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In una collezione esclusivamente di reperti della Grande Guerra vicino alla mia città ho notato questo proietto d'artiglieria da 190mm (stando almeno alla didascalia), ma anche il proprietario della mostra, e quindi del pezzo, non mi ha saputo dire di cosa si tratti, nemmeno la nazionalità.
Mi potete aiutare?
Dovrebbe essere il proiettile perforante del cannone navale austro-ungarico da 190/42 (19 cm L/42 Skoda Schiffsgeschütz), utilizzato dopo la GG anche dalla RM che lo ridenonominò cannone da 190/39, utilizzandolo su un pontone e per compiti di difesa costiera.
http://www.navweaps.com/Weapons/WNAust_75-42_Skoda.htm
http://www.flickr.com/photos/21298246@N04/2344340453/
Ciao
Stefano
E bravo Stecol! [257
ciao
la granata è francese utilizzata sul 194mm mod 73-93 ex navale poi utilizzato a terra su carrello ferroviario
http://www.navweaps.com/Weapons/WNFR_76-50_m1902.htm
[attachment=1:3ne75thw]194mm mod 900-09.jpg[/attachment:3ne75thw]
mod 900-09 e mod 907
[attachment=0:3ne75thw]194mm Mle900 e 907rid.jpg[/attachment:3ne75thw]
Mica tanto a questo punto, meno male che ho usato il condizionale ! [icon_246 [icon_246Citazione:
Originariamente Scritto da Centerfire
E per fortuna che c'è fert !! [264
Grazie per le riposte!
In particolare a Fert.
Ora con piacere comunicherò al proprietario di che pezzo si tratta.
Comunque, è chiaro che il periodo è giusto, cioè è stato impiegato durante la Prima Guerra, ma è stato adottato esclusivamente dai francesi o anche l'esercito italiano ne ha sparati?
Inoltre, è possibile che sia finito sul nostro fronte o per forza deve arrivare da qualche costa estera?
Infine, si tratta di un pezzo poco diffuso? (io non l'ho mai visto in nessun museo) forse proprio per il fatto che qui in italia non c'è mai arrivato.
Ciao
l'italia lo ha utilizzato come preda bellica nella ww2.
Sicuramente un pezzo particolare, di non facile reperimento.
A posto [264
Il pezzo:
Matériel de 194 mm TAz Modèle 1870/1893, 194 A.L.V.F (L'Artillerie Lourde sur Voie Ferrée), Cannone ferroviario da 194/32 o 194/29:
Peso: 65.000 kg
Elevazione: da +10° a +40°
Brandeggio: 360°
Gittata Massima: 18.300 m
Cadenza di Tiro: 1 colpo ogni 2' (ogni 4' secondo alcune fonti)
Peso dei proietti: Granata perforante 89,5 kg, Granata A.E. 91,8 kg
Velocità iniziale: 640 m/s con Granata A.E.
Tempo di messa in batteria: da 15' a 30'
Ottenuto in 12 esemplari alla caduta della Francia è stato riutilizzato per la difesa costiera.
Sono famosi i pezzi usati dall'Artiglieria Italiana a Montelungo nel Marzo del 1944.
Ciao
Stefano
Stecol si è riscattato alla grande! [257
Quindi ho capito che nella Prima Guerra esisteva solo come arma navale, il pezzo ferroviario è arrivato successivamente.
Citazione:
Originariamente Scritto da inge
Non è esatto, il pezzo ferroviario esisteva gia, utilizzando i vecchi pezzi navali. Entrarono in azione per la prima volta ad Artois e Champagne nel maggio 1915.
Grazie per la precisazione.
Il pezzo del collezionista è la granata perforante o la granata AE? (e per cosa sta AE?)
Le granate postate sono del tipo perforante scoppiante, con spoletta posteriore.
Presumo che i dati postati da stecol siano di fonte italiana, ne concludo che AE intenda alto esplosivo, quindi con spoletta anteriore.
Fonte francese .... meglio sempre andare da chi le ha fatte [249 [icon_246
Ciao
Stefano
Citazione:
Originariamente Scritto da stecol
ah....allora qualcosa non torna....nei miei manuali non mi risulta nessuna granata AE..
le esplosive:
mod 20 D con cappuccio balistico 84kg
mod 16 D con capuccio baliscito 82kg
mod 16 D 82kg
mod 21 con cappuccio balistico 78kg
mod 98/10 P 83kg
mod 98 P 81 kg
da bombardamento a base rastremata 70 kg
da bombardamento 71 kg
mod 98 75kg
mod 38 76kg
mod 98 M con cappuccio balistico 82kg, senza cappuccio 78kg
mod 89 M 75kg
mod 88G con cuffia balistica 83,5kg
mod 77G 77kg
Non saprei che dirti, a me è arrivato "89,5 kg (perforant), 91,8 kg (explosif tiré à 640 m/s)", tutto qua.
E ho inteso ciò come una granata perforante da 89,5 kg ed una esplosiva da 91,8 kg, se poi quest'ultima era una HE o una SAP francamente non saprei.
Ciao
Stefano