........ 45° Task Force, Italia 1944 linea gotica, adoperati come scout e per tutti i servizi dove servono sensi molto sviluppati...
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........ 45° Task Force, Italia 1944 linea gotica, adoperati come scout e per tutti i servizi dove servono sensi molto sviluppati...
Comando del 38th War Dog Platoon, aggregato alla 85th Division, Villa di Sassonero, frazione di Terenzio, Bologna.
Il comune è Monterenzio in provincia di Bologna.
Bella foto, parrebbero Alsatian Dog [icon_246 [icon_246 (li chiamavano così per non chiamarli tedeschi) e doberman, interessante la cuccia e il fatto che siano incatenati, grazie per l'integrazione, attualmente ricerco le medagliette del tempo, ma non riesco a trovare molto, ogni integrazione è la benvenuta...
Bravo, ho dimenticato il Monte...
I cani da guerra sono un argomento molto trascurato...
ma in museo in Austria stiamo preparando un qualcosa di grande per questa estate...
La prima foto
In azione sull'Appennino.
La seconda
In azione sulla strada per Monzuno, provincia di Bologna.
Esiste un librone nuovo sui cani da guerra americani, lo trovi anche su Amazon, Us Army War Dogs in WW2 di Robert Rosenkrans.
Le unità delle quali si tratta inizialmente erano denominate “Quartermaster War Dog Platoons”, ma verso la fine della guerra in Europa furono riorganizzate passando sotto controllo della Fanteria e assumendo il nome di “Infantry Scout Dog Platoons”.
A partire dall’autunno 1944, sette di tali unità furono inviati in Europa, e di esse cinque operarono in Italia.
I primi due plotoni assegnati alla 5ª armata (33° QWDP e 34° QWDP) giunsero in Italia verso la fine del 1944 (le fonti sono contraddittorie sulla data, che va posta tra ottobre e dicembre 1944) ed entrarono subito in azione, il 33° aggregato alla 6ª divisione corazzata sudafricana, il 34° aggregato al IV Corpo d’armata USA. Tuttavia, si constatò ben presto la necessità di prevedere un periodo supplementare di addestramento delle due unità. Il problema principale era che l’addestramento dei cani negli USA prevedeva solo il loro acclimatamento al fuoco delle armi leggere, non ai cannoneggiamenti. Di conseguenza, i cani erano estremamente spaventati dal fuoco d’artiglieria e il loro impiego in zona operativa si rivelò quasi impossibile, dato che i cannoneggiamenti – propri e del nemico – ne erano una costante.
Pertanto, a febbraio-marzo 1945 il 33° e 34° QWDP ricevettero rispettivamente tre e quattro settimane di addestramento aggiuntivo (N.B.: è possibile che le foto caricate da kleiner pal siano state scattate proprio in addestramento).
Nel mese di marzo 1945 ai due plotoni citati se ne aggiunsero altri tre: il 35°, il 37° ed il 38°, che operarono insieme agli altri due alle dipendenze del comando di armata e dei corpi di armata USA, od aggregati a singole divisioni in linea.
Ogni plotone comprendeva 18 cani-esploratore e 6 cani-messaggero. I cani, ciascuno con la propria guida, accompagnavano le pattuglie della fanteria ed erano usati principalmente per avvertire la presenza del nemico. I cani messaggero invece erano controllati da due militari, uno dei quali guidava il cane durante le pattuglie mentre l’altro restava al comando dal quale la pattuglia dipendeva, per attendere l’eventuale ritorno del cane recante un messaggio dalla pattuglia. I cani messaggero comunque furono utilizzati molto più raramente di quelli esploratore.
P.S.: Gothic, attento che il 34th QWDP non ha nulla a che vedere con la 34th Infantry Division (fiorse hai equivocato, dato che nella tua foto iniziale hai l'elmetto con lo stemma dei "Red Bulls").
saluti
Credo proprio di avere equivocato, avevo letto che erano stati accorpati vari reparti della 34° Red Bull alla 45° Task Force,tra cui il 100° Combatt Team (Nisei) e io ho fatto 2+2 [142 [142 ......
Chiedo venia.... e a questo punto sei obbligato a fornirmi dei corretti "insignia" "pacht" e quant'altro.... il libro mi arriverà prossimamente..... non vorrai mica che continui a perseverare nell'errore? [17 [17
Non mi potete lasciare nell'ignoranza [137 [137
A presto Daniele
eh, il peso della cultura, si sa... [icon_246
Come patch, in attesa di recuperare informazioni specifiche, immagino quello della 5th Army, e come stemma di corpo sul bavero credo proprio il QMC (non la fanteria) anche dopo la trasformazione delle unità a fine guerra, ma devo capire meglioperché la gestione del personale di tali unità tra fanteria e QMC non mi è del tutto chiara (le guide dei cani erano fornite dal QMC anche dopo il trasferimento del controllo delle unità all'arma della fanetria, e non è chiaro se la nuova denominazione e responsabilità implicasse che i militari divenivano fanti essi stessi). Tale trasformazione da QMC a Infantry corrispondeva ad una nuova T/O & E del dicembre 1944, ma come dicevo l'applicazione di talinovità ebbe luogo oltremare solo quasi a guerra finita. Mi ero scordato di scrivere che la nuova T/O &E portò a modificare la composizione dei plotoni, non più su 18 cani esploratori e 6 messaggieri, bensì con 27 cani esploratori e l'abolizione dei team dei cani messaggeri.
ciao per ora
Non è una ricerca facile, ci sono più notizie dei famosi cani dei Marines usati nel Pacifico, e anche di questi comunque poco si trova.
Vero, comunque qualcosa si trova. Nella storia ufficiale del QMC si elencano i seguenti problemi di impiego di queste unità in Italia:
a) la già menzionata paura del fuoco di artiglieria, che rese i cani dei primi due plotoni giunti in Italia quasi inutilizzabili in prima linea, richiedendo l'addestramento ulteriore che si diceva;
b) in terreno aperto, i cani erano troppo visibili e il nemico li scopriva prima che loro potessero avvertirne la presenza;
c) in terreno montuoso, la neve alta e soffice e i sentieri erti e scivolosi ostacolavano il lavoro dei cani (rammentiamo che siamo in dicembre-gennaio 1944-45);
d) analogamente, i cani erano poco efficaci sotto la pioggia incessante o nei pantani;
Con l'offensiva finale dell'aprile 1945, la velocità dell'avanzata e il grande volume di fuoco resero impossibile utilizzare i cani in prima linea, ed i plotoni cani di guerra furono adibiti a compiti di sentinella (i due plotoni "veterani" furono anche riportati sotto controllo del comando di armata aggregandoli alla 61st Military Police Company (Post, Camp, and Station).
In conclusione, i cani si rivelarono utili se impiegati su un fronte statico, con condizioni meteo abbastanza buone e senza neve o fango, o quando la neve era dura. In quei casi, il loro contributo fu molto apprezzato, nella guerra di pattuglie che caratterizzò buona parte del fronte italiano da novembre 1944 ad aprile 1945.
Ecco una testimonianza presa sempre dalla storia ufficiale del QMC:
Che I cani esploratori abbiano reso un servizio davvero utile nel teatro europeo oltre che nel Pacifico è illustrato da un'esperienza avuta dal 33rd Quartermaster War Dog Platoon quando serviva con la 6th South African Armoured Division della Quinta armata in Italia. Durante la notte del 20 dicembre 1944, una piccola pattuglia ricognizione guidata da uno dei cani del plotone e dalla sua guida, il Caporale Robert Bennett, lasciò un avamposto per investigare un villaggio situato circa un miglio in territorio nemico. Poche centinaia di metri in territorio nemico il cane si fermò improvvisamente. Non ancora sicuro dell'odore, avanzò qualche passo, poi si fermò di nuovo, questa volta con il peso tutto irto, il naso teso in avanti. Il capo pattuglia strisciò cautamente avanzando da solo e non più di 200 metri più avanti scoprì un largo gruppo di soldati tedeschi in agguato. Con questa informazione importante, la pattuglia ritornò all'avamposto dove chiese il fuoco dei mortai per spazzare via la posizione nemica.
Nel Pacifico l'uso dei cani invece fu indispensabile.
Occhi e orecchie dei Marines, come cani da pattugliamento e da guardia sventavano le imboscate e gli attacchi di sorpresa, come cani da guerra scoprivano gli appostamenti mimetizzati e snidavano i singoli Giapponesi, pagando però un prezzo carissimo, non tanto per le offese dell'avversario, quanto per il clima e le malattie tropicali.
Bellissimo topic! Sull'uso dei cani durante la IIGM sapevo poco o nulla... [0008024
Alarico approfitta del suo pazientissimo amico che si sottopone con pazienza alle estenuanti sessioni fotografiche... [257
I cani sono sempre stati impiegati attivamente in guerra, dai molossi dell'Epiro ai cani dell'esercito romano.
Nessun reparto di arcieri restava fermo a scagliare frecce di fonte a una muta di cani scagliata contro di loro.
Durante il medioevo i cavalli indossavano la gualdrappa lunga fino a terra non per bellezza, ma perchè i cani, con una lancia o un braciere fissati sulla schiena, erano addestrati a infilarsi sotto di loro, ferendoli gravemente e facendo precipitare al suolo il cavaliere.
Solamente l'aumento della potenza di fuoco delle armi leggere ha relegato i cani ai ruolo di cani di sanità, di cani messaggeri, di cani per la guardia e la sorveglianza, di cani per la ricerca di esplosivi e di droghe come ai giorni nostri...
......Allora, ecco, ma guarda come si vestivano..... belli.... ora qui rompi di mi principale un pretenderà mica ....... ehhhhh.....
Inutile farsi venire le voglie, caro bau, non si trova nulla di attrezzature canine d'epoca...
Mica detto.... si possono sempre rifare.... [264
Unica alternativa, purtroppo...