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[SLOVENIA]Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia
Salute a tutti,
Vi invito ad una passeggiata nelle Valli dell`Isonzo e della Baccia alla ricerca dei fortini perduti segnalati da Ciofatax e dai bellissimi quadretti di Daniele postati ancora al 18 aprile.
Per prima cosa vediamo una cartina che mostra il tracciato dell`Isonzo che da Gorizia sale fino a Santa Lucia d`Isonzo (oggi Most na Soci = Ponte sull`Isonzo) dove il fiume devia verso N-E mentre verso Est si apre la valle del fiume Baccia percorsa dalla ferrovia fino alla galleria di Piedicolle (oggi Podbrdo).
[attachment=7:1ojprlwf]00 Mappa Dei Presidi Completa JPG.jpg[/attachment:1ojprlwf]
L`inizio dell`itinerario è dominato dal Santuario di Montesanto (oggi Sveta Gora) nell`attuale Slovenia, che è stato ricostruito dopo i fortissimi danni subiti durante le due Guerre Mondiali.
[attachment=6:1ojprlwf]01 Monte Santo.jpg[/attachment:1ojprlwf]
Dalla cima si vede bene il Monte Sabotino oltre il corso dell`Isonzo. Le sue pendici furono teatro di violente battaglie durante la 1.a G.M. che portarono alla conquista da parte dell`esercito italiano. Vi furono episodi anche durante la 2.a G.M. perché da qui partivano i tiri di mortaio diretti contro i capisaldi situati nei caselli ferroviari o nei fortini vicini ai ponti del fondovalle, presidiati dai reparti italiani del Battaglione Bersaglieri "Mussolini", del Reggimento Alpini "Val Tagliamento", dal XIV.o Battaglione Difesa Costiera, della Guardia di Finanza e della Milizia Difesa Territoriale. Per correttezza storica bisogna aggiungere che a Piedicolle era stanziato un reparto di Gebirgsjager tedeschi (truppe da montagna) ed un altro reparto germanico era sul Colle San Pietro (oggi Petrovo Brdo), il valico che chiude la vallata.
[attachment=5:1ojprlwf]02 Monte Sabotino.jpg[/attachment:1ojprlwf]
Sempre dalla vetta si può lanciare uno sguardo alla piana di Gorizia con in primo piano l`elegante ponte ferroviario di Salcano (oggi Solkan) costruito in pietra ancora sotto l`Austria. Dietro passa un moderno ponte stradale in cemento. Sopra il binario sulla destra, è visibile il largo sentiero che dovremo seguire per internarci nella valle.
[attachment=4:1ojprlwf]03 Piana di Gorizia.jpg[/attachment:1ojprlwf]
Ed ancora dalla chiesa, volgendo lo sguardo dall`altra parte, si coglie un`immagine verso l`alta valle del fiume. Si nota appena il tracciato della ferrovia mentre oltre l`Isonzo scorre la strada statale qui poco evidente. Il suo percorso è costellato da decine di caverne e da strade di arroccamento alle quote superiori della 1.a G.M. che meriterebbero una visita da parte degli appassionati della Grande Guerra.
[attachment=3:1ojprlwf]04 Alta Valle.jpg[/attachment:1ojprlwf]
Incamminandosi la prima volta lungo la strada statale, dopo l`abitato di Salcano due cipressi indicano una prima curiosità* militare, un bunker che poteva costituire l`estrema cinta fortificata di Gorizia durante le 2.a G.M
[attachment=2:1ojprlwf]05 Foto del Bk.jpg[/attachment:1ojprlwf]
Il manufatto mostra tre grandi feritoie dirette verso nord ovest, verso la strada ed all`indietro in direzione di Gorizia. Sulla parete sopra il fiume si apre la porta di ingresso ed una piccola feritoia rettangolare.
[attachment=1:1ojprlwf]06 BK 02 in ARCHI.jpg[/attachment:1ojprlwf]
Il bunker è stato distrutto in una maniera intelligente, vi hanno scaricato sopra una camionata di massi che hanno sfondato il tetto e ne impedisce l`uso a chi ci andrebbe con la bottiglia o la siringa, ma almeno ne conserva intatta la forma che ne permetto lo studio.
Trovo simpatico che sulla parete dell`ingresso restino incise le firme lasciate dai muratori:
[attachment=0:1ojprlwf]07 Graffiti sul muro.jpg[/attachment:1ojprlwf]
Data la mia inesperienza nel postare mi fermo qui e se ne avrete il piacere con la prossima puntata cominceremo a percorrere la valle lungo la ferrovia.
Cari saluti a tutti
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Come si sa, sono "fissato" coi bunkerini di questa vallata. Ti seguirò con estremo interesse, non potendomi recare in sito.
Grazie. [264
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Quando ricomincia la passegiata...?
:?:
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Allegati: 6
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Grazie per l`invito Iappino, ti chiedo però di tenere presente che non riesco ad essere molto sollecito perché devo gestire un centinaio di fotografie e di rilievi ed inoltre sto facendo una presentazione simile a questa che mi serve per raccogliere le testimonianze dei "vecchietti", ex combattenti o abitanti dei paesi.
Ma ora facciamo un altri passo:
[attachment=5:1oxvewgs]01 - Ponte di Salcano.jpg[/attachment:1oxvewgs]
Valicato l`Isonzo per percorrere l`altro versante della valle ci avviciniamo al ponte di Salcano dove si notano dei posti di guardia in mattoni che non mi sembrano militari:
[attachment=4:1oxvewgs]02 - Garritte sul ponte.jpg[/attachment:1oxvewgs]
Prima di proseguire ancora, è interessante dare un`occhiata alle immagini che ci propongono alcuni libri, come quello di Paolo Petronio sulla Ferrovia Transalpina che ne mostra due molto preziose.
Nella prima foto, scattata il 19 luglio 1906 si vede il treno imperiale austriaco che percorre il ponte durante le sua inaugurazione, ma a noi credo sia più interessante osservare la costruzione sullo sfondo a destra.
[attachment=3:1oxvewgs]03 - Inaugurazione ponte.jpg[/attachment:1oxvewgs]
Che rivediamo meglio in un`altra foto delle stessa epoca, dove si può osservare una simile costruzione all`altra estremità* del ponte dietro al treno. Sembrerebbe una chiesa ma a sentire alcune testimonianze, raccolte anche dall`autore del libro, si trattava di un`altra fortificazione costruita sempre a difesa del ponte.
[attachment=2:1oxvewgs]04 - Treno su ponte.jpg[/attachment:1oxvewgs]
Questo ci può venire confermato da una foto, purtroppo molto sfocata, tratta da uno dei libri di Fritz Weber:
[attachment=1:1oxvewgs]05 - Fritz Weber.jpg[/attachment:1oxvewgs]
Dopo la sosta nelle librerie è giunta l`ora di proseguire la passeggiata che sarà* breve perché la successiva sarà* più corposa e potrebbe interessare Iappino.
Oggi dopo circa 2 Km ci imbattiamo nel primo casello ferroviario:
[attachment=0:1oxvewgs]06 - Na postali.jpg[/attachment:1oxvewgs]
L`edificio è in buone condizioni e disabitato. Sembra che durante la guerra fosse presidiato da un gruppo di militari italiani del XIV Btg. Difesa Costiera, ma per ora non ho notizie sicure a proposito.
Davanti all`edificio è ancora in piedi una delle tipiche centraline telefoniche che si vedevano lungo le nostre linee ferroviarie con la grande "T" nera in campo bianco e che troveremo in altre fotografie. Che sia italiana lo si legge sull`architrave dove è ben evidente la parola "Forlì".
Qui faremo sosta, ma credo sia opportuno parlare di chilometraggi ferroviari, per fare un certo ordine. Oggi lungo la linea sono sistemati ogni 100 metri dei cippi con numeri che partono dalla stazione di Jesenice, nella alta Slovenia vicino al confine con l`Austria, per cui Piedicolle è al Km. 35, Santa Lucia di Tolmino al Km. 55, questo casello è al Km. 84 e nel centro del ponte di Salcano sta il cippo 86.
Durante la guerra invece, considerato che la Venezia Giulia era italiana, la numerazione, quella che vediamo indicata nei vari libri che parlano dei capisaldi nella valle, partiva dalla stazione di Trieste – Campo Marzio, per cui il ponte di Salcano era al Km. 57, questo casello al Km. 59 e cosi via per gli altri che troveremo in seguito.
Un saluto a tutti e ci risentiamo.
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Ed io ho preparato una piccola "presentazione" sul Baccia di Modrea, ma aspettero l'autore del topic...
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Bellissimo servizio e molto interessante [264
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
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Allegati: 7
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Il successivo tratto della nostra passeggiata ci porta al Km 60 dove troviamo la stazione di San Mauro (oggi Smaver) :
E` un posto incantevole, di assoluto silenzio, difficilissimo da raggiungere via terra perché ormai la carrareccia originale è ridotta ad una traccia nel bosco. La stazione è abbandonata mentre l`edificio a destra viene utilizzato per i week end.
[attachment=6:2wqfmlu5]01 - Stazione S Mauro.jpg[/attachment:2wqfmlu5]
Chi lo occupa ha trovato un sistema ingegnoso per arrivarci, dall`altra parte del fiume ha oSperando nella vostra curiosità* e pazienza, desidero postare due fotografie che trovo curiose e che si riferiscono ad un altro K5 la cui storia in parte è conosciuta:rmeggiato un piccolo canotto, arriva con l`auto, si imbarca con la famiglia e va a passare la domenica facendo grigliate sotto la grande quercia.
[attachment=5:2wqfmlu5]02 - Stazione dal fiume.jpg[/attachment:2wqfmlu5]
Queste notizie turistiche però a noi interessano poco, allora andiamo a vedere una foto scattata dall`alto del Sabotino durante la 1.a G.M,. si riesce a notare che il piazzale della stazione era percorso da due binari:
[attachment=4:2wqfmlu5]03 - S Mauro dal Sabotino.jpg[/attachment:2wqfmlu5]
L`osservazione è importante perché vi sono delle testimonianze, serie ma che devono essere confermate, che riportano che nella 2.a G.M. su uno dei binari, l`esercito germanico piazzò un grosso cannone ferroviario, forse questo, che prima era sistemato in una delle gallerie oggi ancora visibili nella parte sud della stazione di Gorizia – Montesanto.
[attachment=3:2wqfmlu5]04 - K5 generico.jpg[/attachment:2wqfmlu5]
Il forse è doveroso perché non si sa di che tipo era il cannone, poteva essere un 320 preda bellica francese o quello della fotografia, il K5 (poi Leopold e Glatt) un 280/56 germanico.
Il carro del K5 pesava 218 tonn, la canna era lunga 21 metri e sparava il proiettile normale a 64 Km. ed un proiettile a razzo a 82 Km.
Ne abbiamo sentito parlare ed anche visto perché uno di questi pezzi ospitato in una galleria dei Colli Albani tirava contro gli americani che erano sbarcati ad Anzio e che poi lo hanno portato in patria e conservato nel Museo di Aberdeen.
Sperando nella vostra curiosità* e pazienza, desidero postare due fotografie che trovo curiose e che si riferiscono ad un altro K5 la cui storia in parte è conosciuta:
[attachment=1:2wqfmlu5]05 - K5 a Redipuglia.jp
Mostrano il cannone che era posizionato sulla linea Trieste – Lubiana in una galleria del Monte Auremiano e che sparava 2 o 3 colpi al giorno verso l`entroterra di Fiume dove avanzava l`armata jugoslava.
Al momento della ritirata i tedeschi portarono il cannone e tutto il suo convoglio, formato dalla locomotiva e da altri 11 carri con gli alloggi per il personale, le officine, carri munizioni per il pezzo principale e per due mitragliere quadrinate che fornivano la difesa antiaerea, fino ad una galleria vicino all`abitato di Fogliano – Redipuglia dove fecero saltare l`intero treno. L`enorme deflagrazione, con fiamme che durarono per 3 giorni, sbatterono fuori dal tunnel il cannone che era l`ultimo del convoglio intatto, che poi venne recuperato e nel 1946 inviato a Fiume come preda bellica. In questa stazione alcuni anziani lo ricordano per la sua enorme mole, dopodiché non se ne è saputo nulla.
Forse io girando in barca per la Dalmazia lo ho visto spuntare da un bunker sulla punta nord di un`isola di cui però non ricordo il nome, in uno scenario come questo:
[attachment=0]K5 in Dalmazia.jpg[/attachment:2wqfmlu5]
Ma ora basta altrimenti una cannonata la ricevo io, ritorniamo sui binari (ma del cannone parleremo ancora una volta)
Alla prossima e cari saluti,
NB: ho fatto un po di casino, perdonatemi!
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Allegati: 13
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Per riprendere la passeggiata dopo la stazione di San Mauro è giocoforza procedere sui binari, perché ormai il sentiero seguito fino a qui è invaso dalla vegetazione e nascosto dalle frane, ma è un bene, a parte i treni di passaggio, perché dopo 3 Km. si trova l`ingresso della 3.a galleria:
[attachment=12:4kqvcqbj]02 - Terza galleria ingresso.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Qui ci aspettano delle grosse novità*, durante la 1.a G.M. l`esercito austriaco sfondò la parete rocciosa all`altezza di alcune nicchie di sicurezza per ricavarne una cannoniera, una postazione per mitragliatrice pesante ed un osservatorio:
[attachment=11:4kqvcqbj]03 - Complessivo galleria 02.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Le postazioni per i cannoni pur avendo dei muri di rinforzo in cemento attualmente sono tutte franate probabilmente perché esposte alle intemperie ed alle vibrazioni prodotte dai treni di passaggio:
[attachment=10:4kqvcqbj]04 - Interno cannoniera.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Mentre le gallerie sono più pulite:
[attachment=9:4kqvcqbj]05 - Interno galleria.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Il corridoio che porta alla piazzola per la mitragliera nella parte finale è abbastanza pulito, si nota un alto gradino in cemento benl lisciato di cui non capisco lo scopo:
[attachment=8:4kqvcqbj]06 - Seconda cannoniera.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
E per finire, gli ultimi due archi della galleria sono stati murati per potervi forare delle feritoie:
[attachment=7:4kqvcqbj]07 - Uscita galleria.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Secondo il Fritz Weber durante la 1.a G.M. in questo tunnel successe un episodio interessante, gli italiani calandosi dal Sabotino riuscirono a conquistare ed occupare la galleria, ma gli austriaci fecero avanzare da Gorizia un treno blindato che a colpi di cannone abbatté le difese approntate dagli italiani che dovettero battere in ritirata.
In un cunicolo ho trovato sparpagliati a terra dei colpi del nostro fucile 91, i caricatori sono punzonati "Ia N – O 15" e mi piacerebbe capire di che anno sono perché potrebbero essere caduti durante combattimento ma resta da capire se durante la prima o la seconda guerra.
[attachment=6:4kqvcqbj]08 - 91.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Questa fotografia ci mostra il paesaggio dell`uscita della galleria ferroviaria, tra le rocce bianche sulla sinistra si aprono le bocche delle cannoniere mentre la macchia scura al centro, alla sinistra dell`alto albero verde chiaro, rappresenta l`uscita della galleria.
[attachment=5:4kqvcqbj]09 - Panorama esterno.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Nell`immagine si vede appena il tetto di un casello ferroviario, al di sopra c`è il pendio dell`altra parte della valle dove troviamo un`altra sorpresa, un`altra serie di gallerie della 1.a G.M. con delle aperture per cannoniere:
[attachment=4:4kqvcqbj]10 - Rilievo batt su strada.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
L`interno di questa galleria è rinforzato con muri di cemento ed altri muri, purtroppo franati, di diverse altezze vi vedono all`ingresso forse per formare un posto di comando ben riparato:
[attachment=3:4kqvcqbj]11 - Interno batt su strada.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Un`ultima nota perché sotto alla galleria ferroviaria che abbiamo visto prima esiste una cavernetta adattata a posto di guardia durante la 1.a G.M.:
[attachment=2:4kqvcqbj]12 - Posto di guardia.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Di cui vediamo il rilievo:
[attachment=1:4kqvcqbj]13 - Posto di guardia rilievo.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Il complesso di queste gallerie andava a formare uno sbarramento molto forte nell`ipotesi che l`esercito italiano volesse tentare di risalire la Valle dell`Isonzo, forse con l`intento di portarsi verso l`Austria:
[attachment=0:4kqvcqbj]14 - Direzione dei tiri.jpg[/attachment:4kqvcqbj]
Cari saluti ed alla prossima,
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Ciao Articioco,veramente un servizio interessante e ben fatto,per quanto riguarda i caricatori,il marchio dovrebbe essere L.N. C 15 (probabilmente non è ben leggibile a causa dell'ossidazione),nel caso che così fosse,si tratterebbe di materiale prodotto dal Pirotecnico di Capua nel 1915. Ciao. Dan.
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Allegati: 11
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Ora bisogna continuare lungo il tracciato ferroviario, ma prima desidero ringraziare Dan che mi ha fatto una grossa cortesia indicandomi l`origine e la data delle sigle incise sui caricatori dei 91 che effettivamente compaiono dopo una buona pulita.
Resta la grande curiosità* di capire come mai quel materiale sparso a terra nel tratto iniziale e più oscuro della galleria, sia rimasto per 90 anni senza che nessuno lo abbia raccolto, forse qualche vecchietto del paese può avere la soluzione.
Riprendendo la passeggiata, dopo qualche ponte ed un`altra galleria si arriva a Plava (oggi Plave), un tranquillo paesotto incassato nella valle:
[attachment=10:7j8c4dln]01 - Plava paese.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Durante la guerra era un sito importante per la sua stazione ferroviaria, che veniva utilizzata per i loro spostamenti dagli abitanti del Collio, che allora non era diviso dal confine. All`epoca, era dotata di un fascio di binari che attualmente si stanno smantellando perché la linea ha perduto tutta la sua importanza.
[attachment=9:7j8c4dln]02 - Plava stazione.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Come altrettanto importante era la vicina centrale elettrica che è stata ricostruita dopo i danni subiti nel conflitto:
[attachment=8:7j8c4dln]03 - Plava centrale.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Questi siti avevano attorno una serie di postazioni difensive, citate in un libro ma delle quali non ho trovato più traccia, a parte le due gallerie artificiali citate prima:
[attachment=7:7j8c4dln]04 - Postazioni di Plava.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Il paese è stato tormentato dai partigiani e vi si registra un terribile episodio quando al 10 settembre 1944 l`intero presidio di Plava, tenuto dal 14° Btl. Difesa Costiera, diserta e si consegna ai partigiani della Divisione Garibaldi, probabilmente per la pressione della loro propaganda. Di conseguenza vennero disarmate le postazioni e fatto saltare il ponte ferroviario.
(NB: queste ed altre notizie sono tratte dal libro di Stefano Di Giusto – Operationszone Adriatisches Küstenland – 2005 IFSML Udine, un`opera basilare per la storia della allora regione Venezia Giulia, ricco di 800 pagine, una decina di mappe copia di originali tedeschi)
Ma dal paese si ricava ancora un mistero perché la stazione di Plava ho conservato per qualche tempo nei primi giorni del dopoguerra un interessante ricordo bellico simile a questo:
[attachment=6:7j8c4dln]05 - Piattaforma per cannoni.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Si trattava di due piattaforme ferroviarie germaniche sulle quali erano installati dei cannoni ruotati di grosso calibro analoghi a quello fotografato che però è sempre tedesco ma della 1.a G.M.
Ho ricevuto una testimonianza sicura che tali vagoni privi dei pezzi di artiglieria erano fermi nella stazione, ma purtroppo non ho altre notizie riguardo al reparto di appartenenza, il calibro, dove erano posizionati e se hanno partecipato a qualche evento bellico.
A questo punto ho ritenuto di andare a fare una passeggiata lungo la strada statale, attraversando il ponte sull`Isonzo:
[attachment=5:7j8c4dln]06 - Ponte di Plava.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Perché passando avevo notato una serie di imbocchi di gallerie artificiali ad un centinaio di metri dopo il ponte. Sicuramente risalivano alla 1.a G.M. ma volevo vedere se potevano essere state utilizzate anche durante la 2.a. Si tratta di alcune aperture mai finite e di un complesso interessante, forse era la sede di un comando austriaco perché molto curato, col pavimento di cemento, cosa che non ho mai visto nelle caverne di guerra:
[attachment=4:7j8c4dln]07 - Gallerie prima di chiudistrada.jpg[/attachment:7j8c4dln]
E nel fondo un tabernacolo:
[attachment=3:7j8c4dln]08 - Tabernacolo.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Proseguendo sempre lungo la strada statale troviamo un`altra curiosità* bellica:
[attachment=2:7j8c4dln]09 - Chiudistrada.jpg[/attachment:7j8c4dln]
E` stato interrotto il muro di contenimento sopra la strada per ricavarvi una piccola camera lunga mt. 3,50, larga 1,50 ed alta 2,00, priva di feritoie, ed alla destra un tratto di muro rifatto con sopra una volta rotonda forse chiude una galleria.
Credo di avere visto su qualche pubblicazione che queste difese facevano parte di un`opera per il controllo del traffico formata da un muro con feritoie che sbarrava metà* della carreggiata mentre la cameretta era l`alloggio del personale.
Però non mi pare un`ipotesi convincente perché siccome a destra si arriva da Gorizia e verso sinistra si prosegue verso l`alta valle dell`Isonzo, allora dovrebbe essere un lavoro austriaco della 1.a G.M. ma come si vede nella foto, il cemento della cameretta sembra del tipo utilizzato nella 2.a guerra per cui di che epoca è questa costruzione ed a che cosa serviva?
[attachment=1:7j8c4dln]10 - Chiudistrada ARCHI.jpg[/attachment:7j8c4dln]
Ma ora vi lascio non con i miei saluti ma con quelli ufficiali del Principe Umberto di Savoia come si vede ancora oggi sul muro si una casa nel paese di Globina (oggi Globno) un paio di Km oltre Plava:
[attachment=0:7j8c4dln]11 - Globina.jpg[/attachment:7j8c4dln]
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
il pezzo su rotaia e di certo un 280 mm Eisenbahnlafette
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
L'altra settimana ero su dalle parti di Tolmino a Chiesa San Giorgio (kneza) ed ho pernottato in un ex casello ferroviario proprieta' di amici,purtroppo non sono riuscito a scattare foto,posso solo dire che i muri della casa sono veramente spessi...roba tipo tra i 50-80 cm!Loro mi hanno detto che ha piu' di cent'anni...sara' vero?io pensavo fosse stata costruita dagli italiani e non durante il periodo austro-ungarico,fuori riporta cancellati un numero grande e un'altro piu' piccolo sotto rivolti verso la ferrovia...a cosa servivano?
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Allegati: 1
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Ciao FestungMessina, hai proprio ragione si trattava di un pezzo da 280/56 (lunghezza della canna 280x56=15.680 mm. per cui era lunga quasi 16 metri). Il carro completo pesava 218 tonn. ed il pezzo sparava due tipi di proiettili, il normale con gittata 64 Km. ed uno a razzo che arrivava ad 82.
In questa foto vediamo l`impressionante vampata quando dopo lo sparo parte il proiettile a razzo.
[attachment=0:yi409dtk]01 - Libro Taube Pag36.jpg[/attachment:yi409dtk]
Dai documenti ritrovati dal Di Giusto negli archivi militari tedeschi risulta che nella nostra zona, di documentato, esistevano la Eisenbahn-Artillerie-Batterie 712 e 2./725 con 2 cannoni ferroviari da 280 mm. modello K5 tedeschi ed inoltre c`erano anche 3 cannoni ferroviari da 320 mm. di produzione francese per la Batt. 691. Di tutti questi pezzi non si conosce la dislocazione, io ho trovato che c`è n`era uno sul anche Carso triestino ma non ho potuto sapere di che tipo fosse né altre notizie.
Data la regione dove abiti, mi ricordo che dovrei avere un libro o tedesco o inglese che citava un documento originale dove era segnato uno di questi cannoni ferroviari sul Lago di Garda ed un altro dalle tue parti in Sicilia, forse per tirare verso la Tunisia.
Ciao Giorgiots80. Sissignore i muri sono spessi 50 cm. Credo che siano stati fatti dall`Austria durante la costruzione della ferrovia che è stata inaugurata nel 1906, ma chiederò all`autore del libro sulla ferrovia per maggior sicurezza.
I numeri che hai visto indicano: il numero grande il Km. progressivo e quello piccolo i metri di dove è posizionato il casello. Se hai visto un Km. 94 o 95 o simili i chilometri erano italiani, se erano 49 o 50 i chilometri sono gli attuali sloveni.
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Ma guarda mi sembra proprio un 95...infatti era anche tutto cancellato,grattato via :)
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Allegati: 13
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Prima di continuare il cammino daremo un`occhiata dall`alto al tratto della valle che dovremo seguire, con una foto nella quale una lunga virgola bianca indica gli enormi impianti del cementificio di Salona (oggi Anhovo) che erano già* attivi durante il periodo bellico. Da qui veniva gran parte del cemento utilizzato per la costruzione delle fortificazioni nella zona dell`Alto Adriatico.
Sullo sfondo alcuni tetti rossi indicano il centro di Canale d`Isonzo (oggi Kanal) sopra il quale una sella porta la strada nella conca di Tolmino (oggi Tolmin) mentre la ferrovia prosegue sulla destra subito dopo la prima cresta in direzione di Santa Lucia di Tolmino e Baccia di Modrea (oggi Baca pri Modrei).
[attachment=12:39z4d3kz]01 - Vista verso Canale.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Percorrendo la valle si incontrano degli ameni paesi situati in dolci posizioni dove però il verde degli alberi nasconde molte scie di sangue. Britovo (oggi Britov) ...
[attachment=11:39z4d3kz]02 - Britovo.jpg[/attachment:39z4d3kz]
e Descla (oggi Deskle) ...
[attachment=10:39z4d3kz]03 - Descla.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Si arriva poi a Salona d`Isonzo la cui stazione è sparita sotto gli impianti del cementificio, ne rimane solo un magazzino:
[attachment=9:39z4d3kz]04 - Salona.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Esiste però una foto della stessa stazione ma ripresa da un`altra direzione, molto più interessante:
[attachment=8:39z4d3kz]05 - Treno del Sawodny.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Rappresenta un treno blindato germanico, probabilmente il Panzer-Zug 73, rimasto abbandonato nel piazzale della stazione alla fine della guerra. Possiamo vedere una parte della sua composizione:
[attachment=7:39z4d3kz]06 - Treni Armati Zaloga.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Si trattava di un convoglio con la locomotiva ed il tender blindati da lastre di acciaio ed altri vagoni armati con mortai da 81 mm. obici, mitragliere quadrinate da 20 mm. Vierling, torrette di carro armato ed in testa un vagone particolare con le sponde abbattibili da cui poteva scendere un piccolo carro armato destinato a controbattere gli attacchi avversari.
Secondo il Di Giusto questo convoglio apparve nelle valli dell`Isonzo e della Baccia la prima volta verso il luglio del 1944 arrivando dall`Austria. Ho trovato poi altre notizie che indicano che la sua base era la stazione di Gorizia Montesanto da cui accorreva nelle valli nei momenti degli attacchi partigiani partecipando, come vedremo in seguito, alla difesa dei vari capisaldi.
Percorsi altri 4 Km. ci aspetta la stazione di Canale d`Isonzo:
[attachment=6:39z4d3kz]07 - Stazione di Canale.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Che fa capo ad una cittadina che durante la guerra era il centro più importante della Valle dell`Isonzo:
[attachment=5:39z4d3kz]08 - Ponte di Canale.jpg[/attachment:39z4d3kz]
L`abitato oggi è famoso per il suo ponte sul fiume che ha una splendida coloritura delle acque:
[attachment=4:39z4d3kz]09 - Fiume Isonzo.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Questo è il carattere dei tempi moderni, 65 anni fa la tranquillità* qui non era di casa, ce ne dà* un`indicazione un disegno che ci ha lasciato il Sig. Luciano Devescovi, oggi "Andato Avanti" nel gergo degli Alpini, che quella volta era stanziato nel vari capisaldi della zona oggi non sono più visibili per via dello sviluppo urbano della cittadina:
[attachment=3:39z4d3kz]10 - Canale e avanti.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Si notano bene le varie postazioni, i comandi e gli alloggi dei militari italiani, qui erano di stanza alla fine della guerra il 3° Btg Alpini e Bersaglieri con l`8° Cp. Bersaglieri a la 2° Cp del 14° Rgt. Difesa Costiera, con i comandi sistemati in questo bel palazzo:
[attachment=2:39z4d3kz]11 - Comando di Canale.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Ma la curiosità* ci spinge sempre avanti, ancora per 2 Km. tra altri ponti e gallerie fino al Km 76 dove troviamo un casello sistemato subito prima del grande ponte di Canale:
[attachment=1:39z4d3kz]12 - Casello Km 76.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Il luogo è interessante perché nel primo dopoguerra sul binario davanti all`edifico fu visto demolire il grosso cannone ferroviario di cui abbiamo parlato agli inizi della passeggiata.
Sullo sfondo della foto, proprio sopra il binario, si nota un tetto che qui vediamo ingrandito:
[attachment=0:39z4d3kz]13 - Baracche del ponte.jpg[/attachment:39z4d3kz]
Si tratta di una baracca in legno col tetto di Eternit e vicina una garitta in mattoni identica a quelle già* viste al ponte di Salcano. Le costruzioni potrebbero essere opere militari ma su questo sono necessarie testimonianze sicure.
Come vedremo la prossima volta, più avanti si alza il grande ponte di Canale duramente colpito dai bombardieri alleati durante la guerra. I tedeschi lo resero percorribile tramite travature provvisorie le quali probabilmente non reggevano il peso del cannone (218 tonn.) che quindi venne abbandonato durante la ritirata.
Alla prossima camminata, con qualche altra curiosità*.
Salute a tutti.
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Allegati: 3
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Grazie a Articioco per il proseguimento di questa passegiata...
Mentre aspetto il prossimo "episodio", aggiungo un paio delle foto del Kanal...
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Ma quanto ci hai messo a fare questo bellissimo servizio? I miei complimenti, L'ho apprezzato moltissimo.
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Ma quanto ci hai messo a fare questo bellissimo servizio? I miei complimenti, L'ho apprezzato moltissimo.
Quoto, è un vero capolavoro [264
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Allegati: 7
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Vi ringrazio per le belle parole che mi aiutano molto perché temevo di essere troppo pesante e grazie anche a te Lappino per le simpatiche fotografie di Kanal – Canale.
Quanto ai trmpi, ho cominciato al 18 aprile a percorrere la ferrovia in su e la strada statale in giù (cosa non molto intelligente soprattutto nel traffico d`agosto), ma il grosso dei tempi lo ha trascorso nelle bibloteche a cercare libri che parlino della zona, o nelle valli a cercare testimonianze o a fare rilievi che sono la mia grande passione, Ora sono arrivato a Baccia del Modrea dove ha passato 4 giorni a disegnare cose bellissime che vedremo e spero con la quinta volta di finire e andare finalmente a camminare su per la Val Baccia.
[attachment=6:xnkfu9yz]01 - Ponte di Canale.jpg[/attachment:xnkfu9yz]
[attachment=5:xnkfu9yz]02 - Travata.jpg[/attachment:xnkfu9yz]
[attachment=4:xnkfu9yz]03 - Ponte vecchio.jpg[/attachment:xnkfu9yz]
[attachment=3:xnkfu9yz]04 - Ponte nuovo.jpg[/attachment:xnkfu9yz]
[attachment=2:xnkfu9yz]05 - Base pilone.jpg[/attachment:xnkfu9yz]
[attachment=1:xnkfu9yz]06 - Spalletta ponte.jpg[/attachment:xnkfu9yz]
[attachment=0:xnkfu9yz]07 - Forte austriaco.jpg[/attachment:xnkfu9yz]
La foto è stata ripresa chiaramente ai tempi dell`Austria nei primi anni del ‘900 e mostra una bellissima fortificazione in pietra bianca dello stesso tipo di quelle viste vicine al ponte di Salcano e di quella che Ciofatax ci aveva postato il 18.04.2009 col titolo: R.S.I. – Valli Isonzo e Baccia / Btg. Mussolini.
Nell`immagine si nota un`altra curiosità*, alla destra dell`altra estremità* del ponte sembra di scorgere un tetto di pietra bianca, potrebbe essere un`altra fortificazione simile a quella del primo piano e su questo ha avuto delle indicazioni. Ho cercato di dare un`occhiata ma la vegetazione è foltissima e senza decespugliatore non si passa!
Segue . . . . .
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Allegati: 9
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Seguito . . . . .
[attachment=8:1jo42sgh]13 - Auzza casello.jpg[/attachment:1jo42sgh]
[attachment=7:1jo42sgh]14 - Ponte dopo casello.jpg[/attachment:1jo42sgh]
La zona che attualmente è devastata dai lavori per una centrale elettrica, nella notte del 14 giugno 1944 è stata l`epicentro di un durissimo attacco partigiano, anche con tiri di mortaio e colpi di mitragliere, contro il casello, una postazione del vicino ponte ed altre nella stazione di Auzza (oggi Avce) distante circa 1 Km. in linea d`aria. Il combattimento è durato fino all`alba quando i difensori sono stati sopraffatti ed il grande ponte di Auzza è stato fatto saltare.
[attachment=6:1jo42sgh]15 - Panorama del casello.jpg[/attachment:1jo42sgh]
[attachment=5:1jo42sgh]16 - Auzza ponte.jpg[/attachment:1jo42sgh]
[attachment=4:1jo42sgh]17 - Auzza rottami ponte.jpg[/attachment:1jo42sgh]
[attachment=3:1jo42sgh]18 - Auzza stazione.jpg[/attachment:1jo42sgh]
[attachment=2:1jo42sgh]19 - Auzza cantoniera.jpg[/attachment:1jo42sgh]
Sulla sua facciata c`è un iscrizione ormai sbiadita, si legge malamente l`ultima parola di una frase di 5 o 6 lettere: "... GLORIA", chissà* se qualcuno degli amici che legge riesce a completare questa espressione?
[attachment=1:1jo42sgh]20 - Auzza seconda stazione.jpg[/attachment:1jo42sgh]
[attachment=0:1jo42sgh]21 - Scritta US.jpg[/attachment:1jo42sgh]
Concludendo questo tratto della passeggiata, resta una curiosità*. Sappiamo che nel giugno del `44 c`è stato un violentissimo attacco partigiano contro il casello. Come mai, anche dopo una ispezione da vicino, si presenta intatto e senza nessuna traccia di colpi d`arma da fuoco? Forse lo scopriremo la prossima volta e dopo qualche altra galleria.
Cari saluti a tutti.
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Allegati: 2
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Aggiungo anch'io il foto del ponte del Canale, e la diga di Ajba...
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
SERVIZIO ECCEZIONALE E DIRE POCO complimenti
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Complimenti per il servizio molto dettagliato ed appassionante!
Stai unendo ottimamente ricerca bibliografica ed esplorazione sul campo...e poi a me piacciono molto le linee ferroviarie specialmente se vecchie e non troppo frequentate!
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Allegati: 3
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Ciao Sidescanner e grazie per le belle parole che mi hanno fatto venire in mente un altro argomento della valle, che può interessare te, anche se abiti molto lontano, ma pure altri amici più vicini. Ti posto questa foto ripresa a Baccia di Modrea, non buona data la distanza, ma si riesce a vedere un treno trainato da una locomotiva a vapore:
[attachment=2:o9hw62d0]01 - Treno a Baccia.jpg[/attachment:o9hw62d0]
Le ferrovie slovene organizzano dei viaggi andata e ritorno, con treni storici lungo le valli Isonzo e Baccia che partono dalla stazione della Gorizia slovena e vanno fino a Bohinjska Bistrica, oltre alla galleria di Piedicolle (oggi Podbrdo), poi con visita al lago di Bled, ad un castello ed infine pranzo in un ristorante. Il viaggio può sembrare caro perché mi pare si parli di E. 83,00 per gli adulti ma sono convinto che ne valga la pena, intanto perché si percorre la valle dell`Isonzo che ha una stupenda coloritura dell`acqua, poi perché il treno è tirato da una vaporiera che è sempre simpatico vedere in funzione, ma soprattutto perché questa macchina fa quello che può, quindi si viaggia piuttosto lenti e si ha tutto il tempo di fotografare con calma ie manufatti interessanti come caselli, stazioni, bunker ecc. L`unica precauzione, una volta arrivati alla stazione di Canale (Kanal) conquistare una finestra dalla parte sinistra del treno e non mollarla mai, fino alla galleria, poi ci si può anche sedere.
Maggiori informazioni si dovrebbero trovare sul sito: http://www.club.si
A completare queste nota ti mando altre due foto che mi sono simpatiche perché sembra quasi di giocare con i trenini:
[attachment=1:o9hw62d0]02 - Treno rosso sul forte.jpg[/attachment:o9hw62d0]
[attachment=0:o9hw62d0]03 - Treno rosso su ponte.jpg[/attachment:o9hw62d0]
Cari saluti a tutti,
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Allegati: 1
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Allora, questo significa che siamo gia' arrivati alla Baccia di Modrea, o no?
(Perche ho preparato le foto del sbarramento del Vallo Alpino di Baccia, ma aspetto l'autore del servizio.)
Ma, visto che si parla dei trenini, posto una foto proprio del ponte di Baccia...
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Allegati: 13
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
[attachment=12:1x8v2p6t]01 - Doblari.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
La località* aveva un`enorme importanza strategica durante la guerra, per difenderla già* all`11 ottobre 1943 vi si sistemò una compagnia di Bersaglieri con 116 uomini, sostituita il 19 maggio 1944 da un presidio del Rgt. Alpini Tagliamento che vennero catturati nella notte del 13 settembre 1944 dai partigiani.
La località* non rimase sguarnita e prontamente vi vennero inviati una ventina di Alpini a difesa della centrale. Questi militari furono capaci di resistere ai successivi attacchi partigiani e poterono ritirarsi in buon ordine alla fine dell`aprile 1945 ed a rientrare a Cividale del Friuli.
[attachment=11:1x8v2p6t]02 - Casello 82.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
[attachment=10:1x8v2p6t]02 - Casello 82 02.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
[attachment=9:1x8v2p6t]03 - Galleria verde.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
[attachment=8:1x8v2p6t]04 - Casello 83.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
[attachment=7:1x8v2p6t]05 - Le frasche del casello.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
[attachment=6:1x8v2p6t]06 - Base del casello.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
[attachment=5:1x8v2p6t]07 - Buca mortaio.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
[attachment=4:1x8v2p6t]08 - Postazione sul monte.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
[attachment=3:1x8v2p6t]09 - Foto dal traliccio.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
In conclusione manca l`edificio e non per un`esplosione dovuta ad aventi bellici; la base è piana senza nessun cratere, attorno non ho trovato le pietre bianche e squadrate dei muri ma solo tre piccoli frammenti di mattoni, evidentemente l`edificio è stato demolito con una certa cura e le pietre utilizzate altrove.
Se ricordate nella puntata precedente avevo parlato del casello al Km. 78 che aveva subito un fortissimo attacco partigiano durato tre giorni nel quale sono state utilizzate anche delle artiglierie e che oggi non mostra nessun segno di proiettili.
[attachment=2:1x8v2p6t]10 - Casello 86.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
Tutto questo mi fa credere che nel dopoguerra siano stati demoliti degli edifici che le ferrovie jugoslave non ritenevano utili, anche per la difficoltà* di accedervi, e con le pietre siano stati ricostruiti o riparati i caselli che avevano subito danni durante la guerra.
Cercherò conferme a questa idea.
[attachment=1:1x8v2p6t]11 - Ponte in ferro.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
[attachment=0:1x8v2p6t]12 - Targa sul ponte.jpg[/attachment:1x8v2p6t]
Arrivati fino a qui, sono spiacente ma è opportuno che mi fermi per non rendere il messaggio troppo pesante.
Cari saluti a tutti, alla prossima.
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Allegati: 17
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
[attachment=16:2dj7pigw]01 Casello Km 87.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=15:2dj7pigw]02 Bk al Km 87,2.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=14:2dj7pigw]03 Bk in ARCHI.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=13:2dj7pigw]04 Foto storica.jpg[/attachment:2dj7pigw]
Non ho capito il perché sia stato sistemato in quel posto il bunker, nel punto più desolato della valle e da cui si poteva arrivare, anche al tempo di guerra, soltanto passando per la ferrovia dalla stazione di Santa Lucia ed attraversando una galleria in curva lunga più di 600 metri quindi con la lampadina anche di giorno. Inoltre la direzione da difendere è verso sud, come se facesse parte, oltre al vicino casello, della prima cinta difensiva di Santa Lucia di Tolmino e della sua stazione che però sono a oltre 2 Km da questo sito.
[attachment=12:2dj7pigw]05 Ingresso galleria.jpg[/attachment:2dj7pigw]
Nell`ingrandimento si nota inoltre l`angolo di uno sportello di ferro dipinto di grigio chiaro che, visto da vicino, è chiuso da una serratura con chiave quadra, quindi moderna. Pensavo fosse una la presa per un acquedotto, ma non si sente il rumore di acqua che scorre e d`altra parte perché fare una conduttura quando le case più vicine sono un paio e sistemate 50 metri più in alto? Resta il mistero.
[attachment=10:2dj7pigw]07 Santa Lucia.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=9:2dj7pigw]08 Bk ingresso stazione 01.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=8:2dj7pigw]09 Bk ingresso stazione 02.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=7:2dj7pigw]10 Bk ingresso stazione ARCHI.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=6:2dj7pigw]11 Bk ingresso stazione graffiti.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=5:2dj7pigw]12 Stazione Sta Lucia.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=4:2dj7pigw]13 Ingresso ricovero.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=3:2dj7pigw]14 Sul ponte.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=2:2dj7pigw]15 Monumento austriaco.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=1:2dj7pigw]16 Dal libro Tagliamento.jpg[/attachment:2dj7pigw]
[attachment=0:2dj7pigw]17 Vista dalla stazione.jpg[/attachment:2dj7pigw]
Cari saluti a tutti.
PS: mi spiace e non ho caapito perc hè una foto compaia fuori sequenza e non riesco a rimediare.
Scusatemi
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Bella carrellata di fotografie e ottime spiegazioni..
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Avanti così, me la sto godendo un mondo. [264 [264
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Allegati: 1
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Avanti così, me la sto godendo un mondo. [264 [264
Concordo pienamente!
E, visto che siamo arrivati a Baccia di Modrea, non posso aspettare di mettere le mie foto del quel luogo...ma comunque aspettero' l'autore del topic...
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Gran belle foto, ottimo lavoro [264
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Allegati: 15
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Una volta ancora vi ringrazio per le belle parole, aiutano parecchio!
Abbiamo visto da lontano il bellissimo Forte di Baccia che merita un capitolo suo proprio, prima apriamo una sequenza fotografica facendole un giro tutto attorno.
Una curiosità*, è corretto il nome di "Forte"? Fortezza sarebbe troppo, Caserma Protetta non mi pare e non mi piace, voi che ne dite?
Cominceremo dall`immagine storica che Ciofatax aveva postato ancora al 18 aprile 2009 e che mi aveva dato lo spunto per iniziare questa camminata:
[attachment=14:3nn4x5am]01 Foto Sito Ciofatax.jpg[/attachment:3nn4x5am]
Vengono evidenziate nella foto una postazione sul tetto, un largo bunker col tetto di legno e sulla sinistra una porta ed una larga finestra probabilmente di una baracca di legno ad uso legnaia.
La situazione attuale è abbastanza simile, anche se in gran parte nascosta dalla fitta vegetazione. La baracca è sparita, resta il riparo di cemento sul tetto ed anche il bunker è stato maggiormente protetto ricoprendolo con un tetto di cemento:
[attachment=13:3nn4x5am]02 Vista da ovest.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=12:3nn4x5am]03 Vista del Bk.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=11:3nn4x5am]04 Bk vicino al ponte.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=10:3nn4x5am]05 Forte dal binario.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=9:3nn4x5am]06 Forte da ponte.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=8:3nn4x5am]07 Dal sotto.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=7:3nn4x5am]08 La finestra aggettante.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=6:3nn4x5am]09 Dal grande prato.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=5:3nn4x5am]10 Più avanti.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=4:3nn4x5am]11 L'interno.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=3:3nn4x5am]12 Una finestra in cantina.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=2:3nn4x5am]13 La finestra aggettante.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=1:3nn4x5am]14 L'interno disastrato.jpg[/attachment:3nn4x5am]
[attachment=0:3nn4x5am]15 Stella rossa.jpg[/attachment:3nn4x5am]
Nella prossima puntata vedremo le opere difensive attorno al forte.
Cari saluti ed al seguito.
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
sarò tassonomico:
[264
[17
[264
[3
[00016009
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Mi sembra di essere in viaggio con te! Complimenti! Davvero un fantastico reportage![264 [264 [264
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Allegati: 2
Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Qualche anno fa', quel bunker piu' piccolo si presentava cosi', senza la fitta vegetazione...
[attachment=1:1j2u2owp]Bb1.jpg[/attachment:1j2u2owp]
Questo si che e' un paesaggio idillico...
[attachment=0:1j2u2owp]PICT0005_cr_1.jpg[/attachment:1j2u2owp]
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
eh sì...quelle pietre...come se ci fosse qualcosa ..."SOTTO"... :mrgreen: [icon_246
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Bellissime quelle foto Lappino, in che anno sono state riprese? Io pensavo di andare lì e tagliare un pò di vegetazione per fare foto migliorie, ma non è che casa d'altri si possa fare quello che si vuole!
In quanto alle pietre, in effetti c'è sotto qualche cosa e lo vedremo la prossima volta:
Statemi bene.
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Le mie foto sono del 2003...
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Re: Passeggiata nelle valli dell’Isonzo e della Baccia.
Ed in 6 anni sono cresciuti tutti quegli alberi| Pazzesco!
Grazie per la risposta.