storia e questo posto splendido.
Ciao da franz
Quoto, grazie anche da parte mia. Ottima l'idea di aggiungere una foto satellitare per mostrare il luogo. [00016009
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Una delle più alte personalità sepolte nel cimitero, il nobile Generalmajor Franz Burdina von Lowenkampf. La stele è sormontata dallo stemma araldico di famiglia. La dedica:
QUI RIPOSA L'I.R. GENERAL MAGGIORE FRANZ BURDINA VON LOWENKAMPF MORTO A VERONA IL 5 LUGLIO 1859 A CAUSA DELLE GRAVI FERITE RIPORTATE NELL'EROICA LOTTA A MAGENTA ALLA TESTA DELLA SUA BRIGATA. COMPIANTO DALLA SUA INCONSOLABILE FAMIGLIA.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Bravo Festungsartillerie per la passione che hai nuovamente dimostrato nel voler raccontare anche la storia di questo piccolo cimitero a lato del Saval, vicino a Corte Pancaldo.
Qualche mese fa sono andato a visitarlo e pigro come sono non l'ho fotografato ripromettendomi di farlo la volta successiva, ma non avrei comunque potuto esporlo bene come hai fatto tu.
Complimenti [264
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Qualche mese fa sono andato a visitarlo e pigro come sono non l'ho fotografato ripromettendomi di farlo la volta successiva, ma non avrei comunque potuto esporlo bene come hai fatto tu.
Complimenti [264
Grazie Cocis, allora devo correggermi, non è proprio sempre deserto, siamo in ben 2 veronesi che ogni tanto lo visitano... [257
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Citazione:
Originariamente Scritto da Festungsartillerie
Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Qualche mese fa sono andato a visitarlo e pigro come sono non l'ho fotografato ripromettendomi di farlo la volta successiva, ma non avrei comunque potuto esporlo bene come hai fatto tu.
Complimenti [264
Grazie Cocis, allora devo correggermi, non è proprio sempre deserto, siamo in ben 2 veronesi che ogni tanto lo visitano... [257
Si temo che hai ragione, infatti tutte le volte che ci vado non trovo mai nessuno compreso l'eventuale guardiano, comunque come diceva una pubblicità* "due è meglio che uan" [icon_246
[00016009
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Devo dire che prima della vista dall'alto mi aspettavo peggio. Invece lo trovo molto dignitoso. Interessante la spiegazione.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Grazie per averli ricordati, Festungartillerie.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Un altro eroe del 1859, un tenente del 5° Reggimento Fanteria, che aveva il suo distretto di reclutamento in Ungheria.
Traduzione della dedica:
AL NOSTRO
VALOROSO CAMERATA
ALFRED STADNIKIEVITZ
I.R. TENENTE DEL 5° REGGIM. FANTERIA
MORTO
A CAUSA DELLE FERITE RIPORTATE A SOLFERINO
IL 17 LUGLIO 1859
DEDICATO
DAL CORPO UFFICIALI DEL REGGIMENTO
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Un' altra lapide di un militare deceduto nell'anno 1859, ma qui la particolarità* è che la 2° Guerra d'Indipendenza non è stata la causa della sua morte: si tratta di un sergente maggiore morto il 15 settembre '59 a causa di una certa esplosione verificatasi a Verona, quando la guerra era ormai finita da 2 mesi l' 11 luglio col famoso armistizio di Villafranca. Chissà* quali saranno state le circostanze di questa misteriosa esplosione? Forse qualche deposito munizioni saltato in aria per incauto maneggio, presso il quale il nostro era in servizio? Chissà* se una ricerca storica potrebbe mai appurarlo...
La lapide, piuttosto rovinata, aveva la particolarità* di avere delle lettere metalliche, forse in bronzo, applicate in rilievo sul marmo. Di esse non nè è rimasta nessuna, ma la scritta è leggibile e si vedono i fori in cui erano applicate.
Traduzione:
LA MOGLIE CON 5 BAMBINI DEDICANO AL LORO PADRE L'I.R. SERGENTE MAGGIORE JOHANN MAYER UN SEGNO DEL PIU' RICONOSCENTE PENSIERO - EGLI MORI' A 40 ANNI A CAUSA DELL'ESPLOSIONE VERIFICATASI IL 15 SETTEMBRE 1859
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Un'altra lapide di un militare deceduto in tempo di pace, per motivi non specificati, in giovane età*: si tratta di un sergente appartenente al Genio (arma che costituisce il mio settore di interesse preferito). Si distingue per essere a croce, motivo non molto frequente in questo cimitero.
La dedica: HIER RUHET MICHAEL SENKER K.K. FELDWEBEL DES K.K. GENIE REGIMENTES F.M. LT. ERHERZOG LEOPOLD N. II GESTORBEN DEN 9 SEPTEMBER 1863 IN SEINEM 28 LEBENSJAHRE - GEWIDMET VON SEINEN CAMERADEN
QUI RIPOSA MICHAEL SENKER I.R. SERGENTE MAGGIORE DELL'I.R. REGGIMENTO DEL GENIO ARCIDUCA LEOPOLD NO. II MORTO IL 9 SETTEMBRE 1863 A 28 ANNI - DEDICATO DAI SUOI CAMERATI
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Allegati: 1
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Una delle lapidi in lingua italiana, quella del maggiore Mussi.
Dedica: QUI RIPOSANO LE OSSA DELL'I.R. MAGGIORE GEROLAMO MUSSI COLPITO DA APOPLESSIA FULMINANTE IL GIORNO 31 AGOSTO 1866 NEL SUO 13° LUSTRO DI VITA ANIMA CANDIDA SPECCHIO D'OGNI SOCIALE VIRTU' RICEVI ORA IL PREMIO RISERVATO AI GIUSTI E QUESTO E' IL SOLO CONFORTO CHE RIMANE AI TUOI CAMERATI CHE TANTO TI AMAVANO E ALLE DOLENTI SORELLE DI CUI ERI IL SOLO SOSTEGNO
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Allegati: 1
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Altra lapide, di un sottotenente di Sanità*, quindi il nostro doveva essere un medico (qualcuno ha idea di come poteva essere l'uniforme degli ufficiali austriaci di sanità* verso il 1855 ?).
dedica: FRANZ GLANCHE SOTTOTENENTE NELL'I.R. 2° BATTAGLIONE DI SANITA' MORTO IL 9 GIUGNO 1855 A 40 ANNI DEDICATO DALLA SUA ADDOLORATA MOGLIE
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Allegati: 2
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
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Allegati: 1
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Come avevo scritto, nel cimitero in occasione delle guerre del 1859 e 1866 trovarono posto anche vari nemici, perlopiù raccolti feriti sul campo di battaglia e morti negli ospedali militari di Verona. E' il caso del protagonista della prossima lapide, un ufficiale piemontese morto nel 1866.
QUI LE OSSA DI UN PRODE BENEDETTO CAVALLINI NATO A BELGIRATE DI PIEMONTE IL 5 GIUGNO 1841 D'INGEGNO VIVACISSIMO INCLINATO AI SEVERI CONCETTI DELLE SCIENZE MATEMATICHE IL CUORE ARDENTISSIMO DI VERA GLORIA APPLICO' AGLI STUDI E DISCIPLINE MILITARI DAL COLLEGIO MODENESE TRA I MIGLIORI USCI' UFFICIALE NEL XIX REGGIMENTO PUGNO' A CUSTOZA FINCHE' GIACQUE FERITO E PRIGIONIERO RIEBBE PRESTO LA CARA LIBERTA' AHI! NON PER LE ARMI DEI FRATELLI MA PER LA FALCE DELLA MORTE CHE IN VERONA IL 7 LUGLIO 1866 TRONCAVA LA PREZIOSA ESISTENZA
(Da notare che questa è l'iscrizione più lunga presente in tutto il cimitero, e sulle rimanenti 3 facce dell'obelisco ce ne sono altre che non ho fotografato, tra cui una in cui si ricorda come l'ufficiale ricevette un encomio da Garibaldi: verbosità retorica tipicamente italiana contrapposta a maggiore laconicità germanica?)
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Grazie ancora... appena riesco vado a fare qualche foto hai cimiteri A.U. qui intorno (i caduti italiani sono tutti a Redipuglia se non sbaglio...).
Ciao da Franz
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Grazie ancora... appena riesco vado a fare qualche foto hai cimiteri A.U. qui intorno (i caduti italiani sono tutti a Redipuglia se non sbaglio...).
Ciao da Franz
Ottima idea.
Ciao
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Allegati: 3
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
... ho trovato questo sul povero Cavallini...
- una sua biografia insieme a quella del fratello;
- una cartolina reggimentale del 19° che ricorda l'episodio...
- il luogo dove fu presente la brigata Brescia, 19° e 20° fanteria nella giornata del 24 giugno 1866;
Un caro saluto
F.M.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Citazione:
Originariamente Scritto da Furiere Maggiore
... ho trovato questo sul povero Cavallini...
- una sua biografia insieme a quella del fratello;
- una cartolina reggimentale del 19° che ricorda l'episodio...
- il luogo dove fu presente la brigata Brescia, 19° e 20° fanteria nella giornata del 24 giugno 1866;
Un caro saluto
F.M.
Grazie Furiere Maggiore, questa è davvero una splendida e graditissima integrazione, davvero bella la cartolina reggimentale del 19°.
Ora sappiamo qualcosa in più sullo sfortunato tenente Cavallini, scomparso a soli 25 anni.
Ciao
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Allegati: 2
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
La prossima lapide-obelisco segna la sepoltura di un giovanissimo ufficiale dei Kaiserjäger di nobile e antica famiglia tedesca, il principe Emanuele di Salm-Salm (famiglia che dovrebbe esistere ancora oggi, almeno credo), caduto nella guerra del '66 pochi giorni prima di compiere i 19 anni.
Interessante notare come all'interno della Confederazione Germanica i rampolli di famiglie nobili venissero evidentemente avviati alla carriera militare nell'esercito asburgico.
La dedica:
QUI RIPOSA EMMANUEL PRINCIPE DI SALM SALM CONTE DI RENANIA I.R. TENENTE NEL 3° BATTAGLIONE REGGIMENTO KAISERJAGER TITOLARE DELLA CROCE AL MERITO MILITARE CON DECORAZIONE DI GUERRA NATO AD ANHOLT IN WESTFALIA IL 6 LUGLIO 1847 MORTO A VERONA IL 26 GIUGNO 1866 A CAUSA DELLE FERITE RICEVUTE IL 24 GIUGNO NELLO SCONTRO DI CUSTOZA R.I.P.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Complimenti a Festungsartillerie per lo splendido servizio fotografico e complimenti ai veronesi per lo stato di conservazione del cimitero.
La civiltà* di un popolo si vede dal rispetto che ha per i morti.
Purtroppo a Trieste le cose sono andate diversamente. Qualche anno fa l'amministrazione comunale ha declassato il Cimitero Militare, che si trova accanto al cimitero principale, dichiarandolo "ex Cimitero Militare", consentendo così all'Azienda comunale che ha in gestione i cimiteri di demolire numerose tombe, per destinare lo spazio a sepolture attuali.
Anni fa, in occasione dell'annunciata demolizione di una serie di tombe, ho avuto la possibilità* di andare a Vienna, alla sede della Croce Nera, l'associazione austriaca che si occupa del restauro dei cimiteri militari. Mi hanno detto che loro non potevano fare niente, visto che il cimitero non era più considerato "militare". In un'occasione precedente, il Comune di Trieste aveva risposto che, se volevano conservare le tombe.... se le dovevano comprare!
Nel cimitero principale di Trieste c'è (o c'era) addirittura la tomba del contrammiraglio Petz, che comandava la 2a Divisione alla battaglia di Lissa, e anni fa pareva volessero demolire anche quella.
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Allegati: 2
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Citazione:
Originariamente Scritto da Festungsartillerie
Altra lapide, di un sottotenente di Sanità*, quindi il nostro doveva essere un medico (qualcuno ha idea di come poteva essere l'uniforme degli ufficiali austriaci di sanità* verso il 1855 ?).
Verso il 1855 non lo so, ma queste sono le divise del personale della Sanità* nel 1895. Magari erano le stesse?
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Allegati: 2
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
L'immagine è tratta da "Das k.u.k. Heer im Jahre 1895" (L'imperial e regio esercito nell'anno 1895), da una serie di dipinti del tenente Oskar Brüch (1869-1943), editore Leopold Stocker Verlag.
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Allegati: 1
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
... ehm Liliana,
le uniformi del 1855 erano diverse, come taglio, da quelle di quarant'anni dopo anche se i colori erano quelli tradizionali: verde scuro e rosso.
Esse per i medici e le compagnie di Sanitas erano di colore verde scuro con filettature rosse. Nel 1859 nel KuK c'erano 700 medici che seguivano i 28 ospedali di guarnigione...
Ho trovato notizia del battaglione volontari di Trieste nel 1859...
Ragazzi vi chiedo una cortesia se vi viene in mente qualcosa che riguarda l'800, per uniformi, medaglie, armi, storie ecc. è opportuno postarlo nella stanza Ottocento Italiano Ok ? [264
Un caro saluto
F.M.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Citazione:
Originariamente Scritto da Furiere Maggiore
... ehm Liliana,
le uniformi del 1855 erano diverse, come taglio, da quelle di quarant'anni dopo anche se i colori erano quelli tradizionali: verde scuro e rosso.
Lo temevo, ma non avevo niente di precedente. :roll:
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Un grazie cordiale a Serlilian e Furiere Maggiore per queste interessantissime integrazioni sulle uniformi di sanità*, che ne documentano anche l'evoluzione nel tempo: purtroppo a me manca un testo di riferimento valido sul periodo 1836-1866, poichè le mie scarne conoscenze si basano sui soliti 2 volumetti in inglese della Osprey Men at Arms che però documentano solo fanteria e cavalleria, il 3° volume sulle altre armi tecniche non è mai più uscito... Quindi l'uniforme del 1855 del nostro ufficiale doveva essere simile nel taglio a quella contemporanea di fanteria, ma in colore verde scuro sia per tunica che pantaloni (a differenza di altre armi come fanteria e artiglieria che avevano i pantaloni in colore diverso dalla tunica). Sarà* stato previsto il Kittel (uniforme da fatica in cotone) anche per gli ufficiali di sanità*? Bellissima la tavola postata da Serlilian tratta da Das k.u.k. Heer im Jahre 1895, a giudicare da essa sembrerebbe che verso il 1895 il colore distintivo della sanità* fosse diventato più il blu scuro più che il verde tradizionale: forse lo stesso blu della giubba della fanteria contemporanea?
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Allegati: 2
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Sembra di sì.
Questa è la fanteria austriaca. La chiamano "Deutsche" in quanto di lingua tedesca, per distinguerla da quella ungherese.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Citazione:
Originariamente Scritto da serlilian
Complimenti a Festungsartillerie per lo splendido servizio fotografico e complimenti ai veronesi per lo stato di conservazione del cimitero.
La civiltà* di un popolo si vede dal rispetto che ha per i morti.
Purtroppo a Trieste le cose sono andate diversamente. Qualche anno fa l'amministrazione comunale ha declassato il Cimitero Militare, che si trova accanto al cimitero principale, dichiarandolo "ex Cimitero Militare", consentendo così all'Azienda comunale che ha in gestione i cimiteri di demolire numerose tombe, per destinare lo spazio a sepolture attuali.
Anni fa, in occasione dell'annunciata demolizione di una serie di tombe, ho avuto la possibilità* di andare a Vienna, alla sede della Croce Nera, l'associazione austriaca che si occupa del restauro dei cimiteri militari. Mi hanno detto che loro non potevano fare niente, visto che il cimitero non era più considerato "militare". In un'occasione precedente, il Comune di Trieste aveva risposto che, se volevano conservare le tombe.... se le dovevano comprare!
Nel cimitero principale di Trieste c'è (o c'era) addirittura la tomba del contrammiraglio Petz, che comandava la 2a Divisione alla battaglia di Lissa, e anni fa pareva volessero demolire anche quella.
Grazie cara Serlilian dei complimenti per il mio piccolo reportage, quello che è successo a Trieste, splendida città* che dovrebbe essere ancora così carica di memorie dei tempi asburgici nonostante tutto ciò che è capitato nel secondo dopoguerra, è davvero triste, mi ricordo che a suo tempo avevo letto qualche cenno in merito su un forum in lingua inglese dove si parla di storia militare austriaca, non senza provarne sdegno ovviamente: purtroppo in questi casi è ben difficile cambiare le cose senza un interessamento consistente dietro a sè di enti culturali, di ampio consenso dell'opinione pubblica, ma soprattutto di gente che conta a livello politico ed economico, perchè quando c'è di mezzo l'interesse finanziario è difficilissimo fermare certe nefandezze. L'unica misera consolazione in queste situazioni è sperare che prima delle distruzioni qualcuno abbia almeno pensato a scattare qualche foto che documenti ciò che non esisterà* più. Pochi appassionati di storia isolati non possono nulla, in questi casi.
In quanto ai complimenti ai veronesi, sono meritati per lo stato decoroso in cui è tenuto oggi finalmente questo cimitero dopo decenni di abbandono, ma purtroppo c'è da dire che proprio qui nella mia città* un altro pezzo di storia austriaca ha rischiato fortemente di fare la stessa fine del cimitero di Trieste solo 4-5 anni fa; ero indeciso se e come accennare a questa storia alla fine del mio reportage, ma la anticipo qui brevemente, anche se è tutto molto spiacevole e poi bisognerebbe buttarla pesantemente giù in politica, perchè politiche sono le cause di quello che si voleva fare: in pratica la sezione militare austriaca del cimitero monumentale di Verona, che è tuttora il cimitero principale della città* e che fu costruito proprio in epoca asburgica, la parte dove venivano sepolti i militari tra il 1835 e il 1850 prima della costruzione del cimitero soggetto di questo reportage, doveva essere cancellata verso il 2005 per fare posto alle sepolture dei "nuovi italiani" di fede musulmana in onore alla multiculturalità*: poi nel 2007 l'amministrazione ha cambiato colore, e sembrerebbe, sottolineo sembrerebbe, che almeno per ora il cimitero sia salvo, ma in queste cose le brutte sorprese sono sempre dietro l'angolo. Tra l'altro in questa sezione c'è la tomba del grande Franz von Scholl, l'ingegnere militare che ha progettato il sistema fortificatorio del Quadrilatero e uno dei più insigni teorici dell'arte della fortificazione dell' '800, scomparso nel 1838.
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Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Davvero doveroso accodarmi agli apprezzamenti espressi....
Ben fatto!!!! [264
Val
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Allegati: 4
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Concludo il mio reportage con l'ultima lapide fotografata, anche se in realtà* l'ho già* postata nella sezione delle armi corte nella discussione intitolata "Revolver a percussione scolpito su lapide tombale", ma per completezza ho pensato di inserirla anche qui, postando anche altri primi piani non presenti là*.
Si tratta a mio parere della stele più bella e misteriosa di tutto il cimitero, e sono anni che mi incuriosisce e affascina, essendo una sintesi originale di motivi classici e modernità*: originariamente doveva essere una lapide marmorea in 2 pezzi con un ovale centrale, con ogni probabilità* di un marmo di colore contrastante, o forse meno probabilmente di bronzo, dove era incisa la dedica con nome grado reparto ecc. Oggi questa parte centrale non esiste più, evidentemente danneggiata e dispersa durante gli anni di abbandono, e questo ha reso di fatto il caduto un ignoto. Sappiamo solo con sicurezza che si trattava di un ussaro asburgico e che quasi sicuramente morì nella guerra del 1866 a causa di azioni belliche. La raffinatezza della lapide lo qualifica come ufficiale. La particolarità* è che chi ideò questa lapide pensò di ritrarre la panoplia di armi ed elementi uniformologici tipici del militare caduto: si vedono tra l'altro il tipico copricapo degli ussari, la kutsma adottata solo per pochi anni, la sciabola da cavalleria con dragona marcata FJI (Franz Joseph I), la cartuccera con aquila imperiale e un modernissimo revolver a percussione.
Sarebbe bello ridare un nome a questo caduto; al tempo dei restauri sembra che la Croce Nera e gli altri non ci siano riusciti, o semplicemente non se ne siano interessati.
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Allegati: 5
Re: Il cimitero militare di Verona. Eroi dimenticati.
Autunno 2011: al Cimitero Militare Austro-Ungarico sono di ritorno i fanti dell'Imperial e Regio Reggimento di Fanteria no. 45, Arciduca Sigismondo, in servizio d'onore per una commemorazione dei commilitoni caduti. [264
Riprendo questo vecchio reportage, tutto sommato uno di quelli che mi sono riusciti meglio, per mostrarvi qualche foto rinvenuta sul web di questa piccola celebrazione con alcuni reenactors.
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Allegati: 2
Citazione:
Originariamente Scritto da
Festungsartillerie
Fino a quel momento i militari venivano sepolti in un settore riservato del cimitero monumentale costruito negli anni '30
Avevo scritto che fino al 1851, quando venne costruito il cimitero militare di cui ho parlato qui sopra, i soldati e i funzionari statali asburgici venivano sepolti in un'area a loro riservata del Cimitero Monumentale di Verona, che è a tutt'oggi il maggiore luogo di sepoltura della città scaligera. Oggi voglio mostrarvi qualche foto che ho scattato recentemente proprio in questo luogo, accompagnandola con le pochissime notizie che sono riuscito a trovare.
Il Cimitero Monumentale sorge appena fuori le mura a Est della città, presso Porta Vittoria, e fu costruito in base all'esigenza di portare le sepolture fuori dalle città, in base al famoso editto napoleonico del 1805. In realtà la costruzione cominciò verso il 1828, quando Verona era ormai diventata austriaca da quasi 15 anni. Fino a quel momento si seppellivano i defunti in vari camposanti esterni alla città, ma si era continuato anche a farlo nei pressi delle chiese cittadine. Progettato dall'architetto Giuseppe Barbieri in stile neoclassico, con il tempo è stato notevolmente ampliato, l'assetto originario consisteva in una grande area rettangolare con ai lati due emicicli.
L'area militare del nuovo cimitero era nell'emiciclo nord, quello vicino alle mura.
Una stampa d'epoca ci mostra il cimitero nella sua forma originale, prima di tutti gli ingrandimenti del '900, e l'area circostante, in particolare il Forte Scholl-Gazometro e il Blockhaus difensivo vicino a Porta Vittoria:
Allegato 173382
La stessa zona ai giorni nostri, vista aerea:
Allegato 173384
Se sul cimitero austriaco del 1851 di cui avevo trattato nella parte precedente è difficile reperire notizie, per questo più antico la situazione è ancora peggiore. Assente qualsiasi libro di comune reperibilità che ne parli, anche sul web non si trova niente.
Al giorno d'oggi l'area è tenuta abbastanza bene, come il resto del Monumentale. Di tutte le sepolture originali, sono sopravvissute solo parte delle lapidi in marmo, mentre anche qui non c'è più traccia delle umili croci in legno, scomparse da tempo immemorabile. Sembra che il cimitero abbia subito un riordinamento generale verso il 1911-12.
La cronologia delle sepolture si può rilevare dai dati leggibili sulle lapidi sopravvissute: le più antiche risalgono alla prima metà degli anni 1830. Una sorpresa si ha leggendo che le ultime risalgono agli anni 1860: contrariamente a quello che si potrebbe pensare, la creazione del nuovo cimitero del Saval non significò che si smettesse di impiegare il vecchio, quest'ultimo non era evidentemente ancora saturo.
A differenza del nuovo camposanto, qui sembra che non furono mai inumati i prigionieri austro-ungarici deceduti nel veronese durante la Grande Guerra 1915-18. Anche per questo motivo, l'area è meno conosciuta, non vi si svolgono celebrazioni commemorative, non ha ricevuto particolare attenzione dalla Croce Nera austriaca negli ultimi decenni. Ciò nonostante, contiene testimonianze di un certo valore storico, come le sepolture di alcune personalità di rilievo, alti ufficiali delle forze armate asburgiche sepolti in imponenti sarcofagi marmorei, ma soprattutto quelle piccole grandi testimonianze, quei frammenti di vite spezzate e dimenticate, di gente meno importante e famosa, di cui oggi rimane solo una piccola lapide sbiadita...
Anche qui, data la scarsità di informazioni, ci sono dei piccoli misteri probabilmente destinati a rimanere per sempre tali, di cui parleremo.
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Allegati: 1
Cominciamo a vedere una lapide, piuttosto semplice, nella tradizionale forma a croce, in marmo bianco-grigio. Ricorda la sepoltura di un tenente di artiglieria, deceduto nel 1862, quindi in periodo di pace, con la dedica da parte della figlia. Come avevo detto, è prova del fatto che anche dopo l'inaugurazione del nuovo cimitero militare di Forte-Procolo/Saval di cui avevo trattato sopra, si continuò a usare il vecchio cimitero.
Allegato 173391
La dedica in tedesco:
KK
ARTILLERIE OBERLIEUTENANT
JOSEF WOHANKA
SEINER TOCHTER
MARIE
1862
Traduzione:
I(mperial) R(egio)
Tenente d'artiglieria
Josef Wohanka
sua figlia
Marie
Iscrizione semplice quindi, senza particolari dettagli biografici e che non ci fa sapere le cause della morte di questo ufficiale artigliere che concluse la sua esistenza mentre era in servizio a Verona.
Da notare la grafia ottocentesca della parola "Lieutenant", tenente, diversa dal tedesco moderno che è Leutnant, e di probabile derivazione francese.
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Allegati: 1
Come avevo accennato per l'altro cimitero, non vi venivano sepolti solo i militari deceduti in servizio, ma avevano diritto ad esserlo anche i membri delle loro famiglie.
Non di rado gli ufficiali asburgici erano seguiti da moglie e figli, che prendevano alloggio nelle località dove era dislocato il reparto cui era assegnato il coniuge.
E spesso dovevano traslocare, dato che in certi periodi i reparti austriaci venivano spostati da una parte all'altra dell'impero ogni 3-4 anni.
La seguente lapide ricorda la sepoltura della giovane figlia del capitano Gastermann, morta nel 1832 a soli 20 anni.
Allegato 173506
BARBARA GASTERMANN
KK FELD ARTILLERIE HAUPTMANNS TOCHTER
STARB DEN VI SEPTEMBER MDCCCXXXII
IM XX JAHRE JHRES ALTERS
Traduzione:
BARBARA GASTERMANN
Figlia dell' i.r. capitano d'artiglieria campale
morì il 6 settembre 1832
nel 20° anno d'età
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Allegati: 1
Altra lapide in ricordo di un giovane medico militare deceduto nel 1848 a Verona, forse per cause non in relazione alla guerra allora in pieno corso.
Allegato 173624
DEM ANDENKEN
DES K.K. OBERARZT
DR. AUGUST FISCHER
GEBOREN AM 14 FEBRUAR 1821 IN POISBRUNN
IN NIEDER-ÖSTERREICH
GESTORBEN AM 11 JULI 1848 IN VERONA
Traduzione:
In ricordo
dell' I.R. Tenente Medico
Dr. August Fischer
nato il 14 febbraio 1821 a Poisbrunn
in Bassa Austria
morto l'11 luglio 1848 a Verona
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Allegati: 1
Foto ricordo di un gruppo di ufficiali asburgici di varie armi a Verona nei primi anni '60. Notare la varietà uniformologica. Foto forse attribuibile a Ludovico Kaiser.
(cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Allegato 173625