distintivo da Carrista REI
Salve,
volevo informazioni sul distintivo riportato in scan.. Il modello con nodo sabaudo sembra non esistere,ed invece eccolo qua!
Sulla rivista Uniformi ed Armi (bentornata nelle nostre edicole) in un articolo abbastanza esaustivo non viene neanche menzionato; su altro forum di militaria nessuno ha dato notizie certe.
Voi che ne pensate?
Il distintivo è in metallo di guerra argentato (un tempo).
MVSN 1923
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...20WWII.jpg.jpg
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Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...0retro.jpg.jpg
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Foto distintivo da Carrista REI
Come da titolo topic, ci servirebbe una bella foto su sfondo neutro per copertina libro su carristi di prossima pubblicazione; inviatela per favore a ars_italia@hotmail.com
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Re: Foto distintivo da Carrista REI
Caro Andrea,
è difficile trovare una bella foto del distintivo da Carrista REI.. io ho questa in archivio
che è aihme molto sfocata.
saluti
Raffaello
Re: Distintivo carristi REI
Riporto su questo 3D per non aprirne un altro inutile.
Ieri al mercatino ho acquistato questa spilla che so essere il brevetto da carrista Italiano, ora lo sottopongo al vostro giudizio per verificarne l'originalità, grazie.
Gil
http://img651.imageshack.us/img651/6...olespilla1.jpg
http://img593.imageshack.us/img593/7...olespilla2.jpg
Re: Distintivo carristi REI
Storia della Johnson.
STABILIMENTO STEFANO JOHNSON S.p.A.
Sede legale: Via Terraggio 15, Milano.
Ubicazione degli impianti: Via Milano 252, Baranzate di Bollate (Milano).
Il 1836 è considerato la data di inizio della produzione medaglistica della ditta Johnson poiché in quell'anno fu realizzata la prima medaglia esistente negli archivi della ditta. Tuttavia la coniazione di medaglie era già iniziata intorno al 1830, quando il fondatore Giacomo Johnson si era stabilito a Milano, impiantando in Borghetto di Porta Orientale un'officina per la produzione di bottoni e stemmi in metallo stampato. L'officina contava 22 operai. Alla fine del 1842 la ditta si trasferì lungo lo Stradone di S. Angelo, presso la Regia Zecca. La gestione della azienda passò nelle mani di Stefano Johnson: da quel momento il nome della ditta diventò « Stefano Johnson fabbrica di medaglie». Nel 1852 la ditta fu ingrandita con l'acquisto di un'officina concorrente e nel .1860 fu abbandonata la vecchia sede. La Johnson si trasferì in un nuovo stabilimento situato in Corso di Porta Nuova 15. Accanto ai tradizionali settori la produzione della ditta era ormai costituita prevalentemente da medaglie. 1 principali clienti erano nobili milanesi, enti assistenziali e ospedalieri, ordini religiosi. Col tempo si aprirono nuovi campi di lavoro come ad esempio la coniazione di medaglie commemorative che diventerà un settore fondamentale nella produzione dell'azienda. Durante la gestione di Federico Johnson furono acquistati gli stampi della Zecca di Milano, che dal 1878 cessò la propria attività. Agli inizi del 1900 cominciò un'opera di ammodernamento delle attrezzature che si concluse nel 1911 con l'inaugurazione di un nuovo stabilimento. In questo periodo si precisò lo stile delle medaglie Johnson: da una parte la produzione era rivolta alla commemorazione di fatti d'arme, dall'altra era rivolta alla commemorazione di uomini impegnati nello sviluppo industriale e nella gestione pubblica. Di questi anni è la costruzione di un grande.salone museo presso la sede dello stabilimento, che divenne un punto di riferimento fondamentale per i cultori di medaglistica.
Nell’agosto del 1943 i bombardamenti distrussero lo stabilimento e per tre anni l'attività subì un completo arresto. Solamente nel 1945 si cominciò a recuperare e a riordinare stampi e attrezzature. Nel 1949 la sede dell'azienda fu stabilita in Piazza S. Angelo 1 a Milano mentre un nuovo stabilimento fu installato nel 1958 a Baranzate di Bollate. Molto importante fu la fondazione della rivista «Medaglia », creata nel 1971 da Velia Johnson, rivista rivolta essenzialmente ai collezionisti di medaglie antiche e moderne. Dal 1988 la sede della ditta è stata trasferita in Via Terraggio 15, Milano.
L'archivio è ubicato parte in Via Terraggio 15, ove sono conservate le medaglie e l'archivio cartaceo, parte a Baranzate ove sono conservati gli stampi. L'archivio è collocato in quattro vani idonei a destinazione esclusiva. Stato di conservazione buono. L’archivio contiene 268 pz. fino al 1915, 439 pz. dal 1916 al 1945, 155 pz. dal 1945 al 1960 e 1.330 pz. ca. dal 1961 in poi. L'ordinamento è completo. In Via Terraggio è attivo un archivio informatico.
Re: Distintivo carristi REI
Spilla marcata e ben rifinita... La chiusura e con il cilindretto, non del tutto comune.. Mancando del nodo Savoia alla base è riconducibile al secondo dopo guerra.
Saluti
Corrado
Re: Distintivo carristi REI
Io, dopo aver letto la storia della Johnson mi sono fatto l'idea che, prima che la fabbrica cadesse sotto i bombardamenti nel '43 sia riuscita a coniare tale distintivo senza il nodo Savoia proprio per la RSI.
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Re: Distintivo carristi REI
Citazione:
Originariamente Scritto da marpo
Ragazzi, su questo argomento stiamo facendo parecchia confusione.
Il distintivo 'Pilota di mezzo corazzato' senza nodo sabaudo e' chiaramente descritto con tavola illustrativa annessa sul Giornale Militare Ufficiale G.M.U. N°473/1943.
Quindi non si puo' considerare postbellica questa versione senza nodo sabaudo.
Sicuramente a complicare le cose e' il fatto che esista una versione con nodo sabaudo
sottostante:di questa purtroppo si ignora il periodo in cui sia stata realizzata, ma e'
plausibile pensare che anche questa sia bellica, quasi sicuramente realizzata prima del
25 Luglio 1943.Ma in questo ultimo caso siamo sul campo delle ipotesi. E' noto tuttavia che
nel periodo postbellico tale distintivo, sia argentato che dorato, sia stato utilizzato con e senza nodo sabaudo . (io personalmente ho avuto una divisa da Ten.Col. dei Carristi degli anni '70, con tale distintivo montato sul taschino sinistro).Che poi non sia stata utilizzata da tutti, questo puo' dipendere da una infinita' di fattori :!: PaoloM
Già dal 53..54...mio padre gli ha ben presenti sulle uniformi di chi era stato in guerra..nel senso che è la prima cosa bella che ha notato..
Difatti sono molte le foto di quegli anni dove la spilla è ben visibile sui taschini..
ciao
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Re: Distintivo carristi REI
Mi sono permesso di fare un'elaborazione della foto del distintivo contenuto nella circolare ( peraltro pessima), e secondo me, come sospettavo, il nodo savoia secondo me c'è, e del resto è logico, sara solo con il venire meno del legame alla monarchia che il nodo sarà eliminato, infatti sul bel distintivo della Johnson postato si nota l'intervento effettuato sul conio.
E' plausibile che questa modifica possa essere stata effettuata nel periodo della RSI, però mi domando se fino al 1946 si continuò a portare distintivi con il nodo.
Re: Distintivo carristi REI
Come Adriano ho fatto anch'io a suo tempo le stesse prove, anche se con risoluzioni peggiori, il nodo a mio modo di vedere c'è.
Riguardo la domanda se è stato portato con il nodo fino al 1946, non so che dire.. Ho fatto tante domande a chi era pilota carri in guerra e se avessero portato tale distintivo. Ho ricevuto sempre dei "non so o non ricordo" come risposta. Ritengo questo distintivo uno dei più belli dell'esercito, eppure, tranne che nella foto in alto, non sono riuscito a trovarlo in nessun altro documento del periodo bellico, ma solo a partire dagli anni 50. Spero davvero che qualcuno riesca a trovare qualcosa a riguardo.
Re: Distintivo carristi REI
Per me il nodo non c'è. Dove lo vedete? Secondo voi perché non c'è sulla descrizione? [137 PaoloM