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.... una carolina qui da una settimana (non è mia, comprata per conto di un amico che colleziona documenti della guerra di liberazione e se poi ci ripensa può restare tranquillamente qui!)..... una bellezza araba tra gli anni 20 e gli anni 30 col suo tautaggio (henne?) sensuale sotto il mento..... insomma roba da militari (e non da truppa) .....
..e cominciano col generale (che poi come vedremo alla fine è quello che ha spedito questa cartonlina).... qui in una foto nel penso di inizio anni 60, ahimè molto piccola anche in originale del generale Antonio Gualano appunto a 60 anni circa (un ragazzo del 99) qui comandante di stato maggiore dell'Esercito Italiano.......
... ma probabilmente il momento più importante nella carriera di Antonio Gualano per arrivare quindi ai vertici della sua storia militare, nonostante la medaglia d'argento in Russia, gli avanzamenti sempre prima dell'8 settembre per meriti di guerra (ha un medagliere molto importante) è proprio durante l'armistizio quando è al seguito del generale Castellano a Cassibile.... la famosa foto della firma dove dei nostri c'è appunto il Generale Castellano con l'interprete Montanari....
.. ma ho trovato un altra foto (in una biografia di Max Corvo) di quel 3 settembre col nostro (allora Maggiore) Gualano.... e l'ultimo a destra dietro al Generale Castellano....
..... e sempre all'indietro arriviamo alla parte interessante della cartolina 12-13 anni prima di Cassibile..... volantario di guerra, studi di seminario, ragazzo del 99, accademia di Modena, e poi i Libia... coi Meharisti..... la cartolina, spedita da Garan (80-90 km a sud di Tripoli nelle operazioni di "pacificazione" della Tripolitania) a un altro ufficiale importante veneto e sempre in Africa negli anni 20 forse suo superiore visto il grado (parente strettissimo del più famoso Ammiraglio Bragadin)...... tenente Antonio Gualano 3 Gruppo Sahariano della Tripolitania.... "nomadismo" che nel gergo militare della cavalleria coloniale vuol dire dove capita dietro ai ribelli....
.... poi sarà* in Albania come aiutante del generale Guzzoni, Amir in Russia con Messe (maggiore prima e poi tenente colonnello, e qui non ho capito come mai Max Corvo lo presenta nel 43 come Maggiore!) e nell'operazione Piccolo Saturno, come reponsabile dei trasporti, poi prima di Cassibile sembra sia stato ad Algeri sempre con Castellano...... quindi guida con gli alleati contro i tedeschi , col grado di colonnello il 144º reggimento fanteria della divisione Mantova, nel 1947 entra in Gorizia riassicurandone il possesso italiano in base alle decisioni della Trattato di Parigi e via a una serie di incarichi di prestigio... eppure penso nella sua carriera importante di questo ufficiale importante resti come un momento speciale... un po come questa foto di un'altro meharista di casa reale sempre in Libia, sempre coi Meharisti, e sempre nel 1929....
.. ho provato un po in rete ma non ho trovato nulla "di sicuro": qualcuno per caso ha delle foto dei soldati della Mantova che entrano a Gorizia ritornata all'Italia nel 1947? ci dovrebbe essere il colonnello Gualano alla testa.....
..... ho ripreso in mano questi giorni questa bella cartolina.... innanzitutto dove'era la "buchetta" dove il nostro giovane uffciale meharista Gualano ha spedito la sua cartolina nel 1929.....
.... e sono saltate finalmente fuori le famose foto di Gualano che entra a Gorizia liberata nel 1947, quella col tricolore addosso sarà poi ripresaoi in una famosa copertina della Domenica del Corriere....
..e infine la famosa copertina.....
Ecchè te devo dì...
Sei una fonte continua di notizie "di nicchia"...
Complimenti, è sempre un piacere leggerti...
Se il più delle volte non rispondo è per mancanza di tempo...
Rimaniamo in attesa di altre interessantissime integrazioni...
[00016009
Citazione:
Originariamente Scritto da Franz56
...sempre grazie Franz56!!!
aggiungo un interessante oposcolo di un suo discorso ragiofonico come comandante di Stato Maggiore dell'Esercito nel 1961 durante l'anniversario del centenario dell'unità d'Italia con riferimenti alla sua divisione "Mantova".......
Belle foto ed ottimaricerca come nel tuo stile [264
scusate se vi pongo la domanda ma sono piu' ignorante di una capra : nel discorso in foto si legge che , durante la guerra di liberazione , i reparti italiani aggregati agli alleati hanno avuto 70000 morti .
a me paiono un po' troppi , e' possibile che ci sia un refuso e che siano 7000 ? [137
Citazione:
Originariamente Scritto da sven hassel
grazie Sven Hassel....
Citazione:
Originariamente Scritto da u03205
... no direi che va bene.... il soggetto non è Corpo Italiano di Liberazione sotto, ma Forze Armate sopra è il totale dei militari italiani caduti dopo l'8 settembre tra resa, campi di concentramento e guerra regolare è appunto 76.000 uomini circa...
ciao,puoi fare un primo piano del cammello per vedere come diavolo si regge quel fuciletto,
grazie !
Citazione:
Originariamente Scritto da cipolletti vincenzo
... non ho l'originale Vincenzo quindi posso solo ingrandire virtualmente come ognuno dal pc e purtroppo viene sfocata e si intuiscono solo come dei supporti "da rastrelliera" uno sul calcio all'altezza dell'impugnatura e ll'altro verso la volata.... penso che sia solo per scena e per la foto perchè se avesse voluto veramente usare un sistema a "presa rapida" non c'era nulal di meglio del fodero da cavalleria.... anche perchè la sella Maklufa e comodissima e non crea nessun problema di fissaggio degli acessori.... era in uso lungo tutta la costa nord-africana, e tutti i cammellieri di Agordat, che noi mandammo in Libia e da cui nacquero poi tutti i meharisti libici avevano la sella Maklufa. Questa consente di stare sul cammello seduti, come appare nella foto.... se sei interessato ti allego da un manuale coloniale dell'epoca e da una cartolina di Parducci....
Citazione:
Originariamente Scritto da mufasa
mi correggo! niente di scenico ma un abitudine, anzi quasi d'ordinanaza...
ieri sfogliando nelle letture feriali un vecchio Storia Militare (n. 186 articolo di Ferdinando Pedriali sulle operazioni finali in Libia di controguerriglia) ho trovato una foto assolutamente operativa, sempre un uffciale meharista, uniforme più formale (si fa per dire) ma soprattutto stesso modo di portare il fucile con gli stessi fermi....