Divisione Partigiana Garibaldi - Divisione Fanteria Folgore

Volevo condividere questo lotto di fotografie che ho trovato.

E' relativo alla carriera di un ufficiale d' Artiglieria, il quale sto' cercando di identificare con chiarezza, dagli anni '20-'30 agli anni '50

Sul retro di due foto sono scritti due nomi: Magg. Matera, e Ten. De Santis (o De Sanctis).


Inizia con il nostro appena nominato Sottotenente nel 3° Reggimento da Campagna.
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Dopo un soggiorno in Africa Orientale il nostro è inviato nei Balcani.
E' in una batteria dotata di Obici 75/18 Mod 34 (pezzi abbastanza rari a vedersi)

Porta il cappello Alpino con il fregio dell' Artiglieria da Campagna tipico dell' Artiglieria Someggiata.

Indossa una divisa Mod. 40 in tela con gambali flosci.

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il nostro era probabilmente nella Divisione Venezia che, dopo l' 8 Settembre, costituisce (con la Taurinense) la Divisione Partigiana Garibaldi, che combatte al fianco dei partigiani Slavi in Montenegro contro i Tedeschi.

La Divisione rientrò in Italia nel Marzo 1945 e venne inviata in Alto Adige.
Il 5 Settembre 1945, quello che ne rimane (un Reggimento, denominato 182 Reggimento "Garibaldi") passa alle dipendenze del Gruppo da Combattimento "Folgore".

Al suo rientro in Patria il Nostro Tenente porta il Cappello Alpino con il fregio dell Artiglieria da Montagna (con nappina metallica), Sahariana Inglese con gradi tubolari, le mostrine peculiari del 182° Reggimento Garibaldi e il relativo distintivo sul braccio (il tricolore dei Gruppi da Combattimento con, al centro, il volto dell' Eroe dei due Mondi.

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Un gruppo di Ufficiali in caserma. Tre vengono dagli Alpini e uno dai Paracadutisti.

Sullo sfondo alcune cingolette Bren Carrier.

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La Divisione Fanteria Folgore, così rinominata ad Ottobre, lascia l'Alto Adige a Dicembre.
un mese prima il nostro spedisce questa foto, l'unica in mio possesso con dedica.

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La Divisione Fanteria Folgore rimane in Toscana fino al 1947
In questo periodo, a Firenze, partecipa ad una cerimonia.

Il nostro è comandante del picchetto d'onore.
Trombettieri Paracadutisti, Alpini che presentano il MAB, dietro si intravedono dei Carabinieri che presentano il Thompson

I Generali che passano in rassegna indossano: uno il cappotto Mod.34, mentre l'altro porta ancora una mantellina nera da Bersagliere.

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Le autorità al' interno della Catedrale.

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La Divisione Fanteria Folgore viene trasferita in Veneto nel 1947. l' anno dopo il 182° perde il cappello Alpino, e assume la denominazione di 182° Reggimento Fanteria "Garibaldi".

Ma il nostro, che rimane un Ufficiale d' Artiglieria, passa, probabilmente, al 33° Reggimento Artiglieria

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Il Nostro a Treviso, probabilmente in servizio al Comando Brigata, indossa la divisa ordinaria.

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Il nostro in divisa di servizio estiva, con il basco kaki, simbolo della sua brigata.

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Bella documentazione. Non credo che siano così comuni le foto inerenti soggetti della Garibaldi.

... sulla sahariana inglese porta le mostrine metalliche degli alpini (?) infatti sembrano a due punte mentre le ultime foto sono da artigliere...
Però nel tricolore sul braccio sx non mi sembra di vedere la "folgore" [137

Posto il calendario del 1950 del 33° rgt. art. "Folgore" c'è, tra i fuori corpo, un cap. De Santi ...


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quarta e prima:

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seconda e terza:

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Tra le mie cose dovreri avere le mostrine metalliche degli anni '45/48... le cerco. [264

Ciao

fm [264

Veramente molto bello questo materiale, dò il mio contributo con questa fotografia isolata:

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Un cappello alpino del 19° reggimento Artiglieria Divisione "Venezia":

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Un basco del 33° reggimento artiglieria "Folgore":

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Avete notato nelle foto relative al 33° reggimento artiglieria il Colonnello Comandante ritratto è il futuro Generale de Lorenzo:

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P.S.: la mostrina con fiamme da alpino sovrapposte a quella della Folgore è la speciale mostrina concessa al"Reggimento Garibaldi" e portate fino al dicembre del 1948, il tricolore reca al centro il mezzo busto di Garibaldi, previsto anche , in una versione in smalto rosso, nel tondino del fregio; la foto è molto interessante perche testimonia il fatto che un Artigliere del 19° reggimento all'atto della costituzione del "Reggimento Garibaldi" nel 1945 acquisì gli attributi degli alpini a prescindere dal fatto di appartenere ad una unità alpina.

Ringrazio Tutti per i costruttivi interventi.

Cercherò di fare qualche ricerca su Giuseppe De Santi.

Molto bella la foto (e gli altri oggetti) del Sottotenente di Adriano, porta la nappina perchè è stata scattata in periodo Repubblicano?

Grazie anche per avermi fatto notare il Colonnello Giovanni De Lorenzo, che non avevo proprio notato.

Probabilmente il giovane ufficiale è ritratto dopo il referendum che abrogò la monarchia, oppure il cappello, visto anche l'inconsueto fregio ricamato in filo (giallo?), essendo per così dire da combattimento , ha preferito optare per la nappina in lana; in quel periodo il reggimento Garibaldi portava la cravatta rossa.

Scusate l'intromissione tardiva ma solo ora sono arrivato a questo topic ( li sto passando tutti ). Splendida discussione e meravigliose foto,a cui vorrei contribuire anchio con del mio materiale
Marino

Dimenticavo il tutto appaetenuto alla stessa persona, sfortunatamente manca il tricolore di cui rimane qualche filo e i nastini dei quali resta l'ombra.

Il Battle dress mod.37 è meraviglioso !!!!

Il cappello, secondo me, è un cappello post bellico (piuttosto recente) modificato a scopo reducistico.

Vedi la cucitura sulla visiera e la penna.

Comunque non è l' unico fregio metallico apparso sul Cappello Alpino, recentemente ne ho visti alcuni, non mi sembra però che abbiano avuto grande successo, per fortuna.

Forse erano fregi per il berretto a visiera (la "piatta") impropriamente montati sul cappello alpino.

Ciao Endopat , cosa ti fa pensare che il cappello sia di molto post , ti posso assicurare che le cuciture anche se non belle sono originali .

Ciao Marino

Partendo dal fatto che il Cappello Alpino è l' oggetto più difficile da datare in assoluto, secondo me il reduce, in tempi recenti, ha sostituito il cappello logorato con uno recente.

Le cuciture sui cappelli bellici da truppa erano realizzate a macchina, non vedo ragioni di realizzarle a mano all' epoca a meno che non ci siano ragioni affettive.

Non noto tracce delle classiche "pacche" sui lati del fregio, cosa tipica dei Cappelli usati poco.

La fascia di cuoio e la penna sembrano quelli del mio cappello (ricevuto nel 2006)

Questa è la mia opinione, se avessi la fortuna di possedere questo Cappello lo catalogherei così

Sono pronto ad essere smentito.

Proviene da un ritrovamento di famiglia ?

Discussione veramente interessante!!!

Per Endopat: la terza foto da te postata, quella con il tricolore da braccio con Garibaldi ... ha per caso una data?

L'uniforme nella foto, da "manuale", è quella del 182° Reggimento Garibaldi ...costituito a Viterbo il 25 aprile 1945, subito dopo il rientro in Italia della Divisione Italiana d'Assalto Garibaldi e dalla trasformazione della stessa ...
e nell'agosto dello stesso anno (secondo la mia documentazione) assegnato al Gruppo di Combattimento Folgore ...

Si possono vedere chiaramente le mostrine ufficiali su panno azzurro e fiamme verdi con gladio alato ricamato in canottiglia oro come le stellette ... e appunto il particolarissimo distintivo tricolore rettangolare in stoffa con l'immagine di Garibaldi stampata in nero ...

Il distintivo in metallo con il Garibaldi smaltato, insieme alle mostrine metalliche del Battledress (!), ... verrà adottato in un secondo tempo ...
Nel 1948 (1 dicembre) il Rgt. diventa 182° Reggimento di Fanteria Garibaldi.
il Foglio d'Ordini N.75 del 15 dicembre 1948 abolisce l'uso del cappello alpino e istituisce l'uso del basco ...

...Foto veramente stupenda!!!

Ho del materiale relativo a questo Reggimento ... spero di postarlo presto!

Bye
Giò

Ciao Endopat, le cuciture non sono fatte a mano ma realizzate a macchina, la fascia in cuoio è cromata e opaca e non verniciata se cosi si può dire come sul cappello che io ho portato, le pacche sono una cosa soggettiva e comunque è difficile prendere il cappello con quel fregio che resterebbe sempre alzato e sgrazziato , il signore che mi diede il lotto al tempo mi disse che erano appartenuti a suo padre, nel lotto in una scatolina di cartone oltre al fregio integro c'erano anche uno scudetto da braccio anni 30 della Taurinense le due placchette pentagonali da spalline per la truppa stesso periodo.

Ciao e grazzie per l' interessamento Marino

Ringrazio per i complimenti, ma purtroppo le foto sono tutte senza data, tranne quella della quale ho postato il retro.


Tornando al Cappello, alla luce di quello che mi dici, potrei anche essermi sbagliato, tieni presente che il Cappello Alpino è l'oggetto della Militaria Italiana più difficile da datare in assoluto, ed è ancora più difficile dare un parere partendo da una foto.

Il Proprietario degli oggetti deve aver avuto una storia interessante....hai provato a fare delle ricerche ?

Ciao Endopat, vedi il mio probblema è che ho sempre collezzionato uniformi e non mi sono mai interessato del propietario ( ricerche che adesso faccio se mi viene comunicato il nome o se lo trovo scritto sui capi ),ma di quel signore ho perso tutte le tracce.

Marino

Un autentico peccato.

Purtroppo quello di "privilegiare l'oggetto alla storia" è un errore che ho commesso anche io....