Chiedo questo perchè dai ricordi di mia mamma (che nel "44 aveva 12 anni) emerge che la sera dovevano tenere spente le luci perchè se arrivava "Pippo" bombardava dove vedeva acceso. Ma "Pippo" non era solo un ricognitore?
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Chiedo questo perchè dai ricordi di mia mamma (che nel "44 aveva 12 anni) emerge che la sera dovevano tenere spente le luci perchè se arrivava "Pippo" bombardava dove vedeva acceso. Ma "Pippo" non era solo un ricognitore?
Pippo era tante cose perchè era un nome che si dava in mezz'Italia a più di un aereo [264
[110.gif in prov di Savona leggenda narra di foglietti lanciati con scritto "son Pippetto di Finale non vi farò del male" ma ripeto è/era una leggenda per non agitare i bimbi...Citazione:
Originariamente Scritto da battaglionespecialevvf
Si vero, anche mia madre e mia suocera raccontavano questa storia. ( Una era di Torino e l'altra di Bolzano )Citazione:
Originariamente Scritto da battaglionespecialevvf
ciao a tutti,
nei primi anni '60 nell'andare a bonificare le campagne del veneto centrale, Venezia, Padova e Treviso, molti raccontavano di questo "Pippo" che pattuigliava, con piccoli aerei, queste zone di notte e lanciava "spezzoni" leggasi piccole bombe d' aereo, ovunque notasse una luce. Di questi ordigni inesplosi ne ho trovati diversi. Peccato non averli fotografati, non eravamo ancora nell' era digitale.
Sicuramente questi piccoli aerei avevano una doppia funzione, oltre la ricognizione, anche quella di disturbo alle operazioni notturne del nemico. Ma dai racconti le più delle volte venivano bersagliate case coloniche.
a Trieste era un ricognitore
il nomignolo PIPPO nasce dalla storpiatura di PIPER in inglese, un po' come i lustra scarpe del film di De Sica SCIUSCIA' storpiatura di SHOE SHINE e tanti altri ancora .... [17
stefano
ps. tornando a "pippo" penso sia stato uno dei tanti ricognitori che perlustravano il fronte di guerra
in emilia viene ricordato come un ricognitore dava informazione dove vedeva luci o movimenti .
tutti i nonni erano terrorizzati da questo aereo che volava di notte conpresi i tedeschi dentro le case coloniche che obbligavano all oscurità totale.
Anche qua nella bassa gli anziani lo ricordano ancora molto bene, anche mia madre!!!
Credo si trattasse in un bimotore tipo Mosquito, Lighting o ancora un Douglas A20-Boston, insomma un aereo "medio" capace di portare bengala e spezzoni incendiari, con cui colpiva...qualsiasi cosa valesse la pena colpire!!!
Diciamo che al di la dei danni che poteva causare, svolgeva appieno il suo compito, quello di rendere insicure tutte le notti (...o quasi...) degli abitanti, e degli occupanti, di gran parte dell'Italia del Nord.
Guai - mi racconta mia madre - a far filtrare anche una sola lucina prodotta dalla lanterna all'esterno della casa, Pippo sarebbe arrivato di sicuro a colpire con precisione l'abitazione!!
non solo in provincia durante le interviste della mia mostra sui bombardamenti tutti si ricordavano di pippo eraccontavano
di spezzoni e bombe , anch'io penso che si trattasse non di un solo aereo ma di vario tipo ma per loro era un solo pippo
ciao
Confermo che il nomignolo era ampiamente diffuso anche in Veneto e Friuli verso il 1944-45, da testimonianze dirette raccolte a suo tempo da persone che hanno vissuto quell'epoca.
Qualsiasi aereo volasse di notte, più o meno solitario, per missioni che potevano andare dalla ricognizione all'attacco al suolo, nell'immaginario popolare diventava "pippo". Addirittura in alcuni casi era applicato non solo ai velivoli nemici anglo-americani, ma anche ai più rari aerei italo-tedeschi in missioni notturne.
Anni fa era uscito un libretto sui bombardamenti nel Veneto che esaminava anche la leggenda di "pippo", mi pare che identificasse tra i tanti possibili aerei che lo sorvolavano di notte la prevalenza dei Bristol Beaufighter britannici.
In Lombardia spesso era un Mosquito, ma sicuramente altri aerei usati di notte e singolarmente assunsero il nomignolo. Un aneddoto sicuramente non noto:verso la fine del 1944 in un aeroporto del sud Italia,vicino Gioia del Colle, erano acquartierati numerosi nostri soldati di varie armi, tra cui alcuni facenti parti dell'ex X Rgt Arditi.C'era un via vai notevole in un 'Canteen' alleato e a notte fonda arrivarono alcuni piloti britannici ,non piu' di tre, che tra le altre cose fecero capire ai nostri che quella notte avevano svolto missione in alta Italia.'We're Pipos...we're Pipos'. Li' per li' i nostri non capirono, ma un sergente maggiore del X° che comprendeva benissimo l'inglese, si fece spiegare dove avevano svolto la missione, tra pacche sulle spalle e birra offerta generosamente: Bergamo e zone limitrofe. Si dava il caso che questo sottufficiale era bergamasco e da li',avendo la famiglia a Bergamo alta, scatto' uno di quei casini che l'MP non riusci' a sedare la rissa se non a mattina inoltrata, con ovviamente i tre inglesi ricoverati in ospedale, e prigione di rigore per gli italiani. I Pippo non svolgevano solamente ricognizione, ma a volte anche vero e proprio terrorismo psicologico nei confronti delle popolazioni, specie del Nord Italia.Nei pressi di Verona ad esempio, a notte fondissima verso la fine della guerra,e' riportato il caso (testimone mia madre che all'epoca aveva 17 anni e che da Mantova era sfollata in un paesino del veronese) del lancio di un'enorme bomba, per fortuna vuota, che demoli' un mezzo villino per fortuna disabitato.Era solamente l'involucro della bomba, senza esplosivo !
A che pro' neanche i tedeschi riuscirono a capirlo, ma Pippo era realmente un incubo notturno per tutti. [249 PaoloM
Quindi corrisponde al vero che pur non trattandosi di un bombardiere a tutti gli effetti se capitava "sganciava" anche su obiettivi sicuramente non strategici e quindi la paura nei suoi confronti non era ingiustificata.
Non sapremo mai probabilmente quali fossero le reali funzioni di Pippo.Ma era temuto e le
persone che ricordano il periodo lo ricordano come un vero incubo che teneva svegli e sempre 'sulla corda'.Nel dopoguerra,in tempi vicini a noi, si attendeva che determinati documenti segreti alleati britannici non fossero piu' classificati, e quindi di pubblico dominio, come lo furono altre cose, ma a dire il vero i britannici non si sono mai sbilanciati piu' di tanto facendo capire che lo 'psycological warfare' poteva ancora servire, ammesso che si
fosse trattato solo di quello. Che 'sganciarono' e' assodato: dai manifestini, in occasioni particolari, alle trappole esplosive (c'è chi parla delle famose penne stilografiche e di particolari tavolette che al contatto col terreno , esplodevano e facevano bruciare raccolti e boschi), e forse ...ma qui io personalmente non ne ho specifica conoscenza, anche gli spezzoni incendiari.Sarebbe interessante assodare da dove e quando cominciarono queste operazioni. Se riguardarono l'Italia Centrale assieme a quella Settentrionale, o solo quest'ultima.Mi ricordo di aver visto un vecchio Illustrierte Zeitung del 1944 in cui la caccia notturna tedesca, aggancio' sui 13000 metri uno di questi velivoli, un Mosquito che poi
precipito' completamente in fiamme in un non precisato lago italiano.Non si sa se fosse un 'Pippo' Nessun superstite e nessun recupero di personale volante britannico. L'argomento e' interessante e chi piu' ne ha,...ne metta. [264 PaoloM
Recentemente uno di questi arerei (...o presunti tali...) è stato recuperato nei pressi di Copparo, qua la notizia...
http://www.sermideeoltrepo.it/patrimoni ... ippoq.html
tra i ricercatori il nostro Micky, che se si connettesse ogni tanto (dannato lui) avrebbe qualche cosa da raccontarci. I resti dell'aereo e gli effetti personali degli sfortunati aviatori sono stati raccolti ed esposti al museo di Felonica.
Oltre ai vari Pippo che funestavano le notti delle popolazioni, nn vanno dimenticati i vari raid che più o meno quotidianamente venivano effettuati dfall'aviazione alleata, nella nostra zona spesso ad opera dei P47 dell'aviazione brasiliana.
L'abitazione di una mia cara collega di lavoro, purtroppo fortemente danneggiata dall'ultimo sisma, sede di un comando tedesco, fu attaccata da una formazione di P47,gli effetti dei colpi sparati, a centinaia, sono tutt'oggi ancora visibili sulla recinzione.
Scattai diverse foto, e la collega mi regalò dei bossoli rivenuti negli anni, se ricordo dove salvai il tutto magari posto qualcosa!
nelle mie zone veniva chiamato ''giacomino'' ed era un ricognitore che ogni tanto smitragliava a bassa quota. [257
In veneto/Venezia/padova/treviso i miei nonni mi raccontavano che era un caccia che sparava ovunque vedesse luci accese
Fin dai primi giorni del secondo conflitto gli alti comandi britannici si resero conto di quanto fosse importante fiaccare il morale della popolazione italiana.Turbarne il sonno,impedirne il riposo notturno attraverso situazioni di prolungato allarme e,tra l'altro, senza praticamente spreco di munizioni fu il principale obiettivo di quelli che vennero definiti "nuisance raids".
Nella maggior parte dei casi,per lo meno qui'nel siracusano ed anche in altre citta'della Sicilia orientale, si trattava di bombardieri tipo Wellington di base a Malta che agivano esclusivamente di notte e ronzavano per ore nei nostri cieli. Il malessere della popolazione traspare chiaramente ancora oggi nelle parole di quelli che allora erano bambini e che ricordano con ansia i continui allarmi e le fughe nei rifugi antiaerei. Pippo non e' altro che il nomignolo dato dalla popolazione nella seconda meta' del conflitto a quel velivolo che incrocia continuamente su ampie zone del territorio italiano.I voli avvengono non piu'solo di notte ma anche di giorno,a volare sono velivoli tipo Spitfire o Mustang ,spesso non si limitano a disturbare ma
mitragliano e spezzonano.Il risultato sara' il medesimo,schiantare letteralmente il morale della popolazione.
Francesco
Anche mia nonna , che risiede tuttora a Carrara, con Pippo identifica un aereo che colpiva qualsiasi luce vedesse nella notte.
Mi ha raccontato che oltre a colpire durante la notte, liberasse nell' area pattugliata le famose stilo esplosive ed addirittura delle bambole esplosive.
Da Trieste. Anche mia madre che da Giovane Italiana faceva servizio da crocerossina nei rifugi antiaerei cita sempre Pippo...
Rawa Ruska
Ciao,rispolvero questo post perchè vedo che la domanda principale arriva da un mio vicino di casa
parmigiano.Tempo fa sul ns giornale locale uscì un articolo che ho ancora dove si parlava appunto di "pippo"
come di un aereo inglese modello Bristol Blenheim.Il velivolo teoricamente pare girasse molto volentieri in zona
anche per bombardare il piccolo campo di aviazione tedesca che era localizzato a Alberi di Vigatto,ovvero una manciati di km da Parma.Su "pippo " ho chiesto anche a mio padre che all'epoca,come tanti ex militari del regio esercito militava
nelle formazioni partigiane ,ma anche lui non mi ha mai saputo rispondere con esattezza.Parlava di questo piccolo aereo che ogni tanto buttava spezzoni incendiari su ogni fonte di luce ma il resto era avvolto nel mistero.
Se per caso ti dovesse interessare l'articolo te lo posso cercare.
ciao a tutti
Tutta la popolazione italiana del nord italia (o comunque di quelle aree sotto il controllo tedesco) chiamava Pippo qualsiasi aereo volasse di notte a bassa quota in cerca di bersagli occasionali sia a terra che in volo....questo tipo di missioni erano svolte ogni notte su tutto il territorio da diverse tipologie di aerei, ma in generale erano bimotori (Mosquito, Beaufighter, Havoc, Wellington, P61 ecc ecc)...il nomignolo di Pippo non si può quindi affibiare ad un solo modello di aereo, ma le decine di aerei alleati che svolgevano ogni notte la loro missione di interdizione erano Pippo..
Vediamo di chiarire qualcosa:
Lo scopo di questi aerei, che potevano essere sia caccia che cacciabombardieri, era essenzialmente quello di disturbare guarnigioni e popolazione:
- Se delle fabbriche lavoravano di notte l'allarme aereo poteva far interronpere la produzione di qualsiasi materiale,
- se di notte la popolazione non riusciva a dormire durante il giorno successivo avrebbe lavorato poco volentieri e male,
- se, come a volte capitava, qualcuno se ne fregava degli allarmi e continuava a dormire, magari si ritrovava bombardato nel suo letto.
Ricordo che il servizio avvistamento aerei, gestito dall'UNPA, non era a quei tempi in condizione di distinguere, soprattutto di notte, se si trattava di uno o più aerei, e se questi erano alleati od avversari: partiva immediatamente l'ordine di suonare le sirene e tutti dovevano recarsi ai rifugi antiaerei.
L'effetto era quindi raggiunto anche grazie a degli aerei isolati che, come detto, mitragliavano ogni luce o, nel caso di veicoli o trasporti in genere, impedivano la circolazione.
Gli aerei erano dei tipi più disparati, dai caccia USA agli inglesi, sino ai cacciabombardieri: partivano dalle loro basi in "caccia libera", liberi appunto di scegliersi il bersaglio a loro piacimento. Altre volte avevano un obiettivo ben preciso (ad esempio un convoglio di chiatte) ed quando esaurito il compito indicato si "divertivano" a colpire ciò che capitava.
Oltrattutto esaminando i rapporti rilasciati al rientro da una missione non sempre è agevole capire dove un aereo abbia colpito: quando vi trovate l'indicazione "straffing on Po valley" voglio vedervi a capire a quale posto si riferisca.
io sono dell'appenino emiliano dove opero' la Cento Croci anche qui era conosciuto con il nome di Pippo, una donna anziana mi raccontava di quell'aereo e diceva una spece di filastrocca " son Pippo di giorno dormo , di notte picchio" !
Stamattina frugando in un'archivio ho rinvenuto una circolare dell'UNPA del maggio 1944 che conferma e nello stesso smentisce quanto ho scritto prima.
Si comunica che nel caso risulti la presenza di un solo aereo non dovrà più essere dato l'allarme aereo con conseguente obbligo per la popolazione di raggiungere i rifugi, preferendo evidentemente il rischio di una bomba qua e la alla certezza della nottata insonne.
E così anche "Pippo" era sistemato.
In Val Bormida e al Santuario di Savona, molti lo ricordano come "Pipetto".
il nome era la storpiatura di "Piper" dicono... e valeva per molti tipi di aerei e spesso la notte lanciava spezzoni su obiettivi "luminosi"...
bello questo articolo
Scoperti i resti di un poeta aviatore abbattuto nel ?45 | estense.com Ferrara
ciao
In Garfagnana Pippo era chiamato anche "La Cicogna" e nell'immediato retrofronte era frequente vederlo anche di giorno.
Dai racconti, era un ricognitore che dirigeva il tiro delle artiglierie, poste a pochi chilometri di distanza, su tutto quello che si muoveva.
Raccontano anche che lanciava una bomba, ma una sola alla volta.
Da qualche parte ho una foto d'epoca. Appena posso la posto.
ciao
altro link interessante
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...Ph7zBjBXAXS1Ig
Allora aggiungo anche questo
Il pilota inglese fa visita a Pippo - Cronaca - Gazzetta di Mantova
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Il pilota inglese fa visita a Pippo - Cronaca - Gazzetta di Mantova