[DOCUMENTI] fortificazione permanente (4a parte)
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[DOCUMENTI] Fortificazione permanente (3a parte)
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[DOCUMENTI] Fortificazione permanente (2a parte)
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[DOCUMENTI] Fortificazione permanente (1a parte)
da 140 (<font color="red">già* presente nella parte 3a, ma senza il num di paragrafo</font id="red">) a 143
140. Dapprima Montalembert cominciò con lo studiare il modo di rendere utilizzabili i fronti bastionati esistenti con l'aggiunta di molte casamatte.
Poi propose un tracciato tanagliato, da lui detto perpendicolare, e la Fig. 55, Tav. VI indica come egli intendesse di sostituirlo al tracciato bastionato. Era costituito dal corpo di piazza, da una controguardia generale, e dalla strada coperta, con ampie piazze d'armi rientranti, con ridotto. I fossi dovevano essere tutti acquei. Fu facile ai suoi avversari di dimostrare i gravi inconvenienti di questo sistema, nel quale l'azione lontana era molto diminuita e le facce risultavano molto più esposte all'infilata che nel sistema, da lui criticato.
141. Montalembert allora passò al sistema poligonale, e propose un fronte avente il terrapieno del corpo di piazza coincidente col lato del poligono, salvo della parte centrale, dove era alquanto ritirato, e dinanzi a cui era collocata una caponiera staccata, destinata al fiancheggiamento del fosso di detta cinta (Fig. 56, Tav. VI). Agli angoli di spalla del ripiegamento del terrapieno dietro alla caponiera erano poste delle casamatte, per incrociare fuochi davanti alla caponiera, e per battere d'infilata il ramparo, quando fosse caduto in mano all'avversario.
Dopo il fosso delta cinta e della caponiera eravi una controguardia generale, la quale pertanto assumeva tracciato a tanaglia davanti a ciascun mezzo fronte. Al fosso della controguardia seguiva la strada coperta con ampissime piazze d'armi rientranti, occupate da grandi ridotti con tracciato a dente fiancheggiato e con fosso.
Tutti i fossi dovevano essere acquei.
Numerose casamatte erano destinate a contenere più di 100 bocche da fuoco su ciascun fronte, con uffici diversi, o di azione frontale lontana, o di fiancheggiamento. La caponiera, della quale, si riportano nella Fig. 56 b) la sezione trasversale e nelle successive c), d) ed e) delle piante a diverse altezze, era a tre ordini di fuochi casamattati, per avere cosi il predominio sulle batterie di breccia che fossero stabilite sopra i salienti fra i fronti.
Questo sistema, conosciuto col nome di primo sistema poligonale del Montalembert, venne criticato per le molte murature che ne rendevano elevato il costo, e perché le murature erano in grande parte scoperte.
142. Successivamente il Montalembert studiò per la cinta di Cherbourg un altro fronte, che è conosciuto come fronte di Cherbourg o fronte poligonale semplificato, e che è esente da massima parte dei difetti attribuiti al precedente.
Il tracciato ne è il seguente (Fig. 57, Tav. VI). Sopra un lato esterno, h k, che può variare da 360 m. a 560 m., si innalzano a distanza di 25 m. dal centro due perpendicolari a c, b d, lunghe 20 m., e sulla retta ed che unisce le loro estremità* si costruisca un triangolo equilatero c e d. Si avrà* così la magistrale della cinta principale del fronte e della caponiera centrale di fiancheggiamento.
Il profilo A B C D delta cinta principale è costituito da un terrapieno, con scarpa esterna prolungata fino a livello dell'acqua del fosso, supposta a 2 m. sotto al terreno naturale. Fra esso e l`acqua avvi una berma larga 8 m., occupata per 6 m. verso l'acqua da casamatte murarie, e per i rimanenti 2 m. da un passaggio detto cammino di ronda. Le casamatte si risvoltano seguendo il tracciato della caponiera centrale, che esse appunto costituiscono; solamente che dette casamatte nella caponiera sono a due piani (v. sez. R S).
A 4 m. dietro alla scarpa interna del terrapieno avvi un muro a feritoie, che forma trinceramento interno. II passaggio fra il muro ed il terrapieno è fiancheggiato da una caponiera a metà* del fronte, che penetra nel terrapieno e da cui è separata dal passaggio stesso che le gira attorno (v. iconografia). Anche il cammino di ronda dietro alle casamatte è fiancheggiato da una piccola caponiera aderente al terrapieno.
Sul ramparo del corpo di piazza sono collocate le traverse casamattate, armate con cannoni avente azione sulla campagna e sul ramparo stesso, dal quale le casamatte sono separate, dalla parte del saliente, da una tagliata che si attraversa con un ponticello mobile.
La testa della caponiera centrale è protetta, al di là* del fosso (largo 30 m., e supposto acqueo, come si è detto), da un coprifaccia speciale avente m. 22 di base. Un fosso acqueo circonda il corpo di piazza ed il coprifaccia speciale, ed è largo 35 m. dinanzi al primo e 30 m. in corrispondenza del secondo.
Gli si avvolge attorno un coprifaccia generale, con base di 30 m., preceduto da un fosso di m. 18. In ogni rientrante di questo coprifaccia sono ricavati due fianchi casamattati, a due piani, lunghi m. 20, perpendicolari alle facce, ed unite da una cortina lunga 15 m.; destinate al fiancheggiamento del fosso più ristretto.
Questi fianchi sono coperti da uno spazioso rivellino, con ridotto e con le facce allineate a 65 m. dal rientrante del coprifaccia. Il rivellino è preceduto da un fosso acqueo largo 18 m.
Finalmente una strada coperta a tratti rettilinei, con piazze d'armi rientranti, senza ridotti, e con poche traverse, chiude la piazza all'esterno.
Tutte le opere esteriori sono prive di scarpa murata.
Le comunicazioni militari hanno luogo in capitale fino all'interno della caponiera principale; ivi si ripiegano normalmente, alle facce della caponiera; attraversano i fossi su ponti, in parte fissi ed in parte levatoi; passando sotto al coprifaccia speciale ed al coprifaccia generale in corrispondenza al rientrante, giungono al ridotto di rivellino, dal quale con passaggi sopra berme, all'estremità* delle facce del ridotto e del rivellino, e con ponti sul suo fosso, si arriva alle piazze d'armi rientranti. Di lì, con rampe, si può sboccare sul terreno davanti alto spalto.
Questo fronte fu trovato migliore dei precedenti, sopratutto perché tutto il corpo di piazza poteva prendere parte alla lotta lontana ed aveva molti cannoni casamattati, quindi difficilmente smontabili; per questo fatto era assicurata ancora la difesa vicina ed il fiancheggiamento dei fossi negli ultimi momenti dell`attacco. Le traverse casamattate del ramparo principale servivano ancora a proteggere questo dall'infilata.
Esso non fu applicato nella sua integrità* perché molto costoso; ma fu applicato in parte nelle fortificazioni delle città* federali germaniche, le quali affermarono l'impiego del fronte poligonale.
143. Nella difesa di Cherbourg, e di molte altre piazze, il Montalembert propose l'impiego dei forti staccati, per accrescere il raggio d'azione delle piazze forti e metterle al coperto dal bombardamento, preconizzando cosi le piazze a campi trincerati.