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1918 le armi del nemico vinto vengono esposte a piazza venezia
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Tutte bellissime ![257
Bravo!
Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l'intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d'essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza.
Johann Wolfgang von Goethe (1749 – 1832), poeta e scrittore tedesco.
Soldati polacchi si godono il panorama di piazza S.Pietro nell'immediato dopoguerra
Notare che via della conciliazione e' in via di ultimazione
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Via della conciliazione negli anni 30 con il quartiere della Spiana di Borgo.
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C'era una volta Mussolini che nel 1929 firma i Patti Lateranensi con cui il Papa, che dalla breccia di Porta Pia si era rinchiuso in Vaticano, apre nuovi rapporti con lo Stato Italiano. Nel 1931 viene approvato a Roma il Piano Regolatore e Mussolini che era piuttosto "decisionista", nel 1934 decide che occorre creare una grande strada monumentale di accesso a piazza San Pietro, una strada che celebri i nuovi accordi con il Papa, che renda "finalmente" visibile la facciata della Basilica, che favorisca i pellegrini e i turisti.
Così, nel 1936, sul tetto di una delle case sferra la prima picconata che da il via alla demolizione della Spiana di Borgo.
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Questa foto del 1937-38 mostra che del quartiere Spiana di Borgo rimane ben poco,in seguito saranno
demoliti anche gran parte dei palazzi ai lati,i lavori saranno interrotti durante la guerra e subito ripresi a guerra finita.
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I cantieri in via della conciliazione alla fine degli anni 40
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Anni 50
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Piazza S.Pietro fine 800
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Fine 800 e 1944
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Alleati in via della conciliazione
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Dal dirigibile anni 20
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Gerarchi al campidoglio
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Roma-via nazionale x via Milano
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Roma-scatto di via Nazionale da sopra galleria Umberto I - o traforo del Quirinale,anni 30
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Roma-via Nazionale anni 60
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Continuiamo con Roma
Porta maggiore 1944
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Tempio di Minerva Medica all'Esquilino
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Palazzo Farnese sede dell'ambasciata Francese a Roma
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Palazzo Cenci - Roma
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Arco dei Cenci
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Piazza Colonna - Roma- ex banca di credito ora Galleria Alberto Sordi
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Palazzo Altieri - Roma -
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Palazzo de Massimi o di Pirro :!: .....forse qualche romano de Roma potrebbe dirci qual'e il suo nome esatto :)
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Complimenti! bellissimo lavoro.
3 pagine bellissime....Complimenti[264
beh grazie a te memento11 ora sono 4 pagine.....:lol:
non ero a conoscenza dell'esistenza di un altra porta pia oltre quella piu' famosa di Roma!
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La mattina del 30 aprile 1849, 6.000 soldati francesi attaccano le mura Aureliane a Porta S. Pancrazio, sul Gianicolo, ed a Porta Cavalleggeri, vicino al Vaticano. Il Generale Oudinot pensa che i romani si arrenderanno subito senza opporre alcuna resistenza (infatti ha dichiarato che “gli italiani non si battono”). Invece i patrioti romani resistono agli attacchi dei Francesi, i quali nel pomeriggio sono costretti a ritirarsi dopo aver lasciato sul campo di battaglia 250 morti, 400 feriti e 300 prigionieri. Garibaldi, benché ferito, li insegue con i suoi uomini fino al 20° Km della Via Aurelia (in località Castel di Guido) dove è fermato dall’ordine dei Triumviri di ritornare in città.
Altri numerosi tentativi Francesi di assaltare la citta' vengono tutti respinti con gravi perdite da parte degli assalitori transalpini.
Il 19 maggio, i Francesi chiedono l’armistizio. Il Governo di Parigi invia a Roma il Plenipotenziario Ferdinando de Lesseps per trattare con i Triumviri. In realtà si vuole solo guadagnare tempo per inviare i rinforzi militari al gen. Oudinot.
Il 28 maggio, sbarcano a Gaeta 5.000 soldati Spagnoli, al comando del Generale Fernandez De Cordova, a Civitavecchia sono sbarcati 20.000 soldati Francesi, in gran parte truppe coloniali (gli zuavi), con circa 50 cannoni, altri 8000 Austriaci provenienti dal nord ed un contingente di truppe Napoletane inviate da FerdinandoII si aggiungono al gia' poderoso esercito che stringe d'assedio Roma.Il Governo Francese richiama Lesseps e dichiara per il 4 Giugno la fine dell’armistizio e la ripresa delle ostilità.
I combattenti sono molto duri e cruenti. I repubblicani, asserragliati nelle ville e negli edifici ubicati alla periferia Nord della città, vicino al Gianicolo (Villa Pamphili, Villa Il Vascello, Convento di S. Pancrazio, Casino dei Quattro Venti, che costituiscono la linea di difesa più avanzata oltre le mura aureliane) ed in alcune ville ubicate subito dopo le mura cittadine (Villa Corsini, Villa Spada…), tutte trasformate in fortilizi, oppongono una strenua resistenza. Per ben 30 giorni resistono ai numerosi e violenti attacchi delle truppe Francesi; alcune ville (Villa Spada,Villa Pamphili e Villa Corsini) sono prese dai Francesi e riconquistate dai repubblicani dopo cruenti combattimenti corpo a corpo.
Dopo un mese di accaniti combattimenti i supestiti dei 12.000 difensori di Roma dovettero cedere e alle ore 18 del 3 luglio 1849, le truppe francesi, guidate dal gen. Oudinot, entrano in città dalla Porta del Popolo.
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Stefano Lecchi, pittore e fotografo lombardo residente a Roma, immediatamente dopo la caduta della Repubblica Romana del 1849.
Le sue fotografie possono essere considerate un'anticipazione del reportage del Novecento.
LA MEMORIA DOCUMENTATA - Fotografie di Stefano Lecchi
Questa e' la foto di Villa Spada che Stefano Lecchi fotografo' al termine degli accaniti combattimenti per la difesa di Roma nell'estate del 1849.
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Villa Spada fu restaurata nel 1899/1900
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Un altro scatto di Villa Spada,lato ovest, di Stefano Lecchi.
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Lo stesso lato di Villa Spada in una stampa d'epoca.
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Questa stampa del periodo raffigura il momento in cui rimase mortalmente ferito Luciano Manara,comandante dei 600 bersaglieri Lombardi che difesero strenuamente Villa Spada.
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Nella difesa di Roma perdono la vita centinaia di patrioti, tra i quali il poeta Genovese Goffredo Mameli (autore dell’inno Fratelli d’Italia), Enrico Dandolo e Emilio Morosini (ufficiali dei Bersaglieri lombardi di Manara), Francesco Daverio (Capo di Stato Maggiore dei Legionari garibaldini), Angelo Masini (comandante dei Lancieri bolognesi), Enrico Cernuschi (responsabile della Commissione Barricate). Negli scontri sono feriti anche Nino Bixio e Garibaldi.
Un altra istantanea di Stefano Lecchi,postazioni d'artiglieria dei difensori presso le mura Aureliane.
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Roma
Piazza Santa Cecilia
Casa di Ettore Fieramosca
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Roma
Porta Portese 1868
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I fantasmi di villa Torlonia-Roma
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Bellissime foto Lev, complimenti!!!!!!!!!!!
In quel ormai lontano 1849, a Roma, caddero sugli spalti del Gianicolo 3 fratelli rolesi, a pochissimi giorni l'uno dall'altro: Pellegrino, Anastasio, Giuseppe Lupazzi.
La nostra Amministrazione è da sempre andata fiera di questa triste vicenda, nel corso degli anni ha dedicato ai valorosi caduti due lapidi, apposte all'estero dell'edificio Comunale.
Questa è la più vecchia...
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e un altra fu apposta nel 1949, nel centenario della morte dei tre poveri fratelli.
In archivio trovammo il manifesto dell'iniziativa...
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lo abbiamo incorniciato ed esposto nel nostro corridoio centrale, e questa è la lapide...
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Ogni anno non manchiamo mai di onorarne la memoria.
Bellissime immagini, Lev hai talento...io se fossi in te farei una bella raccolta...un libro..
Grazie Hetzer per la tua ottima integrazione....[264..e ovviamente grazie anche a memento...[264...
Spostiamoci un po' da Roma andiamo nella repubblica di San Marino,che fu bombardata degli inglesi,forse per errore,nell'estate del 44,in quell'occasione 63 civili persero la vita e molti altri rimasero feriti.
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