ultimamente ho trovato questi oggetti,mi potete aiutare ad identificarli?
grazie per tutte le informazioni che potrete darmi
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ultimamente ho trovato questi oggetti,mi potete aiutare ad identificarli?
grazie per tutte le informazioni che potrete darmi
Il pezzo esagonale è una parte di uno spezzone indendiario, era caricato al fosforo, non so dirti se sia ancora pericoloso o meno, è un oggetto che mi ha sempre fatto paura e ci sono sempre girato alla larga!
Da quello che ne so io lo spezzone incendiario quando si spezza si accende essendo caricato con fosforo percui essendo quello un pezzo desumo che sia inerte dato che è spezzato. Gli altri tre mi sembrano inneschi per bossoli di artiglieria, non so se esplosi o no. Questi se inesplosi sono pericolosi
Ciao, confermo in toto, stanne distante comunque, anche se ormai dovrebbe essere inerte.Citazione:
Originariamente Scritto da RubinSchmidt
Gli altri oggetti non mi danno l'impressione di qualcosa di specificamente militare, mi ricordano piuttosto quei pernetti che si usavano per fissare gli scuri delle vecchie finestre.
Ciao, è uno spezzone incendiario inglese da due chili. Ormai è estinto, per cui non ci sono più problemi. La carica di innesco era a polvere nera, l'involucro (la parte superiore) di magnesio, l'interno era caricato a termite. Praticamente la carica interna bruciava l'esterno, con grandde lancio di lapilli. Assolutamente inerte, tranquillo.
Mi sa che hai ragione, guardandoli meglio sembrano pieni e non cavi.Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
dubbi in merito anche se assomigliano: i ferma-scuri in genere hanno al posto del foro un'asola ( in quanto la "Chiavetta" è in lamiera) e la parte sottostante la testa bombata è quadra (per evitare la rotazione) come nei bulloni da legnoCitazione:
Originariamente Scritto da kanister
legali insieme, fai un bel falò (lontano dal bosco e stando lontano [264 ) mettendoli dentro se non scoppiano...sono inerti perrni chissa di cosa
[73 se nò "erano" inneschi
i "pernetti" altro non ssono che le sicurezze (espulse) degli spezzoni in questione. Funzionava così: gli spezzoni, grazie anche alla loro forma esagonale, erano raccolti in "fasci" di diverse centinaia. Il lato col pernetto appoggiava sulla superfice dello spezzone adiacente, tolta la sicurezza primaria, il disfacimento del fascio faceva si che automaticamente i pernetti venissero espulsi da una molla, armando lo spezzone. Questo, grazie al peso della sua base assumeva durante la caduta una posizione verticale, con la base in basso. All'urto, una carica a polvere nera accendeva la termite, che a ssua volta innescava il magnesio dell'involucro.
Note:
4lb Incendiary Bomb
The 4lb Incendiary bomb was the standard light incendiary bomb used by Bomber Command during the Second World War. The bomb consisted of a magnesium body with a cast iron/steel nose. The bomb was filled with thermite incendiary pellets and was capable of burring for up to ten minutes, the magnesium body added to the incendiary effect. There was also a high explosive version and delayed high explosive versions (2-4 minutes) which were intended to hinder fire services.
The bomb could be dropped signally but was usually carried in a 250lb small bomb container, the intention being to drop a large number of incendiary bombs in a small area and time. This would hopefully saturate the fire fighting services by creating a larger number of points of fire than the services were capable of coping with at any one moment. 90 bombs were usually carried per container. In penetration terms the bomb usually penetrated to the third floor of most buildings. The 4lb incendiary was generally reliable, functioning even after impact on hard targets (such as 6" flat concrete) although the bombs would be liable to fail if they were first deflected by roof structures.
The 4lb incendiary bomb was produced in very large numbers. In March 1940 requirements were set for up to 500,000 per month up to April 1941 and 760,000 per month in May 1942, although at the time capacity did not exceed 200,000 per month. Efforts were made to find increase capacity. Production for the first half of 1941 was low, this was due to shortages of magnesium. Lessons were learnt and requirements increased to 12 million to be produced between April 1941 and December 1941, planned capacity however could only produce 814,000 per month - there was enough magnesium for 1 million bombs a month and possibly 1.5 million if supplies from the USA could be secured. By August 1941 a new plan for increased production had been made, enquiries in the USA had resulted in the possibility of up to 3 million per month being produced by the USA, this however would mean no magnesium would be exported to the UK. Efforts were therefore made to increase output of magnesium in Britain so that 3 million per month could be created without the USA's help.
Increasing the magnesium capacity from 1 million bombs to 3 million per month required 20,000 tons of magnesium per year and Magnesium Elecktron Ltd were willing to operate four new 5,000 ton factories. Production in 1941 was far below requirements with only 2.25 million being produced. Capacity increased in 1942 11.8 million were produced, this was a massive improvement over the previous year but still well short of requirements. By 1943 the capacity laid down in 1941 came into production and the target of 3 million per month was nearly reached with 35.8 million bombs being produced. 4lb bombs from the USA also began to arrive with 4.5 million being received in 1943. In 1944 production was allowed to decline but still 35.8 million bombs were produced, the decline was due to the bombs arriving from the USA.
Cluster versions of the 4lb incendiary were introduced in 1944, these being 500lb, 750lb and 1000lb which contained 106, 158 and 235 4lb bombs.
4lb Incendiary bomb specifications
Bomb 4-lb In Mk I-III
Construction Magnesium Alloy
Total Weight 4lb (1.81kg)
Total length 21.4in (54.35cm)
Body diameter 1.67in (4.2cm)
Filling Thermite pellets
Ciao Micky, visto che sei tra noi voglio controllare con te un vecchio ricordo.
Avevo una volta una foto, scattata mi pare in un museo milanese, in cui veniva presentata uno "spezzone di bomba trappola lanciata dagli americani" che altro non era se non una penna biro, evidentemente non ancora riconosciuta.
Non riesco però a ritrovare più alcuna traccia.
Non è che tu magari ne hai un riferimento?
Quello delle "penne esplosive" è uno dei miti o leggende urbane, duri a morire, che la guerra ci ha lasciato in eredità*, come le bambole esplosive, "Pippo", gli otto milioni di baionette eccetera....
Oltre alla "vox populi", certi miti vengono perpetuati anche da certa stampa interessata, vuoi per motivi politici (specialmente sul web), vuoi per un certo vuoto di notizie che, specialmente d'estate, deve essere in qualche modo riempito. Da ragazzino ricordo, per molti anni, la psicosi estiva del Puma scappato da un circo che avrebbe pappato generazioni di pecore in Valtaro: solo dopo anni si seppe che qualcuno si era assai divertito a far girare a vuoto i carabinieri in estenuanti passeggiate!
Tornando alle "penne" l'unica esistente che io sappia era una vera penna a sfera ritrovata fra i rottami di un bombardiere, credo esposta in un museo a Roma. La verità* è un'altra: nessuno, almeno in italia, ha mai lanciato dall'aereo oggetti simili, che fossero bambole, giocattoli, penne a sfera o altro. Non ne avevano bisogno, il terrore e la disinformazione circolavano già* abbondantemente da soli, come sempre in tempo di guerra, e che guerra.... Ma ogni leggenda ha un fondo di verità*: ad essere lanciate, in grande quantità* specialmente durante gli ultimi mesi di guerra, erano le cosiddette "matite esplosive", che altro non erano poi che dei detonatori a tempo utilizzati normalmente dagli alleati e dai partigiani. Che qualcuna possa essere finita in mani sbagliate ed esplosa, fa parte del "normale" strascico di OGNI guerra e dopoguerra, con le migliaia di ordigni che ancora oggi con moooolta facilità* possono essere ritrovati in giro. Basterebbe la logica per capire che nè gli alleati nè i nazifascisti avevano tempo o interesse a lanciare o spargere ordigni del genere, lo sputtanamento veniva da solo, vedi le stragi di Katyn, Gorla, Sant'Anna, Marzabotto, e chi più ne ha più ne metta.
Eppure.... basta dare un'occhiata in giro sul web e ancora oggi....
Ho una vera passione per gli spezzoni! Complimenti per il ritrovamento!
Un mio articoletto:
http://collezionismovvf.interfree.it/Articolo6.htm
grazie a tutti per le esaurienti risposte [249
[204 eh.. non è finta quì
[110.gif guarda attentamente la foto in questo link e vedrai che si intravede anche il foro .....
[264
http://metaldetector.forumfree.net/?t=41322473
[argh se il tuo poi è inerte o menon non saprei, ci vuole il consiglio di un "esperto", comunque ora sai cos'è [00016009
Guardate cosa ho trovato on line:
non mi dire che fai parte anche di questo forum [249Citazione:
guarda attentamente la foto in questo link e vedrai che si intravede anche il foro .....
http://metaldetector.forumfree.net/?t=41322473
Scusate l'off topic...Citazione:
Originariamente Scritto da micky
Micky mi puoi dire brevemente la leggenda di "pippo"??... è uno dei ricordi di mia nonna che mi racconta sempre che in tempo di guerra spesso di notte si udiva il rumore del famoso aereo "pippo"... era il panico totale e ogni luce andava spenta pechè si diceva che dove ci fosse un minimo luccichio "pippo" sganciava una bomba...
Era davvero così la situazione?
La domanda sui PIPPO mi viene rivolta spesso: la percezione di chi stava a terra, compresi i miei nonni, era quella di un unico aereo (e un unico pilota) che colpiva indiscriminatamente ogni movimento o fonte luminosa, e veniva indicato alternativamente come americano o come tedesco.
La verità* storica accertata è un'altra.
In realtà* gli aerei erano parecchi, e di diverse nazionalità*: per noi che stavamo a nord della linea gotica i PIPPO in realtà* erano per la maggior parte i bombardieri notturni americani tipo A20 del 47th Bomb Group di Grosseto, che ogni notte volavano sul nord italia, ognuno con una sua "zona di caccia" e colpendo punti predefiniti (incroci stradali, ponti sul Po, ecc) o bersagli occasionali, come fonti di luce o veicoli in movimento. In aggunta a questi vi erano i caccia notturni americani e inglesi tipo Beaufighter, Mosquito e P-61 che, dalla corsica, cercavano di impedire i voli di ricognizione notturni dell'Asse.
Per chi stava A SUD della linea gotica, ossia il lato alleato, i voli notturni dell'Asse erano rappresentati dai bombardieri tedeschi tipo STUKA del Nachtschlacht Gruppe 9, che partendo proprio da sud di Parma (il piccolo campo di Vigatto) e di Reggio (il piccolo campo di Aiola) e Verona (Bovolone) andavano a colpire il traffico alleato nelle marche e in toscana. In aggiunta, vi erano anche i veloci fotoricognitori notturni (Ju 88, Ju 188 e Me 410) che da Villafranca, Bergamo e Ghedi, oltre che da altri campi del nord, andavano a fare fotografie sui porti alleati anche dell'estremo sud, come Bari o Napoli.
Era decisamente un celo trafficato, sia di giorno che di notte!
c'erano anche i pippo "burloni" ... una mia zia mi racconto che una domenica mattina uscendo da messa (lei era molto piccola) con la piazza piena di gente giunse un aereo che sganciò un oggetto sulla folla ... panico generale ... una bomba ... una bomba scappate !!!!
Alla fine si trattò di un serbatoio supplementare vuoto che il pilota pensò bene di liberarsene con questa bella trovata "goliardica" ... sicuramente lui si sarà* fatto un mondo di risate [17
Grazie Micky per il chiarimento!... Ora vado a raccontare la verità* a mia nonna [257
Bho forse proviene perfino dal mio sito non ricordo comunque conosco bene la fonte originale di questa tavola [264Citazione:
Originariamente Scritto da RubinSchmidt
Ciao, tornando alle "penne esplosive", se avete voglia di vederlo, l'utente U03205 ha segnalato un video del Dr. Clerici ( che credo sia ben conosciuto ai più) che tratta proprio di queste penne e presenta anche una foto di quella che ricordavo esposta in un museo milanese. Dategli un'occhiata.
Molto interessante i chiarimenti su Pippo e i giocattoli, sono storie che mi hanno sempre raccontato anche i miei nonni.
Quella sui giocattoli me l' hanno raccontata in mille salse, addirittura una ragazza morì x aver raccolto un macina caffè!
[00016009
A Trieste veniva chiamato Pippo un piccolo ricognitore che veniva a fare foto del porto e delle fabbriche. Poi puntualmente seguivano i bombardamenti.
Ne abbiamo parlato tempo fa su un forum triestino e la spiegazione data da un utente, che vive in Gran Bretagna, è stata che era un monomotore da ricognizione, prodotto dalla Piper Aircraft Company; praticamente la marca veniva 'italianizzata' e Piper veniva pronunciato pà*iper, finchè è diventato Pippo.
I triestini mettevano tutto in barzelletta o in musica, così è nata la canzoncina:
"non sono inglese,
nè americano
ma sono Pippo da Cervignano".