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Allegato 237085Ciao a tutti,cosa mi dite di questo action cover(ha un nome in italiano?)??E' in tela verde molto robusta con rinforzi in cuio color naturale ancora molto morbido.Le condizioni generali sono molto vicine al "mint" tanto da farmi dubitare della sua originalità*.C'è da dire però che "l'odore" -anche il naso vuole la sua parte- è incoraggiante e nel complesso ha avuto pareri positivi.E' marchiato hcl 41 e WAa 1?.
A voi,se avete voglia,un commento.
Grazie
A cosa serviva? O meglio cosa copriva? [137
ciao Luca
Serviva a coprire l'azione del k 98 per evitare tutto quello che avrebbe potuto causare inceppamenti. Perciò polvere, sabbia, fango, neve. Naturalmente la sua presenza rendeva difficoltoso l'uso del fucile e non credo rientrasse nella hit parade degli accessori più desiderati [icon_246Citazione:
Originariamente Scritto da Der Adler Luca
In quanto al pezzo devo dire che è "quasi mint" come descritto, però in quanto ad originalità* non mi esprimo. Non perchè abbia dubbi ma perchè non me ne intendo ( di k 98 un poco di più [icon_246 )
Esatto,copre tutti gli organi sensibili:otturatore,grilletto e alzo.Di fatto l'uso del fucile con questo accessorio è impossibile penso venisse usato durante le marce o per esempio dai motociclisti o ciclisti.
Ok, capito [264
Comunque a me piace!
Sinceramente è un oggetto che non conosco.
...ma i marchi sono poco convincenti. Come tipologia e fattura.
Saluti BIGGET [00016009
Riguardando meglio il marchio è hck
vale a dire : Georg A. Lerch GmbH, Lederwaren u. Stanzwerk (leather works and stamping),
Il WaA è 14 che è stato riscontrato in altri oggetti in pelle e in una fondina marchiata sempre hck.
Almeno i marchi sono congrui e non inventati di sana pianta! [icon_246
ciao a tutti!
I marchi sono ripassati con l'inchiostro per evidenziarli meglio, o sono eseguiti con il medesimo ?
Citazione:
Originariamente Scritto da panzer65
...per quello, non mi convincono...
Saluti BIGGET [00016009
Sono per così dire in "basso rilievo" e poi evidenziati con l'inchiostro.Allego altre foto dove si vede bene la corrispondenza dei rinforzi in pelle o in tela con le sporgenze del fucile.
Ciao a tutti.
A mio parere, è tutto in ordine !
metodologia di costruzione e vari particolari corrispondono agli originali !
[264
Sono le vostre osservazioni che fanno di voi dei collezionisti e di me un raccoglitore. Io sarei stato semplicemente contento de fatto che si vedessero bene :oops: :oops: :oops: :oops:
Però io forse lo avrei preso solo per...usarlo.
Anche a me pare tutto in ordine ! [264
Io ho quello illustrato nella foto, in tela cerata giallastra. [00016009 PaoloM
[attachment=0:1yz8q42l]FJ BAG CHUTEa.a.jpg[/attachment:1yz8q42l]
Di queste protezioni ne sono state realizzate in tela anche x la LW, poi in tela cerata come quella di marpo e venivano usate nei tragitti per preservare i fucili dalla sporcizia, polvere e qualt'altro. Sulla patta in pelle più grande rettangolare sovente si nota la scritta mod.98 e le marchiature comprendono codice, data e waffenamt. Anche secondo me l'esemplare postato è originale, compresi i marchi che in alcuni casi ho già notato evidenziati con l'inchiostro; considerando che tale peculiarità l'ho riscontrata solo su questo tipo di oggetto non sono in grado di assicurare che si trattasse di una pratica d'epoca. [00016009
A posto.Citazione:
Originariamente Scritto da giappo
Anche se la pratica di evidenziare il WaA e Fabbricante...è sicuramente una pratica non consueta.
Ma, ripeto, non conosco l'oggetto in particolare, ma sulla stragrande maggioranza delle punzonature non ho mai notato l'usanza di marcare con inchiostro... e, mi vien da dire, a chi sarebbe poi interessato???? (all'epoca)
Son convinto che , nella maggioranza dei casi, chi "utilizzava i prodotti" non sapeva nemmeno l'esistenza delle punzonature....era solo "roba"...!!!
Saluti BIGGET [00016009
Salve,Citazione:
Originariamente Scritto da BIGGET
sicuramente al soldato al fronte premeva più la propria pelle, che non le punzonature,
anche se quelle punzonature certificavano che equipaggiamento e/o arma era stato realizzato in regola con il capitolato.
A tal proposito posto qualcosa di inerente al WaA, spero sia utile.
Il Heereswaffenamt, talvolta scritto WaffenAmt o abbreviato in WaA; è il nome dato, alla fine della Prima Guerra Mondiale, all'ufficio per gli armamenti dell'esercito del Reich, organizzato in un centro per la ricerca e lo sviluppo del potenziale bellico - armi, munizioni e forze militari, nato l'8 novembre 1919 come Waffenamt, venne rinominato, il 5 maggio 1922 in Heereswaffenamt.
Il codice Waffenamt è il nome dato ai visti di verifica rilasciati al termine delle ispezioni dei materiali.
Il compito dell`ufficio non era solo quello di controllo, ovvero certificare e approvare, con apposita punzonatura del codice WaA, ma anche di studiare, redigere direttive e di sovrintendere al processo di riarmo della Germania alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, tale compito fu affidato all'Heeresabnahmestelle, una sezione dell'esercito conosciuta anche come Abnahme e creata in funzione dell'Heereswaffenamt.
Nel 1940 l'Abnahme aveva un organico di circa venticinquemila uomini, suddivisi in cinque dipartimenti e sedici aree di ispezione, integrati da personale locale selezionato appositamente e assegnato all'assistenza degli ispettori della Waffenamt durante la verifica dei manufatti. A metà* del 1944 circa ottomila degli ispettori Abnahme furono disimpegnati dall'ufficio per essere inviati sui fronti di guerra.
Responsabile della verifica e dell'accettazione di ogni tipo di arma, equipaggiamento, munizioni pronti per essere distribuiti alla Wehrmacht, era l'Heeres-Abnahmewesen. I test sui materiali venivano condotti secondo dettagliati protocolli preparati dai diversi dipartimenti Waffenprufamter (WaPruf) e denominati Technische Lieferbedingungen (TLs).
Già* all'inizio del 1935, con il passaggio dalla Reichswehr alla Wehrmacht, gli ufficiali Waffenamt addetti alle ispezioni nel quadro del programma di riarmo venivano sottoposti ad un particolare programma di qualificazione tecnica.
Quando la fase finale del programma di riarmo giunse al suo culmine, i dipartimenti di ispezione della Waffenamt iniziarono a operare capillarmente sul territorio posizionandosi in ciascuna azienda bellica attiva in Germania e i cui titolari vennero sollecitati ad incrementare la produzione industriale.
In vista del nuovo impegno produttivo fu organizzato a beneficio degli industriali del settore un corso di quattro settimane all'Heereswaffenmeisterschule, vera e propria scuola per costruttori di strumenti bellici. Al termine del corso aveva luogo un test al quale erano sottoposti gli ispettori tecnici che potevano, superandolo, migliorare la propria posizione gerarchica e raggiungere il grado di Oberleutnant (tenente). L'approssimarsi, nel 1939, del conflitto mondiale garantì loro un'anticipata chiusura del corso ed una promozione al rango di ispettore tecnico di prima classe, equivalente al grado di Hauptmann (capitano).
Ciao
Roberto
Un grazie alle utili integrazioni di Roberto! [264
Pensa che ti pensa mi son ricordato dove avevo visto un punzone evidenziato... credo ad inchiostro, comunque sia relativamente ad una stielhandgranate che appartiene alla famiglia degli armamenti..
[attachment=0:1bctodox]a.jpg[/attachment:1bctodox]
Abbiamo due esempi diversi di una pratica curiosa. Come minimo il pezzo veniva preso in mano due volte raddoppiando il tempo. Considerando che il tempo è prezioso nessuno ha idea del perchè fosse fatto? Se fosse fatto su articoli tirati in poche centinaia di pezzi la cosa potrebbe avere senso ma su pezzi come le granate? Potrebbe essere fatto su un pezzo ogni tanto per provare che il lotto è stato controllato e correttamente marchiato?
Probabilmente il timbro veniva inchiostrato prima che venisse impresso
posto altri due timbri sempre di alcune cover ed uno di una cassetta porta teller...
FOTO INTERNET
Con gli esempi postati da Fritz possiamo supporre che tale pratica risalga al tempo di guerra e comunque su elementi relativi agli armamenti..
A questo punto vengono dei dubbi, cosa usavano? Il timbro a secco....inchiostrato? E' un controsenso perchè lo avrebbero dovuto fare per tutto, loro sono metodici. Faccenda curiosa.
Non mi esprimo sulla bontà* dei marchi l'unico dubbio che ho è sul colore del filo delle cuciture, sembra un po' troppo bianco-nuovo, dopo 60 anni, anche se non utilizzato, dovrebbe essere meno "candido" tendente magari più sul giallino-marrone, che ne pensate?
Stra-buono!!! Io ho di quel materiale 'nuovo di zecca' che sembra trovato ieri al supermarket.
Ma non ho dubbi sull'originalita'. [249 PaoloM
Quoto! [264Citazione:
Originariamente Scritto da marpo
Quindi il colore del filo delle cuciture "nuovo" non è un indice attendibile.Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Ragazzi quant'è lunga la via della conoscenza, meno male che ci siete voi [257
Guarda questa fodera di una drillich 43 , sembra cucita in loco domani tanto è candida [151Citazione:
Originariamente Scritto da garand
ahhh...ecco perchè mi hai chiesto la macchina da cucire.... [icon_246 [255Citazione:
Originariamente Scritto da Skrewdriver
Saluti BIGGET [00016009
Tutto dipende da come gli oggetti sono stati conservati nel tempo. Variazioni nel colore possono dipendere dall`esposizione alla luce anche se il cimelio è custodito all`interno di una vetrina ma gli sbalzi di temperatura che provocano condense, sono le minacce più pericolose che influiscono sul deterioramento dei materiali.
Ps: bella giacca skrew! [264
MA dai non sapevi che ero divenuto anch'io una delle "sartine" della militaria!!!!!!! [17 [17Citazione:
Originariamente Scritto da BIGGET
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Saluti BIGGET [00016009
Son contento che sia originale e anche che dal mio post sia nata la discussione riguardo i marchi inchiostrati.Adesso sappiamo che non era una pratica così rara,forse molti marchi negli oggetti che troviamo oggi erano,in origine,ripassati con l'inchiostro e poi il tempo ha fatto la sua parte..Grazie per i commenti e le foto!Marpo la tua a colori è stupenda!! [264
ciao a tutti!
Un mio amico mantovano ne trovo' un certo numero in una cascina. Mi favori' facendomi scegliere il migliore.PaoloM
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