[VERONA] Forte Rivoli-Wohlgemuth.

[center:3mwiy7l0][attachment=0:3mwiy7l0]Sfodo Rivoli WW.gif[/attachment:3mwiy7l0][/center:3mwiy7l0]

Dopo avere presentato qualche foto su 2 dei 4 forti che costituiscono il sistema della Chiusa della Val d'Adige
(qui: viewtopic.php?f=84&t=18382
e qui viewtopic.php?f=84&t=18223 ),
nel nord della provincia di Verona, oggi vorrei presentare un altro piccolo reportage sul Forte di Rivoli Veronese, che di questo gruppo è l'unico situato sulla destra della vallata dove scorre l'Adige, e che oggi è il meglio conservato, essendo stato in mano militare fino ai primi anni '90 come polveriera e deposito e avendo avuto la fortuna dopo di passare senza traumi di abbandono direttamente in proprietà* del comune di Rivoli che lo sta gestendo molto bene. E' tra l'altro sede di un piccolo ma interessante museo della Grande Guerra 1915-18.
Il nucleo originale austriaco del forte venne costruito tra il 1849 e il 1852, in risposta ad un incursione piemontese verso la Val d'Adige nel 1848. Sulla stessa collina era stata piazzata una batteria francese di cannoni già* durante le guerre napoleoniche, nel 1797, che intervenne durante la famosa battaglia. Si tratta di una postazione di alto valore strategico. Nella forma iniziale era un grande torrione cilindrico, ordinato per fucileria al piano inferiore e artiglieria sopra. Dopo il passaggio del Veneto all'Italia nel 1866, negli anni 1880 fu interessato, come gli altri forti, da radicali lavori, con il rovesciamento del fronte principale ora verso nord. Oltre a questo, fu costruita ex novo un'altra fortificazione proprio alla base dell'opera preesistente, la Batteria Bassa.
Il forte è visitabile ogni domenica pomeriggio, il biglietto include la visita del Museo, tra l'altro ci sono visite guidate con spiegazioni che ho trovato di ottimo livello per competenza e preparazione.

Diamo onore al merito. Non sempre la gestione pubblica è negativa e questo è un buon esempio.

mappa da google elaborata con in rilievo i 3 forti del gruppo della Chiusa della Val d'Adige. (il quarto più a sud era una grande tagliata stradale a fondo valle oggi parzialmente demolita).

Citazione:

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Originariamente Scritto da Andrea58

Diamo onore al merito. Non sempre la gestione pubblica è negativa e questo è un buon esempio.

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Verissimo. Anche se si potrebbe pensare che sia la classica eccezione che conferma la regola... [1530

sulla strada tra la casermetta esterna, ora sede della biglietteria, e l'ingresso del forte è stato collocato un cannone di epoca 1 G.M., con ruote gommate rifatte egli anni '40. Pezzo da 100 mm, se non ricordo male? Peccato che dei cannoni ottocenteschi originali sia austriaci che italiani non ce ne sia più uno. Tutti rifusi da tempo immemorabile.

L'interno con le sale del museo della Guerra 15-18 e una sezione sulle radio militari

altre foto

altre foto

Un ottimo esempio di come le cose dovrebbero andare sempre... e invece sempre non vanno.
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Citazione:

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Originariamente Scritto da Italien

Un ottimo esempio di come le cose dovrebbero andare sempre... e invece sempre non vanno.
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Quoto, bellissime le foto. [00016009

a me quello sembra un 105/28

Ben tenuto, con anche un piccolo museo.
Un bel servizio fotografico [264

Concludo questo piccolo reportage ringraziandovi per l'apprezzamento, e volevo segnalare il sito del museo del forte e dell'associazione che lo cura:

http://www.museowalterrama.it/

Inoltre vorrei porre una domanda ai molti esperti di fortificazioni di questo forum: in questa foto che ho tenuto per ultima di una delle cannoniere del forte, si vede in basso sulla destra una nicchia divisa a metà* da una lastra di marmo che fa da mensola, nicchia che sarà* alta più o meno un metro. Poichè questi elementi si ripetono non solo qui, ma in altri forti ottocenteschi della zona, qualcuno ha idea di cosa potesse essere di preciso, di che funzione avesse?
L'idea più ovvia è che servisse a contenere qualcosa per il pronto impiego del munizionamento del cannone, tipo spolette o chissà* che altro. Più difficile che contenesse proietti completi, ma potrei sbagliarmi.

Sicuramente posso sbagliare, ma sembrano riservette per munizioni

andando per logica sono riservette, anche nei bunker moderni era usato lo stesso metodo per le munizioni

Sì, in effetti potrebbero essere riservette per le munizioni di pronto impiego, anche se mi hanno dato idea di essere un po' piccole, per saperlo di preciso sarebbe utile conoscere che tipo di cannoni erano impiegati qui, e tutte le caratteristiche del munizionamento, se con carica di lancio in bossolo metallico, in sacchetto ecc. L'ideale sarebbe reperire un manuale di artiglieria da fortezza dell'epoca, degli anni '80 dell'800, ma credo sia molto difficile.

mi sono posto le stesse domande [257

E' arrivato il momento di rinverdire questo post dedicato al magnifico Forte Rivoli. [257


[attachment=8:1chjd17m]Da Monte DSC00824.JPG[/attachment:1chjd17m]
Iniziamo con una foto dal Forte Monte, la cui ubicazione è facilmente riscontrabile nella cartina inserita da Festungsartillerie.



[attachment=7:1chjd17m]DSC07602.JPG[/attachment:1chjd17m]
L'ingresso

[attachment=6:1chjd17m]DSC07530.JPG[/attachment:1chjd17m]
Dal cortile interno

[attachment=5:1chjd17m]DSC07557.JPG[/attachment:1chjd17m]
All'interno del forte

[attachment=3:1chjd17m]DSC07543.JPG[/attachment:1chjd17m]
La scala interna

[attachment=2:1chjd17m]DSC07566.JPG[/attachment:1chjd17m]
Il museo.

[attachment=1:1chjd17m]DSC07549.JPG[/attachment:1chjd17m]
Altra foto del museo , si tratta di un ufficio postale

[attachment=4:1chjd17m]DSC07583.JPG[/attachment:1chjd17m]
Nella copertura. A destra quello che sembra una semplice riservetta invece racchiude l'arrivo della scala a chiocciola.

[attachment=0:1chjd17m]DSC07579.JPG[/attachment:1chjd17m]
Le postazioni in barbetta della copertura

Appena possibile vi proporrò altre foto. [00016009

Grazie Decca davvero di cuore del magnifico post............................foto eccezionali e didascalie ottime..........

Christian M.

Altro splendido reportage, vedo che sei riuscito a salire anche sulla copertura del forte, zona di solito off-limits per i comuni visitatori (o almeno era così fino all'ultima volta che l'ho visitato io nel 2009). Ottimo.
Noto anche con piacere che il Museo si amplia e arricchisce di nuovi elementi, cosa molto positiva se confrontato con la tipica staticità di certe istituzioni museali italiane.

Una curiosità sul forte Rivoli, che potrebbe appartenere più che altro al filone romanzato dei "miti e leggende sulle vecchie fortificazioni". Ma magari qualcosa di vero c'è...
A inizio degli anni '90, quando cominciavo a interessarmi a queste opere nelle mie zone, e quando questo forte era ancora presidiato dai militari (lo è stato almeno fino al 1992), circolava insistente la voce che la montagna su cui è costruito il Rivoli e la Batteria Bassa fosse perforata da innumerevoli gallerie, cunicoli ecc. e che i veri depositi di armamenti fossero sotterranei al forte e dentro alla collina appunto. Non ho mai avuto occasione di andare a controllare nemmeno dopo che la zona è stata demilitarizzata e aperta al pubblico a partire da fine anni '90.
Comunque la cosa, vera o meno, avrebbe avuto una sua logica considerando che mantenere grandi quantitativi di esplosivi e materiale bellico in un forte ottocentesco assolutamente vulnerabile all'offensiva aerea moderna, e ben noto alle forze del patto di Varsavia sarebbe stato da suicidio, come insegna la storia del forte Parona a Verona.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Festungsartillerie

Una curiosità sul forte Rivoli, che potrebbe appartenere più che altro al filone romanzato dei "miti e leggende sulle vecchie fortificazioni". Ma magari qualcosa di vero c'è...
A inizio degli anni '90, quando cominciavo a interessarmi a queste opere nelle mie zone, e quando questo forte era ancora presidiato dai militari (lo è stato almeno fino al 1992), circolava insistente la voce che la montagna su cui è costruito il Rivoli e la Batteria Bassa fosse perforata da innumerevoli gallerie, cunicoli ecc. e che i veri depositi di armamenti fossero sotterranei al forte e dentro alla collina appunto. .

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Non è la prima leggenda simile che circola sulle zone di guerra .

[attachment=0:32el8qns]Batteria Bassa.jpg[/attachment:32el8qns]
Comunque una particolarità l'abbiamo notata nella Batteria Bassa : una lunga e insolita galleria attraversa tutto il piazzale. Ma non è stato possibile controllare oltre la parte che entra nella batteria vera e propria. Quasi sicuramente non c'è nulla di particolare .... oppure [137. Ne parliamo meglio quando descriveremo la visita a questa batteria.

[00016009

Citazione:

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Originariamente Scritto da Decca

Non è la prima leggenda simile che circola sulle zone di guerra .

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Infatti. E storie simili, di depositi sotterranei più o meno segreti oggi rigorosamente murati e inaccessibili le ho sentite anche a proposito del San Marco e del Masua, per restare nella provincia veronese. Cose chi mi lasciano sempre molto scettico, anche se nel campo delle fortificazioni, del loro uso e riutilizzo nelle varie epoche, non si può mai dire mai finchè non si hanno prove certe. Di sicuro le fortificazioni finchè sono in uso ai militari hanno sempre stimolato in ogni epoca la fantasia, con la loro atmosfera di segretezza e l' inaccessibilità alla gente comune.

Per andare sui fatti accertati e concreti, invece, tornando al Rivoli, di sicuro al momento della smilitarizzazione a metà anni '90 quando il forte doveva essere "bonificato" per essere reso accessibile ai civili, cioè si dovevano traslocare tutti i materiali militari e in primis ovviamente munizioni ed esplosivi senza dimenticare nemmeno il più piccolo bossoletto, le stanze al piano superiore della torre erano ancora piene di cataste di piccole cassette di munizioni del solito calibro ordinario 7,62 x 51 NATO.
Questo secondo la testimonianza attendibile di un signore che era sovraintendente al forte nell'ultimo periodo di pertinenza militare e nella fase di passaggio.

Quindi il forte era ancora usato fino all'ultimo come deposito munizioni, seppure di piccolo calibro per armi individuali, con buona pace della possibilità di attacchi aerei del Patto di Varsavia... [icon_246

Sempre secondo la testimonianza dello stesso signore, quando sono stati ispezionate anche le cisterne e il pozzo alla ricerca di eventuali materiali pericolosi smarriti, sono stati ritrovati elementi di munizionamento di epoca austriaca. Forse cartucce e ogive, anche se non sapeva scendere nei dettagli.