Bustina di zucchero WH.
[ciao2]
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Bustina di zucchero WH.
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Pure lo zucchero!!!Dicci la verità*,sei il curatore di un museo per avere simili chicce!!!Che pezzi,ragazzi!!!Complimenti!
Ciao![ciao2]
complimenti, a quando un bel caffè dolcificato con la tua bustina?[:P]
Si....Il MIO museo prsonale.[:)]Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Cuit credimi(apparte che non bevo caffè) lo prenderei amaroooooo.[:)]
[ciao2]
ti credo,ti credo![;)]
Veramente dei pezzi bellissimi,che mai avrei pensato di vedere!
Ma dov'eri fino ad ora???
Complimentissimi per tutto quello che ci fai vedere!
Anche io ne sto cercando di creare uno casalingo,ma purtroppo il mio non è nemmeno lontanamente paragonabile con il tuo.Citazione:
Originariamente Scritto da Green
Quando me li diedero circa 30 anni fà* non le ho considerate ritenendole di nessun conto non capendo perchè per contenere il sale fossero fatte così, non le ritenevo militari.
Ma un bel giorno sfogliando del cartaceo ho intravisto una di queste.
Sono in bakelite e di due produttori diversi come potete notare dai marchi e date e sono marcate sia sul coperchio che sul contenitore ha!! questi tedeschi.
La più alta ha queste misure compreso il coperchio che è sfilabile: Altezza cm. 41, larghezza cm. 15, profondità* cm. 10.
Allego anche la foto dove si vede appoggiata sulla base della cucina al centro.
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Caspita! mai viste!
Complimenti Cocis,oggetti interessantissimi,secondo te,sono in bakelite,per il fatto che non crea umidità*? in modo da salvaguardare il contenuto?
Accidenti Luciano,per fortuna che poco tempo fa mi avevi detto che non avevi niente da postare,ed invece puntualmente ci sorprendi con delle chicche.Davvero belle.
Panzer,hai notato che il simbolo nel tondo(non il numero)assomiglia in modo impressionante ai loghi che ci sono nei bicchieri delle borracce?
Vero! potrebbe essere il marchio di qualche produttore che usava la bakelite,bisognerebbe vedere se ci sono anche sui telefoni da campo.....
Beh,mi sembra che Luciano ce ne abbia uno se non sbaglio,vediamo che dice.
Ciao panzer si sono oggetti "strani" per l'uso a loro destinato.
Purtroppo non sò dire se la bachilite permettesse di tenere asciutto il sale ma se lo hanno fatto pare la cosa più logica certo sarebbe provare e non è detto che non lo faccia.
Hai!! hai!!Giancarlo tempo fà* quando hai postato quella bella gavetta con il suo bicchierino io oltre a farti i complimenti ho anche detto che quel marchio lo avevo riscontrato su altri prodotti in bakilite e mi riferivo a questi e anche ai telefoni che hanno lo stesso simbolo con mumeri e cifre diverse perchè ritenevo che fosse come un qualcosa di riferimento al materiale (bakilite).
[ciao2]
Ed oggi ne abbiamo avuto la riprova.Che bello,che contento che sono,questo si che è andare avanti di pari passo.
Grazie Lucaino.
[:264] Comunque domani vado a rivedere i loghi però temo che sarà* difficile fotografare i marchi perchè sono all'interno e io ho una macchina dell'8 settembre i due di questi contenitori li ho fatti con lo scanner.
Ciao
Hai per caso un libro dedito all'equpaggiamento ed i relativi loghi?Se si,mi dici qual'è?Scsate il piccolo OT.
Mi dispiace ma non ce l'ho ma credo che non esista almeno io non l'ho mai visto.
[ciao2]
Davvero interessanti!!!Belli!!!Tienili stretti,Cocis!!!
Ciao![ciao2]
Bei pezzi, belli e rari.
[ciao2]
A mio avviso veniva usata la Bakelite perchè essendo inerte non poteva dare,a contatto con il sale,luogo ad ossidazioni,con conseguente rilascio di composti,magari tossici,come invece avrebbero fatto dei contenitori di metallo.Altri materiali inerti sarebbero potuti essere il vetro e la porcellana,ma sarebbero risultati più delicati e più costosi della Bakelite stessa. Ciao. Dan.
Grazie ragazzi per i vostri apprezzamenti.
Ciao dan non male il tuo pensiero.
Avrebbero potuto usare anche un sacco certo che non sarebbe stato protetto dalle intemperie come questi contenitori.
Sarebbe interessante sapere come si regolavano gli altri eserciti.
Con riferimento al discorso dei marchi ho verificato il logo sulla bakilite dei telefoni e malgrado le varie date indicate all'esterno sono tutti uguali sia per il 1940- 1942-1944 ho fatto un calco con la matita nera.
Solo il telefono da campo datato 1936 ha impresso sia sul coperchio che all'interno un marchio diverso (matita blu).
p.s. verificando tutti i telefoni in bakilite ne ho aperti due della URMET e con sorpresa ho visto la data 1943, ma questa è un'altra storia li posterò più avanti dopo una buona pulita.
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Ti manca la cucina da campo adesso Cocis, se hai qualche decina di migliaia di Marchi...[;)]
Saluti
Die Nadel
Bellissimi pezzi [:)]
Ha ragione Dan, la bachelite era la plastica dell'epoca, quindi ci si faceva un po' di tutto, specialmente oggetti di questo tipo. Anche io ho trovato quel marchio (quello MD) spesso, l'altro (ERS) non lo avevo mai visto.
Il Regio Esercito mi sembra avesse dei cilindri in lamiera metallica divisi a metà*, da una parte il sale fino e dall'altra il grosso.[ciao2]
ciao a tutti da un po non mi faccio sentire , posto ora alcune informazioni interessanti sui marchi in questione che a me sono risultate molto utili
ciao a tutti
List of Press Work Codes of the Materialprüfungsamt as of December 1938:
21. Neuyork-Hamburger Gummiwaren-Kompanie, Hamburg.
22. Bebrit-Preßstoffwerke GmbH, Bebra und C.F.Schlothauer, Ruhla.
23. Lüdenscheider Metallwerke AG, Busch-Jäger, Lüdenscheid.
24. Gebrüder Merten, Gummersbach.
25. Süddeutsche Isolatorenwerke GmbH, Freiburg.
31. Vereinigte Isolatorenwerke AG, (Viacowerke) Berlin-Pankow.
32. H.Römmler AG, Spremberg.
33. Wolff und Co KG, Walrode.
34. Siemens-Schuckertwerke, Abteilung Isolierstoffe, Berlin-Siemensstadt.
35. Heliowattwerke, Elt, AG, Berlin-Charlottenberg.
36. Gebrüder Adt AG, Ensheim-Saar.
38. Allgemeine Elektrizitätsgesellschaft, Henningsdorf.
39. Dr. Deisting und Co, GmbH, Kierspe.
40. Isolawerke AG, Birkesdorf bei Duren.
43. Dynamit AG, vormals Alfred Nobel und Co, Abt. Zelluloidfabrik, Werk Troisdorf.
45. Presswerk AG, Essen.
46. Erich Wippermann, Kierspe.
50. Gebrüder Vollmerhaus, Kierspe.
51. Presswerk Winkel, Schulte und Conze, Herscheid.
53. Erst Backhaus und Co, Kierspe.
54. Ellinger und Geissler, Dorfhain, Bezirk Dresden.
55 Robert Bosch GmbH, Metallwerk, Stuttgart-Feuerbach.
56 Mendelith, H. Mende und Co., Dresden.
58 Deutsche Philips-Gesellschaft mbH, Berlin.
59 Seckelmann und Co., Lüdenscheid.
60 Gaudlitz und Kaiser, Koburg.
61 Ernst Bremicker, Ing., Kierspe.
62 Wacker und Dörr, Niederrahmstadt bei Darmstadt.
66 Hermann Ros, Koburg.
67 Bayerische Elektro-Zubehör AG, Lauf bei Nürnberg.
68 Mix und Genest AG, Berlin-Schöneberg.
70 Bisterfeld und Stolting, Radevormwald.
71 Wilhelm Geiger GmbH, Lüdenscheid.
72 Leopold Kostal, Lüdenscheid.
73 Wilhelm Quante, Wuppertal-Elberfeld.
74 Römmler und Schumann KG, Berlin-Lichterfelde.
76 Bezet-Werk Hermann Buchholz, Motzen, Kreis Teltow.
78 Hugo Krieger und Faudt, Berlin.
79 Linden und Co, Lüdenscheid.
80 Gebrüder Berker, Schalksmühle.
81 Pressstoffwerk Paul Schnake, Schöppenstedt.
82 Paul Teich, Berlin.
83 Christian Geyer, Nürnberg.
84 Gebrüder Vedder KG, Schalksmühle.
85 Theodor Krägeloh und Co., Dahlerbrück.
86 Presswerk Kraus und Steidel, Berlin.
87 Paul Hochköpper und Co., Lüdenscheid.
90 Firma Thormann, Berlin.
93 Porzellanfabrik Bernhardhütte GmbH, Blechhammer bei Sonneberg.
94 Thega-Kontakt GmbH, Berlin.
95 Ericher Jäger KG, Homburg.
98 Elt. Fabrik Weber und Co., Kranichfeld.
99 Friedrich Dörscheln, Lüdenscheid.
A3 Volkenrath und Co, Schwenke.
A4 Deutsche Legritgesellschaft mbH, Berlin.
A8 Lindner und Co., Jecha-Sondershausen.
AM Unknown at present, found on "feldflasche" cap from Luxembourg!
E2 Vossloh-Werke GmbH, Werdohl.
E4 Paul Jatow, Dodendorf bei Magdeburg.
E7 Gebrüder Spindler KG, Köppelsdorf.
E8 Graewe und Co., Menden, Kreis Iserlohn.
E9 Lohmann und Welschehold, Meinerzhagen.
E0 J. Carl GmbH, Oberweimar.
F1 Alusil-Preßstoffwerk Eugen Gaßmann, Probstzella.
F2 Franz Stauch, Unterrodach.
F4 Robert Anke, Porzellanfabrik, Ölsnitz, Vogtland.
F5 Max Schulze, Meissen.
F8 Gebrüder Borghammer, Schramberg.
F9 Wester, Elbinghaus und Co. Hanau.
F0 Otto Backhaus und GmbH, Bollwerk.
H1 Casp. Arn. Winkhaus, Carthausen.
H2 Emil Adolff, Reutlingen.
H3 Otto Langmann, Hagen.
H4 Gerdes und Co., Schwelm (später Gerda Plastic).
H7 Gebrüder von der Horst, Lüdenscheid.
H8 Friemann und Wolff GmbH in Zwickau.
H9 Schulze, Schneider und Dort GmbH, Schönow bei Berlin.
L1 Hoppmann und Mulsow, Hamburg.
L2 Isopresswerk GmbH, Berlin-Oberschöneweide.
L3 Thiel und Schuchardt, Metallwarenfabrik AG, Ruhla.
L4 Meirowsky und Co, Porz am Rhein.
L5 Porzellanfabrik Theodor Pohl, Schatzlar.
L6 Krone und Co, Berlin.
L7 Brökelmann, Jäger und Busse, Neheim.
L8 H. Bodenmüller, Ing.,Stuttgart-Zuffenhausen.
L9 Robert Karst, Berlin.
L0 Gebrüder Reiher KG, Braunschweig.
M1 Bender und Wirth, Kierspe.
M2 Österreichische Siemens.Schuckertwerke, Wien.
M3 Carl Germer, Berlin.
M4 Kronacher Porzellanfabrik Stockhardt und Schmidt-Eckert, Kronach.
M5 Richard Giersiepen, Bergisch Born.
M6 Kaiser und Spelsberg, Schalksmühle.
M7 Frankl und Kirchner, Mannhein-Neckarau.
M8 Storch und Stehmann GmbH, Ruhla.
M9 Jos. Mellert, Bretten.
M0 Carl Friedrich Lübold, Lüdenscheid.
N1 Sursum Elt.-Gesellschaft, Leyhausen und Co., Nürnberg.
N2 Adolf Vedder KG, Schalksmühle.
N4 Paul Jordan, Berlin-Steglitz.
N5 M. Hildebrandt und E. Hammerschmidt, Brand-Erbisdorf.
N6 Kurt Postel, Köln, Höhenberg.
N7 Cuno Heinzelmann-Hassberg, Berlin.
N8 Ernst Maté, Wien.
N9 Karl Potthof, Solingen-Ohlings.
T1 Gustav Branscheid und Co., Lüdenscheid.
T2 Willi Burgbacher, Neukirch-Baden.
T3 Karl Wegner, Berlin.
T4 Bamberger Industrie-Gesellschaft, Bamberg.
T6 Jaroslaw's erste Glimmerwarenfabrik, Berlin-Weissensee.
T7 Fritz Heublein, Neustadt bei Koburg.
T8 Agalitwerk Milspe, Kattwinkel und Co, Milspe.
T9 WG Petersen und Co, Wandsbeck.
T0 Wilhelm Kötter, Unna.
U1 Feba Fabrik elektrische Bedarfsartikel, Stückrath-KG, Berlin.
U2 J. Preh junior, Neustadt-Saale.
U3 Alois Zettler GmbH, München.
U4 Schneider und Co, Breslau, Gr. Ohlewiesen.
U5 Karl Buchdrucker, München.
U6 Fresen und Co., Lüdenscheid.
V7 Carl Walther, Waffenfabrik, Zella-Mehlis.
V8 Julius Kräcker AG, Berlin.
V9 Gebrüder Klein, Nürnberg.
V0 Weisse und Co. Gräfental.
W1 Heinrich Kopp GmbH, Sonneberg.
W2 Bonner Keramik AG, Bonn.
W3 Dralowidwerk der Steatit-Magnesia AG, Teltow.
W5 Hans G. Voigtel, Auma-Thüringen.
W6 Blumberg und Co, Lintord bei Düsseldorf.
W7 Ernst Albert Senf, Bautzen.
W8 Heinrich Knöll, Gross-Bieberau.
W9 August Hessmert, Brügge.
W0 Otto Single, Ing., Plochingen.
X1 W. Stiefelding, Berlin.
X3 Kurt Wentzel, Berlin.
X5 Ostland GmbH, Königsberg (Ostpreussen).
X6 Julius Carl Görler, Berlin.
X7 Kugella vorm. Max Roth GmbH, Mittelschmalkalden.
X8 Ernst Gomolka, Zehdenick.
X9 Ernst Gösser, Iserlohn.
X0 Richard Rinker GmbH, Menden.
In addition to the maker codes listed above and on the previous pages there at least another 100 further makers which we have, as yet to identify.
Below we list the chemical composition types of bakelite items. This is the letter or number that appears in the lower part of the Materialprüfungsamt logo. In the case of the example shown here you can see that it is an "S", denoting that the bakelite comprises of a wood flour (sawdust) filler.
Type1
Carbolic Resin (Bakelite) with inorganic (mineral based) filler.
Type 2
Synthetic material with Asbestos or alternatively an organic filler.
Type 3
Kunstharz with Asbestos or alternatively an organic filler.
Type 4
Bitumen with Asbestos or alternatively an organic filler.
Type 6
Natural resin or Bitumen with an inorganic filler.
Type 7
Natural resin or Bitumen with an inorganic filler.
Type 8
Bitumen with an inorganic filler.
Type A
A Cellulose mixture with some other sort of filler.
Type K
Believed to be a urine based compound with an organic filler.
Type M
Carbolic Resin (Bakelite) with an inorganic (mineral based) filler, possibly asbestos?
Type O
Carbolic Resin (Bakelite) with wood dust/sawdust (wood flour) filler.
Type S
Carbolic Resin (Bakelit) with wood dust/sawdust (wood flour) filler.
Type T
Carbolic Resin (Bakelite) with a textile based filler.
Type X
A silica cement compound with Asbestos or alternatively an organic filler.
Type Y
A Lead and ash filler.
Type Z
Carbolic Resin (Bakelite) with a woodpulp filler.
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Ottima integrazione Alessio,proprio quello che ci voleva.
Ciao Alessio ottimo lavoro molto interessante.
Questo vuol dire che esiste qualche pubblicazione che tratta l'argomento non lo sapevo.
E pensare che non ho mai dato grande importanza a questi marchi alla ricerca sempre dei Waffenamt.
[ciao2]
complimenti luciano..begli oggetti..mai visti..
ciao
digjo
Grazie Alessio, finalmente sò cosa significano quei marchi!
Vedo che in alcuni casi la resina poteva essere caricata con amianto,a prescindere dal fatto che essendo inglobato non presenta nessun pericolo,salvo che venga tagliato o limato,ve lo immaginate che casino sarebbe successo al giorno d'oggi? Ciao. Dan.
Hai ragione dan oggi lavorazioni impensabili.
[ciao2]
Ancora zucchero.
[ciao2]
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Quello di sinistra più che zucchero dovrebbe essere saccarosio.Ma il caffè non ce l'hai?Sono sicuro di sì!!!Offrici un caffè,Green!!!
Ciao![ciao2]
Eheheheheh! Sempre dolcificante è........è no purtroppo non posso avere tutto, il caffè Tedesco non fa parte della mia collezione......Almeno per adesso ehehehehehehe.Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
[ciao2]
...Tedesca in che cosa consisteva? C'è un elenco di cosa era fornito ed in quale quantità giornaliera?
Grazie a tutti anticipatamente!
Interessante argomento, ma estremamente complesso rispondere perché le razioni da campo tedesche dipesero da piu' fattori: 1)Periodo -2)teatro d'operazioni -3) Stagioni . In linea di massima pero' si puo' dire che tutte le razioni del soldato tedesco erano sbilanciate in senso proteico .La parte vitaminica era un po' piu' carente. In ogni caso dopo il soldato americano, quello tedesco mangiava regolarmente e a sufficienza. Dopo veniva il soldato britannico. Quello italiano era quasi in fondo alla lista, assieme a quello giapponese: noi, quando la pastasciutta o la minestra non erano portate in prima linea avevamo, quando c'era, la classica scatoletta di carne di bue (per la verita' abbastanza buona) se ben conservata corredata dalla galletta (buona se fresca) spesso quasi immangiabile e durissima se vecchia. Ho trovato qualcosa sulle razioni tedesche: PaoloM
Ecco un libro interessante, Marpo!!! Grazie mile per avermi mostrato questa foto che ha destato assai il mio interesse.
E' un argomento di cui poco se ne parla, eppure è molto interessante. Qualcuno sa se esiste un libro simile
sulle razioni dell'esercito italiano in tempo di guerra ? Mi piacerebbe davvero averlo.
ciao a tutti.
Ciao, da un appunto estratto da un vecchio articolo francese firmato da Eric Lefevre avevo riassunto la razione giornaliera da campo e come da regolamento come segue: una razione globale di pane di segale fresco unitamente a tutta o parte della razione alimentare che forma il pasto freddo della sera + una razione di alimenti grassi da spalmare sul pane (burro, strutto e/o altro).
Sempre dello stesso autore (Jim Pool) esiste un secondo volume, libri davvero ricchi ed interessanti per gli amanti del genere!
Andrea
Grazie mille anche a te, Herr X!
Per ROL51 su STORIA MILITARE di settembre c'era un' esauriente a<rticolo che prendeva in considerazioni le razioni italiane da prima della guerrra fino all'armistizio.
Se non la trovi ti posso fotocopiare l'articolo e spedirtelo (non ho lo scanner)