Ciao Amici
Ecco l’ultimo arrivo … un schirmmutze da ufficiale panzer .. un eReL late war …
Come si può notare il cappello non presenta nessun marchio ma dal tipo di costruzione si sa che si tratta di un eReL.
Attendo i vostri comenti
Franz
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Ciao Amici
Ecco l’ultimo arrivo … un schirmmutze da ufficiale panzer .. un eReL late war …
Come si può notare il cappello non presenta nessun marchio ma dal tipo di costruzione si sa che si tratta di un eReL.
Attendo i vostri comenti
Franz
Curioso che uno Schirmmütze da ufficiale Panzer (o Panzerjäger) prodotto dal più noto e qualificato cappellaio del III Reich non riporti il marchio di fabbrica. Forse si tratta di una subfornitura? O dato il periodo tardo certe formalità erano state abbandonate? Degna di nota anche la particolare disposizione della "rigatura" delle porzioni di tessuto feldgrau sulla parte frontale. Questo particolare é considerato dalla comunità collezionistica un buon segno di autenticità. Lascerei al proprietario di evidenziare, a beneficio degli altri iscritti, i particolari di fabbricazione che identificano questo prodotto EREL.Citazione:
Originariamente Scritto da dcmfb010
Bella pure la giacca Panzer (o Panzerjäger). Salta agli occhi, tra l'altro altro, la sagoma accentuata delle alette che chiudono le tasche, che si dice denotare uno stile o un'origine austriaci.
Domando: c'é qualcosa sulla giacca (un'etichetta nominativa o contrassegni dsulle spalline) che riveli l'appartenza ai Panzer (intesi come carristi) piuttosto che ai Panzerjäger e/o al reparto specifico?
Credo che a molti piacerebbero foto particolareggiate del ben-di-Dio che impreziosisce la giacca (spalline e fascetta, per quanto mi riguarda).
Grazie in anticipo a Franz per i dettagli ed il contributo fotografico supplementare che vorrà fornirci.
MP
Ciao MarcoCitazione:
Originariamente Scritto da MarcoPennisi
Grazie per il positivo commento in merito lo schirmmutze in questione. Al quanto per definire o attribuire la costruzione di questo esemplare al noto fabbricante ErEl, posso essere abbastanza sicuro che si tratta di un ErEl fine guerra .. un M 44 o M45 .. spesso si possono vedere questi ErEl senza nessuna marchiatura o con l’lauda in pelle marchiata CW 1939 (utilizzavano resti di magazzino) e con la visiera in vulkanfiber non verniciata beige nella parte interna .. tutta nera par capirci meglio. In ogni caso lascio i commenti anche ad altri migliori esperti di me.
Quanto concerne la giacca … posso solo anticipare che ha l’etichetta interna con il nome del fabbricante di Monaco ed il nome e grado del proprietario anno d fabbricazione 1944 .. il resto con tutti i particolari fascetta, gradi ecc… pubblicherò in un'altra discussine.
Per il momento mi interessa discutere sul schirmmutze.
Franz
Complimenti un insieme davvero notevole, aspetto con ansia foto della giacca. [264
Bhe, un bel completo veramente; riguardo il cappello non vi è alcun dubbio sul fatto che sia prodotto da Herr Robert Lubstein, anche se privo dei tipici particolari che attestano la sua particolare e famosa produzione (lo Stirnschutz, la coccarda ventilata ecc). Cappelli di questo particolare tipo, alcuni addirittura dotati di visiera in cartone pressato ed alluda marcata Clemens Wagner (!), sono stati ritrovati in Germania tutti intonsi. A quanto pare non vi è traccia di esemplari che riportano la benchè minima condizione di usura. Per questo ed altri motivi, vi è un alone di mistero sull'originalità di questi ultimi Erel (chiamati di tardo ed economico tipo). Addirittura sono considerati da alcuni colezionisti avanzati come produzioni dell'immediato dopo guerra fatti per accontentare la domanda incessante dei soldati americani che se ne volevano dotare come souvenir di guerra.
PS: riguardo la giacca Panzerjaeger (le Panzer truppen non erano più dotati di giubbe di servizio Feldgrau dal 1940 ma della sola Sonderbekleidung nera), ti invito a postare qualche scatto dettagliato.
domanda idiota non dovrebbe avere ancora il waffen farbe?
Arrivo ora e convengo perfettamente con quanto scritto da Alessandro. Per quanto ineccepibili sotto tutti i punti di vista, tali Schirm ErEl ( al pari anche di alcuni esemplari CW ) rimangono un poco avvolti nel mistero circa la loro effettiva fabbricazione collocata nel periodo tardo della guerra o immediatamente dopo, almeno cosi' appare, ed il mondo collezionistico si divide in due correnti di pensiero.
scusate parlo della giacca
Se ti riferisci alla profilatura del petto frontale, la giacca di servizio non deve averlo. Solo nel caso fosse la Geschmückte Feldbluse -giacca ornamentata) ma non è questo il caso. [264
giusto
Ciao Alessandro e Der Graf
Non voglio entrare in inutili polemiche e discussioni su un ORIGINALE schirmmutze ErEl .. che sia un fine guerra questo è sicuro al 100% e che sia un berretto prodotto nel periodo bellico anche.. ma per l’amor di dio che sia stato prodotto dopo guerra : “fatti per accontentare la domanda incessante dei soldati americani che se ne volevano dotare come souvenir di guerra”… quando potevi nel dopo guerra portarti via un schirmmutze originale per un pacchetto di sigarette cosa cavolo andavi a cercare una REPRO.. e cosa cavolo li interessava a fare coppie ad una Erel “oltre tutto sotto la cortina Sovietica” ? che per piacere mi rispondano questi scienziati collezionisti che affermano la teoria dei Erel post bellici !!!!!!
non vedo fonte di discussione su un schirmmutze textbook .. corrisponde in tutto è per tutto ad un cappello ErEl di bassa qualità prodotti nel periodo bellico dal 43 al 44/45 … visiera in Vulkamfiber “bicolore” è non tutta nera o in cartone pressato .. la totale mancanza di marchio, ecc…
Non interpretatemi male “Alessandro e Der Graf” apprezzo i vostri commenti “ che sono positivi su questo panzer” .. questo è rivolto a quelli che dinnanzi un pezzo originale .. magari troppo MINT o che non entra nei soliti canoni CLASSICI cominciano a ricamare teorie avanzate e spaziali.
P.S. : sulla giacca panzer .. non discutiamo ora su quella, vi prometto appena posso posterò tutte le foto dettagliate in un'altra apposita discussione. grazie!
Franz
Proprio così, Franz. Sia Alessandro, sia Der Graf non hanno fatto altro che riportare con assoluta neutralità uno dei tanti gossip , più o meno inverosimili, che circolano nell'ambiente collezionistico. Ci conforterà il sapere , per esempio, che esistono "Schirmmützen" dell'Armata Rossa confezionati in Germania proprio da quei berrettifici che l'anno prima avevano come clienti ufficiali della Wehrmacht e loro epigoni. La vedo dura anch'io, specialmente nella zona d'occupazione russa, continuare a fabbricare e smerciare i "vecchi" prodotti. Se scoperti, nel migliore dei casi significava la chiusura/la confisca dell'attività ed un soggiorno negli stessi campi di concentramento rimessi in funzione dalla nuova gestione. Le "spoglie" del guerriero abbondavano ovunque anche nella zona occupata dagli Alleati, c'é una moltitudine di foto, tra l'altro, che lo testimonia . Vedasi, per tutti, "World War 2 German War Booty" di T. Johnson, recentemente ri-edito in volume unico dall'edizioni Schiffer. E' plausibile anzi che, conservati i più pratici e meno marziali berretti M43 , gli Schirmmützen abbondassero scartati perché inidonei ad un uso civile (eccezion fatta, come fu, per la Polizia).Citazione:
Originariamente Scritto da dcmfb010
Diciamo che questa storia della produzione proseguita nell'immediato dopoguerra, proprio in loco ed a beneficio delle truppe d'occupazione, vorrei poterla accertare documentalmente. Ora come ora, la credo solo un'eventualità . Remota.
Non aggiungo i miei ai tuoi commenti sui patiti del "mint" ed i sostenitori del "textbook" perché non vorrei offendere la loro sensibilità, innescando polemiche tra questioni di principio e gusti personali. Ed anche perché andrei fuori tema (off-topic in italese).
Tanti ciao a tutti.
MP
Ciao Franz,
convengo con te riguardo l'originalità del pezzo, credo di non sbilanciarmi affermando che si tratta di assoluta produzione bellica, come ho tra l'altro sostenuto nel mio primo post. Riguardo i souvenir di guerra, ti posso garantire che immediatamente la fine del conflitto, precedentemente quindi alla divisione di Berlino, gli americani fecero incetta di oggetti di ogni tipo trasportandoli oltre oceano con intere navi container. Non mi riferisco dunque al singolo pezzo come ricordo di guerra da parte del soldato, sia esso un elmetto, una fibbia o un Schirmmütze ed è certo che ci furono fabbriche che reiniziarono la loro produzione proprio per questo motivo...
Qualche immagine in più dell’interno ed particolari del Waffen Farbe …
Franz
E con la crisi economica tedesca del dopoguerra è perfettamente plausibile.Citazione:
Originariamente Scritto da Alessandro
Di vestiari e copricapo ne so poco, anzi nulla, ma so per certo che interi lotti di orologi militari, ancora nei magazzini, da distribuire alle truppe o addirittura da finire, nelle fabbriche o dai montatori dei pezzi sfusi, vennero confiscati e/o completati per essere destinati al mercato USA.
Su questo non c'è dubbio, anche perchè recano, al loro interno, le scritte obbligatorie previste per l'importazione di orologi negli USA.... [1495
Dunque si trattava di operazioni commerciali effettuate anche in grosse quantità da professionisti. Gente che non si metteva a girare per la Germania a scambiare pacchetti di sigarette con orologi, ma ritirava interi lotti di orologi o di parti meccaniche da finire oltreoceano.
Che possa essere successo qualcosa di simile per i cappelli non lo so, ma non mi stupirebbe affatto.