I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S. Ball
Abbiamo inviato la seguente recensione ad Amazon, concernente un recente libro (scritto da uno storico dell'università* di Glasgow) dove, tra la altre affermazioni stereotipe sui militari italiani nella 2gm si legge che "le truppe italiane erano celebremente entusiaste nello stuprare le ragazzine" (!!!).
http://anonym.to/?http://associazioneit ... -ball.html
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Average research, and quite anti-italian..., November 27, 2010
This review is from: Bitter Sea (Paperback)
As per title, the book it's a major step back in the research concerning the role of the Italian armed forces in WW2. In the first page of the chapter "The good italians", Mr. Ball correctly states that the "italians, good men" it's largely a myth (i.e. contrary to widespread notions, the Italian Army also had its share of war crimes) , but then proceed with the same historical error... but in reverse; stating among the others, the following, incredible line: "Italian troops were famously fond of raping very young girls" (pag. 212). Without even citing a source for this defamatory remark. Now, if the Italian troops (not just "some units" or "some individuals") were famously (and I emphatize "famously") fond of raping very young girls, it's too much to ask Mr. Ball his sources, and these sources simply have to show evidence of a considerable number of rapes of "very young girls" by italian soldiers, if the above quote has to be proved. This is not "history", or "revisionism", or "original research". It's plain defamation of the Armed Forces (punished in Italy by art. 290, penal code). It's also interesting that Mr. Ball consistently mispells the name ot the authors he cites in the above mentioned book's notes, i.e.: Agarossi for Mrs. Elena Aga-Rossi, or Luigi Ganapi instead of Ganapini. Quite a sad error for an academic historian. It's also sad that Mr. Ball, writing an essay on the MTO and the war in Italy didn't make any research in any italian archive (judging by the book's bibliography) Disappointing.
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
sono senza parole................non eravamo mica come i loro cari alleati francesi......................
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Ciao, gli inglesi sono noti per i pregiudizi che sempre hanno riversato sulle nostre truppe e sulla nostra storia. L'autore dovrebbe rispolverare un po' il passato coloniale dell'inghilterra prima di abbandonarsi a riferimenti pseudostorici sui nostri soldati. Ciao.
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Per chi come me ha problemi con l'inglese (parlo francese...) ecco una veloce traduzione da googla:
"Media della ricerca, e molto anti-italiano ..., 27 Novembre 2010
Questa recensione è a partire da: Bitter Sea (Paperback)
Come da titolo, il libro è un grande passo indietro nella ricerca relativa al ruolo delle forze armate italiane in WW2. Nella prima pagina del capitolo "I buoni italiani", Mr. Ball afferma correttamente che gli "italiani, gli uomini buoni" è in gran parte un mito (contrariamente ad esempio a nozioni diffusa, l'Esercito Italiano ha avuto anche la sua quota di crimini di guerra), ma quindi procedere con lo stesso errore storico ... ma in senso inverso, affermando tra gli altri, i seguenti, linea incredibile: "Le truppe italiane furono notoriamente appassionato di violentare ragazze molto giovani" (pag. 212). Senza neanche citando una fonte per questa osservazione diffamatorio. Ora, se le truppe italiane (non solo "alcune unità*" o "alcuni individui") erano notoriamente (e io esaltare "famoso"), appassionato di aver violentato le ragazze molto giovani, è troppo chiedere al signor Ball sue fonti, e queste fonti semplicemente per mostrare la prova di un considerevole numero di stupri di "ragazze molto giovani" dai soldati italiani, se la citazione di cui sopra deve essere dimostrato. Questo non è "storia", o "revisionismo", o "ricerca originale". E 'diffamazione semplice delle Forze Armate (punito in Italia con l'art. 290 del codice penale). E 'anche interessante che il signor Ball mispells costantemente OT nome degli autori che egli cita nella nota informativa del libro sopra citato, vale a dire: Agarossi per la signora Elena Aga-Rossi, o Luigi Ganapi invece di Ganapini. Molto triste per un errore di uno storico accademico. E 'anche triste che il signor Ball, scrivendo un saggio su l'OMT e la guerra in Italia non ha fatto alcuna ricerca in qualsiasi archivio italiano (a giudicare dalla bibliografia del libro) deludente."
Certo che queste cose non fanno che alimentare i pregiudizi... [916
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Sicuramente durante lo svolgimento delle guerre nessuno è un "santo" ma come si sottolinea giustamente diffamare senza avere nessuna "pezza d'appoggio" non è fare storiografia ma solo fanta-storia.
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Naviditalia, ha inviato la recensione e ha fatto benissimo, è chiaro che anche noi abbiamo fatto crimini, ma è altrettanto chiaro che anche gli inglesi non sono stati da meno e in luoghi nel mondo maggiori a noi, quindi ci battono 2 a 1.
Poi è risaputo che i nostri soldati non li hanno mai potuti digerire, forse perchè, malgrado quanto potevamo avere e mettere in campo, abbiamo picchiato ugualmente duro [icon_246 [icon_246
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
scusate ma non e' che , accusando gli altri di una maggior quantita' di crimini , i nostri miracolosamente spariscano .
se ci sono stati , dobbiamo farcene carico , senza nasconderci dicendo "loro ne hanno fatti di piu'".
si e' nel giusto chiedendo che le affermazioni siano confermate da prove documentali ma non affermando a prescindere che cio' non sia mai successo .
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Vero, nè spariscono i nostri, nè spariscono i loro, tra l'altro non credo che sino adesso si sia detto che noi eravamo santarellini, ma quello che a volte può dar fastidio, è quando il bue dice cornuto all'asino, tra l'altro senza portare prove tangibili e/o esasperando la definizione "le truppe italiane erano celebremente entusiaste nello stuprare le ragazzine".
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Citazione:
Originariamente Scritto da u03205
ma non affermando a prescindere che cio' non sia mai successo .
Infatti nessuno (perlomeno in questi post) ha fatto questo. Le affermazioni di Mr. Ball richiedono una ferma presa di posizione, nè patriottarda nè vetero-nazionalista, ma a tali affermazioni, lesive della dignità* delle nostre FFAA (in quanto tali, non in quanto "fasciste", o "monarchiche", o "partigiane", o "repubblicane") bisogna superare le nostre differenze di punti di vista e essere uniti senza se e senza ma, come Italiani. Spero che tu lo comprenda.
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Citazione:
Originariamente Scritto da naviditalia
Citazione:
Originariamente Scritto da u03205
ma non affermando a prescindere che cio' non sia mai successo .
Infatti nessuno (perlomeno in questi post) ha fatto questo. Le affermazioni di Mr. Ball richiedono una ferma presa di posizione, nè patriottarda nè vetero-nazionalista, ma a tali affermazioni, lesive della dignità* delle nostre FFAA (in quanto tali, non in quanto "fasciste", o "monarchiche", o "partigiane", o "repubblicane") bisogna superare le nostre differenze di punti di vista e essere uniti senza se e senza ma, come Italiani. Spero che tu lo comprenda.
Hai coinvolto l'Ambasciata a Londra (magari con in copia il Ministero della Difesa)?
Di solito si fanno carico e seguono la cosa (con richiesta di approfondimento/smentita o con azioni legali)
ciao
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Citazione:
Originariamente Scritto da marcuzzo
Citazione:
Originariamente Scritto da naviditalia
Citazione:
Originariamente Scritto da u03205
ma non affermando a prescindere che cio' non sia mai successo .
Infatti nessuno (perlomeno in questi post) ha fatto questo. Le affermazioni di Mr. Ball richiedono una ferma presa di posizione, nè patriottarda nè vetero-nazionalista, ma a tali affermazioni, lesive della dignità* delle nostre FFAA (in quanto tali, non in quanto "fasciste", o "monarchiche", o "partigiane", o "repubblicane") bisogna superare le nostre differenze di punti di vista e essere uniti senza se e senza ma, come Italiani. Spero che tu lo comprenda.
Hai coinvolto l'Ambasciata a Londra (magari con in copia il Ministero della Difesa)?
Di solito si fanno carico e seguono la cosa (con richiesta di approfondimento/smentita o con azioni legali)
ciao
In settimana chiedo un parere legale e mi organizzo; a parte la gravità* delle affermazioni di Mr. Ball, le battaglie contro i mulini a vento, storiografiche o meno, mi piacciono così tanto... [257
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Il mensile "Storia in Rete" riprende e rilancia la nostra segnalazione:
http://www.storiainrete.com/in-primo-pi ... -domenica/
Basta con gli storici (anti-italiani) della domenica!
15 dicembre
Ancora una volta uno storico straniero – uno storico inglese – spara a zero contro l`Italia. E ancora una volta lo storico denigratore le spara grosse, inforcando una serie di imprecisioni, pregiudizi e pure e semplici falsità che mostrano con quanta superficialità alla fine venga affrontata la storia del Bel Paese.
Se i pregiudizi nascono dall`ignoranza, peggio ancora è un certo "revisionismo" tutt`altro che scientifico, basato non su una solida documentazione ed argomentazioni convincenti e aperte al dibattito peer to peer, ma apertamente diffamatorio, animato da acrimonia e – diciamolo pure – un certo razzismo che è sempre serpeggiato nei confronti dell`Italia.
A meritare il premio di "storico della domenica" questa volta è Simon Ball, autore di un discutibile saggio sulla Seconda guerra mondiale nel Mediterraneo intitolato "Bitter Sea". Riportiamo qui di seguito la contro-recensione scritta da Andrea Lombardi (http://associazioneitalia.blogspot.com) che "Storia in Rete" pubblicherà sul numero 63 del gennaio 2011.
The Bitter Sea – The brutal WW2 fight for the Mediterranean
di Simon Ball
Una ricerca mediocre, e non poco anti-italiana...
Come da titolo della recensione, il libro in questione rappresenta un notevole passo indietro per quanto riguarda le ricerche sul ruolo delle FF.AA. italiane nella Seconda guerra mondiale. Nella prima pagina del capitolo "The good italians", Mr. Ball scrive correttamente che la tesi "italiani brava gente" è in gran parte un mito (ossia, contrariamente a quanto solitamente sostenuto, anche il Regio Esercito ebbe – durante il secondo conflitto mondiale e non solo – la sua parte di crimini di guerra), ma quindi procede a compiere lo stesso errore storiografico... solo al contrario, scrivendo, tra l`altro, la seguente, incredibile frase: "Italian troops were famously fond of raping very young girls", ossia "le truppe italiane erano celebremente entusiaste nello stuprare ragazzine" (pag. 212). Ciò senza citare una singola fonte per questa nota diffamatoria, dove all`accusa ai nostri soldati di essere noti come stupratori si aggiunge anche l`imputazione doppiamente infamante della pedofilia: "very young girls", tradotto letteralmente, "ragazze molto giovani".
Ora, se le "truppe italiane" (non solo "qualche unità " o "alcuni individui") erano "celebremente" (e sottolineo "celebremente") entusiaste nello stupro delle ragazzine, è troppo chiedere a Mr. Ball quali siano le sue fonti, e queste ultime devono per forza mostrare il riscontro di un gran numero di stupri di "ragazze molto giovani" da parte di soldati italiani, in modo da provare come veritiera la citazione sopra riportata. Questa non è "storia", o "revisionismo", o "una ricerca originale". à? pura e semplice diffamazione delle FF.AA. (punita in Italia dall`articolo 290 del Codice Penale). à? anche illuminante notare come Mr. Ball sbagli più volte nel riportare i nomi degli autori da lui citati nelle note del libro, per es. "Agarossi" per Elena Aga-Rossi, o "Luigi Ganapi" invece che Ganapini. Un errore un po` spiacevole per uno storico accademico. à? anche sconfortante che Mr. Ball, scrivendo un saggio sulla guerra nel Mediterraneo e in Italia non abbia fatto alcuna ricerca negli archivi italiani (a giudicare dalle fonti citate in bibliografia), in pratica basando la parte più riuscita del suo libro, ossia quella sui rapporti diplomatici tra le varie nazioni coinvolte, su un numero piuttosto limitato e scontato di fonti (Churchill, Eisenhower, Ciano...) e i documenti dei National Archives inglesi, ormai di facile reperibilità . Deludente.
Ovviamente, Mr. Ball non poteva esimersi di tranciare qualche giudizio storiografico anche sulla Repubblica Sociale Italiana (pag. 241), definita "uno Stato diretto da e per terroristi" con "il Duce costretto ad un nuovo modello di governo attraverso Compagnie della morte" e dove le intere FF.AA. della R.S.I. sono ovviamente ridotte ad un manipolo di "depravate squadre della morte", la "maggior parte nate dai resti della Decima MAS" (!!!), che "non otterranno nulla se non pareggiare vecchi conti". Una visione più vicina al Pasolini di "Salò o le 120 giornate di Sodoma" che a quella di uno storico, parrebbe.
Andrea Lombardi
Presidente Associazione Culturale ITALIA
Genova
Web: http://associazioneitalia.blogspot.com
E-Mail: ars_italia@hotmail.com
A questo punto, invitiamo tutti i lettori di Storia in Rete a scrivere a Simon Ball presso la sua università – e per conoscenza al Cancelliere dell`Università di Glasgow – per chiedergli o le pezze d`appoggio sulle quali ha basato l`infamante e gravissima accusa di "stupratori pedofili" lanciata alle Forze Armate dell`Italia durante la Seconda guerra mondiale, oppure una doverosa rettifica di tale enormità , copincollando questa lettera:
Dear mr. Ball
I`ve read about your statement in "Bitter Sea" about Italian Army soldiers habit to rape "very young girls". It`s a very hard statement against Italian honor and I would ask you to give references about it. Otherwise, I would ask you to correct it.
Yours sincerely
FIRMA
http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A ... 2F&h=eaca3
Re: I soldati italiani diffamati in "The Bitter Sea", di S.
Che crimini di guerra mai puniti ci siano stati, e che il "buon italiano" sia solo un mito, se ne può discutere; ma scrivere in un saggio una frase del genere senza la benchè minima giustificazione è pura calunnia.
E in guerra, come avete già* detto, nessuno è un santo.