[V Settore] Caposaldo Marta - Batteria 605^ Balcone di Marta

Molti di noi conoscono ovviamente l' opera in oggetto, collegata internamente ai centri 35 e 35 bis costituisce una delle opere italiane più imponenti delle alpi occidentali, costruita su 135 metri di dislivello (come un palazzo di 45 piani), interminabili rampe di scale, lunghissimi corridoi, uno sviluppo orizzontale di oltre mezzo chilometro ed una lunghezza complessiva di tutti i corridoi di oltre 1 Km...
L' avevo visitata la prima volta alcuni anni fa, ma ero con un gruppo di amici ed avevo fatto poche foto, alcuni giorni fa ci sono tornato, sono stato dentro più di due ore ed ho fatto una ricca documentazione fotografica. Non mi pare sia stato postato nulla sul forum relativamente a questa opera, se me ne date conferma (potrebbe essermi sfuggito), inizio a postare foto (ci vorranno alcuni giorni, saranno circa 150 foto, forse qualcuna di meno se non posto quelle poco significative)

Intanto posto due vedute dall' esterno, una del Balcone di Marta ripreso dalle caserme ed una al tramonto sulla via del ritorno...

Per chi volesse seguire la visita virtuale su una mappa, la potete trovare quì: http://valloalpino.altervista.org/bunke ... 605-21.pdf

Pare che a giorni (se tutto va bene) partirà* una "spedizione" diretta proprio lì... ho promesso di partecipare.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Italien

Pare che a giorni (se tutto va bene) partirà* una "spedizione" diretta proprio lì... ho promesso di partecipare.

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Mi immagino la tua sofferenza ed il tuo animo esacerbato. TU proprio non volevi andarci, che sofferenza, quale atroce destino. [icon_246 [icon_246
Io invece non mi muovo di un passo .........ed aspetto le foto di Roby. [255 [255 [255

Iniziamo la visita virtuale: dalle vecchie caserme dove si parcheggia la macchina si passa una sbarra e si procede camminando per circa 40 minuti su una strada in leggera salita raggiungendo il Balcone di Marta. Poco prima degli ingressi della batteria incontriamo la costruzione del corpo di guardia, poco oltre troviamo l' ingresso fanteria e di seguito l' ingresso artiglieria. Passando temporaneamente oltre, saliamo sulla cima proseguendo sulla strada che fa ancora un paio di tornanti per poter vedere l' osservatorio dell' opera. Dall' interno non è più accessibile in quanto hanno messo una porta alla base della lunga scalinata che sale nell' osservatorio dal momento che quest' ultimo è stato riutilizzato per installare un ripetitore radio. Sulla strada incontriamo i comignoli del gruppo elettrogeno e dei rigeneratori d' aria, ed i ruderi di un osservatorio in pietra dal quale si gode un magnifico panorama verso Briga e la valle Roja. In punta infine troviamo l' osservatorio dell' opera dalle cui feritoie si possono vedere le apparecchiature installate all' interno. Ritornando indietro accendiamo le lampade ed entriamo dall' ingresso artiglieria...

La Batteria del Balcone di Marta è semplicemente mitica!! [257 [264

Iniziamo la visita interna entrando dall' ingresso artiglieria (quello a destra), il primo locale che troviamo è quello del gruppo elettrogeno che da una parte aveva il serbatoio del carburante posto un una buca che attualmente è piena d' acqua, proseguendo per il corridoio che ha una coppia di rotaie per i carrelli destinati al trasporto delle munizioni incontriamo sulla sinistra la prima di una serie di riservette (tutte praticamente identiche) dopodichè il corridoio si allarga presentando una serie di gradoni sui quali erano disposte le vasche di eternit contenente l' acqua. A questo punto c'è una curva decisa verso destra e sulla sinistra l' ingresso della grande camerata, sulle pareti ci sono una serie di ganci (forse per appendere le armi) ed a metà* la nicchia per il rigeneratore d' aria. Al fondo un' uscita che da sul corridoio che percorreremo al ritorno e che va all' entrata fanteria. Proseguendo per il corridoio con le rotaie arriviamo ad un incrocio, dritto entriamo nella postazione per cannone n.1, a destra troviamo un' altra riservetta ed a sinistra il corridoio con accesso alle altre postazioni dei cannoni (sulla destra) alternate ad altre riservette (sulla sinistra). In corrispondenza di questo incrocio le rotaie si interrompono, probabimente c'era ina piastra girevole per far cambiare direzione ai carrelli...a questo punto ci dirigiamo verso la prima postazione da cannone, non senza notare i resti di un portalampada...

Iniziamo la visita delle postazioni di artiglieria a partire dalla n.4 (la prima che incontriamo), è quella più malridotta a causa della rimozione delle putrelle di ferro dal soffitto, presenti invece nelle altre 3.

Ottimo servizio fotografico, fà* piacere poter godere anche noi lontani di queste immagini! [264
Bellissimi posti.... [160

Iniziamo a scendere le scale che ci conducono al centro 35bis, sono 5 rampe da una ventina di gradini ciascuna che ci portano su un pianerottolo a quota 2065mslm (siamo entrati a quota 2105mslm), sulla destra troviamo il corridoio che porta all' arma n.1 incontrando sul percorso il rigeneratore d' aria e due porte stagne, sulla sinistra c'è invece il corridoio che porta all' arma n.2 passando dalla camerata ed incontrando 3 porte stagne (alcune ancora in posizione). Tornati al pianerottolo ricominciamo la discesa, altre interminabili rampe di scale, 7, sempre di una ventina di gradini ciascuna, ci portano a quota 2035mslm dove c'è un pianerottolo che da l' accesso ad una latrina, altre 3 rampe ed arriviamo a quota 2027mslm dove inizia un lunghissimo corridoio in pronunciata pendenza che porta verso il centro 35...

dopo le ultime rampe di scale c'è uno slargo dove è depositata una porta stagna smontata, qualcuno la voleva portare via, poi si è reso conto della follia che sarebbe stato salire tutte quelle scale con un carico simile...

Invio con piacere anche alcune mie foto, scattate due anni fa! [iocero

La scala del Balcone di Marta è impressionante ve lo assicuro! [22050002 [icon_246


Tutte le foto nei cunicoli sono state fatte senza flash [3

Stupende, presumo avessi una lampada molto potente, io ho pensato dopo che avrei dovuto settare la fotocamera in modalità* manuale usando una sensibilità* maggiore ed in certi casi fare a meno del flash, la prossima volta cercherò di fare di meglio... complimenti per le tue foto!

io uso sempre la macchina fotografica in modalità* manuale con i tempi di esposizione, a volte arrivando fino a 15 secondi.
Indispensabile il cavalletto ovviamente [249

E' semplicissimo, il problema è che impiego sempre delle ore a fare le foto [icon_246

Come luce ho usato una semplice lampada alogena comprata in un centro commerciale da 20 euro [icon_246
Inoltre una lampada frontale a led che mi garantisce alta autonomia [264

I miei complimenti ad entrambe. A vedere la porta stagna mi viene in mente che starebbe benissimo in tavernetta da me. Certo che fare il danno per poi non portarla via è proprio da deficenti.

Magari sparirà*. Con lo stesso mezzo che ha portato sù il materiale del ripetitore.
Abbiamo visto tante opere imbrattate con scritte ma erano vicine ai centri abitati.
Chi vuoi che si porti un barattolo di vernice e pennello fin lassù per scrivere se non qualcuno che ha lavorato in loco.
Non ho niente contro i lavoratori... io mica campo di rendita.

Il problema non è portarla via dal balcone di Marta, la strada è ufficialmente chiusa con una sbarra (senza lucchetto), ma basta andare di notte con un fuoristrada e si arriva davanti alla batteria, quello che secondo me scoraggia è fargli salire 15 rampe di scale più i corridoi per circa 80m di dislivello con una porta che peserà* un quintale o poco meno...infatti nella parte bassa dell' opera le porte sono ancora quasi tutte al loro posto, cosa che non si può dire della parte alta da dove portare via materiale non presenta particolari difficoltà*...

Immagino che un simile oggetto sia impossibile da trasportare per una sola persona; e se a quello che sta davanti, sfugge di mano a metà* della salita... qualche malcapitato potrebbe finire nel guinnes dei primati (record di discesa-scale). [15 [15 [15
Ragazzi, a vedere le vostre foto, comincio a sospettare che la mia fotocamera sia... un bidone.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Italien

Ragazzi, a vedere le vostre foto, comincio a sospettare che la mia fotocamera sia... un bidone.

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Credo sia solo una differenza di tecniche di ripresa.

Citazione:

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Originariamente Scritto da Italien

Ragazzi, a vedere le vostre foto, comincio a sospettare che la mia fotocamera sia... un bidone.

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In effetti, a giudicare soprattutto dalla dinamica qualche problemino pare averlo. La tecnica di ripresa in interno sicuramente fa la differenza, ma vedendo le bruciature nelle tue foto all'aperto ho l'impressione che qualche problema ci sia. Potrebbe dipendere dal tipo di lettura esposimetrica che usi (con forti differenze di luminosità* nella scena non si può affidarsi alla media automatica), ma potrebbe anche essere un modello datato con un software di elaborazione immagine non proprio trascendentale.
E se è la Olympus FE170 che suppongo, la cosa tornerebbe. Puoi pensare di sostituirla, un modello analogo ma aggiornato non costa molto e ti garantisce risultati sicuramente migliori [249
Mi scuso per l'ennesimo OT... [0008024

[justify:193778tt]Devo assolutamente complimentarmi con Te. [264
Effettivamente la maggior parte delle foto inserite qui sono state scattate con una Olympus FE170, macchina che ho utilizzato fino a un anno e mezzo fa (e che utilizzo ancora saltuariamente per missioni "uno scatto e via").
Poi l'ho sostituita (dalla disperazione) con una Fuji Finepix S1000fd... che dire di questa? Fa ottime macro e supermacro, scatta anche nel buio più pesto (le immagini degli interni di M.te Moro sono state scattate a torcie spente, nel buio più totale), ottima la resa con molta luminosità ... ma alle luminosità medio/basse la regolazione automatica è: [213 [213 [213 Devo però riconoscere che anche il sottoscritto ci mette del suo. [icon_246 [icon_246 [icon_246[/justify:193778tt]

La tua Fuji non fa miracoli, come del resto praticamente tutte le compatte e bridge. Ma non sarebbe neanche giusto chiederglielo: neanche una reflex, che ha un sensore molto più grande e più dinamica, non riesce a gestire bene situazioni critiche come quelle. Possibili soluzioni: qualcosa puoi recuperare con fotocamere dotate di funzioni specifiche, in pratica che fanno una sorta di HDR automaticamente (un esempio, per restare in Fuji, sono le macchine dotate di sensore EXR); oppure fare due o più scatti, esponendo per le zone più illuminate e successivamente per quelle più in ombra e fondendo il tutto sul pc, a mano o con software appositi. Purtroppo la cosa è una rogna non facilmente risolvibile, che affligge in particolare chi ha la nostra passione, perchè spesso ci si trova a fare foto di quel tipo.
Negli interni, invece, o si usa il cavalletto e poi ci si sbizzarrisce con le fonti di illuminazione (costo praticamente zero, ma richiede molto tempo per fotografare, come giustamente si diceva prima), oppure occorre dotarsi di una macchina (tipicamente reflex) che abbia la possibilità di montare un flash esterno orientabile (in assoluto la flashata frontale è quella che più "ammazza" le foto) e contemporaneamente di salire con gli ISO senza trovarsi un'immagine piena di rumore digitale.
Se ti può consolare, senza questo tipo di tecniche e materiali neanche il più bravo fotografo del mondo cava un ragno dal buco in questi casi.. al massimo le fa (un po') meno peggio :mrgreen:

Io ho una canon powershot sx210 e mi consente di sbizzarrirmi con le funzioni manuali, anche se sono solo capace ad usare le funzione TV ed a impostare i tempi di esposiziane solitamente tra i 2 e 15 secondi, a seconda della grandezza dei cunicoli [264

Interessante, si potrebbe aprire un thread con i consigli su come eseguire foto all' interno di queste opere (o forse c'era già*...non ricordo bene).
Appena posso metto le altre foto per completare la visita virtuale, ce ne sono ancora una settantina, non vorrei che questo thread diventasse troppo pesante, ma è difficile scegliere quali mettere e quali no...

Riprendiamo la visita virtuale dal fondo della scale dov' eravamo arrivati, troviamo un lunghissimo corridoio in discesa con resti di lampade ed impianto elettrico, al fondo, sulla destra, ci sono una serie di locali di servizio, rigeneratore d' aria e latrine, in questo punto ci troviamo a quota 1985mslm, il punto più basso dell' opera

Lasciati alle nostre spalle i locali di servizio e proseguendo lungo il corridoio principale, ora in leggera salita, incontriamo il deposito dell' acqua con i rottami dei serbatoi in Eternit e più avanti la diramazione chiusa da porta stagna che conduce alla rampa di scala che porta all' ingresso attivo che percorreremo successivamente, proseguiamo sul corridoio principale passando oltre un bivio sulla sinistra che porta all' arma n. 3 che visiteremo al ritorno e poco più avanti svoltiamo a destra nel corridoio che porta all' arma n.2 passando attraverso una camerata dotata di rigeneratore d' aria e porte stagne, tornando indietro proseguiamo ancora nel corridoio principale fino a raggiungere l' arma n. 1. Sulla strada del ritorno prendiamo il corridoio precedentemente tralasciato e arriviamo alla postazione dell' arma n.3, al contrario delle altre questa non è dotata di piastra corazzata...

le altre foto dell' arma n.1 e n.3...

Completiamo la visita virtuale uscendo dall' ingresso attivo del centro 35 dove c'è una porta garitta ancora in posizione...

Questa è la veduta dall' uscita del centro 35, il primo piano dell' osservatorio e fatto con uno zoom 20X, si può vedere l' osservatorio alla reale distanza nella seconda foto...

Terminata la visita delle parti basse dell' opera conviene risalire dalle scale, il passaggio all' esterno non è cosigliabile in quanto il terreno è molto ripido e scosceso, ne aprofitteremo per uscire dall' ingresso fanteria visitando i locali di servizio...

E con queste ultime foto la visita è finita, spero di non essere stato troppo prolisso, alcune foto non sono il massimo anche perchè in diverse occasioni mi si era appannato l'obbiettivo a causa della differenza di temperatura tra zone più interne ed esterno.

Saluti a tutti e buone visite alle fortificazione di ogni luogo.

Roberto

Complimenti e un grazie a Te che ce l'hai mostrata. [264

visitata a ottobre, partendo dal rifugio di colla melosa a piedi...solo un folle potrebbe pensare di portare in superficie le porte stagne del centro 35....

Citazione:

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Originariamente Scritto da costabalenae

visitata a ottobre, partendo dal rifugio di colla melosa a piedi...solo un folle potrebbe pensare di portare in superficie le porte stagne del centro 35....

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Complimenti per la "passeggiata" considerando il panorama e la forte presenza storica del luogo la fatica diviene insignificante.

In merito alla summenzionata "porta" i pensieri folli lasciamoli volare, la porta rimane e rimarrà sempre lì.

In relazione alla suddetta porta, tra le varie scritte lasciate dai soliti ripugnanti vandali, trovai una scritta “storica” del 1940.

[attachment=0:1914b7pa]PA173515_x.JPG[/attachment:1914b7pa]

La Batteria 605 del Balcone di Marta merita sempre un'escursione, non annoierà mai.

Saluti