[IX SETTORE] Caposaldo Rivers - Ricovero Varisello

Posto volentieri questo report in quanto il Ricovero Varisello è il più grande da me visitato e l'unico che ho trovato dotato di gruppo elettrogeno e riserva d'acqua
[ciao2]Gianfranco



Ricovero VARISELLO
Inserito nel Caposaldo Rivers,XI settore Moncenisio, il Ricovero Varisello fu costruito nel 1934.Si tratta di un`opera in caverna completamente rivestita.Ubicata sul versante Sud dell`altura sulla cui sommità* si erge il Forte di Varisello in posizione defilata ad un eventuale fuoco francese, Posizionato a fianco della strada militare che conduce ai Forti Malamot e Pattacrocroce ad una quota di circa 2050 m. era dotato di 4 ingressi a baionetta,oggi completamente murati,un grande camerone lungo 40 metri,largo 5 e alto altrettanto(misure approssimative valutate dallo scrivente) in grado di ospitare una compagnia.In un apposito locale ubicato nei pressi dell`ingresso n.3 trovava posto un gruppo elettrogeno atto a garantire la produzione di energia elettrica necessaria all`illuminazione dell`opera(Prestare attenzione alla buca sul pavimento, che conteneva il serbatoio del carburante in quanto piena d`acqua e priva di protezione).La riserva d`acqua necessaria era contenuta in serbatoi di eternit posizionati all`estremità* ovest del camerone su apposito basamento.Lo stato dell`opera è discreto a parte la saltuaria presenza di acqua e fanghiglia sul pavimento.Da notare che il basamento in cemento del motore a scoppio del gruppo elettrogeno si trova in una posizione inusuale,nel camerone in corrispondenza del corridoio che conduce all`ingresso n.3 e non nell`apposito locale.Ciò mi fa supporre che sia stato spostato nel dopoguerra.Lo scrivente è riuscito ad entrare nell`opera grazie a una breccia praticata nell`ingresso n.2 da ignoti.All`esterno del Ricovero è presente una fontana,purtroppo non più funzionante.
Qualche decina di metri ad est dell`ingresso n 1 sono presenti 2 piccoli ricoveri,R1 e R2 di circa 10 metri quadri ciascuno di superficie,in cattivo stato di conservazione e dotati di una feritoia per arma automatica con campo di tiro sulla strada.Infine un terzo ricovero,R3 è posizionato una ventina di metri più in alto del Ricovero Varisello.
Il ricovero R3 non è stato visitato dallo scrivente.Sia i numeri dei ricoveri che quelli degli ingressi sono stati attribuiti dallo scrivente.Anche questa zona è diventata territorio francese dopo la fine del secondo conflitto mondiale.
La visita descritta è stata effettuate dallo scrivente il 15 aprile 2007.
Per coloro che fossero interessati ad una visita si consiglia di attendere il periodo estivo quando con l`automobile si potrà* percorrere la diga e usufruire dello spiazzo adibito a parcheggio presente sul versante W alla fine della medesima.Da questo punto in circa 10 minuti di cammino si raggiungerà* il Ricovero.Una volta terminata la visita si potrà* decidere se proseguire l`escursione visitando alcune delle numerose opere del Vallo Alpino presenti in zona,immersi in un panorama di verde e di quiete.


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Stiamo percorrendo la sommità* della diga del Moncenisio in direzione W,visibile sulla sommità* dell'altura il Forte di Varisello

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L'ingresso del ricovero R1

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Interno di R1,feritoia della postazione difensiva

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L'ingresso del Ricovero R2

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Interno di R2

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La fontanella,visibile dietro l'ingresso N.1 del Ricovero Varisello

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L'ingresso N.2 del Ricovero Varisello,con la breccia praticata dai "soliti ignoti"

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Non è molto comodo,ma è l'unico modo per entrare

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Tratto iniziale del corridoio di ingresso
La svolta a baionetta

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Accesso al camerone del ricovero

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Il corridoio verso il ricovero

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Il lato E del ricovero

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Il lato W del ricovero.Notare l'inusuale posizione del basamento del motore del gruppo elettrogeno

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Diramazione verso l'ingresso N.3 e il locale del gruppo elettrogeno.In primo piano il basamento del motore

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A dx il locale del gruppo elettrogeno

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La fossa del serbatoio della riserva di carburante,colma d'acqua

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La tubazione dei gas di scarico del motore del gruppo elettrogeno

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Il lato W del ricovero con l'accesso all'uscita N.4

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All'estremità* W del ricovero erano posizionati i serbatoi in eternit della riserva d'acqua.Nella foto il basamento dei medesimi

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Resti dell'impianto elettrico

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Resti dell'impianto elettrico

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Resti dell'impianto elettrico

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L'uscita N.2 vista dalla svolta a baionetta

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Sopra l'ingresso N.3 è posizionato il tubo dei gas di scarico del motore a scoppio

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L'ingresso del ricovero R3,non visitato dallo scrivente

Speravo!ahimè!di vedere le foto del gruppo eletrogeno,ma ho capito male!

A dir poco "mimetico"...certo che ne hai fatti di km....complimenti!

Forse mi sono spiegato male Oklaoma,volevo dire che di tutti i ricoveri da me visitati ERA l'unico dotato in origine di gruppo elettrogeno,in quanto gli altri erano dei semplici stanzoni più o meno grandi.Comunque se speri di trovare ancora un gruppo elettrogeno installato NON VENIRE A VISITARE IL VALLO ALPINO OCCIDENTALE.Quì al massimo potrai trovare qualche portalampada o interruttore.Comunque a me queste Opere piacciono tanto così come sono.[ciao2]Gianfranco

Complimenti!!! un reportage veramente dettagliato. ;)

Vero Gianfranco, nelle nostre opere al massimo, quando si è davver odavvero fortunati si può trovare i resti dell'impianto di ventilazione, qualche tubo, porte stagne, portalampade e interrutori....il resto è stato asportato...[:(]

Gianfranco e Matty state facendo un lavoro fotografico meraviglioso,
dalle "mie parti" non si può fare lo stesso, perchè andrebbe tutto in malora. Complimenti siete davvero anche voi "Forti tra i Forti".
Continuate così...........[ciao2]

Grazie!

Ottimo reportage gianfranco!
Questo ricovero a me invece manca, non lo ho mai visitato perchè è troppo vicino alla strada, a me paiccioni quelli nascosti o difficili da raggiungere!
[ciao2]

Anche a me Matty,piacciono le opere difficili da raggiungere,però in aprile c'è ancora parecchia neve e allora vado a vedere quelli più facilmente raggiungibili,tanto per non arrugginire.Infatti quando sono andato li ho lasciato la macchina alla Piana di San Nicolao e ho proseguito a piedi.D'altronde anche se vicino alla strada prima o poi bisogna pur andare a visitarlo no?[ciao2]Gianfranco

Bellissimo reportage,Gianfranco.Le foto con la neve rendono ancora meglio l'idea di come doveva essere la vita in questi edifici in quegli anni.Ottimo!!!
Ciao![ciao2]

Non è che io penso di trovarne.In quelle qua da noi non si trova di metallico neanche un chiodo,ma si può sempre sognare di trovarne una intatta,chissa!