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Ghiacciaio del Mandrone Luglio 2007
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Spettacolare!!!Sembra di essere tornati a vent'anni fa quando il materiale si trovava ancora in abbondanza!!!
Complimenti![II][panic3][II]
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ammazza! bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi!
cercavo giusto giusto delle lastrine del 91 per le mie giberne,non è che....[;)]
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il lunedi successivo è passato l'esercito e ha sminato la zona......troppa roba...rischi di prenderla a ramponate.....
le foto sono 1/10 di quello che abbiamo trovato.......io speravo in un elemetto.....[:2]
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Citazione:
Originariamente Scritto da H
ammazza! bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi!
vero...ero tentato a portarmi a casa un 75 completo....ma sai la prudenza non 'è mai troppa....il 149 manco l'ho segnato...sono almeno 30kg....
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Hai fatto bene a lasciarli la.Io prenderei solo i bossoli vuoti dei grossi calibri.
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complimenti belle foto, e ovviamente bei ritrovamenti, saggia decisione di non toccare nulla ed avvisare le autorità*, ho visto anche resti ossei, quindi la domanda è d'obbligo sono umani ??? ....se hai altre foto postale pure. ciao
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Interessantissimi ritrovamenti!!!Quasi quasi vado a farmi un giro da quelle parti.Non c'era un piastrino o qualcosa che identificasse quei resti umani?
Ciao![ciao2]
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Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Interessantissimi ritrovamenti!!!Quasi quasi vado a farmi un giro da quelle parti.Non c'era un piastrino o qualcosa che identificasse quei resti umani?
Ciao![ciao2]
purtroppo no...e poi che sappia io gli italiani avevano solo un cartoncino non metallico....non saprei nemmeno se italiano o austriaco...
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Mi sembrava che comparissero dei vestiti.Dal colore povetano appartenere ad un soldato austriaco secondo me.
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belle foto!
qualche domanda e precisazione
- che razza di modello di BAM è nella foto che titola "bomba a mano"?
-quella che identifichi come carbone è in realtà* una ballerina
-dubito che la bombarda fosse da 400 visto i pochissimi esemplari messi in funzione, probabilmente si tratta di una 240.
confermi?
ciao!
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Citazione:
Originariamente Scritto da davide987
belle foto!
qualche domanda e precisazione
- che razza di modello di BAM è nella foto che titola "bomba a mano"?
-quella che identifichi come carbone è in realtà* una ballerina
-dubito che la bombarda fosse da 400 visto i pochissimi esemplari messi in funzione, probabilmente si tratta di una 240.
confermi?
ciao!
1) non lo so....ditemelo voi sono curioso...e ignorante in materia
2) anche io ho pensato fosse una ballerina ma poi ho trovato in giro delle foto della carbone e mi è sorto il dubbio....
http://www.ilmio.net/artiglieria/Fotoca ... Frame.html
http://www.ilmio.net/artiglieria/Fot...arbone%20I.jpg
3) sono sicuro che il diametro è intorno ai 400 mm. non meno....tra l'altro ne ho trovata una esplosa....c'era solo il fondello a croce....
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Ciao, intanto volevo farti i complimenti per i ritrovamenti e poi volevo solo dirti che quella che hai chiamato bomba a mano modello Carbone non è ne quella che hai detto tu ne la Ballerina ma bensì una bomba a mano austro-ungarica (anche io ne ho una uguale) della quale adesso mi sfugge il nome(non sono ancora molto ferrato con il tedesco).Purtroppo non ho nemmeno sottomano la macchina fotografica ma appena ne ho il tempo le faccio una foto e te la posto.Per il momento posso solo postare una foto che ho fatto questo Agosto,insieme a Jack83, ad una "Ballerina"nel "Museo della Grande Guerra 1914-1918" presso il passo Fedaia(sotto alla Marmolada) e che il proprietario dello stesso mi ha autorizzato a pubblicare in internet(quindi presto seguirà* il reportage su quel bellissimo museo)
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...miti%20075.jpg
47,79*KBLa bomba era soprannominata dai soldati "Ballerina" o "Signorina" a causa di quel paracadute che aveva intorno al manico, visibile anche nella foto,che serviva a stabilizzarla durante il lancio e che aprendosi dava l'impressione di essere appunto un gonnellino di una ballerina .
[ciao2][ciao2]Franz
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salve a tutti
vi GARANTISCO al 100000000000000% che quello è l'involucro interno di una ballerina senza ombra di dubbio, per quanto riguarda i presunti resti umani bisogna stare attenti a non scambiarli con resti animali molto presenti ovunque e spesso ci si inganna, potrebbero essere anche umani ma il più delle volte sono resti di animali macellati dai soldati, i ghiacciai ne sono pieni così come i boschi quindi io in tutta verità* non sarei così convinto dei resti vedendo la foto; gli stracci attorno potrebbero non avere nulla a che fare colla cosa in questione, ovviamente se mi dite che avete trovato un bacino evidentemente umano, un teschio o simili allora potrei anche richredermi, nel qual caso sarebbe stato opportuno avvisare le autorità*. Dico tutto questo perchè sono tanti anni che giro il fronte dei ghiacci e so come stanno le cose.
saluti a tutti
sturmesser
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Citazione:
Originariamente Scritto da franz
Ciao, intanto volevo farti i complimenti per i ritrovamenti e poi volevo solo dirti che quella che hai chiamato bomba a mano modello Carbone non è ne quella che hai detto tu ne la Ballerina ma bensì una bomba a mano austro-ungarica (anche io ne ho una uguale) della quale adesso mi sfugge il nome(non sono ancora molto ferrato con il tedesco).Purtroppo non ho nemmeno sottomano la macchina fotografica ma appena ne ho il tempo le faccio una foto e te la posto.Per il momento posso solo postare una foto che ho fatto questo Agosto,insieme a Jack83, ad una "Ballerina"nel "Museo della Grande Guerra 1914-1918" presso il passo Fedaia(sotto alla Marmolada) e che il proprietario dello stesso mi ha autorizzato a pubblicare in internet(quindi presto seguirà* il reportage su quel bellissimo museo)
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...miti%20075.jpg
47,79 KBLa bomba era soprannominata dai soldati "Ballerina" o "Signorina" a causa di quel paracadute che aveva intorno al manico, visibile anche nella foto,che serviva a stabilizzarla durante il lancio e che aprendosi dava l'impressione di essere appunto un gonnellino di una ballerina .
[ciao2][ciao2]Franz
grazie per le info.
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Citazione:
Originariamente Scritto da sturmesser
salve a tutti
vi GARANTISCO al 100000000000000% che quello è l'involucro interno di una ballerina senza ombra di dubbio, per quanto riguarda i presunti resti umani bisogna stare attenti a non scambiarli con resti animali molto presenti ovunque e spesso ci si inganna, potrebbero essere anche umani ma il più delle volte sono resti di animali macellati dai soldati, i ghiacciai ne sono pieni così come i boschi quindi io in tutta verità* non sarei così convinto dei resti vedendo la foto; gli stracci attorno potrebbero non avere nulla a che fare colla cosa in questione, ovviamente se mi dite che avete trovato un bacino evidentemente umano, un teschio o simili allora potrei anche richredermi, nel qual caso sarebbe stato opportuno avvisare le autorità*. Dico tutto questo perchè sono tanti anni che giro il fronte dei ghiacci e so come stanno le cose.
saluti a tutti
sturmesser
si c'era un pezzo di bacino..per i resti animali...ne abbiamo trovati a quintali.....
http://img126.imageshack.us/img126/7677/ossarm6.jpg
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Gran bei ritrovamenti, i ghiacciai nascondono tante di quelle cose che penso ci vorranno ancora molti anni perchè le sorprese finiscano.
Il ghiaccio conserva in maniera incredibile.
Quanti caricatori del 91 tutti assieme e in ottime condizioni quasi lucidi.
Non sono un esperto di munizioni, ma la prima foto non mi sembra sia un bossolo, la cartuccia è un 9mm glisenti, i resti di quella bomba non ritengo sia una ballerina e neanche una carbone se notate la parte con il foro ha le frammentazioni spioventi e la carbone non mi risulta averle così e neanche questo tipo di foro, credo sia altro.
Complimenti per le cose che hai trovato.[ciao2]
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[panic3] Quanta roba! A quanto pare i ghiacciai sono proprio una seconda giovinezza per i recuperanti.
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Citazione:
Originariamente Scritto da franz
quella che hai chiamato bomba a mano modello Carbone non è ne quella che hai detto tu ne la Ballerina ma bensì una bomba a mano austro-ungarica (anche io ne ho una uguale) della quale adesso mi sfugge il nome(non sono ancora molto ferrato con il tedesco)
quella lì E'UNA BALLERINA, senza se né ma!
per la precisione il modello italiano, costruito dal 16 in poi, con la carbone centra come i cavoli a merenda così come con materiale austriaco. vedere per credere pg 122 di "le bombe a mano e da fucile italiane" Offelli-Cappellano Rossato Ed
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Citazione:
Originariamente Scritto da davide987
Citazione:
Originariamente Scritto da franz
quella che hai chiamato bomba a mano modello Carbone non è ne quella che hai detto tu ne la Ballerina ma bensì una bomba a mano austro-ungarica (anche io ne ho una uguale) della quale adesso mi sfugge il nome(non sono ancora molto ferrato con il tedesco)
quella lì E'UNA BALLERINA, senza se né ma!
per la precisione il modello italiano, costruito dal 16 in poi, con la carbone centra come i cavoli a merenda così come con materiale austriaco. vedere per credere pg 122 di "le bombe a mano e da fucile italiane" Offelli-Cappellano Rossato Ed
ben detto davide987 [nero] !
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Quanti caricatori del '91!!!![Panic2]
Ma quello è un patrimonio!!!!
I possessori di Carcano li cercano come l'oro ed in poligono sento gente che paga cifre assurde per averne qualcuno.....
C'era da mettere sù un mercatino in internet!
Che ben di Dio!!
Hai provato a venirtene giù con un paio do 75 nelle tasche ed il 400 sulla spalla?[:D]
Ripensandoci, se quello è un proiettile cal 400 deve essere lungo almeno 1 metro e 20!!
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Scusate, mea culpa, avevate ragione voi.(Però non scaldiamoci troppo he???)
[ciao2][ciao2]Franz
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nessuno si scalda, però le identificazioni cerchiamo di farle esatte e se non si è sicuri consultare un po' di bibliografia....[vedo]
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complimenti! bellissimi ritrovamenti un po rischioso, ma sicuramente è molto emozionante ritrovare quelle importanti testimonianze dopo 90 anni, conoscendo quale è stata la storia di quei posti e di quei reperti...
[ciao2][ciao2] Silent
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Per dire la verità* prima di rispondere avevo consultato "Bombe a mano italiane" di Nevio Mantoan ma non avevo trovato nessun accenno alla questione e poi il ragazzo che me la ha venduta me la aveva spacciata come bomba austriaca (dicendomene anche il nome che adesso non mi ricordo). In più tutte le altre che ho visto e che ho anche trovato probabilmente erano quelle di produzione francese. Comunque appena ne avrò l'occasione non mancherò di comperare il libro che hai citato tu.
P.S.:non era rivolto a te quel "non scaldiamoci troppo".
[ciao2][ciao2] Franz
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Citazione:
Originariamente Scritto da Centerfire
Quanti caricatori del '91!!!![Panic2]
Ma quello è un patrimonio!!!!
I possessori di Carcano li cercano come l'oro ed in poligono sento gente che paga cifre assurde per averne qualcuno.....
C'era da mettere sù un mercatino in internet!
Che ben di Dio!!
Hai provato a venirtene giù con un paio do 75 nelle tasche ed il 400 sulla spalla?[:D]
Ripensandoci, se quello è un proiettile cal 400 deve essere lungo almeno 1 metro e 20!!
beh "qualche" lastrina me la sono portata a casa....[innocent][innocent][innocent].......ma io volevo un elmetto....[:(]
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riapro il post per segnalare cosa hanno ritrovato in zona Cresta Croce:
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"CARISOLO - Il ritiro dei ghiacciai porta sempre più frequentemente al ritrovamento di resti combattenti la prima guerra mondiale sul fronte dell'Adamello. Ieri, sono stati rinvenuti i resti il teschio e alcune ossa di un soldato. Accanto uno scarpone dell'esercito austriaco, in pelle, con suola in legno e con chiodi di metallo. Nei primi giorni di settembre, una squadra della Soprintendenza ai beni archeologici della Provincia si era imbattuta in ossa ai piedi del Crozon di Lares, mentre alcuni escursionisti avevano avvistato le spoglie, probabilmente di due soldati, vicino al Corno di Cavento. Non è stato poi possibile raccogliere questi reperti a causa dei circa 20 centimetri di neve caduta e già trasformatasi in ghiaccio. Ma le squadre salite per il recupero hanno trovato ieri ulteriori resti, non precedentemente segnalati. Giunti in mezzo alla Vedretta della Lobbia con due elicotteri, del servizio 115 della Provincia e l'AB 412 del 3° nucleo elicotteri dei Carabinieri di Bolzano, i recuperanti si sono divisi in due squadre di ricerca. Una ha perlustrato la zona tra il Corno di Cavento e Crozon di Lares, mentre l'altra si è recata presso Cresta Croce. Proprio sotto questa cima, dedicata a Papa Giovanni Paolo II, a quota 3100 è avvenuto il ritrovamento, sul versante ovest della vedretta della Lobbia. Dapprima i Carabinieri del Soccorso Alpino della Compagnia di Riva del Garda, di stanza a Carisolo e Madonna di Campiglio, hanno rinvenuto il teschio, quindi rimuovendo con cautela neve e ghiaccio sono affiorate ossa e scarpone. Queste ultime potrebbero essere anche di un secondo soldato, ma solo gli esami sul dna potranno rivelarlo. Sul ghiacciaio c'erano anche l'antropologo Daniel Gaudio che opera all'unità di Medicina necroscopica dell'Ussl 6 di Vicenza e al Laboratorio di antropologia forense dell'Istituto di Medicina legale di Milano, gli esperti della Soprintendenza dei Beni archeologici della Provincia, il Soccorso alpino di Pinzolo e Val Rendena -Tione. Gaudio spiega che sarà effettuata «un'analisi antropologica per restituire il profilo biologico (sesso, età , statura), la causa di morte, le patologie. I resti presentano lesioni che saranno studiate in laboratorio». Quali strumenti si utilizzano? «I principali sono calibri per misurare le ossa e lo stereomicroscopio, un microscopio che vede nelle tre dimensioni». Si tratta del primo studio di questo tipo in Italia, su resti della prima guerra mondiale. Iniziato nel 2006, della durata di un anno e mezzo, si basa sul progetto dell'antropologo forense Andrea Galassi . In sinergia con le forze dell'ordine permette un corretto recupero degli scheletri, secondo un preciso protocollo. à? stata avviata una preziosa collaborazione con la Provincia di Trento, su casi specifici, che potrebbe portare ad un accordo più generale. Cosa fare se ci si imbatte in resti umani? «Non spostarli per non far perdere informazioni importanti, lasciare un segnale che permetta di ritrovarli, avvisare i Carabinieri», spiegano i ricercatori. «In provincia di Vicenza sono stati finora studiati 35 casi, per dieci dei quali è stato possibile effettuare rilievi archeologici sul luogo del ritrovamento». Gli studi proseguono poi in laboratorio e ci si avvale anche delle competenze dello storico Siro Ofelli di Arsiero (Vicenza) e del professor De Guoi dell'Università di Padova. In un mese si dovrebbero avere così maggiori informazioni sul ritrovamento di ieri. I resti del soldato saranno tumulati in un sacrario militare, probabilmente quello di Asiago.
Gianluca Leoni"
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BRESCIA -- "Storica" scoperta per un escursionista bresciano sul ghiacciaio dell'Adamello. L'uomo si è imbattuto nei resti dei corpi di due soldati della Grande Guerra, restituiti uno dopo l'altro dai ghiacci dove sono rimasti custoditi per quasi un secolo.
E' stato Pietro Uberti, bresciano originario di Gardone Valtrompia, a scoprire le ossa dei due soldati. Martedì pomeriggio si trovava tra il Crozzon e il Passo Lares, a 3000 metri d'altitudine, quando ha visto spuntare dai ghiacci le ossa di uno scheletro umano. Il corpo era intatto, ma senza la testa. Probabilmente, si tratta di un soldato ucciso e abbandonato sul posto, situazione non insolita per i tempi.
Il secondo ritrovamento è avvenuto il giorno seguente, quando Uberti è partito dal rifugio Lobbia Alta per salire la Cresta Croce, sul pendio sinistro del monte. Questa volta dai duri ghiacci è emerso il cranio di un soldato asburgico, riconosciuto per alcuni bottoni della divisa austriaca con l'aquila imperiale. Accanto ai resti è stato ritrovato anche uno scarponcino.
Probabilmante, i due cadaveri appartengono a soldati che hanno partecipato alla sanguinosa battaglia che nel 1916 si svolse sull'Adamello. Lo scontro si concluse con la vittoria degli italiani, guidati dal capitano Calvi, che conquistaorno la linea austriaca Lobbia-Dossòn di Genova.
Si tratta del secondo ritrovamento in pochi giorni di resti umani seppelliti sotto i ghiacci alpini. Il ritiro dei ghiacciai, infatti, sta riportando sempre più spesso alla luce reperti della storia passata.
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Finalmente avranno degna sepoltura.
Grazie della segnalazione!
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Che storia ragazzi, è veramente molto emozionante leggere simili articoli.
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Ma è una cosa allucinante![Panic2][Panic2]
Incredibbbile! [Panic2][Panic2][Panic2]
[Panic2][Panic2]
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chissà* quanti ce ne sono ancora sotto quei ghiacci....
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DALLA BONIFICA DEI GHIACCIAI TRENTINI SPUNTANO LA "CAVERNA DEL CAVENTO" E IL DIARIO DI UN SOLDATO
Trento, 15 ottobre 2007 - "E` una rete di collaborazioni di grande valore quella che oggi ci permette di tracciare un bilancio importate e positivo dei lavori di bonifica dei ghiacciai trentini, eseguiti in condizioni spesso assai difficili. E` quindi un grazie convinto quello della Provincia autonoma di Trento a tutti coloro che hanno contribuito da una parte ad una necessaria operazione di pulizia, dall`altra alla riapertura della "Caverna del Cavento" e alla scoperta persino di un piccolo taccuino, un diario di un soldato austriaco che ci restituisce appieno le dimensioni del conflitto che sulle vette del Trentino costò fatiche e dolori impensabili". Con queste parole l`assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, Margherita Cogo, ha introdotto – oggi, nella sala stampa di piazza Dante - la presentazione degli importanti risultati dei lavori eseguiti dal Servizio Bacini montani. Una attività* svolta in collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Storico-artistici (diretta da Laura Dal Prà*), competente sul patrimonio storico mobile della Prima Guerra Mondiale e il Servizio Bacini Montani (diretto da Roberto Coali), competente sul demanio idrico del territorio provinciale. Un intervento complesso contrassegnato appunto da una rete estesa di collaborazioni: il Nucleo Elicotteri dei Vigili del Fuoco – Dipartimento Protezione Civile - Tutela del Territorio, il Comitato storico della S. A. T. , Società* Alpinisti Tridentini e in particolare con i Gruppi Storici locali, il Commissariato del Governo (Ernesta D`alessio), il versante delle operazioni di bonifica dei reperti esplosivi, assieme agli artificieri dell`Esercito, la Società* cooperativa Guide alpine del Trentino, Format - Centro Audiovisivi dell`Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento, il Parco Adamello – Brenta e le stesse Soprintendenze ai Beni archeologici e ai Beni architettonici (oggi rappresentate dai rispettivi dirigenti, Gianni Ciurletti e Sandro Flaim). L`operazione di bonifica dei ghiacciai trentini – è stato detto durante la conferenza stampa cui hanno preso parte tutti i protagonisti dell`operazione – era articolata secondo tre direttrici: raccolta e conferimento a discarica di rifiuti presenti sui ghiacciai e in aree ad essi limitrofe ("zone periglaciali"), derivanti principalmente dalle attività* rifugistiche e dall`esercizio dello sci in alta quota, ma anche retaggio degli eventi bellici del 1915 - 1918 (in prevalenza legname e materiale ferroso privi di valore storico); individuazione e georeferenziazione degli ordigni bellici; recupero di reperti storici risalenti alla Prima Guerra mondiale. L`operazione è stata preceduta da un breve corso di formazione per le squadre di lavoro circa il riconoscimento e l`individuazione dei materiali esplosivi. Sono state interessate dalle operazioni di bonifica le seguenti località*: Presena, Passo della Lobbia Alta, Corno di Cavento, Pozzoni, Marmolada. Per quanto riguarda il primo aspetto (raccolta e conferimento a discarica di rifiuti), la sottostante tabella riepiloga le quantità* di rifiuti asportate dalle diverse località*. Si tratta di un totale di ben 47 tonnellate e mezzo. Ricordiamo che già* nel 1997 e nel 2000 il Servizio Bacini montani (allora Servizio Azienda speciale di Sistemazione montana) ha effettuato alcuni interventi di bonifica dei ghiacciai, principalmente finalizzati all`asportazione di alcune discariche di rifiuti. Nel 1997, in particolare, l`intervento ha riguardato l`asportazione di oltre 100 metri cubi di rifiuti accumulati nei pressi del passo della Lobbia Alta (quota 3015), nel Comune di Spiazzo Rendena, e del rifugio "Ai Caduti dell`Adamello". Nel 2000 i lavori di bonifica riguardarono invece più localizzazioni (rifiuti sparsi) lungo il versante Nord della Marmolada (nel Comune di Canazei). Per quanto riguarda il secondo aspetto (individuazione e georeferenziazione degli ordigni bellici), si è proceduto tramite i due capisquadra (il maresciallo Paolo Incrocci del Genio Guastatori di Trento e il maggiore Giorgio Colombo) impegnati nelle operazioni di bonifica alla georeferenziazione tramite apparecchio Gps dei numerosi ordigni bellici rinvenuti . Anche di questo genere di ritrovamenti si dà* conto nella tabella. Queste informazioni vengono trasmesse al Commissariato del Governo, che a sua volta le inoltrerà* agli artificieri dell`Esercito. A quest`ultimo spetta valutare l`opportunità* o meno di procedere alla bonifica bellica. Per quanto concerne il terzo aspetto (recupero di reperti storici risalenti alla Prima Guerra mondiale), si conferma che il ritiro dei ghiacciai gioca a favore del ritrovamento di reperti che per decine d`anni sono rimasti intrappolati. In preparazione delle operazioni 2007 era stato organizzato un tavolo di lavoro informale con la S. A. T. Per individuare e condividere principi operativi essenziali in materia di recuperi di reperti bellici mobili affiorati dallo scioglimento dei ghiacciai, sulla base dei quali poter organizzare operazioni in collaborazione, in attesa di un protocollo di intesa di ampio respiro. Gli oggetti rinvenuti nel corso delle operazioni di bonifica sono stati inventariati secondo le indicazioni della Soprintendenza per i Beni Storico Artistici e depositati presso magazzini provinciali in attesa di definirne la destinazione finale. In zona Pozzoni è stato rinvenuto un manualetto di ufficiale dell`Esercito austroungarico con annotazioni manoscritte che sono ora in via di trascrizione. Un prezioso documento di vita quotidiana che, come sottolinea Marco Gramola, vicepresidente del Comitato storico della Sat, "offre, accanto a notizie geografiche e militari, anche una poesia i cui protagonisti sono i pidocchi. Uno spaccato di vita quotidiana dall`interno di trincee e baraccamenti, oggi restituito a noi dal ritiro dei ghiacci". Nella sottostante tabella è riportata la quantità* di sacchi contenenti reperti raccolti nelle diverse località*. Il risultato di maggior rilievo storico riguarda la riapertura della "Caverna del Cavento", ricavata dagli Austroungarici all`interno dei graniti della vetta del Corno di Cavento, allo scopo di ospitarvi alcuni alloggi, un magazzino, una latrina ed altri locali ancora. L`ingresso principale è situato a circa 3. 380 metri di quota. Cessate le ostilità* nel luglio del 1918, la "Caverna" venne rapidamente invasa e resa inaccessibile dai cumuli di neve trasportata dal vento e trasformata poi in ghiaccio, per cui di fatto nessuno fino ad oggi era più riuscito a mettervi piede. L` "arredamento" della Caverna è dunque ancora oggi quello risalente alla fine della Guerra (tra gli altri oggetti, una stufa con annessa catasta di legna...). La "Caverna" è stata liberata da circa 80 metri cubi di ghiaccio. Dalla stessa si dipartono due gallerie, che sono ancora occluse dal ghiaccio. Al termine delle operazioni, sospese per il maltempo, l`imbocco della caverna è stato nuovamente reso inaccessibile per preservare la zona da incursioni non autorizzate. Si segnala inoltre l`operazione di ripristino plinto ex teleferica del Carè Alto in procinto di crollo e il recupero di vari elementi appartenenti a più pezzi di artiglieria con il loro riposizionamento in loco. Località* d`intervento Raccolta rifiuti (tonnellate)* Reperti storici (sacchi recuperati) Segnalazione ordigni
Passo della Lobbia 4,2 1 sacco Ritrovamento e segnalazione con Gps di numerosi ordigni (tra cui bombarda da 240 mm. ) e una "polveriera": con granate, munizioni, esplosivo, detonatori.
Presena 27,0 Segnalata con Gps piattaforma in legno per faro (Val Sgualdrina) Segnalati con Gps numerosi ordigni (diam. 240/305 e a gas che sono trafugate nel fine settimana. ). La 305 fatta brillare da artificieri Esercito.
Corno di Cavento 0,50 Fortino del Corno di Cavento (circa 80 mc. Ghiaccio) e 1 sacco reperti Ritrovamento e segnalazione con Gps di numerosi ordigni bellici versante est (varie munizioni di diam. 180/200 lunghezza 700 mm. )
Dente del Folletto - 1 sacco Ritrovamento e segnalazione con Gps di vari ordigni (di cui una bombarda probabilmente caricata a gas)
Pozzoni 5,2 1 sacco Ritrovamento vari ordigni (anche a gas) e resti umani
Presso Rif. Carè Alto - Ripristino plinto ex teleferica 1° Guerra e recupero elementi cannone Recuperati pezzi cannoni e trasportato il tutto alla Bocchetta dei Cannoni
Marmolada 10,6 - -
Totale 47,5 - -
* Metallo, legno, rifiuti non differenziati. Dati essenziali dell`operazione Operai opportunamente formati ed impiegati, a rotazione, nelle operazioni di bonifica: 16, suddivisi in due squadre di 6 persone ciascuna. Durata operazioni di bonifica: 23 luglio 2007 - 25 settembre 2007 Giornate interamente lavorate – dalle 2 squadre - (senza interruzioni causate da maltempo): 31. Numero di ore lavorative complessive: 3. 003. Servizio di supporto fornito dalla Società* Cooperativa Guide Alpine Trentino Personale tecnico- operativo del Servizio Bacini Montani - personale tecnico per la progettazione e la direzione lavori: Lorenzo Malpaga (direzione); Ettore Ducati, Andrea Pasquali, Antonino Torrisi. - personale operaio che ha operato nei vari siti di intervento: Alberto Andreatta, Andrea Bressan, Igor Bugna, Daniele Folgherait, Rino Lanaro, Aldo Martinelli, Massimo Martinelli, Emiliano Mazzarini, Franco Pedergnana, Marco Riccadonna, Attilio Robusti, Angelo Roseo, Piergiorgio Ruatti, Ruggero Silvestri, Giuliano Tonini, Marino Zorzi. Referente tecnico- operativo della Soprintendenza per i Beni Storico-artistici Sergio Chini. Volontari dei Gruppi storici della Sat - Marco Gramola, Matteo Motter, Mauro Zattera, Moris Zenari, Alessandro Salvatori. Personale della Società* Cooperativa delle Guide Alpine - Lorenzo Iachelini, presidente; Mauro Giovanazzi, vice presidente; Francesco Balzan, Tarcisio Beltrami, Alessandro Beltrami, Danilo Cavosi, Matteo Faletti, Mauro Giovanazzi, Lorenzo Iachelini, Giuliano Mazzel, Franco Melchiori, Ialo Menapace, Erwin Riz, Renzo Springhetti, Aldo Turri, Ferruccio Vidi e Ezio Zanella. .