Inferno su Bari. 2 Dicembre 43 - La guerra in diretta (Documentario)
Su RAI 3 ORE 21 Dovrebbe esser la replica del documentario sul bonbardamento di una nave americana piena di bombe chimiche nel proto di Bari. Io lo ricordo interessante:
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Inferno su Bari. 2 Dicembre 43 - La guerra in diretta (Documentario)
Su RAI 3 ORE 21 Dovrebbe esser la replica del documentario sul bonbardamento di una nave americana piena di bombe chimiche nel proto di Bari. Io lo ricordo interessante:
Visto, interessante...
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Ottimo porogramma! Era ora che tirassero fuori questa storia:che tra l'altro ancora non e' finita perché e' cronaca di qualche anno fa', di un peschereccio a strascico che tiro' su un ordigno semi-aperto e vi furono due ustionati.PaoloM
Qui a Bari oltre al pesce si pescano spesso bombe e munizioni, le ultime un paio di settimane fa!!!
...si pescano da sempre ordigni inesplosi e anche chimici nel basso Adriatico, per affondamenti bellici di navi come a Bari ma anche per affondamenti post bellici di munizioni ordinarie e chimiche che vennero fatte dagli Alleati e successivamente dagli italiani...inoltre anche ditte incaricate di sconfezionare ordigni, dopo la guerra, affondarono segretamente molti ordigni perche' troppo oneroso e complicato, come successe a Torre Gavetone, vicino Molfetta.
Se ci mettiamo anche la pesca a strascico, gli ordigni, dopo 70 anni di mare e intemperie, vengono rinvenuti anche a centinaia di km di distanza dai luoghi di originario affondamento...e provocano danni all'ambiente per il lento rilascio delle sostanze chimiche contenute e a chi ne viene accidentalmente a contatto.
Ciao Francesco
Tutti sanno e nessuno fa nulla... già sentita.
E se succede qualcosa la colpa è sempre della gatta mammona.
Qua a Monfalcone insistono per voler costruire un rigassificatore dove il Genio Militare, dopo la prima guerra mondiale, ha scaricato tonnellate di granate inesplose recuperate sul Carso, comprese tantissime bombe caricate a yprite... tutti lo sanno e nessuno fa nulla.
E se durante i lavori le bombe faranno il botto... la colpa sarà della gatta mammona.
...relativamente al basso Adriatico, lo Stato ha disposto eseguito e realizzato una doppia mappatura di tutti i bersagli metallici sul fondo del mare, un secondo intervento piu' capillare e dettagliato lo ha eseguito un'agenzia governativa di protezione dell'Ambiente.
A seguito di questo, ricordo che molti pescherecci sono andati a operare anche in aree che sono di vietata navigazione e pesca, causa zone di affondamento segnalate e sgancio ordigni bellici della precedente guerra nei Balcani, che giusto o sbagliato, erano segnalate e chiare a tutte le assopesca di zona...ovviamente molti ordigni identificati precedentemente sono stati spostati dalla pesca a strascico e altri sono stati ricoperti da fango e deriti...
Per tutta la situazione rimanente, la Marina Militare (con i nuclei SDAI) e l'Esercito (con i nuclei EOD/artificieri e relativamente agli ordigni a caricamento chimico, il CETLI ) operano periodicamente campagne di ricerca e neutralizzazione di quanto riportato da pescherecci, ritrovato in acque costiere e in campagne di prevenzione nei lavori di ristrutturazione di porti e opere foranee, come a Molfetta.
Quindici OnLine - L'informazione a Molfetta - Bonifica del Basso Adriatico?, a Molfetta 13mila ordigni brillati ( un articolo datato ma che puo' dare un'idea...)
Le operazioni hanno portato alla distruzione di oltre 15.000 ordigni di ogni tipo e alla neutralizzazione di molti ordigni chimici...diciamo che si fa qualcosa ma senza soldi non si canta messa! E di soldi ora, per queste cose non ce ne sono...
In compenso e purtroppo, per il lago Trasimeno, Garda, per la zona di Gaeta e altri siti di affondamento non si è fatto assolutamente nulla...
Ciao Francesco
I tedeschi nel 1944 trasportarono in toscana un gran numero di bombe all' iprite italiane di pb. e le fecero affondare nel tirreno da chiatte. Il trasporto su strada fu effettuato da Fiat 626 e SPA 38 di un Btg. trasporti del NSKK con personale volontario francese. Naturalmente le bombe residuate della 1^ g.m. perdevano e una dozzina di autieri furono intossicati...
La notizia per me e' nuova! C'è qualche fonte per poter approfondire?E anche per il Lago Trasimeno,Garda e Gaeta, esiste qualche notizia particolareggiata ?Riguardo al Trasimeno, avendoci lavorato in zona, qualche anno fa' dei contadini parlavano di tonnellate di bombe buttate nel lago dagli Alleati dopo lo spostamento del fronte tanto che in un punto non precisato, nei periodi di magra, riaffiorava il tritolo (sic!):non ho mai approfondito, ma non penso fossero proietti a gas.Se cosi' fosse stato, in un ambiente cosi'piccolo, qualcosa si sarebbe saputo.PaoloM
...ci sono fonti autorevoli che confermano che fecero di peggio anche in Adriatico al largo di Pesaro e i numeri sono da far drizzare i capelli...
Ecco dove sono
Interessante, purtroppo drammaticamente dettagliata e reale, la lettura del libro di Di Feo, "Veleni di Stato".
Ciao Francesco
C' era un articolo molto dettagliato sulla NSKK francese in un numero della rivista in lingua francese HISTOIRE 39/45. Purtroppo non ricordo altro e non ho più la rivista. Era un numero uscito negli anni 90/ primi anni 2000. C' erano molte foto d' epoca del reparto in questione in Italia nel 44 e nel Protettorato di Boemia/Moravia nel 45 oltre a distintivi e militaria specifica dei transportgruppe (auslander) NSKK.
Grazie Wyngo per il link. Non ho parole...PaoloM
...per la precisione il buon Di Feo, per le munizioni chimiche, cita il Golfo di Napoli e le acque dell'isola di Ischia...verificato ora...ma in quel caso si tratta di affondamenti post bellico da parte degli Alleati e confermate in un paio di documenti aperti del 1987 e del 2001, poi secretati successivamente causa possibili recuperi per uso terroristico ma forse ancora disponibile in qualche meandro del web.
Non vi è traccia di quanto citato da IlCav. almeno nel suo libro...
Ciao Francesco
- - - Aggiornato - - -
...Paolo spero che tu abbia la possibilita' di leggere il libro di Di Feo...ma rimane l'amaro in bocca alla fine e la certezza che ci sono tonnellate di munizioni e veleni sparsi dovunque!
Ciao Francesco
Tornando alla Harvey c'è una cosa che mi da fastidio: il tono trionfalistico di certi giornalisti che non si rendono conto di aver scoperto "l'acqua calda" ma che si riempiono la bocca di "misteri" e di "scoop".
Ricordo di aver letto per la prima volta della vicenda di Bari almeno quaranta anni fa su una rivista storica inglese e mi pare che di questa storia si sia già parlato diverse volte negli anni successivi sia alla televisione che su giornali e riviste: perchè presentarsi quali scopritori della verità forse sperando nella poca memoria del pubblico?
Delle vicende di Bari del 16 Dicembre del 1943 se ne era discusso anche qui:
http://www.milistory.net/forum/2-dic...a-vt22560.html
Ciao
Stefano
al TG di qualche anno fa ,sara' vero?,arrestarono il pescatore e chi riporto su l'esplosivo preso al porto di bari in una nave affondata x l'attentato falcone borsellino.riguardo al trasimeno dove era la x l'appunto trasimeno line ad ovest del lago ogni anno che va in "magra" riaffiorano residuati ed armi.quelli che vannocon iol metal da quelle parti lo sanno da sempre ma fino ad ora non e'mai successo nulla .a lui e' andata bene lago trasimeno:Con il metal detector si imbatte in un ordigno bellico: paura per un dodicenne - Corriere dell'Umbria
L' esplosivo dell'attentato Falcone sembra venisse da un'altra nave (mi pare una Costa, quindi italiana), affondata lungo le coste della Calabria, niente a che fare con Bari: e poi quelle della Harvey erano bombe a gas, non esplosive.
no,non intendevo che venisse dalla harvey ma che fosse di una delle navi affondate nel porto.ho solo sbagliato di qualche decina di KM.[249
...durante le indagini apparve verosimile agli inquirenti che parte dell'esplosivo impiegato per l'attentato di Falcone, in formelle regolamentari da 200 grammi di TNT, T4 e pentrite, venisse dal relitto della Laura C, un mercantile affondato durante l'ultimo conflitto da un sommergibile inglese su basso fondale sulle coste ioniche della provincia di Reggio Calabria.
Ma data la notevole quantita' impiegata molto altro esplosivo era di origine civile, proveniente illecitamente, da cave o da cantieri stradali.
Ciao Francesco
...comunque a Bari oltre 28 navi vennero affondate direttamente, 12 pesantemente danneggiate ed il molo sommergibili reso inutilizzabile...solo due di quelle navi avevano bombe chimiche da 100 libbre, oltre ad altri ordigni esplosivi nel loro carico...tutta la zona del porto venne devastata dalle esplosioni e i vetri, per effetto delle onde d'urto delle esplosioni, vennero rotti per chilometri intorno al porto.
Francesco