consigli urgenti x restauro giberne in cuoio da scavo

salve a tutti!
La scorsa settimana sono tornato a ravanare nel fondo crollato di una caverna italiana e per la seconda volta, grazie all'insieme di diversi fattori quali umidità* costante, pietra, freddo sfasciumi di legno ed alta quota, ho potuto trovare un vero e proprio mucchio di gibernaggi in cuoio ita ww1 (di cui non so perchè ammucchiati così...).
[137 Mettendo assieme i vari pezzi ho potuto vedere che erano tutte le parti di almenno 4 giberne da fante ita + anche 2 dragone per 91. le condizioni del cuoio sono eccezionali (per il tempo passato sottoterra) e tranne qualche macchia mi sembra di capire che le uniche cose che mancano sono le cuciture. Il problema è che finchè il cuoio conserva la sua umidità* va bene, poi sono dolori...avvo provato ad ammorbidirlo mantenendo pezzi bagnati e ricucendo pian piano il tutto solo che una volta asciugati i pezzi si restringono e il filo non è più tirato e le cuciture non tengono più unite le parti. [142 Cosa devo fare secondo voi? (lo so che qc direbbe comprati le giberne al mercatino ma qui stiamo parlano di materiale da scavo, con tutto il fascino che può avere...) [137

dai ripetuti passaggi di crema da mani (tipo la nivea bianca) in maniera da nutrire e mantenere il cuoio morbido.
assicurati, prima di cominciare il lavoro, che siano asciutte, altrimenti va tutto marcio

ciao
davide

io faccio così:
lavaggio con sapone a scaglie tipo marsiglia, risciacquo con acqua corrente;
asciugatura in modo naturale non al sole diretto fai attenzione che non si arricci nell'asciugatura, cerca di tene le parti sempre ben stese;
ingrassaggio con grasso per capi in pelle, il più possibile naturale e inodore;
avvolgo il tutto con del domopac trasparente in modo che non asciughi in fretta, passaggio con un panno pulito e ringrassaggio. asciugatura all'aria a perta.
per le cuciture dello spago da pacchi e poi maschero il colore bianco con della patina da scarpe marrone o nera. [264
spero di esserti stato d'aiuto. [257

Creme idratanti, ammorbidenti, latti detergenti... insomma... saccheggia l'armadietto dei trucchi della moglie...

Non mi sono mai cimentato nel restauro e nella pulizia del cuoio.
Mi hanno detto che l'olio di ricino va molto bene....( senza allusioni al passato ).

io utilizzo un grasso che mi sono fatto provando con pezzi di cuoio a scuola (andando in un istitito conciario )assime al proff di conceria ho preparato un ingrasso apposito per in cuoio secco che va applicato spenellando nel lato carne cioè la parte interna con il pennello e continuare per alcuni giorni quando si è sicuri che sia eintrato tutto nel cuoio si può iniziare a piegare e così diventa morbido come in origine ...ho fatto così con uno scarpone italiano e alcui cinturiniper le giberne
solo che l'unico difetto è che resta un pò umido e la polvere si attacca ed è difficile toglierla
se vuoi metto una foto dello scarpone !!!
ciao e buon rstauro

Se il grasso apposito che hai fatto con il tuo prof. , che è del mestiere, non è una formula segreta dicendolo anche agli altri appassionati...li aiuteresti a a salvare dei pezzi che andrebbero persi e sarebbe anche un bel gesto da parte tua..

ma la scuola è chiusa per le vacanze e i grassi da tilizzare non si trovano in commercio normale ma quello delle concerie

'azz...peccato.....

Prova con l' olio per selle. Lo trovi nei negozi di equitazione.

Ciao
E' un problema che mi sono trovato ad affrontare anche io con un paio di cinturoni e con un paio di vecchie scarpe come prova, oltre che con il cuoio di un elmo. I tutti questi casi mi sono ricondotto dopo alcune prove al metodo finale che ora ti vado a spiegare (mi piace molto restaurare sia i pezzi che trovo di scavo che quelli da "soffitta", ti danno la possibilità* di mettere alla prova la tua manualità*)
Quando non ero a conoscenza dell'ultimo metodo che ti spiegherò ho trattato la pelle del primo cinturone con grasso di foca, prima però ho primo pulito con sapone nuetro + acqua la pelle con l'ausilio di uno spazzolino da denti e il risultato è stato quello di rendere prima morbida (finvchè era bagnata) e poi rigida la pelle, poi però con il grasso di foca mi sembrava di aver raggiunto un risultato soddisfacente, cuoio molto ammorbidito.
Ma il risultato è mediocre per questi articoli perchè il cuoi risulta opacizzato e il grasso di foca ottura i pori della pelle rendendola impermeabile! (perchè? basta pensare da dove viene... le foce ne hanno bisogno per impermeabilizzarsi).

Poi però ho parlato con un negozio che vende selle e pellame per equitazione e loro oltre che confermarmi i risultatio da me ottenuti hanno consigliato di bagnare il meno possibile la pelle (se non è sporchissima a causa di uso di prodottti sbagliati o per conservazione in siti ricchi di sporco o altro) cercando di pulirla se proprio necessario ascugando di volta in volta la pelle dopo averla bagnata e pulita con un sapone per pelle (creato apposta) e di usare solo quello perchè il sapone di marsiglia pulisce molto ma disidrata la pelle senza nutrirla come fa questo particolare sapone creato appositamente.
Ero scettico ma per via della cifra irrisoria del sapone, io ho preso quello duro contenuto dalla consistenza di una saponetta all'interno di nun barattolo (intorno alla decina di euro per la confezione che ti dura un bel po'), invece il risultato è stato quello che è venuta via la precedente mano di grasso di foca oltre che lo sporco residuo. Eccezionale, non pensavo veramente, la pelle rimane molto più morbida che con altri saponi perchè questo nutre mentre pulisce.

Poi mi ha dato un classico grasso per pellami che ha reso non opaca(per me importantissimo)la pelle.
imoltre mentre con grassi di foca si attacca la polvere con questo il cinturone resta nutrito e del suo colore naturale.
Esiste come è stato detto anche l'olio al posto del grasso, ma io ne limiterei l'uso per pelli molto disidratate, tipo quelle che vengono da ambienti pulverolenti.

Se ti interessa ti dico le marche, te le posto.
ciao e complimenti per il trovato [argh e per il restauro prossimo. [73
ciaooooo [264

Grzie 1000 per i vostri consigli. Con pazienza quando proverò le vostre ricette vi farò sapere dei risultati con foto. Grazie

io le ho portate dal calzolaio che con la macchina a punzone me le ha cucite alla perfezione in 5 minuti, a mano è da morire....auguri...

Ciao, bellissimo ritrovamento e bella anche l'idea di restaurarle, ora potresti postare qualche foto del lavoro ultimato, grazie

Immergile nel latte, tienile li per due giorni, toglile, asciugale con un panno, dolcemente, quasi accarezzandole. Quando saranno asciutte, ma falle asciugare pian piano, senza fonti di calore, prendi un pennellino e passaci sopra una crema per il corpo, scegline una che non sia tanto densa, in commercio ne esistono alcune abbastanza fluide. Quando hai fatto questo, fallo anche più di una volta. Quando hai fatto questo dicevo e vedi che la crema è penetrata passa alla fase tre; ancora con un pennellino morbido spennella della vasellina liquida, fatto questo, anche due volte se necessario riprendi il solito pennellino, adesso passaci della vasellina in crema. A questo punto le giberne dovrebbero essersi "addolcite" e dovresti passare senza grossi problemi alla ricucitura della parti da restaurare. L'importante sono i tempi; non aver fretta nel trattarle. Come dicevo la pelle ha bisogno sei suoi tempi.
[00016009

segui i consigli del mitico talpman qui trovi la procedura per delle dragone italiane di scavo [264 http://metaldetector.forumfree.it/?t=52790942

Citazione:

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Originariamente Scritto da Green

Immergile nel latte, tienile li per due giorni, toglile, asciugale con un panno, dolcemente, quasi accarezzandole. Quando saranno asciutte, ma falle asciugare pian piano, senza fonti di calore, prendi un pennellino e passaci sopra una crema per il corpo, scegline una che non sia tanto densa, in commercio ne esistono alcune abbastanza fluide. Quando hai fatto questo, fallo anche più di una volta. Quando hai fatto questo dicevo e vedi che la crema è penetrata passa alla fase tre; ancora con un pennellino morbido spennella della vasellina liquida, fatto questo, anche due volte se necessario riprendi il solito pennellino, adesso passaci della vasellina in crema. A questo punto le giberne dovrebbero essersi "addolcite" e dovresti passare senza grossi problemi alla ricucitura della parti da restaurare. L'importante sono i tempi; non aver fretta nel trattarle. Come dicevo la pelle ha bisogno sei suoi tempi.
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Non sono d'accordo sul latte, ha il difetto di irrancidire.