Protezioni facciali degli Aviatori nella Grande Guerra.

Colgo l'invito fatto da Nicola/Coloniale nel topic sui caschi protettivi Roold e apro questo argomento relativo alle protezioni facciali (ma anche agli occhiali da volo) in uso durante la G.G. dagli Aviatori che la combatterono.

Questa che inserisco per prima è una protezione in morbida pelle integrata di occhiali ambrati e mentoniera staccabile. Venne prodotta dalla nota ditta francese JBJ, che era sicuramente una delle più in voga perchè probabilmente la migliore in fatto di qualità.
E' da notare come tutto il viso venisse avvolto dalla protezione, orecchie comprese, queste ultime completamente avvolte dalla "conchiglia" opportunamente sagomata.
Esistono documentazioni fotografiche d'epoca di questo stesso modello indossato tanto da Aviatori francesi che italiani.

Non va dimenticato che l'aviazione civile e militare ebbe il suo maggiore sviluppo proprio in Francia, e la conseguente ricerca di un abbigliamento adeguato alle esigenze dei piloti fu effettuato in maggior numero dalle ditte d'abbigliamento francesi, quali Lemercier Aviation, Roold, OTO e J.B.J. (quest'ultime due relativamente alle protezioni ottiche e facciali).

Confido nel contributo dei "colleghi di forum" appassionati dei primordi dell'aviazione, per arricchire la discussione che mi auguro susciti interesse.
Grazie!

Questa pagina è la terza di copertina del numero 28 del 24 maggio 1917 della famosa rivista francese "La Guerre Aerienne Illustrée".
La fotografia, ripresa sul fronte Serbo, ritrae il Lieutenent Perrin de Brikombaut in volo a -25°!
Il pilota, sotto al casco Roold ed alla sciarpa in lana pesante indossa la medesima maschera illustrata sopra.

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Molto interessante...
Bel pezzo, complimenti...!!!

..dettaglio della mentoniera....

é un pezzo da 90 !!!! i miei complimenti per l'oggetto e per il suo straordinario stato di consevazione! molto ma molto bello

..dettaglio della montatura e del suo sistema di ancoraggio al facciale; notare il numero di produzione impresso sullo snodo...

Un imagine dal mio archivio di un eroico Osservatore col suo Pilota.
Si tratta del Capitano di Cavalleria Barbarisi, dell' 8^ Sq. Caproni (qui ancora montava i Caudron G.3)...La sua vicenda meriterebbe un topic a parte...
Notiamo sul capo, in posizione "di riposo" la medesima protezione, privata della mentoniera...

....Gabriele D'Annunzio accorso al campo de La Comina il 16 febbraio 1916,in occasione della vicenda del Caproni "Aquila Romana" del quale avrebbe dovuto essere l'Osservatore sulla missione su Lubiana, venendo sostituito dal Comandante Ten. Col Barbieri, perito nell'azione.
Il Vate indossa qui la protezione integrale, privata della mentoniera, al di sopra della cuffia di volo imbottita in pelo.
L'immagine (dettaglio) è tratta dal numero di ottobre '94 di "Militaria".

Citazione:

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Originariamente Scritto da coloniale

é un pezzo da 90 !!!! i miei complimenti per l'oggetto e per il suo straordinario stato di consevazione! molto ma molto bello

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Grazie Moderatore, e grazie anche a Franz56!

Molto interessante e bel pezzo!

Grazie anche a Te, Vexillifer.

Proseguo la disamina con un'altra protezione facciale della mia raccolta.
La maschera è anch'essa stata confezionata dalla ditta francese JBJ e differisce lievemente nella fattura da quella già postata; gli oculari sono più piccoli e sagomati più a mandorla, nessun bottone a pressione per l'aggiunta di altri elementi.
Questo cimelio appartenne ad un valoroso e pluridecorato (MAVM e MBVM) sottufficiale pilota, in forza alla 10^ Sq. Caproni.

Del casco Roold esisteva una rara versione rivestito in sola tela chiara, verosimilmente per l'uso in colonia (ne è visibile un esemplare intonso nella sezione WW1 del Museo del Risorgimento di Torino).
Questa era la protezione facciale abbinabile a quel copricapo o alle cuffie in stoffa.
La maschera/occhiali in foto non reca nessuna indicazione del produttore; fu rinvenuta assieme ad altro materiale di volo un pilota della Grande Guerra.

Citazione:

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Originariamente Scritto da icarus68

Grazie anche a Te, Vexillifer.

Proseguo la disamina con un'altra protezione facciale della mia raccolta.
La maschera è anch'essa stata confezionata dalla ditta francese JBJ e differisce lievemente nella fattura da quella già postata; gli oculari sono più piccoli e sagomati più a mandorla, nessun bottone a pressione per l'aggiunta di altri elementi.
Questo cimelio appartenne ad un valoroso e pluridecorato (MAVM e MBVM) sottufficiale pilota, in forza alla 10^ Sq. Caproni.

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...e questa nel dettaglio di una foto è la protezione in pelle indossata da un nostro Uff. Pilota a bordo di un Caudron G.3 nel 1915..

Generalmente si ritiene che la plastica sia un ritrovato la cui applicazione pratica dati dalla seconda metà del '900.
Gli occhiali da volo che posto - di produzione tedesca - erano largamente in uso durante la Grande Guerra anche presso le Aviazioni dell'Allenza, come è ben visibile nelle foto d'epoca di nostri Piloti che allego.
Sono costituiti da un'unico stampo, opportunamente sagomato in materiale plastico trasparente e molto leggero (la consistenza è all'incirca quella del moderno PET delle bottigliette dell'acqua, per intenderci) con piccole rondelline aventi funzione anti-appannamento.
Anche il pelo che riveste l'intera parte a contattto con il viso è in materiale sintetico.
Notevole, a mio giudizio, la concezione ed il disegno che li fanno sembrare veramente avveniristici, se si pensa che hanno ormai cent'anni....
L'esemplare della mia collezione proviene da un ritrovamento fatto in Francia, dove è stata rinvenuto in una scatola, ancora sigillata, di 30 paia di "Flieger Shutzbrille".

Altro Ufficiale Pilota (Artiglieria M.T.) a Mirafiori ai comandi di un Caudron G.3 con gli "Shutzbrille" sul casco Roold.

Un ulteriore esemplare di tali protezioni che ho recentemente avuto la fortuna di trovare.
Allegato 181006Allegato 181007Allegato 181009Allegato 181010Allegato 181011Allegato 181012

Bellissimo topic. Icarus continui a deliziarci con delle chicche che è difficile incontrare persino nei musei, tra l'altro magistralmente spiegate e dettagliate da foto di eccezione. Tanto di cappello o vorrei dire di "casco" alla tua competenza.
Giorgio

anche quest'ultima é davvero magnifica!

Splendide!

Citazione:

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Originariamente Scritto da icarus68

....Gabriele D'Annunzio accorso al campo de La Comina il 16 febbraio 1916,in occasione della vicenda del Caproni "Aquila Romana" del quale avrebbe dovuto essere l'Osservatore sulla missione su Lubiana, venendo sostituito dal Comandante Ten. Col Barbieri, perito nell'azione.
Il Vate indossa qui la protezione integrale, privata della mentoniera, al di sopra della cuffia di volo imbottita in pelo.
L'immagine (dettaglio) è tratta dal numero di ottobre '94 di "Militaria".

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Visto solo ora ... :oops:
L'articolo lo co-scrissi io le foto le scattò il fratello di mia nonna

L'aeroporto però era la sede della 44 Sq.Av.Art. a Gonars, non saprei se è lo stesso della Comina...

Allegato 181651

qui un'altra vista dell'incontro

Allegato 181653

.....le foto le scattò il fratello di mia nonna...

il sergente pilota Filippo Volontè, se ben ricordo (ho ancora tutte le riviste sepolte in qualche scatolone dall'ultimo trasloco!!).

Si! Proprio lui compagno di squadriglia sempre alla 44 di Botta, Ghislanzoni e anche di Scaroni

Sul Comandante Botta, che era mio conterraneo, sto cercando ulteriori notizie per un libro che dovrei pubblicare a breve sui pionieri del volo e gli aviatori della Grande Guerra della mia zona.
Se hai notizie o materiale foto/documentale sul Cap. Pietro Botta, che lo riguardi anche indirettamente, ti prego di contattarmi per MP.
Grazie!
Volontè è un cognome molto diffuso in Piemonte (il grande attore Gian Maria era originario di Torino) lo era anche il tuo avo?

Non so se il Botta che dici tu era quello, erano tutti sergenti nel 14/15 ed erano alla 44 sq a Gonars, se è lui ho un po' di foto.
Per quello che riguarda le origini della famiglia erano sì piemontesi ma già da parecchio risiedevano a Milano

aggiungo questa sconosciuta, icarus hai notizie in merito?

Citazione:

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Originariamente Scritto da mauro

Non so se il Botta che dici tu era quello, erano tutti sergenti nel 14/15 ed erano alla 44 sq a Gonars, se è lui ho un po' di foto.
Per quello che riguarda le origini della famiglia erano sì piemontesi ma già da parecchio risiedevano a Milano

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No, allora se era della 44^ il cognome corretto a me risulta essere Botti, sergente Pietro Botti.
Il mio conterraneo era il capitano Pietro Botta, comandante della 115^.
Grazie mille, comunque, per la disponibilità!
Max.

Citazione:

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Originariamente Scritto da coloniale

aggiungo questa sconosciuta, icarus hai notizie in merito?

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Per me è una bella facciale dell'epoca.
Il tessuto parrebbe simile a quello di questa tenuta di volo appartenuta ad un nostro tenente pilota della Grande Guerra.
Allegato 181721

Bella l'elica.......
Mi fai sognare!!

Questa, prodotta dalla medesima ditta francese JBJ, identica per foggia a quella in apertura di discussione, e quella indossata dal Vate nelle foto postate da Mauro;
come la tua, Coloniale, è realizzata interamente in pesante panno di lana...

Allegato 181726Allegato 181727Allegato 181728

Icarus complimenti, proprio una bella carrellata.
Aggiungo anch'io qualche immagine.
Allegato 181734

- - - Aggiornato - - -

[249
Allegato 181735

Allegato 181737Allegato 181738

Su alcuni forum d'oltralpe se ne vedono di verie tipologie ...ma non so se si possono postare le relative immagini.

- - - Aggiornato - - -

Allegato 181739

Grazie del contributo, mito vivente!
molto interessanti gli occhiali con le lenti anti riverbero supplementari aggiustabili;
Gli ultimi che hai postato sono presenti in numerose foto d'epoca, indosso a piloti di entrambe gli schieramenti.

Sono molto simili esteticamente ad una tipologia poi adottata nel '35 dalle nostre FF.AA. nella Campagna d'Africa Orientale, con la differenza che il poggia-occhi, anzicchè in pelo era realizzato con guarnizione in gomma, solitamente rossastra (almeno il paio che ho io sul casco '28 di un mio parente artigliere nelle CC.NN. sono così) e le lenti oscuate in mica azicchè in cristallo.

[QUOTE=icarus68;479449]Grazie del contributo, mito vivente!
molto interessanti gli occhiali con le lenti anti riverbero supplementari aggiustabili;


Di nulla.
Grazie a te per le meraviglie che posti [3

[QUOTE=mauro;479126]Visto solo ora ... :oops:
L'articolo lo co-scrissi io le foto le scattò il fratello di mia nonna

L'aeroporto però era la sede della 44 Sq.Av.Art. a Gonars, non saprei se è lo stesso della Comina...

Riprendo questa discussione perchè nel mettere ordine nel mio archivio di fotografie dell'epoca e di questo tema specifico, ne ho trovata una che non avevo mai considerata perchè purtroppo molto opacizzata dal tempo passato, sebbene ben conservata in un album (la sopravvivenza delle immagini del periodo dipende molto dalla qualità del materiale e della carta usati in fase di sviluppo).
Fortunatamente la tecnologia attuale ci consente, anche se si è dei profani come me, di riuscire a rendere ancora intelleggibili fotografie che fino a pochi anni or sono sarebbero state carta da macero.
Veniamo all'immagine: è la prima che vedo ripresa da bordo del celebre Ca.3 "Aquila Romana" con ancora il corpo esanime del povero Capitano Luigi Bailo nel suo posto di pilotaggio, il capo reclinato sulla fiancata destra della carlinga del trimotore.
Immagino che lo scatto sia stato effettuato anche questo dal Sergente Volontè, chiaramente pochi minuti dopo che il Capitano Salomone era riuscito a far atterrare il Ca.3 478 a Gonars (come giustamente ha detto Mauro).

Allegato 193359

Mi auto-correggo; il corpo è quello del Capitano Barbieri, che era nell'occorso alla postazione prodiera del mitragliere e qui cadde.
L'episodio venne illustrato sulla Domenica del Corriere in una celebre copertina di Beltrame.
Allegato 193395

Aggiungo a questo specifico database le immagini di due occhiali da volo appartenuti ad un nostro pilota.
Sono del tipo più classico che si può sovente riscontrare nelle fotografie d'epoca;
il primo che inserisco è realizzato in morbida pelle marrone, a mascherina, con imbottitura interna dell'oculare in lama di montone;
le lenti sono trattenute all'oculare tramite cerchi ellittici in metallo (apribili tramite vite per la sostituzione delle lenti) a loro volta solidali all'oculare stesso, nella parte esterna, a mezzo di mezzelune in stoffa elasticizzata, come pure del medesimo materiale è il cordino che si aggancia tramite un gancetto ad amo con un altro ad O.
Allegato 208396Allegato 208397Allegato 208398Allegato 208406Allegato 208399

Il secondo esemplare è invece costituito da due oculari distinti, pressoché identici per costruzione a quelli del modello precedentemente descritto, ma con utilizzo di materiali differenti dove al posto della pelle e della lana, vengono utilizzate stoffa e materiale forse sintetico per l'imbottitura.
Gli oculari sono solidali tra loro a mezzo di fettuccia centrale in stoffa elasticizzata rinforzata in cuoio, di colore grigio/verde; stesso materiale utilizzato per i rinforzi laterali alle fettucce elastiche che si chiudono con il medesimo sistema a ganci dell'occhiale primo postato.
Allegato 208403Allegato 208404Allegato 208405Allegato 208407

Tanto per ricordarlo abbiamo un esaurientissimo topic su caschi Roold della 1^GM. PaoloM
http://www.milistory.net/forum/casco...ighlight=roold

... non sono facciali/oculari, ma sempre protezioni utilizzate dai piloti e personale di volo della Grande Guerra:
paio di guanti in pelle dal dorso ricoperto in pelliccia.
Questo tipo di protezioni cosiddette "artiche" erano molto diffuse specialmente nel primo periodo del conflitto, come da numerose evidenze fotografiche d'epoca.

Allegato 213497 Allegato 213499 Allegato 213500
Mirafiori, 1915 Allegato 213501

Magnifici pezzi come al solito quelli da tè postati, complinenti