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Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Ragazzi con questo topic vorrei raccogliere più informazioni possibili sulle macchine fotografiche utilizzate durante la Prima Guerra. Ho inserito la conversazione sotto la militaria italiana ma in realtà dev'essere un argomento "universale" per tutti gli stati che hanno preso parte.
Chiunque avesse foto storiche, informazioni, documenti, foto attuali di pezzi in collezione si faccia avanti, l'obbiettivo è proprio quello di avere più roba possibile per completare al meglio la ricerca su quest'argomento non molto approfondito.
Si potrebbe cominciare spiegando se esistessero macchine fotografiche d'ordinanza (io sapevo che veniva distribuita agli ufficiali austriaci una west poket kodak prima serie) e/o quali modelli civili del periodo erano acquistati dai soldati sul fronte...
Ho fiducia nelle vostre conoscenze!
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Tanto per rompere il ghiaccio metto il contenitore di una lastra fotografica.
Sugli apparecchi fotografici invece non ho nulla.
Ciao a tuch.
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
interessante l'argomento, ricordo di una macchiana fotografica ritrovata sulla cima del colbricon, e conservata nel museo di cimeli raccorti li attorno, nella baita giu' a valle.
non ho foto, ma ricordo fosse molto compatta e "moderna" ai miei occhi, pensavo che durante il periodo prima guerra vi fossero solo macchine meno evolute.
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Qualche contributo....
[00016009
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Bellissime immagini!... Però ci vorrebbe un esperto di fotografia per capire di macchine si tratta...
Anche io l'unico pezzo riguardante la fotografia che ho mai trovato è stato proprio ciò che rimaneva di un contenitore per lastre fotografiche Agfa in zona austriaca, poi lo lasciai ad un compagno di scavi appassionato di fotografia. Vediamo se trovo una foto...
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Citazione:
Originariamente Scritto da Stoner11
interessante l'argomento, ricordo di una macchiana fotografica ritrovata sulla cima del colbricon, e conservata nel museo di cimeli raccorti li attorno, nella baita giu' a valle.
non ho foto, ma ricordo fosse molto compatta e "moderna" ai miei occhi, pensavo che durante il periodo prima guerra vi fossero solo macchine meno evolute.
Tu per caso intendi quella esposta a Malga Sadole (imbustata nella plastica)?
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Allegati: 1
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Questa è la Vest Poket Kodak, mi correggo, stando alle fonti del mio amico appassionato di fotografia questa macchina (la prima serie) doveva essere in dotazione regolamentare agli ufficiali italiani.
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Dotazione regolamentare? ma quando mai!.... era proibitissimo far riprese al fronte, altro che dotazione regolamentare.
Rawa Ruska
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
La ripresa fotografica e cinematografica in tempo di guerra era monopolio dell'esercito, sia italiano che austro-ungarico, con le apposite sezioni che svolgevano la loro attività lungo tutto l'arco del fronte per avere materiale da destinare alla propaganda, immagini approvate da utilizzare per le serie di cartoline e anche immagini da distribuire a soldati e ufficiali che le richiedessero. Questo spiega come certe foto si ritrovino su album di diversa provenienza.
Era tollerato che gli uffciali scattassero foto, ma le immagini erano sottoposte a censura e gli scatti migliori utilizzati anch'essi per la propaganda. Naturalmente con milioni di uomini alle armi queste disposizioni erano spesso aggirate, impossibile controllare tutto, ma le disposizioni erano queste.
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Allegati: 1
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
[attachment=0:2lenxqq6]Squadra Telefotografica 1 armata.jpg[/attachment:2lenxqq6]
Squadra telefotografica da montagna della 1° Armata, muniti di teleobiettivo :mrgreen:
( da "Spie Italiane contro Forti Austriaci" ed. Gino Rossato Editore )
[00016009
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Sembra più una postazione d'artiglieria!
Comunque mi farò spiegare meglio cosa si vuole intendere con "macchina fotografica in dotazione agli ufficiali italiani", non penso neanche io che venisse data una macchina fotografica a tutti gli ufficiali (quante sarebbero state???) per fare foto a loro piacimento ma forse venivano commissionate particolari foto in particolari casi... Vedo di informarmi.
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Allegati: 2
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Stamattina cercando un po' sul web ho trovato un paio di immagini interessanti, soldati francesi con le loro macchine alla mano e una Kodak Vest Pocket incisa dal soldato (francese) che l'ha posseduta.
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Notizie utili e e bellissime foto,poco credibili le scritte sulla macchina fotografica postata precedentemente. [264
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Perchè poco credibili?
Cercando meglio ho trovato da dove arrivano le immagini, da questo forum francese di militaria
http://lagrandeguerre.cultureforum.net/ ... o-du-poilu
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Per quanto detto precedentemente mi devo assolutamente correggere, come detto giustamente da voi non esistevano macchine fotografiche d'ordinanza (se non ai reparti del Servizio Fotografico), e le foto scattate al fronte dai soldati erano proibite. Dopo un breve chiarimento con l'amico appassionato di fotografia mi è stato detto che la Kodak era "la macchina degli ufficiali italiani" semplicemente perchè per lo più questi potevano permettersela e dunque comprarla come oggetto personale. Io ho fin da subito interpretato male il suo messaggio pensando a qualcosa di regolamentare in dotazione all'esercito.
Mi scuso per l'errata informazione.
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Caratteristica della Kodak all'epoca era l'offerta del servizio completo.
Scattate tutte le foto del rullino o del serbatoio e spedendo la macchina fotografica alla ditta, si riceveva di ritorno la macchina ricaricata, le negative, le foto stampate e un album per conservarle.
E in questo caso l'opera della censura era difficoltosa...
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Allegati: 1
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Dal libro "Il leone su Vienna" di Guido Mattioni, Edizioni dell'Istituto - Udine, che parla del sottotenente Michelangelo Ziggiotti, che diventerà capo del servizio fotografico della 87° squadriglia "La Serenissima", quando era ancora in una batteria di artiglieria sul monte Mrzli:
...sotto la brandina, in una custodia di cuoio marrone, avevo sistemato la macchina fotografica dalla quale non mi sarei separato per nessun motivo al mondo: era una Nettel tropical 9x12 a lastre, con obiettivo Zeiss, e ben 12 chassis: strumento valido e prestigioso che avevo pagato la bellezza di 325 lire!..
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Dopo un colloquio con il comandante della sezione fotografica al Comando Supremo, a Udine, maggiore ing. Cesare Antilli, Ziggiotti ha l'incarico di organizzare una sezione fotografica alla squadriglia Caudron, a Oleis.
"ero il secondo ufficiale fotografo di tutto l'esercito italiano, con il grado di tenente. Il laboratorio era stato allestito in una stanza da bagno e l'acqua corrente, necessaria per i molteplici lavaggi delle lastre impressionate e sviluppate, veniva pompata dal fiume Natisone con una conduttura lunga qualche chilometro; la corrente elettrica per far funzionare gli apparecchi veniva fornita da accumulatori.."
Disponeva però di "materiale fotografico decisamente scadente come alcune macchine fotografiche nazionali, create e prodotte in tempo di guerra: erano degli apparecchi a 12 lastre, dotate di mediocri obiettivi Koriska 1:6.3 di 180 mm. di fuoco, poco luminosi e che per giunta richiedevano ai piloti riprese a bassissima quota..."
Dopo Caporetto invece fu dislocato a Presina, vicino Piazzola sul Brenta, e qui "potei disporre anche di nuovi macchinari, finalmente all'altezza del compito. La Lamperti e Garbagnati, infatti, aveva apportato sensibili miglioramenti alla qualità degli apparecchi fotografici, dotandoli di 24 lastre e migliorandone l'ottica (questa sempre della Koriska) con una maggiore lunghezza focale; ciò consentiva finalmente ai piloti di non doversi abbassare troppo pericolosamente sulle postazioni nemiche per fotografarle, col rischio di farsi abbattere dalla contraerea".
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Allegati: 1
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Venne poi destinato alla 87° squadriglia SVA, e si trasferì a San Pelagio.
Qui fu messo al corrente del progetto del volo su Vienna.
Il giorno dopo l'arrivo il sergente Poggiali lo accompagnò verso una rimessa agricola: "Dentro, illuminato dalla luce che filtrava dalle alte finestrature, c'era un laboratorio fotografico autotrasportato, uno dei due in dotazione al nostro esercito; erano stati acquistati in Francia e ne avevano mantenuto il classico colore azzurro. Avanzai quasi incredulo nell'androne. L'automezzo trainante era un Delage da 60 Hp in grado di raggiungere, con il rimorchio - così mi assicurò il sergente - la velocità di punta di ben 60 chilometri orari. Aveva ruote di gomma piena, trasmissione a catena, cambio a quattro velocità più retromarcia e, sulla fiancata, era rimasta la scritta in francese Aviation militaire - Voiture photographique n.97"
Dietro c'era un rimorchio attrezzato a laboratorio fotografico, con camera oscura, studiolo per tagliare e montare le foto, prodotti chimici eccetera.
Nelle settimane successive Ziggiotti installò sugli aerei le macchine fotografiche, istruì i piloti sul loro uso, curò la manutenzione in modo da non vanificare il risultato del volo propagandistico.
E le macchine fecero il loro dovere il 9 agosto 1918, scattando quelle foto che sarebbero diventate storiche.
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Fantastico, grazie per aver condiviso foto e informazioni! [257
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Allegati: 1
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Questa era una pubblicità dell'epoca, dovrei sfogliarmi qualche numero de "La domenica del corriere" per vedere se ce ne sono altre...
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Allegati: 1
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Citazione:
Originariamente Scritto da Artmont
Dal libro "Il leone su Vienna" di Guido Mattioni, Edizioni dell'Istituto - Udine, che parla del sottotenente Michelangelo Ziggiotti, che diventerà capo del servizio fotografico della 87° squadriglia "La Serenissima", quando era ancora in una batteria di artiglieria sul monte Mrzli:
...sotto la brandina, in una custodia di cuoio marrone, avevo sistemato la macchina fotografica dalla quale non mi sarei separato per nessun motivo al mondo: era una Nettel tropical 9x12 a lastre, con obiettivo Zeiss, e ben 12 chassis: strumento valido e prestigioso che avevo pagato la bellezza di 325 lire!..
Dal web allego foto della Nettel tropical 9x12
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Allegati: 1
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Notare la differenza di apparecchiatura tra quelle personali in commercio ai tempi (con la quale probabilmente è stata "rubata" quest'immagine) e quella professionale del fotografo istituzionale indicata dalla freccia....
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Allegati: 2
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Contribuisco con un paio di foto tratte dal libro "La Grande Guerra, Dolomiti" di Michael Wachtler - Gunther Obwegs.
Le immagini anno parte delle tante foto (260 lastre) scattate e successivamente colorate a mano dal fotografo militare austriaco Richard Synek, una grande opera di memoria, doti artistiche e pazienza commissionata dal comando austriaco.
Oggi costituiscono una delle più grandi testimonianze degli avvenimenti di guerra, non solo per la bellezza degli scatti a colori ma anche per l'elevato numero di fotografie particolarmente dure e cruente catturate da Synek.
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Citazione:
Originariamente Scritto da inge
Poco credibili,perchè parere personale le scritte sono state aggiunte successivamente per rendere piu' appetitoso l'oggetto,poi a che scopo su una macchina fotografica? [15
Il metallo inoltre presenta graffiature recentissime.
Un saluto
S [264
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Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Citazione:
Originariamente Scritto da Waffen
Citazione:
Originariamente Scritto da inge
Poco credibili,perchè parere personale le scritte sono state aggiunte successivamente per rendere piu' appetitoso l'oggetto,poi a che scopo su una macchina fotografica? [15
Il metallo inoltre presenta graffiature recentissime.
Un saluto
S [264
Già, a che scopo?
Fosse oggetto di una vendita posso capire il "taroccamento" di un pezzo per renderlo più appetitoso, quindi aumentarne il valore economico, ma in questo caso si tratta di un pezzo in possesso di un collezionista e troverei assurdo aggiungere delle false scritte con false date.
Tuttavia non conosco l'amico francese dunque non posso esprimermi.
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Allegati: 1
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Citazione:
Originariamente Scritto da tonolik
Tanto per rompere il ghiaccio metto il contenitore di una lastra fotografica.
Sugli apparecchi fotografici invece non ho nulla.
Ciao a tuch.
Ecco un paio di foto del contenitore che trovai io nel 2008, dev'essere uguale a quello postato da Tonolik dell'Agfa, anche se molto più mal concio. Resta comunque un bel pezzo particolare.
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Allegati: 1
Re: Macchine fotografiche nella Grande Guerra
Forza ragazzi!
Contribuisco con l'ultima arrivata in collezione.
Vest Pocket Kodak Autographic Special, prodotta dal 1916 al 1923.
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Allegati: 4
La Vest Pocket Kodak è stata indubbiamente la macchina fotografica più usata dai militari di tutte le nazioni durante il 1° conflitto mondiale.
Su questo non c'é dubbio.Allegato 189955
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Questo perché, per le sue piccole dimensioni (quelle di un pacchetto di sigarette) veniva tranquillamente portata nel taschino della giubba.
Allegato 189956
- - - Aggiornato - - -
Il fatto poi che fosse largamente diffusa tra gli ufficiali lo si doveva al fatto che costoro avevano più disponibilità per acquistarne una.
- - - Aggiornato - - -
Questo modello era pubblicizzato su molte riviste anche in Francia e Inghilterra
Allegato 189957
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Allegato 189958