Si tratta di un'uniforme da sottufficiale da combattimento 1939/1940 grigioverde tenuta da guerra per armi a piedi con coprilucerna e buffetteria .
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Si tratta di un'uniforme da sottufficiale da combattimento 1939/1940 grigioverde tenuta da guerra per armi a piedi con coprilucerna e buffetteria .
Che spettacolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! [17
stupenda!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ma scusa domanda.......cm mai la bodeo??
Quoto [264Citazione:
Originariamente Scritto da battaglionespecialevvf
[00016009 a tutti,
veramente uno spettacolo di mezzobusto [264 .
Con la lucerna poi . . .
Mi permetto di rispondere alla domanda sulla Bodeo.
E' stata usata tantissimo anche come arma d'ordinanza nella seconda guerra mondiale.
In particolar modo da reparti non di primissima linea quali ad esempio i RRCC o le truppe di Sanità* ( per uso esclusivo di legittima difesa ! ) o gli Autieri.
Le Beretta 34 erano destinate chiaramente agli ufficiali di qualsiasi grado e ai reparti per così dire "combattenti".
Ciao
Michele
Posso dirti con certezza,che oltre la pistola beretta mod.1934 cal 9 corto utilizzavano anche il revolver bodeo mod. 1889 cal 10.35 sia sulla divisa da combattimento che ordinaria . Poi successivamente la bodeo venne pian piano sostituita con la Beretta 34.
Confermo...davvero uno spettacolo di mezzobusto, complimenti!!!...avrebbe meritato ben più che uno sfondo di recinzione!!!! [249
Molto bello anche il 91 cavalleria (..ehm funzionante o inerte???..).
A me personalmente piacciono tantissimo le giacche in panno grigioverde....nell'armadio ne avrò una decina in cordellino tra mod. 34 e mod. 40.....ma neanche una in panno truppa....ARRRRGGGHHHHH!!!!......
Ringrazio tutti per i complimenti,sono sempre graditi sono anni che cerco una giacca da tuppa in panno che non sia cc.rr ma niente.Ho amici collezionisti che hanno quintali di materiale ma anche loro non riescono a trovare una giacca da truppa per completare un manichino.Per quanto riguarda il 91 e' inerte ho il certificato Italiano di inertizzazione e ho assistito personalmente all'operazione e ti assicuro che non risparmiano niente ,diventa solo un'oggetto privo di qualsiasi funzionalita'.
Materiali di assoluto interesse, presentati bene, e poi il fascino del "pannaccio g.v." non si discute, almeno per me :oops: ....
[00016009
BELLA! [151 Per quanto la Bodeo è normalissima,mio nonno in servizio nella G.d.f la usava come arma di ordinanza nel 1950!
materiale da fine del mondo
giancarlo
Innanzitutto si tratta di un busto (il mezzobusto è quello del giornalista televisivo).
Il copricapo è un cappello da Carabiniere coin fodera antiriflesso.
Lucerna è una denominazione impropria.
Il revolver mod. 89 (comunemente detto Bodeo dal nome dell'armaiolo Carlo Bodeo che brevettò il meccanismo e le modifiche di semplificazione per il revolver mod. 74) rimase in dotazione a molte truppe di II^ linea, alla Regia Polizia e alla R.Guardia di Finanza anche durante la guerra.
Per quanto riguarda l'Arma invece, seppur il contingente impiegato nella campagna in A.O.I. era ancora dotato di revolver, tra il 1937 e il 1939 fu completata la distribuzione delle pistole semiautomatiche mod. 34 in cal. 9 corto anche ai militari dei battaglioni mobili.
Pare che gli ultimi ad essere interessati alla sostituzione furono i Carabinieri del Reggimento a cavallo ma, anche loro, prima dell'entrata in guerra avrebbero dovuto essere dotati della pistola semiautomatica.
Per cui la composizione raffigurata, seppur fantastica nella analisi e valorizzazione di ogni singolo pezzo, non è coerente.
L'utilizzo di cappello da carabiniere con telino antiriflesso (qui fregiato con fregio da berretto a busta utilizzato anche per il telino) dovrebbe rientrare nei territori extranazionali e bellici (ad esempio nella campagna di Francia del 1940).
Parimenti l'utilizzo della giubba che doveva venir abbinata a camicia grigioverde e cravatta nera piuttosto che al maglione a collo alto.
La bandoliera in cuoio grigioverde era comune all'Arma (che la utilizzò anche nel dopoguerra) ma dovrebbe essere abbinata alla fondina bivalente (da bandoliera e cintura) per pistola semiautomatica).
Seppur non ritenga impossibile l'uso della fondina da revolver illustrata, evidenzio che però l'Arma inoltre utilizzava in epoca precedente una fondina per revolver specifica che era chiusa da un piolo metallico anzichè dal cinturino inserito nella maglietta quadrangolare.
Quest'ultimo tipo di fondina era destinata agli altri reparti.
db
Tutto molto bello. L'unica cosa che rivedrei (personalmente si intende) è quel maglioncino a collo alto, variante che ignoravo completamente.
Il film si intitola "Appuntamento ad Ischia" di Mario Mattoli ed è del 1960...
Vedi: Appuntamento a Ischia - Wikipedia
Nel dopoguerra i materiali erano eterogeni sia per le Forze Armate che per le Forze di Polizia. E non parliamo dei Corpi Armati dello Stato e per le Vigilanza di Enti decentrati. Per quanto riguarda le armi corte, l'Esercito e l'Arma dei Carabinieri (che faceva parte dell'E.I.) avevano in dotazione la Beretta 34 in calibro 9 corto che portarono da lì a molti anni ancora. Il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza invece venne equipaggiato con le Beretta 34 in calibro 9 corto (ad esempio Polizia della Strada) e le 35 in calibro 7,65 (Uffici della Questura e dei Commissariati, Polizia Ferroviaria, Polizia Postale). A talune squdre investigative furono assegnate Beretta in calibro 6,35 e addirittura revolver italiani prodotti a Brescia in calibro 7,65 oppure in 320. Il Corpo della Guardia di Finanza fu ancora più eterogeneo poichè per tutti gli appartenenti convivevano pistole semiautomatiche Beretta in calibro 9 corto e in calibro 7,65 (credo Beretta 35 ma non mi stupirei se nel mezzo ci fossero state anche 17 e 22) e revolver modello 1889 delle quali la maggior parte risultava prodotta o modificata dalla Bernardelli.
La stessa sorte toccò al rinnovato Corpo Forestale dello Stato anche se lì sembra che sin da subito si optò per la pistola semiautomatica Beretta in calibro 7,65 mantenendo fino a tutti gli anni '80 la modello 35.