Raduno previsto per sabato 13 e domenica 14 Giugno 2009. Seguirà* programma. [264 PaoloM
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Raduno previsto per sabato 13 e domenica 14 Giugno 2009. Seguirà* programma. [264 PaoloM
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Il raduno di Belforte del Chienti si e' svolto regolarmente Sabato 13 e Domenica 14 Giugno 2009.Il nome del paese deriva dalla felice posizione geografica ed indica appunto un "Bel Forte" o "bella fortezza".Il castello costruito nel XII secolo fece parte subito della giurisdizione di Camerino fino al 1255 quando si alleo' con Tolentino per consegnarsi a quest'ultima città* nel 1256. Il passaggio ufficiale a Tolentino avvenne sotto Enrico Ventimiglia nel 1260.
Nel 1435 Belforte venne annesso ai domini che già* presentava in zona Francesco Sforza.
Successivamente la storia di Belforte del Chienti entro' a far parte di quella dello Stato Pontificio prima e del nuovo stato italiano poi.
Il bellissimo tempo ha assistito il tutto.Il raduno ha visto la partecipazione di una trentina di mezzi storici con figuranti vestiti correttamente con uniformi d'epoca o uniformi ricreate per l'occasione.La giornata di sabato ha visto il convoglio per un itinerario attraverso le colline dell'entroterra maceratese.Da Belforte del Chienti si e' giunti al Castello di Caldarola con sosta al lago di Caccamo. Il Castello Pallotta di Caldarola ha origini attorno all'anno Mille. Il maniero, a ridosso del colle Colcù, è sempre stato conteso tra Impero e Papato. Infatti inizialmente il castello si trovava in terra imperiale, ma nel 1077 Matilde di Canossa lo donò alla Chiesa. Successivamente il maniero passò di proprietà* in proprietà*, da Ottone di Brunswich a Federico II di Svevia, fino a che nel Trecento venne distrutto. Un secolo dopo Papa Eugenio IV lo fece ricostruire, affidandosi al noto ingegnere Pallotta, a cui ancora oggi si deve il nome del castello. Restaurato in seguito nuovamente da Paride Pallotta, il maniero si presenta oggi in buono stato di conservazione ed ha all'interno anche una preziosa collezione di armi antiche.
La sera, al rientro a Belforte, si e' avuta cena e serata danzante.
Il raduno ha permesso ai partecipanti il giorno successivo di ammirare, con visita guidata, il famoso Castello della Rancia, piazzaforte militare, ora completamente restaurato e trasformato in museo archeologico di interesse assoluto, anche per chi è profano su questo argomento.
Sulla pianura situata alla sinistra del fiume Chienti, a 7 chilometri da Tolentino, s'innalza, maestoso e suggestivo, tale Castello ,ricostruito nel sec. XIV sulle strutture di una preesistente grancia cistercense.
Il castello, di forma quadrangolare, è composto da una cinta merlata rafforzata da tre torri angolari. A difesa dell'ingresso principale del castello si eleva una delle torri a cui si accedeva mediante un ponte levatoio, sostituito in seguito da uno in muratura.
Il mastio, nucleo originario della preesistente grancia, è alto circa 30 metri ed è costituito da quattro piani, di cui i primi tre sono voltati a crociera. Al secondo piano, fornito di un ampio camino e raggiungibile tramite una scala a chiocciola in pietra, si trovava l'alloggio del granciario e poi del castellano.
Il piano seminterrato del mastio, illuminato da due alte feritole a bocca di lupo, fu un tempo usato come prigione come indicano i grossi anelli in ferro infissi alle pareti.
Su due lati adiacenti della corte, provvista al centro di una profondissima cisterna, si innalzano due porticati con archi a tutto sesto sorretti da pilastri cilindrici in laterizio. Al primo piano un altro porticato affianca un ampio salone, probabilmente la parte del castello che aveva funzione di residenza. Dal cortile si accede a una cappellina barocca eretta dai Gesuiti.
Testimonianze non confermate sostengono l'esistenza, al centro del cortile, di un'altra cisterna dove sembra vennero sepolti molti dei caduti durante la Battaglia della Rancia che fu combattuta il 2 e 3 maggio 1815 fra l'esercito austriaco comandato dal generale Bianchi e Gioacchino Murat, re di Napoli, che tentava di unificare l'Italia. Da diversi storici l'avvenimento fu definito la prima battaglia per l'indipendenza italiana.
Secondo la tradizione esisterebbe inoltre una galleria medievale che dovrebbe congiungere il Castello alla Basilica di S. Nicola.
La colonna si e' poi fermata nella piazza principale di Tolentino, dove numeroso pubblico ha accolto i partecipanti, soffermandosi un paio d'ore per osservare da vicino i mezzi militari ed i figuranti (purtroppo grondanti di sudore per via del caldo estivo) Il raduno, si e' concluso in zona Belforte con un rinomato pranzo a base di prodotti locali, sapientemente cucinati secondo la migliore tradizione marchigiana. Un plauso agli organizzatori ,alla Pro-Loco e alle autorita' che hanno permesso questa manifestazione ben augurante per il futuro ed un grazie anche ai Carabinieri che hanno fatto da staffetta. [00016009 Paolo & M.Rita M Un po' di fotografie:
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Grazie per la segnalazione.
Belle le foto e altrettanto il racconto [264
Quanti mezzi, proprio un bel raduno [00016009
Generale della Wehrmacht?
Donne in divisa della SS?
Un po di carnevale a Belforte di Chieti???
:lol: :lol: :lol:
Osservazione gratuita che comunque non offende nessuno,se questo era il tuo intento ! Né piu' né meno come in altre manifestazioni analoghe, in Italia,in Europa, nel mondo !!! [icon_246 PaoloMCitazione:
Originariamente Scritto da missyd
io sono una rievocatrice per me la ricerca storica e soprattutto il rispetto per la memoria e' importante
se no che serve rievocare , allora facciamo un bel carnevale e via.
hai scritto nessuno si offende , forse qualcuno si !
Carissima, ritengo, comunque che ti saresti divertita tanto anche tu, a quel "carnevale" di Belforte del Chienti!!! Comunque se fossi venuta, qualcosa avresti imparato di sicuro! Se organizzi qualche "carnevale" dalle tue parti, invitami pure, sarò felice di partecipare per vedere con quale "costume" ti presenti tu, da perfetta rievocatrice quale asserisci di essere. A proposito, nessuno potrebbe offendersi per una affermazione fatta da te, che non mi sembri certo una voce così autorevole!
Peraltro quello di Belforte del Chienti era un raduno di veicoli ex militari ed una esperta rievocatrice come te, dovrebbe capire la differenza tra raduno e rievocazione storica. I vari partecipanti, indossavano a loro piacimento abiti civili o l'uniforme appropriata al veicolo. Se fossi stata anche solo un'ora con noi a Belforte del Chienti, avresti imparato sicuramente ad avere rispetto delle uniformi (non le avresti paragonate a carnevalate!), di tutte le uniformi, di qualunque nazionalità*, periodo o corpo di appartenenza, maschili o femminili, e soprattutto avresti imparato ad avere rispetto per delle persone accomunate da una unica passione che si ritrovano per il piacere di stare insieme.
Ciao Antonella
Guarda le foto di nostro campo di Full 2009. Noi dormire in tenda (anche si piove o temperature freddo), si cucinare con un fornello di benzina o sul fuoco.
Le foto da me in divisa croce rosso tedesco del Afrikakorps. ---> la divisia io la fatto in casa con mia cartamodello!
http://img.photobucket.com/albums/v8...9/dsc_0049.jpg
http://img.photobucket.com/albums/v8...9/dsc_0051.jpg
La mia tenda .... fatto in casa da me .....
http://img.photobucket.com/albums/v8...9/dsc_0003.jpg
Un po di materiale per lavoro di infermiera ...
http://img.photobucket.com/albums/v8...9/dsc_0009.jpg
Mortaio mod.35 81mm .... io lo construito!
http://img.photobucket.com/albums/v8...9/dsc_0040.jpg
Cartello io lo fatto .... anche le altre di nostro campo!
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Da noi in nostro gruppo di rievocazione ... non esiste uniforme di fantasia ... si fai le ricerche primo di comprare della roba completamente spagliato!
Link per tutti le foto ---> viewtopic.php?f=5&t=17525
Saluti di Svizzera ....
Daniela
Mi spiace, ma mi rendo ulteriormente conto che non hai capito la differenza fra raduno e rievocazione! Comunque, voglio farti notare che, mentre la tua divisa ed il tuo materiale sono, come tu dici, "fatti in casa" e quindi corrono seri rischi di essere "di fantasia", la maggior parte dei partecipanti al raduno indossava delle divise originali e non fatte in casa, pertanto certamente più fedeli. Appassionati collezionisti e ricercatori di uniformologia, che indossavano veri pezzi di storia e che non gradirebbero certo essere tacciati di "carnevalate" da una rievocatrice con divise rifatte in casa! Un saluto [chick
Ciao, visto che per poter parlare occorre dimostrare le proprie credenziali inizio dicendo che ho partecipato al primo raduno a Vetulonia nel lontano 1974 (era il primo raduno di veicoli militari mai tentato in Italia) e da allora ne ho mancati pochi sino al 2004. Credo di aver quindi i titoli per discutere dell'argomento.
Vedendo le foto di questa "adunata" mi è proprio venuto in mente quel primo incontro, quando non esisteva ancora l'abitudine a partecipare con veicoli restaurati adeguatamente e quando tutti si vestivano come capitava.
Dalle foto vedo che alcuni dei veicoli sono omologati, però noto anche mezzi raffazzonati alla bella e meglio, mancanti di parti, con gomme errate, carichi di accessori quali "alberi di natale"....
Cose del genere le ritenevamo accettabili solo in occasione di incontri tra amici, non sicuramente in raduni che vorrebbero avere rilevanza nazionale.
Circa le divise non sono il mio campo, però mettere inseme una camicia ed un paio di pantaloni male assortiti non vuol dire certo mettersi in divisa, altrimenti ancora oggi che uso comunemente una camicia americana ed un paio di pantaloni BW sarei vestito in divisa.
E se invece abbiamo un generale tedesco cominciamo a chiederci quale veicolo potrebbe essere adatto ad un generale: non certamente una moto od una VW.
Carissimo, noto con vivo piacere che il mio raduno ha destato parecchio interesse; che dire: molti nemici, molto onore!!!
Scherzo, naturalmente! Se mi fai avere il tuo contatto, al prossimo raduno avrò il piacere di invitarti, per chiederti il favore di passare in rassegna gli uomini e i mezzi che chiederanno di iscriversi per partecipare: Scarteremo insieme i "raffazzonati", rimandandoli a casa.
Ti ringrazio per il tuo sicuramente autorevole parere e spero che mi farai l'onore di partecipare al mio prossimo raduno, anche se mal frequentato, per mostrarci qualcosa di perfetto. [argh
Ciao, vedo che pensi di farti bella prendendo in giro chi esprime un parere contrario al tuo. Fai pure se ti aggrada.
Se per te è stato il primo raduno capisco che tu lo consideri un successo, però consenti a chi a un po' più di esperienza di esprimere le sue considerazioni.
Da parte mia posso solo farti notare che un incontro con un quindici-venti mezzi, soprattutto "Campagnole" e "Munga", come si vedono dalle foto, lo consideravo quasi un fallimento quando lo organizzavo su base semiprovinciale. Ti lascio immaginare se con pretese nazionali.
Come ho scritto già* più volte sono uscito dall'ambiente dal 2004 e, avendo venduto quasi tutti i mezzi, non ho più possibilità* di partecipare a manifestazioni di alcun tipo.
Kanister, se c'eri al raduno, fa' pure commenti con dati di fatto. Se non c'eri sei
pregato di non dare adito a polemiche perché qui non e' il posto. E poi, massimo
rispetto per tutti.Ti ringrazio. [264 PaoloM
Ciao Marpo, se non si vuole ricevere commenti non si postano foto. Non occorre essere stati presenti per riconoscere la qualità* o la quantità* dei mezzi, per non parlare dell'abbigliamento.
Se c'è qualcuno che ha iniziato a mancare di rispetto verso il corrispondente ed a prenderlo in giro non mi pare di essere stato io.
Mi pare quindi che, a parte l'evidente desiderio di appoggiare la signora, il tuo intervento nei miei confronti sia mal diretto.
Indicami cosa posso aver detto io di offensivo: ho solo ricordato i comportamenti che tenevamo durante i raduni a cui partecipavo e per quelli che organizzavo.
Lo sai, ormai la cosa e' vecchia. Qui si può dire tutto e nessuno ti ha censurato, pero' ti si deve far notare cio' che non hai visto, o lo reputi offensivo da parte di un moderatore?Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Kanister, sei di corta memoria: hai giustamente parlato di Munga (ce n'era una) e di campagnole(3); non hai detto che i figuranti erano correttamente vestiti con uniformi pertinenti agli automezzi, infatti c'era chi era correttamente vestito con uniforme Bundeswehr (per la Munga), e chi era vestito da para' italiano degli anni '60 (per le tre campagnole). Chi aveva le Jeep Willis (la maggioranza) aveva uniformi pertinenti con la Campagna d'Italia, tra cui una neozelandese. C'era anche una Jeep degli anni '50: ebbene, driver e consorte avevano uniformi della Guerra di Corea con tanto di shoulder patches pertinenti. Il Generale tedesco? Si, sulla Kubel tedesca. Insomma che c'è di strano? Io per carattere non prendo le parti di nessuno pero' se vedo che uno immotivatamente da un contributo non costruttivo, posso intervenire con rispetto per te (in primis) e per rispetto di come sono andate le cose (in secundis). Non volermene. [146 PaoloM
Da collezionista quando leggo cose del genere mi vengono veramente i brividi.. [126 [126 Questi cimeli storici (divise, decorazioni) dovrebbero stare in musei o collezioni (pubbliche o private), e non essere indossate per strada... se no veramente non si da rispetto all'oggeto, alla storia, alle persone che se le guadagnarono in prima persona o agli eventi, spesso tragici, che le circondarono.. ben vengano le uniformi fatte in casa.. [204Citazione:
Originariamente Scritto da ANTONELLA
Beh, non e' facile mettere d'accordo tutti. Questa e' un'annosa questione, che sovente viene tirata fuori nei forum, non solo in questo.A me personalmente non disturba vedere indossate uniformi originali, e trovo più difficile e meno apprezzabile vedere indossate delle repliche. La mancanza di rispetto per la storia, per le persone e per gli eventi non ce la vedo, anche perché, in tutte le manifestazioni a cui ho assistito in tutti questi anni, solo raramente ho visto apologie o esternazioni che potevano dare fastidio. Gli oggetti, le uniformi portate sono state sempre portate con estrema dignità . I musei privati o pubblici, non sempre sono gestiti adeguatamente (parlo per l'Italia, ma non solo) e quindi, a mio parere, che non e' solo il mio, se il materiale originale viene portato, non credo possa essere considerato un peccato. [249 PaoloM
Per chiudere definitivamente l'argomento, senza pretendere di farmi bella con nessuno, voglio dirti che io personalmente ho partecipato al raduno con una willys del giugno 1942, non raffazzonata, ma perefettamente restaurata, e con una divisa originale femminile della II guerra mondiale, perchè preferisco mostrarli ed esibirli i cimeli. Ultima cosa, quello che tu hai errato a giudicare, solamente da qualche foto postata, non era il mio primo raduno, ma bensì la settima edizione di un raduno che, pur non pretendendo risonanza nazionale, ha comunque destato parecchie approvazioni ed interesse in campo nazionale. Non ho mai parlato di successo o di insuccesso, comunque al raduno partecipavano ben 35 mezzi (credimi non tutte Munga o Campagnola, senza nulla togliere a quei mezzi) come tu stesso puoi vedere, se guardi più attentamente le foto, ci sono anche Kubel, willys, Zundapp, Alce etc. ed oltre 70 partecipanti. Ti invito, comunque, a consultare il sito della nostra Associazione (http://www.fantasmisuferrivecchi.it) dove potrai trovare le foto di tutti i raduni e gli eventi che la nostra Associazione ha organizzato o è stata invitata ad organizzare anche da Organismi Pubblici della Regione Marche.
Ringrazio Marpo per l'intervento, in quanto spesso lui c'era e può sicuramente commentare con cognizione di causa. (Ciao Paolo!)
Ti saluto e ti invito a documentarti meglio sugli eventi prima di esprimere dei giudizi. [00016009
P.S. L'invito vale ancora, anche senza mezzo.
Dopo i chiarimenti con Marpo di ieri, in separata sede, pensavo di aver chiuso la faccenda, però ora non mi sembra.
Se come dici c'erano 35 mezzi mi viene da pensare che allora potevi scegliere meglio le foto da postare. Ho espresso in privato a Marpo le obiezioni più evidenti sui veicoli presentati e non ho intenzione di ripeterle in pubblico, proprio per le ragioni che gli ho esposto.
Se vuoi aggiungere qualche veicolo all'elenco c'erano almeno due MT61.
Posso garantirti che non mi occorre molto per giudicare la validità* o meno di una manifestazione, grazie all'esperienza acquisita durante trenta anni di "militanza" mi basta un colpo d'occhio.
E comunque anche in questo caso vale il detto " Ad ogni mamma è bello lo scarafone suo" (Se non l'ho scritto bene scusatemi, ci vuol tutto che scriva in italiano)