Re: Operazione Barbarossa
	
	
		L'idea di invadere l'Unione sovietica, Hitler l'aveva espressa già* molti anni prima, come accennato in precedenza, tra le righe del suo libro 'Mein Kampf': "...Noi Nazionalsocialisti riprendiamo le mosse da dove ci fermammo secoli fa; noi vogliamo arrestare il continuo movimento dei tedeschi verso il sud e l'ovest dell'Europa e volgiamo i nostri sguardi verso est...Quando oggi parliamo di un nuovo territorio in Europa, dobbiamo pensare in prima linea alla Russia e ai paesi limitrofi suoi vassalli. Se avessimo a disposizione gli Urali e le loro incalcolabili ricchezze in materie prime e le foreste della Siberia, se gli sterminati campi di grano dell'Ucraina appartenessero alla Germania, il nostro popolo navigherebbe nell'opulenza..". Quindi, secondo la storiografia ufficiale, le mosse di Stalin nell'espandersi ad ovest erano solo un modo per prepararsi all'inevitabile attacco della Germania. Tuttavia, il regime sovietico non agiva negli interessi dell'Europa, ma solo in quelli di un solo uomo, che aveva preceduto Hitler nella creazione dei campi di concentramento (li aveva chiamati Gulag) ed aveva sterminato intere popolazioni in nome del comunismo. Per fermare le sue mire espansionistiche, Hitler il 18 dicembre 1940, firmò la direttiva numero 21, l'invasione del territorio sovietico, denominata in codice Operazione Barbarossa, fissandone la data al 15 maggio 1941. La data slittò poi al giugno del 1941, per l'intervento delle forze dell'Asse nei Balcani, con l'occupazione della Jugoslavia e della Grecia, un ritardo che per molti fu fatale e che negò ai tedeschi di giungere a Mosca prima che la neve ed il gelo fermasse la loro avanzata.
Alfa
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		I sovietici colti di sorpresa
La storia racconta che i sovietici furono letteralmente colti di sorpresa lungo l'intera linea del fronte, ritirandosi ed abbandonando rapidamente le loro postazioni difensive: un esercito di cinque milioni di uomini si ritrovò completamente in preda al panico ed i 24.000 carri armati sovietici furono travolti dai tremila Panzer germanici, contro ogni logica plausibile, spiegabile soltanto con la completa impreparazione militare sovietica ad una guerra difensiva. Dagli studi dello storico Suvorov si evince che la concentrazione delle truppe sovietiche lungo il confine era giustificata dall'imminente attacco all'Europa: "....ho trovato una carta militare tedesca della zona di confine, tracciata nel giugno 1941; dalla carta si può capire la distribuzione delle forze alla vigilia dell'invasione tedesca: a destra e a sinistra della linea di confine si osservano forti concentramenti di truppe, rispettivamente dell'Armata Rossa e della Wehrmacht. Il concentramento delle truppe tedesche è comprensibile, visto che stanno per attaccare, ma non quello delle truppe sovietiche? Parecchi chilometri più ad est del confine, dietro la linea di fortificazione sovietica Stalin, non ci sono truppe. Nessuno difende queste fortificazioni, mentre tutto il nostro esercito sta sul confine. Non sembra molto strategico. I nostri aereoporti si trovano a ridosso del confine, a volte 8-10 chilometri di distanza, il che vuol dire che basta un puntatore scelto tedesco per distruggere a cannonate gli aereoporti e il nostro stato maggiore. In più negli aereoporti gli aerei stanno uno vicino all'altro, basta colpirne uno con una granata per farli saltare tutti (come di fatto è avvenuto!). Anche l'esercito è disposto in modo strategicamente illogico: ci sono concentrazioni di truppe in due zone avanzate in territorio nemico, così da avere i tedeschi su tre lati; basta che questi sfondino da una parte per creare immediatamente una sacca. Inoltre il Mar Nero, con i suoi porti e l'accesso al bacino carbonifero del Don Bass, non hanno nessuno che li difenda. Allora mi sono reso conto che dal punto di vista difensivo siamo all'assurdo, ma guardando la situazione dal punto di vista offensivo ci troviamo una certa logica. Ad esempio a sud, dov'è concentrata una grossa parte dell'Armata Rossa, passa l'oleodotto che porta il petrolio dalla Romania alla Germania. Allora non si tratta di un macroscopico errore, ma dei preparativi per invadere l'Europa".
Alfa
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		Suvorov Pseudonimo di Vladimir Bogdanovich Serun) non è uno storico ma un ex agente del KGB fuggito in inghilterra mel 1978.
La maggior parte degli Storici rigetta completamente questa tesi (Glantz, Bellamy e il compianto Erickson, Reese, Roberts, e l'elenco potrebbe proseguire a lungo)
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		La tesi di Suvorov, è ripresa anche da Stefano Fabei, nel suo recente libro "Operazione Barbarossa", dove lo storico italiano attinge anche all'opera di un altro storico sovietico, Constantin Pleshakov, il quale dopo aver consultato altri documenti coperti dal segreto di Stato a Mosca, ha trovato finalmente le prove che il dittatore georgiano preparava il conflitto per il 1942. 
Stefano Fabei, "Operazione Barbarossa", Mursia
Constantine Pleshakov, "Il silenzio di Stalin. I primi dieci tragici giorni dell'Operazione Barbarossa", Corbaccio Editore, 2007.
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		Arthur Kruger, che a quel conflitto partecipò dal primo all'ultimo giorno, ha detto più volte che vedendo la quantità* di truppe e materiali sovietici, nonchè la loro disposizione, l'unica spiegazione (per il soldato tedesco ormai avvezzo alla guerra) è che fosse uno schieramento offensivo....
ciao
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		Ma anche gli stessi comandanti tedeschi, nel 1941, si erano già* accorti di qualcosa. Alla vigilia dell'invasione, il Generaloberst von Kleist, comandante in capo del Panzergruppe 1, indicò all'SS-Brigadeführer Felix Steiner, comandante della divisione SS 'Wiking', un punto sulla mappa, dove la ricognizione aerea tedesca aveva individuato una forte concentrazione corazzata nemica: "...guardate quante forze corazzate sono concentrate ad Berditchev e più a sud, non pensate che si stessero preparando ad un'offensiva? Due avanguardie motorizzate a nord e a sud delle paludi del Pripjet sono ben visibili qui!". Il comandante della Wiking scosse la testa: infatti i sovietici avevano disposto le loro forze come se si stessero preparando ad attaccare. Le loro forze corazzate erano dislocate più dietro, ma sarebbero potute arrivare rapidamente in avanti dopo un giorno di marcia. Esse erano ammassate in due grossi gruppi come il Generaloberst von Kleist aveva fatto notare. Storici militari come von Tippelskirch(1) e Fabry(2) riportarono che le forze sovietiche al momento dell'invasione fossero nettamente superiori a quelle tedesche: il primo giorno dell'operazione Barbarossa, 140 divisioni tedesche si trovarono di fronte 184 formazioni sovietiche scaglionate in profondità*. Anche il Generalfeldmarschall von Manstein(3), riferisce dell'esistenza di una minaccia per il Reich, dimostrabile con la dislocazione delle forze sovietiche a ridosso del confine, così come scrisse anche il Generalfeldmarschall Keitel(4).
(1) von Tippelskirch, "Geschichte des Zweiten Weltkriegs", Bonn 1951.
(2) Fabry, "Der Hitler-Stalin-Pakt", Darmstadt 1962.
(3) Erich von Manstein, "Verlorene Siege", Godesberg, 1955.
(4) Walter Görlitz, "Keitel-Verbrecher oder Offizier", Göttingen, 1961.
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		Ciao a tutti. Volevo pero` evidenziare che i russi ben sapevano dei preparativi dell`attacco tedesco e addirittura conoscevano la stessa data di attacco. E` nota la storia di Richard Sorge, famosa spia al servizio dei russi, che notizio` scrupolosamente i russi di quanto apprendeva dall`ambasciata tedesca in Giappone. Sorge tra la fine di aprile e la meta` di giugno 1941  riferi` a Mosca tutto quello che apprendeva dal col.Kretschmer (addetto militare tedesco in Giappone) dal col.Von Niedermayer (inviato speciale di Ribbentrop) e dal magg.Schol dell`ambasciata tedesca in Giappone. In maggio Sorge mando` questo messaggio a Mosca: "l`attacco e` fissato per il 20 giugno, al massimo potranno esserci uno o due giorni di ritardo. I preparativi sono gia` stati completati. Sul fronte orientale sono state schierate dalle 170 alle 190 divisioni e non vi sara` alcun ultimatum. Il regime sovietico secondo i tedeschi crollera` in due mesi". I russi, com`e` evidente sapevano. Resta inspegabile il perche` non adottarono le opportune ed efficaci contromisure. Sorge negli anni 60 fu proclamato eroe dell`Unione Sovietica. Ciao. 
 [249
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		
	Citazione:
	
		
		
			
				Originariamente Scritto da Ivan Zolotov
				
			
			Suvorov Pseudonimo di Vladimir Bogdanovich Serun) non è uno storico ma un ex agente del KGB fuggito in inghilterra mel 1978.
La maggior parte degli Storici rigetta completamente questa tesi (Glantz, Bellamy e il compianto Erickson, Reese, Roberts, e l'elenco potrebbe proseguire a lungo)
			
		
	 
 Ciao Ivan,
non sarei così tranchant (la spada è utile per i nodi di Gordio, ma la storia è complessità*, e va affrontata con altri strumenti)... se non nella sua interezza, alcuni aspetti della tesi di Suvorov sono visti come "possibili" da storici stimati come Martin van Creveld, oltre che da diversi storici tedeschi (come Hildebrand) e russi (che hanno accesso diretto agli archivi ex URSS).
D'altronde, non dimentichiamoci che l'URSS aveva già* attaccato Polonia e Finlandia (oltre che ci sarebbe da sbizzarirci in "what if" considerando le mire sovietiche verso l'Europa sud orientale: interessanti sono poi i complessi giochi diplomatici tra URSS, Italia, Germania e Grecia, Albania, Jugoslavia, Romania, etc nel 1940-41).
E le "S" maiuscole teniamole per gli SVT o gli StG, e non per dare una minore o maggiore qualifica a dei ricercatori. [257
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		
	Citazione:
	
		
		
			
				Originariamente Scritto da Gertro
				
			
			Ciao a tutti. Volevo pero` evidenziare che i russi ben sapevano dei preparativi dell`attacco tedesco e addirittura conoscevano la stessa data di attacco. E` nota la storia di Richard Sorge, famosa spia al servizio dei russi, che notizio` scrupolosamente i russi di quanto apprendeva dall`ambasciata tedesca in Giappone. Sorge tra la fine di aprile e la meta` di giugno 1941  riferi` a Mosca tutto quello che apprendeva dal col.Kretschmer (addetto militare tedesco in Giappone) dal col.Von Niedermayer (inviato speciale di Ribbentrop) e dal magg.Schol dell`ambasciata tedesca in Giappone. In maggio Sorge mando` questo messaggio a Mosca: "l`attacco e` fissato per il 20 giugno, al massimo potranno esserci uno o due giorni di ritardo. I preparativi sono gia` stati completati. Sul fronte orientale sono state schierate dalle 170 alle 190 divisioni e non vi sara` alcun ultimatum. Il regime sovietico secondo i tedeschi crollera` in due mesi". I russi, com`e` evidente sapevano. Resta inspegabile il perche` non adottarono le opportune ed efficaci contromisure. Sorge negli anni 60 fu proclamato eroe dell`Unione Sovietica. Ciao. 
 [249
			
		
	 
 AGGIUNTA. 
Tra l`altro le prime informazioni sull`operazione Barbarossa erano state inviate a Stalin dallo stesso Churchill nell`autunno del 1940. Erano informazioni che l`Intelligence Service aveva ricevuto da Paul Thuemmel, un agente segreto inglese (l`agente "A54") di nazionalita` tedesca amico di infanzia di Himmler. Questo agente aveva, in particolare, comunicato anche che l`operazione Barbarossa sarebbe scattata nella primavera del 1941. Le informazioni di questo agente si erano sempre rivelate sicure. Churchill pertanto provvide immediatamente ad inviare allo stesso Stalin il rapporto integrale dei suoi servizi segreti ma Stalin non se ne curo` minimamente.
Altre importanti informazioni pervennero ai russi da un altro agente segreto di nazionalita` tedesca ma al servizio dei russi, Rudolf Roessler. Attraverso la sua personale rete di spionaggio Roessler venne a conoscenza che Hitler aveva diramato la "direttiva n.21" cioe` l`ordine di intensificare i preparativi per l`invasione della Russia che sarebbe iniziata nelle prime settimane di giugno 1941. Queste importanti informazioni vennero riferite da Roessler al suo amico l`agente russo Alexander Rado, capo della rete spionistica russa che operava in Svizzera, affinche` Mosca ne venisse immediatamente informata, come poi puntualmente avvenne. Tali informazioni vennero comunicate al Cremlino nel gennaio 1941, ben cinque mesi prima dell`invasione, ma Stalin, come al solito, non vi dette ascolto. Com`e` evidente i russi erano ben consapevoli della imminente invasione e sinceramente lascia perplessi questa "sorpresa" dei russi di fronte all`invasione tedesca. Ciao.   [249
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		Se posso integrare, non deve lasciare perplessi tale sorpresa: molte volte si guarda in una sola direzione nel valutare, ma trattandosi di "guerra mondiale" bisogna guardare gli equilibri di un globo intero, per cui sia figurativamente sia letteralmente in questo caso bisogna considerare una cosa: la vastità* della Russia. Ebbene, il più grande timore di Stalin nel '41 non era la Germania, bensì il Giappone; tutta l'attenzione da parte sovietica era semplicemente orientata dalla parte opposta rispetto all'Europa, attenzione che si è spenta con un gran sospiro di sollievo quando i Giapponesi hanno attaccato Pearl Harbor, rivolgendosi quindi non contro la Russia ma contro gli USA; guardacaso nel giro di qualche settimana, a dicembre '41 furono spostate 40 divisioni siberiane dal'ormai inesistente fronte giapponese verso il settore di Mosca, arrestando l'avanzata tedesca e passando al contrattacco. 
Sono stati in sostanza sei mesi di sacrifici sul "fronte tedesco" per scongiurare il pericolo di un "fronte giapponese".
	 
	
	
	
		Re: Operazione Barbarossa
	
	
		Argomento interessante e scottante, che andrebbe approfondito. Ma vedo che anche su questo Forum c'è poco interesse per la verità* storica ed ho visto anche qualche intervento che ancora oggi stenta a credere alla velleità* imperialiste di Stalin. Al di là* delle faziosità* e delle ideologie di parte, basta leggere la storia, cosa fece Stalin tra il 1939 ed il 1941. 
Frank