http://iltirreno.gelocal.it/massa/cr...ssia-1.9699675
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mi sono permesso di modificare il link in quanto non funzionante.
Grazie per la news!!
Che ci siano piastrini ancora in giro è una cosa logica, ma che ci siano parenti che li vogliono riavere è meraviglioso e quasi incredibile, persone che credono ancora in certe cose fanno sperare in un futuro migliore.
Ricordare per non dimenticare, non dimenticare per non commettere sempre gli stessi sbagli.
Sul noto sito ho notato parecchi di questi piastrini' italiani', provenienti dalla Federazione Russa. Quasi sicuramente provengono dalle esumazioni fatte dai sovietici prima e dai russi di ora poi.Non sarebbe possibile tenere un database con questi piastrini di tale provenienza?Per esperienza personale so che spesso anche i 'dispersi' erano inumati senza verificare il piastrino.Con una ricerca pazzesca riuscii infatti a trovare dall'italia il luogo dell'inumazione di un prozio, considerato disperso sino agli anni '80. Senza che nessuno si alteri o si scandalizzi per la mia forse ingenua richiesta, naturalmente...PaoloM
Non dovremmo essere noi privati e collezionisti a fare ciò, ma lo stato... o no?
Si naturalmente, ma la buona volonta' mi pare ce la mettiamo solo noi. Altrimenti... PaoloM
Infatti la mia era una domanda retorica...
Notoriamente i militari caduti sul campo durante la ritirata del '42/'43 rimasero insepolti sotto il ghiaccio e la neve fino al successivo disgelo e poi quanto ne restava sepolto in fosse comuni dai sovietici senza troppe formalità. I prigionieri italiani giunti vivi nei campi di prigionia dopo le massacranti "marce del davai" morirono come mosche per fame, esaurimento fisico, malattie infettive (colera, tifo, ecc.), prelevati e eliminati dal NKVD come nemici del popolo o spie (sottufficiali, Carabinieri Reali, CC.NN.), in qualche caso documentato anche per cannibalismo. In ogni caso tutti i cadaveri erano depredati di ogni avere e ammassati nudi senaz segni di riconoscimento in attesa di esser seppelliti in fosse comuni dai carcerieri. Se i piastrini che ogni tanto tornano fuori provengono da sepolture si tratta di inumati nei cimiteri militari provvisori realizzati da CSIR ed ARMIR nel '41/'42 e ben noti a ONORCADUTI che ne ha dislocazione e planimetrie oltre a elenchi degli inumati grazie all' opera eroica dei ns. cappellani militari su quel fronte. Purtroppo non tutte le località sono state riconosciute e censite durante la campagna di recupero salme effettuate in Russia negli anni '90 causa modifiche dei luoghi (edificazione intensiva, dissodamento ad uso agricolo, mutamento dei punti di riferimento)...