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STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Volendo approfondire un poco un argomento iniziato in un altro topic, dove l'utente "articioco" parlava degli artiglieri della Julia negli ultimi mesi di guerra, a Fiume, e rendendomi conto in quella discussione che i reparti di cui parleremo sono pochissimo conosciuti, anche a chi si interessa di storia alpina, tant'è vero che uno storico e scrittore non aveva le idee chiarissime, apro questa discussione riguardante il gruppo di artiglieria alpina "Valle Isonzo", e marginalmente il 2° Gruppo Alpini Valle, di cui il "Valle Isonzo" ha fatto parte.
Premetto che non sono uno storico, non sono uno scrittore, non ho accesso ad alcun archivio particolare; le notizie che riporterò provengono da pubblicazioni che sono o sono state in commercio, dai ricordi di mio padre, che di quel reparto ha fatto parte, e da foto e altri documenti che di lui mi sono rimasti.
Naturalmente la mia esposizione presenterà* molte lacune, e se qualcuno dovesse avere altre notizie , dati, documenti da aggiungere sarà* ben accetto.
Anzi, questo è il motivo principale per cui scrivo queste righe: riuscire a raccogliere qualcosa di più di quello in mio possesso, molto poco come vedrete; ma non dispero: so che alcuni utenti sono ben ferrati in storia alpina, se poi dovessi avere la fortuna di imbattermi in qualcuno che ha avuto parenti o conoscenti che hanno fatto parte di quei reparti...
Dal libro "Alpini della Julia" di Aldo Rasero cito:
"Il 2° gruppo alpini "valle" si costituisce il 1° maggio 1940 al comando del colonnello Armando Pezzana e comprende i battaglioni "Val Leogra", comandato dal maggiore Eligio Morero, "Val Pescara", comandato dal tenente colonnello Enzo Della Schiava e il gruppo di artiglieria alpina "Valle Isonzo", comandato dal tenente colonnello Ferdinando Alessandroni."
Seguiremo più da vicino le vicende del gruppo "Valle Isonzo", che non sempre ha condiviso quelle dei due battaglioni di alpini; anzi, in molti casi il "2° gruppo Alpini Valle" ha operato con i suoi reparti in zone lontanissime fra loro, a volte in "prestito" ad altre unità*.
Il gruppo di artiglieria alpina "Valle Isonzo", "figlio" del gruppo "Udine" del 3°reggimento artiglieria alpina, come il "Val Leogra" era figlio del battaglione "Vicenza" e il "Val Pescara" del battaglione "L'Aquila", si costituisce a Udine nel settembre del 1939 con il reparto comando, le batterie 37°, 38° e 39° e il reparto munizioni e viveri.
Il tenente colonnello Pietro Gay è il primo comandante.
La 39° batteria, che è in soprannumero poichè ogni batteria doveva essere di supporto a un battaglione di alpini e i battaglioni dei gruppi "valle" erano solo due, viene mandata sul fronte francese in appoggio al battaglione alpino "Susa".
Leggiamo dal libro di Carlo Giacomelli "Una vita - dall'era della scarpa a quella spaziale" un paio di pagine dove viene descritta, non senza ironia, la breve vita operativa della 39° batteria.
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Sciolta così la 39° batteria, alla vigilia di Natale 1940 arriva l'ordine per il gruppo Valle Isonzo di partire per il fronte greco. Il gruppo si trasferisce a Bari in treno e, dopo una sosta di tre settimane, viene imbarcato e arriva a Durazzo.
Inizialmente era destinato ad appoggiare la divisione alpina "Pusteria", ma nella zona di Berat, mentre si stavano trasferendo "per via ordinaria" (a piedi), le batterie vengono dirottate per raggiungere la divisione di fanteria "Cacciatori delle Alpi". Il gruppo prende posizione a "Poggio Boschetto" a quota 819, su una cresta avanzata esposta alla vista (e al tiro) dei greci.
Gli artiglieri si rimboccano le maniche e riescono a scavare camminamenti e protezioni per i pezzi, pur sotto il tiro dei cannoni greci, che avevano una gittata superiore ai nostri 75/13.
Dopo due mesi di dura lotta, durante i quali le batterie sparano più di diecimila colpi e cade anche il capitano Ferdinando Seghieri, comandante della 38°, colpito da una scheggia, i greci cominciano a ritirarsi e il gruppo Valle Isonzo inizia l'inseguimento, fino a fermarsi nella zona di Sterpaj presso Elbassan per un periodo di riposo.
In maggio 1941 il gruppo si riunisce ai due battaglioni "Val Leogra" e "Val Pescara" e si ricostituisce così il 2° gruppo alpini valle.
Il 14 luglio l'intero gruppo parte con autocarri per trasferirsi in Montenegro, dove è scoppiata la rivolta; il 15 i reparti sono a Podgorica, iniziano i rastrellamenti e il giorno 19 entrano nella capitale Cettigne e sfilano per le vie della città*.
Il 31 luglio il 2° gruppo alpini valle al completo si mette in marcia per Grahovo, dove i ribelli hanno sopraffatto il nostro presidio. I reparti occupano Grahovo senza incontrare resistenza, a parte le interruzioni stradali attuate dai ribelli; insieme a loro entra una compagnia carri armati L che ha appoggiato l'azione.
Leggiamo ancora qualcosa scritto da Carlo Giacomelli, che era appena diventato comandante della 37° batteria, dopo essere stato per alcuni mesi in forza alla 38° e per un breve periodo nel comando di gruppo:
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Il giorno 8 settembre il 2° gruppo alpini valle riceve il cambio dal 208° reggimento fanteria, si trasferisce a Niksic e si posiziona sulle alture a difesa della città .
Il 22 settembre il gruppo riceve un reparto complementi provenienti da Gorizia, imbarcatisi a Bari il giorno prima e sbarcati a Cattaro.
Fra questi c'è un artigliere per me "speciale": mio padre, che viene assegnato alla 38° batteria, probabilmente già da subito con la mitragliatrice Fiat 35 (ogni batteria di artiglieria alpina aveva quattro obici Skoda da 75/13 più due mitragliatrici Fiat-Revelli modello 14/35 cal 8mm Breda, per difesa).
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Il 22 ottobre il 2° gruppo alpini valle si trasferisce a Podgorica e viene impiegato in azioni di rastrellamento, protezione strade e scorta alle autocolonne.
Per alcuni mesi i due battaglioni di alpini e il gruppo di artiglieria sono impegnati in duri scontri con un nemico molto mobile e pericoloso.
Il 30 novembre la 259° compagnia del "Val Leogra", durante un rastrellamento, viene attaccata dai ribelli e subisce forti perdite.
In febbraio 1942 il "Val Leogra" e il "Val Pescara" lasciano Podgorica e vanno a liberare Niksic, costringendo i ribelli alla fuga.
Il 12 marzo 1942 il 2° gruppo alpini valle entra a far parte della nuova 6° Divisione Alpina "Alpi Graie",comandata dal generale Mario Girotti; il Gruppo "Valle Isonzo" passa alle dipendenze del 6° Reggimento Artiglieria Alpina, della stessa divisione.(Dal libro "l'inutile vittoria" di Scotti - Viazzi la pagina seguente.)
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
In maggio il 2° gruppo alpini valle, con l'aiuto del battaglione "Susa"e di una sezione di artiglieria del gruppo "Val d'Adige", nonchè dei nazionalisti montenegrini, occupa il Gradac e l'imbocco della val Zupa e dopo qualche giorno di combattimenti libera l'accesso a Niksic; a fine mese viene completata l'occupazione di Zabliac e di Savnik.
Ancora alcune righe dello stesso libro, con una citazione della 38° batteria, e una foto, che sul retro riporta "mocro maggio 1942 le autoblinde della Alpi Graie"
Le autoblinde sono delle AB41 . Nella foto è presente anche mio padre (a destra).
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Tutti i battaglioni della divisione, con ricognizioni offensive a lungo raggio, garantiscono il ritorno alla vita pacifica dell'intera regione mentre le popolazioni rientrano nei paesi e molti ribelli passano nelle file dei nazionalisti.
Ancora qualche foto:
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
La divisione "Alpi Graie" si riunisce nella piana di Zabliac in vista del magnifico e possente massiccio del Durmitor.
Quale simbolo alpino della felice conclusione del ciclo operativo, gli alpini danno la scalata alla cima più alta dei Balcani che si erge nel massiccio del Durmitor che i montenegrini considerano una sfinge imprendibile:
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Nelle foto seguenti vediamo la 38° batteria con il pezzo da 75/13 sulla cima del Bobotov Kuk, 2522 metri, il giorno 31 luglio 1942.
Mio padre è quello seduto quasi sotto l'obice, con entrambi i gomiti appoggiati alle ginocchia.
Nell'altra foto le armi portate in cima, e qualche alpino del "Val Pescara" che sbircia.
Si possono notare, oltre all'obice da 75/13, una mitragliatrice Breda 37, un fucile mitragliatore Breda 30 e un mortaio da 81.
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
I mesi seguenti trascorrono tranquilli, il gruppo si trova nella zona di Savnik fino a dicembre, quando la divisione "Alpi Graie" ritorna in Italia, mentre il 2° gruppo alpini valle, dopo una breve sosta a Scutari, in Albania, viene inviato in Grecia, ma non tutto unito bensì diviso in questo modo:
Comando di gruppo nella zona di Karpenision;
Battaglione "Val Pescara" con la 38° batteria del "Valle Isonzo" in Tessaglia nella zona di Larissa;
Battaglione "Val Leogra" con la 37° batteria del "Valle Isonzo" nella zona di Arta.
La foto seguente fa parte del periodo di sosta a Savnik
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Il "Val Leogra" nei primi mesi del '43 prende parte a numerose azioni di rastrellamento; i primi di aprile si trasferisce a Janina.
In luglio tutto il 2° gruppo alpini valle si riunisce a Janina, e vi rimane, con compiti di vigilanza e rastrellamento, fino al fatidico 8 settembre 1943, quando, in seguito all'armistizio, viene fatto prigioniero dai tedeschi e trasferito in treno al Lager di Sandbostel e ad altri campi di concentramento.
Si chiude così la storia del 2° gruppo alpini valle, reparto che, non essendo stato ricostituito dopo la guerra, oggi è sconosciuto ai più.
Spero di trovare qualcuno che possa integrare questa mia breve esposizione con altre notizie, documenti, foto.
Concludo con le immagini di una cartolina spedita dal cappellano militare del "Val Leogra" e del "Valle Isonzo", padre Ignazio Faccin, in occasione di un raduno nel 1974, e con il distintivo del 2° gruppo alpini valle, che è ancora appuntato sul cappello con cui mio padre andava alle adunate.
Mandi.
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Un bel racconto, con altrettante belle immagini e distintivo [264
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Questo scudetto da braccio è l'ultimo acquisto, fatto al mercatino di Sempeter (Slo) il 24 ottobre scorso;
è quello della 6° divisione alpina Alpi Graie, di cui il 2° gruppo alpini valle ha fatto parte per alcuni mesi nel 1942.
Penso comunque che mio padre non abbia mai indossato effettivamente uno scudetto come questo, in nessuna foto si vede, forse non sono stati distribuiti...
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Salve,
cercando info sugli scudetti da braccio sono capitato in questa discussione... scusa la domanda, ma sei sicuro che lo scudetto Alpi Graie sia originale?
Ciao
brus
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Ciao Lella, ti invio un MP.
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Citazione:
Originariamente Scritto da brus
Salve,
cercando info sugli scudetti da braccio sono capitato in questa discussione... scusa la domanda, ma sei sicuro che lo scudetto Alpi Graie sia originale?
Ciao
brus
No, non è originale, e non potrebbe neanche esserlo, in quanto nel 1941, quando la Divisione Alpi Graie nacque, gli scudetti da braccio erano stati eliminati dalla divisa...
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Citazione:
Originariamente Scritto da lella
buongiorno. mi sarebbe interessato potermi mettere in contatto con l'autore del testo, avendo mio padre (classe 1912) presumibilmente fatto parte dello stesso gruppo, se capisco bene dalle note che ha scritto quando aveva 80 anni, e che ora ho ricopiato su PC. Il testo di mio padre è piuttosto lungo e non molto circostanziato, e la «storia del gruppo alpino ...» mi è stata molto utile per farmi un'idea più precisa. Non so però se mettere in contatto i diversi utenti faccia parte delle finalità* del gruppo... Cordiali saluti. Lella
Ciao Lella
Grazie per aver apprezzato quello che ho scritto.
Scrivimi un mp con le notizie che hai di tuo padre, se riusciremo assieme a ricostruire qualcosa di più sarà* per me la soddisfazione più grande.
Se hai delle foto, o altri documenti, fammi sapere.
Ti ringrazio fin d'ora.
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Citazione:
Originariamente Scritto da Artmont
No, non è originale, e non potrebbe neanche esserlo, in quanto nel 1941, quando la Divisione Alpi Graie nacque, gli scudetti da braccio erano stati eliminati dalla divisa...
Ciao,
infatti è proprio per questo che ti avevo chiesto se eri sicuro che fosse originale.
Da ignorante in materia due cose comunque non mi tornavano:
- la prima era appunto che il periodo di creazione della divisione era successivo a quello di abolizione degli scudetti, quindi ad occhio e croce non penso sia mai esistito alcuno scudetto della div. Alpi Graie,
- la seconda cosa è che lo scudetto nei dettagli e nella vernice mi ricorda altri scudetti alpini notoriamente riconosciuti come falsi.
Tutto qua.
Ciao
brus
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Un bel racconto, con altrettante belle immagini e distintivo [264
Concordo [264 [264
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Recentemente sono entrato in possesso del distintivo del Gruppo "Valle Isonzo".
Il distintivo è un poco rovinato, e qualcuno ha anche sollevato il dubbio che non sia originale, ma una copia, oppure sia stato rifatto lo smalto.
Comunque sia, eccolo:
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Poco tempo fa, in occasione del terzo anniversario dalla sua scomparsa, che corrisponde anche al novantesimo dalla nascita, ho fatto stampare un libretto sul periodo di vita militare di mio padre.
Il libro parla ovviamente del gruppo "Valle Isonzo", e ho utilizzato molto di quanto scritto in questa discussione, più altre foto e documenti. Ho distribuito qualche decina di copie a parenti e amici.
Il libretto ha 60 pagine, è in bianco e nero, formato 15 x 23; per la stampa on line sono ricorso al sito "ilmiolibro".
Sul collegamento che metto è possibile vedere un'anteprima:
http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=579749
Qui sotto invece alcune foto:
Saluti
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Un buon lavoro per ricordarlo con affetto [264
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Poco tempo fa ho sentito al telefono un mio coetaneo, con cui avevo fatto il corso ACS alla scuola di artiglieria di Foligno, nel lontano 1974; non ci si sentiva da più di 35 anni!
Lui è della zona di Vicenza, zona di reclutamento del battaglione alpini "Vicenza", nonchè del battaglione "Val Leogra", che, come ho già scritto sopra, con il "Val Pescara" e il gruppo di artiglieria "Valle Isonzo" faceva parte del 2° Gruppo Alpini Valle.
L'amico è appassionato di storia alpina, oltre a essere socio attivo dell'Associazione Nazionale Alpini, e mi ha detto che suo suocero era nel battaglione "Val Leogra" proprio negli anni della guerra, per cui ha condiviso molti degli avvenimenti che ho descritto sulla storia di mio padre.
Mi ha anche inviato un libro sulla storia del battaglione "Val Leogra", libro interessante che conferma alcune notizie che già avevo su quel periodo e ne aggiunge altre nuove.
Molto interessanti le pagine che parlano del cappellano militare, Padre Ignazio Faccin, che ho sentito nominare da mio padre innumerevoli volte! ; è lo stesso che ha firmato quell' invito al raduno nel 1974 che ho messo poco sopra.
Qui sotto la copertina del libro, scritto da Franco Brunello, Gino Rossato editore.
Mi piacerebbe molto se qualcuno potesse aggiungere notizie in suo possesso sull'argomento.
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Naturalmente ho letto con grande interesse il libro sul battaglione "Val Leogra", soprattutto le parti dove si nominava anche il gruppo "Valle Isonzo", e, arrivato a pagina 98, ho avuto una bella sorpresa: la foto stampata ha qualcosa di familiare...
è infatti una foto fatta sulla vetta del Bobotov Kuk, allo stesso gruppo di soldati che ho messo qualche post precedente, solo che ha una diversa inquadratura, essendo scattata a più distanza e spostata sulla sinistra.
Si vede che la foto è stata scattata proprio quasi contemporaneamente all'altra, perchè la posizione degli alpini ed artiglieri è la stessa.
C'è anche mio padre, e questo fatto mi dà una grande soddisfazione.
Ecco la foto sul libro, e il confronto con quella che avevo già messo.
Saluti.
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Come ho scritto, nel libro del Val Leogra si cita il cappellano militare del battaglione e poi anche del gruppo di artiglieria Valle Isonzo, padre Ignazio Faccin, che nel dopoguerra organizzerà anche i raduni dei reduci.
Mio padre ne parlava spesso, ricordando anche l'appellativo "frataccio di Lonigo", con cui veniva bonariamente preso in giro (a Lonigo, provincia di Vicenza, c'era e c'è tuttora il convento dei frati a cui apparteneva).
In questi giorni sto leggendo un altro libro, "Padre Generoso stammi vicino... muoio" di Giancarlo Militello, uscito recentemente: sono i diari delle campagne di Grecia e di Russia del cappellano militare del battaglione Gemona, 8° Reggimento Alpini, Divisione Julia, Padre Generoso da Pontedecimo, al secolo Attilio Ghiglione.
Non deve essere stata facile la missione dei cappellani militari in guerra, a dare assistenza spirituale, aiuto, conforto a soldati nelle condizioni più dure, a giovani feriti, moribondi, a recuperare e identificare le salme, cercando di mantenere sempre un atteggiamento calmo e sereno.
Scriveva Padre Generoso che il suo compito era "...dare un po' di gioia a chi ne ha meno di me..."
E tornando a padre Faccin, nell'ottobre del '43, quando il battaglione fatto prigioniero dai tedeschi dopo l'armistizio giunse al campo di concentramento e agli alpini fu chiesto se continuare a combattere al fianco dei tedeschi o restare prigionieri, fece un discorso:
disse che lasciava alla coscienza di ognuno la scelta; in quanto a lui, sarebbe rimasto con la maggioranza di loro, qualunque fosse stata la destinazione.
Gli Alpini del "Val Leogra" furono internati, prima nello Stammlager III/A di Luckenwalde, poi nel III/D di Berlin-Steglitz, Alkanzee e Wartenberg dove il 14 settembre 1944 morirono sotto le bombe 72 alpini del Battaglione.
Dal libro citato una foto di padre Faccin quando era ancora "recluta", nel settembre 1939.
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Citazione:
Originariamente Scritto da Artmont
Volendo approfondire un poco un argomento iniziato in un altro topic, dove l'utente "articioco" parlava degli artiglieri della Julia negli ultimi mesi di guerra, a Fiume, e rendendomi conto in quella discussione che i reparti di cui parleremo sono pochissimo conosciuti, anche a chi si interessa di storia alpina, tant'è vero che uno storico e scrittore non aveva le idee chiarissime, apro questa discussione riguardante il gruppo di artiglieria alpina "Valle Isonzo", e marginalmente il 2° Gruppo Alpini Valle, di cui il "Valle Isonzo" ha fatto parte.
Premetto che non sono uno storico, non sono uno scrittore, non ho accesso ad alcun archivio particolare; le notizie che riporterò provengono da pubblicazioni che sono o sono state in commercio, dai ricordi di mio padre, che di quel reparto ha fatto parte, e da foto e altri documenti che di lui mi sono rimasti.
Naturalmente la mia esposizione presenterà* molte lacune, e se qualcuno dovesse avere altre notizie , dati, documenti da aggiungere sarà* ben accetto.
Anzi, questo è il motivo principale per cui scrivo queste righe: riuscire a raccogliere qualcosa di più di quello in mio possesso, molto poco come vedrete; ma non dispero: so che alcuni utenti sono ben ferrati in storia alpina, se poi dovessi avere la fortuna di imbattermi in qualcuno che ha avuto parenti o conoscenti che hanno fatto parte di quei reparti...
Dal libro "Alpini della Julia" di Aldo Rasero cito:
"Il 2° gruppo alpini "valle" si costituisce il 1° maggio 1940 al comando del colonnello Armando Pezzana e comprende i battaglioni "Val Leogra", comandato dal maggiore Eligio Morero, "Val Pescara", comandato dal tenente colonnello Enzo Della Schiava e il gruppo di artiglieria alpina "Valle Isonzo", comandato dal tenente colonnello Ferdinando Alessandroni."
Seguiremo più da vicino le vicende del gruppo "Valle Isonzo", che non sempre ha condiviso quelle dei due battaglioni di alpini; anzi, in molti casi il "2° gruppo Alpini Valle" ha operato con i suoi reparti in zone lontanissime fra loro, a volte in "prestito" ad altre unità*.
Il gruppo di artiglieria alpina "Valle Isonzo", "figlio" del gruppo "Udine" del 3°reggimento artiglieria alpina, come il "Val Leogra" era figlio del battaglione "Vicenza" e il "Val Pescara" del battaglione "L'Aquila", si costituisce a Udine nel settembre del 1939 con il reparto comando, le batterie 37°, 38° e 39° e il reparto munizioni e viveri.
Il tenente colonnello Pietro Gay è il primo comandante.
La 39° batteria, che è in soprannumero poichè ogni batteria doveva essere di supporto a un battaglione di alpini e i battaglioni dei gruppi "valle" erano solo due, viene mandata sul fronte francese in appoggio al battaglione alpino "Susa".
Leggiamo dal libro di Carlo Giacomelli "Una vita - dall'era della scarpa a quella spaziale" un paio di pagine dove viene descritta, non senza ironia, la breve vita operativa della 39° batteria.
Ho letto con molto interesse le varie pagine del libro di carlo Giacomelli, grazie per averle condivise.
In merito alla presenza della 39a Batteria/Gruppo Artiglieria Alpina "Valle Isonzo" in appoggio al battaglione alpino "Susa" sul fronte occidentale, nello specifico la disposizione dei reparti nella zona di attacco del Moncenisio nel giugno del 1940 era così composto:
Il settore del Moncenisio era stato affidato al I° Corpo d'Armata del generale Vecchiarelli, che schierava in prima linea il 1° Reggimento di Artiglieria di Corpo d’Armata, la 1a Divisione di Fanteria Superga e la 59a Divisione di Fanteria Cagliari, cui erano affiancati cinque Battaglioni Alpini (Exilles, Val Dora, Val di Fassa, Susa e Val Cenischia); alla 24a Divisione di Fanteria Pinerolo spettava il compito di copertura del fianco sinistro dello schieramento, alla 11a Divisione di Fanteria Brennero ed al 4° Battaglione Carristi della 101ª Divisione motorizzata "Trieste”, quello di riserva.
Situazione del Fronte Occidentale alla data del 10 giugno 1940.
Settore del Moncenisio-Bardonecchia (I° Corpo d'Armata):
alle dipendenze della 59a Divisione di fanteria "Cagliari".
- Battaglioni Alpini "Susa" e "Val Cenischia".
- Gruppo Artiglieria Alpina "Val Chisone".
alle dipendenze della 1a Divisione "Superga".
- 3° Gruppo alpini Valle: Battaglioni "Exilles", "Val Dora", "Val Fassa".
- 3 Batterie alpine:
> 2a Batteria/Gruppo Artiglieria Alpina "Susa"
> 39a Batteria/Gruppo Artiglieria Alpina "Valle Isonzo"
> 50a Batteria/Gruppo Artiglieria Alpina "Val Chisone"
In merito alla ...posizione su una propaggine del Rocciamelone..., vi portarono i pezzi d'artiglieria utilizzando una teleferica.
(Attualmente è ancora parzialmente utilizzata la suddetta stazione d'arrivo presso il rifugio alpino Ca' d'Asti)
http://www.archivoltogallery.com/photog ... /index.asp
Saluti
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Citazione:
Originariamente Scritto da Artmont
Citazione:
Originariamente Scritto da lella
buongiorno. mi sarebbe interessato potermi mettere in contatto con l'autore del testo, avendo mio padre (classe 1912) presumibilmente fatto parte dello stesso gruppo, se capisco bene dalle note che ha scritto quando aveva 80 anni, e che ora ho ricopiato su PC. Il testo di mio padre è piuttosto lungo e non molto circostanziato, e la «storia del gruppo alpino ...» mi è stata molto utile per farmi un'idea più precisa. Non so però se mettere in contatto i diversi utenti faccia parte delle finalità* del gruppo... Cordiali saluti. Lella
Ciao Lella
Grazie per aver apprezzato quello che ho scritto.
Scrivimi un mp con le notizie che hai di tuo padre, se riusciremo assieme a ricostruire qualcosa di più sarà* per me la soddisfazione più grande.
Se hai delle foto, o altri documenti, fammi sapere.
Ti ringrazio fin d'ora.
Questo messaggio ha un seguito che vi voglio raccontare:
Sentita in MP, "lella" mi dava delle indicazioni che confermavano l'appartenenza di suo padre al Gruppo di Artiglieria Alpina Valle Isonzo.
Emilio Tron, nato a Massello, paesino di montagna in provincia di Torino, il 19 febbraio 1912, dopo aver fatto il servizio di leva nel '33 -'34 nella 40° batteria del 1° Reggimento di Artiglieria da Montagna a Susa, viene richiamato il 25 novembre del 1940 con destinazione Tolmino, vicino Gorizia, a far parte del gruppo di Artiglieria Alpina Valle Isonzo, e qui destinato al Reparto Munizioni e Viveri. A Natale parte in treno per l'Albania, seguirà tutte le vicissitudini del gruppo fino al febbraio del 1943, quando può rientrare a casa avendo ottenuto una licenza agricola.
Emilio ha rilasciato un'intervista al nipotino quando questi andava a scuola, e sulla base di quest'intervista e di alcune integrazioni la figlia Graziella ha fatto pubblicare un libretto, dal titolo "La storia e la vita", che poi gentilmente mi ha fatto recapitare.
Oggi, 19 febbraio 2012, Emilio Tron compie cento anni!
Auguri di buon compleanno al caporale Emilio Tron, fra gli ultimi, o forse ultimo reduce del Gruppo Valle Isonzo!
Un caro pensiero e ringraziamento a sua figlia Graziella, che mi ha permesso di provare l'emozione di scrivere queste note.
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
[269 [269 [269 Auguroni caporale Emilio Tron
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
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Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
[269 Un grandissimo auguri al caporale Emilio Tron [269
Saluti
Breda
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Allegati: 1
Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
La settimana scorsa, approfittando di due giorni liberi dal lavoro, ho attraversato l'Italia da est ad ovest per andare a salutare Emilio Tron.
Per me è stata una grande emozione stringergli la mano; emozione che oggi, nell'anniversario della nascita e della scomparsa di mio padre, voglio condividere con voi.
Qui sotto una foto di Emilio Tron nel 1942.
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Allegati: 4
Re: STORIA DEL GRUPPO ARTIGLIERIA ALPINA "VALLE ISONZO"
Per ricordare la scalata alla cima più alta del Durmitor, il Bobotov Kuk, effettuata settant'anni fa dal 2° Gruppo Alpini Valle, a cui ha partecipato anche mio padre con la 38° batteria del Valle Isonzo, che si è portata sulla vetta un obice da 75/13, (vedi questa stessa discussione, verso l'inizio), a fine luglio ho fatto un viaggio in Montenegro, assieme a mio figlio.
La mattina del 28 luglio siamo partiti dalla zona di Dobri Do, a pochi chilometri da Zabljak, e dopo circa tre ore di salita, ripercorrendo lo stesso sentiero degli artiglieri del Valle Isonzo, siamo arrivati sulla vetta.
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Ciao!
(ti consiglio di scrivere due righe sui tuoi interessi ecc. nella stanza presentazioni, qui
PRESENTAZIONI
prima che intervenga un moderatore a dirtelo).
Si, molti dei nomi che citi li ho sentiti molte volte da mio padre, in particolare Giacomelli e Anzil, che ho anche visto una volta a un'adunata degli alpini a Udine, e poi Gheza, Tona, Krosel, di cui ho sentito parlare; poi c'era un tenente Brunetti, carnico, che ho conosciuto e passava a farci visita ogni tanto.
Hai delle foto di tuo padre da militare? se si mi interesserebbe molto vederle, così come altri documenti, per esempio il foglio matricolare; penso che se le metti qui possono interessare anche altri utenti.
Se mi mandi in messaggio privato un tuo indirizzo mail magari ti invio qualcos'altro in più, che non ho messo in questa discussione.
Dimenticavo di dirti che mi fa un immenso piacere leggere questo tuo messaggio, e spero tanto sia di darti notizie che di riceverne da te su questo argomento, che mi sta veramente a cuore.
a presto.
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Un bel racconto e foto interessanti. Bravo!