[VERONA] Forte John - Preara (1860) - Montorio

Vi presento questo lavoretto su un o dei tanti forti di seconda cinta che circondano la città di Verona, all'epoca caposaldo austriaco.
Il dettagliato corredo fotografico è stato realizzato durante una visita organizzata dal "Comitato fossi Montorio" che si è addoperato per il recupero, in parte, del forte, oltre ad altre opere dell'abitato di Montorio tra cui il famoso castello qui visibile. Ringrazio Fortificazioni per il prezioso contributo per le descrizioni dei dettagli dell'opera.

La necessita da parte degli austriaci di realizzare una seconda cinta di fortificazioni fu dettata dal progresso tecnolico degli armamenti di artiglieria. Infatti, fino agli anni 30-40 dell'ottocento, i cannoni ebbero una gittata di soli 2km, successivamente, grazie ad un ingegnere torinese, si passo dalla canna liscia alla canna rigata e il proietto assunse la forma di ogiva sostituendo la classica palla. Queste migliorie permisero di allungare la gittata utile a ben 5km, fatto che costrinse i difensori ad avanzare le postazioni di tiro in modo da non permettere l'avvicinamento degli attaccanti. La nuova cintura prende il nome di "campo trincerato".

La sua costruzione avvenne nel 1860, gli elementi di facciata sono poligoni che formano un bugnato regolare, quasi sempre esagoni, in tufo prelevato in loco e lavorato dagli abitanti dei paesi circostanti. Le fuciliere e le cannoniere sono spesso contornate a mattoni a farfalla. Poteva contenere 120-140 soldati, l'armamento principale era composto da quattordici cannoni. Successivamente alla dipartita degli austriaci, nel 1866, il forte prese il nome di Preara, dovuto al toponimo, infatti nel dialetto locale, la preara è un ammasso esteso di "preoni", rocce, infatti la sommittà della collina presenta uno strato roccioso più o meno regolare e in parte interrato.

Da Fortificazioni: "Nel 1866 era stato armato con undici pezzi, di cui due rigati a lunga gittata, che potevano battere S. Fidenzio, la valle del Fibbio e la Valpantena. Fino ad ora era ben conservato anche nei serramenti perché adibito a deposito di esplosivi, ma, abbandonato di recente dai militari è stato subito manomesso dai vandali ed ora avrebbe bisogno di una qualche forma di controllo per evitare danni irreparabili."
Sempre Fortificazioni ci da ulteriori preziose informazioni: "Questo forte, piuttosto ridotto nelle dimensioni e con poligonale di base a sviluppo irregolare per adattarlo al particolare terreno era parte scavato nella roccia del monte Preara dove già esistevano alcune postazioni a carattere campale. Nel piazzale, cui si accede da un portale di linea piuttosto semplice e di cui sono state demolite le difese di fucileria, si aprono i vani per le artiglierie in casamatta nonché quelli per alloggiamenti e magazzini; una rampa, oggi in parte scomparsa, portava al " ramparo " volto a nord su cui si affacciavano le artiglierie scoperte mentre una sottostante galleria conduce alla caponiera destinata a battere il fosso del fronte principale."

Forte John - Preara (1860) - Montorio (Vr) - 80 foto! 2/4

Belle foto!

Vai cosí.

Forte John - Preara (1860) - Montorio (Vr) - 80 foto! 3/4

Forte John - Preara (1860) - Montorio (Vr) - 80 foto! 4/4

noto con dispiacere che la madre dei pirla bombolettai e' sempre gravida anche da quelle parti [1535

Complimenti a Strafexpedition, un esordio a dire poco eccellente che lo colloca subito tra i grandi reporter in materia di fortificazioni che annovera questo forum. [264
Ottime foto, ottima documentazione. Avanti sempre così.

Ottimo Strafexpedition [264

Aggiungo solo una vista dall'alto.....

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.....una vista dalla poterna .....

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.... e una vista dall'esterno....

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.... e per finire una dalla caponiera.

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Una mappa di questo piccolo ma interessante forte austriaco, dalla struttura insolita per adattarsi all'irregolare sito di montagna. Rispetto al classico forte poligonale del Quadrilatero risalta la mancanza di un vero ridotto centrale. Le strutture destinate all'alloggio della guarnigione appaiono sacrificate, contando che essa, secondo le fonti, era composta da circa 140 uomini tra fanti e artiglieri. Una curiosità: dove dormivano quelli che dovevano presidiare costantemente il forte? Con ogni probabilità perlopiù nelle casamatte cannoniere con brande a terra, non lontano dai pezzi a cui erano adibiti. In ogni caso va tenuto conto che il John era un piccolo forte, ma faceva sistema con il vicinissimo castello di Montorio, diventato sede in epoca austriaca, con opportuni rinnovamenti, di una notevole batteria e un'ampia guarnigione.
Dalla mappa possiamo notare anche le parti oggi demolite, il recinto interno di sicurezza dell'ingresso e la rampa di accesso alle postazioni in barbetta.

Altre mappe

L'unica foto ottocentesca nota del forte, opera del solito fotografo bavarese M. Lotze nel 1866. Vi sono inquadrati i pezzi in barbetta, separati tra di loro nelle piazzole da gabbioni riempiti di terra, a maggior riparo dei serventi.

Sono contento che il lavoro vi sia piaciuto, ma devo essere io a ringraziare Decca, fortificazioni e Festungsartillerie per l'incarico che mi ha aperto un mondo affascinante che conoscevo poco e solo dall'"esterno"! [17
E' stata una bella sorpresa la foto d'epoca che avevo visto solo in una occasione, inoltre le splendide foto col fisheye di Decca mi fanno venire la nostalgia delle mie vecchie reflex con corredo di obbiettivi, cavalletti, ecc. [151

In una foto aerea databile al 1945 è stato ripreso il nostro forte. Purtroppo l'immagine è scarsissimamente definita, si distingue tuttavia forse un particolare interessante: sembra che all'epoca la rampa di accesso alle postazioni in barbetta della foto del Lotze non fosse ancora stata demolita. O almeno questa è la mia impressione...

Citazione:

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Originariamente Scritto da Strafexpedition

Da Fortificazioni: "... Fino ad ora era ben conservato anche nei serramenti perché adibito a deposito di esplosivi, ma, abbandonato di recente dai militari è stato subito manomesso dai vandali ed ora avrebbe bisogno di una qualche forma di controllo per evitare danni irreparabili."

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Approfondendo un po' riguardo alla frase citata sopra, essa, inserita sull'eccellente sito di Fortificazioni, è tratta da uno dei libri fondamentali sulle fortificazioni del Quadrilatero, "La Piazzaforte di Verona 1814-1866" di Vittorio Jacobacci, testo pioneristico nonchè indispensabile, pubblicato nel 1980 in tiratura limitata, edito da una banca locale, e ancor oggi di riferimento pur con le sue inevitabili imprecisioni e piccoli errori, non fosse altro perchè di ulteriori libri su questo argomento ne sono usciti ben pochi...

Il libro, sebbene pubblicato nell'80, era stato scritto oltre 10 anni prima, quindi descrive una realtà di fine anni '60... Tutto questo per dire che in realtà l'abbandono "recente" del forte da parte dei militari va contestualizzato alla luce di questo dato, e sarà avvenuto probabilmente nella prima metà degli anni '60.

Inoltre, sulla data della dismissione del forte, lo scomparso sito veronafortificata.it, le cui schede erano curate dall'illustre Architetto LVB, illustre esperto, riportava così: "In uso all'Esercito fino ai primi anni Ottanta...".
Questa datazione è assolutamente inesatta.
Per esperienza personale, posso confermare senza ombra di dubbio che verso il 1976-77, epoca in cui ci sono entrato per la prima volta da bambino in un'uscita scout, il forte era abbandonato da tempo, già coperto di graffiti "antichi", saccheggiato degli infissi.

Anche questo Forte aveva un suo pozzo per l'acqua.
Ora e' ben mimetizzato. Se osservate la pianta sulla seconda caponiera vicino all'ingresso è segnato con la sigla Br



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Riuscite a vederlo ?

Già, l'immancabile pozzo del forte, in tedesco Brunnen. Certo che a qualcuno, dopo l'abbandono del forte, doveva far comodo un bel parapetto in pregevole marmo veronese, tanto che è sparito nel nulla... Sarà andato ad abbellire qualche casa nel paese vicino? Nella mia pietosa ricostruzione qui sotto ho evidenziato nel cerchio giallo il braccio metallico che doveva reggere la carrucola per attingere acqua.

Restando in tema di risorse per l'approvigionamento idrico, è degno di nota il fatto che il locale adiacente a questo del pozzo, appena alla sua sinistra guardando la mappa, ha sotto di sè un grande locale sotterraneo, probabilmente una cisterna?
Tra l'altro, in quella stanza, fino a qualche anno fa, quando il forte era in totale abbandono, si apriva nel mezzo un foro minaccioso aperto senza nessuna protezione, da cui si intravedeva il profondo vano sotterraneo, purtroppo riempito di spazzatura varia. Non so come sia sistemato oggi, dato che non ho potuto partecipare alla visita documentata da Strafexpedition.

Ecco un'altra mappa con uno spaccato laterale della cisterna (?) sotterranea di cui sopra.

Aggiorno questa discussione per segnalare un'interessante iniziativa della Tv locale Telenuovo, che sta dedicando una serie di reportages giornalistici ai luoghi abbandonati che meriterebbero migliore conoscenza da parte della gente e un recupero, tra questi ovviamente non potevano mancare i nostri forti ottocenteschi austriaci, il filmato di cui riporto il link riguarda il Forte Preara-John.

TGverona.it - Luoghi dell'abbandono: forte John

Forte John-Preara di nuovo agli onori (dubbi) delle cronache locali, la storia è sempre la stessa: quando una struttura di questo tipo è lasciata abbandonata e incustodita di questi tempi, il degrado avanza inesorabile, nonostante tutti i volonterosi tentativi di comitati di quartiere e appassionati vari di porre rimedio alla situazione...

TGverona.it - Forte John, scritte e degrado

TGverona.it - Forte John, la storia lasciata al degrado

(piccola nota di carattere storico relativamente all'articolo citato qui sopra: anche qui si ripete che il forte sarebbe stato in uso all'esercito fino ai primi anni '80, in realtà abbiamo visto in questa discussione come ciò non sia assolutamente vero... cose che capitano quando si fa copia-incolla dalle notizie disponibili in rete senza consultare il nostro autorevole forum! [3 )