[Verona] Forte Lugagnano ricognizione esterna (..e interni )

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Qualche mese fa ho avuto occasione di fare un sopralluogo lungo il perimetro esterno del Forte austriaco di Lugagnano, opera che si trova appena fuori la periferia di Verona, verso il paese omonimo, scattando qualche foto che presento qui.
Si tratta di un forte costruito verso il 1860-61 dopo che la II Guerra d'Indipendenza del 1859 aveva rivelato, con l'uso delle nuove artiglierie a canna rigata, che le allora già* numerose fortificazioni esterne di Verona erano ormai troppo vicine alla città* per garantirle l'incolumità* ai bombardamenti in caso di assedio. Era dedicato al principe ereditario Rodolfo d'Asburgo, e in occasione della Guerra del 1866 venne armato con 32 pezzi d'artiglierie tra cui ben 12 moderni a canna rigata.
Si tratta di un forte di impianto poligonale, in muro di mattoni e pietre con rivestimento in conci di tufo ad opus incertum e terrapieni per le artiglierie collocate all'aperto in barbetta.
E' parte di un gruppo di 4 forti gemelli progettati da Daniel Salis Soglio, a un altro di questi, il Gisela-Dossobuono, avevo dedicato un piccolo reportage qui:

viewtopic.php?f=84&t=4804&p=248388&hilit=dossobuon o#p248388

E' rimasto in uso all'Esercito fino agli anni '80 come deposito munizioni e materiali, ma a differenza di altre fortificazioni analoghe non è stato poi ceduto ad enti civili rimanendo al demanio militare anche se inutilizzato, solo ora dovrebbe essere cominciato l'iter del passaggio con il federalismo demaniale. Negli ultimi anni è in stato di abbandono, con il degrado che avanza rapido, e se fino a 4-5 anni fa era pattugliato seppure sporadicamente dai militari, ora sembra che ogni vigilanza sia venuta meno, tanto che nelle casermette esterne si notano gli inequivocabili segni della presenza di sbandati che le eleggono a dimora più o meno occasionale. E' sperabile che per questo forte si arrivi al più presto a una valorizzazione che lo tolga dal degrado, dato che non mancano gli enti e le associazioni che sarebbero ben liete di occuparsene.
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Una vista dall'alto satellitare:

Una foto d'epoca (1866) del ridotto centrale (è anche l'immagine nel mio avatar...), e una di uno dei 2 portali d'accesso con ponte levatoio sul fossato difensivo, oggi riempito di terra.

Ai nostri giorni. La vegetazione cresce selvaggia.

altre foto

altre foto

Un bel servizio fotografico [264
E' un vero peccato che sia lasciato all'incuria del tempo e dei vandali, speriamo davvero che prima o poi, è meglio prima, venga recuperato e valorizzato.

caxxxxius non avevo visto questa sezione...... belle foto mmhhh chissà se è possibile visitarlo "ufficialmente"..

In teoria oggi non dovrebbe essere difficilissimo visitare anche l'interno del Lugagnano, dato che è stato ufficialmente affidato alla sezione veronese dell'Associazione Marinai d'Italia, la notizia è apparsa sui media locali. Inoltre, su altre pagine web, è emerso che è diventato pure sede di associazioni di soft-airgun, che hanno pubblicato foto recenti del ridotto. Quindi, accordandosi con qualcuno di questi... magari al fine settimana si trovano al forte.
Io avrei anche scritto una mail all' A.M.I. veronese, all'indirizzo che appare qui: http://www.marinaiditalia.com/?page_id=58
Però finora zero risposte...

pure io risposte zero...a dir la verità sul sito non c'è nemmeno l'indirizzo del forte come sede...
siamo sicuri????

Credo che la sede principale dell'associazione rimarrà quella storica in via cantarane, il forte dovrebbe essere una sede secondaria. Comunque il problema è che il sito probabilmente non è aggiornato, e forse anche quella mail non è più valida.

Citazione:

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Originariamente Scritto da lauraferro

pure io risposte zero...a dir la verità sul sito non c'è nemmeno l'indirizzo del forte come sede...
siamo sicuri????

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Citazione:

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Originariamente Scritto da Festungsartillerie

Io avrei anche scritto una mail all' A.M.I. veronese, all'indirizzo che appare qui: http://www.marinaiditalia.com/?page_id=58
Però finora zero risposte...

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Aggiornamento: dopo aver scritto, ho tentato negli ultimi giorni varie volte un approccio diretto telefonico, in differenti orari, ma i nostri amici Marinai di Verona sono risultati sempre latitanti. Il numero risulta attivo, ma nessuno risponde.
Ribadisco che a questo punto non resta che andare direttamente al forte nei fine settimana, prima o poi qualcuno in particolare dei soft-airgunners ci sarà...

Aggiornamento. Come promesso, dopo l'estate ho cominciato a fare un sopralluogo diretto al forte alla domenica tarda mattina, ma non ho avuto fortuna. Tutto chiuso, nessuna traccia nè dei Marinai nè dei Soft-airgunners. E va bene, ci riproveremo ancora. i Marinai risultano sempre irreperibili.

Sarebbe un delitto lasciare un simile luogo a chi gioca alla guerra! Sembra ben conservato e recuperabile alla fruizione di tutti. Da insistere con i marinai in crocera...

Rawa Ruska

Oggi nel tardo pomeriggio sono finalmente riuscito ad entrare al Lugagnano. Bellissima esperienza. Purtroppo, siccome passavo da quelle parti, e ho deciso all'ultimo momento di provare a vedere se fosse aperto, non avevo con me nè macchina fotografica nè torcia elettrica, quindi non vedrete per ora immagini, spiacente... [notok
Con mia sorpresa quindi l'ho trovato aperto, c'era un gruppo di ragazzi di un associazione soft-air che lo ha in gestione insieme con altri gruppi che mi ha gentilmente concesso di visitarlo, e uno di loro in particolare che ringrazio mi ha accompagnato a vedere una parte del ridotto.
Il Forte è piuttosto ben conservato, anche se purtroppo gli ultimi anni di abbandono hanno fatto sentire negativamente il loro peso. Ammirevole il lavoro dei ragazzi del soft-air, che hanno disboscato cortili e camminamenti interni che erano ridotti a una jungla impenetrabile, e stanno rimettendo ordine negli interni. Negli anni '80 l'Esercito Italiano ha rimaneggiato diversi locali in stile moderno, in particolare con pavimenti di piastrelle che stonano con l'ambiente ottocentesco.

Rispetto al gemello Gisela/Dossobuono, confermo che si differenzia in qualche piccolo particolare come le finestrature del ridotto centrale, pur essendo estremamente simile.

Ovviamente non vedo l'ora di tornarci armato con la fotocamera e illuminazione per visionare le oscure caponiere.

Quindi, per chiunque volesse visitarlo, i giorni giusti sono, in linea di massima, il sabato e la domenica in particolare di pomeriggio.

[attachment=0:u7wnimjj]DSC09698.JPG[/attachment:u7wnimjj]
By Fortificazioni , Festungsartillerie e Decca

E quindi un'altra locazione che sembrava inarrivabile è stata conquistata dal magnifico team esplorativo di WW forum... [257
In attesa dell'entusiasmante reportage fotografico vediamo un po' di planimetrie d'epoca del Genio austriaco.
Da queste apprendiamo tra l'altro che il forte era contrassegnato col numero 51.

Allora mostriamo qualche foto della caponiera centrale. [264


[attachment=1:1c7qv9qg]Caponiera.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Per una maggiore facilità nella lettura delle foto , indico con un numero le posizioni degli ambienti visitati.

[attachment=14:1c7qv9qg]DSC09622.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 1 l'ingresso

[attachment=13:1c7qv9qg]DSC09626.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 2 : alcuni rifacimenti durante il periodo di utilizzo dei militari. E' stato diviso l'ambiente ( si vedono solo le prime 3 feritoie per fucilieri) e sono state posate delle "stupende" piastrelle. :mrgreen:

[attachment=12:1c7qv9qg]DSC09627.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto A : parte del muro è stato demolito. Si vede l'attacco dello stesso.

[attachment=11:1c7qv9qg]DSC09639.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 3 : il secondo ingresso è stato murato e trasformato in magazzino.

[attachment=10:1c7qv9qg]DSC09645.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 5 : Altre piastrelle ....... [142
[attachment=9:1c7qv9qg]DSC09640.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 4 : notate le feritoie per i fucilieri

[attachment=0:1c7qv9qg]DSC09642.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 12 : Cotto al pavimento e battiscopa alti con piastrelle giallo/verdi [15

[attachment=8:1c7qv9qg]DSC09646.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 7 : Il corridoio principale di accesso alla caponiera. ( perfettamente intonacato )

[attachment=7:1c7qv9qg]DSC09648.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 6 : Una delle due riservette laterali al corridoio

[attachment=2:1c7qv9qg]DSC09651.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 8 : E uno dei due ambienti successivi alle riservette.

[attachment=6:1c7qv9qg]DSC09652.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 9 : La prima delle postazioni d'artiglieria in casamatta

[attachment=5:1c7qv9qg]DSC09653.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
Punto 10 : La seconda postazione d'artiglieria , stiamo entrando nel centro del circolo ufficiali. Molto bello il caminetto/grill [icon_246

[attachment=4:1c7qv9qg]DSC09654.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
[attachment=3:1c7qv9qg]DSC09655.JPG[/attachment:1c7qv9qg]
La parte centrale con le postazioni per fucilieri.

Alla prossima.
[00016009

Poichè questo forte è il gemello più simile per forma e dimensioni al Gisela/Dossobuono a cui abbiamo dedicato un'ormai ampia discussione, mi sembra utile pubblicizzare anche qui il collegamento a un documento di cui non mi stancherò mai di sottolineare l'importanza, la traduzione delle istruzioni tattiche originali per il forte emanate dal Comando di Settore nel 1863. Va da sè che documenti simili erano emanati per ogni singolo forte, e che pur essendo questo relativo al Gisela, quello del Rudolf/Lugagnano doveva essere quasi uguale:

viewtopic.php?f=84&t=5295

[attachment=10:17f8j4lm]Boccare.jpg[/attachment:17f8j4lm]

Ora guardiamo le caponiere laterali, che nella loro particolare configurazione già viste a Dossobuono, sono chiamate Boccare.
Come detto nell'intervento precedente , ho numerato le posizioni da dove sono prese le foto per una migliore comprensione della visita.

[attachment=9:17f8j4lm]DSC09666.JPG[/attachment:17f8j4lm]
Punto 1. L'ingresso : si può anche notare una delle polveriere posizionate sul ramparo tra le piazzole.

[attachment=8:17f8j4lm]DSC09672.JPG[/attachment:17f8j4lm]
Punto 2. I Bagni : esattamente dove erano posizionati quelli originali. La distruzione sembra sia opera di alcuni "abitanti abusivi" che hanno compiuto atti di vandalismo quando si sono resi conto che il forte sarebbe stato presto dato alle associazioni che tutt'ora si occupano della sua manutenzione.

[attachment=7:17f8j4lm]DSC09673.JPG[/attachment:17f8j4lm]
Punto 3. La polveriera.

[attachment=6:17f8j4lm]DSC09674.JPG[/attachment:17f8j4lm]
Punto 4. Intercapedine della MM. Qualcuno ha pensato che fosse un passaggio per chissà quale segreto. Penso sia rimasto deluso....

[attachment=5:17f8j4lm]DSC09671.JPG[/attachment:17f8j4lm]
Punto 5. Poterna : Il soffitto è costituito da una serie di volte a scalare verso il basso

[attachment=4:17f8j4lm]DSC09676.JPG[/attachment:17f8j4lm]
[attachment=3:17f8j4lm]DSC09677.JPG[/attachment:17f8j4lm]
Punto 6. Una delle uscite verso il camminamento interno lungo il muro alla Carnot, e la vista esterna del tratto finale della galleria.

[attachment=2:17f8j4lm]DSC09680.JPG[/attachment:17f8j4lm]
Punto 7. La primo ambiente ( magazzini ?) prima di entrare nella zona delle postazioni.

[attachment=1:17f8j4lm]DSC09695.JPG[/attachment:17f8j4lm]
Punto 8. Questo invece sono le postazioni di artiglieria.

[attachment=0:17f8j4lm]DSC09685.JPG[/attachment:17f8j4lm]
Punto 9. Le postazioni per fucili a "orecchie di gatto"

[00016009

Citazione:

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Originariamente Scritto da Decca

Punto 7. La primo ambiente ( magazzini ?) prima di entrare nella zona delle postazioni.

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Magazzini, forse, locali di servizio di cui sarebbe interessante sapere la precisa destinazione d'uso. E' anche possibile che fosse previsto che qualcuno dei componenti della guarnigione in questi locali delle caponiere dovesse anche dormirci, con brande a terra, affinchè le stanze fossero costantemente presidiate, soprattutto in caso di messa in allarme del forte, in tempo di guerra.

A tale proposito, le istruzioni per il forte di cui ho postato il link sopra dicono tra le altre cose:

"Guarnigione del manufatto:
Le due Caponiere assieme: Per l'operazione dell'artiglieria: 16 artiglieri + 24 fanti, Nelle gallerie per fucili (delle caponiere): 24 fanti

Per attivare il più presto possibile la guarnigione del manufatto in caso di allarme è necessario acquartierare gli uomini il più vicino possibile agli obiettivi loro destinati. Nei Ridotti vengono acquartierati quegli individui che devono provvedere alla loro difesa."

Citazione:

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Originariamente Scritto da Decca

Ora guardiamo le caponiere laterali, che nella loro particolare configurazione già viste a Dossobuono, sono chiamate Boccare.

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Una piccola nota sul termine "Boccare" usato come sinonimo di caponiere: come dici giustamente lo si incontra nel lavoro di ricerca storica svolto per il Dossobuono/Gisela da parte dell'Associazione che ne ha curato per anni il restauro e la gestione, e in particolare, per quanto ne so io, ha la sua origine proprio nel lavoro di traduzione dal tedesco di quelle Istruzioni tattiche a cui mi riferisco nei post precedenti. Il signore tedesco che ha tradotto ha curiosamente usato il termine "boccare", ma di solito esso non è sinonimo di caponiera. A Verona esiste in realtà La Rondella delle Boccare, che è una delle rondelle che fanno parte della cinta bastionata cinquecentesca costruita dalla Serenissima, e poi comunque integrate nel sistema difensivo asburgico nell' 800. Per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Rondella_delle_Boccare
Personalmente ho preferito sostituire in quella traduzione "boccare" con il più ortodosso e consueto termine caponiere.

Ero indeciso se inserire qui una breve panoramica su uno dei migliori pezzi di artiglieria tra i vari modelli che armavano i forti austriaci del Lombardo-Veneto, e in particolare proprio il nostro Lugagnano. Esiste una sezione apposita, ma forse è giusto parlarne proprio qui, poichè in fondo i forti erano essenzialmente contenitori per artiglieria, e forse nei nostri reportage una cosa che meriterebbe migliori approfondimenti, relativamente a queste fortificazioni, è proprio l'armamento; in realtà purtroppo reperire notizie precise e immagini è molto difficile.

Nel Museo della Guerra di Rovereto è esposto nella nuova sala aperta al pubblico dal 2010, e dedicata all ' 800, un cannone modello 1861 calibro 12 cm. completo del suo affusto originale. Splendidamente restaurato qualche anno fa, proviene dalle fortificazioni che difendevano Trento, e i primi esemplari prodotti a partire dal 1861 di questo stesso modello armavano anche i forti del Lombardo-Veneto austriaco fino al 1866.

Proprio sui terrapieni del nostro forte, il Lugagnano-Rudolf, erano presenti ben 10 di questi per l'epoca modernissimi pezzi, vero gioiello dell'artiglieria da fortezza asburgica. Frutto delle sperimentazioni iniziate nella guerra del 1859 per dotarsi di artiglieria a canna rigata in risposta al dominio dei nuovi pezzi francesi contro cui ci si stava scontrando, esperimenti che diedero inizialmente risultati contraddittori con il sistema Lenk, il modello 1861 oltre che rigato era a retrocarica.
Fabbricato inizialmente solo nell'arsenale di Vienna, era in ghisa e oltre che nella versione da 12 cm era prodotto anche in calibro 9 e 15 cm.
Fu data priorità nell'assegnazione proprio alle fortificazioni di Venezia, di Trieste e del Quadrilatero.

Qualche dato tecnico:
Lunghezza dela canna: 2774 cm.
Peso sui 1560 kg.
Munizionamento di 3 tipi: a granata e cartoccio a mitraglia dal 1861, a shrapnell dal 1866.
Gittata:
Con granata fino a 5000 m.
con shrapnell a 2800 m.
con cartoccio a mitraglia a 500 m.
Lo shrapnell era riempito di 200 pallettoni di piombo di 14 mm. di diametro, il cartoccio a mitraglia con 96 pallettoni di zinco da 28 mm.

Questo cannone ebbe vita operativa alquanto lunga, tanto che fu impiegato ancora nei primi tempi della Grande Guerra 1914-18, pur essendo ormai del tutto obsoleto, ma la scarsità di materiali dovuta alla scala del conflitto e le perdite subite costrinse a tirare fuori dai depositi e mettere in uso anche vecchie artiglierie di 50 anni prima.

Immagine ravvicinata del blocco otturatore, con incisa la scritta "Wien 1861" (Vienna 1861), che lo qualifica come uno dei primi esemplari prodotti.

... nel 1866 il forte austriaco di Lugagnano-Rudolf era armato di 32 bdf e precisamente:

- 6 cannoni rigati da 12;
- 6 cannoni rigati da 6;
- 6 cannoni lisci da 24;
- 4 obici lisci da 30 kg.;
- 12 obici lisci da 7.

I cannoni rigati, in ghisa, erano costruiti su licenza prussiana e denominati mod. 1861 dall'anno di adozione. Il sistema di chiusura adottoto era il Wahrendorf che nonostante i continui studi e ricerche non dette mai risultati del tutto soddisfacenti - per le perdite di gas - e malgrado la sua robustezza e semplicità questo tipo di otturatore fu radiato negli anni '70. Comunque ancora nel 1913 molte piazzeforti dell'impero erano ancora dotate di materiale mod. 1861 come risulta dalla relazione Conrad all'imperatore.

Posto la figura schematica su affusto a barbetta mod. 1859 di un pezzo mod. 1861 ...

[attachment=0:2b823u46]IMG.jpg[/attachment:2b823u46]

Per quanto riguarda la gittata quelle indicate da Festungsartillerie erano le teoriche in quanto il materiale da piazza era legato alle caratteristiche degli affusti che consentivano di sparare con angoli di tiro abbastanza limitati...

... devo ritornare a Rovereto ...

Saluti

fm [264

Grazie per la graditissima integrazione, Furiere Maggiore. Il Museo di Rovereto, con la nuova parte dedicata all'800, merita un ritorno in effetti, a me è piaciuta, a parte un po' di confusione in alcune didascalie. Ho fatto qualche altra foto, appena possibile le riordino e aprirò una discussione nella sezione appropriata.
Tornando al nostro cannone modello 1861, accanto ad esso c'è anche una vetrina con esposti vari proietti per i primi pezzi rigati a retrocarica, anche per altre artiglierie simili ma di differente calibro, più o meno databili verso gli anni '60 dell'800:

viewtopic.php?f=84&t=35195&p=655941&hilit=komarno# p655941

... se il ricordo non mi inganna...

[attachment=0:rh4dhox7]IMG_1743.jpg[/attachment:rh4dhox7]

Si tratta di granate:

1 = per bdf a retrocarica italiana, rigatura sistema Cavalli, da 21 F. (= ferraccio);
2 = per bdf a retrocarica rigata austriaca con camiciatura in piombo;
3 = per bdf a retrocarica rigata Wahrendorf austriaca con camiciatura in piombo ad anelli;
4 = per bdf a retrocarica rigata austriaca con camiciatura in piombo;
5 = per bdf ad avancarica austriaca, rigatura sistema Lenk (c.d. a denti di sega) con camiciatura in piombo;
6 = per bdf ad avancarica, sistema La Hitte, utilizzate da italiani e francesi.

Saluti

fm [264

sono stata un pò incasinata ed erano mesi che non facevo capolino..... OTTIMISSIMO lavoro mamma mia che bellezza...
e sinceramente non avevo dubbi che il forte, a parte i locali utilizzati che se non erro sono la caponiera di testa ed il corpo centrale, fosse in condizioni non bellissime....... ma dico io.... non sanno che gl intonaci non permettono ai muri di respirare?? poca umidità immagino.... [205 [192 [1535

Saliamo ? :mrgreen:



[attachment=3:2he03wwy]DSC09760.JPG[/attachment:2he03wwy]
[attachment=2:2he03wwy]DSC09775.JPG[/attachment:2he03wwy]
[attachment=1:2he03wwy]DSC09774.JPG[/attachment:2he03wwy]

Una panoramica
[attachment=0:2he03wwy]DSC09762.JPG[/attachment:2he03wwy]


[00016009

[attachment=0:32q93lvh]DSC09761.JPG[/attachment:32q93lvh]
Non capita spesso di poter salire sul ridotto.... Vi ho inserito queste foto anche perché mi danno la possibilità di farvi vedere, da questo particolare, che la copertura originale è stata tolta , poi coibentata e risistemato il riporto di terra.
Il forte al netto di qualche atto di vandalismo è in ottime condizioni. :mrgreen:

[00016009

Ah, che bello rivedere queste immagini! [257

Allegato 167223Tempo fa salvai queste foto trovate in rete, Ora -son riapparse- e volendo approfondire ho cercato quì. delusione: non son nostre o son state rimosse. Io allego sprando di saperne di più perchè mi sorge il dubbio che sia un altro forte: ti pare che a Decca sfuggivano.Allegato 167222

Forti a cui hanno rifatto la pavimentazione e che hanno messo i battiscopa, penso siano pochi.
Facendo un controllo sulle foto disponibili non ho trovato nulla di simile tranne che appunto alcuni ambienti del Lugagnano.
Ne metto una per confronto. Sembra quindi che sia corretto.

[00016009

Grazie per la conferma, a me interessava molto il riutilizzo. Infatti, per questo e quello di S.Maria di Moruzzo in Friuli, si è scritto non del reimpiego in deposito come tutti gli altri ma mai una foto che lo dimostrasse...... [00016009

Sabato e domenica prossimi, 16 e 17 maggio, un'occasione per visitare il forte Lugagnano:

http://www.milistory.net/forum/%5Bve...tml#post499852

Qualche foto scattata lo scorso maggio in occasione della rievocazione della 2° G.M. svoltasi nel forte. Tra il ridotto centrale e quello di gola:

Allegato 220238

Allegato 220239

Allegato 220240

Allegato 220241

Allegato 220242

Allegato 220243

Allegato 220244

Ma cosa dice la sovrintendenza degli interni?

Citazione:

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Originariamente Scritto da kleiner pal

Ma cosa dice la sovrintendenza degli interni?

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Mah, sembra che quei lavori nelle stanze interne siano stati eseguiti verso la seconda metà/fine degli anni '80, quando il forte avrebbe forse dovuto prepararsi per ospitare un piccolo centro di comando & trasmissioni in ambito NATO. Pare che poi la cosa non abbia avuto seguito, essendo arrivato anche il crollo del Muro e del Patto di Varsavia nel frattempo, e la conseguente progressiva smobilitazione dell'apparato militare in Italia. Il forte è rimasto in mano al demanio militare fino a pochissimi anni fa, del resto, sebbene completamente inutilizzato.
Credo che al momento dei rimaneggiamenti i militari non si siano nemmeno lontanamente preoccupati di interpellare la sovraintendenza, e che quest'ultima non abbia che potuto registrare il fatto compiuto in seguito.
Del resto i primi provvedimenti di vincolo di queste fortificazioni del Quadrilatero come il Lugagnano sono state emanati nel 1967, dopo che si era appena finito di demolire molti di essi per l'espansione della città durante il boom economico.
E' già tanto che il forte sia sopravvissuto nelle strutture principali...

Parole sante...

Qui siamo nel recinto del ridotto centrale:

Allegato 220417

Allegato 220418

Allegato 220419

Allegato 220420

Allegato 220421

Allegato 220422

Allegato 220423

Allegato 220424

Allegato 220425

Allegato 220426