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la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!!
oggi in casa di mia nonna ho rinvenuto questo attestato,del 1982, che nomina la mia bisnonna cavaliere :D, lei era una portatrice carnica, portava il pane (mio nonno era fornaio) nelle trincee italiane, sopra paularo, insieme a sua sorella maggiore...li furono conferite due medaglie....che pero' non so cosa vogliono significare....la medaglia piu' piccole e' d'oro!! ecco le foto...
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
La più grande è il cavalierato di Vittorio Veneto.
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Citazione:
Originariamente Scritto da kleiner pal
La più grande è il cavalierato di Vittorio Veneto.
grazie, mi sai dire qualcosa in piu? tipo, e' degli anni 80? il suo valore (giusto per curiosita')
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Da Wiki
L'Ordine di Vittorio Veneto era un'istituzione della Repubblica Italiana; istituito nel 1968 e quiescente dal 2008, è stato abolito nel 2010.
Storia
È stato istituito con L. 18 marzo 1968, n. 263, per «esprimere la gratitudine della Nazione» a tutti i soldati italiani che avevano combattuto almeno sei mesi durante la prima guerra mondiale, e agli insigniti della croce al merito di guerra.
Capo dell'Ordine era il Presidente della Repubblica. Un generale di corpo d'armata ne presiedeva il Consiglio, che provvedeva al vaglio delle domande avanzate dagli interessati tramite il comune di residenza.
L'Ordine era di fatto quiescente dal 26 ottobre 2008 con la morte dell'ultimo insignito ancora in vita. È stato formalmente abolito dal D. Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 in materia di Codice dell'ordinamento militare (art. 2268, c. 1, alinea 596).
I Cavalieri
L'onorificenza era conferibile ai militari italiani combattenti per almeno sei mesi della prima guerra mondiale e delle precedenti guerre, ai decorati della croce al merito di guerra o che si siano trovati nelle condizioni per aver titolo a tale decorazione (abbiano cioè combattuto per almeno un intero anno) e che siano in godimento dei diritti civili. Questa onorificenza venne consegnata alla quasi totalità dei combattenti della Prima guerra mondiale, che, ancora in vita nel 1968, furono nominati Cavaliere di Vittorio Veneto per decreto della Repubblica Italiana, in riconoscimento del servizio prestato.
È bene precisare dunque che l'onorificenza non è concessa per uno specifico atto di valore personale, ma è data in generale per le fatiche di guerra.
Dal 2008 l'Ordine è privo di Cavalieri decorati ancora in vita, dopo che i Cav. Pietro Micheletti, Cav. Lazzaro Ponticelli, Cav. Francesco Domenico Chiarello e Cav. Delfino Borroni sono deceduti.
Le onorificenze
L'Ordine di Vittorio Veneto comprende l'unica classe di Cavaliere.
Agli insigniti dell'Ordine di Vittorio Veneto che non godano di un reddito superiore al minimo imponibile è concesso un assegno annuo vitalizio, non riversibile, di 60.000 lire (circa 31 euro - 2010), assegno corrisposto, esente da ritenute erariali, in due rate semestrali. Un'annualità dell'assegno vitalizio è corrisposta alla vedova o ai figli all'atto del decesso del titolare.
L'assegno è concesso anche ai combattenti della prima guerra mondiale nelle forze armate dell'ex esercito austro-ungarico divenuti cittadini italiani per annessione.
Figurano nel diploma di Cavaliere come maniero e chiesa d'Onore per l'Ordine il Castello del Buonconsiglio a Trento e la Cattedrale di San Giusto a Trieste
Le decorazioni
La decorazione per il titolo di cavaliere consiste in una croce greca piena, incisa, caricata di uno scudetto a forma di stella a cinque punte.
La croce è sorretta da nastro coi colori della bandiera italiana e una riga azzurra.
Valore? Simbolico, ma se è di una parente, enorme.
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Citazione:
Originariamente Scritto da kleiner pal
Da Wiki
L'Ordine di Vittorio Veneto era un'istituzione della Repubblica Italiana; istituito nel 1968 e quiescente dal 2008, è stato abolito nel 2010.
Storia
È stato istituito con L. 18 marzo 1968, n. 263, per «esprimere la gratitudine della Nazione» a tutti i soldati italiani che avevano combattuto almeno sei mesi durante la prima guerra mondiale, e agli insigniti della croce al merito di guerra.
Capo dell'Ordine era il Presidente della Repubblica. Un generale di corpo d'armata ne presiedeva il Consiglio, che provvedeva al vaglio delle domande avanzate dagli interessati tramite il comune di residenza.
L'Ordine era di fatto quiescente dal 26 ottobre 2008 con la morte dell'ultimo insignito ancora in vita. È stato formalmente abolito dal D. Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 in materia di Codice dell'ordinamento militare (art. 2268, c. 1, alinea 596).
I Cavalieri
L'onorificenza era conferibile ai militari italiani combattenti per almeno sei mesi della prima guerra mondiale e delle precedenti guerre, ai decorati della croce al merito di guerra o che si siano trovati nelle condizioni per aver titolo a tale decorazione (abbiano cioè combattuto per almeno un intero anno) e che siano in godimento dei diritti civili. Questa onorificenza venne consegnata alla quasi totalità dei combattenti della Prima guerra mondiale, che, ancora in vita nel 1968, furono nominati Cavaliere di Vittorio Veneto per decreto della Repubblica Italiana, in riconoscimento del servizio prestato.
È bene precisare dunque che l'onorificenza non è concessa per uno specifico atto di valore personale, ma è data in generale per le fatiche di guerra.
Dal 2008 l'Ordine è privo di Cavalieri decorati ancora in vita, dopo che i Cav. Pietro Micheletti, Cav. Lazzaro Ponticelli, Cav. Francesco Domenico Chiarello e Cav. Delfino Borroni sono deceduti.
Le onorificenze
L'Ordine di Vittorio Veneto comprende l'unica classe di Cavaliere.
Agli insigniti dell'Ordine di Vittorio Veneto che non godano di un reddito superiore al minimo imponibile è concesso un assegno annuo vitalizio, non riversibile, di 60.000 lire (circa 31 euro - 2010), assegno corrisposto, esente da ritenute erariali, in due rate semestrali. Un'annualità dell'assegno vitalizio è corrisposta alla vedova o ai figli all'atto del decesso del titolare.
L'assegno è concesso anche ai combattenti della prima guerra mondiale nelle forze armate dell'ex esercito austro-ungarico divenuti cittadini italiani per annessione.
Figurano nel diploma di Cavaliere come maniero e chiesa d'Onore per l'Ordine il Castello del Buonconsiglio a Trento e la Cattedrale di San Giusto a Trieste
Le decorazioni
La decorazione per il titolo di cavaliere consiste in una croce greca piena, incisa, caricata di uno scudetto a forma di stella a cinque punte.
La croce è sorretta da nastro coi colori della bandiera italiana e una riga azzurra.
Valore? Simbolico, ma se è di una parente, enorme.
cavolo grazie!!!! quindi per le portatrici carniche e' stato tipo un'accezzione? quindi....non ho capito se le croci sono degli anni 60 o dopo ww1!?! grazie mille cmq!!!
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Medaglie ed attestate furono consegnate ai Cavalieri durante la cerimonia (avvenuta in tutte le località d'Italia) del 4 novembre 1968 in occasione del 50° anniversario della vittoria.
[iocero
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Citazione:
Originariamente Scritto da DIDOMAN
Medaglie ed attestate furono consegnate ai Cavalieri durante la cerimonia (avvenuta in tutte le località d'Italia) del 4 novembre 1968 in occasione del 50° anniversario della vittoria.
[iocero
ma attestati dati alle done sono meno comuni!!! :p
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Se poi sono attestati della concessione della medaglia a una parente stretta, sono pezzi unici.
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Citazione:
Originariamente Scritto da kleiner pal
Valore? Simbolico, ma se è di una parente, enorme.
Perfettamente d'accordo [264
Bel ritrovamento!
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Poche settimane fa alla sede del Focolar Furlan di Roma c'è stata una conferenza sulle portatrici carniche... naturalmente dovevo andarci invitato dai miei amici friulani (che conoscono la mia passione storica) ma come al solito ho avuto un contrattempo.
Bel pezzo di storia familiare! [264
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Dalla mostra Donne nella Grande Guerra
Attività delle donne durante la guerra
Nella retrovie e in trincea
Molte donne erano impiegate direttamente al fronte come portatrici e lavoratrici militarizzate. Le donne vennero utilizzate come forza lavoro perché erano disponibili in grande quantità e costavano meno degli animali da soma! Particolarmente famose sono le "Portatrici Carniche”, ma le donne lavorarono duramente lungo tutta la linea del fronte italo-austriaco, come in Val di Sole, in Val Rendena e nella zona dell’Adamello.
Dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia, donne, bambini e vecchi erano stati sfollati dai paesi di confine come Timau, Forni Avoltri e Cleulis, perché i comandi italiani temevano la collaborazione degli abitanti dei villaggi con gli austriaci. Pochi mesi più tardi venne permesso agli uomini e alle donne di più di 12 anni di fare ritorno, ma solo alla condizione di lavorare per il comando militare per rifornire le truppe. Il rifiuto comportava l’allontanamento immediato dal villaggio.
Le donne di età compresa tra i 15 e i 60 anni dovevano superare ogni giorno 1000 metri di dislivello per raggiungere gli accampamenti nelle retrovie portando un carico del peso di 30/40 chili. Ogni viaggio era pagato 1,50 lire (circa € 3 di oggi). Molte donne furono ferite, Maria Plozner Mentil morì, probabilmente uccisa da un cecchino.
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Scusa ma sull'attestato non c'è la data del decreto di concessione???
Re: la mia bisnonna (portatrice carnica) e le sue medaglie!!
Citazione:
Originariamente Scritto da kleiner pal
Dalla mostra Donne nella Grande Guerra
Attività delle donne durante la guerra
Nella retrovie e in trincea
Molte donne erano impiegate direttamente al fronte come portatrici e lavoratrici militarizzate. Le donne vennero utilizzate come forza lavoro perché erano disponibili in grande quantità e costavano meno degli animali da soma! Particolarmente famose sono le "Portatrici Carniche”, ma le donne lavorarono duramente lungo tutta la linea del fronte italo-austriaco, come in Val di Sole, in Val Rendena e nella zona dell’Adamello.
Dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia, donne, bambini e vecchi erano stati sfollati dai paesi di confine come Timau, Forni Avoltri e Cleulis, perché i comandi italiani temevano la collaborazione degli abitanti dei villaggi con gli austriaci. Pochi mesi più tardi venne permesso agli uomini e alle donne di più di 12 anni di fare ritorno, ma solo alla condizione di lavorare per il comando militare per rifornire le truppe. Il rifiuto comportava l’allontanamento immediato dal villaggio.
Le donne di età compresa tra i 15 e i 60 anni dovevano superare ogni giorno 1000 metri di dislivello per raggiungere gli accampamenti nelle retrovie portando un carico del peso di 30/40 chili. Ogni viaggio era pagato 1,50 lire (circa € 3 di oggi). Molte donne furono ferite, Maria Plozner Mentil morì, probabilmente uccisa da un cecchino.
grazie!!! la mia bis nonna non portava un peso del genere.....portava solo il pane (mio nonno era fornaio) sua sorella mi pare portasse su delle bombe o roba del genere.......l'attestato fu conferito alla mia bisnonna nel 1982 :)