Cerco utili notizie, informazioni, foto, documenti e tutto quanto possa riguardare la Polizia Civile Economica che operò nella città di Trieste fino al 1945.
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Cerco utili notizie, informazioni, foto, documenti e tutto quanto possa riguardare la Polizia Civile Economica che operò nella città di Trieste fino al 1945.
66 visite e nemmeno una utile notizia ????
Da Wikipedia
La Venezia Giulia Police Force (VGPF), detta anche Polizia Civile, fu un corpo di polizia costituito dal Governo Militare Alleato alla fine della Seconda guerra mondiale che attuò nella Zona A della Venezia Giulia e, dopo il 1947, nell'omonima zona del Territorio Libero di Trieste.
Il suo comandante fu, dal 1945 al 1954, il colonnello inglese Gerald Richardson proveniente da Scotland Yard. Gli ufficiali superiori (Superintendenti) erano tutti inglesi e americani mentre quelli subalterni, i sottufficiali e le guardie erano locali.
L'organico del corpo variò nel corso degli anni e contava nel 1949 oltre 6.000 unità. Fu ridotto a circa 4.000 unità con il distacco della Divisione Fiscale che venne a costituire la Guardia di Finanza del TLT e della Sezione Guarde Municipali che formò la Polizia Amministrativa.
I veicoli della VGPF portavano la dicitura in inglese POLICE. Gli effettivi del VGPF venivano scherzosamente soprannominati dai triestini "cerini" e anche "tubi" in quanto all'inizio portavano un casco rotondo e bianco li faceva apparire tali.
Venne sciolta nel 1961 parecchi anni dopo la divisione del Territorio Libero di Trieste tra Italia e Jugoslavia il 26 ottobre 1954. Per lungo tempo fu l'unica forza di polizia con personale femminile ad aver operato in Italia. Con il passaggio all'amministrazione italiana molti dei suoi membri scelsero di emigrare, principalmente verso Australia e Canada.
L'unico testo sull'argomento è del 1986, da tempo esaurito:
Uniformi e distintivi della Polizia civile del Governo militare alleato, Venezia-Giulia 1945-47 e del Governo militare alleato, Territorio libero di Trieste 1947-54
Guido Rosignoli con l'assistenza di Licio Granata e Selvino Ceschia.
Molto interessante. Tuttavia ci sono dei particolari che non coincidono con le notizie in mio possesso. Mi sembra di aver capito che tale Polizia sia da considerarsi come una struttura del Governo militare alleato. Dal foglio matricolare di un ex combattente (già sottufficiale dei CC RR in servizio a Trieste) leggo:
"dopo lo sbandamento, passato il territorio sotto il controllo delle autorità militari tedesche fu costretto a riprendere servizio nella POLIZIA CIVILE ECONOMICA. Ma siamo nell'anno 1943 - 1944. E' evidente che parliamo di due organizzazioni analoghe per compiti ed incarichi, ma diverse per dipendenza. La prima sicuramente era inquadrata nelle Forze Armate della RSI, essendo il territorio della Venezia Giulia annesso alla Germania nazista. Peraltro, la liberazione della città di Trieste è avvenuta nell'aprile del 1945.
Dopo l'8 settembre Trieste era stata annessa alla Germania nazista con il Litorale Adriatico, non era più territorio italiano, quindi niente RSI.
La sostanza non cambia d molto. Non era RSI, ma senza dubbio non era neanche Governo militare alleato.
Cambia, cambia molto, era Germania a tutti gli effetti, e i militari italiani in servizio nel Litorale Adriatico non facevano più parte dei Finanzieri, dei Carabinieri o della Polizia.
Non penso che le cose stiano effettivamente così, altrimenti come spieghi l'annotazione sul foglio matricolare ????.
Peraltro, l'interessato, cessate le ostilità, ha continuato il suo servizio nell'Arma dei CC fino agli anni 60 ed è stato regolarmente insignito di tutte le decorazioni spettanti al merito di guerra. Deve sicuramente esserci qualche altro particolare che ci sfugge su questa Polizia Civile Economica.
L'annotazione sul foglio matricolare è stata fatta successivamente alla guerra, in piena guerra fredda, quando per tutelare l'ordine pubblico servivano professionisti di livello, senza sottilizzare troppo sul trascorso passato.
Poi, sinceramente, chi ha avuto il coraggio di dire "no grazie" ai reclutatori tedeschi, se l'alternativa era il campo di sterminio?
Pochi, purtroppo.
Siamo tutti esseri umani, con le nostre debolezze.
Ma io non ho nessuna voglia di giudicare le scelte fatte all'epoca dall'interessato. Vorrei solo sapre qualche cosa in più su questa Polizia Civile Economica.
E qualcosa è saltato fuori...
3. LA “POLIZIA ECONOMICA”
La Polizia economica o Polizia annonaria fu istituita personalmente da Globocnik, l’S.S. capo di polizia del Litorale Adriatico, l’11 febbraio 1944, prelevando forze dai Carabinieri (il cui corpo era stato sciolto dai nazisti) e dalla Guardia di Finanza. All’inizio i suoi componenti furono pagati dal Prefetto, poi passarono sotto il diretto controllo di Globocnik, il quale si occupava anche di corrispondere loro lo stipendio. In effetti, nonostante il nome, la Polizia economica lavorò in stretto contatto con l’Ispettorato Speciale di P.S. e diversi dei suoi membri risultarono in forza all’Ispettorato stesso.
Incaricato di costituire il corpo e suo dirigente provvisorio fu Umberto Rossani; la sede si trovava in via Udine in uno stabile tuttora esistente adibito oggi a condominio.
Il sito completo
http://www.cnj.it/foibeatrieste/capitol ... oc28102148
anche
http://www.you-ng.it/index.php?option=c ... &Itemid=89
Interessantissimo. Per saperne di più, a chi posso scrivere per cercare di recuperare documenti e carteggio originale ?
Penso sia meglio contattare direttamente la dottoressa Claudia Cernigoi, l'autrice del libro, tramite la casa editrice Kappa Vu di Udine.
http://www.kappavu.it/
O uno dei tanti storici citati nelle pagine.
Grazie. Se riuscirò a recuperare qualche cosa ti faccio sapere.
Buona ricerca!
Grazie fin d'ora ed in anticipo anche da parte mia se avrai tempo e modo di farci conoscere l'esito delle tue ricerche. Una trentina d'anni fa ebbi una fascia da braccio della Polizia Economica, reperito in Trieste e per un bel po' di tempo l'attribuzione di questo cimelio rimase un mistero ...Citazione:
Originariamente Scritto da Nei Secoli Fedele
MP
Credo si stia parlando di due entità differenti.
Quanto richiesto è riferito al periodo di annessione friulano all'Adriatische Kusterland che è ben differente dalle forze di polizia costituite dagli Alleati dopo la conclusione del conflitto.
Anni fa, grazie ad una bella ed interessante mostra tenutasi a Trieste dai reduci, svolsi un'altrettanto interessante ricerca sulla Guardia Civica triestina che poi trovò pubblicazione sul primo o secondo numero di "Guerra Civile".
Prima di allora non conoscevo questa formazione ma da lì appresi che si trattava di una iniziativa del Prefetto di Trieste il quale, pur vicino alle istituzioni tedesche, nell'animo era italiano e aveva legato fino agli ultimi giorni con il Colonnello dei Reali Carabinieri di Trieste promettendogli solennemente che avrebbe fatto di tutto per mantenere l'italianità sui territori giuliani.
Così, da lì a poco, riuscì ad ottenere l'avvallo delle Autorità tedesche per organizzare un nuovo Corpo di Polizia denominato Guardia Civica nel quale affluirono anche un paio di uffici precedentemente organizzati dalle Autorità tedesche.
Il Prefetto si prefiggeva di sottrarre i triestini alla chiamata tedesca e in parte vi riuscì anche se il nuovo Corpo fu sottoposto alla formazione e all'istruzione sotto la guida di ufficiali e sottufficiali tedeschi.
Solo in epoca successiva, dopo la conclusione dei corsi per sottufficiali istruttori, le nuove chiamate furono addestrate in parte da personale italiano anche se sempre sotto il controllo tedesco.
Parallelamente agli effettivi della Guardia Civica, coesistettero uffici di polizia affiancati sin dal primo momento dell'istituzione e con analoghe prerogative i quali però svolsero attività prettamente amministrativa come controlli annonari, fiscali, delle imposte, delle armi etc.
I reparti della Guardia Civica furono dislocati in città e nell'intera provincia triestina, spesso nelle ex caserme dell'Arma e svolsero le attività di polizia giudiziaria, di prossimità, di sicurezza e della strada.
Spesso però erano chiamati anche alla difesa antiaerea e all'intelligenze sulla situazione confinaria contro i partigiani titini e forse anche dell'avanzata alleata.
Sovente, contingenti tratti dalle caserme della città, condussero rastrellamenti unitamente a reparti tedeschi sulle colline carsiche e giuliane.
Con la fine della guerra, molti appartenenti della Guardia Civica patirono la crudeltà titina dell'infoibamento.
Con l'arrivo delle truppe alleate e un primo periodo di tensioni, la situazione andò graduatamente ordinandosi tanto che pian piano statunitensi e britannici addestrarono umoni e donne (il nuovo corpo di polizia annoverava anche il gentil sesso) creando ciò che venne definito Polizia Civile.
bd
Come per Trento, Belluno e Bolzano, nel Litorale Adriatico fu costituita una Zona d'Operazioni sotto il controllo tedesco. Vero é che podestà e prefetti rimasero, come rimasero altre istituzioni governative (militari per es.) anche se erano i Tedeschi a comandare. Che i Tedeschi facessero i padroni di casa, dettassero legge (anche nel senso letterale del termine) e pensassero l'area in termini annessionistici é un fatto, ma ciò non é annessione né sul piano formale (rimase territorio italiano) né secondo il diritto internazionale. La posizione non é equiparabile a quella dell'Austria o dei Sudeti che facevano ad ogni effetto parte dello stato nazista. La chiamerei usurpazione.Citazione:
Originariamente Scritto da kleiner pal
MP
Non credo che ai tedschi all'epoca interessasse molto il diritto internazionale. [192
RR
In pratica la RSi combattè - senza troppo successo - una guerra parallela per l' italianità delle province orientali e dell' A.Adige contro l' annessionismo tedesco...
La RSI nelle provincie del Litorale Adriatico non c'era.
C'era sicuramente più che nell'Alpenvorland... perché perlomeno (anche se scarsamente) reparti delle FFAARR furono presenti nell'Adriatische Kuesterland... oltre alla MDT, vedasi la Xa mas, La Tagliamento (sia Alpini ENR, che la legione della GNR) più qualche brigata nera... ecc... Nell'Alpenvorland c'erano il CST e il SOD [dipendenti dai tedeschi e non dalla RSI] (ho sentito parlare anche di un CSBellunese ma non ho mai trovato documenti/foto/qualcosa), ma niente RSI: una volta la GNR per un azione "goliardica" s'è spinta fino a S. Michele all'Adige (vicino al confine tra Trentino e Alto Adige) ma furono ricacciati in Veneto/Lombardia sotto la minaccia delle armi dalle SS