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94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Interessante (secondo me) discussione che riporto da altro forum:
Nell'ottobre 1917 l'esercito italiano era esausto e spossato dalle continue e testarde "spallate" volute da Cadorna per raggiungere Trieste e debilitare l'esercito austroungarico impegnato anche ad est. Ma con il crollo prima rumeno e poi russo gli eserciti germanici avevano ora nuove risorse per spazzare via la potenza più debole tra le grandi dell'Intesa.
Lo scopo strategico degli stati maggiori austrotedeschi era evidente: buttare fuori l'Italia dalla guerra, e riversare poi tutta la massa militare sul fronte occidentale prima dell'arrivo degli americani.
Il piano d'assalto fu preparato con attenzione e lo stato maggiore tedesco mise a disposizione per l'attacco 7 delle sue migliori divisioni con 1000 cannoni e svariate squadriglie da caccia e ricognizione.
Il 20 ottobre un ufficiale cecoslovacco disertore si era presentato nelle linee italiane consegnando il piano completo e particolareggiato dell'attacco austrotedesco e garantendone l'autenticità. Intercettazioni telefoniche confermarono il piano e gli orari d'attacco. Ma il comando italiano fu scettico e non credette.
Il 24 ottobre 1917, gli austro-tedeschi, attaccarono, pesantemente, le linee italiane, nella zona tra la I e la II armata.
Il primo attacco, a gas, coglie le difese italiane impreparate. Seguono 90 minuti di bombardamento massiccio e devastante. Il gen. Capello, comandante della II armata, si trova a Padova per cure mediche. Informato, corre subito al fronte. Badoglio, comandante del 27° corpo, uno dei più colpiti, si fa trovare colpevolmente al posto di comando arretrato di Cosi, invece di quello avanzato di Ostri ove avrebbe dovuto essere. Non contento di ciò Badoglio trasmette via radio e in chiaro la situazione delle proprie linee che ovviamente sono subito bombardate; su questo episodio si espresse il generale di artiglieria austriaco von Berendt :
« Raramente l'artiglieria ha ricevuto in battaglia notizie così incoraggianti sull'effetto del proprio fuoco direttamente dal bersaglio. »
Il gen. Capello era stato l'unico a temere un'offensiva austriaca, ma non aveva saputo imporsi e quando Cadorna dovette arrendersi all'evidenza era ormai troppo tardi, le posizioni non potevano più essere mutate sotto l'incalzare dell'attacco: l'artiglieria pesante era in posizione avanzata, Badoglio (ancora lui!) aveva ordinato al suo corpo d'armata, che era tra i più colpiti, di sparare solo su suo ordine, che non venne mai dato, sicché la potenza dell'artigliera posizionata non venne utilizzata; il grosso degli uomini era posizionato sulle prime linee, soggetto ai colpi dell'artiglieria nemica, mentre la seconda linea era sguarnita e in pessime condizioni.
Appena cessata la tempesta delle granate, le truppe d'assalto germaniche si gettarono nelle trincee nemiche di prima linea, travolgendo i soldati storditi dal bombardamento o avvelenati dai gas tossici (in una sola grotta morirono intossicati 3000 soldati italiani); l'attacco di sorpresa riuscì subito sull'intero fronte investito. In poche ore l'ala destra della II armata fu distrutta. Già la sera del primo giorno risultò che erano state superate la prima e la seconda linea italiana. La battaglia era persa.
La sera del giorno seguente 25 ottobre risultò che il sistema difensivo italiano avanzato era in dissoluzione; appariva sicura la conquista del Monte Stol, probabile quella del Monte Mataiur (conquistato da un giovane tenente di nome... Erwin Rommel), imminente quella Monte Hum e Monte San Martino. Ora per gli austrotedeschi era decisiva la velocità, per togliere agli italiani la possibilità di organizzare efficaci contromisure. Il giorno 26 si concluse la completa rottura del fronte italiano, dando la certezza di una grande vittoria. Decisiva per l’ordine di ritirata del generale Cadorna fu la conquista della Punta di Monte Maggiore (a sud della Sella Uccea), fatta dal primo reggimento Kaiserschützen, perché essa costituiva a nord il pilastro d’angolo dell’ultima linea difensiva e quindi gli italiani non potevano più pensare ad una resistenza a nord. A questo punto occorreva superare le colonne italiane in ritirata per raggiungere prima di loro i ponti sul fiume Tagliamento, passando e imbottigliando così in una enorme sacca le armate italiane, per annientarle. Ma questo piano fallì e gli austro-tedeschi poterono oltrepassare il Tagliamento appena il 4 novembre, dopo attacchi sistematici agli ultimi tentativi di resistenza, e proseguire l’avanzata il giorno seguente. Si perdette tempo anche al nord per raggiungere la zona di Belluno-Feltre ed il corso medio del Piave, cosicché la IV armata italiana riuscì in gran parte a sfuggire alla prigionia e ad attestarsi sul Monte Grappa. Infine i germanici dovettero fermarsi al Piave, ormai puntellato dagli italiani con il sostegno di truppe inglesi e francesi, a causa della scarsità di munizioni e di rifornimenti, data la grande distanza dalle basi di partenza.
Dopo lo sfondamento, prima della ritirata sul Piave, di fronte allo sconforto del disastro e ritenendo che tutto fosse ormai irrecuperabile, il gen. Cadorna aveva pensato di suicidarsi. Si ritirò nei sui appartamenti e diede ordine al suo attendente di non far passare nessuno. Entrato nella sua camera, estrasse da un cassetto una pistola e mentre se la stava puntando alla tempia udì una voce che gli diceva: "Suvvia, Generale, non vorrete mica compiere questa sciocchezza?" Quella voce e la presenza di un Frate distolsero il Generale dal suo proposito, lasciandolo di sasso. Ma, come era potuto entrare questo personaggio in camera sua? Chiese spiegazioni all'attendente ma quelli rispose di non aver visto passare nessuno.
Molti anni dopo, il generale si recò a San Giovanni Rotondo in incognito e rimase stupito quando riconobbe in Padre Pio il frate di quella sera. "L'abbiamo scampata bella quella sera, eh generale?... gli sussurrò Padre Pio. Il Principale aveva inviato il Frate per salvare l'Italia (e non solo essa) da disastro sicuro... la Provvidenza si lega in questo senso con il futuro arrivo di Benito Mussolini, come raccontato nelle memorie della Beata Suor Elena Aiello di cui abbiamo già trattato.
In conseguenza dello sfascio del fronte isontino gli italiani dovettero sgombrare anche l’intera linea d’alta quota dalle Alpi Giulie e Carniche alle Dolomiti ed ai Monti di Fiemme, fino alla Valsugana.
La pagina peggiore di Caporetto oltre al successo delle truppe austro-ungariche e tedesche, fu quello che seguì: il caos sulle strade, l'assenza di coordinamento e di collegamento, le brigate accerchiate e lasciate al proprio destino, i soldati dispersi, i furti e le violenze. Quando le armate in ritirata giunsero sulle rive del Tagliamento, della Livenza e del Piave, lì sui ponti la retrocessione delle truppe divenne un indescrivibile groviglio di uomini, carri, cavalli uccisi, colonne ferme per decine di chilometri. Non sarebbe andata così se i comandanti fossero stati capaci di organizzare la circolazione stradale, il traffico delle notizie e i rifornimenti.
La disfatta di Caporetto costò agli italiani 11.000 morti, 19.000 feriti, 300.000 prigionieri, 3.200 cannoni, 1.700 bombarde, 3.000 mitragliatrici, 300.000 fucili.
Le tragiche giornate di ottobre, sconvolsero una nazione incredula di fronte ai fatti, di fronte ad un esercito che pareva sull’orlo della disintegrazione, ma fu proprio in quel momento che emerse la volontà del popolo italiano di resistere e di combattere l’invasore.
Sostituito l’inefficiente Cadorna con Diaz, il nostro esercito, sostenuto moralmente dai nuovi vertici militari e potenziato negli armamenti dagli alleati, riuscì miracolosamente, sul Piave, a fermare il nemico e a conquistare, successivamente, la vittoria, nella battaglia di Vittorio Veneto.
Se l'Italia non avesse resistito sul Piave e fosse crollata, 80 divisioni austriache imbandalzite dalla vittoria si sarebbero schierate sul fronte occidentale, prima dell'arrivo degli americani, con il risultato finale facilmente immaginabile. Basti pensare che "l'offensiva Ludendorff" del marzo-giugno 1918, senza gli austriaci, fu sul punto di disintegrare le masse anglo-francesi, causando loro una disfatta tale che al confronto Caporetto può essere considerata una modesta sconfitta... Figurarsi se ci fossero state 80 divisioni austriache supergalvanizzate!
E certi storici anglosassoni blaterano di quelle 2 o 3 divisioni che ci hanno mandato come se fossero state decisive! Ridicolo! In confronto abbiamo dato molto più noi a loro, col corpo del gen. Albricci, gli eroi di Bligny!
(Ricordate il famoso discorso del Duce che rammentava agli ingrati francesi "gli eroici caduti di Bligny?).
In realtà l'offenseva era annunciata, e non è vero che le artiglierie non vennero arretrate perchè non si credette ai segnali o ai disertori, ma perchè ci fu un malinteso tra Capello e Cadorna sul corretto posizionamento delle artiglierie; inoltre si era convinti di poter contenere il nemico e rispondere con una micidiale offensiva di contraccolpo. Ecco perchè non si ritenne di ritirare le artiglierie più di tanto.
L'idiota (Badoglio) parlava in chiaro alla radio perchè aveva perso completamente i contatti con le truppe, tutte le linee telefoniche erano saltate a causa del tiro d'artiglieria austro-tedesco (sfortuna, ma capita. Possibile che nessuno avesse pensato a questa eventualità?!).
Inoltre perse la testa, cercando di prendere personalmente i contatti con le singole unità, col risultato che gli ufficiali di collegamento che dalle unità venivano al comando da lui non lo trovavano dove avrebbe dovuto essere! Con le ovvie conseguenze nella catena di comando, specie col passare delle ore.
Infine l'imbecille, ancora lui, era convinto di poter prendere i tedeschi in trappola, per questo fece in realtà arretrare gran parte delle truppe dietro la prima di linea di resistenza; infatti intendeva lasciare che i tedeschi si imbottigliassero tra la prima e la seconda linea, mentre lui (il furbone!) al momento giusto (cioè nel momento di massimo ammassamento del nemico nel settore suddetto) avrebbe dato ordine alla potente artiglieria del suo corpo di fare un fuoco distruttivo sulla massa avversaria. Per questo Badoglio vietò espressamente al col. Cannonieri, comandante l'artiglieria, di fare fuoco senza un suo esplicito ordine e tanto meno di controbattere, non appena fosse scattata l'offensiva nemica. Presupposto era però, come detto, che l'ordine giungesse a Cannonieri al momento opportuno. Invece, come detto, le linee telefoniche saltarono tutte e completamente, perciò l'artiglieria non ricevette mai l'ordine atteso, si tentò disperatamente di dare gli ordini via radio, solo che mentre i centri nevralgici della difesa italiana osservavano il silenzio radio come da ordini, le comunicazioni furono utili di fatto esclusivamente ai tedeschi. Senza fuoco di artiglieria i tedeschi arrivarono praticamente indisturbati alla seconda linea, qui avrebbero dovuto essere fermati dalla fanteria e inchiodati dall'artiglieria che non sparò mai, quindi vi fu un effetto sorpresa a loro vantaggio e causato dalla confusione italiana tra ordini ed esecuzione, superarono la seconda linea e si ritrovarono subito a ridosso della terza ed ultima linea con l'artiglieria che iniziava a sparare poco, male e troppo tardi e quando già i tedeschi erano frammischiati alle posizioni italiane, con l'artiglieria pure troppo avanzata per potersi sganciare e "salvare" dallo sfondamento nemico in atto.
L'unico momento difficile i tedeschi lo ebbero quando per qualche minuto, il comandante di un gruppo di artiglieria italiano - contravvenendo agli ordini, come poi disse perchè era sicuro che "al comando nessuno se ne sarebbe accorto" (!!!) - diede ordine di fare fuoco su Tolmino dove erano visibili i concentramenti nemici che alimentavano l'offensiva.
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Uno storico trevigiano parla di sconfitta e non di disfatta... (le cronache ne stanno parlando in questi giorni) interessante link
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cron ... -1.1620303
Saluti
Corrado
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Bhè.. lasciando stare la puttanata su Padre Pio e sulla Provvidenza (ho scritto i nomi con la maiuscola per non mancare di rispetto agli stessi, sia chiaro) e compagnia bella di gente che ci porterà a ben altre sconfitte, devo dire che chi ha fatto questo resoconto si è dimenticato di dire che mentre Cadorna , Capello e compagnia varia erano già a Udine e oltre, gli alpini combattevano ancora sul Monte Nero e su molte altre cime Il Comando supremo diffondeva un comunicato dove si parlava di "tradimento" e di" interi battaglioni arresisi senza combattere"....quando la colpa non era dei soldati che stavano ancora combattendo ma dell' impreparazione dei nostri comandanti (tutto lo stato maggiore e non solo Cadorna)I piani dell'offensiva austo-tedesca puntavano a raggiungere il Tagliamento e poi ad attestarsi lì e non avevano idea di poter arrivare fino al Piave ed infatti non predisposero le linee di rifornimento per le truppe.L'offensiva Austro-tedesca venne fermata dagli stessi comandanti austriaci e tedeschi che avevano paura di non poter rifornire le truppe di cibo e dal fatto che l'artiglieria era rimasta troppo indietro rispetto alle truppe C'è da dire che Cadorna riuscì a trasmettere l'ordine di ritirata in tempo per salvare gran parte del salvabile vista la situazione e che era stato lui a predisporre il sistema di fortificazioni sul Piave praticamente dall'inizio della guerra.Ce ne sarebbero ancora di cose da dire ma onestamente ora sono stanco... Scusate se mi sono dilungato un poco troppo ma far passare la Provvidenza e Padre Pio per i salvatori di Cadorna (chissà forse secondo lui sono stati loro che gli hanno anche suggerito il famoso Ordine del Giorno...)..... bhè mi sembrava un poco troppo.....
Ciao da franz
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Bhè.. lasciando stare la puttanata su Padre Pio e sulla Provvidenza (ho scritto i nomi con la maiuscola per non mancare di rispetto agli stessi, sia chiaro) e compagnia bella di gente che ci porterà a ben altre sconfitte
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Scusate se mi sono dilungato un poco troppo ma far passare la Provvidenza e Padre Pio per i salvatori di Cadorna (chissà forse secondo lui sono stati loro che gli hanno anche suggerito il famoso Ordine del Giorno...)..... bhè mi sembrava un poco troppo.....
Ciao da franz
Ehehe, simpatico il tuo intervento. Però, scherzi a parte, l'episodio di Cadorna e Padre Pio lo trovi praticamente su tutte le biografie di Padre Pio (è uno de fatti "più grossi") e anche su qualcuna di Cadorna. Cioè non è una cosa inventata intendo, idem la cosa di suor Elena Aiello, poi per carità ognuno è libero di pensarla come crede. Ma è una curiosità storica vera, non frutto di fantasia. Questo mi sembra giusto sottolinearlo, perchè poi magari qualcuno pensa che sono cose inventate.
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
I piani dell'offensiva austo-tedesca puntavano a raggiungere il Tagliamento e poi ad attestarsi lì e non avevano idea di poter arrivare fino al Piave ed infatti non predisposero le linee di rifornimento per le truppe.L'offensiva Austro-tedesca venne fermata dagli stessi comandanti austriaci e tedeschi che avevano paura di non poter rifornire le truppe di cibo e dal fatto che l'artiglieria era rimasta troppo indietro rispetto alle truppe Ciao da franz
Se vogliamo è anche stata una fortuna che i tedeschi, vuoi per eccesso di prudenza sugli altri, vuoi per sottovalutazione dell'avversario, si siano limitati a spedire solo 10 divisioni (anche se qualitativamente delle migliori)...
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Sugli altri fronti intendevo dire.
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Non è stata sottovalutazione dell'avversario ma è stata la tattica dell'attacco che è stata cambiata del tutto rispetto al solito canovaccio che si era seguito sul fronte italiano. Premesso che gli italiani avevano condotto fino a quel momento una guerra offensiva e che il vecchio retaggio ottocentesco si faceva ancora sentire (movimenti di grosse masse di uomini all'attacco, possibilmente in campo aperto...le famose ondate...carne da mitragliatrice insomma) non erano assolutamente pronti (psicologicamente si intende)a subire un offensiva generale e sopratutto con una tattica totalmente rivoluzionaria , infatti, tutti gli avvertimenti che i servizi segreti e anche come giustamente è stato scritto anche il disertore vennero sottovalutati se non creduti erroneamente falsità diffuse ad arte a opera del nemico (un bluff insomma...).Gli austro-tedeschi attuarono la tattica sperimentata con gran successo sul fronte francese adattandola al fronte Giulio (prevalentemente montuoso)...piccoli distaccamenti di uomini armati e addestrati di tutto punto che avanzando per le valli e evitando gli attacchi frontali in grande stile aggirarono le cime dei monti (che infatti molte volte vennero difese dai fanti e dagli alpini italiani molto spesso fino all esaurimento delle munizioni) colpendo le retrovie attaccando i presidi dai lati e alle spalle mentre le truppe regolari austroungariche scatenarono l'attacco generale. Capitarono anche casi di truppe italiane catturate in assetto di marcia (se non sbaglio Rommel fù protagonista di un evento del genere) che si trovarono circondate e costrette ad arrendersi mentre pensavano di essere ancora nelle retrovie del fronte Il morale degli italiani sul Carso poi era a terra,turni di trincea massacranti , attacchi che la maggior parte delle volte si risolvevano in massacri veri e propri senza mai essere risolutivi e disciplina durissima senza il minimo rispetto per la vita del fante e poi ritrovarsi in un territorio dove la popolazione era per la maggior parte indifferente se non apertamente ostile ai "liberatori"Ciononostante la falla aperta a Caporetto si sarebbe anche potuta tamponare se non chiudere se le truppe fossero state disposte in maniera difensiva invece che offensiva (infatti la seconda linea e la terza linea erano totalmente sguarnite se non addirittura tracciate sulla carta) e se i comandi avessero avuto un poca meno fretta di portare il loro prezioso deretano al sicuro.... Si può dire anzi che gli austro-tedeschi abbiano anzi sopravvalutato l'esercito italiano non prevedendone affatto il crollo generale e anzi come ho già scritto prima arrivando praticamente impreparati sul Piave e sul Grappa e dovendosi fermare lì.... Se l'offensiva fosse andata avanti ancora un paio di giorni con un minimo di preparazione , senza il ritiro delle truppe tedesche dal fronte e quindi senza dare il tempo alle truppe italiane decimate nei numeri, nei mezzi e sopratutto nel morale di ricostruirsi dietro ai bastioni del Piave e del Grappa penso che la storia avrebbe avuto un nuovo corso....
Ciao da franz
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Yu-huuu...eheheh anche questa volta sono stato logorroico...... [142
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Yu-huuu...eheheh anche questa volta sono stato logorroico...... [142
Prolisso forse, logorroico mai! [264
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
grazie Buzz!!!
P.S: te devo un caffè alla prossima!!!
Franz
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Allegati: 2
Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
saluti tutto bene
questa cartolina è stata spedita da Feltre ancora un giorno e sarebbero arrivati i tognin dopo Caporetto
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Tutti gli amici intervenuti, hanno ragione....
Ovvero, hanno citato ,quasi tutte le fonti a disposizione.
Alcune parentesi.
1) La fronte francese non conobbe, mai, dislivelli simili.
2) Le tattiche dell'epoca, imponevano il controllo delle cime.
3) le truppe tedesche, sebbene ben addestrate, non potevano reggere all'urto dell'artiglieria (se avesse funzionato).
4) L'offensiva sul Sacro Fiume Piave, si arresto' perche' l'esercito Austroungarico non aveva mezzi bastevoli, per assicurare la logistica del caso (nonostante le prede belliche ed i trionfi sulla terra Giulia, con migliaia di persone costrette ad evacuare).
Non sapevano cosa fare, come e dove operare ed il ritardo e' costato la sconfitta....
poi venuta....
Strano, i dispacci, ignorati da Cadorna e Capello ( ammalato proprio durante la disfatta)
, evidenziavano, cosa tipica anche degli alleati, tappe, mete e tempistiche.
La differenza l'hanno fatta 2 elementi:
1) la drastica riduzione della fronte.
2) la totale predominanza dell'assetto difensivo, rispetto all'assetto offensivo.
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Non so, forse churchill ha ragione, ma se avessimo avuto lì più soldati come quello di cui si parla qui (viewtopic.php?f=4&t=28636&start=0) forse il nemico non avrebbe neanche sfondato.
Non sto muovendo una critica ai nostri soldati: probabilmente erano sfibrati da continui massacri di cui non capivano il senso.
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da jampi
Non so, forse churchill ha ragione, ma se avessimo avuto lì più soldati come quello di cui si parla qui (
viewtopic.php?f=4&t=28636&start=0) forse il nemico non avrebbe neanche sfondato.
Non sto muovendo una critica ai nostri soldati: probabilmente erano sfibrati da continui massacri di cui non capivano il senso.
Ciao ,se gli italiani avessero avuto più soldati.... avrebbero avuto solo più perdite. Dico questo perchè l'intero schieramento era sbagliato. Le truppe erano disposte in posizione offensiva e non difensiva e come ho già scritto più sopra l'artiglieria (sopratutto quella pesante) italiana era disposta a ridosso delle prime linee, cosa che si faceva per poter attaccare il nemico e non per doversi difendere.Una volta operato lo sfondamento, i rinforzi italiani moltissime volte vennero attaccati di sorpresa quando pensavano ancora di essere nelle loro retrovie.
Ciao da Franz
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Citazione:
Originariamente Scritto da jampi
Non so, forse churchill ha ragione, ma se avessimo avuto lì più soldati come quello di cui si parla qui (
viewtopic.php?f=4&t=28636&start=0) forse il nemico non avrebbe neanche sfondato.
Non sto muovendo una critica ai nostri soldati: probabilmente erano sfibrati da continui massacri di cui non capivano il senso.
Ciao ,se gli italiani avessero avuto più soldati.... avrebbero avuto solo più perdite. Dico questo perchè l'intero schieramento era sbagliato. Le truppe erano disposte in posizione offensiva e non difensiva e come ho già scritto più sopra l'artiglieria (sopratutto quella pesante) italiana era disposta a ridosso delle prime linee, cosa che si faceva per poter attaccare il nemico e non per doversi difendere.Una volta operato lo sfondamento, i rinforzi italiani moltissime volte vennero attaccati di sorpresa quando pensavano ancora di essere nelle loro retrovie.
Ciao da Franz
Scusa, ma credo che tu abbia mal interpretato le mie parole.
Non indevo dire più soldati, ma più soldati con le qualità dell'eroe di Canebola, cui il link rimanda.
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
...........Lo scopo strategico degli stati maggiori austrotedeschi era evidente: buttare fuori l'Italia dalla guerra, e riversare poi tutta la massa militare sul fronte occidentale prima dell'arrivo degli americani..........
dissento da questa affermazione.
l offensiva nota nella storiografia italiana come la disfatta di caporetto, nacque, non per stroncare l italia e giocare la partita finale sul fronte occidentale, bensí per salvare l alleato austriaco.
dopo 11 battaglie isontine, gli asburgici erano sull orlo del collasso strategico, che avrebbe portato dapprima alla perdita di trieste, e poi a lubiana.
la dodicesima battaglia dell isonzo, aveva come obiettivo, quello di portare tutto il fronte dell esercito austriaco sulla sponda sx dell isonzo, in modo di potersi difendere con il minimo sforzo indispensabile.
il successo di Caporetto, fu decisamente inaspettato anche per gli stessi fautori.
infatti, se avessero puntato a far capitolare il regio esercito, avrebbero utilizzato reparti di cavalleria con cavalli e autoblindo, in modo da rendere la ritirata in rotta, e prendere alle spalle le armate dal krn all altipiano di asiago.
ma un successo del genere nn era nemmeno balenato in mente ai generali austrotedeschi, che avevano il compito di disegnare (col sangue) una nuova linea piü performante e difendibile.
va detto che anche se colti loro stessi di sorpresa, gli austrotedeschi seppero capitalizzare al meglio delle loro possibilitä (ricordiamoci che la radio nn esisteva o meglio, non era ancora largamente impiegata) e trascinarono l esercito vversario alla rovinosa ritirata.
oggi é bello e facile leggere quei foschi eventi e criticare i soldati e Cadorna (quando invece il Badoglio, e chi sennö, che aveva enormi responsabilitä, non venne punito), ma devono esser stati momenti davvero tenebrosi........
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da wiking
...........Lo scopo strategico degli stati maggiori austrotedeschi era evidente: buttare fuori l'Italia dalla guerra, e riversare poi tutta la massa militare sul fronte occidentale prima dell'arrivo degli americani..........
dissento da questa affermazione.
l offensiva nota nella storiografia italiana come la disfatta di caporetto, nacque, non per stroncare l'Italia e giocare la partita finale sul fronte occidentale, bensí per salvare l alleato austriaco.
dopo 11 battaglie isontine, gli asburgici erano sull orlo del collasso strategico, che avrebbe portato dapprima alla perdita di trieste, e poi a lubiana.
Condivido abbastanza, diciamo che erano gli austriaci, in affanno, a insistere da tempo coi tedeschi perchè venissero a dar loro una mano. Però è anche vero che volevano cogliere l'occasione per dare una bella mazzata all'Italia, se non proprio buttarla fuori dalla guerra. Magari sì, non si aspettavano un successo così ampio.
In fin dei conti Cadorna aveva ipotizzato la stessa cosa contro gli austriaci, col pieno consenso di Loyd George (che ne era il primo promotore), però osteggiato da tutte le gerarchie politico-militari anglofrancesi, perchè Loyd George voleva addirittura vincere la guerra coll'idea di "Austria first".
Citazione:
Originariamente Scritto da wiking
........
infatti, se avessero puntato a far capitolare il regio esercito, avrebbero utilizzato reparti di cavalleria con cavalli e autoblindo, in modo da rendere la ritirata in rotta, e prendere alle spalle le armate dal krn all altipiano di asiago.
Mhm, non sa un po' troppo di blitzkrieg? L'inutilità della cavalleria nella guerra moderna era già chiara da un paio di anni e più, e poi i tedeschi non avevano ben poca fiducia in questi mezzi nuovi.
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da Benidux
Mhm, non sa un po' troppo di blitzkrieg? L'inutilità della cavalleria nella guerra moderna era già chiara da un paio di anni e più, e poi i tedeschi non avevano ben poca fiducia in questi mezzi nuovi.
La cavalleria sarebbe stata un arma risolutiva!
Le autoblindo, nn sono proprio cosí avveneristiche x l epoca. Gli italiani ne fecero ampio uso nell inseguimento degli austriaci in rotta!
Cavalleria ed autoblindo, fecero aumentare il numero do prigionieri allo scadere dell armistizio.
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da jampi
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Citazione:
Originariamente Scritto da jampi
Non so, forse churchill ha ragione, ma se avessimo avuto lì più soldati come quello di cui si parla qui (
viewtopic.php?f=4&t=28636&start=0) forse il nemico non avrebbe neanche sfondato.
Non sto muovendo una critica ai nostri soldati: probabilmente erano sfibrati da continui massacri di cui non capivano il senso.
Ciao ,se gli italiani avessero avuto più soldati.... avrebbero avuto solo più perdite. Dico questo perchè l'intero schieramento era sbagliato. Le truppe erano disposte in posizione offensiva e non difensiva e come ho già scritto più sopra l'artiglieria (sopratutto quella pesante) italiana era disposta a ridosso delle prime linee, cosa che si faceva per poter attaccare il nemico e non per doversi difendere.Una volta operato lo sfondamento, i rinforzi italiani moltissime volte vennero attaccati di sorpresa quando pensavano ancora di essere nelle loro retrovie.
Ciao da Franz
Scusa, ma credo che tu abbia mal interpretato le mie parole.
Non indevo dire più soldati, ma più soldati con le qualità dell'eroe di Canebola, cui il link rimanda.
Forse sei tu che non hai interpretato bene quello che ho scritto sopra ma gli italiani , senza badare alle leggende (per vere o false che siano) hanno avuto moltissimi eroi in quella battaglia e sopratutto in quella ritirata.. gli alpini e i soldati che difesero le cime nonostante sapessero benissimo di essere circondati e destinati alla sicura prigionia o morte... battaglioni che pur di non arrendersi si ritirarono effettuando dei percorsi che hanno ancora oggi dell'incredibile....gli eroi c'erano da entrambe le parti in quella guerra....
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da wiking
Citazione:
Originariamente Scritto da Benidux
Mhm, non sa un po' troppo di blitzkrieg? L'inutilità della cavalleria nella guerra moderna era già chiara da un paio di anni e più, e poi i tedeschi non avevano ben poca fiducia in questi mezzi nuovi.
La cavalleria sarebbe stata un arma risolutiva!
Le autoblindo, nn sono proprio cosí avveneristiche x l epoca. Gli italiani ne fecero ampio uso nell inseguimento degli austriaci in rotta!
Cavalleria ed autoblindo, fecero aumentare il numero do prigionieri allo scadere dell armistizio.
Ciao condivido tutto quello che hai scritto sopra ,tranne che per le autoblindo perchè penso che ci sia una differenza totale tra la rotta di Caporetto e quella di Vittorio Veneto per la quale se le autoblindo poterono servire per la seconda non avrebbero potuto essere così determinanti per la prima tranne forse che in un piccolissimo tratto del fronte (dal Monte Hermada al mare). La differenza secondo me è che gli austriaci hanno dovuto superare forti dislivelli ,infatti non credo che le autoblindo dell'epoca riuscissero a garantire le prestazioni necessarie per superare tratti di fronte montuoso e sopratutto non so quanta autonomia avrebbero avuto una volta arrivate in pianura ,così lontane dalle loro basi di partenza e almeno 2 fiumi (Isonzo e Tagliamento) prima di sboccare nella pianura friulana e veneta e da lì poter usufruire in pieno della velocità garantita dalle macchine (calcolando che le valli erano comunque intasate dalle colonne in marcia).invece gli italiani a Vittorio veneto poterono praticamente partire in pianura e passato il Piave corsero praticamente in pianura fino alla fine...
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Io ho riportato quanto redatto dalle memorie di ufficiali austriaci e tedeschi. Magari avevano avuto una previsione un tantino gongiata sul possibile successo di utilizzo di autoblindo.
Tant é che oramai son passati 94 anni. E gli austriaci le uniche autoblindo che videro furono quelle italiane nel '18!!!
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da wiking
Tant é che oramai son passati 94 anni. E gli austriaci le uniche autoblindo che videro furono quelle italiane nel '18!!!
Già sono d'accordo in pieno con te!! [264
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Otreche' veritiere,
le risposte sono reali e confermate, da innumeri esperti...
Le ho molto apprezzate.
Ch
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da leon1949
saluti tutto bene
questa cartolina è stata spedita da Feltre ancora un giorno e sarebbero arrivati i tognin dopo Caporetto
Bellissima la cartolina!!
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Forse sei tu che non hai interpretato bene quello che ho scritto sopra ma gli italiani , senza badare alle leggende (per vere o false che siano) hanno avuto moltissimi eroi in quella battaglia e sopratutto in quella ritirata.. gli alpini e i soldati che difesero le cime nonostante sapessero benissimo di essere circondati e destinati alla sicura prigionia o morte... battaglioni che pur di non arrendersi si ritirarono effettuando dei percorsi che hanno ancora oggi dell'incredibile....gli eroi c'erano da entrambe le parti in quella guerra....
Hai ragione [264
Mio nonno combattè nella prima guerra mondiale. Mi ricordo i suoi racconti di quei giorni: lunghe file di profughi ostacolavano i movimenti della truppa. Lui era autiere, per cui potè ben valutare il traffico lungo le strade. Molte unità dovettero dirottare il percorso di ritirata.
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Ringrazio tutti voi per le notizie che, sinceramente, ignoravo.
Al momento, nella mia ignoranza, sincera, mi preme solamente sfatare la tediosa e pedissequa frase, presente nel testo originale della canzone "Del piave",
"A quanta vista venir giu', lasciar il tetto...per l'onta consumata a caporetto"
Nessuno si sottrasse, tranne pochi, i pochi privi d'ordini e mezzi, senza informative e privi d'artiglieria.
CH
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da jampi
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Forse sei tu che non hai interpretato bene quello che ho scritto sopra ma gli italiani , senza badare alle leggende (per vere o false che siano) hanno avuto moltissimi eroi in quella battaglia e sopratutto in quella ritirata.. gli alpini e i soldati che difesero le cime nonostante sapessero benissimo di essere circondati e destinati alla sicura prigionia o morte... battaglioni che pur di non arrendersi si ritirarono effettuando dei percorsi che hanno ancora oggi dell'incredibile....gli eroi c'erano da entrambe le parti in quella guerra....
Hai ragione [264
Mio nonno combattè nella prima guerra mondiale. Mi ricordo i suoi racconti di quei giorni: lunghe file di profughi ostacolavano i movimenti della truppa. Lui era autiere, per cui potè ben valutare il traffico lungo le strade. Molte unità dovettero dirottare il percorso di ritirata.
Già e ci aggiungerei la ritirata del 12° corpo d'Armata dalla zona della Carnia.
ciao da Franz
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
CAPORETTO - 24 ottobre 1917
CANZANO – A novant’anni dalla disfatta di Caporetto abbiamo sentito lo storico Giovanni Lubrano su ciò che il nome rappresentò e rappresenta tutt’oggi per l’Italia.
LUBRANO - Caporetto? Ho letto su di un giornale che un ragazzo, alla domanda su cosa gli ricordasse quel nome, ha risposto: “La batosta 7 a 1 della Roma al Manchester” quel ragazzo ci ha preso, perché Caporetto fu sì una batosta ma di quelle tremende.
CANZANO – Cosa avvenne il 14 ottobre 1917?
LUBRANO – Che gli austro-tedeschi fondarono dalle ore 2.00 le linee italiane della seconda armata al comando del generale Capello a Plezzo e a Tolmino convergendo poi sul paese di Caporetto (oggi Kobrid, in Slovenia) e poi dilagarono fino al Tagliamento, superato il 2 novembre.
Se la seconda linea di resistenza sul Piave (dal 4 novembre), sul Monte Grappa e sugli altipiani non avesse funzionato e se, soprattutto, gli austro-tedeschi non si fossero fermati, oggi, a Palermo si parlerebbe siculo-tedesco
CANZANO – Perché si fermarono?
LUBRANO – Perché non prevedevano che la loro offensiva avrebbe provocato effetti così devastanti tra le truppe italiane. Sorprese ,in particolare, dalle tradizionali strategie statiche, furono i motivi del successo: gli austro-tedeschi passarono a una rapida, mobilissima avanzata che non offrì scampo alle impreparate, certamente non per colpa di ufficiali e soldati, truppe italiane che cercarono in qualche modo di frenare l’avanzante marea nemica. E poi perché non ebbero forze sufficienti per proseguire la penetrazione in terra italiana.
CANZANO – Chi da parte italiana ebbe le maggiori responsabilità di una disfatti di quelle proporzioni?
LUBRANO - Uno, nessuno, centomila. Pirandello a parte in primis il generale Luigi Cadorna, comandande in capo del regio esercito. E poi il generale Capello, comandante della seconda armata, sul cui fronte, da Plezzo a Tolmino, si scaraventò l’imponente attacco nemico. Ma, in particolare, le colpe maggiori le ebbe il comandante del 27° corpo d’armata, il neo generale Pietro Badoglio. Da un lato non funzionò la catena di comando, dall’altro ognuno fece di testa sua.
CANZANO – Ma è per caso il Badoglio che sostituì Mussolini dopo il colpo di stato del 25 luglio del 1943?
LUBRANO –Proprio lui. Il suo corpo d’armata operava esattamente sul versante di Tolmino: oltre settecento pezzi di artiglieria di cui disponeva non spararono un sol colpo contro gli avversari perché il Badoglio aveva ordinato espressamente di non sparare se non l’avesse comandato lui. Poiché, in quei drammatici momenti, -pensò bene di non farsi trovare dal comandante dell’artiglieria del 27° Corpo d’Armata, (ironia della sorte chiamava ‘Cannoniere’), il nemico passò indisturbato.
CANZANO – Tanti errori…
LUBRANO – Per colpa degli errori della catena di alto comando, Cadorna, Capello, Badoglio, Bongiovanni comandante del 7° CdA e Cavaciocchi comandante del 4° CdA (che prese le onde d’urto provenienti da Plezzo e da Tolmino che si congiunsero a Caporetto alle ore 16 del 24 ottobre) furono distrutte le divisioni 50° (Arrighi) –Conca di Plesso-, 43° (Farisoglio), 34° (Basso), 46° Amadei) 19° (Villani).
La 19° fu quella sulla quale si abbatè la potenza nemica che aveva sfondato a Tolmino. Il nemico ovviamente trovò nei pressi delle batterie italiane abbandonate ricche dotazioni di munizioni: sarebbe bastato che tutte le artiglierie del 27° corpo d’armata avessero aperto il fuoco e continuato a sparare perché gli avversari subissero per lo meno delle gravi perdite.
Per cui la massima responsabilità per quello che avvenne i 24 ottobre 1917 ricade su Badoglio, salvato però dalla commissione d’inchiesta del 1919 per l’intervento degli onorevoli Orlando, (presidente della Vittoria), Paratore e Raimondo che in nome della “fratellanza massonica” trassero il fratello Badoglio dagli impicci. In pratica questi fu l’unico che si salvò dalla mannaia di quella regale commissione d’inchiesta: dalla relazione finale “spariron o” le tredici pagine che aditavano Badoglio quale unico responsabile dello sfondamento a Tolmino da cui dilagarono i nemici.
CANZANO – E Cadorna?
LUBRANO – Cadorna non fu da meno, per nascondere le sue responsabilità fece diramare alle ore 13 del 28 ottobre un comunicato che tacciava le truppe di viltà: “La mancata resistenza di reparti della seconda armata, vilmente ritiratisi senza combattere e ignominiosamente arresisi al nemico ha permesso…” Il comunicato per pudore fu cambiato dal governo ma le prime edizioni dei giornali riportarono il testo integrale… Naturalmente Cadorna fu silurato e sostituito dal napoletano Armando Diaz.
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Allegati: 2
Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da wiking
Io ho riportato quanto redatto dalle memorie di ufficiali austriaci e tedeschi. Magari avevano avuto una previsione un tantino gongiata sul possibile successo di utilizzo di autoblindo.
Tant é che oramai son passati 94 anni. E gli austriaci le uniche autoblindo che videro furono quelle italiane nel '18!!!
Ciao wiking, mi spiace contraddirti perchè sei sempre molto meticoloso negli interventi, ma nel libro di Rest-Ortner-Ilming "Des Kaisers Rock im 1 Weltkrieg" della Verlag Militaria, a pagina 437 ho trovato questa fotografia con la discalia che riporto più in basso.
[257 Gli austriaci avevano autoblinde nella prima guerra mondiale [264
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da jampi
Citazione:
Originariamente Scritto da wiking
Io ho riportato quanto redatto dalle memorie di ufficiali austriaci e tedeschi. Magari avevano avuto una previsione un tantino gongiata sul possibile successo di utilizzo di autoblindo.
Tant é che oramai son passati 94 anni. E gli austriaci le uniche autoblindo che videro furono quelle italiane nel '18!!!
Ciao wiking, mi spiace contraddirti perchè sei sempre molto meticoloso negli interventi, ma nel libro di Rest-Ortner-Ilming
"Des Kaisers Rock im 1 Weltkrieg" della Verlag Militaria, a pagina 437 ho trovato questa fotografia con la discalia che riporto più in basso.
[257 Gli austriaci
avevano autoblinde nella prima guerra mondiale [264
Fatto benissimo a postare la foto!
Cmq io intendevo che le autoblindo invocate nei diari d ufficiali protagonisti di caporetto, gli austriaci nn le videro proprio! Chissä dove erano parcheggiate!!!!
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Ci volete dare qualche notizia storico-tecnica sul mezzo? [257
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Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
bella l'autoblinda ma non doveva avere dei buoni freni se hanno dovuto mettere le pietre sotto le gomme....altro che ABS.... Ciao da franz
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Allegati: 1
Re: 94 anni fa Caporetto, ora è terra straniera
Citazione:
Originariamente Scritto da Benidux
Ci volete dare qualche notizia storico-tecnica sul mezzo? [257
Si tratta dell'autoblindo Daimler, su cui potrete trovare notizie in questo sito (in tedesco) http://www.doppeladler.com/da/