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Fregi a matita...
Salve,
da tempo ho in collezione un elmo sul quale è stato apposto con matita copiativa blu il numero del reggimento; avendone visti anche altri realizzati con la stessa tecnica, mi sono sempre chiesto quale poteva essere il motivo di una segnatura così poco affidabile.
Poi mi capitò una copia di questo ordine del giorno del generale Graziani, emessso durante la rotta di Caporetto. Questo ordine sanciva l'obbligo di portare sul copricapo (senza distinguere se elmo o berretto)il numero del reggimento, tale numero doveva essere cucito in stoffa (quindi in questo caso si riferivano ai berretti) o scritto con matita indelebile o inchiostro (e qui penso si riferissero agli elmi, visto che scrivere con matita sul berretto non avrebbe dato accettabili risultati).
Tale omissione avrebbe addirittura causato la FUCILAZIONE!!!!
Concludendo, può essere questo il motivo o perlomeno uno dei motivi per i quali esistono alcuni adrian col numero scritto con matita copiativa?
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...342_ordine.jpg
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Saluto tutti
dimonios
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Caro Dimonios
hai toccato una pagina dolorosa del conflitto mondiale. Giustissima l'osservazione della numerazione dei reparti suffragata dall'ordine perentorio del generale Graziani che era uno che alle parole preferiva i fatti. Infatti il generale nominato Ispettore Generale del movimento di sgombero dopo lo sfondamento di Caporetto fu insignito da Cadorna di "speciali poteri di vita o di morte" discrezionalmente e su chiunque, senza processo. Era solito muoversi tra le truppe in ritirata a bordo di un automezzo al seguito di un drappello di carabinieri e castigava senza pietà* chiunque aveva la sventura di attraversargli la strada nel momento sbagliato.
Ecco un episodio tratto da il giornale l'Avanti del 29 luglio del 1919:
" Il generale Graziani di passaggio per Noventa di Padova il 3 novembre 1917 alle ore 16,30 circa, vede sfilare un regimento di artiglieri da montagna. Un soldato, certo Ruffini , di Castelfidardo, lo saluta tenendo la pipa in bocca. Il Generale lo redarguisce e riscaldandosi inveisce e lo bastona. Il soldato non si muove. Molte donne e parecchi borghesi sono presenti. Un borghese interviene ed osserva al generale che quello non è il modo di trattare i nostri soldati. Il generale infuriato rispose: "dei soldati faccio ciò che mi piace" e per provarlo fa buttare contro un muricciolo il Ruffini e lo fa fucilare immediatamente tra le urla delle povere donne innoridite. Poi ordina al tenente colonnello Folezzani (del 28 artiglieria campale) di farlo sotterrare: "è un uomo morto di asfissia" e salito sull'automobile riparte".
A queste accuse nel 1919 il generale argomentò : "Ho operato con la sola visione di far quanto ritenevo indispensabile per il bene della patria in pericolo".
Terribile
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da quel che mi ricordo Graziani anni dopo lo hanno ammazzato buttandolo da un treno in corsa... non penso avesse una bella fama nell'ambiente!
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Interessante quanto scritto da walzorzi, non conoscevo l'episodio.
Davide987, ma il Gen. Graziani è stato veramente buttato giù da un treno? In quale anno? Si conoscono altri particolari che riguardano la sua vita?
Per tornare a bomba sul topic: se la teoria dei numeri a matita sugli elmi fosse corretta, questi dovrebbe appartenere esclusivamente ad unità* coinvolte nella ritirata. Si potrebbe fare una verifica. Il mio , per esempio riporta il numero 222. Notizie?
Saluti
dimonios
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Caro Dimonios
Sarebbe molto interessante vedere una fotografia del tuo 222 fregiato a matita copiativa.
Mi devo documentare sulle sorti del reparto coinvolto nella precipitosa ritirata, se trovo qualche cosa farò seguito.
Ciao
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ciao, poco ma qualcosa ho trovato circa la morte di graziani, è stato trovato morto sulla massicciata della ferrovia Firenze-Prato nel 31, più che probabilmente ammazzato gettandolo dal treno in corsa.
davide
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Salve,
sono riuscito a reperire queste notizie relative al 222° reggimento che insieme al 221° formava la brigata "Ionio".
Anno 1917:
"Il 25 ottobre riceve l'ordine di occupare il fronte Monte Purgessimo NatisoneMadlesena che la notte del 27 viene attaccato dal nemico che, respinto in un primo momento, costringe poi i reparti della brigata a ripiegare fino al ponte di San Quirino quindi su Carraia e su Cividale dove tenta un ultimo arresto. Raggiunto il Torre si schiera tra S. Bernardo e Rizzolo. Passato il Tagliamento, per successivi trasferimenti per varie località giunge a Vigonovo ove inizia il suo riordinamento."
Questo sembrerebbe confermare quanto ipotizzato nel mio topic.
Ecco invece le foto dell'elmo che purtroppo non sono state realizzate con luce naturale. Cercherò di fare meglio appena avrò la nuova digitale...
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...ci_fregio3.jpg
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Da notare che sul fregio è stato anche pesantemente inciso 77 M. , forse per indicare una compagnia mitraglieri dello stesso reggimento?
Evidentememnte era molta la paura di finire nelle mani del generale Graziani!
Fatemi sapere cosa ne pensate...
Saluti
dimonios
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ciao!
L'elmo sembra proprio bello! Ma siamo sicuri che i fregi in "amatita" (come lessi su di una cartolina in franchigia...) siano solo e sempre post Caporetto?
ciao!
p.s. Dimonios se ti serve la storia del 222 tratta dai volumi sme fammelo sapere!
ciao
mauro
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Salve a tutti, i fregi a matita sovente si trovano sugli elmi italici I guerra, non necessariamente sono realizzati dopo il 17 il fatto che si trovino più spesso su elmi di brigate con numeri alti è imputabile al fatto che molte di queste durarono pochi mesi per cui era difficile reperire vernici e mascherine per odornare gli elmi, spesso poi l'iniziativa del singolo si spingeva oltre i regolamenti o producendo delle vere opere d'arte o dei pastrocci illegibili, bisogna tener conto poi che la matita copiativa era lo strumento di scrittura più diffuso all' epoca non esistendo le biro, aveva anche il pregio di non sparire con l'umidità ed era di facile utilizzo, non necessitando, a differenza della vernice di pennelli. colore o trementina.
Per quanto riguarda il generale Andrea Graziani, il famoso film uomini contro lo ritrae come il fautore delle "impenetrabili" corazze Farina, il personaggio si era distinto già in Cadore per le sue nefandezze nei confronti delle sue truppe, direi che ha fatto la fine che si meritava, un conto è la giusta punizione per fatti gravi, un conto è l'abuso di potere.
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Ah..ah..ottima integrazione Lafitte
ti devo solo bacchettare su un punto. Andando a memoria: il generale del famoso film "uomini contro" del regista Rosi girato ad inizio anni 70 non era Graziani ma era il generale di divisione Leone, l'episodio veniva tratto dal libro di Emilio Lussu "Un anno sull'altipiano" e le montagne non erano in Cadore ma era il monte Fior che è sull'altipiano di Asiago alle pendici del monte Ortigara. Gran bel film, forse il primo in controdendenza, infatti all'epoca suscito abbastanza scalpore, non si voleva ripercorrere e propagandare episodi della grande guerra come un fatto eroico, il classico film dei buoni contro i cattivi che spopolavano nelle sale cinematografiche. Diversamente si buttò in faccia agli italiani la cruda e dura realtà* di ciò che fù la guerra in trincea, il soldato contadino che era carne da macello nelle mani degli aristocratici ufficiali i quali ottusamente incuranti del valore della vita basandosi su concetti tattici degni del primo 800 pur di ottenere un briciolo di gloria, non esitavano a fare macellare senza rispetto e riguardo i loro sottoposti.
Un caro saluto
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....Corazze che nel film diventano "Fasina"...
Mauro
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Oooops grazie per la rettifica!!! è parecchio che tale film non si vede in TV, si mi ricordavo il fatto che fosse tratto da Lussu ma non che si ambientasse sul monte Fior!! Ma credo, che il generale Leone (che non so se fosse veramente esistito, forse si dato che in Italia un piatto di minestra e un grado da generale non si negava a nessuno) rispecchiasse fedelmente la figura del Graziani (mi pare che quando Lussu scrisse il libro volutamente omise nnumeri di brigate e nomi veri).
Si il film all' epoca fece scalpore ed è tutt'ora (nonostante le inesattezze e il tipo di ricostruzione storica) valido nei contenuti, altro che attacchi extraterresti a suon di efeetti speciali fatti al pc! Tra gli altri buoni film da segnalare Montagne in Fiamme, e I recuperanti di Olmi (credo tratto da Il Sergente della Neve di Rigoni Stern) film Must per i nuovi recuperanti, all' epoca dava da vivere fondendolo ora collezionandolo!
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Bravissimo, il primo film anni 30 "Berg in Flamm" del grande regista Luis Trenker, regista che il vero volto della guerra lo conosceva veramente avendo fatto parte come aspirante ufficiale della guarnigione del forte A.U. Verle, sui sette comuni, nei periodo dei primi micidiali bombardamenti seguiti da assalti alla baionetta degli alpini e fanteria italiana (vedi battaglia del basson).
Il secondo film, molto bello anche questo,ambientato alla fine della II guerra mondiale quando non c'era lavoro ed un vecchio recuperante che si era fissato a cercare una corazzata A.U. trasportata con gli armamenti sulle montagne del fronte vicentino. Poi alla fine la ritrovò con un giovane "apprendista recuperante" tornato dal fronte della 2^, improvvisamente trovatosi senza lavoro, senza casa e famiglia e che per ripiego aveva scelto di sbarcare il lunario aggregandosi al vecchio per recuperare il ferro e l'ottone sulle montagne. Incidenti di lavoro (leggi esplosioni) e l'amore per una giovane ragazza alla fine lo convinsero a lavorare per meno soldi in cantiere come muratore schernito dal vecchio che lo accusava di avere venduto la libertà*.
Bei film di produzione nostrana con una profonda morale e che purtroppo oggi non fanno più, ora vanno per la maggiore le americanate che conosciamo tutti.
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Allego la foto di un mio adrian,di taglia enorme, sul quale è stato fatto a mano il numero 67 con vernice giallastra(o almeno è il colore che ha oggi).Mi sapete dire se la riga orizzontale sotto il numero aveva un significato particolare?Ma questa famosa matita copiativa,di che mateiale era fatta?Non poteva essere la classica grafite.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...1_adrian67.jpg
52,53*KB
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Salve,
personalmente ho ritrovato due elmi da ufficiale che avevano il
fregio e grado inciso nel metallo, aihme' non posseggo piu' questi
elmi che ho scambiato diversi anni fa con militaria tedesca della
IIa; e' possibile pensare che questo tipo di incisioni fossero
prerogativa degli ufficiali? si e' trattato di un caso?
un saluto
Quex
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ciao Quex
No, non penso proprio che l'incisione fosse prerogativa di alcuno. Anzi, esisteva un timbro (approntato in pochissimi esemplari) proprio per ovviare all'eterogeneità* dei fregi sugli elmi. (okkio ai falsi anche se riconoscibili...)
ciao!
Mauro
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Salve,
si ma a tampone credo venisse realizzato il solo numero, o sbaglio? Mi pare di ricordare alcuni adrian con numero a tampone e corona realizzata manualmente oppure col solo numero a tampone.
Qualcuno avrebbe un'immagine di una corona realizzata col sistema del tampone?
Visto che mi sono regalato una nuova digitale, a proposito di fregi pasticciati, domani posterò la foto in un adrian con un fregio molto pasticciato da scolature di vernice nera ma che dovrebbe essere quello dei Bombardieri (o forse d'artiglieria?).
Visto che l'elmo proviene da un ritrovamento in una soffitta locale (insieme ad un tascapane, il diario del proprietario, una rivoltella mod.874, una daga austriaca, una lanciarazzi italiana e molti libretti ed appunti riguardanti i reparti bombardieri), posso assicurare che non esistono dubbi sulla assolutà* originalità* del pezzo e che conosco anche il nome dell'ufficiale che ne era proprietario.
Considerato che il ritrovamento è stato fatto in coppia, a me è toccato "solo" l'elmo, il tascapane e la lanciarazzi. I primi due pezzi sono ancora in collezione il terzo ha varcato il Tirreno[:(]
Saluti
dimonios
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Salve,
come scritto ecco l'immagine del 15 con fregio pasticciato. E' appartenuto ad un ufficiale dei bombardieri.
Come visibile il blu horizon originale francese è riapparso dove il grigioverde ha invece ceduto! (qualità* migliore?).
Può, secondo voi, trattarsi di un fregio dei bombardieri?
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...4_100_0093.jpg
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Saluti
dimonios
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Ciao Dimonios, se ci sono i 2 cannoni incrociati sotto il tondino e la fiamma dritta si è un bombardiere!
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SALVE A TUTTI, CONTINUO LA DISCUSSIONE PERCHE' DI RECENTE MI E' CAPITATO TRA LE MANI UN ADRIAN M 15 DI PRODUZIONE FRANCESE,BLU , CON INTERNO IN UN SOL PEZZO (cioe' le linguette non sono cucite) SENZA FREGIO A MASCHERINA MA CON SOLO IL NUMERO 102 FATTO A MATITA SUL FRONTALE...
HO PROVATO A FARE DELLE FOTO, MA IL NIMERO 102 RIESCO A FARLO RISALTARE.
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ciao!
Bè 102 di sicuro non è fanteria.. forse milizia territoriale...
Prova, se l'hai, ad appoggiarlo sul piano dello scanner [:)]
ciao!