Differenze veterano/recluta
Ciao a tutti. Mi chiamo Stefano, 24 anni, della prov di Lecce ^^
Sono un grande appassionato della storia dei due conflitti mondiali e ogni tanto mi diletto a scrivere (con propositi puramente amatoriali) qualche racconto d'ambientazione bellica.
Proprio a tal fine sono qui per porvi una domanda: che differenze c'erano nelle uniformi, nelle armi e negli attrezzi, fra recluta e veterano, nella prima e seconda guerra mondiale? Ovvero, che modifiche apportava il veterano al proprio equipaggiamento, per renderlo più confortevole ed efficiente?
Mi spiego meglio. E' noto che tra un veterano e una recluta di qualunque esercito in qualunque conflitto vi siano delle grandi differenze.
A livello caratteriale, il veterano tende ad essere molto più cinico, smaliziato e disilluso. A livello d'impiego, il veterano ha spesso fisico e nervi più pronti ma anche più usurati, e conosce molti più trucchi. Eccetera.
Ecco, io invece volevo sapere qualcosa delle differenze a livello di modifiche "fai-da-te" dell'equipaggiamento.
Avevo letto per esempio che nella wermacht i veterani del fronte erano soliti immergere i propri stivali nell'urina, per renderli più morbidi e più adatti alla marcia. Oppure sapevo che i veterani tedeschi della WW1 fossero soliti talvolta segare la sommità del loro elmo a punta, per renderlo meno riconoscibile.
E' giusto? E sapreste fornirmi qualche altra informazione e/o curiosità in materia??
Ciao e grazie ^^
PS: spero che questa sia la sezione del forum adatta. In caso contrario, mi scuso anticipatamente.
Re: Differenze veterano/recluta
Ciao Stefano,
ottima domanda la tua,
spero che qualcuno di esperto risponda, anche perche' e' una curiosita' che si ritrova, qua e la', nei libri, ma sempre accidentalmente,
pur essendo assai importante, infatti poteva derivarne la sopravvivenza o meno, per un accorgimento od un altro.
Ripeto, ottimo quesito che faccio,se permetti, anche mio, agli esperti.
Grazie
Re: Differenze veterano/recluta
Re: Differenze veterano/recluta
Ciao Stefano,
quesito interessante, non saprei darti una risposta, ho letto che, specie nella Prima nella vita di trincea l'esperienza consentiva qualche "comodità*" in più, nell'assalto ho letto che i veterani, esaurito il caricatore, preferivano dare di vanghetta o mazza piuttosto che usare la baionetta per il fatto che questa poteva restare incastrata o piegarsi. Di più non saprei, ma penso che la differnza tra veterano e recluta era dettata più che da modifiche o adattamenti nell'equipaggiamento, da un modo diverso di approcciarsi alle insidie del combattimento. Infondo se erano sopravvisuti qualche cosa voleva pur dire.
P.s. I tedeschi che consentivano mutilazioni all'elmetto? non ditemelo, mi cade un mito.
Re: Differenze veterano/recluta
Il Murphy, autore de "all'inferno e ritorno", un'opera autobiografica sulle sue esperienze belliche (si tratta infatti di un superdecorato soldato americano della seconda guerra) racconta che era il colore delle uniformi a consentire di distinguere i soldati nemici veterani dai rincalzi. Non so se ti puo' servire come notizia ma per il momento e' l'unica che mi e' venuta in mente. Ciao.
Re: Differenze veterano/recluta
Sai che quel libro ce l'ho pure io?? Un vecchio bellissimo tascabile Longanesi trovato in una bancarella a 2 ore. Bellissimo ^^
Però questo fatto di preciso non lo ricordo (ho letto il libro un sacco di tempo fa). Immagino cmq dipenda dal fatto che i veterani per lo più avevano uniformi usurate e scolorite, mentre le reclute ce l'avevano ancora fresche di magazzino.
Re: Differenze veterano/recluta
Ciao, e' proprio il tascabile letto tanto tempo fa un paio di volte perche' molto affascinante e drammatico nello stesso tempo. Quel dato sul colore delle uniformi l'ho ricavato da un episodio che lui cita (ma non ricordo con precisione l'episodio) quando in lontananza lui e i suoi commilitoni scoprono dei soldati tedeschi e la loro tenda. Dice testualmente che "dal colore delle uniformi indoviniamo che molti sono rincalzi". Poi sparano a questi soldati e i feriti, mi pare due o tre, restano con loro ma moriranno perche' gli infermieri americani potevano arrivare solo il pomeriggio del giorno dopo. Murphy poi presta il suo impermeabile ad uno di questi tedeschi feriti che aveva freddo per la febbre. Se fai attenzione ritroverai questo episodio nel libro. Ciao.
Re: Differenze veterano/recluta
In un centro di addestramento, ti viene insegnato ad indossare l'uniforme e l'equipaggiamento secondo regole ben precise, frutto di esperienze passate e della necessità* di essere tutti "uniformati" secondo uno stesso standard.
Arrivati in zona operativa, poco alla volta impari che l'ordine con cui hai indossato l'equipaggiamento e frutto di esperienze di persone che non sono te.
Impari a dare importanza a particolari a cui non avevi pensato. Le cose più importanti sono le calze e gli scarponi; un soldato che non può camminare o cammina male è un soldato morto.
Sposti i vari componenti dell'equipaggiamento a seconda delle tue comodità* d'uso.
Impari a mimetizzare anche piccoli oggetti che potrebbero riflettere la luce e ti appropri di qualche cosa appartenuta al nemico e trovata sul campo; per questioni di necessità*, perchè non ti era stata fornita dalla tua intendenza o semplicemente perchè più funzionale di quella in tua dotazione.
Si impara che un'arma in più (magari celata) è sempre utile e che un buon coltello è un prezioso amico per ogni soldato.
Tutte queste cose e molte altre sono variabili a seconda del teatro operativo: cambia molto da un teatro all'altro: urbano, deserto, trincea infangata, giungla, alte quote montane, ambiente marino, eccetera.
I bisogni e la fantasia umana non hanno limiti.
Spero di esserti stato utile.
Re: Differenze veterano/recluta
Ciao, dal Bosi rilevo che i soldati italiani, almeno sul fronte greco-albanese, erano soliti opacizzare la vernice del loro elmetto M33 orinandovi sopra (si tratta di una testimonianza di un reduce che il Bosi ha riportato nel suo libro). L'opacizzazione della vernice era l'effetto dell'ammoniaca contenuta nell'orina. Com'e' evidente, almeno in quel teatro operativo, dalla lucentezza della vernice dell'elmetto poteva distinguersi un veterano da un rincalzo. Ciao. [249
Re: Differenze veterano/recluta
Citazione:
Originariamente Scritto da Gertro
Ciao, dal Bosi rilevo che i soldati italiani, almeno sul fronte greco-albanese, erano soliti opacizzare la vernice del loro elmetto M33 orinandovi sopra (si tratta di una testimonianza di un reduce che il Bosi ha riportato nel suo libro). L'opacizzazione della vernice era l'effetto dell'ammoniaca contenuta nell'orina. Com'e' evidente, almeno in quel teatro operativo, dalla lucentezza della vernice dell'elmetto poteva distinguersi un veterano da un rincalzo. Ciao. [249
Forte ^^
Ma in quanto tempo l'urina compiva tale effetto??
Re: Differenze veterano/recluta
Ciao, sinceramente non conosco le modalita' pratiche e i tempi di questa "tecnica". Personalmente avrei semplicemente infangato l'elmetto, come tra l'altro avveniva regolarmente in tutti i teatri operativi e da parte di tutti gli eserciti. Ciao. [249
Re: Differenze veterano/recluta
Durante la grande guerra ho sentito dire che molti soldati tedeschi e austriaci usavano chiudere in vari modi fori dei rivetti di aerazione degli elmetti per evitare che questi, nel caso di vento forte, fischiassero.
Ciao,
Arturo
Re: Differenze veterano/recluta
Citazione:
Originariamente Scritto da Caesar86
..... sapevo che i veterani tedeschi della WW1 fossero soliti talvolta segare la sommità* del loro elmo a punta, per renderlo meno riconoscibile.
E' giusto?........
No è sbagliato! Questa è sicuramente una leggenda metropolitana senza alcun fondamento. Gia nel 1914 l'intendenza militare tedesca aveva introdotto una variante del pickelhaube mod. 1895 che a scopo mimetico presentava tutte le parti metalliche (chiodo-fregio,soggolo e profili vari) in metallo verniciato feldgrau o scurito chimicamente. Lo stesso era inoltre munito di telino in tela grigia per evitare ogni riflesso. Successivamente dal giugno 1915 venne introdotta una ulteriore modifica che consisteva nel rendere smontabile il chiodo (la parte più visibile del pickelhaube) semplicemente con una rotazione di 1/4 di giro. Anche il relativo telino venne modificato introducendone una particolare tipo in due pezzi, in maniera che tolto il chiodo poteva essere tolto anche la relativa parte del telino. Fino alla comparsa dell'elmetto metallico mod. 16, il mitico stahlhelm, non vi furono ulteriori modifiche. I comandi tedeschi furono sempre molto attenti all'evoluzione degli equipaggiamenti anche dell'umile fante e in particolare curarono maniacalmente ogni aspetto mimetico degli stessi. Quanto hai sentito circa la pratica di segare lo spitze è assolutamente privo di qualsiasi riscontro. Ciao, Giorgio
Re: Differenze veterano/recluta
molto interessante, appena mi verrà in mente qualcosa contribuirò
Re: Differenze veterano/recluta
Riguardo i veterani della Wehrmacht, anche in guerra inoltrata era consuetudine il vestire le uniformi della prima ora, l'm36, o se per causa forza maggiore veniva sotituita con una nuova, a quest'ultima venivano applicate tutte una serie di modifiche atte a farla assomigliare comunque alla modello '36. Le reclute erano invece vestite con uniformi tipiche del periodo in cui iniziavano il loro servizio militare, quindi riconoscibili alla prima occhiata.
Re: Differenze veterano/recluta
nelle trincee del carso i veterani insegnavano ai nuovi arrivati (specialmente quando erano compaesani o conterranei) l'arte di arrangiarsi in trincea... durante gli assalti si preferivano gli attrezzi da zappatore perchè "dirompenti" e molto più pratici di una baionetta... infilzare una persona con cappotto,giubba,maglione, farsetto ecc. non è cosa semplice... il polso può piegarsi e se non si ha uno stiletto sottile e acuminato è probabile che non si riesca nell'intento oppure non si riesce a provocare una ferita mortale. un attrezzo come un piccozzino usato a mò di martello acquista un potere perforante non indifferente, sarebbe perfettamente in grado di forare un elmetto se il colpo venisse dato con la dovuta violenza. l'esperienza poi veniva vivendo o vedendo gli altri morire... i "vecchi" sconsigliavano inoltre di "bere male" ossia trangugiare troppa acqua tutta in una volta... perchè era molto probabile che si restasse a secco per parecchie ore e, con la tensione, la paura ecc. la sete attanagliava le viscere molto più del solito, quindi piccoli sorsi dilazionati nel tempo..così facendo la sete non si estingueva ma non diventava esasperante, prerogativa dei nuovi arrivati era la costante ricerca di acqua. poi come è stato giustamente notato le uniformi di chi stava in linea erano logore,sporche e non seguivano i canoni di caserma, ma per ridurle in condizioni pietose bastavano poche ore di permanenza in trincea... magari sotto la pioggia. Oltre il fango c'erano i liquami prodotti dalle esigenze fisiologiche dei soldati ecc. ecc. insomma una differenza standard non esisteva forse l'unica era vita o morte...
Re: Differenze veterano/recluta
Citazione:
Originariamente Scritto da nik
nelle trincee del carso i veterani insegnavano ai nuovi arrivati (specialmente quando erano compaesani o conterranei) l'arte di arrangiarsi in trincea... durante gli assalti si preferivano gli attrezzi da zappatore perchè "dirompenti" e molto più pratici di una baionetta... infilzare una persona con cappotto,giubba,maglione, farsetto ecc. non è cosa semplice... il polso può piegarsi e se non si ha uno stiletto sottile e acuminato è probabile che non si riesca nell'intento oppure non si riesce a provocare una ferita mortale. un attrezzo come un piccozzino usato a mò di martello acquista un potere perforante non indifferente, sarebbe perfettamente in grado di forare un elmetto se il colpo venisse dato con la dovuta violenza. l'esperienza poi veniva vivendo o vedendo gli altri morire... i "vecchi" sconsigliavano inoltre di "bere male" ossia trangugiare troppa acqua tutta in una volta... perchè era molto probabile che si restasse a secco per parecchie ore e, con la tensione, la paura ecc. la sete attanagliava le viscere molto più del solito, quindi piccoli sorsi dilazionati nel tempo..così facendo la sete non si estingueva ma non diventava esasperante, prerogativa dei nuovi arrivati era la costante ricerca di acqua. poi come è stato giustamente notato le uniformi di chi stava in linea erano logore,sporche e non seguivano i canoni di caserma, ma per ridurle in condizioni pietose bastavano poche ore di permanenza in trincea... magari sotto la pioggia. Oltre il fango c'erano i liquami prodotti dalle esigenze fisiologiche dei soldati ecc. ecc. insomma una differenza standard non esisteva forse l'unica era vita o morte...
E inoltre i veterani consigliavano di non mangiare prima dell'assalto...
Una ferita allo stomaco (se questo era "pieno") aveva effetti peggiori...
E poi... (testimonianze in prima persona) veniva distribuita una bevanda che "faceva veder rosso"...
E così andavi avanti incurante di tutto quello che ti succedeva attorno...
"Doping"...???
Re: Differenze veterano/recluta
penso che la grande differenza tra veterano e recluta fosse anche nella sapiente arte di imboscarsi dei primi, riuscendo cioè spesse volte a schivare corvè pericolose, pattuglie ecc ecc, non farsi trovare al momento meno opportuno da ufficiali.
Una cosa che si può riscontrare ancora nelle caserme, forse.......... [iocero
Re: Differenze veterano/recluta
Spesso l'atteggiamento dei veterani nei confronti dei novellini era cinico e sprezzante poichè questi erano rimpiazzi di compagni caduti ai quali si era particolarmente legati,inoltre essendo inesperte e approssimativamente addestrate le reclute mettevano in pericolo il resto di una squadra particolarmente affiatata,perciò venivano emarginate se non proprio debitamente ignorate perchè la vita media di un novellino era piuttosto breve in prima linea.
Naturalmente poi ,dopo un a iniziale diffidenza ,subentrava lo spirito di cameratismo che unisce chi affronta i medesimi pericoli e anche il novellino veniva adottato e riaddestrato a tutte le astuzie che permettono di sopravvivere in condizioni estreme.
Gli americani con la loro passione per gli acronomi ne avevano uno anche per le reclute: F.N.G. ossia fucking new guy !
Re: Differenze veterano/recluta
Citazione:
Originariamente Scritto da GDF
penso che la grande differenza tra veterano e recluta fosse anche nella sapiente arte di imboscarsi dei primi, riuscendo cioè spesse volte a schivare corvè pericolose, pattuglie ecc ecc, non farsi trovare al momento meno opportuno da ufficiali.
Una cosa che si può riscontrare ancora nelle caserme, forse.......... [iocero
Confermo...
Per quanto riguarda la "vita di caserma" una volta "sgrezzati" il trucchetto era inventarsi qualcosa di "importante" da fare e poi eclissarsi... e comunque mantenere sempre un basso profilo... insomma essere "stealth"...
Per una volta non l'ho fatto e mi hanno "premiato"... (secondo loro)...
E così mi sono ritrovato con i galloni sulla manica e a fare in contemporanea l'armiere di compagnia e il caposquadra assaltatori... era meglio se davo retta alle "vecchie"...
Per fortuna si era in "tempo di pace"...
E "Beirut" l'ho schivato per un soffio...
[249
Re: Differenze veterano/recluta
Citazione:
Originariamente Scritto da Rheinmetall
Gli americani con la loro passione per gli acronomi ne avevano uno anche per le reclute: F.N.G. ossia fucking new guy !
Ah però... questa non la sapevo...