Ritrovamenti al Forte Corbin
Ciao a tutti, una notiziola interessante appena letta qui:
http://www.lagrandeguerra.net/ggnotizierecenti.html
RITROVAMENTO ECCEZIONALE AL FORTE CORBIN DI ROANA
Eccezionale ritrovamento quello avvenuto nei giorni scorsi presso il forte Corbin, durante lo scavo per lo svuotamento di una grande vasca, sono venuti alla luce dopo oltre novanta anni numerosi reperti della grande guerra. Sono stati recuperati vari oggetti appartenuti alla guarnigione del caposaldo, tra questi la buffetteria in dotazione all`esercito italiano.
Più nel dettaglio, sono state recuperate molte gavette, elmetti, parti dei montacarichi che servivano le batteria da 149 mm in cupola; pale, picconi e badiletti conservano ancora gli originali manici in legno, fatto questo anomalo per la latitudine in cui si trova il forte. Infatti i 1000 metri d`altezza su cui insiste questo fronte non permetterebbero ai manufatti lignei di resistere a quasi un secolo di intemperie, come invece accade nei ghiacciai che periodicamente restituiscono le vestigia del conflitto.
Tuttavia, quando tali arnesi vennero abbandonati all`interno della vasca adibita a raccolta d`acque pluviali, si mescolarono agli oli lubrificanti scartati dallo svuotamento di generatori e dall`impianto idraulico delle batterie, il liquido si trasformò nel tempo in un`ottima pattina conservativa. Da segnalare che alcune gavette recano su placchette in ottone ancora ben leggibili i nomi dei militari che le ebbero in uso.
A tal proposito i proprietari del forte hanno contattato Onorcaduti nella speranza di poter aggiungere dati alla ricerca che riguarda i soldati della guarnigione. Il materiale, dopo un adeguato restauro, andrà ad aggiungersi agli altri reperti che nel periodo estivo vengono esposti per i visitatori.
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Grazie, davvero una gran bella notizia [264
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
grazie della segnalazione, la notizia è interessante.
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Bene!!!! Proprio una bella notizia [00016009
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
un altro link a un articolo di giornale che riporta le stesse notizie con qualche dettaglio in più, come i reparti che componevano la guarnigione del forte:
http://primaguerramondiale.myblog.it/ap ... 511088.jpg
tratto da questo ottimo blog:
http://primaguerramondiale.myblog.it/ar ... orbin.html
A questo punto viene da chiedersi comunque come mai tutto questo materiale militare è finito sul fondo di una delle vasche di raccolta dell'acqua del forte, domanda credo non banale, a cui gli articoli che ho visto non danno risposta e che sembrano non porsi minimamente. Una spiegazione che mi viene in mente è che potrebbe forse essere stato gettato quando gli austriaci si stavano avvicinando al forte e la guarnigione italiana stava per abbandonarlo di fretta, in occasione della Strafexpedition del maggio 1916? Il forte poi resterà in mano austriaca fino al giugno successivo per tornare quindi italiano fino alla fine della guerra.
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Citazione:
Originariamente Scritto da Festungsartillerie
Una spiegazione che mi viene in mente è che potrebbe forse essere stato gettato quando gli austriaci si stavano avvicinando al forte e la guarnigione italiana stava per abbandonarlo di fretta, in occasione della Strafexpedition del maggio 1916? Il forte poi resterà* in mano austriaca fino al giugno successivo per tornare quindi italiano fino alla fine della guerra.
Potrebbe essere una ipotesi , ma provo a farne una seconda. [0008024
Il dubbio mi viene perché il forte al momento della Strafexpedition era già* disarmato e aveva al posto delle bocche dei cannoni dei tronchi d'abete. Segno che quindi tutto il materiale utile era stato già* portato via e probabilmente non c'era fretta.
Per seconda cosa , mi incuriosisce il ritrovamento dei pezzi dei montacarichi. Non certo un oggetto che si smonta in due minuti, oltre che inutile da togliere in fase di ritirata.
Forse quando sono entrati in azione i recuperanti tutto il materiale , ritenuto "inutile" è stato accatastato e semplicemente buttato, in un unico mucchio.
Comunque per chi fosse sfuggito vi rimando al link della visita : viewtopic.php?f=84&t=3761
Saluti [00016009
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Ovviamente le due ipotesi potrebbero essere plausibili, ma tendo a ritenere più possibile l'ipotesi di Decca, tenendo conto che parte degli oggetti sono di uso frequente per non dire giornaliero come le gavette che credo un soldato difficilmente se ne priverebbe, tra l'altro erano assegnate nominativamente, come si evince anche da un ruolino per militari da me trovato, dove infatti accanto al nome e cognome, numero di matricola e provenienza vi è indicato il numero dell'arma e della gavetta.
In caso di abbandono non capisco perchè se ne sarebbero dovuti privare, essendo oggetti non pesanti e quindi facilmente trasportabili.
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Una notizia molto interessante e il ritrovamento ha dell'incredibile..... i reperti perfettamente conservati grazie allo scarico di olii esausti nella vasca per la raccolta delle acque pluviali. [126
Molto interessanti i link segnalati! [264
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Citazione:
Originariamente Scritto da Decca
Citazione:
Originariamente Scritto da Festungsartillerie
Una spiegazione che mi viene in mente è che potrebbe forse essere stato gettato quando gli austriaci si stavano avvicinando al forte e la guarnigione italiana stava per abbandonarlo di fretta, in occasione della Strafexpedition del maggio 1916? Il forte poi resterà* in mano austriaca fino al giugno successivo per tornare quindi italiano fino alla fine della guerra.
Potrebbe essere una ipotesi , ma provo a farne una seconda. [0008024
Il dubbio mi viene perché il forte al momento della Strafexpedition era già* disarmato e aveva al posto delle bocche dei cannoni dei tronchi d'abete. Segno che quindi tutto il materiale utile era stato già* portato via e probabilmente non c'era fretta.
Per seconda cosa , mi incuriosisce il ritrovamento dei pezzi dei montacarichi. Non certo un oggetto che si smonta in due minuti, oltre che inutile da togliere in fase di ritirata.
Forse quando sono entrati in azione i recuperanti tutto il materiale , ritenuto "inutile" è stato accatastato e semplicemente buttato, in un unico mucchio.
Comunque per chi fosse sfuggito vi rimando al link della visita :
viewtopic.php?f=84&t=3761
Saluti [00016009
Sì, certamente anche la possibilità* che sia materiale scartato dai recuperanti degli anni '20-'30 o successivi è plausibile; in questo caso, probabilmente doveva trattarsi dei primi tempi del saccheggio delle zone di guerra degli altopiani, quando ancora il materiale era così abbondante e di eccellente qualità* (dal punto di vista dei recuperanti) da permettersi di buttare via pure cose come gli elmetti di acciaio, le gavette di alluminio e altri oggetti metallici. Tra l'altro, che proprio il Forte Corbin potesse essere un punto di riferimento dei recuperanti, è suggerito pure dal film di Olmi ben famoso almeno per noi appassionati.
O un' altra possibilità* è che siano stati gli austriaci a gettare tutto nel giugno 1916 quando a loro volta arrivò il momento di ritirarsi, necessità* magari prevista con qualche giorno di anticipo e che potrebbe spiegare lo smontaggio di strutture come i montacarichi delle munizioni buttati nella cisterna insieme con quel po' di materiale italiano che avevano trovato nel forte; a riguardo, le fonti storiche comunemente reperibili sono così lacunose sui dettagli minuti, ma credo che, anche se il Corbin era stato disarmato di artiglierie e mitragliatrici come del resto la maggior parte dei forti italiani dopo l'episodio del Verena nel 1915, fosse comunque presidiato da una piccola guarnigione e utilizzato come punto di appoggio della fanteria sul fronte di Asiago fino all'Offensiva di Primavera.
Probabilmente non sapremo mai la verità* su questi reperti, ma un metodo per sapere se almeno le gavette che riportano il nome del possessore appartenevano effettivamente a unità* che svolsero funzione di guarnigione dentro il forte in un dato momento ci sarebbe, incrociando i dati del soldato e la sua unità* di appartenenza con la lista dei reparti che svolsero servizio dentro il forte: beninteso ammesso che gli archivi militari italiani riportino ancora dettagli del genere, cosa su cui ho qualche dubbio.
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Citazione:
Originariamente Scritto da Festungsartillerie
O un' altra possibilità* è che siano stati gli austriaci a gettare tutto nel giugno 1916 quando a loro volta arrivò il momento di ritirarsi, necessità* magari prevista con qualche giorno di anticipo e che potrebbe spiegare lo smontaggio di strutture come i montacarichi delle munizioni buttati nella cisterna insieme con quel po' di materiale italiano che avevano trovato nel forte; a riguardo, le fonti storiche comunemente reperibili sono così lacunose sui dettagli minuti, .....
Anche questa è una ipotesi che potrebbe spiegare l'accaduto.
Mi ricordo che la moglie di Panozzo mi raccontava di una grotta che gli Austriaci avrebbero scavato , e dove si troverebbero tutte, ma proprio tutte le munizioni e approvvigionamenti che non poterono portare via in quel giugno del 1916.
Inutile dire che , come ogni buona leggenda , la manodopera locale una volta finita la guerra provò a tornare sul posto , ma non riuscì più a trovare né la strada né il posto.
Comunque che sia vera o no , la ritirata non avvenne improvvisamente , essendo anche il forte non in prima linea.
Questo avvalora la tua ipotesi.
Mi piace proprio questa aria di mistero del forte. [264
Non ti nascondo che mentre mi raccontata questa storia mi brillavano gli occhi come un bambino, e già* mi immaginavo di poter io stesso ritrovare (per caso [00060034 ) la grotta. [0008024
[00016009
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Citazione:
Originariamente Scritto da Decca
Citazione:
Originariamente Scritto da Festungsartillerie
O un' altra possibilità* è che siano stati gli austriaci a gettare tutto nel giugno 1916 quando a loro volta arrivò il momento di ritirarsi, necessità* magari prevista con qualche giorno di anticipo e che potrebbe spiegare lo smontaggio di strutture come i montacarichi delle munizioni buttati nella cisterna insieme con quel po' di materiale italiano che avevano trovato nel forte; a riguardo, le fonti storiche comunemente reperibili sono così lacunose sui dettagli minuti, .....
Anche questa è una ipotesi che potrebbe spiegare l'accaduto.
Mi ricordo che la moglie di Panozzo mi raccontava di una grotta che gli Austriaci avrebbero scavato , e dove si troverebbero tutte, ma proprio tutte le munizioni e approvvigionamenti che non poterono portare via in quel giugno del 1916.
Inutile dire che , come ogni buona leggenda , la manodopera locale una volta finita la guerra provò a tornare sul posto , ma non riuscì più a trovare né la strada né il posto.
Comunque che sia vera o no , la ritirata non avvenne improvvisamente , essendo anche il forte non in prima linea.
Questo avvalora la tua ipotesi.
Mi piace proprio questa aria di mistero del forte. [264
Non ti nascondo che mentre mi raccontata questa storia mi brillavano gli occhi come un bambino, e già* mi immaginavo di poter io stesso ritrovare (per caso [00060034 ) la grotta. [0008024
[00016009
confermo la storia della grotta, a sapere dov'è....
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Ma la grotta era nei pressi del forte o si parla di una qualsiasi grotta costruita dagli austriaci in un punto imprecisato che può essere come in Austria ke in Italia??
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
""[( confermo la storia della grotta, a sapere dov'è... )]""
Quando la trovo ve lo dico... [17
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
sono stato la fortino sabato e i reperti, almeno quelli esposti in vetrina, sono veramente in ottimo stato di conservazione.
peccato che i propretari del forte ricevano pochi aiuti, sia finanziari che di manodopera, da parte delle istituzioni, a loro dire.
se non ci siete mai stati vi consiglio di visitarlo sia per la struttura che per lo splendito ambiente naturale. [264 [264 [264 [264
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Sono stato recentemente al forte, e l'ho trovato in ottime condizioni, valorizzato molto bene. Prima o poi inserirò qualche foto. Riguardo ai rinvenimenti di qualche mese fa, ho trovato su un sito un testo interessante di Ilaria Panozzo, autrice di una monografia sul Corbin appena pubblicata, lo riporto qui sotto:
UN POZZO DI MEMORIE A FORTE CORBIN
La pulizia di una cisterna suscita nuove curiosità* sul passato della fortezza
Il Forte di Punta Corbin, dopo quasi un secolo dalla Grande Guerra, fa ancora parlare di sé, accendendo l`interesse degli appassionati con i preziosi reperti che vengono continuamente alla luce grazie ai lavori di restauro svolti dalla famiglia Panozzo.
La fortezza fu attiva per un solo anno durante il conflitto, per poi diventare luogo di scontro e oggetto di contesa tra il nostro esercito e quello austriaco. Durante la Strafexpedition gli italiani si videro costretti a ritirarsi sul Monte Cengio e, prima di abbandonare il forte, causarono l`inquinamento dell`acqua con lo scopo di rendere difficile la permanenza degli avversari. Fonti certe hanno riferito che diversi litri dell`olio usato per i generatori vennero versati all`interno di una cisterna per la raccolta dell`acqua piovana situata davanti alla palazzina operativa del Corbin.
Così, quando gli austriaci occuparono il forte, lo trovarono privo delle risorse idriche. Dopo circa un mese, non riuscendo a scendere in pianura a causa della resistenza italiana, le truppe nemiche si ritirarono e i nostri soldati poterono riconquistare la fortezza. A quel punto la cisterna, ormai inutilizzabile per la presenza delle sostanze lubrificanti, divenne luogo di deposito di materiali scartati.
La "vasca dell`olio" -così veniva chiamata dalla gente del posto alludendo alla patina grassa che affiorava sulla superficie dell`acqua- negli anni `80 fu completamente chiusa dai proprietari che, durante i primi lavori di restauro, la riempirono con le macerie estratte dall`interno della palazzina.
Nascosta sotto terra e sottovalutata per anni, negli ultimi tempi la storia della cisterna inquinata ha stuzzicato la curiosità* di Federico Panozzo, figlio dei proprietari, il quale, spinto anche dal desiderio di ripristinare le strutture originali della fortezza, ha iniziato gli scavi con l`aiuto del cognato Simone Frigo. Contro ogni aspettativa, la vasca si è rivelata di grandi dimensioni, rendendo i lavori molto più difficili del previsto. La fatica è stata però premiata con ritrovamenti eccezionali: le sostanze oleose presenti dal 1916 hanno permesso l`ottima conservazione del materiale che, una volta ripulito, ha fornito interessanti indicazioni per la ricostruzione della storia del Corbin e dei suoi soldati. Tra i vari oggetti, sono stati recuperati elmetti, parti dei montacarichi, pale e badili con il manico in legno, posate, pezzi di un lampadario, una scarpa, una matassa di cavo elettrico e altro ancora, tutto in buono stato. I reperti più importanti e particolari sono alcune gavette personalizzate da incisioni e targhette di ottone: due presentano il nome completo dei loro proprietari, Albertoni Ernesto e Baligna Ferruccio, mentre altre due indicano solo i cognomi Contini e Scalabrini.
Con il valido aiuto di Giovanni Dalle Fusine, esperto e appassionato della Grande Guerra, i Panozzo hanno potuto riconoscere i diversi modelli di gavetta e hanno iniziato le ricerche per risalire alla provenienza dei soldati indicati, diffondendo la notizia in internet e contattando il Colonnello Bisiach del Commissariato Generale per le Onoranze dei Caduti in Guerra. Secondo Dalle Fusine, questo tipo di ritrovamento indica con certezza la presenza di quegli uomini al Corbin, e, con grande probabilità*, la loro morte sul posto, perché un soldato non avrebbe mai abbandonato la propria gavetta, tantomeno se personalizzata. Inoltre, l`ipotesi che i contenitori per il rancio siano stati usati da altri commilitoni e poi abbandonati al forte è esclusa dalla superstizione del tempo, secondo la quale usare gli effetti di un caduto avrebbe portato sfortuna.
I proprietari non si aspettavano certo di ottenere ben quattro nominativi svuotando una cisterna, dato che negli anni scorsi i loro tentativi di risalire ai soldati presenti al forte avevano portato a soli due nomi: Carlo Morè (incontrato di persona negli anni`80) e Mario Sensini. Ora la famiglia Panozzo attende notizie sui proprietari delle gavette e sui loro compagni, con la speranza di poter realizzare una lapide commemorativa e di arricchire le già* ampie conoscenze sul Corbin, raccolte in un libro che uscirà* il mese prossimo.
I numerosi turisti che ogni anno raggiungono la fortezza potranno visitare il piccolo ma interessante museo che, dotato di un sistema anti-scasso dopo i furti subiti, continua ad accogliere gli oggetti ritrovati durante i lavori di restauro. Da quest`anno avranno la possibilità* di ammirare la grandezza della vasca ripulita e comprendere meglio l`imponenza dell`opera costruita all`inizio del secolo.
Le gavette, rese uniche dalle incisioni, saranno esposte nella mostra, dove i nuovi preziosi pezzi prenderanno il posto di quelli rubati e saranno il nuovo "tesoro" di Forte Corbin.
Ilaria Panozzo
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
Grazie dell'integrazione. [264
Re: Ritrovamenti al Forte Corbin
sulla grotta misteriosa:
Conosco gente del posto che per anni ha cercato quella fatidica grotta, eppure mai nessuno si è vantato di averla trovata.
Vien da chiedersi se sia mai esistita.
Per quanto riguarda il materiale trovato nella vasca di recupero acque: il materiale trovato al suo interno stava nel fondo, sotto al materiale composto da terra e sassi. Possiamo dire con sicurezza che tutto sia stato gettato dagli AU durante il periodo che il forte stava in mano loro.
Le gavette poi col numero sulla targhetta in ottone o col nome sono del primo tipo in dotazione all'esercito IT, se pensiamo che il forte ha subito perdite tra la guarnigione durante gli attachi con cui la spedizione pun. AU si portava avanti, ne deduciamo che qualche artigliere è di certo caduto colpito dalle artiglierie, pertanto la gavetta non gli sarebbe servita (purtroppo)
by GDF