Film: L'affondamento del Laconia

L'Affondamento del Laconia

Canale 5 - domenica 2 ottobre in prima serata, ore 21.30 (durata 120')

Una coproduzione internazionale fra Italia, Germania e Inghilterra, per raccontare una tragedia storica ancora oggetto di dispute fra nazioni e non del tutto conosciuta dal grande pubblico. Questo è l'intento che ha spinto Mediaset e Publispei a collaborare alla stesura del film tv L'affondamento del Laconia, in onda in prima serata su Canale 5, domenica 2 ottobre. L'opera, diretta dal tedesco Uwe Janson, racconta dell'affondamento del transatlantico britannico Laconia, colpito da un sottomarino teutonico durante la Seconda Guerra Mondiale, nel settembre del 1942, al largo delle coste dell'Africa Occidentale. A bordo c'erano 1.800 prigionieri di guerra italiani, rinchiusi in stive che ne potevano contenere solo la metà. Ne morirono 1.500. Arrestati dopo la battaglia di El Alamein, i soldati furono raccolti sulla nave adibita al trasporto delle truppe del Regno Unito e trattati in disumana, soprattutto dai secondini polacchi, che in più di una occasione colpirono indiscriminatamente i nostri militari, impedendo loro la fuga dopo il siluramento da parte dell' U-Boot comandato dal Capitano Hartenstein.

Completamente ignaro che a bordo della nave fossero presenti degli alleati italiani, Hartenstein decise di soccorrere tutti i naufraghi, disobbedendo alle indicazioni arrivate dal quartier generale tedesco, riuscendo però ad instaurare un vero rapporto umano perfino con i nemici. Ricchissimo il cast internazionale in cui spiccano Franka Potente, Hilde, una donna tedesca alla ricerca di pace dopo lo sterminio della sua famiglia, l'intenso Ken Duken (Hartenstein), già visto in Bastardi senza gloria, Andrew Duchan e Brian Cox; tra gli interpreti italiani segnaliamo Paolo Conticini e Ludovico Fremont, presenti entrambi questa mattina nella conferenza che si è tenuta nell'ambito del Roma Fiction Fest. La giovane stella de I Cesaroni veste i panni del tenente Vincenzo Di Giovanni, la cui voce fuori campo rappresenta il filo rosso che fa da raccordo alle drammatiche vicende raccontate.

"Abbiamo provato un grande senso di responsabilità nel raccontare una materia così delicata e poco conosciuta - dice Luca Zesi, story editor di Publispei -. E soprattutto siamo orgogliosi di aver raccontato una grande storia italiana nel momento in cui si celebrano i 150 anni dell'Unità". Un discorso, quello affrontato da Zesi, che subito è stato seguito da Giancarlo Scheri, direttore della Fiction di Mediaset. "Quando Carlo Bixio mi parlò di questo progetto - racconta Scheri -, mi disse che voleva legarlo ad una televisione come la nostra, amata in particolare da un pubblico di giovanissimi. Entrammo così nel team di produttori. E' inutile dirvi come siano importante le risorse economiche estere per poter realizzare un'opera del genere, in cui è necessaria la ricostruzione di tutta un'epoca. E' una strada che stiamo cercando di sondare. In fondo vogliamo raccontare storie di grande respiro".
"Il nostro desiderio principale è quello di acquisire una sempre maggiore visibilità all'estero - gli fa eco Gabriella Bixio -. Le nostre serie family hanno raggiunto già un enorme successo, ma vogliamo andare oltre i nostri confini, com'è successo in passato per Sissi e come succederà a breve con la fiction dedicata a Grace Kelly. Ci piaceva poi il fatto che potessimo mostrare la crudeltà di una guerra". "Non riesco a credere che la storia del Laconia sia conosciuta molto di più in Germania, che in Italia - racconta Ferdinand Dohna, uno dei rappresentanti della tedesca ARD Degeto -. Magari con questo film riusciremo a far arrivare questa tragedia nella coscienza collettiva degli italiani. Non è il classico film televisivo. Questo è cinema per la televisione. E un simile livello di perfezione si può ottenere solo con grandi produzioni. Mi auguro che ne faremo ancora tante insieme".

"Anche a distanza di tempo l'emozione è molto viva - spiega Ludovico Fremont -. Il mio è un personaggio immaginario, ma porta dentro di sé tutta la tragedia dell'affondamento del Laconia. Spero di essere riuscito a renderla nella sua integrità". Tra gli aneddoti legati alla lavorazione uno in particolare ha toccato il suo cuore. "Abbiamo girato in Sudafrica per due mesi e mezzo - racconta -. Sono andato anche nel campo di prigionia dov'è stato rinchiuso Nelson Mandela, un'esperienza che a livello latente ho portato anche sulla scena. Sono davvero felice di aver lavorato con grandissimi attori internazionali ad un prodotto fatto bene, fatto con eleganza". Quello del personaggio interpretato da Ludovico Fremont, dunque, è il punto di vista 'italiano' sull'affondamento del Laconia, ma nelle versioni che verranno trasmesse in Germania e Inghilterra verrà dato maggiore risalto a quello degli altri protagonisti. "Ma il senso della storia rimane quello - ribadisce Scheri -, nel nostro racconto non ci sono buoni o cattivi".

da movieplayer.it

Grazie della segnalazione [257
L'avevo già messo in programma.

Grazie della presentazione. L'avevo già segnata come prima visione. [264

[47 attendendo l'inizio...

-1 minuti.... [22050002

Visto! ...considerando che è un film per la TV, devo dire che è veramente ben fatto e di altissimo livello!

Ma la cosa che mi ha veramente colpito ...è la perfetta ricostruzione storica dei fatti ... oserei dire quasi alla lettera e attimo per attimo!

L'unico errore tecnico, se così si può chiamare, è stato l'attacco del B24 americano ...Le bombe sganciate furono cinque che caddero a più di 100 metri dal sommergibile e non a 2 metri come si vede nel film :)!
Solo una cadde molto vicino causando lievi danni ... ed una centrò una delle scialuppe, come si vede proprio nel film, uccidendo i naufraghi ...

Bellissima e profonda la frase ... : "Visto da vicino un nemico può sembrare ... un amico?!!!"

Come ricercatore storico, posso fare i miei più vivi complimenti alla produzione, che incredibilmente è ANGLO(!)-Tedesca, e al regista per l'accurata ricostruzione storica ... e come mio personalissimo commento posso solo dire che la storia e ...i suoi eventi ...quando questi ultimi sono riportati con oggettività, obiettività e senza "manipolazioni" di sorta, ... appare completamente "diversa" ... e ..."bilaterale"!

Speriamo che a questo ... ne possano seguire altri con gli stessi parametri di cronistoria realistica... !!!
Bye
Giò

Ciao,
l'unica cosa che non capisco è cosa ci fa il tenete italiano sulla nave francese, quando era stato già imbarcato sul sommergibile italiano...

Simone

Visto :P .

Citazione:

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Originariamente Scritto da ITALIAstorica

Visto! ...considerando che è un film per la TV, devo dire che è veramente ben fatto e di altissimo livello!
Ma la cosa che mi ha veramente colpito ...è la perfetta ricostruzione storica dei fatti ... oserei dire quasi alla lettera e attimo per attimo!

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Quoto [264

Grandissima analogia tra il capitano Hartenstein dell'U-156 e il nostro grande Salvatore Bruno Todaro, vedendo le immagini del film mi sembrava di rileggere lo stesso intervento umanitario.


Anche in questo caso, ancora il sommergibile Cappellini [264

Citazione:

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Originariamente Scritto da ITALIAstorica

complimenti alla produzione, che incredibilmente è ANGLO(!)-Tedesca, e al regista per l'accurata ricostruzione storica ... e come mio personalissimo commento posso solo dire che la storia e ...i suoi eventi ...quando questi ultimi sono riportati con oggettività, obiettività e senza "manipolazioni" di sorta, ... appare completamente "diversa" ... e ..."bilaterale"!

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Quoto [264 e aggiungo che non è facile poter assistere ad una proezione di un fatto realmente accaduto priva di "lenti colorate"

Citazione:

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Originariamente Scritto da simoneped77

cosa ci fa il tenete italiano sulla nave francese, quando era stato già imbarcato sul sommergibile italiano...
Simone

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Si anch'io credevo che fosse stato imbarcato sul Cappellini

Anche a me è piaciuto molto. Unica cosa strana (ma magari sono ignorante io) l'ufficiale del Cappellini che mostra una giacca con mostrine che mi sembravano da fanteria.

Sinceramente il film mi è sembrato un pò "lento". Il comandante del Cappellini, indossa una sahariana con maostrine della divisione di fanteria Pavia...con due stellette!!!!!!! [argh

almeno voi lo avete visto!
a me è toccato sorbirmi juve-milan!
BOIA FAUST.
[142

Il film è piaciuto abbastanza anche a me, ma alla fine, stremato dalla pubblicità e dal sonno, visto l'orario, nn ci ho capito un gran che.
Infatti parlando del Cappellini (il cui Capitano indossa con probabilità una saharian reduce da "El Alamein la linea del fuoco"...), se il tenente (...il Walter dei Cesaroni) si imbarca sul citato sommergibile eppoi lo troviamo sulla nave francese...ergo che anche l'italico sommergibile sia stato colpito et affondato e i supertisti salvati dai cuggini d'oltralpe...o no???...cheddite ceppostà come spiegazione?

I sommergibili che accorsero in aiuto dei naufraghi furono 3 ,due tedeschi e uno italiano (il Cappellini per l'appunto).Se non ricordo male,da Dakar partirono tre navi francesi che caricarono i naufraghi dalle scialuppe e dai sommergibili.Ecco spiegato come potesse essere possibile il reincontro sulla nave francese.
Preciso che vado a memoria,quel che ricordo l'ho letto da "Sopra di noi l'oceano" di Trizzino.

Comunque onore la merito.Gli stereotipi che infangano i nostri soldati,reiterati continuamente anche da recenti produzioni nazionali,nella forma di mafia,mandolini,maccheroni e mamma (le 4 m di angloamericana fattura) non compaiono minimamente.
Per una volta i Tedeschi vengono trattati da Soldati e non da belve sanguinarie.Aggettivo affibbiato invece ai carcerieri polacchi.
Gli americani fanno una figura pessima.Ne escono come dei superficiali,dei gradassi incuranti di ogni convenzione.

In tutta sincerità non mi sembrava vero.Fare un film seguendo la realtà storica,attribuire colpe e meriti al di là delle nazionalità,dare l'opportunità di conoscere una pagina sconosciuta e orribile della nostra storia...
Complimenti ai produttori.E,perchè no, a Mediaset che ha mandato in onda il film.

Comunque prima di questo episodio, un nostro comandante (Salvatore Todaro) fece la stessa cosa soccorrendo i naufraghi del Kabalo, cargo belga da lui affondato.
I naufraghi furono trascinati per un certo tempo con le scialuppe, quando il mare grosso rendeva difficile questa operazione furono caricati a bordo del sommergibile e sbarcati alla Azzorre.

Citazione:

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Originariamente Scritto da lorenzo85

Complimenti ai produttori.E,perchè no, a Mediaset che ha mandato in onda il film.

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Ce ne fossero di film così tutte le settimane [264

bel film carico di umanità.
grazie per la segnalazione

Citazione:

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Originariamente Scritto da hulk50

almeno voi lo avete visto!
a me è toccato sorbirmi juve-milan!
BOIA FAUST.
[142

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L'ha rifatto ieri, con meno pubblicità, su mediaset extra... l'ho rivisto.... Bello!

Visto........... per me è stato un bel film!