Non colleziono e non mi intendo di questa tipologia di elmetti, gradirei avere un vostro parere su questo fregio, grazie.
[attachment=1:3hkbpvlp]5.jpg[/attachment:3hkbpvlp]
[attachment=0:3hkbpvlp]6.jpg[/attachment:3hkbpvlp]
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Non colleziono e non mi intendo di questa tipologia di elmetti, gradirei avere un vostro parere su questo fregio, grazie.
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Per me nessun problema, Giancarlo.
Molto bello [264
Non sembra male...
Mica puoi fare un incontro ravvicinato sul fregio??
Saluti
Corrado
Vi ringrazio per l'aiuto [264
Purtroppo queste sono le uniche foto che ho mannaggia.... [1334
a me piace.....
ciao
Grazie Ado [264
Posto anche le foto dell'interno che ho dimenticato di mettere:
[attachment=1:2k5t0tru]7.jpg[/attachment:2k5t0tru]
[attachment=0:2k5t0tru]8.jpg[/attachment:2k5t0tru]
Ado, mi spieghi se hai qualche dubbio sul fregio? Aiutami a capire per piacere, grazie [264
In alcuni punti sembra che sia stato verniciato sopra la ruggine, mentre nella parte che ho cerchiato in alto, appare leggermente impreciso. Lungi da me nel dichiararlo posticcio, anzi... solo che questo è un elmetto che non si trova con una certa facilità* e il fregio è stato riprodotto in tutti i modi... prima di procedere all'acquisto è sempre meglio analizzarlo per bene e sopratutto dal vivo.
Sapendo che ci sono persone che ci leggono e ne sanno un po' più del sottoscritto, mi auguro possano intervenire per dare qualche parere in più...
Ah, dimenticavo...trattandosi di un 33 non serve chiedere pareri ai soloni americani [17
Saluti
Corrado
Cioa Ado, l'elmetto è uno dei tanti ritrovati in Croazia, dove si trova ancora.
Purtroppo ho solo queste foto e non ne ho altre.
Tuttavia, ingrandendole, mi sembra che l'usura dei punti da te indicata sia compatibile con tutto l'ambaradam presente.....
ma, ripeto, sono solo considerazioni personali.
Se vuoi ti mando le foto via mail a grandezza naturale e verifichi di persona. [257
Ah no no... se tu ti fidi di quello che hai visto dal vivo e lo ritieni ok, non serve che mi mandi le foto.
Non serve che ti dica che certe cose è sempre meglio vederle dal vivo, ormai questi oggetti si trovano per caso e non più su televendite...è un pò come quelli che si sposavano per procura e poi rimanevano fregati. Qui c'è gente che per procura continua a "sposarsi" e puntualmente rimane scottato..quando se ne accorge non fa altro che passare la patata bollente ad altri. [257
L'elmetto, per quanto usurato, è ok. Il fregio bisogna visionarlo dal vivo, detto questo se tutto è ritenuto buono può ritornare in Italia. [264
Saluti
Corr
Ben dita mulon mio [264
Ho provato ad elaborare un po' la foto.....
[attachment=0:3g098uv6]6.jpg[/attachment:3g098uv6]
Su richiesta ho appena ricevuto altre due foto:
[attachment=1:1qhzs2se]1.jpg[/attachment:1qhzs2se]
[attachment=0:1qhzs2se]2.jpg[/attachment:1qhzs2se]
Da parte mia ho meno dubbi...mi sembra onesto.
Farò il possibile per riportarlo a casa allora [264Citazione:
Originariamente Scritto da ado
Milizia combattente.A me pare buono d'epoca.Poi aspettiamo altre opinioni. [249 PaoloM
Grazie Paolo [264
molto molto bello!!!!!e mi pare molto buono!!! [264
Missione compiuta, l'elmo "sta tornando a casa" [264
Complimenti per l'acquisizione anche per me si tratta di un esemplare autentico.Citazione:
Originariamente Scritto da Mulòn
[249 Ciao, ho l'impressione che il fregio sia stato fatto a mano senza utilizzare la idonea mascherina metallica. Si notano, infatti, difformita' nella costruzione delle varie componenti del fregio. Chi si poteva prendere la briga di realizzare un simile fregio a mano? Era tanto necessario realizzarlo sull'elmo e per giunta a mano quando in zona operativa i fregi degli elmi spesso venivano cancellati per ragioni di sicurezza? Ciao. [249
Avro' le traveggole, ma per me il fregio e' a mascherina, non a mano.Sugli elmetti MVSN
combattenti originali,non mi e' mai capitato di vederne dipinti a mano, e si' che ne ho veduti tanti.Aspettiamo anche altre opinioni anche se nulla potranno togliere alla bonta' dell'elmo in questione che ha tutto in ordine. [249 PaoloM
[249 Ciao Marpo, e' sempre un piacere interloquire con te. Consentimi di insistere su quello che dico. Se ci limitiamo ad analizzare attentamente e compiutamente (quasi con occhio da "pittore") le "fiamme" della granata e la granata stessa noteremo difformita' di spessore e curvatura tra le fiamme del lato sinistro con quelle del lato destro (guardando il fregio). Lo stesso dicasi per i due "pezzi" che compongono la granata (per di piu' il "pezzo" di sinistra - guardando il fregio - appare molto piu' spesso e grande del "pezzo" di destra). Un fregio a mascherina non avrebbe generato queste evidenti difformita'. Ne consegue che il fregio, a mio parere, o e' stato fatto a mano oppure e' stato fatto utilizzando un simulacro di mascherina (forse di cartone di lieve spessore) fatto anch'esso a mano tenendo d'occhio evidentemente un fregio originale. Ciao. [249
[249 Aggiungo che proprio le fiamme (come sono solito chiamare le foglie di alloro) costituiscono l'indice rivelatore della circostanza che per il fregio non sia stata usata la mascherina metallica. Infatti si notera' che ciascuna fiamma di destra, singolarmente analizzata nelle dimensioni e nello sviluppo, non e' conforme alla sua corrispondente di sinistra. Richiamo pertanto l'attenzione di tutti proprio su questi particolari. Mi chiedo, pertanto, se il fregio sia credibile e accettabile come autentico. Ciao. [249
Ciao Gertro, ti ringrazio per i dubbi che stai palesando, speriamo siano da stimolo alla discussione [264
A me l'elmo piace e sembra ok e lo trovo consono in tutto nell'usura, pur rimarcando la mia totale ignoranza in materia [257
Finalmente arrivato, posto di seguito alcune foto decisamente migliori.
Devo dire che mi piace proprio [151
[attachment=6:3oqeq8cg]MIL 004.jpg[/attachment:3oqeq8cg]
[attachment=5:3oqeq8cg]MIL 005.jpg[/attachment:3oqeq8cg]
[attachment=4:3oqeq8cg]MIL 006.jpg[/attachment:3oqeq8cg]
[attachment=3:3oqeq8cg]MIL 007.jpg[/attachment:3oqeq8cg]
[attachment=2:3oqeq8cg]MIL 008.jpg[/attachment:3oqeq8cg]
[attachment=1:3oqeq8cg]MIL 010.jpg[/attachment:3oqeq8cg]
[attachment=0:3oqeq8cg]MIL 011.jpg[/attachment:3oqeq8cg]
Oh bene!
Il fregio mi convince ancor di più con le foto postate da te. Peccato per lo stato in cui versa la cuffia e per le varie zone di sofferenza presenti sul guscio, il soggolo però è messo decisamente bene.
Secondo me una buona pulizia (normale!!!) del guscio, soprattutto l'interno, potrebbe far riaffiorare decisamente il grigioverde.
Mi raccomando la massima cura per la cuffia.
Comunque complimenti...finalmente ti piace qualcosa di italiano... [264
Saluti
Corrado
Complimenti, confermo che ho dubbi sull'originalità* del fregio e sull'integrità* dell'elmo.
Veramente un elmo [264
Ciao Pietro
Vi ringrazio per l'apprezzamento [264
@Ado:mi dovresti conoscere....mai e poi mai ci metterei mano sopra, così è e così resta [257
Anche per me "metterci le mani" significa prendere uno straccio umido e dargli una pulita... [264Citazione:
Originariamente Scritto da Mulòn
Saluti
Corrado
[249 Ciao Mulon, in tutta sincerita' devo dirti che il codice PP e' decisamente raro per un M33. E' probabile che si tratti di una produzione cessata da tempo se non proprio nel periodo bellico. I dubbi sul fregio, comunque, restano. Ciao.
Gertro scusa, ma come fai ad asserire una cosa del genere? Per dirlo, dovresti aver visto migliaia e migliaia di M.33, mentre il codice P e PP indicano (la certezza non c'è neanche ora) gli opifici Pignone di Firenze.(Recentemente e' uscito un bellissimo filmato su you tube in cui facevano vedere come la ditta Pignone, lavorava gli M.33 dalla forgia all'applicazione degli accessori attraverso la verniciatura;il tutto in epoca bellica). [137 PaoloMCitazione:
Originariamente Scritto da Gertro
[249 Ciao Marpo, e' sempre un vero piacere leggere i tuoi ammirevoli interventi. Per quanto riguarda le mie affermazioni sul codice PP mi sono basato sulla osservazione di tutti gli M33 della mia collezione di elmetti (circa 200 e sempre in continuo aumento perche' e' come se avessi una forma di passione patologia per l'M33) acquistati in tutte le parti d'Italia (proprio per questo ritengo sia un campione molto significativo) nonche' sulla osservazione dei codici di tutti gli M33 che ho avuto modo di vedere in altri forum di militaria, in altri siti di collezionisti, su pubblicazioni e sulle aste online. Non puoi negare che il codice PP effettivamente sia piuttosto raro come il T. E' giocoforza ritenere pertanto che si tratti di produzioni molto limitate o comunque cessate da tempo altrimenti avremmo avuto la stessa diffusione che si riscontra ad esempio per l'onnipresente codice M. Sulla identificazione del codice P con la ditta Pignone di Firenze (ipotesi questa sempre sostenuta dal mitico Piesse) e' solo una ipotesi tutta da verificare che, comunque, secondo il mio modesto parere cozza nella sua plausibilita' contro la semplice circostanza che gli altri codici non corrispondono alle iniziali di altre fabbriche metallurgiche (M, MM, AL, B, BB, S, SS etc.). Non e' detto, pertanto, che la ditta Pignone utilizzasse proprio il codice P. Non possono pertanto che sussistere dubbi anche sul codice PP per gli stessi motivi. Il filmato sulla produzione di M33 (l'unico ad oggi conosciuto per quanto ne so) l'ho analizzato ed ho fatto anche degli interventi su un altro forum di militaria. Infine e' innegabile l'inesistenza di documentazione sulla produzione di M33 e gli unici dati che possiamo tentare di ricostruire si basano proprio sulla diretta osservazione degli esemplari. Ciao. [249
[249 Ciao aggiungo (per carenza di possibilita' di modificare ulteriormente il messaggio) che se il codice numerico, come sostiene Piesse, non e' progressivo ma significa qualche altra cosa per quale motivo la parte alfabetica del codice dovrebbe essere cosi' semplice nella sua identificazione? Anzi secondo me non doveva essere consentito risalire dalle lettere alle fabbriche produttrici proprio per ragioni di sicurezza trattandosi di fabbriche di materiale militare. E' vero che il filmato fa riferimento a Firenze, e' plausibile pertanto che si tratti della Pignone ma non e' possibile collegare la P o la PP a questa fabbrica con certezza per le ragioni espresse. E poi perche' poche lettere per i codici? E perche' nella maggior parte dei casi sempre le stesse lettere sia singolarmente che al doppio (M - MM; S - SS; P - PP; B - BB)? Questa particolarita' non avvalora proprio la caratteristica di "codici segreti" di queste lettere nella identificazione delle fabbriche produtrici di elmetti? Non dimentichiamo che l'unico codice certo nella sua identificazione (il B) non ha nulla a che vedere con le iniziali della fabbrica cui corrispondeva. Analoghe caratteristiche "di segretezza" infine presentano secondo me i codici della struttura interna dell'elmo dove troviamo anche codici che non corrispondono ai codici degli elmetti (es. PMM, FM, J, GB etc). Ciao. [249
[974
Boh Gertro, apprezzo il tuo tentativo di classificazione e posso condividere anche i dubbi espressi, ma credimi, 200 o 250 elmetti controllati o anche piu' non fanno la differenza.Il lavoro piu' complesso e' stato fatto da un nucleo molto largo di collezionisti di tutto il mondo
sul campione di non meno di 10.000 pezzi a tutte le latitudini.Ebbene a parte la B di Bassano del Grappa (del quale ho personale certezza perché esiste l'intervista all'ideatore dell'M.33 che pubblicai a suo tempo su vari articoli e su due libri) non esiste alcuna certezza per gli altri. La P di Pignone e' anch'essa ipotetica ma del resto a Firenze non ve ne erano altre di cosi' grandi, ed analizzando il filmato, ne viene fuori che il filmato fu realizzato a Firenze in epoca bellica.Detto questo, possiamo sparare sciocchezze o ipotesi plausibili all'infinito, ma temo non riusciremo a cavare alcun ragno dal buco,perché manca la documentazione. La documentazione, lo sai, non te la puoi inventare e non c'è sino ad ora alcun mitico moderatore di forum (ne conosco tre o quattro all'altezza di questa situazione) e una dozzina di autori che ti potra' mai dare certezza sia sulle sigle che sui numeri. Ti invito pertanto amichevolmente a studiare ulteriormente l'argomento sia su i forum che ne hanno trattato, non ultimo il nostro, nonché su quanto e' stato pubblicato dal 1973 ad ora, nonché sulla rete internazionale di internet.Fatto questo,rivedrai le tue certezze, eliminando tutto cio' che e' fantasia,ipotesi improbabili,per tornare purtroppo coi piedi sulla terra, sempre che nel frattempo non salti fuori qualcosa di sicuramente tangibile (a mio parere non tanto probabile, ma non impossibile). :idea: PaoloM
[974Citazione:
Originariamente Scritto da ado
[249 Ciao Ado, sarebbe bello e costruttivo conoscere il tuo parere su questo difficile argomento. Francamente non so cosa voglia dire il simpatico pupazzetto che hai scelto per esprimere il tuo punto di vista su quanto da me evidenziato. Che ne pensi di questi codici cosi' simili ai geroglifici? E' possibile secondo te e la tua esperienza tentare una spiegazione o comunque formulare qualche ipotesi (anche azzardata vista la mancanza di documentazione) su questi codici alfanumerici? Ciao. [249
La penso tale e quale... [264Citazione:
Originariamente Scritto da marpo
[974
Saluti
Corrado
[249 Ciao Marpo, scusami, ma io non ho espresso certezze su questi codici se non l'unica (anche da te condivisa) che non e' possibile ricondurre alcuna lettera alfabetica del codice ad alcuna fabbrica di M33. Ho ribadito (come anche da te comprovato) che l'unico codice conosciuto e' il B. Ho espresso dubbi sulla identificazione del codice P con la Pignone (come anche da te confermato). Magari puoi aver dissentito dal fatto che ho rilevato la rarita' del codice PP e conseguentemente ho ipotizzato una limitata produzione di questa fabbrica o una cessazione della produzione gia' in periodo bellico. Posso comprendere il tuo disappunto ma si tratta di una mia opinione personale basata pero' sulla mia esperienza (diretta analisi di alcune centinaia di M33). Infatti fino ad oggi non avevo mai visto su un elmo M33 il codice PP se non quello postato da Mulon. Mi dici di maggiormente documentarmi sull'argomento ma, scusami, se non esiste documentazione al riguardo (come anche da te confermato) che cosa si dovrebbe studiare di concreto? A mio giudizio l'unico studio che, allo stato, puo' effettuarsi su questi codici riguarda solo l'analisi delle ipotesi altrui oltre, ovviamente, all'analisi diretta degli M33. A questo punto e' legittimo (e anche auspicabile) formulare proprie ipotesi. O sbaglio?? Ciao. [249Citazione:
Originariamente Scritto da marpo
Premesso che le opinioni non fanno mai male a nessuno e che anzi fanno crescere, se sono costruttive, io non ti ho contestato alcuna opinione.Ti ho semplicemente invitato a studiare.
Intendi bene, studio ancora io dopo tanti anni che mi occupo di questi argomenti.Non sono argomenti di importanza capitale, pero' servono per ampliare le nostre conoscenze. Per farla corta ti do una dritta. Spulcia qui:
http://www.gostak.demon.co.uk/helmets/helmpages.htm
e poi dimmi se ho sbagliato a consigliarti di guardare e ricercare sul web, se proprio non hai intenzione di comprare libri. [00016009 PaoloM
[249 Ciao marpo, grazie. Ho visionato velocissimamente quanto mi hai indicato e te ne ringrazio. Alcuni siti li conoscevo gia' anche se il sito "l'elmetto" di Tagliavini e' scomparso da tempo dal web, purtroppo. Era un bel sito. Studiero' con piu' calma gli altri siti nei prossimi giorni. Come ben sai sull'M33 ci sono pochi libri (io ne conosco due di cui uno praticamente introvabile, (il Bossi - Noguera del 73). Il libro del Bosi l'ho acquistato da tempo e praticamente l'ho imparato a memoria. Posseggo anche un tuo libro (uniformi e distintivi dell'esercito italiano) che tuttavia all'elmetto italiano dedica poche righe limitandosi a dire che era robusto e pratico. Posseggo altri testi e documentazione varia che solo indirettamente si occupa dell'M33. Le uniche informazioni aggiuntive e interessanti sull'M33 si trovano su internet e sui forum (ma sui codici alfanumerici praticamente nulla). La documetazione tecnica su questo elmetto (quella che maggiormente mi interessa) e' praticamente scarsa o del tutto inesistente. Per il resto non e' questione di acquistare libri sull'M33 e che non ne esistono e per questo, forse per una sorta di legge del contrappasso, acquisto elmi M33 in continuazione. Questo mi consente, oltre al diletto, di analizzare i codici alfanumerici, la loro frequenza, il tipo di rullatura, la loro comparazione e cosi' via. Condivido la necessita' dello studio continuo, esso e' fondamentale in ogni cosa ma per questi benedetti codici lo studio non puo' che consistere, come dicevo, nell'analisi degli esemplari e delle altrui ipotesi. Pertanto ben vengano le ipotesi (anche le proprie) a formulare possibili chiavi interpretative di questi codici alfanumerici. Ciao. [249
[137Citazione:
Originariamente Scritto da ado
Ciao.