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Ho visto questo pugnale da un venditore, cosa ne dite, il pugnale è originale
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Ho visto questo pugnale da un venditore, cosa ne dite, il pugnale è originale
.. pugnale per assaltatori Regio Esercito alias 1938... un classico...
grazie Mafusa della risposta [ciao2]
ciao,a questo prezzo se ti interessa prendilo subito,è un affare.
naturalmente è un affare basta che sia originale,io purtroppo conosco solo apparentemente questo pugnale xcui non saprei che dire ,alle fiere comunque il prezzo è molto elevato rispetto a quello che hanno chiesto a te.
Grazie a tutti se qualcuno puo dirmi come fare per sapere se è originale io sono qua ho ancora tempo per accettare l'acquisto, mi è stata comunque garantita l'originalità* ma !!!!! [fuga]
...prendilo è OK Ciao sal, tira sul prezzo
Grazie Savoia 1948 non dubitare farò il possibile per prenderlo a meno [ciao2]
Vai tranquillo e buono! [:D][:D]
Si confermo la bontà* solo che il gancio posteriore pare un pò rovinato per il resto ok.Posto la costodia riferentesi al gancio. Ciao
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...le%20unico.jpg
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Ok grazie a tutti [:D][:D][ciao2]
...caro luciano, dissento, ha solo infilato sotto l'aggancio è sufficente riportarlo o alle otto o alle quattro sollevarlo un poco e riportarlo nella giusta posizione, buona giornata Sal
Sicuramente è come dici ma dalla foto mi era sembrato danneggiato. Ciao
Grazie a tutti [ciao2][ciao2]
ciao, per quella cifra ci compri ormai solo il fodero[incazz], non lasciartelo scappare
Grazie a tutti adesso [ff][ff][ff] è gia mio
Mannaggia anche questo? Be sono davvero contento per te. Ciao
Grazie Luciano la prossima settimana dovrebbe arrivarmi una fibia tedesca, quando arriva la mostro ciao
PS cosa intendevi con gancio un po rovinato?
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L'adozione di questo mitico pugnale,potrebbe farsi risalire all'anno 1938.Non esistono documenti che ne comprovino l'adozione,ma le fotografie d'epoca in cui appare,sono tutte posteriori al 1938.
E' un pugnale molto robusto e spartano,con una spessa lama ad un filo e punta.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...7_IMG_1060.JPG
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La guardia è molto semplice,di forma ovale e spessa.
L'impugnatura è formata da due robuste guancette di legno,sagomate in modo da essere ergonomiche, assicurate al codolo della lama con tre rivetti bombati.
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Il fodero è in lamiera,con passante metallico tubolare di forma rettangolare e con un elemento scorrevole,che permetteva di indossare e togliere il pugnale senza aprire il cinturone.
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Il passante,che è fissato in modo da far risultare il pugnale inclinato rispetto alla cintura, esiste in due misure.Una piccola per il cinturino della truppa,e una grande per il cinturone degli ufficiali o per la grossa cintura in canapa dei reparti da sbarco della Regia Marina.
Spesso gli ufficiali erano usi appendere il pugnale ad una delle campanelle del cinturone tipo sam brown,in modo che non intralciasse accovacciandosi,sedendosi ecc.
Generalmente l'impugnatura dell'arma e di color legno naturale,ma si possono incontrare esemplari con l'impugnatura verniciata di nero,verosibilmente utilizzati dai reparti delle Camicie nere.Personalmente ne possiedo uno con impugnatura nera opaca e uno con impugnatura e fodero di colore nero lucido.
Questo pugnale,godette di un certo successo.Nato per fornire un'arma robusta e poco costosa,andò ad equipaggiare tutti i reparti speciali delle Regie forze armate;la forma fa pensare che dicenda nel disegno del pugnale per assaltatori austiaci,caduti nelle nostre in grandi quantità* alla fine del primo conflitto mondiale,e fra i quali esiste un modello transizionale.
Il modello 1938,lo si vede al fianco dei paracadutisti,degli assaltatori del Regio esercito,dei guastatori e di alcuni reparti della Regia marina.
Andò ad armare anche i reparti della Milizia,anche se all'interno di quest'ultimi,gli ufficiali e militi che gia possedevano il modello 1935,continuavano a portarlo.
Come tutte le armi bianche corte,seguì i nostri reparti fino alla fine della guerra e lo si vede spesso indossato anche da reparti della RSI.
Le misure sono:Lunghezza totale mm330,lunghezza della lama mm210.
G R A Z I E !
Dopo aver letto questo topic sono scivolato sulla mia stessa bava, andando verso la cucina...
So di dire un'eresia, ma tra questo modello ed il "marcia" non saprei ancora oggi quale sia il mio favorito.
Immagino un soldato che nel 1943 avesse in dotazione un "massiccio" MAB 38/A e una di queste lame, anch'essa "massiccia" al fianco: probabilmente si sentiva un semidio.
Curiosamente, nel 1943 aliquote di mitra e di pugnali andarono ad armare i N.A.P., i Nuclei Anti Paracadutisti del Regio Esercito, che molti affastellano nella categoria degli "sfigati" assieme ad altri reparti nostrani.
Attendo gli sviluppi
dan [ciao2][ciao2]
Grazie ad Arditi,Ciofatax e tutti gli altri.Sono contento vi piaccia questo pugnale,ed è per questo che di seguito allego anche il modello transizionale fra quello da assaltatore austriaco e il mod.38.
Thanks to Arditi,Ciofatax and all the others. They are content there you like this dagger, and it is for that of continuation I enclose also the transizionale model between that Austrian and the mod.38.
Non esiste una documentazione ufficiale che asserisca che il mod.38 discenda dal pugnale austriaco,ma l'esistenza di un modello transizionale che accorpa le caratteristiche delle due armi,può avvalorare questa tesi.
In questa foto i tre pugnali a confronto:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...7_IMG_1432.JPG
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Come si vede,la guardia e praticamente della stessa forma ovoidale.Il modello di mezzo,ha l'impugnatura sagomata come il mod.38,ma assicurata al codolo con rivetti a spina come l'austriaco.
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In tutti i tre modelli,il fodero è metallico,ma nel modello transizionale e nel mod.38,si è cercato di migliorare l'attacco alla cintura.Il modello transizionale,ha il fodero praticamente identico ai pugnali da marcia mod.35 per i BTG delle CC.NN.,ma senza il fascio stampato a rilievo.
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Le lame sono pressoche identiche;massicce,con filo e punta.
Ultima puntata.
Quello che segue,dovrebbe interessare particolarmente Marpo.
E' un pò messo male,ma viste le incisioni risulta interessante.
Dovrebbe essere appartenuto ad un paracadutista,visto il teschio con il paracadute.
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Dall'altra parte dell'impugnatura,l'antico propietario ha inciso un fascio littorio e un'aquila imperiale.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...4_IMG_1444.JPG
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Ma possibile che solo io abbia dei pugnali da far vedere??Non ci credo!
L'ultimo è davvero una chicca sensazionale.
Innazitutto complimenti per la cura con la quale conservi e fotografi queste preziose lame.
Le incisioni che si possono vedere sono spesso dei capolavori di "mano santa": evidentemente eravamo un popolo di artigiani, oltre che si santi, eroi, navigatori,trasmigratori, colonizzatori, coloni e sforna-figli...
Come sai di reparti CCNN so poco (...mea culpa), e sono incuriosito soprattutto dall'utilizzo che fu fatto nel Regio Esercito, almeno nel 1943.
Ad esser sincero non è che se ne vedessero molti in circolazione nel R.E., così come per i m.a.b.
- Il pugnale era dotazione di reparto o (gli ufficiali) si poteva acquisire anche privatamente?
- I guastatori lo avevano in dotazione, o avevano solo il "marcia" senza logo MVSN sul fodero?
- Come giudichi (tecnicamente) la pubblicazione dello S.M.R.E. sulla LOTTA CORPO A CORPO, relativamente alla parte della lotta col pugnale?
[ciao2]
Cerchero di risponderti per quello che negli anni ho potuto cercare di capire.
-Il pugnale veniva dato al momento dell'arruolamento nel reparto per cui era previsto.
Si distribuiva quello che al moomento,l'intendenza aveva da distribuire.
Probabilmente e per questo che all'interno di uno stesso reparto,potevano convivere più modelli.Esempio:mio nonno partì volontario per l'Africa orientale come Camicia nera e gli fu dato il modello .35
Si ricordava che alcuni "veci" del suo battaglione avevano in dotazione l'austriaco.
Quando fu inviato in Jugoslavia nella WW2,lui aveva ancora il suo marcia e le "spine" arrivavano con il modello da assaltatore.
-I guastatori avevano in dotazione entrambi i modelli,ma secondo me vale il criterio di distribuzione sopra descritto.
Il pugnale da marcia,era diventato un modello di costruzione costosa e anche il secondo modello risultava troppo costoso.In effetti era un pugnale troppo ben rifinito per gli usi per il quale era stato concepito.Ma si sa,noi italiani si alvora sempre benino.
Il pugnale per assaltatori,per quanto buona e robusta arma,aveva il pregio di essere più economico.
-Giudico la pubblicazione che mi dici,un ingenuo tentativo di dare una sorta di istruzione per una cosa difficilissima quanto imprevedibile.
Non si può sapere come si reagirà in una situazione di pericolo,tanto meno in una situazione di combattimento corpo a corpo.
Mi ricordo che alla fine del corso ci domandammo se mai saremmo riusciti ad usare la pistola.
Alcuni rispondevano che avrebbero sparato ad un cristiano senza troppa fatica,altri affermavano che non sarebbero mai riusciti.Io dicevo che non sapevo quello che avrei fatto,anche se dentro di me la cosa mi faceva paura.La risposta,l'ebbi solo dopo qualche mese.E non l'avrei mai immaginata.
Spero di essermi spiegato.Comunque il libretto è bello ed interessante dal punto di vista collezionistico.
Grazie per i complimenti e per le curiosità che mi hai esternato.Se hai bisogno ancora sarò ben lieto di rispondere ate e atutti gli altri.
<font color="blue">Grazie Dan.
La pubblicazione che conosco io è datata 1943, non so se ne esistessero di anni precedenti, ma a quella data fu stampata anche per quei reparti dislocati con compiti di presidio. Infatti temevamo molto ogni sorta di azione "tipo commandos".
Quasi certamente però quei reparti (a parte elementi della MVSN) non avranno avuto in dotazione il pugnale.
Osservando superficialmente i due modelli (marcia e assaltatore) non riesco a capire quale sensibile differenza di costo vi potesse essere, proprio perché non esperto in materia.
Come giustamente ricordi anche Tu, molte notizie su queste armi sono ancora celate negli archivi dello Stato Maggiore, magari nei fondi "vestiario equipaggiamento" che (quasi) nessuno va mai a sfogliare, perché anche il nostro piccolo mondo vive di "mode".</font id="blue">
[ciao2]
Sinceramente,anche secondo me le differenze fra i due modelli sono minime.
I risparmi si avevano,probabilmente,nelle fasi di lavorazione.
Di seguito metto alcune pagine del manuale per la lotta corpo a corpo di cui parlavi sopra.
Anche la mia è edita nel 1943.
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I primi due capitoli della premessa,gia la dicono lunga sull'ingenuità* della pubblicazione.
Nel secondo capitolo,si pèrecisa che non si deve perdere il controllo e mantenere i nervi saldi.Una parola in caso di lotta corpo a corpo.
Si prosegue nelle pagine successive consigliando anche di respirare con il naso e tranquillamente per non perdere le forze e cadere nell'affanno.Azzarola,a dire è semplice.
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Si prosegue poi,descrivendo mosse e tecniche di combattimento,con pugnale o bainetta,a mani nide e con il fucile.
Sono descrizioni prettamente tecniche,ma più che la teoria,forse avrebbe fatto meglio molta,molta pratica.
Interessanti le immagini,con il nemico impersonificato dal soldato inglese con enorme "padella" sul capo.
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Eccolo lì! E' lo stesso che abbiamo in Associazione, me lo sono letto tutto d'un fiato. L'elmo dell'inglese sembra uno di quelli "medio evo" della protezione civile, anche la sua faccia spesso è tutto un programma...[:D]
Era tra i libri di un ufficiale che fu prima in Africa poi, rientrato in Sardegna, fu dislocato tra i reparti a difesa della diga del Tirso.
Non vi sono annotazioni a margine o timbri.
<font color="red">P.S. non ho potuto fare a meno di (intrav)vedere la pubblicazione che sta sotto il manuale...</font id="red">
Non è una pubblicazione,ma un manifesto propagandistico.
Devo postarlo?
NO [;)]Citazione:
Originariamente Scritto da 128legio
Vabbè;un o.t.,comunque.
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Caspita Ciofatax,seguitisssssssimo questo topic!!![Panic2]
Non so se riuscirò a rispondere a tutti.
Seguitissimo, magari nascostamente, ma seguitissimo.
Ah! Oggi sono andato a vedere sul libro "L'ESERCITO ITALIANO ALLA VIGLIA DELL'OTTO SETTEMBRE 1943" (Cappellano/Pignato).
Ricordavo una foto di Militi con m.a.b. nei Balcani prearmistiziali.
Uno(giubba senza cinta) non ha pugnale, un sergente ha un marcia e due militi hanno l'assaltatore. Almeno così mi pare di vedere, casomai posto la foto, sempre se interessasse...
Nessuno dei sugett pare essere particolarmente giovane.
Certo che devi postare la foto.
Il mio ha anche delle tacche su manico non so cosa siano
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Bellissimo anche il tuo Aldo.
Ciao Aldo;intanto mi complimento per il bel pezzo che tra l'altro è in buone condizioni.
Era uso incidere delle tacche sul manico delle proprie armi per segnare o ricordare un serie di eventi,tipo numero di assalti,numero di scontri,o numero di nemici uccisi,ecc.
Sul tuo,però,mi sembrano fatte in ordine sparso.In genere venivano fatte una in seguito all'altra.
Alcune volte,incisioni fatte dagli originali propietari,rimangono un mistero legato solo alla loro fantasia.
Se sono state fatte di proposito,chissa cosa avrà* voluto ricordare l'originario propietario del tuo.
Magari ha voluto ricordare tutte quelle cose come numero di scontri,assalti,nemici uccisi ed è per questo che sono distanziate.
Bravo!!Una cosa a cui non avevo pensato.Ipotesi più che plausibile.Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Grazie delle risposte da una parte sembrano piu simmetriche
dall'altra meno,se ho questo pezzo devo dire grazie anche al Forum mi era stato offerto da un conoscente e io ho chiesto postando la foto se era originale e se il prezzo era accettabile 150 euro mi sembra,dopo le prime risposte lo avevo gia preso.
ecco la foto,anche se devo ricorrenre ad uno stratagemma.
Scusate, ma si sa quanti m.a.b. furono distribuiti ai reparti
nei primi mesi del 1943 ?
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[ciao2]