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l'elmetto regio m.33
Dunque ragazzi, circa trent'anni fa mi passarono per le mani qualche centinaio di meravigliosi m33 fregiati che non tenni perchè ovviamente affascinato dal mito Terzo Reich cercavo solo tedeschi ed all'epoca se ne trovavano ancora molti di entrambi qui a Genova, soprattutto di m40 mimetici nelle fortificazioni e dintorni della costa ligure!
Così, nel totale disprezzo di ciò che invece costituisce uno dei tasselli della nostra storia patria militare, di quei bei 33 non ne trattenni alcuno e sempre li cedetti.
Quando invece in questi ultimi anni mi capitò di incappare nuovamente in qualche cumulo di 33 erano purtroppo tutti rigorosamente post 1970, accatastati in magazzini di rottami metallici, forse qualcuno aveva il solo guscio bellico poi ricondizionato e riverniciato, cmq un frankestein a mio avviso da non collezionare. Così con fatica tra una ricerca e l'altra, ovviamente non sui mercatini o sulle aste, ovviamente sempre al risparmio, ho recuperato pochi esemplari di comunissimi m.33 ma almeno integralmente bellici ed intonsi(salvo uno al quale ho sostituito io la cuffia in pelle, xchè si era rinsecchita e rotta), quasi tutti senza fregio, solo uno ha la decalcomania della regia marina ma privata della corona in un tempo che non saprei giudicare se bellico o post, ed un'altro che ha il fregio a mascherina del Carabinieri Reali ma privato della scritta VE, anche qui non saprei dirvi se in epoca bellica o post. Interessanti le varie tipologie e tonalità* di vernici e di rivetti e di interni, nelle loro varianti a mio avviso tutte belliche. Spero di fare cosa utile e gradita a tutti ed al data base del forum. Un saluto. [ciao2]
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Tinte e tipologie, nonché rivetti e imbottiture, tutti bellici.Unica stranezza, ma non e' una
critica, il 4° foro frontale, che ha un rivetto bombato, mentre gli altri che monta sono piatti.Sara'
sicuramente d'origine ![ciao2]PaoloM
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Ottima selezione di tinte,rivetti,cuffie e soggoli...[:)]
Ottimo lavoro!!![ciao2]
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Molto belli,e con la difficoltà* di reperire 33 non fregiati,direi che hai una bella carellata,veramente.E complimenti.
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Hai un'ottima collezione,Celtico.Davvero belli tutti.
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Quando si parla di M33 non resisto, i miei non sono belli come quelli di Celtico (stupendi) ma io mi accontento anche di questi.
Un grande mea culpa per il poco tempo che riesco a dedicare alla loro cura , meriterebbero di più.
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Molto belli anche i tuoi,complimenti.
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Personalmente il 33 lo pretendo perfetto a meno che non abbia chissà* quale fregio particolare.
Per cui Daniele, ti chiedo di starci un pò dietro a questi benedetti elmi...ehehehe
Saluti
Corradoo
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Grazie per gli apprezzamenti, e complimenti a Daniele1955, concordo con Ado Daniele curali un pochino di più!
Paolo il rivetto al quarto foro è proprio il suo, si vede che all'epoca usavano quello che capitava!
Daniele ho qualche perplessità solo sui rivetti bombati di alcuni dei tuoi, dalle foto non realizzo se sono quelli bombati post-bellici oppure l'ultimo tipo di rivetti bellici. Anche la vernice poi andrebbe forse vista meglio dal vero, dalle foto non si colgono le sfumature, a volte basta un'ombra od una luce di troppo per falsare la realtà . Mi posteresti per piacere i due fregi dei CC in una macro frontale? Alcuni forse "potrebbero" essere stati dei bellici ricondizionati poi nella repubblica, sai accadeva spesso, però per capirlo a volte bisogna davvero averli alla portata di mano. Il carabinieri nero era verde e l'hai pulito tu? Sentiamo che ne dice Paolo M. Ciao a tutti e mi raccomando POSTATE!!!!!!
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Sono elmetti interessanti, ma maledizione tenuti maluccio.Che ci vuole a pulirli un po'?Comunque vedo un Carabinieri postbellico del
primo dopoguerra e senza cifre .Dell'altro nero non si
apprezza il fregio.[:D]PaoloM
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Ciao, i primi 4 elmi postati da Daniele1955 appartengono alla famiglia dei '33 ricondizionati post, giusto?
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Vorrei partecipare anch'io a questa carrellata.
Devo dire che ultimamente penso di aver avuto abbastanza fortuna con i M33, me ne son capitati diversi discreti e a prezzi piuttosto modesti, per varie circostanze.
Posto intanto questo "senza fregi" trovato da un americano o canadese che lo vendeva come "elmetto della guerra fredda", insieme a brutte e sfuocate foto, forse per questo è rimasto a un prezzo molto basso.
Unico neo, manca mezzo soggolo, quello con la fibbia, ne è rimasto solo un pezzetto attaccato all'elmetto, e con gli elmetti italiani non è cosa facile a risolvere, anche avendocene altri.
http://img210.imageshack.us/img210/6...m330015wa9.jpg
http://img210.imageshack.us/img210/8...m330016io4.jpg
http://img518.imageshack.us/img518/110/z2m330017kr9.jpg
http://img265.imageshack.us/img265/5...m330018ln4.jpg
http://img249.imageshack.us/img249/7...m330019kp1.jpg
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Si, mi pare due per la tinta, e due per i rivetti.Le imbottiture
possono essere anche belliche, dipende da quando venne fatto il
rimontaggio.Una tantum,ricordiamoci che le vecchie imbottiture, specie
se nuove, non venivano buttate via, ma vennero applicate fino ad esaurimento fino alla fine degli anni '60.
[ciao2]PaoloM
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Continuo con un altro che ritengo molto interessante.
Come vedete è un 33 coi rivetti primo tipo a due linguette.
Il colore originario è grigio verde chiaro, poi è stato applicato, ma ancora sembrerebbe di fabbrica un grigio verde leggermente più scuro, circostanza comunque già* vista, tanto che mi vien di pensare che il più chiaro sia come un primer, un sottofondo.
Comunque sul secondo strato c'è anche un'insegna, se ne vedono alcune tracce, coperte da quello che poi è lo strato finale, un rugoso grigio-verde scuro molto "gessoso".
Quando ho ricevuto l'elmetto (anch'esso presentato male peraltro)da un venditore tedesco, l'aspetto era di u oggetto "calcinoso" più che verniciato; inoltre questo strato di vernice finale era parecchio friabile e inconsistente, tanto da perdersi a pezzetti neanche tanto piccoli; c'ho pensato un po' e poi ho deciso di fare come negli affreschi da recuperare, o nei vecchi intonaci di pregio: una soluzione di acqua e collante vinilico (il semplice vinavil), molto diluito e incolore, a consolidare il tutto.
L'operazione è avvenuta semplicemente e con successo, anche se diciamo il colore finale si è un po' ravvivato; ma la cosa più interessante è stata che mentre applicavo questa soluzione col pennello nella parte frontale l'acqua ha fatto comparire con stupenda evidenza, in trasparenza, il fregio del Genio nella sua pressoché totale integrità*; il tempo di prendere la macchinetta fotografica per immortalarlo, che però è praticamente scomparso di nuovo: la vernice gessosa si è saturata, asciugandosi quasi istantaneamente, e ora, anche ribagnadola con acqua non ripropone più lo stesso effetto.
Quindi dovete credermi sulla parola.
Io ipotizzo un uso RSI di quest'elmetto, non tanto perché mi interessi particolarmente, ma perché mi sembra l'ipotesi più credibile, oppure usato dai tedeschi anche perché all'interno, se pur sbiadite, ci sono delle scritte in gessetto bianco che sembrano tedesche e per la provenienza, appunto Germania, da una persona che si qualificava non collezionista e lo proponeva come russo o americano, presso la sua famiglia da decenni.
http://img117.imageshack.us/img117/4...m330011hm4.jpg
http://img205.imageshack.us/img205/4971/z2m33001ov7.jpg
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http://img205.imageshack.us/img205/6...m330013hy4.jpg
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Credo che la tua ipotesi, su quest'ultimo elmo sia giusta.
[ciao2]PaoloM
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Ragazzi vi posto le foto dei rivetti degli elmetti.
Sono in sequenza giusta.
Effettivamente il dubbio io lo avrei sul secondo, ma gli altri mi sembrano quelli del secondo tipo.
L'elmetto nero dei regi carabinieri non l'ho pulito io , ma l'ho acquistato così, l'altro invece l'ho recuperato io sotto due strati di colore e sotto un'altro fregio (fanteria).
[:I]Perdonatemi per le loro condizioni , li ho solo da luglio e prometto di dedicare a loro le giuste attenzioni.
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Daniele
dunque secondo me
- foto 1 e 2, rivetti periodo bellico ma colore di elmetto post; come già* detto, non è che nel 45 hanno buttato via ciò che c'era ma tutto è stato usato fino ad esaurimento, per cui....
- foto 3 e 4 indubbiamente post sia i rivetti che la tinta
- foto 5-6-7 stesso discorso: rivetti a scalino anche bellici, ma il colore non sembra, e non è neanche una sovraverniciatura, da far pensare al colore bellico sotto.
- foto 8-9-10 Carabinieri; anche questo è post, sia i rivetti, che la vernice che il fregio; il fregio bellico ha il simbolo VE (Vittorio Emanuele) nel cerchietto, come del resto il successivo nero.
- foto 11, questo mi sembra un Regi Carabinieri in regola; però il rivetto non si capisce, o è un primo tipo a due linguette, o ci vuole una foto migliore.
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Ah Daniele, riguardando il primo elmetto comunque potrebbe trattarsi di una riverniciatura esterna su elmetto bellico, almeno così mi vien da pensare dalle foto dell'interno; ma tu che lo hai in mano dovresti poterlo verificare facilmente.
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Mi sono procurato da poco il libro " M33 analisi di un elmo "
e nel capitolo dedicato alla colorazione così si esprime " La tinta era in grigioverde chiaro fino a circa la fine 1936, in grigioverde con un aumento della percentuale di verde oppure in verde-bandiera fino al 1940, in grigioverde scuro fino al 1942/43 ed in verde oliva scuro dopo questa data."
"solo dopo il 1948 fu allestito un nuovo modello di elmetto colore cachi
che meglio si adeguava al colore delle uniformi......."
Ora io alla luce di questa spiegazione non riesco più a capire di che periodo posso considerare la colorazione dei miei 33.
Aiutatemi [?][?]
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Citazione:
Originariamente Scritto da piesse
Vorrei partecipare anch'io a questa carrellata. Devo dire che ultimamente .........italiani non è cosa facile a risolvere, anche avendocene altri.
Bravo Piesse, bellissimi belli i tuoi 33, mi raccomando se devi venderli prima di buttarti su ... "evai" fammi un fischio!!! [ciao2]
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Daniele , premesso che tutti i 33 hanno una loro storia e meritano il dovuto rispetto, anch'io sono vicino a quanto dice Piesse in tutto. Aspettiamo con piacere il rivetto del CC nero. Grazie per macro, rendono l'idea. [ciao2]
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Daniele, hai ragione, i colori sono spesso un concetto un po' soggettivo, comunque per fare un esempio, se guardi i due elmetti che ho postato io, il primo è un grigio-verde diciamo 42/43, mentre le due tinte liscie di quello rugoso sono proprio i due grigioverde, uno ante 36 e l'altro 36-40; la vernice rugosa poi la puoi considerare post 43.
Dopo la guerra non comparve però subito il kaki, che è molto caratteristico e riconoscibile, anche se c'è sia piuttoisto lucido, semilucido e opaco, però per esempio la Marina adottò un verdone simile a certi verdoni post 43, ma anche qualche altro corpo.
La schematizzazione del libro mi sembra troppo rigida e semplicistica.
Ma il kaki postbellico (quello che sembra essere sui tuoi elmetti, è molto riconoscibile comunque.
Non per essere palloso ma invio a caso qualche foto di postbellici con questo colore tipico.
Tra parentesi ti faccio notare come sia l'Artiglieria da Montagna che il Fanteria abbiano rivetti a scalino bellici, ma siano in tutto e per tutto elmetti postbellici.
http://img212.imageshack.us/img212/9...ore0001jy4.jpg
http://img337.imageshack.us/img337/3...re00011xr3.jpg
http://img211.imageshack.us/img211/5...re00012ni2.jpg
http://img441.imageshack.us/img441/6...re00013wl0.jpg
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Citazione:
Originariamente Scritto da piesse
....Ma il kaki postbellico (quello che sembra essere sui tuoi elmetti, è molto riconoscibile comunque.....Tra parentesi ti faccio notare come sia l'Artiglieria da Montagna che il Fanteria abbiano rivetti a scalino bellici, ma siano in tutto e per tutto elmetti postbellici.
Verissimo, è una tragedia trovare questi rivetti su elmi post bellici, credo che per un'analisi approfondita di un 33, ci voglia molta conoscenza e molta esperienza, come in tutto del resto!
Perciò:
1) verifica dei rivetti copriforo d'areazione
2) verifica della vernice
3) verifica delle barrette reggi soggolo d'alluminio se sono marcate internamente (lettere e corona, però non tutti i bellici lo erano purtroppo)
4) verifica della cucitura della cuffia in pelle (cucitura a righe parallele tipo un uguale oppure a piccola zeta)
5) verifica delle fibie di fissaggio dei sottogola rettangolari e non trapezioidali
6) verifica del sottogola in cuoio grigioverde e non in tela
7) verifica dei marchi impressi sul cuoio del sottogola (scudo sabaudo)
etc etc etc
Di certo che se il vostro 33 ha tutte queste caratteristiche vuol proprio dire che avete un cul... eh volevo dire che è proprio un bel text book!!!! [ciao2][ciao2][ciao2]
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Bravo Celtico, hai centrato tutti gli argomenti.Una cosa importante:
nel primissimo periodo postbellico (1946-47 e 48) il kaki non era
come quello degli anni '60 e '70, era infatti un color kaki rossiccio.
Si trova spesso sugli elmetti M.33 dei Carabinieri (vedi anche l'M.33
della Fanteria, postbellico ultimamente postato da Piesse).[ciao2]PaoloM
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A confermare le parole di Paolo circa il colore (non che ce ne sia bisogno, naturalmente![;)]) ecco invece un Fanteria successivo al precedente; notare anche qui però la presenza di rivetti a scalino bellici......
http://img466.imageshack.us/img466/5...mm00011pt1.jpg
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E tanto per stimolare ancora la discussione e l'osservazione, questi due Marina, molto interessanti.
Intanto sono di provenienza certissima, mai passati da collezionisti, ma direttamente il primo dall'Arsenale di la Spezia, recuperato oltre vent'anni fa e rimasto nel garage di un amico Ufficiale di Marina che me ne ha fatto recementemento gentile omaggio e l'altro, sempre dalla stessa persona, ma da un'altra nota struttura militare locale.
Il primo presenta caratteristiche indubbiamente belliche, compreso la verniciatura in grigio verde chiaro ante 1940; successivamente è stato riverniciato, anche all'interno con questo verde più scuro; però non appare smontato, salvo la pelle che secondo me è stata sostituita, prassi frequente in Marina.
Secondo me il tipo di verniciatura e l'ancora senza corona, la struttura militare da cui proviene e l'epoca della sua radiazione, già* oltre 25 anni fa, può far ragionevolmente pensare anche a un elmetto ristrutturato post 43, durante la RSI, e rimasto in uso pressoché invariato, visto che il fregio per la MM è rimasto praticamente immutato. Certo, sarebbe interessante vedere cosa c'è sotto l'attuale insegna, ma sinceramente non me la sento di farlo.
http://img175.imageshack.us/img175/8...emm0001qv0.jpg
Il secondo invece è ancora un Marina Militare, anche questo presenta verniciatura sottostante grigio verde chiaro bellico, ma stranamente, pur all'apparenza non smontato, i rivetti sembrerebbero non propriamente riconducibili al periodo bellico.
La verniciatura di ricondizionamento, applicata senza complimenti anche su zone rugginose, sembra invece chiaramente post, periodo fine anni 40/primi 50, ed è presente anche all'interno, anche sul cerchio, che ripeto invece non appare smontato.
Sostituita invece è la pelle che in questo caso è del tipo biancastro antifungo e con due cuciture anziché una.
Il soggolo è un classico ricondizionamento da arsenale, in pelle marrone, con rivetti non classici, e in numero di uno anziché due.
http://img251.imageshack.us/img251/5...emm0002ax9.jpg
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Sì interessante Piesse, magari posta anche gli interni così ci ragioniamo sopra.
Dunque per continuare questa interessantissima discussione (almeno per me) e spero davvero che chi ne sa con certezza molto più di noi ci aiuti dando generosamente il suo conrtibuto, voglio esporvi ciò che sò circa alcuni degli aspetti più controversi (anche tra i veri esperti della materia): il rivetto del 33 bellico. [8D]
Cominciamo con i rivetti primo tipo, penso che per tutti sia facile riconoscerli, per capirci è quello frontale del mio quattro fori e quello dell'ultimo elmo da me postato. [^] Dunque per fissare questi rivetti all'elmo l'esercito usava una macchinetta (che personalmente non ho mai visto e che penso funzionasse come le nostre moderne rivettatrici), questo rivetto sparato nell'apposito foro del guscio si apriva all'estremità* dividendosi in due dentini e fissava così la struttura portante dell'interno e permettendo il montaggio successivo della cuffia in pelle .
Eccolo:
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Successivamente cambiando tipologia di rivetto cambiò evidentemente anche la macchinetta rivettatrice ed i dentini diventarono sei e poi otto, e così si sono conservati anche nei post bellici, personalmente non ho mai trovato elmi con rivetti a Quattro dentini anche se devo dire che c'è chio afferma che esistevano. Qui su WW ho visto questo, evidentemente c'erano, magari non li ho mai visti io (che poi non significa proprio nulla, chissà* quante cose non ho mai visto [:245][:245][:245])
Eccolo con i quattro dentini:
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Ecco i rivetti bellici:
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Ora mi è stato detto da alcuni vecchi collezionisti che dopo questa tipologia di rivetto bordato alla base (vedi foto sopra allegate) che si apriva internamente con otto dentini, e prima del classico rivetto bombato post bellico, in epoca tardo-bellica ne fu usato un'altro che era una via di mezzo tra quello bellici classici e quelli bombati post bellici, mi si dice che fosse di forma trapezoidale leggermente bombata e senza bordino oppure un'accenno di esso. Non so se questo sia vero, di certo ho visto molti elmi che presentavano questo tipo di rivetto (e numerose altre varianti) e qui sta appunto la ricerca della verità*, per capire se anche queste tipologie si possano accredeitare all'epoca bellica. Penso che dovremmo perciò aiutarci confrontando gli altri fattori dell'elmo con le predette caratteristi dei bellici (vernice, interno, soggolo, ecc...):
Potrebbero essere tipo questi? [:251][:251][:251]:
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Rivetto post bellico:
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Mi sto rendendo conto mentre sto scrivendo che la materia è alquanto complessa anche per me che credevo di sapere le cose basilari, in effetti in mancanza di regole certe annaspiamo un pochino se non nel buio nell'ombra.... [:38]
Pare che negli elmi di marina non avendo a bordo delle navi la macchinetta rivettatrice si arrangiassero fissandoli a mano, non so se è vero, però me l'hanno venduta così, e pare che sia per questo motivo che quest'ultima fantomatica tipologia di rivetto non abbia la bordatora esterna che era data dalla pressione della macchinetta.
Bà* la materia è davvero tanta, un conoscente mi diceva che gli interni in pelle degli elmi di marina bellici ovviamente erano due pezzi cuciti, sinceramente io non concordo con lui perchè ad esempio il mio primo postato marina è decisamente bellico e marcato in tutto eppure ha una normalissima cuffia intera.
Sarebbe bello che qualcuno parlasse dei marchi delle astine in alluminio di fissaggio dei soggoli, e qualcun altro sei soggoli e dei marchi del cuoio, e qualcun altro delle vernici.
A proposito di vernici, io ho qualche perplessità* sulle vernici cosiddette verdone scuro di fine guerra che credo si possano confondere facilmente con quelle post belliche.
Poi magari se qualcuno volesse esporre per benino tutte le tipologie di fregi e le tecniche di verniciatura ecc....
Spero di aver dato un "la" senza alcuna presunzione, ho scritto quel poco che sapevo e vorrei aver detto di più, ma credetemi solo per scrivere queste poche righe ci ho messo il pomeriggio (tra ricerche, tagli di foto, ripensamenti ecc...) però mi sono inmpegnato come potevo per il forum... aiutiamoci a vicenda. ciao. [ciao2][ciao2][ciao2]
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Vedo che questo topic si sta facendo interessante. Le risposte ve le
state dando, piu' che esatte voi stessi (Celtico e Daniele). C'è solo
da chiarire che la macchinetta e' un aggeggio pesante 7 o 8 kg, quindi perfettamente adatto anche in marina, pertanto vi invito a non
trarre delle conclusioni affrettate.Inoltre, ogni bullone veniva applicato a mano, e non sparato:applicato il rivetto d'aereazione, chiamiamolo correttamente cosi',veniva poggiato l'elmetto sulla macchinetta, che, con una leva, appositamente abbassata, faceva aderire perfettamente il rivetto al foro prescelto, piegando all'interno le linguette.Per farvi capire, avete mai usato la macchinetta a leva per applicare i tappi sulle bottiglie di vetro? Ebbene, il sistema e' pressoché quello.
Mi pare che sapete distinguere benissimo un rivetto d'aereazione bellico da uno postbellico.Mi rendo conto della difficolta' di avere
a che fare con elmetti bellici poi ricondizionati nel periodo postbellico!Ebbene come gia' detto infinite volte in tutti i forum, se
c'era necessita' gli accessori interni erano cambiati, ma se
l'elmetto era rispondente ai requisiti, veniva assegnato sino ad
esaurimento. Niente di strano.A mio fratello ,sotto le armi ad inizio
anni '80, capito' un elmetto con soggolo di cuoio tinto kaki e con
i rivetti d'aereazione primo tipo a due linguelle!!
[ciao2]PaoloM
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Citazione:
[i].....i rivetti d'aereazione primo tipo a due linguelle!! [ciao2]PaoloM
Grazie Paolo, sapessi che piacere si prova a sentirsi dire le cose chiaramente!!!! E soprattutto come sono realmente!!! [ciao2]
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Ho trovato la foto della macchinetta per i rivetti.
Scusate la qualità*, ma non avendo disponibile uno scanner ho usato la digitale.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...gine%20001.jpg
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Citazione:
Originariamente Scritto da daniele1955
Per documentare la spiegazione di Celtico vi posto i rivetti primo tipo a due linguette e forse .........e dico forse, quello che potrebbe essere il colore verdone a cui si riferisce
Daniele non ho parole per ringraziarti del tuo contributo... per continuare una discussione in corso della stanza del caffè ti faccio i miei complimenti per il coraggio di metterti in discussione senza timidezza o falsi pudori. Concordo con te Daniele pienamente, noi ci si prova, sbaglieremo ,.. se è così corregeteci, non importa l'importante è costruire.. crescere.. imparare!!!!!!!!!
Dunque non ho capito se tutte le foto da te appena postate si riferiscono allo stesso elmo, credo di no vista la discrepanza tra interni ed esterni dei rivetti.
Perciò se così fosse, ti dico la mia: dunque le due linguette sono proprio simili a quelle dei rivetti d'areazione primo tipo. L'elmo postato dopo invece, da quello che vedo nelle foto postate (un pò piccole per la verità* e poco dettagliate), mi sembra che non abbia il verde che dicevo io, questo mi pare troppo scuro e sul blu, son sincero non saprei giudicarlo, mi sembra una vernice post (a meno che non sia una qualche strana vernice della marina miliare). I rivetti d'areazione esterni invece mi paiono proprio quelli post bellici e direi che non ho dubbi su questo. L'interno invece a mio avviso è proprio un bell'interno bellico con pelle chiara come il mio dell'elmo con rivetti primo tipo. ciao e grazie. [ciao2]
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...184614_int.jpg
132,72*KB
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Citazione:
Originariamente Scritto da daniele1955
Ho trovato la foto della macchinetta per i rivetti. Scusate la qualità*, ma non avendo disponibile uno scanner ho usato la digitale.
Waoooooooo qualità* perfetta Daniele un GRAZIE ciclopico, finalmente la vedo!!!!!!!! [:51]
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Mi raccomando, dite sempre la fonte da dove prendetele foto, specie se
è una pubblicazione correntemente in vendita...[ciao2]PaoloM
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Hai ragione Marpo , l'avevo in mente ma poi ....ah ! l'età* che avanza e la memoria che si ritira.
La foto l'ho tratta dal libro " M33 ANALISI DI UN ELMO" edizioni Marvia.
Celtico hai visto bene , i rivetti a due linguette li ho fotografati da un'elmetto che non è quello verdone che ho postato dopo (era proprio un bel verdone scuro).
ps : scusate se a volte dico delle min.....te , ma ho potuto dedicarmi a questa mia passione da poco e l'entusiasmo, la palese inesperienza e la voglia di recuperare il tempo perduto mi fanno vedere lucciole per lanterne.
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Da dire una cosa della macchinetta: io, circa quindici giorni fa ho avuto modo di vederne (e toccare) una dal vero, identica a quella del libro.
La possiede uno qui in Toscana e la venderebbe pure, ma non sto a dirvi quanto vuole....
Orbene, la macchinetta in questione apre i rivetti a otto lembi, ma una cosa va detta: i rivetti NON sono pretagliati ma è il punzone della macchinetta che fa questo lavoro.
Allora all'inizio le macchinette nacquero con il punzone che apriva il rivetto in due, poi visto che questo tipo di fissaggio non dava troppa sicurezza, pare che si passò a quello a sei e ancora in periodo bellico a quello a otto, modificando ogni volta le macchinette in servizio, tanto che anche quella del libro citato sopra è a otto (me l'ha confermato la persona di cui sopra, che l'ha vista dal vero); quelle a due teoricamente non esistono più, forse neanche quelle a sei, ma può anche darsi che qualcuna sia sopravvissuta, e quindi sarebbero rarissime.
Ancora teoricamente si possono trovare rivetti del primo tipo NORMALMENTE aperti a due, invece con apertura a sei o a otto, nel caso fossero rimasti e usati con le macchinette modificate; io però non ne ho mai visti.
Quelli a 4 in effetti sono controversi; ho sentito che qualcuno dice che sono "arrangiamenti" manuali ribattuti col martello; ma non so, io ho di sicuro un parà* coi rivetti a quattro e forse qualche 33, devo controllarli; la foto postata da Celtico a me dà* l'impressione di un rivetto a quattro aperto con la macchinetta e non col martello.
Comunque Paolo, o altri, correggetemi se sbaglio, ma ci son cose che vedendo gli attrezzi dal vero diventano molto più chiare.
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Ancora una banale osservazione: come si fa a dire in assoluto, per i 33, cosa e come sono o non sono se ancor oggi non si sa neppure quali Ditte li abbiano prodotti? come molte cose all'italiana (ma non è spregiativo, è una costatazione) anche la produzione di elmetti avvenne in miriadi di piccole aziende artigianali in subappalto, forse, ma dico forse, le Ditte leader facevano i gusci (quali poi? l'unica nota mi pare sia la Smalteria Veneta di Bassano del Grappa che comunque ha chiuso i battenti mi sembra nel 1972 a seguito di fallimento dopo anni finanziaramente tormentati, oggi è stata assorbita da una multinazionale che produce elettrodomestici), c'era chi faceva le pelli, chi i cerchi, chi i soggoli, le fibbie, i rivetti, chi le vernici, ecc. ecc. tant'è che si trova roba marcata e no.
Pretendere un'uniformità* computerizzata di detti componenti credo sia utopia; ci sono delle linee guida, delle caratteristiche più frequenti di altre, delle certezze, ma non molte, più per identificare i postbellici peraltro, tipo gli attacchi del soggolo trapezoidali o i soggoli in canapa, o i rivetti ultimo tipo che ancora si trovano vergini, o la vernice kaki, o ancora ovviamente i fregi. Ma per quel che riguarda i bellici il discorso è alquanto più variegato secondo me.
Bisogna secondo me osservare pezzo per pezzo e non bocciare a priori caratteristiche che possono apparire un po' insolite.
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Sul fatto delle caratteristiche "insolite" io direi di non bocciare
a priori il colore dell'elmetto, guardatelo e riguardatelo poi
magari vi mangerete le mani per non averlo acquistato...tipo me![V][V]
Ovviamente mi riferisco a dei colori dubbi...non al cachi!!!!
Una cosa è certa bisognerebbe vedere dei bei pezzi dal vivo per
impare qualcosina in più![:(!]
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Citazione:
Originariamente Scritto da inno
Sul fatto delle caratteristiche "insolite" io direi di non bocciare
a priori il colore dell'elmetto, guardatelo e riguardatelo poi
magari vi mangerete le mani per non averlo acquistato...tipo me![V][V]
Ovviamente mi riferisco a dei colori dubbi...non al cachi!!!!
Una cosa è certa bisognerebbe vedere dei bei pezzi dal vivo per
impare qualcosina in più![:(!]
VERISSIMO!!!!!!!!![ciao2]
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Sulla famosa macchinetta, che in effetti e' una pinza rivettatrice,
vorrei chiarire, avendola studiata di persona (l'ho avuta con me una
settimana), che poteva essere versatile per tutti i tipi di rivetti,
infatti la versione che ho visto io (non so se è la stessa di quella
illustrata su quel libro),era corredata di un set di tre 'maschi' a vite, che potevano essere utilizzati avvitandoli a seconda del rivetto impiegato: c'era un 'maschio' che poteva piegare due o quattro lembi, a seconda di com'era il bullone di ventilazione, e altri due 'maschi',che potevano essere avvitati o tolti all'occorrenza, per piegare i lembi a corona a 4, a 6 a 8 o a 9.Dipendeva quindi dal rivetto d'aereazione,da come era fatto. La macchinetta era sempre la stessa. Mi pare che quella illustrata ha
un 'maschio' a corona per otto lembi, ma quasi sicuramente, questo 'maschio' si puo' svitarlo, per applicarne un altro di altro tipo.Generalizzare ovviamente mai, specie sull'elmo M.33.La complicanza, come gia' detto e' che elmetti bellici in ottime o medie
condizioni, furono riadoperati in periodo postbellico previo ricondizionamento delle imbottiture, dell'armatura e del soggolo,nonchè ovviamente delle tinte. Trovare marchi bellici su
elmetti postbellici, quindi e' possibilissimo.E' ovvio che il metro
per una classificazione, sta solamente sui dati obbiettivi che si
riscontrano:soggolo canapa largo e ganci di sostegno, nonché tinta
(primo periodo postbellico, periodo postbellico, ultimo periodo postbellico prima del kevlar), concia dell'imbottitura estremamente
soffice nel periodo postbellico per uso di cera d'api o analoghi, ed
eventualmente ultimo tipo di rivetto bombato postbellico.Non e' difficile, pero' a prima vista puo' esserlo, se uno non acquista
dimestichezza.I marchi,a parte quelli della Regia Marina, sono e
restano un'enigma.C'è chi l'ha studiati per anni non cavando il
ragno dal buco...[ciao2]PaoloM