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Originariamente Scritto da 183°
Ciao Oscar!
Chiedo venia,ma da ignorante;vorrei sapere se nell'azione dell'SVT sono presenti fresature particolari per il montaggio dell'ottica o le lavorazioni sono uguali a quelle dell'AVT.
Inoltre, sei per caso a conoscenza anche di quanti AVT sono stati costruiti?
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Le fresature erano presenti praticamente su quasi tutti gli esemplari perchè inizialmente era previsto l'uso massiccio di armi dotate di ottica.
Per rispondere alla seconda domanda allego una parte di un mio articolo sugli ayutomatici russi
Le quantità prodotte
I dati sulla produzione dei semiautomatici russi sono rimasti per anni avvolti nel mistero. Le notizie sono contraddittorie e dobbiamo fare una digressione per affrontare il problema
Secondo quanto scrive E.C.Ezell nel suo " Small Arms of the World " (12° edizione) vennero fabbricati 4.450.000 SVT 38 contro 1.322.085 SVT 40 di cui solo 51.000 in versione sni-per. Sono cifre poco probabili, soprattutto se esaminiamo la faccenda con i dati certi in nostro possesso e con un po` di logica.
Nei progetti delle alte sfere militari il modello 38 doveva armare tutti i soldati della madre Russia e si prevedeva per il 1943 un totale di circa tre milioni di pezzi. Ma i progetti non avevano fatto i conti con gli inconvenienti manifestati dal fucile, che si evidenziarono durante la Guerra d`Inverno contro la Finlandia.
La fabbricazione del SVT 38 iniziò a Izhevsk nel 1939 probabilmente verso la fine dell`anno, mentre a maggio era stata decisa la sospensione dell`AVS 36. La produzione andò avanti a pieno ritmo fino all`aprile del 1940 quando si decise di riconvertire le linee di montaggio al nuovo modello 1940.
Abbiamo una produzione che durò 8 mesi: è realistico pensare, calcolando un numero di armi prodotte oscillante dai 6-700 esemplari dei primi mesi per arrivare fino ad un numero di 20-25000 degli ultimi, che se ne siano prodotte 150.000 unità . Altri autori indicano, forse più rea-listicamente, una produzione di 100.000 unità .
Qualcosa di più sicuro si sa circa la produzione del modello SVT 40.
Nei primi mesi della fabbricazione su larga scala (maggio, giugno, luglio), che iniziò a Tula, la produzione oscillò attorno ai 3500 esemplari.
Ad agosto 1940 si era già arrivati ad 8100 pezzi che divennero 10.000 a settembre e 11.000 ad ottobre. Non si hanno dati certi per novembre e dicembre, ma considerando la progressione in atto si può stimare la produzione in circa14-18.000 per un totale di 66.000 fucili prodotti nel 1940. Fra l`altro l`avere indirizzato tutte le capacità produttive degli arsenali sull`STV 40, a scapito dei vecchi Mosin, spiega la rarità di questi modelli recanti la data di quegli anni.
Izhevsk iniziò la produzione del nuovo modello più tardi di Tula, probabilmente verso la fine dell`autunno del 1940, ostacolata dal fatto di dover riconvertire i macchinari (nati per fabbricare l`AVS 36) e riaddestrare le maestranze, Entrambi gli arsenali andarono avanti producendo grandi quantità (1.000.000 di pezzi nel 1941) anche prima che la Russia venisse attaccata.
Questo fino al 1942 quando Izhevsk ricevette l`ordine di riconvertirsi alla produzione di massa dei vecchi Mosin 91/39. Tula continuò la fabbricazione dell`SVT 40 fino al 1945, pur con i limiti imposti dal fatto che la produzione armiera era maggiormente concentrata sulla fabbri-cazione della leggendaria PPSh (Pistolet-Pulemyot-Shpagina), che era semplice da fabbricare (non aveva neppure una vite ed i pezzi erano tranciati e non lavorati), funzionava sempre e non richiedeva nessuna manutenzione.
Qualcuno mi ha inviato delle foto da postare visto che non ci riusciva, eccole.
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